Coki-cokeria, veła, xmoca, gay e altre stranbarie

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Messaggioda Berto » mer ott 16, 2019 10:18 pm

Ucciso in carcere il pedofilo Richard Huckle: violentò 200 bambini
Giorgia Baroncini - Lun, 14/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 1oFKzX5PDc

Colpevole di stupri commessi su bimbi di età compresa fra pochi mesi e 12 anni, l'uomo era stato condannato a 22 ergastoli

Era stato condannato a 22 ergastoli per gli abusi commessi su numerosi bambini.

Richard Huckle, uno dei più noti pedofili dell'Inghilterra, è stato ucciso a coltellate in un carcere britannico dello Yorkshire.

Huckle era stato riconosciuto colpevole di almeno 71 stupri commessi su bimbi di età compresa fra pochi mesi e 12 anni. Gli abusi si erano consumati in Malaysia, dove l'uomo aveva vissuto per diverso tempo e lavorato come insegnante d'inglese e missionario protestante. Mestieri che gli permettevano di venire a contatto con le sue piccole e innocenti vittime.

In un libro, trovato e sequestrato dalla polizia, annotava tutte le violenze e si vantava dei suoi crimini in rete dove aveva provato anche a vendere le oltre 20mila immagini, tra foto e video, degli abusi. In un post online avrebbe scritto: "Ho vinto il jackpot, una bambina di 3 anni che mi è devota come un cane".

Ma l'orrore non ha fine. Quando è stato arrestato, il 33enne del Kent stava compilando un manuale del "perfetto pedofilo" nel quale descriveva in modo dettagliato come fosse riuscito ad abusare di 23 bambini dei quartieri più poveri di Kuala Lumpur.

Come riporta il Messaggero, l'uomo era stato incarcerato nel giugno 2016 dopo aver ammesso 71 violenze sessuali consumate in circa nove anni. Ma nella sua rete sarebbero finiti circa 200 piccoli. Ora la morte (la stampa locale parla di 71 coltellate come il numero delle violenze accertate) nel carcere di Full Sutton, una prigione di massima sicurezza dove sono rinchiusi alcuni dei criminali più pericolosi del Paese.
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Re: Coki-cokeria, veła, xmoca, gay e altre stranbarie

Messaggioda Berto » mar dic 10, 2019 8:53 pm

Vescovi tedeschi: l’omosessualità è “normale” quanto l'eterosessualità.
10 dicembre 2019

https://www.sabinopaciolla.com/vescovi- ... QzCU-tc4Ck

La Commissione per il matrimonio e la famiglia della Conferenza Episcopale Tedesca ha raggiunto un consenso sul fatto che l’omosessualità è una “normale forma di predisposizione sessuale”. Ce ne parla Dorothy Cummings McLean in questo articolo pubblicato su LifeSiteNews. Eccolo nella mia traduzione.


La Commissione per il matrimonio e la famiglia della Conferenza Episcopale Tedesca ha raggiunto un consenso sul fatto che l’omosessualità è una “normale forma di predisposizione sessuale”.

Due prelati tedeschi hanno anche affermato che Amoris Laetitia insegna che i rapporti sessuali formatisi dopo un divorzio non sono né gravemente peccaminosi né un ostacolo alla ricezione della Santa Cena.

Il 5 dicembre, la Conferenza episcopale tedesca ha pubblicato un comunicato stampa che illustra i risultati di una “consultazione di esperti sul tema ‘La sessualità dell’uomo: come discuterla dal punto di vista scientifico-teologico, e come valutarla ecclesiasticamente?’”

La consultazione, che comprendeva un panel di vescovi, sessuologi, teologi morali, teologi dogmatici e esperti in diritto canonico, si è svolta a Berlino e si è conclusa il 4 dicembre. Il momento dell’evento coincideva con la partenza dei vescovi tedeschi lungo il loro “percorso sinodale“.

Secondo il comunicato stampa, gli esperti concordano sul fatto che “la sessualità umana comprende una dimensione di piacere, di procreazione e di relazioni”.

Hanno anche convenuto che l’omosessualità è “normale” quanto l’eterosessualità e che nessuna delle due attrazioni sessuali dovrebbe essere cambiata.

“C’è stato anche un accordo sul fatto che la preferenza sessuale dell’uomo si esprime nella pubertà e assume un orientamento etero o omosessuale. Entrambi appartengono alle normali forme di predisposizione sessuale, che non possono o dovrebbero essere modificate con l’aiuto di una specifica socializzazione”, ha dichiarato il comunicato stampa.

Il comunicato ha presentato questo status di normalità come motivo per cui “ogni forma di discriminazione di persone con orientamento omosessuale deve essere respinta”, un insegnamento che si dice sia stato richiesto per “molto tempo” dall’ufficio didattico della Chiesa ed è stato “esplicitamente sottolineato da Papa Francesco” in Amoris Laetitia.

Tuttavia, l’accordo ha avuto i suoi limiti. Non c’è stato consenso su “se il divieto magisteriale sull’omosessualità praticata sia ancora attuale”. Gli esperti non erano d’accordo anche sull’opportunità di permettere a persone sposate e non sposate di usare contraccettivi artificiali.

Il comunicato stampa dei vescovi tedeschi menziona in particolare l’arcivescovo Heiner Koch di Berlino, capo della Commissione per la famiglia, e il vescovo Franz-Joseph Bode di Osnabrück. Entrambi erano stati presenti al Sinodo sulla Famiglia a Roma nel 2015. Secondo la dichiarazione, entrambi gli uomini hanno sottolineato “l’importanza di una discussione solida basata sulle scienze umane e la teologia e hanno sottolineato gli sviluppi che già si possono trovare in Amoris Laetitia“.

Come esempio di “sviluppo” in Amoris Laetitia, i vescovi tedeschi affermano che il documento dice che “un rapporto sessuale dopo un divorzio e un matrimonio non è più generalmente valutato come peccato grave, e, di conseguenza, non è prevista una generale esclusione dalla ricezione dell’Eucaristia”.

Tra gli altri prelati tedeschi presenti nel panel vi erano il vescovo Wolfgang Ipolt di Görlitz, il vescovo Peter Kohlgraf di Magonza e diversi vescovi ausiliari della Commissione per la Famiglia.

Il Catechismo della Chiesa cattolica del 1992 afferma chiaramente che gli atti omosessuali sono “instrinsecamente disordinati” e “contrari alla legge naturale” (CCC 2357).

“Chiudono l’atto sessuale al dono della vita”, continua. “Non procedono da un’autentica complementarietà affettiva e sessuale”.

“In nessun caso possono essere approvati”.

Tuttavia, il Catechismo sottolinea che la sofferenza delle persone con attrazione per lo stesso sesso non dovrebbe essere aumentata da un trattamento non gentile:

Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione. (CCC 2358).

Il Catechismo sottolinea anche che:

“Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un’amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana. (CCC 2359).

Tuttavia, c’è una diffusa ribellione nella Chiesa cattolica in Germania contro la dottrina perenne della Chiesa in materia sessuale, anche tra i membri della Conferenza Episcopale Tedesca. L’insistenza della Conferenza Episcopale Tedesca a tenere il proprio sinodo, o “percorso sinodale“, senza il permesso del Vaticano, ha preoccupato i cattolici tedeschi più tradizionali.

Il cardinale Walter Brandmüller, presidente emerito del Pontificio Consiglio per le scienze storiche, ha avvertito che procedere su questa strada – che mette in discussione gli insegnamenti della Chiesa sul celibato, il sacerdozio maschile, l’omosessualità e il matrimonio – potrebbe portare a una “chiesa nazionale” senza “quasi nessun legame con Roma“. Il cardinale (uno dei quattro che sottoscrissero i Dubia) ha dichiarato che questa sarebbe “certamente la via più sicura verso il declino finale” della Chiesa tedesca.
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Re: Coki-cokeria, veła, xmoca, gay e altre stranbarie

Messaggioda Berto » mar dic 31, 2019 8:23 am

Matzneff, l’intellettuale pedofilo (celebrato e premiato) che imbarazza la Francia
Stefano Montefiori, corrispondente da Parigi
30 dicembre 2019

https://www.corriere.it/esteri/19_dicem ... VcbwdZXU9g

Uno scrittore francese oggi 83enne per tutta la vita ha avuto rapporti sessuali con decine di bambini, bambine e adolescenti tra gli 8 e i 16 anni, a Parigi e da turista sessuale in Thailandia, descrivendo minuziosamente quegli atti nella sua corposa e apprezzata opera letteraria. Una delle sue vittime, Vanessa Springora, direttrice delle edizioni Juilliard, ora denuncia la relazione avuta a 14 anni (lui ne aveva 50) in un libro significativamente intitolato «Il consenso». E stavolta, dopo #MeToo, i casi Weinstein ed Epstein, scoppia lo scandalo.

Al centro delle polemiche ci sono la pedofilia rivendicata di Gabriel Matzneff, ma soprattutto decenni di impunità e onori concessi a colui che passa oggi, improvvisamente, dallo status di letterato a quello di predatore sessuale.

Matzneff è un volto noto tra le case editrici di Saint-Germain-des-Prés e la brasserie Lipp, ma non solo. Fino agli anni Novanta quell’uomo riconoscibile per il cranio lucido, il sorriso aperto e i modi delicati appariva anche sulla tv pubblica, ospite più volte del celebre Bernard Pivot, al quale raccontava un po’ divertito e un po’ pudico delle sue tante conquiste all’uscita di scuola, in un Paese dove la relazione sessuale di un adulto con un minore di 15 anni (anche senza violenza) è punibile con sette anni di carcere.

Eppure, Matzneff non è mai stato neppure indagato per gli atti da lui stesso confessati in tante pagine e interviste. Il coltissimo dandy nato a Neuilly da una famiglia di aristocratici russi, che adora l’Italia e parla perfettamente l’italiano, scrive passaggi come «ti sciogli nella mia bocca come un sorbetto (…), mio bambino caro, quando domani all’ora di ginnastica gli altri correranno intorno al giardino del Lussemburgo, io ti insegnerò nuove carezze». Forse era arte, ma soprattutto era vita reale, la sua e quella del bambino. Come è possibile allora che Matzneff abbia ricevuto nel 1995 la medaglia di «officier des Arts et des Lettres» dal ministro della Cultura Jacques Toubon?

Si dirà che lo sguardo nei confronti della pedofilia è cambiato, l’atteggiamento libertario post-68 ha lasciato il posto alla coscienza dei danni inflitti ai bambini. Ma ancora di recente, nel 2013, Matzneff ha ricevuto il prestigioso Renaudot per il saggio (niente fiction, proprio un saggio) Séraphin, c’est la fin!, una raccolta di testi, bambine e bambini compresi, scritti tra il 1964 e il 2012. Con il Renaudot, Matzneff ha ricevuto una sorta di premio alla carriera di letterato e — pur raffinato ed erudito — pedofilo.

A 83 anni, Matzneff è uguale a se stesso. Di nuovo c’è il clima post-Me Too e il libro di Springora che esce il 2 gennaio per Grasset. «Finalmente, ecco la soluzione — scrive la donna — prendere il cacciatore nella sua stessa trappola, rinchiuderlo in un libro».

La procura valuta un’azione penale, il ministro Riester (Cultura) preannuncia la soppressione del sussidio versato a Matzneff in virtù di una specie di legge Bacchelli. Sullo sfondo, il nuovo capitolo di una rinata lotta di classe. A parità di azioni, un sottoproletario di campagna sarebbe stato giudicato criminale e sbattuto in carcere; Matzneff invece, amico di ministri e colleghi scrittori, è stato trattato da inguaribile libertino.
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Re: Coki-cokeria, veła, xmoca, gay e altre stranbarie

Messaggioda Berto » lun ago 10, 2020 6:24 am

Ora questi due adulti hanno avuto i loro "diritti".
Ma questo bambino avrà mai il diritto di essere allattato, coccolato, consolato, da braccia materne?

L'uomo e la donna sono naturalmente differenti. Hanno caratteristiche diverse. Per quanto un uomo voglia fare il mammo non sarà mai madre fino in fondo, non saprà mai cosa vuol dire portare in grembo un bambino e crescerlo col carattere di una donna.
Questo bambino secondo Freud potrà avere dei problemi, perché il bimbo deve riconoscere nella madre, la donna, il cui rapporto è la base per una naturale sessualità da grande.

L'antropologia e la psicologia non sono un optional. Se non volete credere alla chiesa credete almeno in queste due scienze.


https://www.mammeoggi.it/che-splendori- ... -le/40425/
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Re: Coki-cokeria, veła, xmoca, gay e altre stranbarie

Messaggioda Berto » lun ago 10, 2020 6:25 am

E ora il parroco sposa 2 donne: "Garantiamo i diritti di tutti"
Rosa Scognamiglio - Lun, 20/07/2020

https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1595259028


Il parroco della comunità di Sant'Oreste, in provincia di Roma, ha celebrato il rito civile tra le due donne indossando la fascia tricolore

Un parroco celebra, in veste di sindaco, il matrimonio tra due donne e la notizia desta subito grande scalpore.

Una circostanza a dir poco singolare quella che coinvolge il prete della comunità cattolica di Sant'Oreste, piccola cittadina alle porte di Roma, alle prese con un evento a dir poco epocale.

Se non diventerà la consuetudine, di certo, queste nozze segneranno una svolta quasi storica per la Chiesa. Protagonista della vicenda è il sarcedote della parrocchia di San Lorenzo Martire che ha espresso la volontà di legittimare l'unione civile tra due donne vestendo, per l'occasione, i panni di primo cittadino del piccolo comune capitolino. Così, sull'abito talare, il presbitero ha indossato la fascia tricolore per officiare il rito con tutti i crismi del caso.

Stando a quanto riferisce l'Adnkronos, i fatti risalgono risalgono a domenica 11 luglio. Il matrimonio si è svolto a Sant'Oreste, comune della provincia di Roma con poco più di 3.600 anime. A pochi giorni dalla celebrazione, il parroco si è recato dal sindaco Valentina Pini, eletta con una lista civica, affinché gli concedesse la possibilità di esaudire il suo desiderio e per la gioia delle due spose che, si presume, abbiano formulato richiesta esplicita della celebrazione ''sui generis''.

A raccontare l'episodio è proprio il primo cittadino del cittadina capitolina. "Il parroco mi ha chiesto di potere avere la delega per sposare le due donne perché è prerogativa del sindaco concederla e, nella volontà di non ledere i diritti di nessuno, gliela ho data", spiega Valentina Pini all'agenzia stampa. "La cerimonia è avvenuta in Comune", conferma ancora il primo cittadino di Sant'Oreste tenendo a precisare anche che "avendo una certa confidenza col parroco ho detto pure di valutare l'opportunità di questa cerimonia. Ecco come sono andate le cose". Per la Chiesa, un conto sono i diritti, altro conto il matrimonio, sacramento riconosciuto in quanto tale solo tra un uomo e una donna. Le donne unite civilmente da un sacerdote sono cattoliche? "Non so se lo hanno fatto a titolo religioso o per amicizia - conclude Pini -. Io ho concesso la delega solo nella volontà di non ledere i diritti di nessuno".
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Re: Coki-cokeria, veła, xmoca, gay e altre stranbarie

Messaggioda Berto » lun ago 10, 2020 6:25 am

Scandalo Alibaba: vende bambole sessuali per pedofili
Marco Respinti
8 agosto 2020

https://www.lanuovabq.it/it/scandalo-al ... r-pedofili

Child sex dolls, bambole sessuali con sembianze di minori e anche piccolissimi: sono vendute da Alibaba, colosso cinese dell'e-commerce. «Vengono modellate su bambini veri, usando immagini prese dai social», rivelano reportage citati da Collective Shout. Perché il governo comunista cinese consente tale incitamento alla pedofilia?

Domande, risposte e un disclaimer: di seguito si parla di “child sex dolls”, cioè di “bambole sessuali” con fattezze di minori e anche di piccolissimi, con tanto di particolari che potrebbero disturbare. Anche parecchio.

1. Che cos’è Alibaba? L’Alibaba Group Holding Limited, o semplicemente Alibaba Group, è una multinazionale cinese colosso dell’e-commerce (uno dei più grandi del mondo) che ha sede a Hangzhou, nella provincia orientale dello Zhejiang, nella Repubblica Popolare Cinese, dove è stata fondata nel 1999.

2. Cosa vende Alibaba.com sulle proprie piattaforme online? Praticamente di tutto, come tutti i giganti dell’e-commerce. Alibaba vende però anche “sex toys” in forma di bambole modellate «sui corpi di ragazzine in età pre-puberale, di bimbetti e di neonati». Questa citazione letterale è di Collective Shout, un’organizzazione grassroots australiana senza scopo di lucro che combatte lo sfruttamento sessuale in tutte le forme, e continua così: «L’indagine condotta per una settimana intera dal nostro team ha scoperto un gran numero di bambole che replicano le fattezze di bambini, commercializzate con etichette quali “ragazzina”, “seno piatto” e “bambole sessuali per uomini”. Le forniscono 18 aziende. Alcune bambole sono lunghe appena 65 centimetri, ovvero le dimensioni di un bambino di sei mesi. La responsabile delle nostre campagne, Melinda Liszewski, che ha indagato su queste bambole utilizzando l’app di Alibaba e uno pseudonimo, si è poi vista recapitare parecchi “aggiornamenti”, fra cui dei video che illustrano bambole nude anatomicamente del tutto realistiche e il modo in cui utilizzarle». Un altro particolare: «I loro corpi, i loro tratti facciali e il loro peso sono analoghi a quelli di bimbi veri, ma sono pure progettati per ricevere il pene di un adulto. Alcuni reportage sulle aziende che producono bambole legate a questo tipo di abusi sessuali indirizzati ai minori rivelano che le bambole vengono modellate su bambini veri, utilizzando immagini reperite sui social media».

3. È legale questo commercio? «Nel 2019», osserva Collective Shout, «l’Australia ha approvato una norma federale che mette fuori legge gli abusi sessuali indirizzati a minori che vengano praticati attraverso questo tipo di bambole. L’emendamento alla legge contro lo sfruttamento sessuale dei minori del 2019 amplia infatti la definizione di materiali atti a compiere abusi verso minori proprio per comprendervi anche le bambole sessuali in foggia di bambino, rendendone illegale il possesso, l’utilizzo di mezzi che servano a pubblicizzarle o a promuoverle, nonché l’uso di servizi postali per spedirle. Alcuni Stati hanno anche adottato provvedimenti specifici per vietarle».

4. Alibaba vende ancora queste bambole? Dopo la campagna scatenata da Collective Shout, sembra che alcune di queste bambole siano «state rimosse, mentre invece molte altre permangono. Abbiamo chiesto alle principali società di emissione di carte di credito e alle compagnie che trasferiscono denaro in modo sicuro, le quali processano transazioni relative a questi materiali ricavandone percentuali ‒ tra cui Visa, Mastercard, PayPal, Western Union e MoneyGram ‒, di sospendere immediatamente l’attività». Intanto la pressione sul gruppo Alibaba continua sui social media attraverso l’hashtag #AlibabaChildSexDolls.

5. È la prima volta che accade? No, Alibaba ha venduto “child sex dolls” già nell’aprile 2018, venendo analogamente costretta a ritirarle piuttosto celermente dalle reazioni pubbliche.

6. Qual è la differenza tra le “child sex dolls” del 2018 e quelle del 2020? La differenza è il 2019, anno in cui, a settembre, il governo neo-post-comunista cinese ha rafforzato il controllo su Alibaba e su altre 99 società private, quale «ultimo suo sforzo in ordine di tempo atto a esercitare un’influenza sempre maggiore sul massiccio settore privato del Paese». Come osserva l’agenzia di stampa finanziaria internazionale Bloomberg, infatti, già «nel 2001 il Partito Comunista ha accettato i cosiddetti “capitalisti rossi”, ovvero degli imprenditori privati, consentendone poi l’ingresso nell’assetto legislativo del Paese un anno dopo».

Conclusione. Dove si sbaglia dicendo che il governo neo-post-comunista cinese sa bene, e quindi consente, magari persino positivamente sfrutta, questo palese incitamento alla pedofilia, ovvero uno dei crimini peggiori di sempre, lasciando che tale perversione continui indisturbatamente fino a quando, e se, qualcuno non se ne renda conto e protesti vigorosamente? Forse che la pedofilia rientri nel giro mentale descritto dal famoso slogan «Arricchirsi è glorioso» - che magari Deng Xiaoping (1904-1997) non ha mai pronunciato letteralmente, ma che descrive perfettamente lo spirito della nuova Cina da lui inaugurata - con cui il regime ha aperto al crony capitalism, il capitalismo clientelare, per salvarsi dalle catastrofi causate, anche a livello economico, dalla lucida follia ideologica di Mao Zedong (1893-1976)? Forse che il «socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era» di Xi Jinping consideri pure la pedofilia uno strumento di espansione, di dominio e di potere atto a rimodellare la globalizzazione in versione cinese nel quadro della «Belt and Road Initiative» (Nuova via della seta)?
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Re: Coki-cokeria, veła, xmoca, gay e altre stranbarie

Messaggioda Berto » mar mar 16, 2021 10:29 pm

Sono allibito per scelta del Papa con i gay". La comunità Lgbt contro Francesco
Novella Toloni
16 marzo 2021

https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1615909195

Da Alessandro Cecchi Paone a Vladimir Luxuria fino ad Elton John. Le reazioni dei volti della comunità Lgbt al "no" del Vaticano alle benedizioni alle unioni gay

Il secco "no" alle benedizioni delle unioni gay arrivato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede ha aperto un grosso dibattito, ma soprattutto ha scatenato la reazione della comunità Lgbt.

Sono in molti, infatti, nelle ultime ore ad essersi espressi pubblicamente contro la decisione del Vaticano di non impartire la benedizione alle unioni tra persone dello stesso sesso.

Alessandro Cecchi Paone è stato tra i primi a manifestare il suo dissenso sulla decisione, sottolineando il contrasto tra le parole di Papa Francesco e la scelta della Congregazione per la Dottrina della Fede: "Sono abbastanza allibito dalla divaricazione fra la Pastorale di Papa Francesco, che poco tempo fa disse chiaramente che le coppie gay avevano diritto a formare una qualche forma di famiglia e quello che io continuo a chiamare 'Sant'Uffizio', quello che ha bruciato Giordano Bruno, che (verso i gay, ndr) continua ad affermare una dottrina mortificante, discriminatoria e persecutoria". Una manifestazione della crisi profonda, ha proseguito Cecchi Paone, "in cui versa la Chiesa Cattolica. Una Chiesa divaricata in modo forse insanabile, con da un lato l'apertura al mondo di Papa Francesco e dall'altro quella che guarda indietro di almeno due secoli, come diceva il Cardinale Martini".

Per Vladimir Luxuria la presa di posizione della Chiesa rappresenta, invece, uno stop al processo di rinnovamento avviato da Papa Francesco. "La posizione della Chiesa la conoscevamo già da un po' di tempo, ma questa decisione blocca quel processo avviato da Papa Francesco che ci ha fatto sperare in una novità, in una maggiore apertura e in un ponte. Con queste dichiarazioni tale processo subisce uno stop", ha detto Luxuria all'Adnkronos. Nessuna deroga per le relazioni stabili, riconosciute invece giuridicamente: "La Chiesa può pensare quello che vuole, ma la cosa importante è che ci sia un riconoscimento giuridico. La Chiesa, affermando che non è lecito benedire le Unioni Civili e che quindi si possono benedire solo le singole persone, sembra dire che valiamo solo come singole persone e che non possiamo provare un sentimento che ci lega a un'altra persona e che ci porta a formare una famiglia".
Unioni gay, Elton John: "Ipocrisia"

La Chiesa, pur ribadendo il rifiuto ad ogni discriminazione ingiusta nei confronti delle persone omosessuali, ha confermato l'impossibilità di comparare le nozze eteroressuali a quelle omosessuali. Come riporta il responsum: "La benedizione delle unioni omosessuali non può essere considerata lecita, in quanto costituirebbe in certo qual modo una imitazione o un rimando di analogia con la benedizione nuziale". Parole che hanno scatenato la dura reazione di uno degli esponenti più famosi della comunità Lgbt internazionale, Elton John, che su Twitter ha scritto: "Come può il Vaticano rifiutarsi di benedire i matrimoni gay perché 'sono peccato', ma trarre felicemente profitto investendo milioni in 'Rocketman' - un film che celebra la mia scoperta della felicità grazie al mio matrimonio con David? #ipocrisia".

Anche Fabio Canino ed Ermal Meta hanno scelto i social networ per dire la loro sulla decisione del Vaticano. Il conduttore e giurato di Ballando con le stelle ha pubblicato su Twitter la foto di un sacerdote che, con l'aspersorio, sembra benedire con l'acqua santa una sfilza di fucili: "Il Vaticano non benedice le coppie gay. Meglio benedire i fucili. Coerenti le ragazze". Mentre Ermal Meta ha cinguettato: "Ci si amerà lo stesso. Anzi, pare che senza benedizione l'amore sia più forte".
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Re: Coki-cokeria, veła, xmoca, gay e altre stranbarie

Messaggioda Berto » gio mar 18, 2021 10:11 pm

Sentenza storica in Giappone: i matrimoni omosessuali non sono incostituzionali
F. Q.
17 marzo 2021

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/0 ... 1616018061


Un Tribunale di Sapporo ha dato ragione a 16 coppie gay da molteplici località del Paese che avevano avviato un'azione legale, stabilendo così che il riconoscimento di un'unione legale tra due persone dello stesso sesso è previsto dalla Costituzione

Per la prima volta in Giappone un tribunale ha stabilito che i matrimoni omosessuali non sono considerabili incostituzionali. Così si legge nella sentenza della giudice Tomoko Takebe della Corte di Sapporo. Un verdetto storico nel Sol Levante e che potrà dare origine a cambiamenti epocali nella società giapponese. Nella formulazione della sentenza, la giudice ha posto l’accento sulla violazione dell’articolo 14 della Costituzione che sancisce il principio di uguaglianza degli individui davanti alla legge: “L’orientamento sessuale non è qualcosa che una persona può scegliere e cambiare a proprio piacimento”, ha stabilito la giudice che ha anche ammonito il Governo circa la sua incapacità “di garantire alle coppie dello stesso sesso anche una minima parte degli effetti legali che derivano dal contratto di matrimonio”. La decisione del tribunale è stata celebrata come una conquista da parte della comunità Lgbtqi.

La sentenza è il passo conclusivo dell’azione legale presentata nel 2019 da 16 coppie in molteplici località del Giappone, da Tokyo a Nagoya, Fukuoka e Osaka, oltre a Sapporo, che si opponevano al divieto di non poter convolare a nozze al pari delle persone eterosessuali. Il tribunale, seppur abbia stabilito la non incostituzionalità dei matrimoni omosessuali, non ha concesso il risarcimento dei danni morali e psicologici – pari a 1 milione di yen (circa 7.700 euro) – richiesto da tre coppie dell’Hokkaido alle quali era stato negato il diritto di potersi sposare. La Corte ha spiegato in merito che non si è manifestata una violazione dell’articolo 24 della Costituzione che prevede che la registrazione legale di una famiglia sia tra persone di sesso opposto. Questo perché la legge giapponese prevede che il matrimonio sia basato sul “reciproco consenso di entrambi i sessi” ed è per questo sempre stato interpretato come l’unione tra sesso maschile e femminile.

Con questa decisione storica potrebbe prendere il via una lunga serie di dibattiti a livello sociale e politico volta a migliorare la difficile situazione degli omosessuali e transessuali in Giappone, a oggi il solo Paese del G7 a non autorizzare le unioni legali tra persone dello stesso sesso. Sono nate proprio dalla città di Sapporo le più importanti iniziative e i principali segni di apertura nei confronti della comunità Lgbtqi giapponese. Nel 2017 vennero emessi i certificati di eleggibilità per le coppie omosessuali che, sebbene non legalmente vincolanti, tentavano senza troppo successo di semplificare l’accessibilità ai servizi comunali al pari delle regolari coppie unite in matrimonio. Sulle probabilità di un cambiamento di direzione del legislatore gli esperti legali non sono così pessimisti, facendo notare come il diritto civile giapponese non considera il presupposto di un’unione tra due persone dello stesso sesso, ma neanche lo esclude a priori. D’altronde la società del Giappone è storicamente nota per la sua tolleranza verso l’omosessualità, documentata fin dal periodo Heian (VIII-XII secolo) e vista in modo negativo verso la fine del XIX secolo, quando il Paese iniziò ad adottare atteggiamenti pregiudiziali legati all’omofobia importati dall’Occidente.
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