Dimande a łi ebrei: 'sa penseo del dirito dei veneti a ... ?

[Sixara]

Cara kela

rispostina veloce

...
àra ca t è scrito bizzantino co do zeta e anca on paro de un' co l apostrofo.
El resto va ben. A te scrìvi mejo n italiàn (scoaxi).

[Berto]

Cara kela

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àra ca t è scrito bizzantino co do zeta e anca on paro de un' co l apostrofo.
El resto va ben. A te scrìvi mejo n italiàn (scoaxi).

Gràsie Sixara, kisà parké se scrivo en veneto a me vien bixantin, ma co scrivo en talian a me vien da scrivar bizzantino.

[Berto]

Se la retorica patriottica italiana nel suo concepire l'italianità, ne fonda le radici sulla romanità e nel mito della grande Roma, gli ebrei italiani non possono certo dirsi romani o figli di Roma né tanto meno possono condividere il mito dei romani come popolo evoluto portatore di civiltà poiché dovrebbero negare la loro storia ebraica che con Roma e la romanità non ha certo avuto relazioni facili, amichevoli e amorose. Roma imperiale e i romani pagani dapprima sono stati invasori violenti della terra ebraica, oppressori, stragitori di giudei e distruttori di Gerusalemme poi la Roma cristiana è stata persecutrice e stragitora di ebrei.
Non credo che gli ebrei di cittadinanza italiana possano fare proprie queste presunte radici romane dell'italianità senza contraddire la loro identità e la loro storia. Non credo che possano fare propria l'esaltazione dei romani e della romanità imperiale pagana, cristiana, antica e moderna.

Caso mai è il contrario: sono gli ebrei che con l'eresia ebraico-cristiana hanno civilizzato Roma e i romani.