Grillo il padre demenziale che difende il figlio stupratore, senza alcun rispetto per la donna, uomo di merda
"Mi hanno stuprata tutti". La notte choc a casa di Ciro Grillo
Luca Sablone
24 Aprile 2021
https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1619258845
"Mi hanno violentata. Tutti... Roberta... Tutti". Sarebbe stata questa la risposta di Silvia all'amica Roberta che, accarezzandole i capelli, le aveva chiesto: "Silvia, perché piangi?". Alle ore 14.45 di mercoledì 17 luglio 2019 c'è il risveglio di Roberta, ancora intontita nel soggiorno della villetta a Cala di Volpe. Si mette subito in piedi e inizia a cercare Silvia, trovata poi in una stanzetta senza porta di fronte al bagno. Ci vogliono alcune ore per ricordare i dettagli e ricostruire quanto accaduto in compagnia di Ciro Grillo e i suoi tre compagni. La domanda che ci si pone è ancora la stessa: si è trattato di un vero e poprio stupro oppure quel rapporto era consenziente, come urlato da Beppe Grillo su Facebook? Al momento per capire quanto accaduto bisogna basarsi sul fascicolo delle indagini, sviluppate in una ricostruzione dopo aver sentito decine di testimoni e aver intercettato i telefonini. Sono inoltre stati recuperati i messaggi e analizzati con grande scrupolo i video a disposizione per mettere insieme i frammenti di quella notte.
Le due giovani conoscono i quattro (Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Ciro Grillo) in occasione di una serata alla discoteca Billionaire. Balli, bevute e chiacchiere: la serata scivola via molto velocemente. Alle 5 del mattino la comitiva decide di uscire e le ragazze vengono invitate nella villa. Si fanno le 5.30 e inizia a far freddo: Corsiglia avrebbe accompagnato Silvia a prendere delle coperte nella camera matrimoniale e qui, stando all'accusa, l'avrebbe afferrata "sbattendola sul letto, mettendosi sopra, baciandola sulla bocca e provando un approccio sessuale". Per lui è una normale dinamica di corteggiamento. Dopo le 6 Roberta saluta tutti i presenti e va a sdraiarsi sul divano del soggiorno, addormentandosi velocemente. Silvia rimane con i quattro ragazzi ed è proprio in quel momento che tutto sarebbe degenerato.
"Costretta a bere e sbattuta nel box"
Corsiglia avrebbe accompagnato Silvia nella camera singola, dove lei poi si è sdraiata sotto le lenzuola. Ma il ragazzo non se ne sarebbe andato nonostante le richieste continue da parte della giovane. Tra commenti e risate in sottofondo dei suoi amici, Corsiglia si sarebbe avvicinato per un rapporto completo. Silvia riesce a divincolarsi e ad andare in bagno. Ma anche qui sarebbe stata raggiunta da Corsiglia che, come riporta La Stampa, l'avrebbe spinta "di spalle nel box doccia per un altro rapporto contro volontà". Silvia non ce la fa, crolla e scoppia a piangere. Prova a svegliare Roberta, che però in dormiveglia risponde di lasciarla tranquilla.
Alle 9 continua a versare lacrime. "Lo sapete benissimo, Francesco mi ha fatto male e voi non siete intervenuti", risponde ai ragazzi che le chiedono come mai stesse piangendo. La situazione si fa incandescente: "Grillo, Lauria e Capitta l'avrebbero costretta a bere della vodka, tenendola per i capelli". La giovane afferma di avere la mente offuscata, ma ricorda quando Lauria l'avrebbe invitata "a dormire in camera matrimoniale". "Gli altri la raggiugono, le vanno addosso sul letto ubriachi, la violentano a turno e insieme fino a quando perde conoscenza". Verso le 14.45 Roberta si sveglia e trova l'amica paralizzata dalla paura. Una situazione surreale: "C'era del mutismo da parte di tutti".
Gli sms nella chat
Silvia prende i vestiti e si copre. Due ragazzi accompagnano le due giovani ad Arzachena dove prenderanno un taxi alle 15 per rientrare al bed&breakfast. La testimonianza di Daniele, il titolare, è chiara: "Quel pomeriggio le ragazze non erano più le stesse. Poi sono rimaste, credo ancora una settimana ma non erano più le stesse. Erano educate, carine, una sembrava una 'timorata di Dio' tanto era riservata ma da quel pomeriggio erano distaccate, silenti. Silvia ci ha chiesto una bici in prestito per andare a Palau". Per andare in farmacia a comprare la pillola del giorno dopo.
Poche ore dopo va alla lezione fissata di kite surfing a Porto Pollo, ma anche l'istruttore mette a verbale di aver trovato la ragazza chiusa, scostante, percependo che fosse accaduto qualcosa di brutto: "Ricordo che era molto turbata". Venerdì arrivano i genitori. Silvia inizialmente si vergogna, ma poi scoppia di nuovo a piangere e racconta: "Mamma, mi hanno violentato". Gli sms scambiati nel frattempo tra i quattro amici finiscono nell'inchiesta. "Ho paura che quella ci ha denunciato", avrebbe scritto Capitta. E poi uno di loro avrebbe inviato un altro messaggio: "3 vs 1". Come se si stesse parlando di un duello in un videogioco.
Grillo difende il figlio, Salvini: "Mi disgustano le sue parole"
VirgilioNotizie
22-04-2021
https://notizie.virgilio.it/grillo-figl ... ni-1477473
Matteo Salvini commenta in modo duro il video in cui Beppe Grillo ha difeso il figlio dall'accusa di stupro
Matteo Salvini non usa mezzi termini per commentare il video in cui Beppe Grillo, fondatore del M5s, ha difeso il figlio dalle accuse di stupro. “Mi disgustano le parole del padre, che mette sul banco degli imputati la ragazza che ha denunciato lo stupro e non il figlio, fermo restando che fino al giudizio tutti sono innocenti”, ha dichiarato il leader della Lega all’AdnKronos.
Poi sull’intervista alla sottosegretaria Anna Macina dice: “La Bongiorno mi avrebbe passato atti segreti e io avrei pruriti per i video… ma chi se ne frega, è incredibile”.
“In un paese normale Grillo avrebbe lasciato la carica e chiesto scusa”, ha proseguito Salvini che ha commentato anche le parole spese sul caso dall’ex premier Giuseppe Conte : “Ha bacchettato Grillo sul caso del video? Ha fatto bene. Non scherziamo, se c’è di mezzo una ragazza stuprata la politica non c’entra, ma il cinema l’ha messo su Grillo”.
Matteo Salvini: “Il governo è saldo, con Draghi rapporto franco e di amicizia”
Sempre all’AdnKronos Salvini ha commentato anche la mossa della Lega nell’ultimo Cdm. Il Carroccio si è astenuto continuando a chiedere che il coprifuoco venga procrastinato alle 23. “Il governo è saldo – ha spiegato -, stiamo già lavorando sul recovery. Ieri Draghi l’ho sentito sei volte, un rapporto leale, franco, direi di amicizia, oso dire, prevede che quando pensi che qualcuno sta sbagliando lo deve dire”.
“Secondo me continuare con il coprifuoco e con le chiusure fino a giugno non ha senso scientifico”, ha aggiunto.
Calendarizzata a mercoledì 28 aprile la mozione di sfiducia nei confronti di Roberto Speranza; mozione presentata in Senato da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. “Il voto di sfiducia a Speranza al Senato? Io sto lavorando al recovery, sono 200 miliardi, una cosa per volta”, la replica di Salvini.
“Le regioni fanno bene a lamentarsi, non sono state ascoltate su nulla”, ha dichiarato sempre il leader del Carroccio tornando alla questione coprifuoco.
“Il coprifuoco non ha senso, lo dice anche il Cts“, ha poi ribadito Salvini durante la segreteria politica della Lega, in corso alla Camera. “Quella di ieri – ha proseguito – è stata una scelta di lealtà: e nessuno di noi è imbarazzato, ve lo garantisco, la nostra è stata una scelta di fiducia nei confronti degli italiani. La Lega ha dato la sua fiducia al governo Draghi, non al governo Speranza o dei chiusuristi”.
“Noi siamo i più leali alleati di Draghi e siamo rispettosi dell’appello di Mattarella – ha aggiunto il leghista -, se qualcuno cerca chi vuole rompere chieda al Pd o pensi alla felpa che abbiamo visto pochi giorni fa”.
E ancora: “Siamo convintamente nel governo Draghi, non è il governo di altri. Alcuni ministri non hanno nemmeno dato le deleghe ai sottosegretari: siamo leali ma non fessi, questo non è il governo Orlando-Speranza”.
“Dobbiamo tenere duro. Siamo entrati in un governo strano ma abbiamo le spalle larghe. Pd e 5Stelle sperano che la Lega esca dal governo? Se lo scordino! Il nostro obiettivo è la libertà: senza supporto scientifico è folle pensare che dopo le 22 uno debba giustificare di essere per strada, nel Paese dove lavora e paga le tasse”, ha concluso il leader della Lega durante la segreteria politica.
Orlando (Pd): “Astensione Lega atto incomprensibile”
Andrea Orlando, ministro del lavoro e delle politiche sociali, in merito all’astensione della Lega in Cdm sul nuovo decreto Covid, ha parlato di “un atto incomprensibile e irresponsabile in questo momento. Poche ore prima condividi un accordo, poi dici che non ha senso, poi spari e poi ti astieni. Si tratta di una posizione che non è all’altezza di questo momento”.
Il ministro, intervenuto a Omnibus, ha aggiunto: “Questo continuo alternarsi, ultimatum e passi avanti e indietro, non aiuta l’Italia in questo passaggio delicato; è una contraddizione che esplode, ma non si può fare ogni giorno la forza di governo e di opposizione”. “La delegazione della Lega ieri mi è parsa in evidente difficoltà”, ha concluso Orlando.
Beppe Grillo difende il figlio Ciro e getta fango su una ragazzina violentata
Franco Bechis
20 aprile 2021
https://www.iltempo.it/attualita/2021/0 ... -26953177/
Ieri è esploso come una bomba un video di poco più di un minuto e mezzo pubblicato da un Beppe Grillo apparentemente fuori di sé a difesa del figlio Ciro, sotto accusa da quasi due anni per una presunta violenza sessuale di gruppo nei confronti di due ragazze con meno di venti anni avvenuto in Costa Smeralda nella villa del fondatore del M5s il 16 luglio 2019. “Mio figlio”, esordisce urlando come farà in tutto il video Grillo, “è su tutti i giornali come stupratore seriale insieme ad altri 3 ragazzi...Io voglio chiedere chiedere veramente perché un gruppo di stupratori seriali non sono stati arrestati, la legge dice che vanno presi e messi in galera e interrogati. Sono liberi da due anni, ce li avrei portati io in galera a calci nel culo. Allora perché non li avete arrestati? Perché vi siete resi conto che non è vero niente, non c'è stato niente perché chi viene stuprato e fa una denuncia dopo 8 giorni vi è sembrato strano. Se non avete arrestato mio figlio arrestate me perché ci vado io in galera (...) E poi c'è tutto un video, passaggio per passaggio, in cui si vede che c'è un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si divertono e ridono in mutande e saltellano con il pisello, così...perché sono quattro coglioni”.
Ho riportato le sue parole come erano perché non avrei trovate altre per fare capire cosa è uscito dalla bocca dell'uomo che da tre anni è al centro del potere in Italia sostenendo con il suo Movimento 5 stelle non uno, ma tre diversi governi con il gruppo di maggioranza relativa. Sono parole tremende quelle uscite dalla sua bocca, ancora di più se si pensa all'orrore della ipotesi di accusa che incombe sul capo del figlio di Grillo, identica addirittura in molti particolari a quella che ha originato il caso di Alberto Genovese e della sua terrazza milanese (ed effettivamente Genovese fu arrestato). Quel video certo è la difesa che un padre fa di un figlio, anche se nessun padre farebbe un video così, e proprio nessuno a due anni dai fatti. Ma è anche il linciaggio ignobile delle presunte vittime, che secondo Grillo mai sarebbero state stuprate perché lui ne ha la prova (che nessun altro ha) in un video girato da un telefonino dei presunti violentatori, dove sarebbe evidente che c'era consensualità. Secondo Grillo al massimo quattro ragazzi che compiono atti sessuali in serie su una ragazza riprendendosi in mutande con il pisello in mano al massimo sono un po' “coglioni”, ma è indubbio che la ragazza avesse voglia di quel rapporto non con uno, ma con quattro uno dopo l'altro perché sarebbe evidentemente il sogno di ogni ragazza potere giacere con il frutto dei lombi di Grillo e mentre quello fatto il suo dovere si fumava una sigaretta, avanti gli altri. Una bestialità che se fosse stata pronunciata da chiunque altra sarebbe seguita dal linciaggio, in primis per mano dei seguaci di Grillo. Non è bastata questa incivile colata di fango sulla ragazza che per la procura sembra essere la vittima della violenza. No, Grillo ha voluto aggiungere un altro carico di bestialità disumana: il dileggio per una ragazza che dopo la violenza sarebbe salita il giorno dopo su un kite surf e che ha aspettato otto giorni per presentare poi a Milano con il sostegno della sua famiglia la denuncia per violenza sessuale da cui è nato il procedimento.
Ricordo a Grillo che il movimento da lui fondato si è posto come medaglia sul petto l'approvazione subito dopo quella presunta violenza sessuale (agosto 2019) della legge contro la violenza sulle donne conosciuta come “codice rosso”. Fu l'attuale grillina vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni, a presentare un emendamento che fu approvato ed oggi è legge per allungare da 6 a 12 mesi il tempo massimo entro cui una vittima poteva presentare denuncia per una violenza sessuale subita. Altro che otto giorni! Avrei voluto sentire ieri l'indignazione della Spadoni per quelle parole di Grillo, ma non ne ha avuto il coraggio. Lo hanno avuto solo due esponenti del M5s in tutta Italia: la deputata Federica Daga (che subì violenza sessuale) e la consigliera grillina al comune di Oristano, Patrizia Cadau, che ha definito quel video “imbarazzante”. I pochi altri del Movimento intervenuti hanno dato “solidarietà umana” a un padre che difende un figlio, una barriera di fronte alla quale si sono ritirati anche avversari politici di sempre.
Quel video di Grillo di ieri non può essere banalizzato e tanto meno perdonato come lo sfogo di un padre. Sarebbe stato umanamente comprensibile due anni fa, quando Grillo seppe della presunta violenza. O magari due mesi dopo i fatti, quando divennero pubblici con un riserbo lodevole ma assai raro. Si seppe di quella presunta violenza infatti solo il 6 settembre 2019, esattamente il giorno dopo l'entrata in carica con tutti i poteri del secondo governo di Giuseppe Conte, basato sul patto fra M5s e Pd. Dopo due anni e tanto silenzio come non si è osservato in nessun altro caso paragonabile, non esiste sfogo di padre e non me la sento di essere comprensivo per questo.
Sono padre di tre figli, una femmina e due maschi. Fossi stato io il padre in quel luglio 2019 certo mi sarei sentito smarrito, sconfitto, dilaniato per il mio fallimento prima ancora di quello di mio figlio. Sarei stato disperato, ma se mio figlio mi avesse detto che la ragazza ci stava e fatto vedere un video in cui lui e tre suoi amici si divertivano con il pisello di fuori davanti a una ragazzina ubriaca e ubriacata per poi fare i loro comodi su di lei, la rabbia mi avrebbe reso cieco e sarebbe partito di istinto uno sganassone che il figlio avrebbe ricordato forse più di qualsiasi cosa sarebbe potuta accadere dopo. Poi certo sarei restato padre e avrei vissuto con vergogna e silenzio tutto quel che sarebbe accaduto dopo. A fianco di mio figlio, anche abbracciandolo. Nè io - ma credo nessun altro padre - avrebbe mai registrato un video come quello di ieri. Che ha protagonista un leader politico, non un padre.
Su una cosa però Grillo ha ragione: due anni per non essere arrivati a stabilire ipotesi di colpevolezza o di archiviazione sono una enormità in un caso così dove tutti gli elementi furono raccolti in poche settimane. Non è accettabile per nessuno un sistema giudiziario così. Per qualsiasi reato, figurarsi poi per una ipotesi di violenza sessuale. Anche perché questo dilatarsi inspiegabile dell'indagine giustifica ogni sospetto. Una vicenda giudiziaria che ha accompagnato e ritmato i tempi della politica. Restando sotto traccia e riemergendo in momenti cruciali. Tutto taceva quando M5s dovette passare dalle invettive contro il “partito di Bibbiano” al matrimonio con lo stesso. Riesplosa ora quando quel partito che tanto ha perso per strada è importante ma non più decisivo per le sorti del paese.
Ciro Grillo, la rabbia dei genitori della ragazza: "Farsa ripugnante"
Roma, 19 aprile 2021
https://www.quotidiano.net/cronaca/gril ... -1.6264711
"Siamo distrutti. Il tentativo di fare spettacolo sulla pelle altrui è una farsa ripugnante". Lo dicono, in esclusiva all'Adnkronos, attraverso il loro legale Giulia Bongiorno, i genitori della ragazza italo-svedese che ha denunciato di essere stata stuprata, nel luglio del 2019, da Ciro Grillo, figlio del garante del M5S, e tre suoi amici, tutti indagati dalla Procura di Tempio Pausania per violenza sessuale di gruppo. I genitori hanno visto il video mandato in rete da Beppe Grillo in cui difende il figlio dichiarandolo "innocente" e in cui parla di "divertimento". "Cercare di trascinare la vittima sul banco degli imputati - dicono i genitori della ragazza -, cercare di sminuire e ridicolizzare il dolore, la disperazione e l'angoscia della vittima e dei suoi cari sono strategie misere e già viste, che non hanno nemmeno il pregio dell'''inedito'''.
Grillo, Boschi: "Fa torto a tutte le donne vittime di violenza"
"Mio figlio è su tutti i giornali come stupratore seriale insieme ad altri 3 ragazzi... - ha dichiarato il comico e fondatore del Movimento 5 Stelle nel video diffuso in rete -. Io voglio chiedere veramente perché un gruppo di stupratori seriali non sono stati arrestati, la legge dice che vanno presi e messi in galera e interrogati. Sono liberi da due anni, ce li avrei portati io in galera a calci nel culo". E ha continuato: "Allora perché non li avete arrestati? Perché vi siete resi conto che non è vero niente, non c'è stato niente perché chi viene stuprato fa una denuncia dopo 8 giorni vi è sembrato strano". Un minuto e 40 di video in Beppe Grillo conclude che "è strano. E poi c'è tutto un video, passaggio per passaggio, in cui si vede che c'è un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si divertono e ridono in mutande e saltellano con il pisello, così...perché sono quattro c...oni".
Lo sfogo che imbarazza M5s e Pd - di De Robertis
Le accuse della Procura di Tempio Pausania (Sassari) al figlio di Grillo e agli tre ragazzi sono gravi. "Costretta ad avere rapporti sessuali in camera da letto e nel box del bagno", "afferrata per la testa a bere mezza bottiglia di vodka" e "costretta ad avere rapporti di gruppo" dai quattro giovani indagati che hanno "approfittato delle sue condizioni di inferiorità psicologica e fisica" di quel momento. Pagine di orrori, come apprende l'Adnkronos, raccontati dalla giovane studentessa italo-svedese, di appena 19 anni. La ragazza ha denunciato di aver subito, nella notte tra il 15 e il 16 luglio del 2019, una violenza di gruppo nella villa in Costa Smeralda di proprietà di Grillo. Come si legge nelle carte della Procura "il residence è stato individuato grazie a un selfie scattato" dalla giovane ragazza ed "è riconducibile a Beppe Grillo".
"3 vs 1". L'sms di compiacimento dopo la notte choc a casa Grillo
Luca Sablone
24 Aprile 2021
https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1619265979
Un messaggio quasi di gloria, come se fosse la gara di un videogioco. L'incubo della ragazza in lacrime: "Mamma, mi hanno violentata tutti"
"3 vs 1". L'sms di compiacimento dopo la notte choc a casa Grillo
È stato uno stupro o il rapporto era consenziente? Su quella notte passata nella villetta a Cala di Volpe bisogna ancora far luce. Allo stato attuale si può solamente far affidamento al fascicolo delle indagini, sviluppate in una ricostruzione dopo testimonianze, analisi e intercettazioni. Il racconto fornito dalla ragazza coinvolta è da brividi: quei momenti passati con Ciro Grillo e i suo amici l'hanno segnata, tanto da farla piangere in diverse occasioni e turbarla nei giorni successivi. Così come ha raccontato Daniele, il titolare del bed&breakfast (in località Barrabisa a Palau) dove Silvia era ospite: "Quel pomeriggio le ragazze non erano più le stesse. Poi sono rimaste, credo ancora una settimana, ma non erano più le stesse. Erano educate, carine. Ma da quel pomeriggio erano distaccate, silenti".
Lo stesso presentimento lo aveva avuto l'istruttore di kite surfing a Porto Pollo, che a verbale ha messo di aver trovato la ragazza strana, chiusa, percependo che fosse accaduto qualcosa di brutto: "Ricordo che era molto turbata". Eppure c'è chi sembra aver colto l'occasione per pavoneggiarsi dopo quanto accaduto. Tanto che, come scrive Gianluigi Nuzzi su La Stampa, uno della comitiva avrebbe inviato questo messaggi agli amici: "3 vs 1". Tre contro una, come se fosse la gara in un videogioco. Evidentemente senza sapere che dietro quella vicenda ci fosse una ragazza in uno stato tutt'altro che agiato.
"Ho paura che ci ha denunciato"
Silvia, che in più occasioni è scoppiata in lacrime, inizialmente provava vergogna. Ma alla fine, accompagnata sempre dal pianto, ha rivelato tutto: "Mamma, mi hanno violentato". La stessa confessione che aveva fatto a Roberta mercoledì 17 luglio 2019. "Silvia, perché piangi?", le aveva chiesto l'amica accarezzandole i capelli. E la risposta di Silvia, trovata paralizzata dalla paura, è stata diretta: "Mi hanno violentata. Tutti... Roberta... Tutti". Una situazione surreale che poche ore dopo ha visto tutti in silenzio: "C'era del mutismo da parte di tutti". Ma nelle chat del gruppetto, finite nell'inchiesta, qualcuno già iniziava ad avere qualche timore: "Ho paura che quella ci ha denunciato".
Il racconto fornito dalla giovane è agghiacciante: secondo l'accusa, in una camera matrimoniale sarebbe stata afferrata "sbattendola sul letto, mettendosi sopra, baciandola sulla bocca e provando un approccio sessuale". E poi ancora, dopo essere riuscita a divincolarsi, sarebbe riuscita ad andare in bagno. Ma anche qui sarebbe stata spinta "di spalle nel box doccia per un altro rapporto contro volontà". Una situazione che progressivamente avrebbe preso pieghe incandescenti: "Grillo, Lauria e Capitta l'avrebbero costretta a bere della vodka, tenendola per i capelli". Poi le lacrime. Tante lacrime. A Silvia sono servite alcune ore per ricordare i dettagli e ricostruire quanto accaduto quella maledetta notte.