Breve analisi del votoLucio Chiavegato
5 marzo alle ore 17:09 · Bovolone ·
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4320407972 Premesso che il sottoscritto per la prima volta non ha votato, vorrei dirvi il mio pensiero sul risultato di questa votazione itaGliana.
Dopo tre governi tecnici voluti e fatti dalla burocrazia e sostenuti dagli stessi partiti che ogni giorno se ne lamentavano, è arrivato il gran giorno di far votare gli itaGliani e quindi eccoli li pronti ai cancelli di partenza per andare ad esprimere il loro voto. Una liberazione!
Volevo usare una delle tante vignette del povero Fonzie di Firenze, ormai simbolo della liberazione dal male assoluto di tutti VOI che girano su whatsapp,Insomma ora siete liberi no? Il male, la crisi, l’immigrazione, la delinquenza era tutta dovuta al povero Renzino. Fosse vero da oggi si potrebbe pensare positivo e far ripartire tutto, ma non è così.
Ora immagino le critiche dei soliti poveri di spirito, di quelli che buttano il male a sinistra ed il bene a destra. Ci sono abituato e non mi tocca. Qualcuno riduce tutto alla solita considerazione del tipo AVRESTI PREFERITO ANCORA I COMUNISTI O I SINISTRI? Ovvero qualcuno non ha ancora capito che ci sono milioni di burocrati e parassiti che sono stati prodotti e sono ancora dietro una scrivania a cazzeggiare, messi li da destra, sinistra e lega. Dubbi? Volete nomi e cognomi? E con questo sistema ne dovranno produrre ancora per mantenere la cerchia di fedelissimi che ad ogni elezione vengono da te a convincerti a votarli.
Ora non si sa ancora cosa ne sarà del vostro voto, perché in base ad una legge elettorale da itaglianistan, che credo nemmeno in Corea del Nord sarebbe accettata, si fa la conta dei voti e comincia il mercato delle vacche, mercato sempre aperto 24h/24h e per 365 gg anno. In cosa consiste? Semplice. Per arrivare a fare un governo, tutto sarà nelle mani di una persona, che voi non avete eletto, che è pilotato dalla vecchia scuola politica e che rappresenta la burocrazia di generazioni e generazioni. Che succederà? Non lo so e non mi interessa. Lascio questi giochi di potere a chi vive degli stessi. Io e molti altri abbiamo altri problemi, il lavoro, farci pagare per ciò che sappiamo fare, la burocrazia che ci spenna e ci ostacola ogni giorno e uno stato che odia chi sa fare qualcosa.
Le prospettive, se prendiamo le promesse elettorali, saranno di oro puro fuso e distribuito ai cittadini, se invece analizziamo la realtà , sono disastrose. Vi ricordo che chi vi promette di cambiare tutto con la bacchetta magica, si dimentica di dirvi che la itaGlia ha 2.300 miliardi di debito pubblico vincolante per ogni manovra di alleggerimento tasse, che la disoccupazione è alle stelle, che migliaia di aziende sono chiuse e stanno chiudendo od emigrano in altri paesi, che la sQuola è al collasso, la sanità idem, la burocrazia e corruzione da paese del sudamerica, milioni di parassiti stipendiati per far nulla. Quanti anni per normalizzare questo? Possiamo permetterci ancora decenni di attesa?
Ora prendo spunto da frasi ricorrenti che ho sentito dire in questa campagna elettorale. La prima è quella di un amico Veneto, molto fedele alla Lega di Bossi prima ed ora a quella di Salvini, che mi ha redarguito con una semplice parola: MARKETING. Ovvero, Salvini ha cambiato casacca, ha levato la parola NORD, ha parlato di ciò che le cronache ci hanno tempestato in questi anni e ha vinto. GIUSTO. Un bel marketing. Ora da figlio di imprenditori che nella loro vita hanno sempre lavorato e pagato qualche miliardo di vecchie lire di interessi alle banche strozzine, da chi ne ha viste di cotte e di crude nelle aule di tribunale, da chi ha toccato con mano la corruzione combattendola a viso aperto vi dico altro. Se io dovessi assumere un direttore vendite che usa un fantastico marketing comunicativo, facendo passare la nostra azienda per quella che ha il prodotto migliore al prezzo più basso, aprendo le porte di tutti i mercati del mondo sarei felice? NO. E perché mai? Semplice non è la verità e non potrei mantenere gli impegni assunti da una persona che io pago e che alla sera se ne ritorna a casa sua lasciandoci con i veri problemi. Quindi il marketing serve solo a prendere voti a chi si fida ancora che un divano a € 249 sia fatto in itaGlia, ma non ti dirà mai da chi è fatto! Il mercato ti punisce, la politca no (a parte non rieleggere il politico che ha raccontato le bugie).
Ora io guardo con un sentimento di tenerezza, mai di odio, quasi di compassione a chi si è armato di buoni propositi e grandi speranze in questa tornata elettorale, come l’apertura di una valvola di sfiato di una diga che stava per tracimare. Ora sono tutti contenti ma dimenticano che la diga è ancora pericolante e a rischio crollo in qualsiasi momento. (per i meno volpini la diga sarebbe l’itaGlia, specifico perché anche se uso termini non universitari spesso qualcuno rimane li a cercare la diga….).
Ora che le elezioni sono passate, sapete cosa succederà, come è sempre successo? Nulla. Nel senso pratico delle cose. Mi rispiego. Questa repubblica delle banane, nata da un paese costruito sull’imbroglio, sulla massoneria e sulla mafia, ci ha abituato a pensare che siamo in una democrazia, il potere appartiene al popolo che lo esercita….si peccato però che 1 il popolo itaGliano non sia mai esistito, 2 il potere lo detengono loro 3 finite le elezioni abbiano sempre fatto esattamente il contrario di ciò che promettevano 4 mai nessuna ribellione del popolo sia stata vista. Insomma, ci si accontenta tanto al nord quanto al sud passando per il centro. Sbaglio? Scusate non andiamo troppo indietro con il tempo, anche perché la memoria storica dell’itaGliano medio è di forse un mese (ed i politici lo sanno e godono a prendervi per i fondelli, giustamente) pensiamo alle varie tasse illiberali, anticostituzionali, illegali imposte dalla partitocrazia o pensiamo all’immigrazione selvaggia o alle varie sentenze di tribunali o ai vari privilegi che tutte le classi politiche si sono fatti per loro alla faccia nostra, che in altri paesi avrebbero fatto scendere in piazza milioni di persone armate di badili, forche o rastrelli, avete ricordi di sommosse? Manifestazioni? Non so ditemi voi, si ecco, VOI che diventate protagonisti e sostenitori degli stessi che sono a destra o a sinistra, che sono gli stessi che hanno provocato questo disastro, dove siete stati per decenni? Vi parla uno che da 25 anni ha fatto e ci ha messo la faccia per tanti di voi che ora mi vogliono insegnare che in POLITICA CONTANO I NUMERI. Bella sta frase, originale e molto usata. Io la cambio e dico che in POLITICA itaGliana CONTA CHI LA SA RACCONTARE MEGLIO, CHI PRENDE PER I FONDELLI MEGLIO, CHI SI SA VENDERE, CHI VENDEREBBE SUA MADRE AD UN PAPPONE, ma i fatti parlano chiari. A loro i benefici, distribuiti alla cerchia di chi lecca meglio e agli altri i sacrifici, le rotture di balle e tanta pazienza, quella che io non ho.
Quindi ora finita la compravendita di qua e di là forse avrete un governo, che la maggior parte di chi ha votato manco saprà cosa realmente faranno, anzi nessuno andrà rendere conto delle promesse da campagna elettorale con i fatti reali, e tutto andrà nel dimenticatoio, perché non è colpa loro, ma di quelli di prima e verrete liquidati con le solite frasi preconfezionate del tipo VOLEVAMO FARE MA ABBIAMO TROVATO UN BUCO oppure POTREMO COMPLETARE IL NOSTRO PROGRAMMA SE VERREMO RIELETTI ….le avete già sentite vero? Si certo ma nessuno di VOI ,supporters di questa o di quella fazione, è mai andato a suonare il campanello di domenica mattina a chi avete eletto e vi ha raccontato le balle, perché, fatevene una ragione, siete degli itaGliani medi, insomma vi accontentate, preferite passare la sera in casa al caldo se fuori fa freddo e al fresco se fuori fa caldo, insomma voi delegate ad altri il futuro vostro e dei vostri figli. Fatevene una ragione e prendetevela con voi stessi e non con chi ve lo sbatte in faccia.
E poi prendo la seconda frase, sempre da gente che ha votato per SALVINI, ex Lega Nord forza Vesuvio e Forza Etna, che ti dicono COLPA DEI TERRONI CHE HANNO TRADITO VOTANDO 5 STELLE! Tradito? Cosa? Insomma informo gli itaGliani del sud, che hanno votato per un partito nazionale che fino a ieri li considerava terroni che siete ancora terroni, per loro, e sempre lo sarete.
Insomma un paese che crea fazioni. Destra (che non c’è)contro sinistra (che non c’è) e poi nord contro sud. E’ questo un paese che può aspirare ad emergere e ritornare ai fasti passati, dove c’erano sempre i Mona Veneti che sgobbavano per far crescere le proprie aziende e rendere ricca la nostra Terra Veneta? NO.
Ora io abbandono il terreno nazionale, sono felice di non essermi messo in fila per fare una X su questo o quel partito, con una legge elettorale schifosa a detta di tutti, che non ti permetteva di scrivere un nome o cognome di una persona più meritevole. Io non ce l’ho fatta. Fare una X su un partito che già aveva scelto gli eletti, i paracadutati non fa per me. Io le persone le peso per ciò che sono e che hanno fatto nella vita.
Ora godetevi questa settimana di teatrino, forse quindici giorni o un mese, qualcosa succederà di certo, tranne che una ribellione di massa per quello che faranno contrario alle promesse.
Nel frattempo che i direttori marketing studieranno i prossimi slogan per farvi mettere in fila per un’altra volta, io e molti altri LAVOREREMO, senza compensi ma con solo un forte ideale di libertà per l’unica strada che ci può dare qualcosa di concreto, ovvero l’indipendenza del Veneto da questo stramaledetto paese corrotto comandato non dai pagliacci di turno dei vari partiti ma dai burocrati che nessuno ricorda, messi li in quota proporzionale da TUTTI i partiti, nessuno escluso, ed infatti nessun partito potrà mai mandarli a casa. Perché? Semplice. I parassiti si ribellano e fanno sciopero, mentre tu artigiano, commerciante, agricoltore, piccolo industriale, operaio, impiegato che vivi in Veneto non te lo puoi permettere, perché devi pagare, tasse, imposte, IMU, mutuo, corsi, analisi, e TUTTO Ciò CHE SI SONO INVENTATI consci della tua natura mite e di gran lavoratore. Insomma PAGA e TASI, il tuo futuro lo hai delegato a questo o a quel partito che ti chiama a votarlo ogni tanto, creando paure e facendoti dimenticare che sei un cittadino di serie Z, ovvero quello che deve produrre e pagare.
Non sta a noi aprirti gli occhi, noi ce la mettiamo tutta, malgrado il black out dei mezzi di informazione ordinato dagli stessi partiti che hai votato, ma sta a TE, i figli sono TUOI, il tuo futuro lo decidi tu. Noi abbiamo deciso di dare un senso alla nostra vita per un qualcosa di concreto, certamente più difficile di fare una X, lo faremo per tutti coloro che vogliono lottare per la concretezza e non per le favole itaGliane. Un Veneto INDIPENDENTE è e sarà possibile se ritroveremo l’unità di Popolo Veneto per costruire un futuro basato su solide fondamenta storiche di 1.200 anni di Republica Serenissima. Non è un salto nostalgico nel passato, anzi guardiamo al futuro tecnologico, solidale, compatibile con l’ambiente e alla qualità della vita che non è data da quanti soldi abbiamo in tasca, ma da leggi e regolamenti semplici ed applicabili al nostro modi di pensare, aperti al mondo che rispetta le nostre regole, ovvero ciò che in itaGlia non ci sarà mai che sia governata da una pseudo sinistra o da una pseudo destra o da un pseudo nuovo partito. La realtà è questa e abbiamo 150 anni di prove, Non ti bastano ancora?
Lucio Chiavegato
Ciao Veneti
Gino QuareloIo invece dopo 20 anni che non votavo, ci sono andato e ho votato quello che mi è sembrato il male minore, per dar un segnale e far invertire la rotta contro l'invasione del nazismo maomettano e l'invasione dei clandestini dall'Asia e dall'Africa che stanno peggiorando la già infernale realtà italica e la triste condizione della maggioranza dei veneti.