Votar o no votar

Re: Votar o no votar

Messaggioda Berto » mar mar 06, 2018 10:03 am

VADEMECUM PER I PROSSIMI MESI nella più più completa incomprensione politica...
https://www.facebook.com/groups/2521384 ... p2z-h8c50Q

Maggioranze di qua e di là, come fosse il gioco del monopoli!
I fatti sono SOLO questi! Perderemo alcuni mesi in tentativi vani di fare un governo, prima da parte dei grillini, poi del centro destra, il PD dichiarandosi orgogliosamente all'opposizione di tutto, per finire, dopo l'estate a nuove elezioni a ottobre! Se proprio dovesse andare bene, si farebbe "un governo accozzaglia" con i populisti (Salvini e Grillo) in primo piano, che agli occhi dei mercati finanziari sarebbe anche più disastroso! A voi la scelta, perchè da qui non si esce. E sarà comunque un percorso LACRIME E SANGUE per i mercati!


CONFUSIONE, AGGIUNTA...AD ALTRA CONFUSIONE.

...e invece non ci vuole molto a capire. Almeno per i mercati!
Questa legge elettorale era fatta per impededire qualsiasi maggioranza. E c'è riuscita egregiamente!
IL primo partito è il M5S, al 32% La coalizione del centro destra è al 37%, quella del centro sinistra al 24%. Tutti lontanissimi dal 51%. Quindi, nessun governo, IN NESSUN MODO.
Vedo che sono partite ogni sorta di ipotesi, basate sul nulla!
In prima istanza potrà provarci il M5S a fare il gioverno: con chi? IL PD, e trascinarlo definitivamente nel fosso dopo avergli sottratto l'elettorato? specie dopo quel che fecero con Bersani? Da ridere, si sfascerebbe subito! Allora proverà con la Lega, transfuga dal centro Destra? Se sono pazzi furiosi, giocandosi l'ottenuta premiership a destra, tutte le regioni e l'intero nord dove governano con FI, e durare al governo con concorrenti che ne avrebbero TUTTI i vantaggi, da soli per qualche mese? Da ridere! Salvini resterà dov'è, ora che finalmente ha tolto di mezzo Berlusconi e ha tutta la destra in mano.
Fallito il tentativo M5S, che è certo, l'incarico passerebbe al Centro Destra. Che dal 37% deve arrivare al 51%. Con Salvini premier e BAGNAI ministro del tesoro, il nemico dichiarato dell'Euro! Chiunque si avvicinasse a questa alleanza, dal centro sinistra, sarebbe morto anzitempo. Ci starebbero i grillini, dopo che il centro destra avrà fatto fallire il loro tentativo fra le polemiche più fragorose? Da ridere! Pertanto...
Perderemo alcuni mesi in tentativi vani, prima a parte dei grillini, poi del centro destra, il PD dichiarandosi orgogliosamente all'opposizionedi tutto, per finire, dopo l'estate a nuove elezioni massimo a ottobre!
Se proprio dovesse andare bene, si farebbe "un governo accozzaglia" con i populisti (Salvini e Grillo) in primo piano, che agli occhi dei mercati finanziari sarebbe anche più disastroso!
A voi la scelta, perchè da qui non si esce. E sarà comunque un percorso LACRIME E SANGUE per i mercati!
Sono abituato a scrivere di quel che so. E anche a darmi il tempo per avere ragione! E fra qualche mese saremo ancora qui, molti con meno soldi in tasca, pochi con molti di più!
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Votar o no votar

Messaggioda Berto » mar mar 06, 2018 10:39 am

Elezioni 2018, chi governa? Due maggioranze possibili
PIERFRANCESCO DE ROBERTIS
Roma, 6 marzo 2018

https://www.quotidiano.net/politica/ele ... -1.3769962

Quando l’orizzonte appare nascosto da una fitta coltre di nebbia, la cosa migliore è aggrapparsi alle poche certezze disponibili. La prima è la situazione dei numeri attuale: non solo nessuno dei tre blocchi sul tappeto ha la maggioranza, ma tutti sono lontani dall’averla. Il centrodestra alla Camera si attesta infatti a una quota di circa 260 seggi, e per arrivare a 315 il passo è lungo. Ci sono i grillini espulsi, certo, ci sono gli eletti nelle circoscrizioni estere, ci sono sempre un po’ di responsabili ma la distanza appare sostanziosa. Il M5S ha poi ancora meno seggi, siamo intorno ai 230, ai quali peraltro sottrarre gli esponenti già estromessi prima di essere eletti. Per quanto riguarda il Senato la proporzione e la distanza dalla quota-governo sono le stesse.

Da Mattarella al momento non filtra neppure un refolo di vento, e il Colle se ne sta ben lontano dalla polemica tra i partiti, in attesa che la polvere dello scontro si abbassi, ma al Colle sono coscienti che non sarà compito facile, perché, conti alla mano, non solo la matematica non offre una soluzione, ma neppure la rappresenta. Non basta infatti reclamare il governo del Paese, come hanno fatto ieri Salvini e Berlusconi da una parte e Di Maio dall’altra, occorre dimostrare di avere la concreta possibilità di formare una maggioranza. Cosa che al momento nessuno pare possedere. La chiamata fuori di Matteo Renzi annunciata ieri ha per di più tolto dal tavolo i voti del Pd o di parte di esso da qualsiasi ipotesi di sostegno o ai Cinquestelle (altra possibile maggioranza sulla carta) o al centrodestra. Le soluzioni naturali, quelle che farebbero imboccare alla crisi una via d’uscita rapida, si restringono. La prima l’ha fatta conoscere Matteo Salvini ieri mattina, spiegando che sarà premier di un governo di centrodestra alla ricerca di voti in Parlamento, la seconda aleggia un po’ più nelle retrovie già da domenica notte, e vede un sostegno leghista a un governo Di Maio. Ambedue le opzioni presentano però due sostanziose controindicazioni: nel caso della prima è che il centrodestra dispone di troppi pochi seggi per poter essere semi-autosufficiente; per quanto riguarda la seconda, i numeri ci sarebbero (230 deputati 5 Stelle e 119 circa della Lega alla Camera), ma ieri è stata esclusa espressamente da Salvini, tanto più che la negatività è l’alleanza esistente tra Lega e Forza Italia in tutto il Nord.

Allora la situazione vede crescere il ruolo del Quirinale, che stante l’inesistenza di una exit strategy immediata potrebbe dover assumere una iniziativa forte, probabilmente da far maturare nel corso di qualche settimana. Si profilano espedienti intermedi, più sfumati.

Si parla di un governo istituzionale o di scopo affidato a uno dei futuri presidenti della Camere, o magari a un gabinetto di centrodestra con sostegni diffusi, con un profilo un po’ meno politico e più tecnico guidato a quel punto non da Salvini ma da un elemento di minor impatto mediatico e politico. C’è già chi fa il nome di Luca Zaia. Stesso schema, si sussurra, potrebbe avere come centro gravitazionale i Cinquestelle, anche se avendo meno seggi, per i grillini l’operazione appare più complicata. Due soluzioni che ricordano a parti invertite l’esperienza di Enrico Letta nel 2013. In fondo anche in quell’occasione ci fu una non-vittoria e serviva un governo per far decantare. Tutto passerà comunque dall’elezione dei presidenti delle Camere. Nessuno se ne nasconde l’importanza, anche perché il Quirinale potrebbe coinvolgere proprio uno dei due presidenti per una prima esplorazione. L’aria che tira è quella di offrire almeno uno scranno a un grillino, magari la camera Bassa, riservando quella Alta al centrodestra. Si parla del senatore Roberto Calderoli. Per tutto servirà comunque tempo. E viene in mente il Conte Zio: troncare sopire, sopire troncare. Per il momento l’imperativo è quello.
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Re: Votar o no votar

Messaggioda Berto » gio mar 08, 2018 10:00 pm

Breve analisi del voto
Lucio Chiavegato
5 marzo alle ore 17:09 · Bovolone ·
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4320407972
Premesso che il sottoscritto per la prima volta non ha votato, vorrei dirvi il mio pensiero sul risultato di questa votazione itaGliana.

Dopo tre governi tecnici voluti e fatti dalla burocrazia e sostenuti dagli stessi partiti che ogni giorno se ne lamentavano, è arrivato il gran giorno di far votare gli itaGliani e quindi eccoli li pronti ai cancelli di partenza per andare ad esprimere il loro voto. Una liberazione!

Volevo usare una delle tante vignette del povero Fonzie di Firenze, ormai simbolo della liberazione dal male assoluto di tutti VOI che girano su whatsapp,Insomma ora siete liberi no? Il male, la crisi, l’immigrazione, la delinquenza era tutta dovuta al povero Renzino. Fosse vero da oggi si potrebbe pensare positivo e far ripartire tutto, ma non è così.

Ora immagino le critiche dei soliti poveri di spirito, di quelli che buttano il male a sinistra ed il bene a destra. Ci sono abituato e non mi tocca. Qualcuno riduce tutto alla solita considerazione del tipo AVRESTI PREFERITO ANCORA I COMUNISTI O I SINISTRI? Ovvero qualcuno non ha ancora capito che ci sono milioni di burocrati e parassiti che sono stati prodotti e sono ancora dietro una scrivania a cazzeggiare, messi li da destra, sinistra e lega. Dubbi? Volete nomi e cognomi? E con questo sistema ne dovranno produrre ancora per mantenere la cerchia di fedelissimi che ad ogni elezione vengono da te a convincerti a votarli.

Ora non si sa ancora cosa ne sarà del vostro voto, perché in base ad una legge elettorale da itaglianistan, che credo nemmeno in Corea del Nord sarebbe accettata, si fa la conta dei voti e comincia il mercato delle vacche, mercato sempre aperto 24h/24h e per 365 gg anno. In cosa consiste? Semplice. Per arrivare a fare un governo, tutto sarà nelle mani di una persona, che voi non avete eletto, che è pilotato dalla vecchia scuola politica e che rappresenta la burocrazia di generazioni e generazioni. Che succederà? Non lo so e non mi interessa. Lascio questi giochi di potere a chi vive degli stessi. Io e molti altri abbiamo altri problemi, il lavoro, farci pagare per ciò che sappiamo fare, la burocrazia che ci spenna e ci ostacola ogni giorno e uno stato che odia chi sa fare qualcosa.

Le prospettive, se prendiamo le promesse elettorali, saranno di oro puro fuso e distribuito ai cittadini, se invece analizziamo la realtà , sono disastrose. Vi ricordo che chi vi promette di cambiare tutto con la bacchetta magica, si dimentica di dirvi che la itaGlia ha 2.300 miliardi di debito pubblico vincolante per ogni manovra di alleggerimento tasse, che la disoccupazione è alle stelle, che migliaia di aziende sono chiuse e stanno chiudendo od emigrano in altri paesi, che la sQuola è al collasso, la sanità idem, la burocrazia e corruzione da paese del sudamerica, milioni di parassiti stipendiati per far nulla. Quanti anni per normalizzare questo? Possiamo permetterci ancora decenni di attesa?

Ora prendo spunto da frasi ricorrenti che ho sentito dire in questa campagna elettorale. La prima è quella di un amico Veneto, molto fedele alla Lega di Bossi prima ed ora a quella di Salvini, che mi ha redarguito con una semplice parola: MARKETING. Ovvero, Salvini ha cambiato casacca, ha levato la parola NORD, ha parlato di ciò che le cronache ci hanno tempestato in questi anni e ha vinto. GIUSTO. Un bel marketing. Ora da figlio di imprenditori che nella loro vita hanno sempre lavorato e pagato qualche miliardo di vecchie lire di interessi alle banche strozzine, da chi ne ha viste di cotte e di crude nelle aule di tribunale, da chi ha toccato con mano la corruzione combattendola a viso aperto vi dico altro. Se io dovessi assumere un direttore vendite che usa un fantastico marketing comunicativo, facendo passare la nostra azienda per quella che ha il prodotto migliore al prezzo più basso, aprendo le porte di tutti i mercati del mondo sarei felice? NO. E perché mai? Semplice non è la verità e non potrei mantenere gli impegni assunti da una persona che io pago e che alla sera se ne ritorna a casa sua lasciandoci con i veri problemi. Quindi il marketing serve solo a prendere voti a chi si fida ancora che un divano a € 249 sia fatto in itaGlia, ma non ti dirà mai da chi è fatto! Il mercato ti punisce, la politca no (a parte non rieleggere il politico che ha raccontato le bugie).

Ora io guardo con un sentimento di tenerezza, mai di odio, quasi di compassione a chi si è armato di buoni propositi e grandi speranze in questa tornata elettorale, come l’apertura di una valvola di sfiato di una diga che stava per tracimare. Ora sono tutti contenti ma dimenticano che la diga è ancora pericolante e a rischio crollo in qualsiasi momento. (per i meno volpini la diga sarebbe l’itaGlia, specifico perché anche se uso termini non universitari spesso qualcuno rimane li a cercare la diga….).

Ora che le elezioni sono passate, sapete cosa succederà, come è sempre successo? Nulla. Nel senso pratico delle cose. Mi rispiego. Questa repubblica delle banane, nata da un paese costruito sull’imbroglio, sulla massoneria e sulla mafia, ci ha abituato a pensare che siamo in una democrazia, il potere appartiene al popolo che lo esercita….si peccato però che 1 il popolo itaGliano non sia mai esistito, 2 il potere lo detengono loro 3 finite le elezioni abbiano sempre fatto esattamente il contrario di ciò che promettevano 4 mai nessuna ribellione del popolo sia stata vista. Insomma, ci si accontenta tanto al nord quanto al sud passando per il centro. Sbaglio? Scusate non andiamo troppo indietro con il tempo, anche perché la memoria storica dell’itaGliano medio è di forse un mese (ed i politici lo sanno e godono a prendervi per i fondelli, giustamente) pensiamo alle varie tasse illiberali, anticostituzionali, illegali imposte dalla partitocrazia o pensiamo all’immigrazione selvaggia o alle varie sentenze di tribunali o ai vari privilegi che tutte le classi politiche si sono fatti per loro alla faccia nostra, che in altri paesi avrebbero fatto scendere in piazza milioni di persone armate di badili, forche o rastrelli, avete ricordi di sommosse? Manifestazioni? Non so ditemi voi, si ecco, VOI che diventate protagonisti e sostenitori degli stessi che sono a destra o a sinistra, che sono gli stessi che hanno provocato questo disastro, dove siete stati per decenni? Vi parla uno che da 25 anni ha fatto e ci ha messo la faccia per tanti di voi che ora mi vogliono insegnare che in POLITICA CONTANO I NUMERI. Bella sta frase, originale e molto usata. Io la cambio e dico che in POLITICA itaGliana CONTA CHI LA SA RACCONTARE MEGLIO, CHI PRENDE PER I FONDELLI MEGLIO, CHI SI SA VENDERE, CHI VENDEREBBE SUA MADRE AD UN PAPPONE, ma i fatti parlano chiari. A loro i benefici, distribuiti alla cerchia di chi lecca meglio e agli altri i sacrifici, le rotture di balle e tanta pazienza, quella che io non ho.

Quindi ora finita la compravendita di qua e di là forse avrete un governo, che la maggior parte di chi ha votato manco saprà cosa realmente faranno, anzi nessuno andrà rendere conto delle promesse da campagna elettorale con i fatti reali, e tutto andrà nel dimenticatoio, perché non è colpa loro, ma di quelli di prima e verrete liquidati con le solite frasi preconfezionate del tipo VOLEVAMO FARE MA ABBIAMO TROVATO UN BUCO oppure POTREMO COMPLETARE IL NOSTRO PROGRAMMA SE VERREMO RIELETTI ….le avete già sentite vero? Si certo ma nessuno di VOI ,supporters di questa o di quella fazione, è mai andato a suonare il campanello di domenica mattina a chi avete eletto e vi ha raccontato le balle, perché, fatevene una ragione, siete degli itaGliani medi, insomma vi accontentate, preferite passare la sera in casa al caldo se fuori fa freddo e al fresco se fuori fa caldo, insomma voi delegate ad altri il futuro vostro e dei vostri figli. Fatevene una ragione e prendetevela con voi stessi e non con chi ve lo sbatte in faccia.

E poi prendo la seconda frase, sempre da gente che ha votato per SALVINI, ex Lega Nord forza Vesuvio e Forza Etna, che ti dicono COLPA DEI TERRONI CHE HANNO TRADITO VOTANDO 5 STELLE! Tradito? Cosa? Insomma informo gli itaGliani del sud, che hanno votato per un partito nazionale che fino a ieri li considerava terroni che siete ancora terroni, per loro, e sempre lo sarete.

Insomma un paese che crea fazioni. Destra (che non c’è)contro sinistra (che non c’è) e poi nord contro sud. E’ questo un paese che può aspirare ad emergere e ritornare ai fasti passati, dove c’erano sempre i Mona Veneti che sgobbavano per far crescere le proprie aziende e rendere ricca la nostra Terra Veneta? NO.

Ora io abbandono il terreno nazionale, sono felice di non essermi messo in fila per fare una X su questo o quel partito, con una legge elettorale schifosa a detta di tutti, che non ti permetteva di scrivere un nome o cognome di una persona più meritevole. Io non ce l’ho fatta. Fare una X su un partito che già aveva scelto gli eletti, i paracadutati non fa per me. Io le persone le peso per ciò che sono e che hanno fatto nella vita.

Ora godetevi questa settimana di teatrino, forse quindici giorni o un mese, qualcosa succederà di certo, tranne che una ribellione di massa per quello che faranno contrario alle promesse.

Nel frattempo che i direttori marketing studieranno i prossimi slogan per farvi mettere in fila per un’altra volta, io e molti altri LAVOREREMO, senza compensi ma con solo un forte ideale di libertà per l’unica strada che ci può dare qualcosa di concreto, ovvero l’indipendenza del Veneto da questo stramaledetto paese corrotto comandato non dai pagliacci di turno dei vari partiti ma dai burocrati che nessuno ricorda, messi li in quota proporzionale da TUTTI i partiti, nessuno escluso, ed infatti nessun partito potrà mai mandarli a casa. Perché? Semplice. I parassiti si ribellano e fanno sciopero, mentre tu artigiano, commerciante, agricoltore, piccolo industriale, operaio, impiegato che vivi in Veneto non te lo puoi permettere, perché devi pagare, tasse, imposte, IMU, mutuo, corsi, analisi, e TUTTO Ciò CHE SI SONO INVENTATI consci della tua natura mite e di gran lavoratore. Insomma PAGA e TASI, il tuo futuro lo hai delegato a questo o a quel partito che ti chiama a votarlo ogni tanto, creando paure e facendoti dimenticare che sei un cittadino di serie Z, ovvero quello che deve produrre e pagare.

Non sta a noi aprirti gli occhi, noi ce la mettiamo tutta, malgrado il black out dei mezzi di informazione ordinato dagli stessi partiti che hai votato, ma sta a TE, i figli sono TUOI, il tuo futuro lo decidi tu. Noi abbiamo deciso di dare un senso alla nostra vita per un qualcosa di concreto, certamente più difficile di fare una X, lo faremo per tutti coloro che vogliono lottare per la concretezza e non per le favole itaGliane. Un Veneto INDIPENDENTE è e sarà possibile se ritroveremo l’unità di Popolo Veneto per costruire un futuro basato su solide fondamenta storiche di 1.200 anni di Republica Serenissima. Non è un salto nostalgico nel passato, anzi guardiamo al futuro tecnologico, solidale, compatibile con l’ambiente e alla qualità della vita che non è data da quanti soldi abbiamo in tasca, ma da leggi e regolamenti semplici ed applicabili al nostro modi di pensare, aperti al mondo che rispetta le nostre regole, ovvero ciò che in itaGlia non ci sarà mai che sia governata da una pseudo sinistra o da una pseudo destra o da un pseudo nuovo partito. La realtà è questa e abbiamo 150 anni di prove, Non ti bastano ancora?

Lucio Chiavegato

Ciao Veneti


Gino Quarelo
Io invece dopo 20 anni che non votavo, ci sono andato e ho votato quello che mi è sembrato il male minore, per dar un segnale e far invertire la rotta contro l'invasione del nazismo maomettano e l'invasione dei clandestini dall'Asia e dall'Africa che stanno peggiorando la già infernale realtà italica e la triste condizione della maggioranza dei veneti.
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Re: Votar o no votar

Messaggioda Berto » ven mar 09, 2018 11:17 pm

Vittorio Feltri, l'avvertimento a Matteo Salvini: chi lo vuole fregare
8 Marzo 2018

http://www.liberoquotidiano.it/news/opi ... c.facebook

Caro Salvini, occhio alle delicate terga insidiate da chi ti vuol fregare, per esempio Silvio Berlusconi, incavolato nero perché lo hai superato di vari punti nelle ultime elezioni. La qual cosa lo ha frustrato e indotto a dichiarare incautamente che non ti vuole come premier. Pertanto datti una regolata. Quand' anche - ed è improbabile - tu riesca a racimolare uno straccio di maggioranza in Parlamento, utile per governare, egli farebbe di tutto per impedirti di entrare a Palazzo Chigi, non sopportando di dover rinunciare a comandare e di vedere te salire sul podio. L' uomo è così. Gli piace essere il capo sempre. E per esserlo blandisce chiunque, promette e quasi mai mantiene. Alla vigilia è prodigo e generoso, poi ti frega e si giustifica raccontando balle o tacendo. Non fidarti di lui. Non illuderti che ti appoggi. Se lo facessi ti ritroveresti con un coltello infilato tra le scapole. Piuttosto che vedere te premier - ammesso e non concesso che ciò sia possibile - preferirebbe Di Maio presidente.

Il Cavaliere ti ha usato quale strumento per dare consistenza al centrodestra e spingerlo in alto, ma non immaginava neanche lontanamente che tu superassi Forza Italia. E ora che il sorpasso tuo è realtà aritmetica ci soffre e in cuor suo ti maledice. Farà i salti mortali per mortificarti. Crepi Sansone con tutti i filistei. Questo è il suo scopo. Attenzione. Prima ti chiederà di allearti con il Pd, dato che la somma dei rispettivi voti è tale da consentire la formazione di una maggioranza spuria.

Cercherà di convincerti che le larghe intese sono il minore dei mali. E se tu accettassi di realizzarle, poi sarebbe lui a menare le danze con i dem, mentre a te non resterebbe che ricoprire il ruolo dell' esecutore di ordini. Non credo ti garberebbe.
Nel caso ti rifiutassi di eseguire la sua volontà, Berlusconi ritirerebbe la propria delegazione e tu non avresti più i numeri per gestire l' esecutivo. Faresti una figura di palta. Ti consiglio di non abboccare alle sue lusinghe, a costo di stare all' opposizione.

Meglio soli che male accompagnati. Meglio soli che massacrati da un finto amico. Silvio ha fallito perché Forza Italia è la brutta copia del Pd, un partito antiquato, privo di contenuti e pieno zeppo di ragazzotte amiche sue e senza spessore, signorinelle pallide dolci dirimpettaie di Villa San Martino, periferia di Arcore. Ha scoperto la flat tax due anni dopo di te, Matteo. Ha scoperto che i clandestini sono una sciagura dopo che ti eri sgolato per dirlo e ripeterlo in ogni lingua, compreso il milanese. Il Cavaliere non ha fatto nessun exploit, semplicemente è scoppiato, ma il livore sufficiente per alimentare la sua vendetta non gli manca.

Come dicono a Napoli, statte accuorto, guagliò. Lunga vita a te, Salvini, e sappi che ora tutti quelli di centrodestra sono pronti a salire sul Carroccio del vincitore.
Se non ti farai intortare da nessuno a breve sarai tu il padrone del centrodestra. Il vecchio clown è difficile metterlo in un cantuccio, dove però ci andrà da sé, questione di poco tempo.
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Re: Votar o no votar

Messaggioda Berto » dom mar 11, 2018 8:21 am

Salvini spazza via i tecnici: "Governo politico o si vota"
Sergio Rame - Ven, 09/03/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 03249.html

Il leader leghista contrario a maggioranze con il Pd: "Non ci hanno eletti per questo. Ma spero che i dem siano disponibili a una via d'uscita". Rosato: "Noi siamo all'opposizione"

"Con chi farò il governo? Lasciatemi festeggiare il mio compleanno nella migliore maniera possibile.

Sono 45 anni e 183 parlamentari, non male. Con loro iniziamo a costruire, da domani inizierò ad ascoltare, incontrare e capire". Arrivando all'assemblea dei parlamentari del Carroccio, a Milano, Matteo Salvini usa toni distensivi. La chiave è il dialogo. L'apertura è verso tutti. "Mi hanno chiesto di dialogare con tutti e dialogo con tutti". Ma avverte: "Poi c'è un programma scelto dagli italiani quindi più che dialogare con Salvini bisognerà scegliere l'idea d'Italia".

"Credo poco ai governi a tempo per fare una o due riforme. O c'è un governo che può governare o la parola torna agli italiani". Salvini lo mette subito in chiaro. È al lavoro per formare un governo politico. E a chi gli face notare che, per il momento, il centrodestra non ha i numeri per una maggioranza parlamentare autonoma, il segretario leghista risponde secco: "Se il programma è buono, ai figli si aggiungono altri figli". Quindi, è ancora tutto da vedere. Innanzitutto ci vuole tempo. "Qualcuno ha l'ansia di prestazione - spiega - io vado al governo solo e soltanto se posso rispettare il programma. Qualcuno non ha voluto il premio di coalizione. Io la farei domattina una legge elettorale che dà il premio a chi ha la maggioranza, ma credo poco ai governi a tempo telecomondati da Bruxelles - chiarisce - o c'è un governo che fa le cose o la parola torna agli italiani".

Salvini non ha in mente di stringere accordi partitici. Perché gli italiani non hanno votato il centrodestra "per andare a governare con il Pd e il Movimento 5 Stelle". "Io vado al governo solo se posso mantenere tutti gli impegni presi, altrimenti non faccio il ministro per il gusto di fare il ministro. Stiamo lavorando per mettere a disposizione il programma e per farci dire 'sì' o 'no'", spiega il leader del Carroccio dopo l'incontro con i parlamentari eletti. "Se mi dicono tutti 'no', ne prenderemo atto - insiste - se qualcuno mi dice 'sì', vediamo chi è questo qualcuno...". Ovviamente ci potrebbe anche essere qualche democratico. Ma la crisi del Nazareno rende tutto molto più difficile. "Ormai il Pd è diviso in categorie dello spirito e non si sa con chi parlare - continua - non so nemmeno se Matteo Renzi sia a sciare...". Non pensa, però, a maggioranze politiche con il Pd alleato del centrodestra. "Spero siano a disposizione per dare una via d'uscita al Paese, a prescindere da chi uscirà dalle primarie". Un appello alla responsabilità che, però, i dem fanno cadere nel vuoto. Il capogruppo Ettore Rosato conferma infatti la volontà di starsene all'opposizione. "Ci stiamo con la consapevolezza che quello è il luogo dei partiti che perdono le elezioni - spiega - a Salvini spetta la responsabilità di costruire un governo con le forze che hanno vinto le elezioni".
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Re: Votar o no votar

Messaggioda Berto » dom mar 11, 2018 8:22 am

Il pacco demagogico statalista fascio-comunista dei 5 stelle, le scimmie irresponsabili dell'ignorante e presuntuoso orango genovese, il salvatore della provvidenza, il comico della patacca sull'idrogeno, lo sciamano della chiacchera a cui non è mai riuscito nemmeno un miracolo.

viewtopic.php?f=129&t=2740
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Re: Votar o no votar

Messaggioda Berto » mer mar 14, 2018 9:54 pm

Salvini: 'Accordi di governo per coalizione non solo Lega. Aperti a proposte ma mai col Pd'
2018/03/14

http://www.ansa.it/sito/notizie/politic ... f3597.html

Dialogo con tutti ma non con il Pd e accordi di governo solo per la coalizione, non la sola Lega. E' la posizione di Matteo Salvini che ha parlato alla Stampa Estera sul dopo voto. "Sento forte - ha detto il leader della Lega - il dovere di tener fede al mandato di 12 milioni che hanno scelto il centrodestra e di quasi 6 milioni che hanno scelto la Lega: stiamo lavorando per dare un governo a questo Paese con un programma di centrodestra aperto ad arricchimenti, contributi e proposte ma non stravolgimenti. Sarebbe irrispettoso coinvolgere chi ha perso le elezioni e quindi no a qualsiasi governo che abbia al centro Gentiloni, Boschi, Minniti". "Lavoriamo - ha detto ancora il leader della Lega - per un governo con una solida maggioranza politica, non recuperando questo o quel transfuga. Stiamo lavorando a un programma da offrire al Parlamento e a tutti gli altri. Non ho la smania di fare il presidente del Consiglio a tutti i costi: farò tutto quello che è umanamente e democraticamente possibile per rispettare il mandato degli elettori. Non sono disponibile a partecipare a un governo a ogni costo per fare il ministro per qualche mese".

"C'è l'accordo che l'indicazione che verrà fatta al presidente della Repubblica, se e quando verremo convocati, sarà quella di premier per Matteo Salvini come coalizione vincente delle elezioni e l'impegno sarà quello di lavorare per trovare i numeri perchè il governo esista; ma lo faremo come squadra, non come singoli, ma questa è l'ultima cosa che mi interessa, non rivendico la presidenza del consiglio è l'ultima mia preoccupazione".

Nel tardo pomeriggio il leader della Lega ha telefonato al capo politico M5S Luigi Di Maio. La telefonata avrebbe avuto come argomento l'accordo sulla presidenza delle Camere.

Intanto da Silvio Berlusconi arriva uno stop a M5s. "Ho aperto la porta per cacciarli via", replica Berlusconi arrivando alla Camera per l'assemblea dei gruppi a chi gli chiede se avesse aperto all'ipotesi di un governo con i Cinque Stelle.

"Gli organismi di garanzia - ha detto ancora Salvini - sono slegati dai programmi di governo. Per il governo stiamo lavorando a un programma comune di centrodestra e poi quando saremo chiamati dal Quirinale ci sarà una proposta di tutto il centrodestra. Se altri si avvicinassero ne riparleremmo come coalizione, non come singolo". Potrebbe fare accordi di governo della Lega e non di tutto il centrodestra con altri partiti? "No", risponde Salvini.

Tra lei e Di Maio c'è una contesa sui ruoli? "Non mi interessa chi vince: abbiamo un programma e chiunque venga al governo con noi deve impegnarsi a cancellare la legge Fornero, a ridurre le tasse al 15%, a rendere l'Italia più federale e meno burocratica. Se ci sono altri suggerimenti a partire da questo presupposto siamo ben contenti di accoglierli. Sui nomi e sui ruoli non ci sono pregiudizi di partenza, mi interessa il progetto: se c'è condivisione di progetto ragioniamo".

LA CONFERENZA

"Lavoriamo per portare al presidente della Repubblica e al Parlamento un programma che duri 10 anni perché la nostra ambizione è portare fuori il Paese dalle sabbie mobili, a partire da lavoro", flat tax, cancellazione della legge Fornero e quindi pensione, stabilizzazione del lavoro e quindi l'opposto della precarizzazione imposta da Bruxelles".

"Vedo che qualche commissario dice che si deve non cambiare la politica immigrazione: un nuovo governo con Lega ovviamente cambierà le politiche sull'immigrazione", ha detto ancora Salvini.

"Per quanto riguarda le presidenze delle Camere mi faccio carico del mandato del centrodestra di contattare tutti i leader di partito per capire desideri e esigenze e poi attenderemo le scelte del presidente della Repubblica, confidando che l'Italia abbia il prima possibile un governo in piena carica e non vorremo che a Bruxelles, anzi a Berlino abbia già preparato le politiche economiche per i prossimi 7 anni. Vogliamo un'Italia da protagonista".

"All'interno delle politiche fiscali escludiamo qualsiasi elemento di tasse o accise, la clausola di salvaguardia per l'aumento dell'Iva per noi non esiste. Anzi, nel primo consiglio dei ministri cancelleremo le sette più antiche accise che gravano sull'economia italiana, la più vecchia risale alla guerra di Etiopia sulla benzina".

"Sono contrario al modello occidentale - ha detto ancora - di esportazione della democrazia forzosa a suon di bombe, sono rispettoso delle scelte dei popoli. Condivido la scelta di Trump su Gerusalemme capitale di Israele. Senza scegliere l'una o l'altra parte, conto si possa arrivare in fondo al processo di pace ma tutti quelli che mettono in discussione l'esistenza dello Stato di Israele non vogliono la pace e quindi questo è uno dei cardini della nostra politica estera".

"Domani sarò in Emilia, Veneto, Trentino, sabato in Calabria, domenica in Friuli, lunedì nel Lazio. Il ringraziamento degli elettori e la risposta alla domanda di cambiamento che ci è stata data ricomincia già da domani".

"Qualcuno mi ha fatto l'onore di fare il mio nome per la presidenza del Senato - ha detto ancora Salvini - mi riempie di gioia ma voi mi vedete come presidente del Senato?". "Ho già in programma una decina di comizi ma come presidente del senato sarebbe complicato..Sono onorato ma voglio fare altro, la risposta è 'no', nemmeno mia mamma ci avrebbe mai pensato, non è quello per cui mi sono impegnato e per cui mi hanno votato".
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Votar o no votar

Messaggioda Berto » ven apr 27, 2018 9:21 pm

Italia politica, dei ladri, dei parassiti, dei fanfaroni
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Pacco demagogico statalista fascio-comunista dei 5 stelle, le scimmie irresponsabili dell'ignorante e presuntuoso orango genovese, il salvatore della provvidenza, il comico della patacca sull'idrogeno, lo sciamano della chiacchera a cui non è mai riuscito nemmeno un miracolo.
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