L'ultima fase della serenissima - La politica: LA FINE DELLA REPUBBLICA ARISTOCRATICAhttp://www.treccani.it/enciclopedia/l-u ... Venezia%29V parte
1. Cf. Piero Del Negro, Proposte illuminate e conservazione nel dibattito sulla teoria e la prassi dello Stato, in AA.VV., Storia della cultura veneta, 5/II, Il Settecento, Vicenza 1986, p. 143 (pp. 123-145). La metafora della "nave desolata" compare ne La risorsa morale, politica ed economica degli ex-Nobili Veneti, s.l. [Venezia] 1797, p. V.
2. Cf. P. Del Negro, Proposte illuminate, pp. 131-132.
3. Cf. Id., La memoria dei vinti. Il patriziato veneziano e la caduta della Repubblica, in L'eredità dell'Ottantanove e l'Italia, a cura di Renzo Zorzi, Firenze 1992, p. 351(pp. 351-370).
4. Cf. Samuele Romanin, Storia documentata di Venezia, I-X, Venezia 19753: VIII, pp. 264 e 502.
5. Giorgio Baffo, Poesie, a cura di Piero Del Negro, Milano 1991, p. 396.
6. [Guillaume-Thomas Raynal], Histoire philosophique et politique des établissements et du commerce des Européens dans les deux Indes, VI, Maastricht 17772, p. 75.
7. Giacomo Nani, Viaggio in Italia, in Padova, Biblioteca Universitaria, ms. 396, c. 42v.
8. Francesco Gritti, Pensieri suggeriti dall'amore della Patria, s.l. [Venezia] 1798, pp. 111-112.
9. Guy Dumas, La fin de la République de Venise. Aspects et reflets littéraires, Paris 1964, pp. 640-641.
10. Cf. Giuseppe Nuzzo, A Venezia, tra Leoben e l'occupazione francese dalla corrispondenza dei diplomatici napoletani, estratto dall'"Annuario del R. Liceo-Ginnasio T. Tasso" di Salerno, Salerno 1937, p. 3.
11. Questo importante dispaccio di Capello è stato edito per la prima volta da [Cristoforo Tentori], Raccolta cronologico-ragionata di documenti inediti che formano la storia diplomatica della rivoluzione e caduta della Repubblica di Venezia corredata di critiche osservazioni, I-II, Augusta [Venezia] 1799: I, pp.17-19.
12. Cf. Piero Del Negro, Il mito americano nella Venezia del '700, Padova 19862, p. 113.
13. Cf. Id., La memoria dei vinti, pp. 353 e 365.
14. [Francesco e Piero Donà], Esatto diario di quanto è successo dalli 2 sino a 17 maggio [...], Basel [Venezia] 1797 [1798], pp. I-III. Sulla redazione dell'opera cf.P. Del Negro, La memoria dei vinti, pp. 365-366 (dove però si anticipa al 1798 la morte di Piero Donà, avvenuta in realtà nel 1799).
15. Cf. Girolamo Dandolo, La caduta della Repubblica di Venezia ed i suoi ultimi cinquant'anni, I, Venezia 1855, pp. 630 ss. e S. Romanin, Storia documentata di Venezia,X, p. 131.
16. Stendhal, Vita di Napoleone, Torino 1959, p. 35.
17. Cf. P. Del Negro, La memoria dei vinti, p. 370.
18. Cf., tra i precursori, Giovan Tommaso Facciuoli, Le vindicie della giustizia di Dio nella caduta della Repubblica di Venezia (giugno 1797), in Vicenza, Biblioteca Bertoliana, ms. Gonzati 23.8.29 (3192)e Gerolamo Griselini, Stato religioso, politico, economico, civile e militare, in cui ritrovavasi la Serenissima Repubblica di Venezia nel giorno XII maggio 1797 in cui cessò di esistere, preceduto da alcune riflessioni sulla di lei caduta (1825 circa), in Venezia, Museo Correr, ms. Cicogna 1498.
19. Giacomo Nani, Esposizione del carattere dell'orazioni dell'Emo, in Padova, Biblioteca Universitaria, ms. 917, c. 95v.
20. Di "impero delle circostanze" parla l'inviato piemontese Carlo Bossi in un dispaccio del 5 maggio 1797: cf. Giovanni Sforza, La caduta della Repubblica di Venezia studiata ne' dispacci inediti della diplomazia piemontese, "Nuovo Archivio Veneto", n. ser., 25, 1913, p. 317 (pp. 263-339).
21. Come osservava Bossi, era "per verità esistita un tempo la Repubblica florida e potente senza un gran territorio in Italia, ma ave[va] ora più né quel commercio, né quelle colonie, né quegli Stati del Levante che possedeva in allora, e la Repubblica e le famiglie nobili tra[evano] al presente tutta la loro sussistenza dalla terra ferma" (dispaccio del 2 maggio 1797, ibid., p. 315).
22. Roma 1997 [Tübingen 1995]. Cf. anche l'ancora più recente monografia di un allievo di Hunecke, Oliver T. Domzalski, Politische Karrieren und Machtverteilung im venezianischen Adel (1646-1797), Sigmaringen 1996.
23. È un termine che Gritti mette sarcasticamente in bocca ad un ignorante senatore, Lombria (era il nome di una casa patrizia estinta da parecchi decenni), che era diventato, nonostante la sua insipienza e crassa ignoranza, riformatore dello Studio di Padova, ne Le giozze d'oro. Favola eterogenea in versi vernacoli, Venezia 18682, p. 23.
24. Cit. in P. Del Negro, Proposte illuminate, pp. 144-145.
25. Così la definiva il patrizio Paolo Antonio Erizzo: cf. Marino Berengo, La società veneta alla fine del Settecento. Ricerche storiche, Firenze 1956, p. 273.
26. Cf. Andrea Benzoni, L'Accademia dei nobili in Ca' Zustinian a Venezia, "Antologia Veneta", 3, 1902, p. 194.
27. Alessandro Balbi, Osservazioni storico-critiche sopra li XIV secoli di Venezia, s.l. [Venezia] 1797, p. 40.
28. Cf.Piero Del Negro, Dalla Repubblica di Venezia al Regno d'Italia. Una ricerca sugli alti ufficiali napoleonici originari dei territori di San Marco, "Ricerche Storiche", 22, 1993, pp. 461-532.
29. Antonio Paravia, Notizie istoriche intorno ad alcuni generali ecc. della Repubblica Veneta, citato in Roberta Penso, L'esercito veneziano del '700 nelle memorie del capitano Antonio Paravia, tesi di laurea, Università degli Studi di Padova, a.a. 1995-1996, p. 45. Sulla crisi militare veneziana cf. il recente saggio di Sergio Perini, Lo stato delle forze armate della terraferma veneta nel secondo Settecento, "Studi Veneziani", n. ser., 23, 1992, pp. 195-258.
30. Summari consulte sugl'affari della rivoluzion di Francia e conseguenze all'Italia, in Venezia, Biblioteca Querini Stampalia, ms. it. cl. IV. 534 (= 853), fasc. III, cc. n.n. Cf. per la relazione di Capello [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, p. 25.
31. A. N-P., Histoire de la Révolution de la République de Venise et de sa chute totale consommée par le traité de Campo-Formio, Milan 1807, p. 84.
32. Dispaccio del 17 agosto 1789 dell'ambasciatore veneziano a Parigi Antonio 1° Capello citato in Mario Mazzucchelli, La rivoluzione francese vista dagli ambasciatori veneti, Bari 1935, p. 38.
33. Dispaccio del 18 dicembre 1793 dello stesso Capello, all'epoca ambasciatore a Roma, agli inquisitori di Stato edito in S. Romanin, Storia documentata di Venezia, IX, p. 340.
34. Citato in M. Berengo, La società veneta, p. 253 n. 3.
35. Cf. Marco Cuaz, Le nuove di Francia. L'immagine della rivoluzione francese nella stampa periodica italiana (1787-1795), Torino 1990, pp. 64-65. Va anche tenuto presente che Capello era un ambasciatore alquanto anomalo, in quanto era espressione, secondo Nani, del "partito di quei che fanno la guerra ai ricchi", mentre la maggioranza dei "principaux de la République" apparteneva, come è noto, al "partito dei ricchi" (cf. Giacomo Nani, Discorsi sul governo della Repubblica di Venezia, in Padova, Biblioteca Universitaria, ms. 2234, fasc. 7, c. 106).
36. Cf. sopra la n. 30.
37. M. Cuaz, Le nuove di Francia, pp. 69-70.
38. "Prospetto degli Affari Attuali dell'Europa", 2, 1789, nr. 5, pp. 7-8.
39. Cf. Giovanni Scarabello, L'"Ottantanove" francese visto dalla diplomazia veneziana, in L'eredità dell'Ottantanove e l'Italia, a cura di Renzo Zorzi, Firenze 1992, pp. 299-300(pp. 291-306).
40. Ibid., pp. 300-301.
41. Ibid. Cf. su Venezia in particolare Mario Infelise, Gazzette e lettori nella repubblica veneta dopo l'Ottantanove, in L'eredità dell'Ottantanove e l'Italia, a cura di Renzo Zorzi, Firenze 1992, pp. 307-350. Sulla diffusione delle idee della rivoluzione francese a Venezia e nella Terraferma rimane fondamentale M. Berengo, La società veneta, pp. 195-224 e 252-334; sugli inquisitori di Stato e la repressione dei ῾giacobini' cf. Paolo Preto, I servizi segreti di Venezia, Milano 1994, pp. 557-576.
42. A. N-P., Histoire de la Révolution, p. 60.
43. Riferta di Giannantonio Pedrini in A.S.V., Inquisitori di Stato, b. 622.
44. Cf. M. Cuaz, Le nuove di Francia, p. 115.
45. Così li avrebbe definiti, alcuni anni più tardi, un confidente degli inquisitori citato in Franco Trentafonte, Giurisdizionalismo illuminismo e massoneria nel tramonto della repubblica veneta, Venezia 1984, p. 155.
46. Cf. George B. McClellan, Venice and Bonaparte, Princeton 1931, p. 99.
47. Citato in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, p. 30.
48. Cf. sopra la n. 30.
49. Cf. Piero Del Negro, Tra Versailles, Rousseau e gli Inquisitori di Stato: il primo saggio politico veneziano sulla rivoluzione francese, in corso di stampa.
50. Cf. M. Cuaz, Le nuove di Francia, p. 129.
51. Dispaccio di Sanfermo del 5 novembre 1791 e ducale di risposta del 19 novembre in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, pp. 30-35.
52. Cf. sopra la n. 30.
53. Cf. il relativo dossier in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, pp. 37-41.
54. G.B. McClellan, Venice and Bonaparte, p. 121.
55. Un'eccezione è rappresentata da Vittorio Barzoni, Rivoluzioni della Repubblica Veneta, Venezia 1799, p. 38 n. 4, che ricorda che anche Francesco Pesaro, il leader dell'ala conservatrice (e nel 1797 filoasburgica) del patriziato, "erasi col maggior vigore opposto ad ogni coalizione coi Principi stranieri contro la Francia".
56. Ibid., p. 30.
57. Summari consulte sugl'affari della rivoluzion di Francia (consulte dell'ottobre e del novembre 1792 e del luglio 1793), citato sopra alla n. 30 e Consulta nera (gennaio 1793), ibid., ms. it. cl. IV. 572 (= 558), c. 299.
58. [Nicolò 2° Guido Erizzo], Lettera ingenua ad un amico in cui viene descritto l'avvenimento della distruzione del Veneto Governo Aristocratico, Zürich [Venezia] 1797, pp. 5-6; A. Balbi, Osservazioni storico-critiche, p. 37.
59. Giovanni Andrea Spada, Memorie apologetiche scritte da lui medesimo, I, Brescia 1801, p. 17.
60. Sull'atteggiamento dei Veneziani nel corso della guerra di successione spagnola cf. Sommario di lutto ciò concerne l'uso da farsi de sudditi in Terra Ferma e la massima di poner truppe in campagna, in A.S.V., Savio alla scrittura, b. 3, cc. 41, 49v e 55.
61. G.B. McClellan, Venice and Bonaparte, p. 99.
62. Cf. Eugenio Barbarich, La campagna del 1796 nel Veneto. Parte prima: La decadenza militare della Serenissima, Roma 1910 (benché il saggio sia "in memoria di Francesco Pesaro, tenace propugnatore nel Veneto Senato d'una Venezia forte", fa comunque risaltare il contrasto tra la retorica del procuratore e le misure militari effettivamente adottate su suo consiglio).
63. Cf. la Lettre sur la révolution française di Casanova a Piero Zaguri in Pompeo G. Molmenti, Carteggi Casanoviani. Lettere del patrizio Zaguri a Giacomo Casanova, Milano 1918, p. 371 e [Francesco Calbo], Memoria che può servire alla storia politica degli ultimi otto anni della Repubblica di Venezia, London [Venezia] 1798 [1799], p. 44.
64. V. Barzoni, Rivoluzioni della Repubblica Veneta, pp. 49-50 e 57.
65. [C. Tenori], Raccolta cronologico-ragionata, I, p. 41.
66. Cf. sopra la n. 30.
67. Consulta nera citata sopra alla n. 57.
68. Il discorso di Zulian è riportato da S. Romanin, Storia documentata di Venezia, IX, pp. 142-143.
69. [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, pp. 44-45.
70. Francesco Calbo, Le "Annotazioni" alle sedute del consiglio dei Rogati (1785-1797), a cura di Roberto Cessi, Appendice ai Verbali delle sedute della Municipalità Provvisoria di Venezia 1797, Bologna 1942, p. 163.
71. Cf. Esposizione citata sopra alla n. 30. Va tenuto presente che tanto Barzoni quanto, senza dubbio nella sua scia, il francese che si nascondeva dietro la sigla A. N-P., datano il proclama al febbraio del 1792 (di qui l'affermazione di quest'ultimo che si trattava di una dichiarazione "singulièrement prématurée", dal momento che precedeva lo stesso inizio delle ostilità tra la Francia e gli Austro-Prussiani), senza tenere conto del fatto che il febbraio 1792 more veneto corrispondeva al febbraio 1793 del calendario gregoriano: cf. V. Barzoni, Rivoluzioni della Repubblica Veneta, p. 39 n. 5 e A. N-P., Histoire de la Révolution, p. 73.
72. [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, p. 45.
73. Cf. M. Infelise, Gazzette e lettori, p. 323.
74. Cf. Roberto Ellero, Giuseppe Compagnoni e gli ultimi anni della Repubblica di Venezia, Roma 1991, p. 54. I giornali letterari della Repubblica veneta conservarono invece perfino nei mesi del Terrore un atteggiamento tutto sommato equilibrato nei riguardi della Francia rivoluzionaria (cf. M. Cuaz, Le nuove di Francia, pp. 178-181).
75. F. Calbo, Le "Annotazioni", pp. 170-171, 173 e 179 (il contenuto dell'"eccitamento" di Querini è ricostruito alla luce del discorso tenuto dal senatore sullo stesso tema il successivo 7 settembre).
76. Consulta nera citata sopra alla n. 57 e S. Romanin, Storia documentata di Venezia, IX, p. 149.
77. Cf. F. Calbo, Le "Annotazioni", pp. 177-178 (7 settembre 1793) e 185 (9 gennaio 1793 m.v.).
78. Cf. [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, pp. 45-49 e S. Romanin, Storia documentata di Venezia, IX, pp. 150-151.
79. S. Romanin, Storia documentata di Venezia, IX, p. 153.
80. Cf. soprattutto F. Calbo, Le "Annotazioni", pp. 195-196 e [Id.], Memoria, pp. 65-67.
81. Cf. la silloge di documenti sull'accreditamento di Lallement in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, pp. 56-61.
82. Ibid., pp. 63-66; F. Calbo, Le "Annotazioni", p. 214; [Id.], Memoria, pp. 78-85; S. Romanin, Storia documentata di Venezia, IX, pp. 163-168.
83. [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionala, I, pp. 74-75.
84. F. Calbo, Le "Annotazioni", pp. 221-222.
85. [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, p. 75.
86. Ibid., pp. 69-88; F. Calbo, Le "Annotazioni", pp. 228-229; [Id.], Memoria, pp.88-91. Cf. la recente puntualizzazione di Francesco Vecchiato, "Del quieto et pacifico vivere" turbato: aspetti della società veronese durante la dominazione veneziana tra '500 e '700, in AA.VV., Verona e il suo territorio, V/1, Verona 1995, pp. 651-658 (pp. 399-690).
87. Dispacci del Nobile a Parigi Alvise Querini dai 23 maggio 1795 sino tutto maggio 1796, nrr. 26-27 (5 e 10 ottobre 1795) e 70 (3 marzo 1796), in A.S.V., Senato III Secreta, Francia, filza 267.
88. G. Gervasoni ai cinque savi alla mercanzia, nrr. 1951 e 1955, Genova 26 marzo 1796, ivi, Cinque savi alla mercanzia, b. 692 (Consoli a Genova 1796-97) e A. Querini al senato, nr. 52, 19 marzo 1796, ivi, Senato III Secreta, Dispacci Torino, filza 32.
89. Copia di lettera da Genova del 6 aprile allegata al dispaccio di Querini nrr. 60 e 63, Torino 18 e 26 aprile 1796, ivi, Senato III Secreta, Dispacci Torino, filza 32, e dispacci di Gervasoni, nrr. 1961 e 1963, Genova 23 e 30 aprile 1796, ivi, Cinque savi alla mercanzia, b. 692.
90. Dispaccio di Contarini al senato, Crema 11-12 maggio 1796, allegato al decreto del senato del 19 maggio, ivi, Senato militar Terraferma, filza 23 (il testo del dispaccio è stato parzialmente edito da S. Romanin, Storia documentata di Venezia, IX, pp. 198-200).
91. Dispacci di Vincenti Foscarini al senato, senza numero (Milano, 14 maggio 1796), nrr. 102-103 (16 e 19 maggio) e 107 (1° giugno), in A.S.V., Senato III Secreta, Milano, filza 241.
92. Francesco - e non Gasparo, come è erroneamente scritto nel titolo del ms. e ripetuto da coloro che lo hanno utilizzato nei loro studi, a partire da Attilio Sarfatti, il curatore delle Memorie del Dogado di Lodovico Manin, Venezia 1886, che riprodusse nella prefazione parecchie lettere del patrizio - Lippomano a A. Querini, Venezia 18, 21 e 28 maggio 1796, in Lettere familiari ad Alvise Querini negli anni 1795-1797, in Venezia, Biblioteca Querini Stampalia, ms. it. cl. VII. 78 (= 1083), cc. n.n. e dispaccio di Querini nr. 87, Parigi 6 maggio 1796, in A.S.V., Senato III Secreta, Francia, filza 267.
93. F. Lippomano a A. Querini, Venezia 30 aprile e 11 maggio 1796, in Lettere familiari.
94. [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, p. 102.
95. Circolare di Foscarini ai rettori della Lombardia veneta, Verona 20 maggio 1796, allegata al dispaccio nr. 2 inviato quello stesso giorno dal provveditore al senato, in A.S.V., Senato, Dispacci Provveditori generali in Terra Ferma, filza 160.
96. Dispaccio di Foscarini nr. 12, Verona 28 maggio 1796, ibid. Cf. V. Barzoni, Rivoluzioni della Repubblica Veneta, p. 71.
97. Relazione del tenente generale Giovanni Salimbeni, Verona 13 maggio 1796 allegata a dispaccio del rettore di Verona Antonio Marin 2° Priuli, in A.S.V., Senato militar Terraferma, filza 23, e lettera del capitano ingegnere Nicolò dalla Bona a Foscarini, Chiusa 18 maggio allegata al dispaccio del provveditore nr. 4, Verona 22 maggio, ivi, Senato, Dispacci Provveditori generali in Terra Ferma, filza 160.
98. Dispacci di Foscarini nrr. 6 e 8, Verona 24 e 26 maggio 1796 e lettera di Foscarini a Bonaparte, Verona 26 maggio, allegata a dispaccio nr. 8, ivi, Senato, Dispacci Provveditori generali in Terra Ferma, filza 160.
99. Il promemoria dei due ufficiali è allegato al dispaccio nr. 13 di Foscarini, Verona 29 maggio 1796, ore 14, ibid. Di notevole importanza anche le Osservazioni intorno all'esercito francese ed alla sua marcia per lo Stato Veneto di Salimbeni allegate al dispaccio nr. 15, Verona 30 maggio, ore 20. Una versione italiana del proclama di Bonaparte diffuso a Brescia il 28 maggio è allegata al decreto del senato del 2 giugno, ivi, Senato militar Terraferma, filza 23.
100. La relazione di Giusti del 31 maggio 1796 e il dispaccio di Foscarini del 1° giugno in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, pp. 116-117 e 119-122. La lettera di Lippomano a (Querini, Venezia 1° giugno 1796, in Lettere familiari.
101. [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, p. 122.
102. È un'espressione di Alessandro Ottolini, l'ultimo rettore veneziano di Bergamo, affidata alla relazione che presentò al senato il 16 marzo 1797, all'indomani della ῾rivoluzione' della città lombarda: ibid., II, p. 10.
103. Lippomano a Querini, Venezia 2 giugno 1796, in Lettere familiari.
104. I decreti approvati dal senato il 2 giugno su proposta del savio in settimana Ruzzini in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, pp. 124-130. Il ῾mazzo' fu approvato con 188 voti a favore, 1 contro e 27 ῾non sinceri' (cf. A.S.V., Senato militar Terraferma, filza 23).
105. Il dispaccio di Battagia e Erizzo, Verona 5 giugno ore 12, in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, pp. 131-135.
106. Lippomano a Querini, Venezia 2, 8 e 11 giugno 1796, in Lettere familiari.
107. Cf., a titolo esemplificativo, i dispacci di Foscarini al senato nrr. 8, 21 e 24, Verona 26 maggio, 4 e 6 giugno 1796, in A.S.V., Senato, Dispacci Provveditori generali in Terra Ferma, filza 160.
108. Il dibattito del senato è ricostruito alla luce di F. Calbo, Le "Annotazioni", pp. 229-230; [Id.], Memoria, pp. 158-166; A.S.V., Senato militar Terraferma, filza 23.
109. Cf. i decreti del senato del 7 e 11 giugno 1796 (quest'ultimo, che invitava a consegnare i fucili del territorio, fu approvato con 192 voti a favore e 5 a vario titolo contrari), ibid., filze 23 e 24.
110. [N. 2° G. Erizzo], Lettera ingenua, p. 7; [Giuseppe Priuli?], Lettera critica sull'Esatto diario (agosto 1798), in Venezia, Museo Correr, ms. Cicogna 3059/9; Francesco Pesaro, Copia di lettera scritta dal K Pesaro al Sig. Tommaso Gallino a Venezia (Vienna, 18 luglio 1797), s.n.t. [Venezia 1797], p. 5.
111. Lippomano a Querini, Venezia 12 e 27 luglio 1796, in Lettere familiari. Sulla finanza di guerra cf., tra gli altri, V. Barzoni, Rivoluzioni della Repubblica Veneta, pp. 84-85.
112. Cf. Giacomo Nani, Della difesa di Venezia, a cura di Guerrino Filippi, Venezia 1997.
113. Cf. la relazione del colonnello Zorzi Molari soprintendente alle sale dell'armi dell'Arsenale, Venezia 6 giugno 1796, in A.S.V., Senato militar Terraferma, filza 23.
114. Cf. G.B. McClellan, Venice and Bonaparte, p. 155.
115. Cf. i decreti del senato del 30 luglio e 7 settembre
1796, in A.S.V., Senato militar Terraferma, filza
151.
116. La scrittura di Nani del 5 luglio 1796 in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, pp. 156-158.
117. Cf. il dispaccio dell'ambasciatore a Vienna Agostino Garzoni del 6 agosto 1796, ibid., pp. 189-190.
118. Cf. [F. Calbo], Memoria, pp. 163, 173-179 e 194-195 (va ricordato, tra l'altro, che il 1° dicembre 1796 Michiel propose, con il sostegno di Barbaro e di Gabriele Marcello, "l'armo in terra ferma, cariche estraordinarie e studi di tutti li savi" e chi convinse il senato a respingere le "cose estraordinarie" con 101 voti a favore e 59 contro fu il savio in settimana Francesco Pesaro).
119. Dispaccio di Alessandro Ottolini al senato, Bergamo 18 agosto 1796, in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, pp. 201-203. Cf. anche ibid., pp. 161, 208-212 e 216-217.
120. Dispaccio di Battagia al senato, Desenzano 23 luglio 1796, in S. Romanin, Storia documentata di Venezia, IX, pp. 233-235.
121. Cf. i dispacci del bailo in Costantinopoli e degli ambasciatori veneziani a Madrid del 9 e 26 luglio 1796 in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, pp. 183-189.
122. Cf. i documenti editi ibid., pp. 227-229 e 234-235.
123. Il dispaccio di Battagia, in S. Romanin, Storia documentata di Venezia, IX, pp. 249-252.
124. Cit. in André Bonnefons, La chute de la République de Venise (1789-1797). Un État neutre sous la Révolution, Paris 1908, pp. 203 e 229.
125. Battagia a Piero Donà, Brescia 27 novembre 1796, in A.S.V., Archivio proprio Donà riva de Biasio, in Archivio Marcello Grimani Giustinian, filza 342.
126. [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, pp. 254-256.
127. Cf. Roberto Cessi, Campoformido, Padova 19732, pp. 48-49.
128. [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, I, pp. 277-279.
129. Ibid., pp. 279-283 e F. Calbo, Le "Annotazioni", p. 253.
130. Cf. la bozza di una lettera, forse destinata a Battagia, senza data (ma del novembre-dicembre 1796) né firma, in cui sottolineava che "sono sei mesi che manteniamo la [...] armata [francese] con un peso rovinoso e che non è ormai sostenibile"; "la forza e la fortuna li rendono padroni delle proprietà e delle vite altrui, ma con tali massime non si acquista l'affetto degli uomini. Dunque siamo parziali verso gli Austriaci? tutt'altro, poiché sull'esempio dei Francesi egualmente ci rovinano" (A.S.V., Archivio proprio Donà riva de Biasio, in Archivio Marcello Grimani Giustinian, filza 342).
131. Lippomano a Querini, Venezia 22 febbraio 1797, in Lettere familiari.
132. Cf. il dispaccio del 5 maggio in G. Sforza, La caduta della Repubblica di Venezia, p. 315.
133. Xavier Tabet, 1797. La chute de la République de Venise. L'événement et ses récits, thèse de doctorat, relatore Alessandro Fontana, Université Paris VIII, 1995, I, p. 169 (cf. anche Id., Venise, mai 1797: la révolution introuvable, in Venise 1297-1797. La République des castors, a cura di Alessandro Fontana - Georges Saro, Paris 1997, pp. 129-148). Una ricerca esemplare sia per lo scavo negli archivi francesi (in modo particolare in quello del ministero degli affari esteri) sia perché sorretta da un puntuale esame dell'ampia letteratura sull'argomento.
134. Cf., ad esempio, la scrittura del savio alla scrittura G. Priuli, Venezia 9 marzo 1797, in A.S.V., Senato militar Terraferma, filza 42.
135. A. N-P., Histoire de la Révolution, pp. 215-217. Cf. X. Tabet, 1797. La chute de la République, I, pp. 169-171 (che peraltro non prende in considerazione la testimonianza di A. N-P.).
136. Costituto del capitano ingegnere S. Vidali, Verona 28 marzo 1797, allegato al dispaccio nr. 6 del 28 marzo 1797, in A.S.V., Senato, Dispacci Provveditori generali in Terra Ferma, filza 237.
137. Giovanni Alvise Mocenigo 2° Piero agli inquisitori di Stato, Brescia 16 marzo 1797, ivi, Inquisitori di Stato, Dispacci dei rettori di Brescia, filza 251.
138. A. Balbi, Osservazioni storico-critiche, pp. 40-44.
139. Cf. il Trassunto degli individui militari esistenti nelli qui descritti presidi (Lombardia veneta e Veronese) del 9 gennaio 1797, in A.S.V., Senato, Dispacci Provveditori generali in Terra Ferma, filza 224 e la Relazione degli ultimi avvenimenti in Brescia allegata ad un dispaccio di Battagia al senato, Verona 28 marzo 1797, ibid. (edita in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, pp. 26-34).
140. Relazione di Ottolini agli inquisitori di Stato, Venezia 16 marzo 1797, in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, pp. 12-13.
141. Dispaccio nr. 97 di Battagia al senato, Brescia 17 marzo 1797, ore 18 1/2, in A.S.V., Senato, Dispacci Provveditori generali in Terra Ferma, filza 224.
142. Cf. [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, p. 28.
143. Lippomano a Querini, Venezia 15 e 23 marzo 1797, in Lettere familiari.
144. Cf. i decreti del 15, 17 e 18 marzo e i loro allegati, in A.S.V., Senato militar Terraferma, filza 42, soltanto in parte editi in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, pp. 16-24. Cf. anche S. Romanin, Storia documentata di Venezia, X, pp. 15-19, che tiene presenti anche le parti segrete del consiglio dei dieci.
145. Ducale del 20 marzo 1797 "alli Savi del Collegio" Pesaro e Corner, in A.S.V., Senato militar Terraferma, filza 43. Cf. S. Romanin, Storia documentata di Venezia, X,p. 23.
146. Ducale dello stesso giorno edita in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, pp. 35-36.
147. Ducale dello stesso giorno al provveditore alle lagune e scrittura di Nani del 21 marzo, in A.S.V., Senato militar Terraferma, filza 43.
148. Cf. per i dibattiti e i decreti del 20 e 22 marzo ibid., nonché F. Calbo, Le "Annotazioni", pp. 256-259; [Id.], Memoria, pp. 212-218 e S. Romanin, Storia documentata di Venezia, X, pp. 23-25.
149. A. Balbi, Osservazioni storico-critiche, p. 26.
150. [Angelo 1° Giacomo Giustinian Recanati], Osservazioni imparziali sopra un libro intitolato Memoria che può servire alla storia politica degli ultimi otto anni della Repubblica di Venezia, London [Venezia] 1798 [1799], pp. 6 e 12.
151. F. Calbo, Le "Annotazioni", p. 258; [Id.], Memoria, p. 219. Cf. peraltro [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, pp. 37-38, che rettifica, nella forma, a mio avviso, non nel merito, la ricostruzione di Calbo.
152. Relazione di Pesaro e Corner, Udine 25 marzo 1797, in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II p. 48.
153. Lippomano a Querini, Venezia 1° aprile 1797, in Lettere familiari.
154. Ducale del 30 marzo 1797, in A.S.V., Senato militar Terraferma, filza 43; F. Calbo, Le "Annotazioni", pp. 260-261; [Id.], Memoria, pp. 237-239.
155. Le più importanti ducali deliberate il 1° aprile in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, pp. 68-72 (per le iniziative di Querini in aprile-maggio dirette a corrompere il Direttorio affinché intervenisse a favore della Serenissima ibid., pp. 142-163); cf. F. Calbo, Le "Annotazioni", p. 261; [Id.], Memoria, p. 243.
156. Lippomano a Querini, Venezia 1° aprile 1797, in Lettere familiari.
157. Ducale del 28 marzo 1797 (approvata dal senato due giorni più tardi) a Battagia e al capitanio di Verona Alvise 1° Contarini, in A.S.V., Senato militar Terraferma, filza 43.
158. Lettera anonima, Verona 25 marzo 1797, in Venezia, Biblioteca Querini Stampalia, ms. it. cl. IV. 534 (= 853), fasc. VI, cc. n.n.
159. Cf. il dispaccio (con gli allegati) di Battagia e Contarini al senato, Verona 24 marzo 1797, in A.S.V., Senato, Dispacci Provveditori generali in Terra Ferma, filza 237. Tutta questa documentazione è stata riprodotta in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, Il, pp. 42-44.
160. Cf. l'Eccitamento allegato al dispaccio di Contarini, Verona 4 aprile 1797, in A.S.V., Senato, Dispacci Provveditori generali in Terra Ferma, filza 235.
161. Lettera ῾aperta' di Landrieux a Battagia, Brescia 14 germinale (3 aprile), cit. in S. Romanin, Storia documentata di Venezia, X, p. 42.
162. Ibid., p. 82.
163. Cf. la lettera dei sindici della Val Sabbia a Giovanelli, Val Sabbia 15 aprile 1797, cit. in S. Romanin, Storia documentata di Venezia, X, pp. 49-50.
164. Cf. R. Cessi, Campoformido, p. 79 n. 65.
165. Cf. A. Bonnefons, La chute de la République de Venise, p. 230.
166. Cf. le lettere di Bonaparte a Lallement e al doge del 20 germinale anno V (9 aprile 1797) e a Pesaro del 22 germinale (in risposta a quella inviatagli dal procuratore il 6 aprile, un atto d'accusa contro le "equivoche direzioni per parte de' Comandanti Francesi" e il comportamento delle legioni lombarda e cispadana) in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, pp. 85-87 e 126-129.
167. R. Cessi, Campoformido, p. 108.
168. Cf. in questo stesso volume il saggio di Giovanni Scarabello.
169. Lippomano a Querini, Venezia 1° e 15 aprile 1797, in Lettere familiari.
170. F. Calbo, Le "Annotazioni", pp. 262-263; cf. [Id.], Memoria, pp. 255-258 e A.S.V., Senato militar Terraferma, filza 45.
171. Lippomano a Querini, Venezia 22 aprile 1797, in Lettere familiari (cf. Giovanni Scarabello, Gli ultimi giorni della Repubblica, in AA.VV., Storia della cultura veneta, 5/II, Il Settecento, Vicenza 1986, p. 502 [pp. 487-508], che tuttavia legge: "bisogna essere alte nullità [...] per tener tutto").
172. Cf. le ducali del 15, 17, 18, 21, 26, 27 e 29 aprile e 1° maggio in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, pp. 130-133, 140, 168-169, 182-183, 217-220, 234-235 e 250-251.
173. Cf. Andrea Da Mosto, Domenico Pizzamano, "Nuovo Archivio Veneto", n. ser., 23, 1912, pp. 5-51.
174. Lippomano a Querini, Venezia 22 aprile 1797, in Lettere familiari.
175. A.S.V., Senato militar Terraferma, filze 44-45.
176. Enrico Bevilacoua, Le Pasque veronesi. Monografia storica documentata, Verona 1897, pp. 81-87.
177. Giovanelli e Contarini al senato, Vicenza 18 aprile 1797, in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, pp. 164-168.
178. Giovanelli e Contarini al senato, Verona 20 aprile 1797, ibid., p. 176.
179. Erizzo ai rettori delle città citate sopra, Vicenza 19 e 20 aprile 1797, ibid., pp. 178-179. Di fronte alle reazioni poco bellicose dei rettori veneziani di Vicenza e di Padova e, in modo particolare, dei rappresentanti dei corpi della città e territorio di Vicenza (cf. il memoriale, che figura quale inserta nr. 2 della lettera del capitanio di Vicenza Girolamo Barbaro del 21 aprile: gli abitanti si dichiaravano "impossibilitati [...] per le loro attuali circostanze a prestar un'efficace difesa" e quindi "non bene disposti a cooperare dal loro canto alle pubbliche disposizioni, prevedendo che una resistenza esser potesse la cagione immediata di quelle pubbliche calamità, che le armate belligeranti hanno fatto sempre esperire alle popolazioni, che avevano opposta resistenza ai loro progressi"), il 22 aprile il senato bocciò le ducali approvate dai savi il giorno prima, che invitavano a "disporre i possibili mezzi alla cauta difesa" e a "tenere animati e pronti li villici", e le sostituì - con una votazione quasi plebiscitaria: 157 a favore, nessuno contro, 14 ῾non sinceri' - con ordini meno impegnativi ("allontanare possibilmente da cotesti amatissimi Sudditi li pericoli compromittenti la loro tranquillità e sicurezza" e quindi, "all'occasione di passaggi e stazioni di estere truppe", far sì che osservassero "un moderato contegno, non esclusa però la difesa al caso di violenze o sopraffazioni"): cf. A.S.V., Senato militar Terraferma, filza 46 e, per la ducale remissiva del 22 aprile, [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, pp. 188-189. In effetti, quando quel giorno stesso il senato dichiarava al residente a Milano che "l'armo dei nostri sudditi non è dippendente da' pubblici ordini, ma affatto spontaneo delle popolazioni e diretto soltanto a diffendersi dalle temute aggressioni e violenze degl'insorgenti" (A.S.V., Senato militar Terraferma, filza 46), spacciava senza dubbio una mezza verità ("l'armo" era stato deciso a Venezia, non in periferia), ma coglieva anche nel segno nella misura in cui faceva dipendere l'incisività dell'"armo" dalla risposta, più o meno entusiastica, delle popolazioni.
180. Lippomano a Querini, Venezia 22 aprile 1797, in Lettere familiari.
181. [F. Calbo], Memoria, p. 290.
182. Il 27 aprile i savi ordinarono il ritiro delle truppe da Padova e da Rovigo e la loro concentrazione a Venezia: cf. [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, p. 238 e A.S.V., Senato militar Terraferma, filza 46.
183. Donà e Giustinian al senato, Gradisca 28 aprile 1797, in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, pp. 227-229.
184. Donà e Giustinian al senato, Codroipo 1° maggio 1797, ibid., pp. 252-253.
185. Il manifesto di guerra datato Palma Nova 12 fiorile - 1° maggio, ibid., pp. 262-264. Cf. in questo volume il saggio di G. Scarabello.
186. Lallement al ministro degli esteri Charles Delacroix, "Venise le 5 germinal an V" (25 marzo 1797), "le 12 germinal" (2 aprile), "le 4 et 10 floréal" (23 e 29 aprile), in X. Tabet, 1797. La chute de la République, II, Annexes, pp. 7-8, 16 e 19; cf. la relazione di Pesaro al senato, Venezia 29 aprile 1797, in [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, p. 237.
187. Lippomano a Querini, Venezia 26 aprile 1797, in Lettere familiari.
188. X. Tabet, 1797. La chute de la République, I, pp. 147-161.
189. Ibid., p. 161.
190. F. Calbo, Le "Annotazioni", pp. 262-263.
191. Lippomano a Querini, Venezia 15 aprile 1797, in Lettere familiari.
192. Cf. sopra la n. 110. Gli ultimi decreti approvati dal senato il 29 aprile ebbero quali oggetti il "maggior possibile presidio e tutela de' più importanti punti dell'Estuario e Littorali", "l'interna tranquillità e sicurezza" e "l'affluenza dei generi tutti necessari al sostentamento di questa Città" (cf. [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, pp. 238-241 e A.S.V., Senato militar Terraferma, filza 46).
193. Cf. [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, p. 227.
194. Ibid., p. 241.
195. Ibid., pp. 244-245.
196. Ibid., p. 248.
197. Copia di lettera scritta dal K. Pesaro al Sig. Tommaso Gallino a Venezia, pp. 18-20; [F. Calbo], Memoria, p. 302.
198. [N. 2° G. Erizzo], Lettera ingenua, pp. 18-19; F. Gritti, Pensieri, pp. 95-96; [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, p. 278.
199. Scrittura di G. Nani, Venezia 21 marzo 1797, allegata alla ducale del 22 marzo che l'approva, in A.S.V., Senato militar Terraferma, filza 43.
200. [F. Calbo], Memoria, p. 204.
201. Cf. [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, p. 173 (tuttavia le cifre non coincidono sempre con quelle presenti nell'originale: cf. A.S.V., Senato militar Terraferma, filza 45).
202. Cf. il brano delle memorie di Pisani cit. in Mario Brunetti, Un responsabile della caduta della Repubblica? Le accuse e l'autodifesa di Almorò Pisani, "Ateneo Veneto", luglio-dicembre 1925, p. 127 (pp. 107-148).
203. Cf. [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, pp. 265-268 e 275-276.
204. [F. e P. Donà], Esatto diario, pp. XL-XLIX.
205. Cf. sopra la n. 110.
206. [F. Calbo], Memoria, p. 358.
207. Cf. la ricostruzione di G. Scarabello in questo stesso volume.
208. [F. Calbo], Memoria, p. 359.
209. A. Balbi, Osservazioni storico-critiche, p. 80.
210. V. Barzoni, Rivoluzioni della Repubblica Veneta, p. 41.
211. Il 1° maggio, quando propose la parte, che di fatto sanzionava la scomparsa della Repubblica marciana, il doge "fu secondato [...] dal Consigliere Zuanne Minotto e dal Capo di 40 Pietro Bembo" (cf. [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, p. 248), vale a dire da due barnaboti incaricati di rassicurare la ῾base' patrizia.
212. A. Balbi, Osservazioni storico-critiche, p. 57.
213. Cf. il trattato nell'appendice di [F. e P. Donà], Esatto diario, pp. LI-LVI.
214. Cf. Michele Gottardi, L'Austria a Venezia. Società e istituzioni nella prima dominazione austriaca 1798-1806, Milano 1993.