Zaia il veneto leghista

Zaia il veneto leghista

Messaggioda Berto » ven gen 06, 2017 10:47 am

Zaia: «Chiudere i centri come Cona ed espellere violenti e non profughi»
Martedì 3 Gennaio 2017

http://www.ilgazzettino.it/nordest/vene ... 73724.html

Per il governatore del Veneto Luca Zaia i centri di accoglienza come Cona, dove ieri ci sono state proteste da parte dei migranti dopo la morte di una giovane ivoriana, «devono chiudere». Zaia ha quindi ricordato che bisogna «espellere i facinorosi e a seguire tutti quelli che non sono profughi». Per il presidente veneto, da fatti come quello di ieri «emergono tutte le debolezze di questo sistema di accoglienza. A oggi in Veneto sono arrivati 30mila immigrati, di cui 13mila ancora ospitati. Il resto sono spariti. La nostra quota, se si calcola il 3 per mille sulla popolazione, sarebbe 15mila, ma ne abbiamo già avuti il doppio ed è impensabile continuare con questo metodo». Per il governatore bisogna «avere la certezza che chi aiutiamo siano profughi: se la verifica dei requisiti avvenisse in Africa anche i cittadini sarebbero più tranquilli rispetto all'ospitalità».

«Se è forte il "dolore davanti a un fatto così tragico come la perdita di una vita», al tempo stesso«non dev'esserci il minimo dubbio che da noi tutti sono curati nella stessa maniera». Zaia, tiene a precisare come il sistema sanitario della Regione garantisca «le stesse cure a tutti, indipendentemente dal colore della pelle, dal credo religioso e dalla provenienza. Per questo ho voluto che venissero resi pubblici i dati del soccorso». «Non possiamo non interrogarci su tutto quello che sta succedendo. Quanto ai fatti, l'Ulss ha chiarito in maniera più che sufficiente come sono andate le cose: in nemmeno 20 minuti erano sul posto con ambulanza e auto medica. La mia preoccupazione è stata che le cure siano state tempestive», ha continuato Zaia, secondo cui, tuttavia, quanto avvenuto dopo «non è giustificabile in nessuna maniera». «Da parte di alcuni è emerso un comportamento per noi inaccettabile. Fermo restando che questo non è altro che un segnale di tante piccole vicende che accadono in tutta italia rispetto ai centri di accoglienza e senza cercare la polemica in questo momento di rispettoso dolore, non ci si può esimire da condannare questi comportamenti», ha continuato, sottolineando che «i violenti devono essere espulsi e a seguire tutti quelli che non sono profughi».



Ricordiamo a Zaia che non esiste un Diritto Umano Universale per le genti del Mondo a venirsi a curare in Veneto a nostre spese, come non esiste alcun Diritto Umano Universale per le genti del mondo a venire nella nostra terra per farsi mantenere o per avere un finto lavoro e una casa e una pensione a nostre spese.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Xaia el leghista

Messaggioda Berto » lun gen 30, 2017 9:39 am

Zaia vuole l’autonomia come in Trentino Sud Tirol. Agli indipendentisti non basta
30 Jan 2017
di ENZO TRENTIN
http://www.lindipendenzanuova.com/zaia- ... -non-basta

Da molto tempo il governatore del Veneto va dichiarando di voler indire un referendum consultivo per l’autonomia del Veneto, allo scopo di far assomigliare la sua Regione a quella autonoma del Trentino-Alto Adige.

Naturalmente molti autentici indipendentisti bocciano quest’idea. L’autonomia è cosa diversa dall’indipendenza che Luca Zaia afferma di desiderare. E, detto en passant, non capiscono nemmeno perché i molti partiti o movimenti sedicenti indipendentisti, come pure gli svariati governi e autogoverni del popolo veneto, non si siano ancora espressi sull’opportunità, o meno, di spendere 14 milioni di euro, di denaro pubblico, per conferire un mandato a Zaia per trattare con il governo nazionale. In fondo, essi constatano che egli ha già un mandato elettorale per risolvere i problemi della Regione che presiede, ed è profumatamente pagato per questo. Dunque…?

Gli indipendentisti di cui sopra nutrono seri dubbi che Luca Zaia abbia consapevolezza del corretto metodo democratico, sia sulla conoscenza del funzionamento delle istituzioni della Regione a Statuto speciale. Infatti, costoro ricordano che da oltre un anno numerosi comitati e associazioni hanno depositato – senza ottenere ad oggi alcuna risposta – più petizioni all’apposito ufficio regionale, con cui chiedono l’introduzione di autentici strumenti di democrazia diretta allo scopo di poter deliberare, e che con il referendum consultivo non c’entrano assolutamente nulla.

Gli indipendentisti rammentano al Governatore veneto che, in questi giorni, Iniziativa per più democrazia (Initiative für mehr Demokratie) onora il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, per aver sostenuto e aver convinto la maggioranza del Consiglio provinciale a far valere per il referendum consultivo sul piano di risanamento dell’aeroporto di Bolzano le seguenti cinque condizioni basilari che lo qualificano come un referendum confermativo:

effettuazione della votazione referendaria su una materia che è di competenza della Giunta provinciale.
la decisione dei cittadini avviene prima della delibera definitiva.
l’esito della votazione per la rappresentanza politica è vincolante.
la votazione è valida indipendentemente dalla misura di partecipazione dei cittadini al voto.
garanzia di un’informazione dei cittadini equa e corretta attraverso un opuscolo consegnato per posta agli elettori.

La posizione sostenuta dal Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, è esemplare e di buon esempio per la regolamentazione degli istituti di democrazia diretta. Implica la convinzione che anche le delibere della Giunta devono corrispondere alla volontà maggioritaria dei cittadini, volontà che può essere verificata solo se i cittadini hanno la facoltà di esercitare il diritto referendario rispetto alle delibere di Giunta sotto le condizioni descritte.

Per questo motivo Initiative für mehr Demokratie ha conferito la “Rosa della Democrazia” e un attestato, che sono stati consegnati pochi giorni fa in occasione di un incontro avente per oggetto la nuova legge per la democrazia diretta. Tale cerimonia s’è svolta nell’ufficio del presidente. Con la consegna il Presidente è stato incoraggiato a far sì che le condizioni da lui sostenute con convinzione vengano riprese nella nuova legge provinciale sulla democrazia diretta, affinché valgano anche per uso che i cittadini faranno di questi strumenti.

Con la “Rosa della Democrazia” l’Iniziativa per più democrazia onora chi si impegna maggiormente nella realizzazione di nuove forme e regole valide per la partecipazione democratica dei cittadini alla ricerca delle decisioni migliori.

Una rosa rossa in un cilindro di vetro, nel 1972 è stato l’elemento di una performance dell’artista Joseph Beuys. La rosa da allora è simbolo di iniziative mosse dal rispetto della dignità dell’essere umano che perseguono la realizzazione, sempre più avanzata, dell’idea della democrazia. La “Rosa” è stata in precedenza conferita ai Comuni di: Fiè, Lana, La Val, San Candido, Ortisei, Varna e Verano.

Stante le attuali condizioni della Regione Veneto, gli indipendentisti dubitano che un tale riconoscimento possa essere conferito a Luca Zaia ed ai suoi colleghi Consiglieri regionali.
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Re: Xaia el leghista

Messaggioda Berto » sab set 21, 2019 8:39 pm

Come sono cambiato in questi ultimi anni


Alberto Pento
Per 20 anni non ho votato e verso la Lega e i suoi pliticanti compreso Zaia, sono stato estremamente critico e sprezzante;
oggi mi ritrovo molto cambiato.

Bengy Dilan
Ma se quando ti ho conosciuto nel 2008 eri tra gli indipendentisti più viscerali e assolutisti ! A volte ti criticavamo duramente per la tua ermeticità intransigente. Tu criticavi con ancora più durezza chi come me si esprimeva per iscritto in lingua ( dialetto ) italiana. Non parliamo poi della tua avversione verso i carabinieri. Che ti è successo ???? OGGI SEI DIVENTATO LEGHISTA E ITALIANO ?????

Alberto Pento
Bengy Dilan, non so chi tu sia, però se dici che ci siamo conosciuti non ho ragione per non crederci.
Che fossi viscerale e assolutista, per certi versi e su certe questioni è vero, non so però come interpretare la tua attribuzione di ermeticità intransigente.
Io sono sempre quello, con qualche variante significativa dovuta all'età, all'esperienza e all'approfondimento/schiarimento/distillamento della coscienza.
Nel passato per qualche anno sono stato leghista, poi ho rigettato la Lega, oggi non sono più leghista ma dopo 20 anni di non voto, ho votato Salvini alle politiche italiane del 2018 e alle europee del 2019; per quanto riguarda l'italianità sono italiano come te e tutti i venetisti che hanno la cittadinanza italiana, né più né meno, con la differenza che forse ho maturato una coscienza più chiara o diversa di tutto ciò.

25/30 anni fa anch'io come molti altri ho aderito al venetismo in ambito Liga e come i più anch'io ho assunto come vero per fede, per dogma, per conformismo settario o di gruppo quello che i più anziani, i più esemplari, i più influenti ci dicevano e ci raccontavano sulla storia del Veneto, sulla Serenissima, su Napoleone, sul Risorgimento italiano, sul Plebiscito del 1866 e tutto il resto, rigettando per partito preso quello che ci veniva raccontato dalla parte italiana considerata avversa e il nemico. Con il succedersi del tempo, però, la mia sete e fame di sapere e di verità mi ha portato ad approfondire e a verificare le cose e non trovando nel mondo venetista un terreno adatto a tale attività (non vi è mai stata una fervida e vivificante discussione/confronto su queste tematiche, un pò come nei partiti e nelle confessioni religiose si deve credere per forza, per fede o per conformismo) mi sono gradualmente ritirato man mano che lo studio di tutte queste cose mi mostrava le contraddizioni, le incoerenze, le lacune, le falsità, i limiti di una certa visione venetista/venezianista che strideva troppo con la logica, la storia, la realtà.

Oggi non taglio più la storia e la realtà con la menara o la marangona, non mi faccio più prendere il cuore, la mente e l'anima da dogmi di fede (miti e ideali irreali e assurdi), per me vale solo la ragione e il buon senso e la storia vera ben verificata senza pregiudizi e miti da anteporre come verità superiore preconfezionata.

Una delle cose che ho imparato in questi anni è che anche i veneti leghisti e i veneti che si sentono e si vogliono italiani, sono veneti che vanno considerati con rispetto oltretutto perché costituiscono la maggioranza dei cittadini, aspetto non trascurabile.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Xaia el leghista

Messaggioda Berto » sab set 21, 2019 8:39 pm

Una discussione su Zaia

Roberto Agirmo
20 settembre 2019

https://www.facebook.com/agirmo/posts/10217741672007192

Oltre ad aver distrutto la sanità Veneta, sfido chiunque a fare una lista delle cose innovative che ha fatto il Governatore Luca Zaia per il Veneto ed i Veneti
Si apre il concorso: Chi elenca 10 cose vince un giro in giostra .... e non dite le Olimpiadi!

Nel secondo Intervento: con questo Governo di SX siamo passati dalla padella alla brace!


Danilo Cazzaro
Provo: pedemontana, riforma Usl, referendum autonomia, olimpiadi invernali, blocco Irpef regionale, contributi nuove imprese agricole, sito unesco Conegliano, contributi imprenditoria femminile, gestione del patrimonio (meglio di altre regioni) interventi per emergenze (meglio di altre regioni) TAV in programma



Alberto Pento
???
Si sa Zaia è un politico di professione o politicante, però è meno peggio di tanti altri.
Da un un politico di professione non ci si può aspettare nulla di trasgressivo, tanto meno che metta a rischio la sua carriera politica, i suoi privilegi e la sua carega, men che meno che faccia l'eroe e che finisca in galera.

Purtroppo non siamo in Svizzera e per il momento dobbiamo accontentarci dei politici veneto-italiani che per certi versi sono meno peggio di certi politicanti fanfaroni caregari o aspiranti caregari dell'area indipendentista.

Sicuramente è meglio delle bande di Galan e della Moretti e della setta demenziale dei seguaci del comico fanfarone.


Alberto Pento
Intanto va considerato quello che ha fatto la Lega in Italia con il sostegno di Zaia e dei leghisti veneti:

1) la legge sulla legittima difesa, che non mi pare cosa da nulla

2) la rottamazione delle cartelle e l'estensione del regime forfettario a 100mila euro

3) una riduzione sensibile dell'invasione

4) la lotta alla mafia e al nazismo degli zingari

5) Le azioni di Zaia per gli allevatori che hanno portato alla sentenza europea a favore dei produttori di latte

6) ...


Alberto Pento

1) Zaia ha promosso e indetto il referendo consultivo sull'autonomia

2) ha promosso l'economia veneta tra cui: prosecco UNESCO e montagna Olimpiadi

3) la sanità veneta sarà piena di magagne però è tra le migliori d'Italia

4) ...

https://www.facebook.com/agirmo/posts/10217741672007192

Danilo Cazzaro
Provo: pedemontana, riforma Usl, referendum autonomia, olimpiadi invernali, blocco Irpef regionale, contributi nuove imprese agricole, sito unesco Conegliano, contributi imprenditoria femminile, gestione del patrimonio (meglio di altre regioni) interventi per emergenze (meglio di altre regioni) TAV in programma





Alberto Pento
Ha sbagliato a sostenere il Comitato sul Plebiscito del 1866 che racconta la balla che il plebiscito fu una truffa e ha sbagliato a consentire che venisse dato il contributo a Ettore Beggiato per il suo libro sul plebiscito che diffonde la stessa balla.

Dovrebbe promuovere l'identità veneta ma non certe balle venetiste/venezianiste e stare attento che sia sempre privilegiata la verità più che la storia romanzata, la favola e la menzogna.
Identità e storia veneta, però non solo veneziana e serenissima.

Forse non ha sufficientemente vigilato sui lavori della Pedemontana?

Forse non ha sufficientemente vigilato sulla conduzione delle banche come Veneto Banca?

Forse quando era vice di Galan ... ?



Alberto Pento
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Bengy Dilan, non so chi tu sia, però se dici che ci siamo conosciuti non ho ragione per non crederci.
Che fossi viscerale e assolutista, per certi versi e su certe questioni è vero, non so però come interpretare la tua attribuzione di ermeticità intransigente.
Io sono sempre quello, con qualche variante significativa dovuta all'età, all'esperienza e all'approfondimento/schiarimento/distillamento della coscienza.
Nel passato per qualche anno sono stato leghista, poi ho rigettato la Lega, oggi non sono più leghista ma dopo 20 anni di non voto, ho votato Salvini alle politiche italiane del 2018 e alle europee del 2019; per quanto riguarda l'italianità sono italiano come te e tutti i venetisti che hanno la cittadinanza italiana, né più né meno, con la differenza che forse ho maturato una coscienza più chiara o diversa di tutto ciò.

25/30 anni fa anch'io come molti altri ho aderito al venetismo in ambito Liga e come i più anch'io ho assunto come vero per fede, per dogma, per conformismo settario o di gruppo quello che i più anziani, i più esemplari, i più influenti ci dicevano e ci raccontavano sulla storia del Veneto, sulla Serenissima, su Napoleone, sul Risorgimento italiano, sul Plebiscito del 1866 e tutto il resto, rigettando per partito preso quello che ci veniva raccontato dalla parte italiana considerata avversa e il nemico. Con il succedersi del tempo, però, la mia sete e fame di sapere e di verità mi ha portato ad approfondire e a verificare le cose e non trovando nel mondo venetista un terreno adatto a tale attività (non vi è mai stata una fervida e vivificante discussione/confronto su queste tematiche, un pò come nei partiti e nelle confessioni religiose si deve credere per forza, per fede o per conformismo) mi sono gradualmente ritirato man mano che lo studio di tutte queste cose mi mostrava le contraddizioni, le incoerenze, le lacune, le falsità, i limiti di una certa visione venetista/venezianista che strideva troppo con la logica, la storia, la realtà.

Oggi non taglio più la storia e la realtà con la menara o la marangona, non mi faccio più prendere il cuore, la mente e l'anima da dogmi di fede (miti e ideali irreali e assurdi), per me vale solo la ragione e il buon senso e la storia vera ben verificata senza pregiudizi e miti da anteporre come verità superiore preconfezionata.

Una delle cose che ho imparato in questi anni è che anche i veneti leghisti e i veneti che si sentono e si vogliono italiani, sono veneti che vanno considerati con rispetto oltretutto perché costituiscono la maggioranza dei cittadini, aspetto non trascurabile.
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