I falsi buoni che fanno del male - falsi salvatori del mondo

I falsi buoni che fanno del male - falsi salvatori del mondo

Messaggioda Berto » dom gen 21, 2018 12:49 pm

David Horowitz, Big Agenda, President's Trump Plan to Save America
Niram Ferretti

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4575318063

"I progressisti sognano un mondo di correttezza politica e di eguaglianza politicamente imposta, dove ognuno viene preso in carico tassando i ricchi fino a quando di ricchi non ce ne saranno più, dove le università e le scuole non ammetteranno alcuna idea che possa ferire o offendere, dove l'ambiente non è inquinato, i paesi non hanno confini e le nazioni non hanno eserciti.

I progressisti sono così ammaliati dai loro sogni del paradiso sulla terra che vedono chi si oppone ai loro sogni come il male, ed è il motivo per cui li odiano. Poichè, quale persona per bene sarebbe contro un mondo in cui ognuno è accudito, in cui a ciascuno è garantito un salario adeguato e a cui sono dati una educazione e una sanita gratuite, insieme al cibo e all'abitazione, un mondo in cui tutti i bisogni sono soddisfatti e dove vige la giustizia sociale?

Quale persona decente potrebbe opporsi all'idea che le frontiere aperte sarebbero un riconoscimento nei confronti di tutte le persone diverse del mondo come facenti parte di un'unica grande famiglia umana? È un bellissimo sogno, e, in un grado o in un altro, ogni progressista lo condivide.

I progressisti sono redentori sociali. Si vedono come i salvatori dei vulnerabili e del pianeta. Di conseguenza, si ritengono l'armata dei santi mentre coloro che si oppongono appartengono al partito del diavolo".



Il mito tabù degli ultimi e dei poveri
viewtopic.php?f=141&t=2706
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

I falsi buoni che fanno del male - falsi salvatori del mondo

Messaggioda Berto » mer gen 24, 2018 10:27 pm

Utopie demenziali e criminali - falsi salvatori del mondo e dell'umanità
viewtopic.php?f=141&t=2593

Parassiti, falsi, manipolatori dei diritti umani, ladri di vita
viewtopic.php?f=205&t=2668

Manipolazione criminale dei valori e dei diritti umani universali, quando il male appare come bene
viewtopic.php?f=25&t=2484
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

I falsi buoni che fanno del male - falsi salvatori del mondo

Messaggioda Berto » ven feb 02, 2018 2:00 pm

Il caso di Ahed Tamimi e il tempo presente
Oggi Israele è quasi divenuto il simbolo degli abbagli del Novecento europeo, delle sue colpe, delle sue sconfitte
Rita di Leo • 30/12/2017

https://www.dirittiglobali.it/2017/12/96129

Tra i tanti esempi del tempo in cui siamo c’è il caso della ragazzina di anni 16, capelli rossi ricci come una ebrea polacca, ma è palestinese e nel video virale si scaglia a mani nude contro due soldati israeliani. Arrestata, è stata giudicata pericolosa per Israele.

Israele è il paese dove solo pochi decenni fa, più o meno all’età della ragazzina, tanti giovani europei e americani, ebrei e non ebrei, volevano andare a vivere, a lavorare nei kibbutz, nei quali il socialismo credevano fosse stato veramente realizzato. Oggi Israele è quasi divenuto il simbolo degli abbagli del Novecento europeo, delle sue colpe, delle sue sconfitte. La colpa di aver costretto gli ebrei a farsi il proprio stato-nazione che li ha resi simili agli altri popoli.

La sconfitta dell’esperimento sovietico che ha bruciato l’esistenza dell’alternativa. L’alternativa aveva forme diverse ma la sostanza comune stava nel rifiuto dello stato delle cose nell’intero mondo. E il rifiuto era spesso il primo passo per l’altro, quello della lotta per il cambiamento nei rapporti di potere. Rifiuto e lotte appartengono ormai al passato quando c’era il miraggio dell’alternativa, nel tempo presente si accettano le cose così come sono.

È la prima volta nella storia politica del mondo intero che a farsi la guerra sono rimasti solo i seguaci di differenti fedi religiose. Quasi ogni giorno sunniti e sciiti, indù e musulmani si combattono con le armi che spesso il mercato americano e europeo vende loro.

Le contrapposizioni sociali, culturali, politiche appaiono svanite in una nebbia di cui nessuno si interessa. È rimasta la politica di potenza a motivare i leader politici che si fanno reciproci dispetti ottocenteschi con i limiti imposti dall’apparato nucleare: qual è la soglia su cui la Corea del Nord e la Casa Bianca di Trump dovranno fermarsi? Forse loro lo sanno, forse lo sa la Cina. Noi li guardiamo da lontano e vediamo gli effetti degli attentati, scatenati da passioni, odi, vendette, e ci chiediamo in quale tempo siamo caduti, come abbiamo fatto a tornare al seicento europeo.

Poniamo la domanda a Google usando il computer, il cellulare e il tablet e la risposta è un inno alla gloria dell’innovazione tecnologica. La teologia contemporanea della tecnologia «ininterrotta e internazional-globale» corrisponde alle utopie del cambiamento sociale, della sua cultura, della sua politica. È una risposta da rifiutare. Dal seicento a Zuckenberg il cambiamento sociale è stata una realtà e non un’utopia.

Nel 1960 è stata pubblicata da Einaudi una ricerca sui braccianti del paese, di Di Vittorio, il grande sindacalista di quell’epoca. La ricerca testimoniava quanto le condizioni di lavoro dei contadini fossero precarie e subalterne rispetto a quelle degli operai. E la soluzione possibile e proposta era quella di «operaizzare» il mestiere di bracciante. Più di mezzo secolo dopo, nel tempo presente, i braccianti locali sono stati sostituiti da lavoratori clandestini, trattati in stato di schiavitù. E gli operai lavorano anche il giorno di Natale.

La sconfitta del cambiamento sociale si è rivelata piano piano ed è stata platealmente ammessa dopo il 1989. La sua cultura e la sua politica ne hanno pesantemente risentito. La conseguenza prima è stata accettare la sconfitta e con essa la cultura e la politica di chi aveva vinto. Si è spento l’interesse a cercare nella nebbia perché e come si era perso. Perché il cambiamento nelle relazioni tra gli uomini non era più un obiettivo politico attraente. E come era svanita la capacità del pensare alternativo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

I falsi buoni che fanno del male - falsi salvatori del mondo

Messaggioda Berto » mer feb 21, 2018 11:42 pm

"Bergoglio sui migranti sbaglia. L'Europa ha bisogno d'altro"
Giuseppe Aloisi - Mar, 20/02/2018

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 96537.html

L'intellettuale Laurent Dandrieu ha criticato Bergoglio per l'approccio dottrinale al tema dell'immigrazione.

L'occasione per esporre un'analisi su quella che alcuni hanno definito la "teologia immigrazionista" del papa argentino è stata un convegno organizzato a Roma lo scorso 2 febbraio, in una sala del Senato di Piazza Capranica. Promotore dell'evento il quotidiano liberale ‘L’Opinione.

Secondo quanto riportato su Rossoporpora, l'incontro ha registrato la partecipazione di esponenti culturali e politici portatori di visioni differenti sul tema dibattuto: oltre a Dandrieu, infatti, sono intervenuti l'arcivescovo Silvano Maria Tomasi, il senatore Maurizio Gasparri, il demografo Gian Carlo Blangiardo, l'esponente del Partito Democratico Luciano Nobili, il presidente della stampa estera in Italia Philipp Willan e, appunto, il direttore de 'L'Opinione, Arturo Diaconale. E sempre il sito diretto dal vaticanista Giusepppe Rusconi ha pubblicato buona parte del virgolettato del pensatore d'oltralpe.

"Mi esprimo da fedele cattolico. Se sono spinto a criticare assai duramente le posizioni della Chiesa sull’immigrazione, non lo faccio con cuore allegro né per infierire, ma per aiutarla a uscire da ciò che io considero una situazione terribile", ha premesso l'autore di "Eglise et immigration: le grand malaise. Le pape et le suicide de la civilisation européenne (Plon, 2017)", un pamphlet sulla scomparsa della civilità occidentale, che sta continuando a suscitare molto clamore in Francia.
"A intervalli regolari - ha detto Laurent Dandrieu - i discorsi del Papa richiamano la virtù della prudenza nell’accogliere, riconoscono il diritto degli Stati di limitare l’immigrazione nella prospettiva del bene comune di cui sono responsabili", ma la frequenza di queste affermazioni è minimale "rispetto al torrente di dichiarazioni in favore della logica dell’accoglienza", ha sottolineato il pensatore francese. Il "diritto a non emigrare", teorizzato e promosso da Joseph Ratzinger, cioè la tendenza a preferire che i popoli conservino un diritto a rimanere nella propria terra d'appartenenza, sarebbe stato in qualche modo rimosso dal magistero di Papa Francesco.

Gli europei, invece, sarebbero angosciati per i rischi derivanti da un'immigrazione sostanzialmente incontrollata. E si aspetterebbero dalla Chiesa un atteggiamento materno invece di essere accusati di "non fare abbastanza per l’accoglienza dello straniero". "Le loro inquietudini - ha detto Dandrieu riferendosi sempre ai cittadini europei - sono assimilate a reazioni razziste". L'ansia per la scomparsa della civiltà del vecchio continente, insomma, verrebbe scambiata per suprematismo etnico. La Chiesa, poi, commetterebbe due grossi sbagli: guardare all'immigrazione solo attraverso il punto di vista del migrante e non mettere in conto "le differenze culturali o religiose concrete, come se ciò non incidesse sulla capacità delle società di accoglienza di integrarli". Il buonismo teorizzato da Bergoglio, quindi, finirebbe per non tenere presente le sofferenze inflitte alle popolazioni d'Europa.

Critiche da Dandrieu, poi, sono arrivare rispetto all'assolutizzazione del diritto a migrare: "Tale visione di una immigrazione di massa che contribuisce all’unità della famiglia umana spinge ad adottare una visione messianica delle migrazioni, che diventano una manifestazione dello spirito di Dio", ha evidenziato l'intellettuale francese. E ancora:"La posizione della Chiesa sull’immigrazione è in amplissima misura una posizione ideologica e politica, in cui la questione del bene concreto delle persone diventa secondaria in rapporto a questa visione messianica dell’immigrazione". La Chiesa, dunque, sarebbe finita nel vortice dell'ideologia immigrazionista, ma avrebbe bisogno di tutt'altra base culturale.

Un altro discorso cattolico - ha chiosato lo scrittore d'oltralpe - è necessario per la sopravvivenza del cattolicesimo europeo: "Ne va dell’avvenire dell’Europa, ma anche dell’avvenire della Chiesa, poiché essa – mostrandosi compiacente verso l’invasione di migranti – allarga sempre il fossato che la separa dalle popolazioni europee". "Così facendo - ha evidenziato l'intellettuale - si preclude essa stessa le vie della nuova evangelizzazione". La rievangelizzazione del nostro continente, in definitiva, non può passare per il sacrificio forzato di un'accoglienza pretesa a tutti i costi.


Accoglienza o ospitalità imposta o forzata è un crimine contro l'umanità
viewtopic.php?f=196&t=2420

La demenza irresponsabile di Bergoglio, dei suoi vescovi e dei falsi buoni che fanno del male e che non rispettano i nostri diritti umani, questi idolatri presuntuosi che si credono salvatori dell'umanità e del mondo a nostre spese.
viewtopic.php?f=132&t=2591
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

I falsi buoni che fanno del male - falsi salvatori del mondo

Messaggioda Berto » ven feb 23, 2018 8:26 am

Schio. Prof del liceo 'Martini': "Noi infangati da Cioni", che replica
Giornalisti 22/02/2018

http://www.altovicentinonline.it/attual ... ni-replica

I docenti del Liceo delle Scienze Umane e del Liceo Socio-economico “Arturo Martini” di Schio intendono rispondere con questa lettera aperta all’articolo di stampa uscito giovedì 1 febbraio 2018 nel quotidiano nazionale ‘Il Giornale’, articolo in cui si dà voce, senza controparte, al signor Alex Cioni, portavoce del Comitato di Schio Prima Noi il quale senza mezzi termini insulta il nostro lavoro quotidiano, la nostra professionalità,e attacca non solo la nostra, ma tutta la scuola italiana nella sua funzione educatrice accusandola di essere una istituzione di indottrinamento,fatta di presidi e insegnanti”prezzolati”.

La ragione di tanto rancore diffamatorio sarebbe dovuta ad una delle tante attività programmate dall’Istituto e che ha visto i nostri studenti e studentesse delle classi quarte e quinte impegnati nella mostra-installazione dal titolo ‘Sospesi’. Nei passi di un migrante in collaborazione con l’Associazione “II mondo nella città”, le cooperative “Samarcanda”,”Nova”,”Comunità Servizi”, “Entropia” e con la collaborazione del Comune di Schio ospitata presso il palazzo Toaldi-Capra aperta al pubblico dal 30 gennaio al 5 febbraio.
Noi docenti facciamo presente che è compito di un liceo delle scienze umane fornire agli allievi gli strumenti per comprendere”il concetto di cittadinanza(italiana ed europea),in una dimensione di relazioni fra popoli e approfondire il tema della dignità della persona umana,delle migrazioni e dei crimini contro l’umanità ( Indicazioni nazionali Miur).
Al termine del percorso liceale “lo studente deve saper operare con i linguaggi propri delle scienze umane nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l’uomo si costituisce in quanto persona e come soggetto di reciprocità e di relazioni: l’esperienza di sé e dell’altro, le relazioni interpersonali, le relazioni educative, le forme di vita sociale e di cura per il bene comune, le forme istituzionali in ambito socio-educativo, le relazioni con il mondo delle idealità e dei valori” ( Indicazioni nazionali Miur ). L’insegnamento pluridisciplinare delle scienze umane, da prevedere in stretto contatto con la filosofia, la storia, la letteratura,deve mettere lo studente in grado di “acquisire le competenze necessarie per comprendere le dinamiche proprie della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi formali e non, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della costruzione della cittadinanza” ( Indicazioni nazionali Miur ).
Tra i temi del quinto anno centrale è la questione della formazione alla cittadinanza e dell’educazione ai diritti umani, dell’educazione e la formazione in età adulta e i servizi di cura alla persona;dell’educazione in prospettiva multiculturale; – il progetto si inserisce pienamente nella promozione di un orientamento pedagogico interculturale, in linea con l’approccio utilizzato da tempo dalla scuola italiana e delineato nel documento” La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri”, pubblicato dal Ministero dell’Istruzione nell’ottobre del 2007. Adottare la prospettiva interculturale, la promozione del dialogo e del confronto tra culture, significa non limitarsi soltanto ad organizzare strategie di integrazione degli alunni immigrati o misure compensatorie di carattere speciale.
Insegnare in una prospettiva interculturale vuoi dire piuttosto assumere la diversità come paradigma dell’identità stessa della scuola, occasione privilegiata di apertura a tutte le differenze. Tutto ciò peraltro si iscrive in un contesto più globale e in linea ideale con quanto sancito dall’ art.14 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo ovvero il diritto di ogni uomo “di cercare e di godere in altri Paesi asilo dalle persecuzioni” diritto questo ribadito dalla Convenzione di Ginevra, adottata dalla Conferenza dei Plenipotenziari delle Nazioni Unite sullo status dei Rifugiati e degli Apolidi il 28 luglio 1951 ed entrata in vigore il 22 aprile 1954. Diritto sancito anche dal comma 3 dell’art. 10 della Costituzione italiana laddove si afferma che “lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica,secondo le condizioni stabilite dalla legge”. Ricordiamo inoltre che nell’ambito delle attività di sensibilizzazione sui processi di accoglienza e di integrazione, incentrate su uno scambio interculturale e di conoscenza reciproca con migranti, richiedenti asilo e rifugiati, il MIUR,dopo aver promosso per anni l’iniziativa L’Europa inizia a Lampedusa che ha visto nel 2017 impegnati 12.000 studentesse e studenti italiani ed europei in attività laboratoriali ed esperenziali insieme ai sopravvissuti della strage in mare dei migranti del 3 ottobre 2013, ha firmato quest’anno il 23 gennaio 2018 un protocollo d’intesa con la fondazione Cittalia (Fondazionedell’ANCI sulle politiche sociali per l’accoglienza, l’integrazione e la cittadinanza) e il Comitato 3 ottobre allo scopo di “creare occasioni di scambio interculturale e conoscenza reciproca tra studenti italiani e migranti, rifugiati e richiedenti asilo, loro coetanei”, “migliorare il livello di conoscenza sul sistema di accoglienza italiano ed europeo”, promuovere”attività di sensibilizzazione sui processi d’accoglienza e di integrazione” anche attraverso la possibilità per i ragazzi di visitare i centri di accoglienza del sistema Sprar(Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). E’ dentro a questo contesto formativo, educativo e normativo che i docenti del liceo delle scienze umane si sono mossi nel momento in cui hanno deciso di proporre ai propri studenti di partecipare alla mostra-installazione proposta dall’associazione Il mondo nella città. La finalità di tale progetto è quella di rendere gli studenti in grado di acquisire conoscenze,abilità e competenze utili allo sviluppo della loro professionalità. Noi sappiamo che gli allievi del liceo delle scienze umane tendenzialmente si iscrivono nella nostra scuola con l’intenzione più o meno consapevole di far fiorire e dare forma ad una vocazione verso lavori di cura che si concretizza in percorsi di studi (scienze della formazioni – sociologia – psicologia- studi infermieristici) e professioni ( psicologo – insegnante- operatore di servizi sociali ecc….) legati al tema della cura dell’altro; si tratta di professioni che sempre più operano in contesti multiculturali che richiedono una forte consapevolezza interculturale. Consapevolezza che si produce anche attraverso collaborazioni e pratiche con enti pubblici, privati ed associazioni che operano nel campo del sociale come ad esempio Il mondo della città inserita da anni nel Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR)e che vede coinvolti sul nostro territorio una rete di Comuni con capofila Santorso. Dirigente Scolastico del Liceo “Martini”, Docenti del Liceo Scienze Umane e LES, rappresentanti degli studenti, il Presidente del Consiglio di Istituto, Dirigenti Scolastici degli Istituti aderenti alla Rete Alto Vicentino.

Francesco Crivellaro, dirigente scolastico Iis ‘Martini’


Replica di Alex Cioni
“Non mi rimangio nulla di quanto già dichiarato sulla questione. Il tema immigrazione, dell’accoglienza dei sedicenti profughi, così dell’affare milionario che ruota attorno alla gestione dei migranti, è di stretta attualità politica. Farne quindi un programma didattico senza prevedere almeno un contraddittorio che possa mettere in luce anche altri punti di vista, rimane a mio sommesso parere una palese forzatura del percorso formativo degli studenti. Non metto in dubbio che i ragazzi siano sufficientemente autonomi per fare le loro valutazioni, però negare che che la questione sia delicata e che in questa particolare fase storica andrebbe affrontata in altre sedi, è con ogni evidenza una scelta dettata dalla collusità ideologica di parte del sistema scolastico con quel mondo cooperativo e associativo acriticamente favorevole all’accoglienza dei migranti. La credibilità poi di tutti quei soggetti che dall’immigrazione guadagnano soldi a palate, è un altro aspetto che meriterebbe delle riflessioni ulteriori. Sarebbe stato come chiedere a Totò Rina di parlare male di Cosa nostra. “.




Gino Quarelo

Accogliere e non accogliere, buone regole umane e civili da rispettare

1) In Italia c'è il debito pubblico più elevato dell'occidente dopo la Grecia, esistono milioni di poveri, milioni di disoccupati, milioni di famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese, milioni di giovani che non possono farsi una famiglia, una casa e dei figli per difficoltà economiche, centinaia di migliaia di giovani costretti a emigrare "legalmente" ogni anno per avere un futuro lontano dalla loro terra di origine, le imprese sono soffocate dalle tasse e sono costrette a chiudere, a fallire o a delocalizzare, centinaia di lavoratori autonomi e di imprenditori si suicidano ogni anno (anche per colpa delle amministrazioni pubbliche che non pagano i loro debiti), vi sono le paghe da lavoro dipendente più basse dell'occidente; vi sono i disabili, gli ammalati e i vecchi maleassistiti e trascurati; vi sono milioni di parassiti, di ladri, di farabutti, di fanulloni, di bugiardi, di privilegiati, di truffatori, di mafiosi, di irresponsabili (tra cui i governanti, tra i dipendenti pubblici e gran parte di coloro che si promuovono come "buoni" dediti al bene altrui e di tutti gli uomini della terra specialmente degli ultimi o fantomatici ultimi). In queste condizioni non esistono risorse e prospettive per poter aiutare, accogliere, ospitare e integrare offrendo un lavoro e un futuro dignitoso a chicchessia proveniente dal resto del mondo; oltretutto l'accoglienza e l'ospitalità non dignitose, non integranti e pelose sono una vergogna e danneggiano in primo luogo i migranti bisognosi e secondariamente tutti i cittadini e le loro comunità.

2) i beni di un paese (stato, comunità, nazione) quali le risorse economiche pubbliche, i diritti civili e/o di cittadinanza, il territorio, la cultura generale, l'identità e le tradizioni locali delle varie comunità (etnie, popolazioni, genti native, indigene, autoctone), la sicurezza civile, il sostegno pubblico, sono beni esclusivi di tutti i suoi cittadini (e a quelli equiparati ai cittadini aventi la residenza per lavoro, studio e altro) ed è un crimine gravissimo scialacquarli, sperperarli, dilapidarli, malversarli, dispensarli con prodigalità, rubarli ai propri cittadini bisognosi per darli ad altri, ... ed è altrettanto criminale non difendere i valori civili e sociali, la cultura e le tradizioni dei propri cittadini lasciandoli disprezzare, calpestare, violare, negare, oltraggiare dai non cittadini, dai migranti, dagli ospiti che in tali casi dovrebbero essere privati dei diritti di cittadinanza, della possibilità di richiederla e/o espulsi più o meno immediatamente a seconda della gravità dei casi.

3) è una violazione gravissima delle leggi fondamentali di ogni paese e dei diritti umani, civili e politici dei suoi abitanti e cittadini, mettere a rischio i loro beni, la loro vita, il loro ordine civile, sociale e culturale, permettendo a chiunque di poter entrare nel paese senza essere ben certificato, documentato e dotato di risorse sufficenti a mantenersi per tutto il periodo di permanenza;
in particolare lasciar entrare liberamente criminali comuni e politici, terroristi e nazisti maomettani (siano essi fondamentalisti o moderati con la loro incivile e disumana idolatria politico religiosa portatrice: di demenziali e criminali discriminazioni umane e sociali, irrisolvibli conflitti civili e politico religiosi; di orrore, terrore e morte).

4) la solidarietà con stranieri (tra cui il soccorso, l'accoglienza, l'ospitalità) imposta per coercizione statale dei governi contro la volontà dei cittadini (sia pure di una loro parte) specialmente in mancanza di risorse e di possibilità di lavoro, è tra le più odiose, aberranti forme di schiavitù e la sua imposizione è un tradimento della fraternità "della cittadinanza o nazionale" e un crimine contro l'umanità.

5) Ogni cittadino in possesso delle piene facoltà mentali e dei diritti civili, nel rispetto delle leggi esistenti e della sicurezza del proprio paese, è libero di disporre della sua vita e dei suoi beni personali adottando, accogliendo e ospitando, assumendosi però la piena responsabilità civile e penale e rispondendone in solido con la sua libertà personale e con il suo intero patrimonio.

6) Le convenzioni e i trattati internazionali sul soccorso e dell'asilo umanitario e politico vanno considerate e rispettate unicamente se compatibili: con le possibilità economiche, con la tenuta sociale e politica, con la sicurezza, la cultura, le tradizioni e i valori civili del paese e non debbono arrecare alcun danno e alcuna violazione dei diritti umani, civili e politici dei cittadini del paese il cui bene è il supremo e prioritario valore per lo stato, le sue istituzioni e i governi.



È una vera bufala l'idea che i clandestini possano entrare liberarmente nei paesi altrui e che non si possa impedire loro di non entrare in un paese o se entrati di rinchiuderli in campi appositi e poi rispedirli da dove sono venuti perché vi sarebbero degli obblighi imprescindibili derivanti da convenzioni internazionali che debbono essere rispettati comunque in modo assoluto, indiscriminato e scriteriato.

Il territorio di un paese, di uno stato, di una città è come quello di una casa di qualsiasi uomo e di qualsiasi famiglia della terra, nessun'altro ha il diritto di entrare senza permesso, senza autorizzazione, senza lasciapassare, se lo facesse sarebbe un ladro, un rapinatore, un assassino, un violatore di domicilio, un criminale, un invasore violento e perciò un nemico.
I presunti bisognosi, asilanti, rifugianti non certificati, non collaborativi, irrispettosi e incompatibili come i nazisti maomettani vanno qualificati e trattati come maleintenzionati, criminali, soggetti pericolosi o indesiderati e cacciati. Gli altri se in numero limitato vanno verificati e se possibile aiutati ma se non è possibile alcun aiuto vanno raccolti e rispediti a casa loro.

Quella dalla Libia e dal nord Africa va considerata come una vera e pericolosa invasione e va fermata sia in Africa che sul Mediterraneo, a costo di lasciar naufragare i barconi e annegare i clandestini chiunque essi siano o riportandoli nei porti di partenza con operazioni di polizia militare.

Il territorio di uno stato/nazione/paese è come lo spazio di una casa, di una proprietà privata, è un bene primario e fondamentale di un paese, come lo sono anche le sue risorse finanziarie ed economiche, i suoi diritti di cittadinanza, le sue tradizioni e il suo patrimonio culturale;
nessun cittadino, amministratore e governante ha il diritto di disporre di questi beni comuni collettivi come se fossero suoi e di metterli a rischio di invasione, occupazione e distruzione, di sperperarli, scialacquarli, regalarli, privando così i cittadini che sono i legittimi proprietari e beneficiari dei loro beni essenziali.

Nessun cittadino, amministratore e governante può assumere o contrarre oneri, impegni, debiti e iniziative che pregiudichino l'integrità territoriale, i beni primari del paese, la sicurezza pubblica, la stabilità socio politica del paese, il benessere la pace e la tranquillità dei cittadini, e che siano un rischio per la vita dei cittadini. Se lo facesse si trasformerebbe in criminale estremamente pericoloso, in un traditore del paese, in un nemico mortale da combattere.

A questo professore sarebbe il caso di ricordare che esiste un ordine naturale dei valori, dei doveri e dei diritti umani universali, dove innanzi tutto vengono prima i diritti umani e civili dei cittadini italiani ed europei e i doveri di tutti i concittadini e delle istituzioni pubbliche nei loro confronti.
Mentre i diritti umani e civili dei cittadini di altri paesi valgono nei loro paesi e qualche volta anche nel nostro come nel caso dell'asilo o rifugio politico e umanitario, previsto dalle convenzioni internazionali, ma solo se compatibili con le possibilità e le risorse economiche e culturali esistenti, la sicurezza sociale e politica e nell'assoluto rispetto della libera volontà dei cittadini italiani ed europei.
Nulla si può intraprendere contro la volontà, la libertà, il benessere, la sicurezza, i beni (come la cultura, le tradizioni, le istituzioni, le religiosità, la vita civile, il territorio, la salute) dei cittadini italiani ed europei.
Non esiste da parte di chichessia il diritto di entrare nei paesi e nelle case degli altri per farsi ospitare, mantenere e magari per depredarle o per appropriarsene e uccidere o cacciare i loro legittimi abitanti e proprietari.
Non esiste l'obbligo di ridursi in schiavitù per aiutare chichessia.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

I falsi buoni che fanno del male - falsi salvatori del mondo

Messaggioda Berto » ven mar 09, 2018 9:32 pm

Forlì, bimba disabile di Chernobyl violentata dalla coppia di italiani che la ospitava

https://www.ilmessaggero.it/primopiano/ ... 93612.html

Sembrava un gesto di grande solidarietà, quello di una coppia di italiani che avevano ospitato in casa una ragazzina che compariva tra le vittime delle radiazioni del disastro nucleare di Chernobyl
. Quei due conviventi di Forlì, all'apparenza generosi e altruisti, si sono invece rivelati essere due terribili aguzzini, capaci prima di violentare e poi di truffare la giovane.

La polizia ha arrestato la coppia, ora accusata di maltrattamenti, truffa, circonvenzione di incapace e violenza sessuale a danno di una ragazza di origine bielorusse che, dall'età di dieci anni, veniva in Italia tutte le estati, ospite della coppia, nell'ambito del progetto di accoglienza bambini vittime delle radiazioni di Chernobyl.

Nel maggio del 2014, appena maggiorenne, la ragazza rimane vittima di un grave incidente stradale mentre si trovava in sella alla sua bicicletta, che le causa un'invalidità dell'80% e per il quale l'ente assicurativo le liquida 2.120.000,00 euro a titolo di risarcimento del danno subìto. Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura di Forlì, hanno fatto luce sul piano diabolico della coppia che prevedeva di appropriarsi dell'intera somma, senza averne alcun titolo giuridico, attraverso il totale controllo di ogni aspetto della vita della ragazza.

La ragazza viene cacciata di casa e costretta a vivere in un monolocale dopo che aveva riferito alla donna di essere stata abusata sessualmente dal suo convivente anche quando era minorenne e trascorreva parte delle sue vacanze estive da loro. Grazie a una richiesta di aiuto affidata a un bigliettino destinato all´assistente sociale che seguiva la giovane vittima, questa è riuscita a denunciare i suoi aguzzini.

I polizotti hanno così effettuato degli accertamenti patrimoniali dai quali è emerso che non vi era alcuna traccia dei 2.120.000,00 euro. La coppia, invece, aveva effettuato acquisti di autovetture, immobili, e altri beni, nonché l´apertura di conti correnti con movimentazioni di grosse cifre di danaro. Il piano prevedeva inoltre di liberarsi della ragazza rispedendola in Bielorussia, per avere piena e incondizionata disponibilità del patrimonio.

Alla malcapitata, una volta all´estero, avrebbero accreditato mensilmente 200euro su una carta prepagata, dato che era completamente all´oscuro dell´entità della somma liquidata in suo favore. La coppia aveva anche assunto la giovane come colf per farle fare le pulizie nella villa acquistata con i suoi stessi soldi, per farle credere che l´unico modo per rinnovare il permesso di soggiorno era quello di avere un lavoro. I due, però, erano era ben consapevoli che non lo avrebbe mai ottenuto in quanto non erano disponibili le c.d. quote di conversione e quindi la ragazza sarebbe stata espulsa dal territorio nazionale.

La giovane è stata collocata in una struttura protetta e le è stato riconosciuto un permesso di soggiorno per motivi di giustizia. Il G.I.P. oltre alle misure restrittive in carcere ha emesso un´ordinanza cautelare reale consistente nel sequestro preventivo di 2 immobili, 2 autovetture, e di 4 conti correnti. Le indagini della Polizia hanno permesso, inoltre, di salvare circa 500mila euro non ancora spesi dalla diabolica coppia che saranno subito restituiti alla giovane proprio a ridosso del suo 24° compleanno. Oltre alla coppia è stata denunciata a piede libero la figlia naturale della donna per il reato di truffa e circonvenzione di incapace per essersi intestata una parte del patrimonio della giovane vittima.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

I falsi buoni che fanno del male - falsi salvatori del mondo

Messaggioda Berto » gio mar 22, 2018 4:50 pm

Migranti, soccorre donna incinta al confine tra Italia e Francia: guida alpina rischia cinque anni di carcere
19 marzo 2018

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... re/4236811

Cinque anni di carcere per avere soccorso una donna all’ottavo mese di gravidanza che cercava di attraversare il confine. È la condanna che rischia una guida alpina francese. Il 10 marzo scorso, infatti, ha aiutato una donna nigeriana incinta che insieme al marito e due figli piccoli stava cercando di recarsi in Francia dall’Italia. La magistratura francese ha indagato la guida alpina con l’accusa di aver violato le leggi sull’immigrazione. A raccontare la vicenda, con un comunicato stampa, è un’associazione umanitaria.

La guida alpina ha trovato la donna, il marito e i figli di due e quattro anni e mezzo erano in mezzo alla neve, nei pressi del passo del Monginevro, a 1.900 metri d’altezza. Li ha quindi caricati in auto per portarli all’ospedale alle porte di Briançon, in Francia. Un pattuglia della Gendarmerie ha però bloccato l’auto e ha condotto l’uomo in caserma. La donna è stata portata in ambulanza al pronto soccorso dove ha partorito.

Il percorso scelto dalla famiglia di origine nigeriana è considerato meno pericoloso rispetto alla strada che dalla Valle Stretta sopra Bordonecchia porta al Col d’Echelles e scende poi a Nevache. Tutti quelli che scelgono quella strada, infatti, contannao poi il soccorso alpino, che più volte ha dovuto salvare i migranti in pericolo. Diversa la questione quando i migranti riescono a superare il confine: ad attenderli infatti c’è la gendarmeria che li preleva dai boschi e li riporta in Italia.


https://www.facebook.com/ilFattoQuotidi ... &ref=notif

Gino Quarelo
Favorire l'immigrazione clandestina e illegale è un crimine, è una grave violazione della solidarietà nazionale e di concittadinanza. Va punita severamente ed esemplarmente. Rubare, sottrarre, estorcere, raggirare le risorse e i beni nazionali come il territorio, la cittadinanza, l'ospitalità, l'accoglienza, i diritti civili, .... è un delitto grave che mina alla base la solidarietà di un paese, di una comunità, di una nazione, di uno stato. Chi assume tali comportamenti non va considerato un uomo buono e responsabile ma irresponsabile e malvagio.
I veri buoni e responsabili accolgono a loro spese, adottano legalmente chi ritengono di dover aiutare, ... non introducono illegalmente e di nascosto qualcuno scaricandolo sulle spalle della comunità.


John Sebastian Moran
Termini come "Estorcere,rubare" applicate a concetti come solidarietà e diritti divili? Il delitto grave è che esista gente come lei. Solidarietà con belve senza coscienza e senza dignità umana come lei solo perché per caso siamo nati nella stessa nazione? Ma anche no, grazie.

Gino Quarelo
I ladri sono ladri sempre e comunque e chi li favorisce è altrettanto delinquente specialmente se recidivo. Abbia rispetto per gli animali che difendono il loro territorio, le loro tane, i loro piccoli, la loro famiglia e comunità con le unghie e con i denti e fino all'ultimo respiro e che rispettano i valori i doveri e i diritti animali e umani universali. Lei è una persona incivile e malvagia.

John Sebastian Moran
"animali che difendono il loro territorio" ecco, lei e quelli come lei siete proprio questo e nulla più. Ma di quali diritti umani universali va cianciando? Non sa neanche quali sono. Lei è il prototipo dell'incivile inadatto a vivere in una società moderna, privo di umana pietà. Più che malvagio, per lei viene proprio in mente la definizione di "banalità del male". Mi fa pena.
Ah vabbè, come non detto, ho visto il suo profilo. E' senza dubbio un bot. Se non lo è, ha serio bisogno di aiuto psichiatrico qualificato e urgente.

Gino Quarelo
L'immigrazione clandestina e illegale è un crimine in ogni paese del mondo e va perseguita penalmente come va perseguito e condannato il delinquente che la promuove, favorisce, sostiene e pratica.

PierFrancesco
Ulisse Chi è sto fenomeno?
Palestina Libera Palestina Rossa.

Chiara Roveta
Bhe..Uno che scrive forza Trump. .e poi che non può non amare gli ebrei..Si è già capito tutto...Trump. .che sparerebbe a vista ai messicani se potesse..

Gino Quarelo
Accogliere e non accogliere, buone regole umane e civili da rispettare

1) In Italia c'è il debito pubblico più elevato dell'occidente dopo la Grecia, esistono milioni di poveri, milioni di disoccupati, milioni di famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese, milioni di giovani che non possono farsi una famiglia, una casa e dei figli per difficoltà economiche, centinaia di migliaia di giovani costretti a emigrare "legalmente" ogni anno per avere un futuro lontano dalla loro terra di origine, le imprese sono soffocate dalle tasse e sono costrette a chiudere, a fallire o a delocalizzare, centinaia di lavoratori autonomi e di imprenditori si suicidano ogni anno (anche per colpa delle amministrazioni pubbliche che non pagano i loro debiti), vi sono le paghe da lavoro dipendente più basse dell'occidente; vi sono i disabili, gli ammalati e i vecchi maleassistiti e trascurati; vi sono milioni di parassiti, di ladri, di farabutti, di fanulloni, di bugiardi, di privilegiati, di truffatori, di mafiosi, di irresponsabili (tra cui i governanti, tra i dipendenti pubblici e gran parte di coloro che si promuovono come "buoni" dediti al bene altrui e di tutti gli uomini della terra specialmente degli ultimi o fantomatici ultimi). In queste condizioni non esistono risorse e prospettive per poter aiutare, accogliere, ospitare e integrare offrendo un lavoro e un futuro dignitoso a chicchessia proveniente dal resto del mondo; oltretutto l'accoglienza e l'ospitalità non dignitose, non integranti e pelose sono una vergogna e danneggiano in primo luogo i migranti bisognosi e secondariamente tutti i cittadini e le loro comunità.

2) i beni di un paese (stato, comunità, nazione) quali le risorse economiche pubbliche, i diritti civili e/o di cittadinanza, il territorio, la cultura generale, l'identità e le tradizioni locali delle varie comunità (etnie, popolazioni, genti native, indigene, autoctone), la sicurezza civile, il sostegno pubblico, sono beni esclusivi di tutti i suoi cittadini (e a quelli equiparati ai cittadini aventi la residenza per lavoro, studio e altro) ed è un crimine gravissimo scialacquarli, sperperarli, dilapidarli, malversarli, dispensarli con prodigalità, rubarli ai propri cittadini bisognosi per darli ad altri, ... ed è altrettanto criminale non difendere i valori civili e sociali, la cultura e le tradizioni dei propri cittadini lasciandoli disprezzare, calpestare, violare, negare, oltraggiare dai non cittadini, dai migranti, dagli ospiti che in tali casi dovrebbero essere privati dei diritti di cittadinanza, della possibilità di richiederla e/o espulsi più o meno immediatamente a seconda della gravità dei casi.

3) è una violazione gravissima delle leggi fondamentali di ogni paese e dei diritti umani, civili e politici dei suoi abitanti e cittadini, mettere a rischio i loro beni, la loro vita, il loro ordine civile, sociale e culturale, permettendo a chiunque di poter entrare nel paese senza essere ben certificato, documentato e dotato di risorse sufficenti a mantenersi per tutto il periodo di permanenza;
in particolare lasciar entrare liberamente criminali comuni e politici, terroristi e nazisti maomettani (siano essi fondamentalisti o moderati con la loro incivile e disumana idolatria politico religiosa portatrice: di demenziali e criminali discriminazioni umane e sociali, irrisolvibli conflitti civili e politico religiosi; di orrore, terrore e morte).

4) la solidarietà con stranieri (tra cui il soccorso, l'accoglienza, l'ospitalità) imposta per coercizione statale dei governi contro la volontà dei cittadini (sia pure di una loro parte) specialmente in mancanza di risorse e di possibilità di lavoro, è tra le più odiose, aberranti forme di schiavitù e la sua imposizione è un tradimento della fraternità "della cittadinanza o nazionale" e un crimine contro l'umanità.

5) Ogni cittadino in possesso delle piene facoltà mentali e dei diritti civili, nel rispetto delle leggi esistenti e della sicurezza del proprio paese, è libero di disporre della sua vita e dei suoi beni personali adottando, accogliendo e ospitando, assumendosi però la piena responsabilità civile e penale e rispondendone in solido con la sua libertà personale e con il suo intero patrimonio.

6) Le convenzioni e i trattati internazionali sul soccorso e dell'asilo umanitario e politico vanno considerate e rispettate unicamente se compatibili: con le possibilità economiche, con la tenuta sociale e politica, con la sicurezza, la cultura, le tradizioni e i valori civili del paese e non debbono arrecare alcun danno e alcuna violazione dei diritti umani, civili e politici dei cittadini del paese il cui bene è il supremo e prioritario valore per lo stato, le sue istituzioni e i governi.


Mara Dallaj
Sig.Quarelo qui non si tratta di immigrazione clandestina, ma di aver soccorso un essere umano ,in questo caso una donna che doveva partorire, .....quando si perde l'umanita' , quando non si riconosce il bisogno di soccorere chi sta male ....si perde la civilta'...e lei e' diventato questo . Una persona cinica , egoista incivile.


Gino Quarelo
Mara Dallaj scrive
Sig.Quarelo qui non si tratta di immigrazione clandestina, ma di aver soccorso un essere umano, in questo caso una donna che doveva partorire, .....quando si perde l'umanita' , quando non si riconosce il bisogno di soccorere chi sta male ....si perde la civilta'...e lei e' diventato questo . Una persona cinica, egoista, incivile.
Gino Quarelo scrive:
Mi dispiace per lei ma si tratta di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, la guida alpina fa parte di un'associazione a delinquere che si occupa proprio di favorire questo delitto; se si fosse trattato di un caso di incontro fortuito la guida alpina avrebbe dovuto chiamare/ informare/allertare le forze dell'ordine, oltre che portare la donna all'ospedale, cosa che mi pare non abbia fatto e non avesse intenzione di fare, per fortura che c'era una pattuglia che li ha intercettati lungo la strada.
Io non faccio il salvatore di clandestini a spese del mio paese, per me è incivile, iresponsabili, cinico ed egoista chi si erige a salvatore dei clandestini a danno e a spese dei suoi concittadini.

La mia umanità, il mio senso di responsabilità civica mi porta a considerare innanzi tutto il bene della mia comunità e non di chi entra furtivamente e illegalmente nel mio paese generando una molteplicità di problemi, di rischi, di pericoli, di difficoltà, destabilizzandolo, depredandolo, mancando di rispetto alla nostra gente, minacciandola, uccidendola, derubandola, spacciando droghe, terrorizzandola diffondendo il nazismo maomettano, consumando le già scarse risorse che caso mai dovrebbero essere destinate alla nostra gente bisognosa che è tanta.

Come ultima cosa, considerato che lei si erge a giudice della mia umanità e civiltà e a insegnante, le chiedo per coerenza, visto che dovrebbe dare l'esempio, quanti clandestini, migranti economici e rifugiati politici o abientali, veri o finti, africani, asiatici e maomettani accoglie e ospita a casa sua o della sua famiglia a spese sue e sotto la sua responsabilità civile, penale ed economica?


Alessio Biondi
Signor Gino Quarelo anche i fascisti e i nazisti facevano il suo stesso ragionamento, per delle regole da "loro" create, di umano non avevano niente...
ah, mi raccomando, per essere coerente fino in fondo, vada a giro nudo, si cibi di bacche o dei frutto del suo orticello, non usi lo smartphone, non tocchi nessun gioiello visto che sono prodotti ed estirpati quasi tutti all'estero e non paghi le tasse a favore delle industrie che producono materiale belligerante da vendersi all'estero, vedrà che gli extracomunitari non avranno più interesse alcuno a venire in Italia e nel resto della comunità europea. È bello parlare con la bocca e la pancia piena, non crede?


Gino Quarelo
Alessio Biondi ha scritto
Signor Gino Quarelo anche i fascisti e i nazisti facevano il suo stesso ragionamento, per delle regole da "loro" create, di umano non avevano niente...
ah, mi raccomando, per essere coerente fino in fondo, vada a giro nudo, si cibi di bacche o dei frutto del suo orticello, non usi lo smartphone, non tocchi nessun gioiello visto che sono prodotti ed estirpati quasi tutti all'estero e non paghi le tasse a favore delle industrie che producono materiale belligerante da vendersi all'estero, vedrà che gli extracomunitari non avranno più interesse alcuno a venire in Italia e nel resto della comunità europea. È bello parlare con la bocca e la pancia piena, non crede?

Gino Quarelo scrive,
signor Alessio Biondi mi pare che le abbia una visione delle cose, della storia e dell'uomo piuttosto confusa e che altrettanto confusamente abbia maleinteso le mie parole.

Le ricordo che Mussolini e Hitler erano socialisti come Stalin e Mao e che furono tutti dittatori e totalitaristi che produssero molto male; tra questi generatori di male i peggiori furono il comunismo stalinista e maoista. A questo male se ne può aggiungere uno di ancora peggiore che è quello politico-religioso del nazismo maomettano.
Sembrerà incredibile ma anche tutte queste vicende tragiche sono umane perché ideate e realizzate dall'uomo, in particolare da uomini che avevano la presunzione e l'arroganza di credersi migliori, superiori, illuminati, investiti dal mandato divino o da quello della storia o delle masse oppresse dei proletari e degli ultimi, tutti si credevano portatori di ideologie e soluzioni politiche, economiche, sociali e religiose che avrebbero migliorato l'umanità e il mondo e invece fecero e ancora fanno soiltanto del male, immani mali all'intera umanità.
Il bene sulla terra, da sempre, lo fa solo l'umile uomo di buona volontà che non si crede Dio e Salvatore e Padrone del Mondo e che si guadagna il pane con il sudore della fronte, cercando di migliorare ogni giorno della sua vita, come tutte le altre creature della terra, animali e piante;
ed è solo questo umile uomo di buona volontà ed i suoi aggregati volontari e liberi, diffuso su tutta la terra e comune a tutte le genti, che produce benessere, ricchezza, progresso per sé, per la sua famiglia, per la sua comunità e per tutta l'umanità.
Le ricordo che l'uomo dove fa caldo e umido è prevalentemente nudo, dove invece di giorno fa caldo secco e sferza il vento con la sabbia, mentre di notte fa freddo, l'uomo si copre interamente dalla testa ai piedi; dove invece fa molto freddo l'uomo si copre con spesse e calde pellicce, pantaloni e stivali imbottiti.

Le ricordo anche che le armi sono connaturate da sempre all'uomo e non sono altro che i suoi arnesi/attrezzi/arti di cui si serve per procurarsi da mangiare e per proteggersi dalle intemperie e difendersi dalle agressioni degli altri animali e degli altri uomini; inizialmente sono la sua bocca, le sue mani e i suoi piedi a cui poi, nei milioni di anni, si sono aggiunte progressivamente tutte le loro estensioni tecnologiche. L'uomo può uccidere i suoi simili solo con la bocca, le mani e i piedi; le armi tecnologicamente avanzate sono prodotte ovunque sulla terra e servono non solo per aggredire ma anche per difendersi.
La responsabilità de male non è di chi produce le armi che servono anche per diifendersi, ma solo di chi le adopera per aggredire e per fare del male.

Gli europei o i bianchi europei che nei secoli passati hanno colonizzato l'Asia e l'Africa o che le hanno invase con il loro imperialismo politico militare sono stati quasi tutti cacciati, espropriati e sterminati. Il Sudafrica è uno degli ultimi esempi, nonostante i bianchi europei colonizzatori del paese abbiano rinunciato al loro dominio politico consentendo ai neri africani di partecipare e concorrere alla sovranità politica nella gestione del paese e dello stato; gli africani del Sudafrica come in quasi tutti gli altri paesi del continente nero, maltrattano i bianchi e molti di loro hanno ritenuto e ritengono che i bianchi debbano essere tutti espropriati, cacciati o sterminati.
Per il principio di reciprocità gli africani non possono che aspettarsi lo stesso trattamento e nessunissimo riguardo.
L'imperialismo coloniale così terminato non può quindi essere assunto come scusa, giustificazione e pretesto per l'invasione degli africani in Europa.

La sola migrazione-accoglienza buona, sana, utile che generalmente integra è quella naturale e volontaria attraverso i legami di amicizia, matrimonio e adozione, e le relazioni che si formano e sviluppano in ambito di viaggi, spostamenti turistici, di studio e culturali, economici e di lavoro, politici.
Con anche qualche caso non andato a buon fine come nelle finzioni amicali, matrimoniali e nelle adozioni malriuscite. Anche qualche caso limitato e controlato di accoglienza di rifugiati politici rispettosi e nonviolenti non porta male.
Tutte le altre migrazioni-accoglienze forzate come quelle che stiamo vivendo oggi portano solo del male perché sono innaturali, forzate, costrittive, violente. E l'uomo di buona voltà giustamente le respinge e le combatte come agressioni maligne.




Taluni avvezzi a demonizzare e colpevolizzare il prossimo, per disumanizzarlo, mortificarlo e renderlo così vulnerabile, zittibile, incapace di difendersi, di agire e reagire,
sostengono che gan parte dei mali del mondo, in particolare del terzo e del quarto mondo, mali come il terrorismo maomettano del "santo e pacifico Islam", la desertificazione e le cicliche carestie dell'Africa, i suoi regimi tribali sanguinari, i conflitti interetnici, le sue bibliche migrazioni e la violenza razzista contro i bianchi, sono esclusivamente colpa e responsabilità occidentali, dei bianchi euro-americani e dei cristiani, del colonialismo politico e militare dei secoli passati predatorio e schiavista, dell'attuale imperialismo economico delle multinazionalii che inquinano e stravolgono le economie bilogiche e millenarie dell'Africa e che corrompono le innocenti classi dirigenti, nonché colpa di iniqui accordi commerciali a completo svantaggio delle povere popolazioni del continente nero, ...
e che per tutto ciò dobbiamo accettare come una catarsi rigenerante di farci carico di tutte le conseguenze come le discriminazioni razziali contro i bianchi in Sudafrica e ovunque in Euroamerica, le migrazioni dei clandestini rifugianti, asilanti parassitanti in Europa, la mafia nigeriana sanguinaria che gestisce, l'accattonaggio, la prostituzione e la droga e che squarta le ragazze italiane, la moltitudine dei nazisti maomettani dalle sabbie sahariane e dalle foreste del Niger, le malattie come l'hiv, la peste, la lebbra, la malaria, il tifo, la tbc, il colera, l'ebola, ...
tutto ciò ci spetterebbe e molto altro ancora per espiare le nostre colpe secondo costoro.



Ma a ben guardare però:

gli europei o i bianchi europei che nei secoli passati hanno colonizzato l'Asia e l'Africa o che le hanno invase con il loro imperialismo politico militare sono stati quasi tutti cacciati, espropriati e sterminati. Il Sudafrica è uno degli ultimi esempi, nonostante i bianchi europei colonizzatori del paese abbiano rinunciato al loro dominio politico consentendo ai neri africani di partecipare e concorrere alla sovranità politica nella gestione del paese e dello stato; gli africani del Sudafrica come in quasi tutti gli altri paesi del continente nero, maltrattano i bianchi e molti di loro hanno ritenuto e ritengono che i bianchi debbano essere tutti espropriati, cacciati o sterminati.
Per il principio di reciprocità gli africani non possono che aspettarsi lo stesso trattamento e nessunissimo riguardo.
L'imperialismo coloniale così terminato non può quindi essere assunto come scusa, giustificazione e pretesto per l'invasione degli africani in Europa.
I bianchi europei, i cristiani europei, gli stati europei odierni non hanno più alcuna responsabilità e non vi è ragione che debbano sentirsi in colpa verso l'Africa e gli africani; non ne hanno per l'instabilità e i regimi politici indigeni disumani dell'Africa, per le carestie e le epidemie che falciano le sue popolazioni, per i problemi causati dalla sovrapopolazione in molti paesi del continente.
Nemmeno le multinazionali europee del petrolio, minerarie, del legno e agricole sono responsabili dei regimi politici autoritari, dei conflitti etnici, delle crisi sociali, delle carestie, delle problematiche derivanti dalla sovrapopolazione, del sottosviluppo economico endemico e di tutti i mali che affliggono l'Africa. Possono avere qualche responsabilità indiretta locale tipo l'inquinamento o la disoccupazione allo stesso modo che ce l'hanno ovunque nel mondo e nella stessa Europa, tutte questioni che vanno risolte localmente in Africa nei paesi africani, con i loro stati e con le loro popolazioni.
Le problematiche africane dovute alle carestie naturali, ai regimi politici, al tribalismo, ai conflitti etnici e religiosi, alla sovrapopolazione, alle difficoltà e alle crisi economiche non sono responsabilità e non riguardano direttamente l'Europa e pertanto il peso non va scaricato assolutamente sugli europei.
La solidarietà umana dell'Europa e dei suoi paesi, caso mai può esserci solo se volontaria e se non crea problemi ai cittadini europei.
Quindi anche la migrazione socio-economica e l'asilo politico e umanitario vanno trattati alla luce di queste ed altre considerazioni tra cui la sicurezza socio politica, la compatibilità culturale e religiosa, le possibilità economiche e finanziarie.
Non ha alcun senso universale deprivare il propri cittadini, i propri famigliari, la propria gente per aiutare altri che magari sono solo profittatori, parassiti e criminali travestiti da bisognosi.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

I falsi buoni che fanno del male - falsi salvatori del mondo

Messaggioda Berto » gio apr 05, 2018 8:02 pm

Arcipelago Ong, solidarietà che aumenta le vittime
Anna Bono
02-04-2018

http://www.lanuovabq.it/it/arcipelago-o ... t.facebook

Le Ong attive nel Mediterraneo si sostituiscono e si oppongono agli stati, fedeli alla loro idea di bene e giusta causa. “Non operano con il solo intento di salvare vite umane, ma vogliono indurre l’Europa ad aprire le frontiere senza fare distinzioni”. Pur di riuscirci, “farebbero patti con il diavolo. E forse anche con i trafficanti”. A questa conclusione è arrivato Giuseppe De Lorenzo, giornalista, collaboratore del quotidiano Il Giornale, dopo aver svolto un’inchiesta sulle attività delle Organizzazioni non governative che da oltre due anni solcano il Mediterraneo incaricandosi di portare in Italia gli emigranti illegali provenienti dall’Africa e dall’Asia. I risultati dell’inchiesta sono stati pubblicati in un libro dal titolo Arcipelago Ong. Inchiesta sulle navi umanitarie nel Mediterraneo, edito dalla casa editrice La Vela, 2017.

Se di salvare vite umane si tratta, i dati raccolti da De Lorenzo indicano innanzi tutto quanto invece l’attività delle Ong, per come è stata svolta, abbia incoraggiato gli emigranti illegali a intraprendere l’ultima tappa del loro viaggio verso l’Europa contribuendo in fin dei conti a far aumentare il numero delle vittime. Le Ong – ci ricorda De Lorenzo – secondo le leggi internazionali “dovrebbero entrare in azione solo dopo aver ricevuto esplicita autorizzazione da parte del Centro di coordinamento di Roma. In alternativa, se avvistano un barcone in difficoltà, sono costrette a segnalarne la presenza alla Guardia costiera e attendere ordini”. Invece nel 2017 nel 90% dei casi le Ong hanno individuato direttamente le imbarcazioni che trasportavano gli emigranti, si sono dirette alla loro volta e solo in seguito ne hanno dato comunicazione al centro operativo della Guardia costiera.

Seppure violi le leggi internazionali, un simile comportamento sarebbe giustificato in via eccezionale dall’urgenza di intervenire per evitare una tragedia, non essendoci altro modo più rapido di prestare soccorso nell’imminenza di un naufragio. Non è quasi mai questo il caso. Le navi fino a metà dello scorso anno sono intervenute non in situazioni di emergenza, pronte a entrare in azione a poche miglia dalle coste della Libia, inoltrandosi anche in acque territoriali libiche. Fiduciosi di essere salvati, con la prospettiva di un viaggio breve sulle affollate imbarcazioni degli scafisti e del trasferimento certo su navi sicure e ben attrezzate, più persone hanno deciso di emigrare. È questo il primo effetto dell’attività delle Ong. Il secondo, ovvio, è di aver aumentato di conseguenza gli introiti dei contrabbandieri di uomini, in grado di promettere ai loro clienti viaggi con un elevato tasso di successo. Dunque le Ong hanno favorito i trafficanti, le organizzazioni criminali che guadagnano miliardi di dollari trasportando emigranti illegali. “Con le Ong in campo – spiega De Lorenzo – i barconi non devono più raggiungere la Sicilia, ma è sufficiente farli avvicinare ai natanti di stanza appena fuori dalle acque libiche”. I trafficanti possono assicurare i loro clienti: “ci pensano quelli delle missioni a salvarvi”. Non succede a tutti, solo a quelli che vengono soccorsi da certe Ong. Il libro racconta di salvataggi “su appuntamento”, barconi riconsegnati agli scafisti, suggerimenti agli emigranti di non collaborare con le forze di polizia italiane, non spiegare come si è svolto il loro salvataggio.

L’evidenza di contatti diretti tra i trafficanti e le navi fa pensare che alcune Ong non solo facilitino il lavoro dei trafficanti, esponendosi all’accusa di favoreggiamento, ma collaborino effettivamente con le organizzazioni criminali, mosse dall’idea che la libera, incontrollata circolazione degli uomini sia un diritto: in realtà un diritto a senso unico, affermato soltanto in favore di chi intende raggiungere a qualsiasi costo e in violazione di ogni legge nazionale e internazionale l’Europa, anzi l’Italia: le leggi internazionali prevedono infatti che le persone soccorse siano portate al porto sicuro più vicino, che raramente è un porto italiano, eppure le navi delle Ong hanno sempre puntato sull’Italia. Alcune continuano a farlo, come dimostra il caso recente della nave ProActiva dell’Ong spagnola Open Arms.

L’inchiesta di De Lorenzo, raccogliendo dati, testimonianze, fatti ha contribuito a confermare sospetti e evidenze già maturate nel corso degli anni, ma che hanno a lungo stentato ad affiorare. Nella sua prefazione al libro, Magdi Cristiano Allam, scrive: “per quasi due anni (le Ong) sono diventate una sorta di mito intoccabile…criticare le Ong? Becero”. Invece – osserva ancora Allam – aveva ragione chi protestava “che le politiche migratorie sono prerogativa esclusiva degli stati e nessuna organizzazione, solidale o meno, può permettersi di forzare le scelte dei governi”.

L’aggravante in questa vicenda è l’irresponsabile scelta di portare e abbandonare centinaia di migliaia di persone in un paese, l’Italia, il più impoverito dell’Unione Europea, oggettivamente incapace di far fronte a una simile emergenza, creando così una moltitudine di giovani, sradicati, senza futuro, per lo più destinati a rimediare un’esistenza nell’illegalità e nella dipendenza dalla carità altrui, in un ambiente inevitabilmente sempre più ostile e inospitale.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

I falsi buoni che fanno del male - falsi salvatori del mondo

Messaggioda Berto » sab apr 07, 2018 6:50 pm

Una donna che si è sempre distinta per iniziative benefiche a favore dei non vedenti.

Roma, finta cieca incastrata dallo shopping: è la moglie dell'ammiraglio Treu, medaglia d'oro al merito
Marco Carta
7 aprile 2018

https://www.ilmessaggero.it/roma/cronac ... 52841.html

A piedi nel traffico cittadino, attraversando la strada da sola, senza alcun indugio. Poi al mercato rionale dell'Olgiata, fra la frutta e le chincaglierie. Fino allo shopping sfrenato nel centro commerciale Porta di Roma. Vista da fuori, quella di Paola Morandi, moglie dell'ammiraglio Paolo Treu, medaglia d'oro al Merito di Marina, e figlia di Giacomo Morandi, ex banchiere della Banca Commerciale, sembrava una vita pienamente autonoma, senza alcuna limitazione. Peccato che per l'Inps la donna fosse una cieca assoluta....

Sarà processata per truffa ai danni dello Stato Paola Morandi, moglie dell’ammiraglio Paolo Treu, che si è sempre distinta per iniziative benefiche a favore dei non vedenti. Dal 1996 riceve un assegno di invalidità, prima in lire, poi in euro, del valore di circa 800 euro al mese, che in 20 anni sono circa 200 mila euro. I carabinieri però possono imputarle solo gli ultimi 9 anni di assegni, perché sui precedenti è caduta la mannaia della prescrizione.

Nel 2013 l‘Inps ha sorteggiato a caso il suo nome per i controlli periodici su chi riceve assegni di invalidità. Le forze dell’ordine l’hanno seguita e hanno notato che si muoveva con molta disinvoltura al mercato, da sola, sceglieva accuratamente i vestiti, accostandoli per cercare l’abbinamento cromatico migliore, attraversava la strada con rapidità. La relazione dei carabinieri ha convinto la procura: altro che “atrofia ottica bilaterale da malattia di Leber“, la Morandi ci vede benissimo e sarà processata per truffa.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: I falsi buoni che fanno del male - falsi salvatori del m

Messaggioda Berto » mer lug 04, 2018 7:54 pm

Migranti, la lezione dall'Australia: fermare le navi per salvare le vite
Roberto Vivaldelli
Lug 4, 2018

http://www.occhidellaguerra.it/migranti ... re-le-vite

Governare o comunque limitare i flussi migratori può essere determinante nel salvare le vite dei migranti. Una banalità che solo la sinistra liberal e politicamente corretta sembra non comprendere. La lezione, come riporta The Spectator, viene dall’Australia, Paese che ha affrontato una crisi di rifugiati simile alla nostra all’inizio di questo secolo. “Il governo australiano – osserva il giornale inglese – ha risposto adottando una politica di respingimento delle imbarcazioni. Il bilancio delle vittime è poi crollato. Quando questa politica fu invertita, sette anni dopo, più di 50.000 persone arrivarono su quelle imbarcazioni, e in 1.000 persero la vita. Fu una repulsione contro queste morti che portò il governo australiano a riconoscere che la politica di accogliere le imbarcazioni provocava anche delle morti”. Un sistema di asilo umano, osserva, “non deve mettere i bambini in gabbia, ma dovrebbe ridurre l’incentivo a intraprendere viaggi mortali”.

“Gli italiani – osserva The Spectator nel suo editoriale – ne hanno avuto abbastanza delle morti in mare e della gestione dei 690.000 migranti che sono sbarcati sulle coste italiane negli ultimi anni. Due settimane fa, il nuovo governo italiano ha rifiutato di consentire a una ong che trasportava 630 migranti di attraccare nei suoi porti. Secondo le norme dell’Ue, i migranti dovrebbero ricevere asilo nel primo Paese in cui approdano: una politica che ha gravato pesantemente sull’Italia e sulla Grecia”.

Fermare i flussi per salvare le vite dei migranti

E se l’atto veramente “disumano” fosse quello di indurre i migranti a navigare in acque poco sicure per attraversare il Mediterraneo? Lo stesso New York Times, in un articolo pubblicato nell’estate 2017, osservava che ”le strategie adottate finora per salvare i migranti nel Mar Mediterraneo e smantellare le reti di contrabbando hanno avuto conseguenze mortali e inaspettate – sottolineavano Stuart A. Thompson e Anjali Singhvi -. Ogni sforzo per ridurre la crisi migratoria può essere controproducente e pericoloso. I migranti sono finiti in una situazione ancora più disperata”.

Come affermava il Nyt, ”prima del 2014, i salvataggi in mare avevano luogo vicino alle coste italiane. Alla fine dell’anno, si sono spostati sempre più a sud e dal 2015 verso la sponda libica. Naturalmente, tutto questo ha incoraggiato e incentivato le partenze, con imbarcazioni sempre più fatiscenti, rendendo il viaggio degli stessi migranti, seppur più breve, molto più pericoloso. Le operazioni di soccorso dei migranti vicino alla costa libica hanno salvato centinaia di persone in mare. Ma questo ha introdotto un incentivo potenzialmente mortale, incoraggiando altri rifugiati a rischiare di mettersi in viaggio e gli scafisti a far partire un numero maggiore di navi”.

Oltre 1000 morti dall’inizio dell’anno

Come riporta Skytg24, sono quasi mille i migranti morti nel Mediterraneo dall’inizio dell’anno. Secondo gli ultimi dati resi noti a Ginevra dall’Oim, l’Agenzia delle Nazioni Unite per la migrazione, dal primo gennaio 2018 al 27 giugno scorso, 972 uomini, donne e bambini hanno perso la vita mentre tentavano di raggiungere l’Europa via mare. Di questi 653 sono deceduti sulla rotta del Mediterraneo centrale tra l’Africa del nord e l’Italia. Un bilancio destinato ad aggravarsi, con l’ultimo naufragio al largo della Libia. Con la riduzione degli arrivi, anche il dato sulle vittime nel 2018, indicano i dati dell’Oim, è calato, ed è pari a meno della metà dei morti segnalati nello stesso periodo del 2017, (2.172).

Ong: gli “agents provocateurs” dell’immigrazione

Secondo Kelly M. Greenhill, professoressa di scienze politiche e relazioni internazionali alla Tufs University e autrice del libro Armi di migrazione di massa. Deportazione, coercizione e politica estera, le Ong agiscono spesso nel ruolo di agents provocateurs delle crisi migratorie: “Gli agents provocateurs possono alternare le minacce alle misure dirette a trasformare migrazioni di proporzioni limitate in crisi su vasta scala, facendo pressione o pubblicizzando le emergenze. Possono perfino incoraggiare flussi migratori per stimolare cambiamenti di regime”.

Come ricorda l’esperta, “nei primi anni Duemila, per esempio, una vasta e disomogenea rete di attivisti e di organizzazioni non governative (Ong) adottò una simile strategia nell’ambito di un più ampio progetto inteso a provocare il collasso della Corea del Nord. Come già in Algeria e in Bosnia, gli agents provocateurs sapevano bene che le loro azioni avrebbero comportato notevoli conseguenze umanitarie, ma ritenevano che l’obiettivo rendesse accettabili i costi potenziali. Naturalmente, “alcuni periranno, ma la maggior parte riuscirà a fuggire. Vi sarà un flusso costante fino alla fine”, come disse il direttore di una Ong internazionale implicata in questo palese tentativo di coercizione”.

Ricorrere alla retorica dell’umanità per stabilire in maniera manichea chi è “umano” e chi invece no, spesso cela delle enormi ipocrisie. E soprattutto non aiuta a risolvere un fenomeno complesso come quello dell’attuale crisi migratoria.


La legge o convenzione internazionale del soccorso in mare
viewtopic.php?f=194&t=2665

La mia terra non è la tua terra. Chiudere i porti e presidiare ogni metro di costa.
viewtopic.php?f=194&t=2784
La terra è di tutti ma ognuno ha la sua terra e la deve difendere. Chiudere i porti e presidiare ogni metro di costa e di confine.
Prima del proprio diritto a emigrare, esiste il dovere di chiedere agli altri il permesso di essere accolti e il loro diritto di negarlo.

A difesa dei diritti umani e civili dei cittadini italiani ed europei
Contro l'invasione che viola e calpesta i diritti umani e civili e la sovranità dei cittadini italiani ed europei
viewtopic.php?f=194&t=2778
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 7003387674
Prima del proprio diritto a emigrare, esiste il dovere di chiedere agli altri il permesso di essere accolti e il loro diritto di negarlo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

PrecedenteProssimo

Torna a Antropologia

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti

cron