Il sud della penisola italica - i meridionali

Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » mer apr 26, 2017 3:54 pm

Il sud di Sgarbi
https://www.facebook.com/SgarbiVittorio ... 4852321917
Sì sì caro Sgarbi, ma lo stato si sostanzia negli uomini, e al sud negli uomini del sud. La responsabilità e la colpa del degrado del sud è esclusivamente degli uomini e delle donne del sud, di nessun altro.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » mar mag 02, 2017 2:34 pm

Perché il fare impresa è il vero tabù del Sud
Francesco Bruno

http://www.econopoly.ilsole24ore.com/20 ... mpresa-sud

Va dato merito ad Econopoly di tener vivo il dibattito sul Mezzogiorno da almeno un anno a questa parte, con numerosi articoli e approfondimenti sull’argomento
(in parte rinvenibili qui http://www.econopoly.ilsole24ore.com/tag/mezzogiorno ).

Negli ultimi due post pubblicati sul tema, si rinviene un punto comune nella frase di Gianfranco Viesti «Non solo perché l’operatore pubblico pesa di più al Sud per le spese in conto capitale, ma anche perché la spesa corrente ha determinato una maggiore contrazione al sud rispetto al nord, e il divario è aumentato» e in quella di Federico De Novellis «Se vi è consenso sul fatto che la politica di bilancio restrittiva ha evidentemente pesato in misura maggiore sulle aree in cui l’incidenza del pubblico sul totale dell’economia è maggiore (…)».

Entrambi concordano sul fatto che il Sud dipenda dallo Stato più del Nord.

Lo conferma anche la Commissione europea, in un recente report sulla competitività delle regioni europee a basso reddito e a bassa crescita (le lagging regions). Si legge nel report che nel 2012 la spesa governativa ha rappresentato il 34 % del Pil del Mezzogiorno contro il 18 % del Pil del Centro-Nord. Dato che la crisi ha causato una contrazione della domanda interna e della spesa pubblica, il Sud ha sofferto più del Nord. La riduzione degli investimenti pubblici, pari al 27 % tra il 2008 e il 2014, ha pesato per il 4 % del Pil nel Mezzogiorno rispetto al 2 % nel resto del Paese. Fin qui, nulla di nuovo. Ma iI report dice anche altro.

http://ec.europa.eu/regional_policy/sou ... ort_en.pdf

È veramente più difficile “fare impresa” nel Mezzogiorno? Dai numeri sembrerebbe di sì. Sia nel numero di dipendenti per impresa, sia nella densità delle imprese, le regioni del Sud mostrano dati inferiori rispetto al resto del Paese, come si può evincere dai grafici 3-9. Poche imprese e troppo piccole. Ma perché?

La Commissione indica una serie di cause che ostacolano la competitività delle lagging regions, partendo dalla rigidità del mercato del lavoro che penalizza maggiormente le regioni in ritardo rispetto alle altre. Sul punto, in Italia, lo scontro ideologico è ancora tale da impedire qualsiasi ragionamento politico sulla questione (a danno dei giovani disoccupati meridionali non rappresentati).

Passiamo poi alla facilità di fare impresa, con la comparazione tra alcune città facenti parte delle lagging regions di Italia, Spagna e Polonia. Le nostre città sono ultime nell’indice aggregato Doing Business. Facciamo bene solo nella facilità di iniziare un’attività di impresa (fondare una S.r.l. è obiettivamente semplice), relativamente bene nel trasferire una proprietà immobiliare, male nelle altre voci. In particolare, in negativo si segnalano i 301 giorni per ottenere un permesso a costruire in Sicilia e i 279 in Calabria (peggio di una già negativa media nazionale, 231 giorni), nonché i giorni necessari per risolvere una disputa commerciale (e anche qui la media nazionale è già pessima, con i suoi 1400 giorni). Per ottenere una sentenza civile di primo grado servono 11 mesi ad Aosta, 5 anni e 7 mesi a Lamezia Terme, mentre la percentuale dei casi pendenti per più di 3 anni varia dal 3 % di Rovereto al 68 % di Foggia. E non c’è correlazione tra il carico di lavoro e la lunghezza dei processi.

Poi ci sono i trasporti. Nei dati del 2014, fatto 100 l’indice UE del Potential Road Accessibility, tutte le regioni del Sud sono al di sotto della media nazionale (80). Salvo poche eccezioni, la stessa situazione si presenta con riferimento alla rete ferroviaria e all’alta velocità. Anche nel trasporto aereo le regioni del Sud risultano più svantaggiate, con riferimento alla distanza dagli aeroporti e alla frequenza dei voli.

Si passa poi a scuola e università. Quasi tutte le regioni del Sud hanno un tasso di popolazione laureata inferiore alla media nazionale, idem per la spesa pubblica in Ricerca e Sviluppo. Infine, un classico, l’inefficienza della pubblica amministrazione. L’indice dell’European Quality of Government (2013) sottolinea anche in questo caso un risultato peggiore di tutte le lagging regions rispetto alla media nazionale. Viene evidenziato (in negativo) il caso della Campania, ai livelli delle peggiori regioni bulgare e rumene.

Ora, in via meramente sintetica, sopra sono elencati alcuni nodi strutturali che ostacolano il “fare impresa” al Sud e che richiederebbero interventi ad hoc. Sì, servirebbero interventi pubblici per alcuni di essi, ad esempio per i trasporti e per gli investimenti in R&D, ma dovrebbero essere mirati e corrispondenti agli obiettivi, non diretti a logiche clientelari di mero stimolo della domanda. Altre voci invece, come le inefficienze della giustizia e delle pubbliche amministrazioni, non richiedono più spesa pubblica, semmai azioni sul sistema scolastico e iniezioni di concorrenza (non c’è spazio per parlarne).

Ma ipotizziamo che si riesca a migliorare nei parametri sopra descritti, grazie ad efficaci investimenti pubblici. Cosa ostacola ulteriormente il “fare impresa” al Sud?

Tralasciando in questa sede gli studi sulle differenze di capitale civico (Guiso, Sapienza, Zingales 2017), già su questi pixel Rosamaria Bitetti, ricordando l’approccio di Acemoglu e Robinson, aveva evidenziato alcune problematiche di fondo nel Mezzogiorno impattanti in negativo sull’attitudine all’imprenditorialità: «Per decenni il Sud ha insegnato ai giovani che per avere un posto fisso, aspirazione “zaloniana” di una vita perfetta, bisognava corteggiare il sindaco o il potente di turno. Che imparare a vincere un bando della Regione era più importante che imparare a fare un business plan. Che se volevano aprire un’impresa, dovevano conoscere le persone giuste (…)».

Io ne aggiungo un’altra, che si intreccia con gli approcci culturali e istituzionali. La classica scoperta dell’acqua calda, che però continua ad impattare enormemente sul mancato sviluppo del mercato privato, più di quanto si voglia riconoscere: l’illegalità. Dove non c’è la rule of law, la “mano” di Adam Smith oltre ad essere invisibile resta anche immobile. E questo si ripercuote su numerosi e decisivi aspetti, come ad esempio:

– la dimensione delle imprese, perché crescere significa attirare le attenzioni della criminalità organizzata e/o del Fisco;
– la libera concorrenza, falsata sia negli appalti pubblici sia in quelli privati;
– gli investimenti di grandi imprese italiane o straniere, frenati dai primi due punti;
– gli incentivi per provarci e per rischiare, latitanti.

Secondo Hernando de Soto compete al diritto salvare l’economia. Dove prevalgono forme di illegalità e di sommerso, l’economia di mercato non riesce a dispiegare i suoi effetti. Quando l’economista peruviano ha scritto “Il mistero del capitale. Perché il capitalismo ha trionfato in Occidente e ha fallito nel resto del mondo” non si riferiva al Sud Italia, ma sarebbe certamente utile rileggerlo per capire meglio anche alcune attuali distorsioni del Mezzogiorno che ostacolano il “fare impresa”.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » mer mag 03, 2017 1:09 pm

Ecco una sintetica e contradittoria visione storica di Gramsci sulla realtà e le condizioni del meridione d'Italia

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ramsci.jpg


https://www.lacittafutura.it/cultura/gr ... onale.html

http://www.resistenze.org/sito/os/ip/os ... 010651.htm

Una nota storico-politica
LA QUESTIONE MERIDIONALE di Antonio Gramsci
(con uno stralcio dai “Quaderni del carcere” a cura di Franco Astengo.)
31 luglio 2015

http://www.inchiostrofresco.it/blog/201 ... co-astengo


In queste ore lo SVIMEZ ha diffuso dati sull’economia e la condizione sociale del Mezzogiorno d’Italia che possono ben essere giudicati come fortemente allarmanti. news_33527_image

La sostanza della situazione in atto è stata giudicata come di “sottosviluppo permanente” con l’indicatore della crescita demografica tornato indietro di 150 anni.

Dati che dimostrano, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la vera e propria tragedia che la classe politica italiana sta facendo vivere, nel corso degli anni, alle persone vive, in carne e ossa, che sudano e lavorano in questo disgraziato Paese: l’andamento del Sud d’Italia appare come l’esplicitazione del pressapochismo, dell’assenza di analisi, dell’incapacità di scelta di classi dirigenti che, ormai da decenni, vivono alimentandosi voracemente in simbiosi con i classici e nuovi “padroni del vapore” corifei dello sfruttamento, dell’arretratezza, dell’ignoranza.

Soltanto per fornire un esempio di una diversa capacità d’analisi politica e di reazione culturale e sociale si riportano di seguito poche righe sulla “questione meridionale” analizzata in relazione alle vicende del Risorgimento e dell’Unità d’Italia che rimangono assai esemplificative al proposito.

Il testo che segue è tratto dai “Quaderni del Carcere” di Antonio Gramsci e si trovano alle pagine 2021 e 2022 (volume terzo) dell’edizione curata da Valentino Gerratana e edita da Einaudi nel 1973.

Gramsci scrisse questa parte della sua opera monumentale tra il 1934 e il 1935.

Ecco lo stralcio del testo:

“…un altro elemento per saggiare la portata reale della politica unitaria ossessionata di Crispi è il complesso di sentimenti creatosi nel Settentrione per riguardo del Mezzogiorno.

La “miseria” del Mezzogiorno era “inspiegabile” storicamente per le masse popolari del Nord; esse non capivano che l’unità era avvenuta su una base di eguaglianza, ma come egemonia del Nord sul Mezzogiorno nel rapporto territoriale di città – campagna, cioè che il Nord concretamente era una “piovra” che si arricchiva a spese del Sud e che il suo incremento economico – industriale era in rapporto diretto con l’impoverimento dell’economia e dell’agricoltura meridionale.

Il popolano dell’Alta Italia pensava invece che se il Mezzogiorno non progrediva dopo essere stato liberato dalle pastoie che allo sviluppo moderno opponeva il regime borbonico, ciò significava che le cause della miseria non erano esterne, da ricercarsi nelle condizioni economico – politiche obiettive ma interne, innate nella popolazione meridionale, tanto più che era radicata la persuasione della grande ricchezza naturale del terreno: non rimaneva che una spiegazione, l’incapacità organica degli uomini, la loro barbarie, la loro inferiorità biologica.

Queste opinioni già diffuse (il lazzaronismo napoletano era una leggenda di vecchia data) furono consolidate e addirittura teorizzate dai sociologi del positivismo (Niceforo, Sergi, Ferri, Orano, ecc.) assumendo la forza di “verità scientifica” in un tempo di superstizione della scienza.

Si ebbe così una polemica Nord – Sud sulle razze e sulla superiorità e inferiorità del Nord e del Sud (cfr. i libri di N. Colajanni in difesa del Mezzogiorno da questo punto di vista, e la collezione della “Rivista popolare”.

Intanto rimase al Nord la credenza che il Mezzogiorno fosse una “palla di piombo” per l’Italia, la persuasione che più grandi progressi la civiltà industriale moderna dell’Alta Italia avrebbe fatto senza questa “palla di piombo”, ecc.

Nei principii del secolo si inizia una forte reazione meridionale anche su questo terreno..”

Alcuni interrogativi finali legati all’attualità: quanto è rimasto dell’idea della “verità scientifica” della superiorità settentrionale nella cultura italiana trasferendo questo concetto anche a livello europeo quanto si trovava e si trova, ad esempio, di questa impostazione negativa di filosofia politica all’interno della recente vicenda riguardante la Grecia?) e nel confronto con i nuovi fenomeni dell’immigrazione così fortemente presenti nell’attualità? Quando si potrà pensare al ritorno di una forte reazione meridionale culturalmente e politicamente inserita e organizzata in contesto di proposta di trasformazione radicale dello stato di cose presenti?

Forse, cominciando a organizzare un minimo di risposta a questi quesiti si potrà trovare la strada per avviare un superamento della condizione disastrosa dell’oggi non semplicemente nella dimensione italiana.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » sab mag 13, 2017 5:36 am

Lecce, arrestata presidente dell'associazione antiracket. Ecco come intascava i soldi destinati alle vittime di usura
di F. Q. | 12 maggio 2017

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05 ... ra/3580763

La Guardia di Finanza di Lecce ha diffuso un filmato che immortala la presidente presidente dell’ associazione dello Sportello antiracket Salento, Maria Antonietta Gualtieri, mentre riceve soldi da imprenditori e fittizi collaboratori. L’accusa per la donna è di truffa finalizzata a ottenere un finanziamento da due milioni di euro destinato alle vittime del racket e dell’usura, assegnato dall’Ufficio del Commissario straordinario antiracket istituito presso il ministero dell’Interno e indebitamente percepito dal 2012. Arrestati anche un funzionario in carica del Comune di Lecce, un ex funzionario e la segretaria dell’ associazione antiracket (quest’ultima ha ottenuto i domiciliari).



Lecce, truffa sui fondi per le vittime: presa la presidente di un'associazione antiracket
Maria Antonietta Gualtieri
Arrestati due funzionari comunali. Trentadue le persone indagate: fra loro c'è anche l'assessore comunale al Bilancio, Attilio Monosi. Al setaccio una convenzione del 2012 con il Viminale
di CHIARA SPAGNOLO
12 maggio 2017

http://bari.repubblica.it/cronaca/2017/ ... -165241423


LECCE - Con 2 milioni di euro di finanziamenti pubblici avrebbe dovuto aprire tre sportelli a Lecce, Brindisi e Taranto per assistere le vittime dell'usura e del racket. Quei soldi invece, attraverso assunzioni fittizie, false missioni, fatture e rendiconti creati ad arte sono finiti - secondo l'accusa - nella tasche della presidente dell'associazione antiracket Salento, Maria Antonietta Gualtieri, leccese di 62 anni. Un video girato dalla guardia di finanza di Lecce documenta quanto accadeva nell'ufficio della presidente antiracket: c'era un viavai di persone, ritenute complici del raggiro, che portavano alla donna buste piene di contanti che Gualtieri apriva, contava e metteva in borsa. Dalla disinvoltura con la quale tutti agivano si capisce che era un'operazione di routine.

La bufera giudiziaria si è abbattuta sull'amministrazione comunale salentina nel giorno in cui si avvia la presentazione delle liste elettorali per le elezioni dell'11 giugno. L'inchiesta sui presunti illeciti ha portato in carcere una stretta collaboratrice della presidente, Serena Politi, e due funzionari del Comune di Lecce: Pasquale Gorgoni dell'ufficio Patrimonio (già coinvolto nell'inchiesta sulle assegnazioni delle case popolari) e Giuseppe Naccarelli dell'ufficio Ragioneria.

Gli sportelli aperti solo sulla carta. Gualtieri, secondo gli investigatori, avrebbe promosso a Lecce, Brindisi e Taranto l'apertura degli Sportelli antiracket, ma soltanto sulla carta. In realtà gli sportelli, secondo quanto emerge dall'indagine, sarebbero fittizi: attraverso una falsa rendicontazione di spese sostenute per il personale, acquisizione di beni e servizi o di trasferte mai sostenute, attestavano falsamente la loro operatività relativa al servizio di assistenza fornito alle vittime e al numero di denunce raccolte, alterando anche il raggiungimento degli obiettivi richiesti dal progetto.

Lecce, truffa sui fondi per le vittime dell'usura: il video che incastra la presidente

Le somme restituite in contanti. L'associazione antiracket gestita da Gualtieri, secondo l'accusa, con l'appoggio di professionisti compiacenti - avvocati, commercialisti, esperti del settore bancario - avrebbe anche stipulato contratti di collaborazione fasulli con dipendenti esistenti soltanto sulla carta, emettendo buste paga fasulle per prestazioni mai effettuate. Le somme indebitamente percepite dai fittizi collaboratori grazie alle false rendicontazioni presentate all'ufficio del commissario Antiracket - secondo quanto accertato dagli investigatori - venivano successivamente restituite in contanti alla stessa presidente dell'associazione.

Gli altri indagati. Politi è agli arresti domiciliari. Gli altri tre sono stati condotti in carcere dopo aver assistito alle perquisizioni nei rispettivi uffici e abitazioni. Le ipotesi di reato - contestate nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Giovanni Gallo su richiesta dei sostituti procuratori Massimiliano Carducci e Roberta Licci - sono corruzione e truffa e riguardano le azioni di un presunto sodalizio criminale che sarebbe capeggiato proprio da Gualtieri. Un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici è stato emesso nei confronti dell'assessore comunale al Bilancio, Attilio Monosi (anch'egli coinvolto nell'inchiesta sugli alloggi popolari), candidato al consiglio comunale in una delle liste che sostengono il candidato sindaco del centrodestra Mauro Giliberti: Monosi si è dimesso, ma correrà comunque per le comunali.

Sequestrati 2 milioni di euro. Proprio nelle ore in cui la guardia di finanza stava notificando le ordinanze del gip, a Palazzo Carafa era in programma la presentazione ufficiale dei candidati. In totale sono quattro le ordinanze di custodia cautelare (tre in carcere e una ai domiciliari) disposte dal gip, sette le misure interdittive dai pubblici uffici e 32 sono le persone indagate. Sequestrato anche l'equivalente di somme indebitamente percepite dal ministero dell'Interno, pari a 2 milioni di euro.

Il coinvolgimento del Comune. Un altro capitolo dell'inchiesta ha riguardato le presunte collusioni con pezzi dell'amministrazione comunale di Lecce. A partire da un funzionario pubblico che avrebbe fatto carte false per far sì che alcuni lavori di ristrutturazione dell'ufficio dello Sportello antiracket venissero pagati dal Comune anziché dal commissario Antiracket. L'obiettivo - secondo la tesi investigativa - era agevolare il costruttore che ha effettuato i lavori e che avrebbe poi avuto un occhio di riguardo per il funzionario pubblico per altri interventi eseguiti nella sua abitazione.

I lavori mai ultimati. Anche le ristrutturazioni eseguite all'ufficio dello Sportello antiracket di Brindisi sarebbero state viziate da anomalie,
relative a false certificazioni di interventi mai ultimati da parte di dipendenti comunali. Ad aggravare ulteriormente la situazione di Gualtieri c'è il fatto che avendo appreso che alcuni suoi collaboratori erano stati convocati dalla finanza per gli interrogatori, li avrebbe istruiti sulle versioni da fornire al fine di cercare di nascondere i numerosi illeciti commessi al fine di ottenere indebitamente i soldi del Fondo antiracket, sottraendoli al loro legittimo utilizzo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » sab mag 13, 2017 7:07 am

L'ho sempre letto e sentito che TOTÒ nel privato era all'opposto di come noi lo conosciamo dai suoi film.
L'immagine può contenere: 1 persona, primo piano
Antonio Mariani
7 maggio alle ore 23:36 •

https://www.facebook.com/photo.php?fbid ... 3678101774

Non trovate strano che un uomo come Totò, che nella sua poesia più nota, A' Livella, irrideva allo sfarzo delle tombe aristocratiche, ponendo al medesimo livello la dignità mortuaria del netturbino e del titolato, si sia poi sbattuto un'intera vita per rivendicare il suo principesco lignaggio?
Forse Pasolini non aveva tutti i torti quando descriveva Totò come piccolo borghese, infarcito di morale conformista.
Certo, egli aveva un grande talento comico e d'attore, ad oggi ineguagliato nel suo genere, che noi tutti, e lo stesso Pasolini, gli riconosciamo.
Ma un episodio, recentemente riferito da un testimone oculare, chiarisce più di tante parole quel che dico:
prima di girare i primi ciak del noto film "Uccellacci e Uccellini", Totò volle incontrare in casa sua, lo stesso Pasolini e NInetto Davoli, per aver ragguagli sul progetto. Dopo l'incontro, ed accomiatati i due, Totò spruzzò una abbondante quantità di DDT sulle poltrone che gli ospiti suddetti avevano occupato.
Forse il buon De Curtis, dovette aver pensato che anche Ninetto fosse gay; ma all'epoca, la parola gay, non era ancora in uso....
Principe, di fatto, non fu mai, né in senso stretto né per nobiltà dell'animo. Principe della risata, questo fu, e lo è tuttora, e senza rischio d'essere detronizzato in alcun modo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » lun mag 15, 2017 10:25 am

Traffici e speculazioni politico-economiche su questa immigrazione selvaggia
viewtopic.php?f=194&t=1808

Retata in Calabria contro il clan Arena, che gestiva di fatto il centro per migranti tra i più grandi d'Europa. Arrestati per associazione mafiosa anche il governatore della Misericordia di Isola Capo Rizzuto e il parroco fondatore della sezione locale della confraternita
di Giovanni Tizian
15 maggio 2017

http://m.espresso.repubblica.it/attuali ... i-1.301446

I quattrini sulla pelle dei migranti con la complicità della Confraternita della Misericordia di Isola Capo Rizzuto. I carabinieri del Ros coordinati dalla procura antimafia di Catanzaro stanno eseguendo arresti e sequestri nei confronti di affiliati e complici delle cosche del crotonese, che da oltre 10 anni avevano il controllo totale del centro d'accoglienza, incluso il Cara(Centro per richiedenti asilo) di Isola Capo Rizzuto, il più grande d'Europa, secondo solo al “villaggio della solidarietà” di Mineo, altra struttura al centro di scandali e abusi.

I reati contestati a vario titolo dall'antimafia di Catanzaro vanno dall'associazione mafiosa alla malversazione fino alla frode in forniture pubbliche e alla truffa. I militari del Ros, insieme alla guardia di finanza e alla squadra Mobile della polizia, stanno dando esecuzione a un fermo disposto dalla procura guidata dal procuratore Nicola Gratteri che riguarda 68 di persone e sequestri per diverse decine di milioni di euro.

Tra i fermati con l’accusa di appartenere alla cosca anche Leonardo Sacco (governatore della Confraternità della Misericordia di Isola Capo Rizzuto e già vicepresidente nazionale della confraternità con sede in Toscana) e don Edoardo Scordo, parroco di Isola e, molti anni fa, fondatore della sezione locale della confraternità. Leoanrdo Sacco, Mr Misericordia, è un uomo di potere e abile nel tessere relazioni con prefetti e uomini politici. Un'intraprendenza che gli ha aperto moltissime porte. Il volto insospettabile dell’impresa criminale.

Tre mesi fa L'Espresso aveva raccontato nei dettagli il ruolo di Sacco e della 'ndrangheta (famiglia Arena) nella gestione del grande centro per rifugiati. Ipotesi confermate dall'inchiesta antimafia sui signori dell’accoglienza.

Un'indagine che parte da lontano. Dalle origini dell'impero fondato sul business dei migranti. Con le 'ndrine protagoniste, infiltrate nelle pieghe dell’emergenza. Più di cento milioni, tutti soldi pubblici, incassati in dieci anni da Sacco e la sua Misericordia. Un terzo della somma- per il momento questa è la cifra accertata dai detective del Ros- sperperata dalla cosca, pronta a lucrare sulla pelle dei rifugiati. Un crinale, quello dell’accoglienza, in cui si intersecano interessi diversi. Capi bastone, imprenditori e politici. Gli investigatori hanno peraltro documentato la partecipazione di più famiglie criminali alla spartizione dell'affare, che negli anni è diventato una vera miniera d'oro per i padrini. Tanto che, sospettano gli inquirenti, l'apertura del Cara, ormai 11 anni fa, ha portato la pace tra le famiglie in guerra. Una pax che dura da allora, tra clan prima dell'apertura della struttura non si facevano scrupoli a usare il bazooka per ammazzarsi tra di loro.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » ven mag 19, 2017 10:31 pm

Trapani, corruzione: indagato anche Crocetta
19, maggio, 2017

http://www.imolaoggi.it/2017/05/19/trap ... e-crocetta


Anche il governatore siciliano Rosario Crocetta risulta indagato nell’inchiesta che ha portato all’arresto dell’armatore Ettore Morace, amministratore della Liberty lines, del candidato sindaco a Trapani Girolamo Fazio e del consulente della Regione Giuseppe Montalto. Il presidente della Regione è accusato di concorso in corruzione e avrebbe ricevuto un avviso di garanzia notificato dai carabinieri.

Il sottosegretario alle Infrastrutture Simona Vicari (Ap) è indagata per corruzione. In cambio di un Rolex datole dall’imprenditore Morace, avrebbe presentato un emendamento che abbassava dal 10 al 4% l’Iva sui trasporti marittimi, determinando un risparmio di milioni di euro per la società di Morace.

“Sono molto sereno e se ci dovesse essere un invito a comparire, che non ho ricevuto perché sono in viaggio, sarò lieto di riferire ai magistrati notizie utili alle indagini”, commenta all’ANSA Crocetta.

I carabinieri scrivono che “il 12 settembre 2016 Morace veniva chiamato da Di Caterina. Tra i vari argomenti affrontati tutti relativi ai trasporti marittimi e dopo avergli raccontato di aver invitato il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta sulla sua barca e di avergli pagato l’albergo sull’isola di Filicudi, Morace riferiva che gli avrebbe inviato una mail sulla questione dell’Iva”.

Indagate in stato di libertà almeno sette persone: oltre al sottosegretario Simona Vicari, ci sono il presidente della Regione Rosario Crocetta, il componente dello staff di Vicari Marcello Di Caterina, il candidato al Consiglio comunale di Palermo Marianna Caronia, la dirigente dell’assessorato regionale alle Infrastrutture Salvatrice Severino, il luogotenente dei carabinieri Orazio Gisabella e Sergio La Cava, presidente della società Navigazione Generale Italiana s.p.a collegata al gruppo imprenditoriale facente capo all’armatore messinese Franza. Per Severino, Gisabella e La Cava la Procura aveva chiesto provvedimenti cautelari che il gip non ha concesso non ravvisando le esigenze. Non è escluso che possano esserci altri indagati.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » mar mag 30, 2017 8:56 pm

Arrestato Giuseppe Cosentino, presidente del Catanzaro calcio
E' accusato di appropriazione indebita e di reati tributari,
29 maggio 2017

http://www.ansa.it/calabria/notizie/201 ... d767b.html

Con il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi, militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria stanno eseguendo un'ordinanza di applicazione di misure cautelari che dispone l' applicazione di una misura restrittiva personale nei confronti di 8 persone. L'operazione 'Money gate' ha portato anche ad un sequestro di beni per quattro milioni di euro. Le indagini, secondo quanto riferisce la Guardia di finanza, hanno portato alla luce un'associazione per delinquere, aggravata dalla transnazionalità, finalizzata alla commissione di reati di natura fiscale, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori e appropriazione indebita di ingenti somme di denaro ai danni di una società del settore import/export.

Il presidente del Catanzaro Calcio (Lega Pro) Giuseppe Cosentino e la figlia Ambra, sono due delle 4 persone arrestate e poste ai domiciliari. Cosentino è accusato di appropriazione indebita e di reati tributari mentre la figlia e gli altri 2 arrestati, dipendenti della società di import-export dell'imprenditore, sono accusati di riciclaggio. Per l'accusa avrebbero trasferito in Svizzera ingenti somme di denaro. La società del Catanzaro Calcio, secondo quanto si è appreso, è comunque estranea ai fatti di riciclaggio contestati agli indagati. Le somme, infatti, sarebbero state distratte dalla società di Cosentino che ha rapporti anche con la Cina.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » mar giu 13, 2017 8:35 pm

Napoli, donna ricoverata in un letto pieno di formiche. De Luca: “Sanità inquinata da camorristi e affaristi”
Edoardo Izzo
2017/06/13

http://www.lastampa.it/2017/06/13/itali ... agina.html

http://www.lastampa.it/rf/image_lowres/ ... mpa.it.jpg

Centinaia di formiche che assediano una pazienta costretta in un letto d’ospedale. Un’immagine che richiama situazioni da terzo mondo ma, invece, accade a Napoli in un reparto dell’ospedale San Paolo. A diffondere la foto e a denunciare il caso di malasanità in Campania è il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. La signora era in cura per uno choc settico post frattura e sotto antibiotici. Al momento dell’invasione di formiche era sola. Dopo quanto accaduto il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin ha disposto l’invio della task force ministeriale e dei carabinieri del Nas.

napoli

“Gravissimo caso di degrado e malasanità”

Quello che mette in risalto Borrelli è «un gravissimo caso di degrado e di mala sanità; una signora ricoverata in Medicina Generale al quinto piano ed immersa tra le formiche in un letto sporco. Un livello di sciatteria e mancanza di igiene che non possiamo accettare da parte del personale medico». Peraltro, il fatto non sarebbe nuovo. «Sono anni - aggiunge il componente della commissione Sanità della Regione - che denunciamo la presenza di insetti, compresi gli scarafaggi all’interno dell’ospedale e le rassicurazioni che ci hanno fornito fino ad oggi si sono rivelate inattendibili. Per questo chiediamo la rimozione immediata di tutti i responsabili e i membri del reparto che hanno permesso una simile vicenda. Il direttore sanitario inoltre dovrà dare serie spiegazioni anche in commissione sanità dove lo farò convocare per un’audizione e sulla cui azione amministrativa ho deciso di chiedere una inchiesta interna». Per Borrelli «non possiamo accettare che i pazienti siano trattati in questo modo e non accettiamo giustificazioni superficiali. La signora va subito rimossa e sistemata in condizioni mediche, sanitarie e di decoro degne di questo nome. O si lavora in modo serio e con grande rispetto per i malati o per quanto ci riguarda si va a casa».

De Luca: “Sanità inquinata da camorristi e affaristi”

«La sanità della Campania è un disastro e stiamo lavorando all’ultimo respiro per riqualificare una sanità che ha delle eccellenze ma è stata per tanti decenni al servizio della politica politicante, inquinata da camorristi, da affaristi di ogni tipo» ha commentato il presidente della Regione Campania, Vincenzo Da Luca, ai microfoni di SkyTg24 a proposito del caso della donna circondata da formiche su un letto dell’ospedale San Paolo di Napoli. «La signora in questione è arrivata che era quasi in fin di vita», ha aggiunto.

L’ospedale: “Un fatto che non doveva accadere”

Il direttore sanitario del San Paolo, Vito Rago, si dice «mortificato. Il fatto è vero. Le formiche sono sul letto, non sul corpo della paziente, ma di sicuro questo è un fatto che non doveva assolutamente accadere. Abbiamo preso immediati provvedimenti». Rago ricorda: «Ricopro questo incarico da appena 20 giorni ma non voglio giustificarmi certo per questo. Ho chiamato il servizio bonifica che interverrà domani mattina nell’intero reparto. Ho provveduto inoltre ad appaltare ad una ditta specializzata l’incarico per una bonifica definitiva». Il dottor Rago ribadisce: «È un fatto che non doveva assolutamente accadere. E farò in modo che non succeda mai più. La prima cosa, fatta subito, è stata quella di cambiare il letto della signora». Mentre il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, annuncia per domani la presentazione di un esposto in Procura a Napoli, Bruno Zuccarelli, segretario regionale Anaao, parla di «immagine vergognosa, di una Sanità da terzo mondo, colpevolmente piegata dall’assenza della politica. Ci chiediamo da tempo cosa stiano aspettando da Roma per nominare il nuovo commissario alla Sanità in Campania, la risposta a questa domanda ci lascia senza parole. A quanto pare la nomina a commissario di De Luca, che è la soluzione a questo punto più ovvia, sarebbe congelata a causa di una ripicca politica».
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Il sud della penisola italica - i meridionali

Messaggioda Berto » mer giu 21, 2017 6:27 am

Incendi, scoperta maxi truffa alla Regione
27 giugno 2015
Piloti e aerei fantasma: incendi, scoperta maxi truffa alla Regione
Quegli elicotteri anti-incendio che facevano finta di intervenire: scoperta maxi truffa alla Regione
La Finanza ha svelato una truffa ai danni dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente nell'affidamento e svolgimento del servizio di antincendio boschivo. Quattro società coinvolte: emessa un'ordinanza di sequestro per un valore pari a 12 milioni di euro


Potrebbe interessarti: http://www.palermotoday.it/cronaca/ince ... estri.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/PalermoTo ... 2155195201


http://www.palermotoday.it/cronaca/ince ... estri.html


Il nucleo di polizia tributaria della Finanza ha svelato una truffa ai danni dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente nell'affidamento e svolgimento del servizio di antincendio boschivo della Regione Siciliana. Valanga di sequestri nei confronti degli amministratori pro tempore delle società Heliwest s.r.l., Elifriulia s.r.l., Elitellina s.r.l. ed Elimediterranea s.p.a., che si sono rese responsabili di truffa aggravata a danno dello Stato, falsità in atto pubblico, turbata libertà degli incanti, inadempimenti di contratti di pubbliche forniture. L'attività investigativa, svolta dalle Fiamme Gialle anche con il contributo del Corpo Forestale della Regione, e coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, ha permesso di accertare la fraudolenta aggiudicazione dell'appalto che concerne il servizio antincendio alle quattro società, che si sono riunite in un'Associazione temporanea di imprese (A.T.I.).

Infatti, l'Ati "ha attestato - spiega la Finanza in una nota - di avere la disponibilità di personale di volo e tecnico in realtà inesistente e ha dichiarato di poter effettivamente impiegare due elicotteri bimotore che, invece, erano già impegnati in altri servizi presso diverse regioni italiane. La dichiarazione è risultata determinante per la partecipazione alla gara e, quindi, per la sua aggiudicazione, considerato che l'Ati è risultata l'unica partecipante, in ragione dei requisiti particolarmente stringenti richiesti ad hoc dal relativo bando. In questo modo, le società coinvolte hanno potuto assicurarsi un appalto milionario a tutto danno delle casse regionali, atteso che, in virtù della assenza di altre offerte, l'aggiudicazione è avvenuta con un ribasso irrisorio dello 0,84%".

La Finanza in una nota sottolinea: "Ma i comportamenti truffaldini hanno pure riguardato la materiale esecuzione del servizio, con ripetuti inadempimenti del contratto d'appalto. Non avendo, difatti, un'adeguata disponibilità di tecnici e piloti, diversamente da quanto dichiarato in sede di gara, l'Ati ha dovuto falsificare la rendicontazione dei turni di servizio svolti dal personale - dicono gli inquirenti -. Più nel dettaglio, è stata fatta fittiziamente figurare la presenza di addetti al servizio antincendio nelle nove basi dislocate in Sicilia che, in realtà, risultavano fruire presso altre Regioni italiane di turni di riposo, con la conseguenza che il dispositivo di intervento veniva di fatto occultamente assicurato dai pochi tecnici e piloti realmente presenti, costretti perciò a garantire più ore di presenza al lavoro di quelle dovute, in dispregio alle disposizioni emanate dall'Enac in materia di "limiti di volo". La mancanza di tecnici si è, peraltro, negativamente riflessa sul regolare utilizzo dei velivoli, in quanto non ha reso possibile la prevista effettuazione delle manutenzioni giornaliere, determinando talvolta l'impossibilità di impiegare gli elicotteri a disposizione".

Gli indagati sono accusati - secondo la Finanza - di "gravi comportamenti fraudolenti culminati, in caso di richiesta di intervento, nella simulazione di improvvise avarie che avrebbero costretto gli aeromobili a rientrare alla base dopo essersi levati in volo". Emessa un'ordinanza di sequestro alle quattro società per un valore pari a 12 milioni di euro. A finire sotto sequestro l'intero capitale sociale, gli immobili, le attrezzature aziendali ed alcuni aeromobili delle società coinvolte e le somme, in corso di quantificazione, depositate sui numerosi conti correnti degli indagati.

IL COMMENTO DI CROCETTA - “Ci tengo a ricordare che l'anno scorso, a giugno, feci bloccare la gara d'appalto individuando un malaffare strepitoso. Presentai anche una denuncia in Procura. A insospettirmi la presenza di costi altissimi. In quella occasione - ha proseguito Crocetta - non mi limitai solo alla denuncia che consegnai alla Procura, ma bloccai la gara che c'era in corso e strinsi un accordo con i vigili del fuoco per la fornitura degli elicotteri e anche con il corpo forestale".
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

PrecedenteProssimo

Torna a Antropologia

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron