Re: Il pacco dei 5 Stelle, le scimmie dell'orango genovese
Inviato: gio mag 03, 2018 6:23 am
Fvg, il M5S non arriva primo in nessun Comune
Francesco Curridori
Lun, 30/04/2018
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 20999.html
Il Movimento Cinque Stelle non riesce a vincere in nessuno dei 215 Comuni del Friuli Venezia Giulia e in molte realtà è sotto il 10%. Molto male nelle grandi città
Dopo il Molise anche dal Friuli Venezia Giulia arriva una sonora batosta elettorale per il M5S.
I grillini, che in questa Regione il 4 marzo scorso avevano preso il 24,5% alle Politiche (pari a quasi 170mila voti), si sono fermati a un misero 11,6% ottenuto dal loro candidato presidente, Alessandro Fraleoni Morgera. Un calo che, al netto dei dovuti distinguo tra le due competizioni elettorali, è di 100mila preferenze. Se si considerano solo i voti di lista, i consensi per il M5S si fermano 7% (pari a 29.835 preferenze).
Ma quel che sorprende è che il M5S non vince in nessuno dei 215 Comuni della Regione, in moltissimi non supera nemmeno il 10% e Morgera, nel migliore dei casi, si classifica terzo. In alcuni casi è superato anche dall’outsider ex presidente di Regione ed ex sindaco di Udine, Sergio Cecconi. Soltanto in una ventina di paesi, tra l’altro scarsamente abitati, i grillini superano il 15% dei consensi. Si va dal 23% di San Pier d’Isonzo (237 preferenze) al 22,6% di San Canzian d’Isonzo, pari a 573 voti. Il 19,5% ottenuto a Ronchi dei Legionari corrisponde a soli 975 voti. Le note dolenti arrivano, invece, dai capoluoghi e dalle grandi città (Monfalcone, Sacile, Cordenons, Codroipo e Tolmezzo).
Il 15,2% di Trieste è pari a 11828 voti, mentre il 14,8% preso a Gorizia corrisponde a sole 2.089 preferenze. Il 10,3% di Udine vale soltanto 4252 preferenze è il 9,2% di Pordenone ha portato in dote al candidato presidente solo 2.022 voti. A Monfalcone, tradizionale roccaforte rossa espugnata dal centrodestra nel 2016, il candidato pentastellato ottiene il 16,7% pari a 1647 preferenze. Va ancora peggio nelle altre città: Cordenons e Sacile 10%, Codroipo e Tolmezzo 9%.
Pd e M5s a picco al Nord Scatta l'emorragia di voti
Franco Grilli - Mer
02/05/2018
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 21509.html
Il dem e 5 Stelle dopo il voto in Friuli rischiano grosso. Il trend può portare ad una riduzione dei consensi anche in chiave nazionale
Una vera e propria emorragia di voti. Il risultato delle regionali in Friuli Venezia Giulia sottolinea come potrebbero cambiare gli equilibri in caso di ritorno al voto.
Il Partito Democratico e il Movimento Cinque Stelle hanno subito una sonora sconfitta che ha permesso a Fedriga, candidato del centrodestra, di prendere il timone della Regione con più del 50 per cento dei consensi. Il risultato del Friuli, come sottolina Roberto Weber, presidente dell'Istituto Ixè, sull'HuffPost, potrebbe essere una sorta di trend che può replicarsi in tutto il Nord.
Di fatto il comparto voti del centrosinistra al nord mostra una progressiva riduzione. Ad esempio, per quanto riguarda il Friuli, nelle elezioni del 2006 inizia la grande emorragia. Circa 50 mila vengono persi alle politiche del 2008. Altri 94mila voti poi spariscono con Bersani nel 2013 e 24mila voti vengono persi dal Pd a guida Renzi. Di fatto si passa da un totale di 211.508 del 2006 a 144.361 del 2018. Il trend del centrodestra è inverso che dopo il calo delle politiche del 2013, ha recuperato la quota che va oltre i 100mila voti con le elezioni del 4 marzo. Più preoccupante lo scenario per il Movimento Cinque Stelle che in Friuli passa dai 196mila del 2013 ai 62mila del 2018. Il trend, secondo Webber potrebbe segnalare una emorragia di voti che potrebbe scattare già in tutto il Nord dopo il precedente Friuli. E dietro il risultato di Fedriga potrebbe esserci, in nuce, lo scenario che potrebbe palesarsi con un ritorno alle urne. Al Nord il centrodestra potrebbe fare il pieno lasciano le briciole ai dem e ai pentastellati.
Francesco Curridori
Lun, 30/04/2018
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 20999.html
Il Movimento Cinque Stelle non riesce a vincere in nessuno dei 215 Comuni del Friuli Venezia Giulia e in molte realtà è sotto il 10%. Molto male nelle grandi città
Dopo il Molise anche dal Friuli Venezia Giulia arriva una sonora batosta elettorale per il M5S.
I grillini, che in questa Regione il 4 marzo scorso avevano preso il 24,5% alle Politiche (pari a quasi 170mila voti), si sono fermati a un misero 11,6% ottenuto dal loro candidato presidente, Alessandro Fraleoni Morgera. Un calo che, al netto dei dovuti distinguo tra le due competizioni elettorali, è di 100mila preferenze. Se si considerano solo i voti di lista, i consensi per il M5S si fermano 7% (pari a 29.835 preferenze).
Ma quel che sorprende è che il M5S non vince in nessuno dei 215 Comuni della Regione, in moltissimi non supera nemmeno il 10% e Morgera, nel migliore dei casi, si classifica terzo. In alcuni casi è superato anche dall’outsider ex presidente di Regione ed ex sindaco di Udine, Sergio Cecconi. Soltanto in una ventina di paesi, tra l’altro scarsamente abitati, i grillini superano il 15% dei consensi. Si va dal 23% di San Pier d’Isonzo (237 preferenze) al 22,6% di San Canzian d’Isonzo, pari a 573 voti. Il 19,5% ottenuto a Ronchi dei Legionari corrisponde a soli 975 voti. Le note dolenti arrivano, invece, dai capoluoghi e dalle grandi città (Monfalcone, Sacile, Cordenons, Codroipo e Tolmezzo).
Il 15,2% di Trieste è pari a 11828 voti, mentre il 14,8% preso a Gorizia corrisponde a sole 2.089 preferenze. Il 10,3% di Udine vale soltanto 4252 preferenze è il 9,2% di Pordenone ha portato in dote al candidato presidente solo 2.022 voti. A Monfalcone, tradizionale roccaforte rossa espugnata dal centrodestra nel 2016, il candidato pentastellato ottiene il 16,7% pari a 1647 preferenze. Va ancora peggio nelle altre città: Cordenons e Sacile 10%, Codroipo e Tolmezzo 9%.
Pd e M5s a picco al Nord Scatta l'emorragia di voti
Franco Grilli - Mer
02/05/2018
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 21509.html
Il dem e 5 Stelle dopo il voto in Friuli rischiano grosso. Il trend può portare ad una riduzione dei consensi anche in chiave nazionale
Una vera e propria emorragia di voti. Il risultato delle regionali in Friuli Venezia Giulia sottolinea come potrebbero cambiare gli equilibri in caso di ritorno al voto.
Il Partito Democratico e il Movimento Cinque Stelle hanno subito una sonora sconfitta che ha permesso a Fedriga, candidato del centrodestra, di prendere il timone della Regione con più del 50 per cento dei consensi. Il risultato del Friuli, come sottolina Roberto Weber, presidente dell'Istituto Ixè, sull'HuffPost, potrebbe essere una sorta di trend che può replicarsi in tutto il Nord.
Di fatto il comparto voti del centrosinistra al nord mostra una progressiva riduzione. Ad esempio, per quanto riguarda il Friuli, nelle elezioni del 2006 inizia la grande emorragia. Circa 50 mila vengono persi alle politiche del 2008. Altri 94mila voti poi spariscono con Bersani nel 2013 e 24mila voti vengono persi dal Pd a guida Renzi. Di fatto si passa da un totale di 211.508 del 2006 a 144.361 del 2018. Il trend del centrodestra è inverso che dopo il calo delle politiche del 2013, ha recuperato la quota che va oltre i 100mila voti con le elezioni del 4 marzo. Più preoccupante lo scenario per il Movimento Cinque Stelle che in Friuli passa dai 196mila del 2013 ai 62mila del 2018. Il trend, secondo Webber potrebbe segnalare una emorragia di voti che potrebbe scattare già in tutto il Nord dopo il precedente Friuli. E dietro il risultato di Fedriga potrebbe esserci, in nuce, lo scenario che potrebbe palesarsi con un ritorno alle urne. Al Nord il centrodestra potrebbe fare il pieno lasciano le briciole ai dem e ai pentastellati.