Corsega/Corsica

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Messaggioda Berto » ven dic 18, 2015 2:55 pm

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Regionali, la Corsica passa ai nazionalisti - I separatatisti dopo 40 anni trionfano su destra e sinistra

http://www.askanews.it/top-10/regionali ... 686310.htm

Ajaccio, 14 dic. (askanews) - Alle elezioni regionali francesi storica vittoria dei nazionalisti corsi che hanno conquistato la guida del governo isolano battendo sinistra uscente e destra e relegando l'estrema desta sotto il 10%. La lista "Per a Corsica" ha ottenuto il 35,50% dei voti, staccando destra e sinistra, mentre il Front national si è fermato al 9,80%. "L'isola di bellezza", nota per i suoi paesaggi paradisiaci che attirano milioni di turisti, riempie le cronache con le azioni violente dei separatisti contro il governo di Parigi. "E' la vittoria della Corisica e di tutti i corsi" ha dichiarato ieri sera all'annuncio dei risultati Gilles Simeoni, leader dei nazionalisti, accolto dai canti e dalle grida di migliaia di sostenitori che agitavano al bandiera corsa, bianca con la teste di moro, nelle vie di Ajaccio, Bastia e delle altre città dell'isola. Simeoni, eletto lo scorso anno sindaco di Bastia, ha aggiunto che l'elezione illustra "una volontà profonda di vera alternativa, una sete di democrazia, di sviluppo economico, di giustizia sociale". "E' servita una lunga marcia di 40 anni per arrivarci" ha detto il dirigente degli indipendentisti Jean-Guy Talamoni, dedicando alla vittoria "ai prigionieri e ai ricercati". "Saremo gli eletti di tutto il popolo" ha aggiunto Talamoni, affermando che "la Corsica non è una semplice circoscrizione amministrativa francese, ma un Paese, una nazione, un popolo". int4
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Re: Corsega/Corsica

Messaggioda Berto » ven dic 18, 2015 2:56 pm

Diu vi Salvi Regina devant la préfecture d'Ajaccio
https://www.facebook.com/385284660271/v ... 2390655272

Gli indipendentisti corsi vincono le elezioni regionali e festeggiano cantando Diu vi Salvi Regina, davanti alla Prefettura di Ajaccio.
Il canto Diu vi Salvi Regina venne adottato come inno nazionale della Corsica dalla Consulta che dichiarò indipendente la Nazione corsa nel 1735, ponendola sotto la protezione della Vergine Maria.
Dio vi salvi Regina
E madre universale
Per cui favor si sale
Al paradiso.
Voi siete gioia e riso
Di tutti i sconsolati
Di tutti i tribolati
Unica speme.
A voi sospira e geme
Il nostro afflitto core
In un mar' di dolore
E d'amarezza.
Maria, mar' di dolcezza
I vostri occhi pietosi
Materni ed amorosi
a noi volgete.
Noi miseri accogliete
Nel vostro santo velo
Il vostro figlio in cielo
a noi mostrate.
Gradite ed ascoltate
Ô vergine Maria
Dolce clemente e pia
Gli affetti nostri.
Voi dei nemici nostri
a noi date vittoria
E poi l'eterna gloria
In paradiso.

https://www.facebook.com/Cattolici-per- ... 1536341302
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Re: Corsega/Corsica

Messaggioda Berto » ven dic 18, 2015 2:57 pm

Scozia 2014, Catalogna Settembre 2015, Corsica Dicembre 2015...voglia d'identita', di anima, del calore di un linguaggio comune, di stare con chi ti capisce subito senza bisogno di dover riempire un questionario online o di seguire un protocollo certificato UE.

https://www.facebook.com/francisdrake.8 ... 9270847648

Voglia di rispetto per prodotti e risorse locali, di amore per l'ambiente dove sei nato, per le conversazioni con amici cari attorno allo stesso tavolo, per il cibo che hai sempre visto e mangiato fin da piccolo, per il vino che beveva anche tuo nonno, per ciò che ti e' stato tramandato come utile e saggio senza dover essere sempre condizionato da gente che non vedi e non vedrai mai nella tua vita e che non sai neanche dove abita, cosa mangia, cosa veste, per cosa vive e soprattutto per cosa muore. Voglia di stare con la tua gente e basta.
Quando si capirà che l'auto-determinismo e' destinato a crescere sempre di piu' in un mondo dove il pensiero unico, gli standard tecnologici ed etici globali stanno portando economie, società e culture diversissime all'annichilamento totale della loro anima più profonda? La vita e' diversità, e' un infinito di numeri, potenze e radici di numeri diversissime tra di loro. L'uguaglianza globale e' lo zero dove tutto si annulla.
Vi siete mai chiesti perche' il corpo umano e' una macchina perfetta? Perché ogni organo, comunità e tessuto di cellule ha la sua precisa identità, funzione e barriere. E ce ne sono infinite, tutte infinitamente diverse. Non pochissime come le funzioni e le icone tutti uguali di computers e i-phone sempre più uguali. Dio sta nella diversità delle cose, l'Infinito nella molteplicità delle realtà, la Perfezione nella complessità degli eventi. Così i Popoli, le Razze, le Comunita', i Territori del Mondo. Ognuno assolve a una funzione specifica del grande albero che la mitologia vichinga poneva al centro della terra. Affinché ogni ramo produca foglie e frutti diversi. Affinché la sua linfa scorra in milioni di fonti, fiumi, ruscelli e rigagnoli diversi generando infiniti Popoli diversi come gli Dei crearono mondi, stelle, pianeti senza fine.
Come abbiamo potuto credere che il destino dell'Umanità fosse quello di ridurci a parlare, mangiare, vivere, pensare, persino pregare tutti allo stesso modo? Forse che siamo più uguali delle formiche? Ma neanche loro sono tutte dannatamente uguali. E forse che avete mai trovato due conchiglie perfettamente uguali in riva al mare?
Se guardate la cosa da un punto di vista evoluzionistico noterete che più' scendete nella scala zoologica più le creature si assomigliano. Più cresce l'intelligenza più affiorano differenze, peculiarità', segni distintivi e nuove capacita' di adattamento alle sfide della Natura.
Ecco cosa stavano cercando di fare i fautori del Nuovo Ordine Mondiale. Abolire ogni identità per creare un mondo d'insetti da sfruttare e calpestare loro piacimento. Per renderci consumatori degli stessi prodotti, clienti delle stesse banche, bisognosi degli stessi mercati, ovviamente imposti solo da pochi, pochissimi individui. Ma un bel giorno i Popoli cominciarono a risvegliarsi ...e il loro progetto falli'. Ecco cosa sta succedendo. Dopo un secolo di totalitarismi militari e ideologici e trent'anni di totalitarismo economico e tecnologico c'e' un nuovo Umanesimo che sta tornando alla ribalta. Un nuovo mondo multipolare si prospetta all'orizzonte. Non sono populismi. Sono solo Popoli, ciascuno con la sua Anima, che tornano a gridare a viva voce la loro voglia di libertà, a chiedere il rispetto della loro identità, a esigere di governarsi da soli come fecero i Comuni ponendo le basi del futuro Risorgimento.
Non esiste un Uomo uguale per tutti. Non esiste un Popolo uguale per tutti. Non esiste nemmeno una Famiglia uguale per tutte. Siamo tutti Uomini, Donne, Popoli, Famiglie diverse perché siamo tutti come foglie e frutti di "alberi" dalle radici diverse. Vivi e di diverso colore come vive e diversamente colorate sono le nostre Bandiere. E ciò e bello, e' umano, e' soprattutto straordinariamente Divino. WSM
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Re: Corsega/Corsica

Messaggioda Berto » ven dic 18, 2015 2:57 pm

Jean-Guy Talamoni eletto presidente dell’Assemblea di Corsica, primo discorso in lingua corsa
17 dicembre 2015 da Urelianu Colombani

http://corsicaoggi.altervista.org/sito/ ... ngua-corsa

Il leader indipendentista Jean Guy Talamoni è stato eletto alla Presidenza dell’Assemblea di Corsica, l’organo legislativo della Collettività Territoriale di Corsica. Talamoni è stato eletto dopo tre scrutini con una maggioranza relativa di 24 voti, vale a dire l’insieme dei nuovi consiglieri eletti con la lista Pè a Corsica. Questo risultato è dovuto principalmente al fatto che, per i primi due scrutini, è necessaria una maggioranza assoluta, che gli altri partiti hanno rifiutato di concedere. I candidati erano 3, Jean-Guy Talamoni per i nazionalisti, Paul-Marie Bartoli per la sinistra e Camille de Rocca-Serra per la destra. I consiglieri del Front National non hanno invece candidato nessuno.
Il primo discorso del neo eletto Presidente dell’Assemblea è stato pronunciato interamente in lingua corsa. Talamoni ha ribadito l’apertura al dialogo e ha affermato che “u nostru duvere serà di permette à ognunu d’esse ascultatu“. Dopo aver affermato che sarà “u presidente di tutti l’eletti di st’Assemblea“, Talamoni ha continuato rivolgendo “duie parolle à nome di i mei, à nome di sta parte di muvimentu naziunale ch’ùn ha mai accittatu di ricunnosce l’autorità francese nant’à terra di Corsica.” e ha affermato che insieme agli altri nazionalisti, “simu ghjunti quì incù ciò chi no simu è ciò chi no portemu, […] incù e cisprere di Paoli, cascate in lu Borgu è in Ponte Novu, simu ghjunti quì incù i militanti di u Fronte di Liberazione Naziunale di a Corsica, morti per u nostru paese.” aggiungendo che “simu ghjunti quì incù a folla immensa è muta di tutti quelli ch’anu datu a sò vita per ch’ellu campi u populu corsu, […] incù i nostri prigiuneri, i nostri machjaghjoli.” Continuando l’elenco delle ragioni profonde della presenza dei nazionalisti “in stu locu sacru di a demucrazia corsa“, Talamoni ha ricordato la necessità di “porghje a manu à tutti i corsi e à quelli chi sò ghjunti ind’è noi ùn’hè tantu è chi so ghjunti in amichi, per sparte u nostru destinu.” e, chiamando all’unità dei corsi, ha chiesto “lasciate ogni paura, voi ch’entrate cun noi nant’à a strada di l’avvene, hè ghjunta l’ora di u ricunciliu di a nostra cumunità incù ella stessa” . Talamoni ha anche chiamato i rappresentanti dei corsi a lavorare insieme e ha annunciato che seguiranno incontri con tutti, dicendo che “dumane, scuntreremu i rapresentanti di a sucetà corsa, impiecati di u publicu è di u privatu, artigiani, cummercianti, agricultori, travagliadori culturali, insegnanti, studienti, disimpiecati, ritirati, sociu-prufessionali, associ e sindicati.”.
Un discorso storico, che segna la prima volta dei Nazionalisti alla guida della Corsica. Il più difficile inizia ora per il nuovo governo dell’isola: le sfide che si apriranno nei prossimi due anni saranno decisive per il futuro della Corsica e dei suoi abitanti. I Nazionalisti hanno lanciato un chiaro appello alle altre forze politiche a partecipare al processo decisionale nell’isola; la capacità di farlo sarà misura del senso di responsabilità di ciascuno.
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Re: Corsega/Corsica

Messaggioda Berto » sab gen 14, 2017 1:44 pm

I nazionalisti corsi lanciano la sfida: via bandiere e inno francese
14 Jan 2017
http://www.lindipendenzanuova.com/i-naz ... o-francese

Dal nostro inviato Paolo Crecchi – Ajaccio – Francesi fora , arabi fora , tutti fuori. In Corsica i nazionalisti sono andati al potere per la prima volta e ad Ajaccio gli immigrati maghrebini hanno aggredito una pattuglia di pompieri. Ignoti giustizieri, per vendetta, hanno devastato una sala di preghiera islamica.

Il prefetto ha sospeso per dieci giorni le manifestazioni pubbliche e sull’isola si è precipitato il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, per ribadire che la Corsica è Francia e deve rispettarne le leggi. Jean-Guy Talamoni, presidente della neoeletta assemblea regionale: «Niente affatto. Quando u principe diventa tirannu se po’ caccià. Lo abbiamo fatto con Genova e lo rifaremo con Parigi».

La rivoluzione di Natale, come annunciano di volerla ricordare i protagonisti, comincia con il voto del 13 dicembre scorso. A sorpresa, dopo quarant’anni di lotta allo Stato francese e guerre intestine, i nazionalisti conquistano la Collectivité territoriale de Corse, la futura Regione che diventerà operativa nel 2018 ma già adesso rappresenta la massima istituzione dell’isola.
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Re: Corsega/Corsica

Messaggioda Berto » gio dic 14, 2017 10:06 pm

In Corsica hanno stravinto gli indipendentisti
lunedì 11 dicembre 2017
Nelle elezioni di domenica hanno ottenuto oltre il 56 per cento, grazie a una coalizione costruita sulla richiesta di maggiore autonomia

http://www.ilpost.it/2017/12/11/corsica ... zionalisti

Domenica 10 dicembre la coalizione autonomista e indipendentista “Pe’ a Corsica” di Gilles Simeoni e Jean-Guy Talamoni ha vinto il secondo turno delle elezioni territoriali in Corsica con il 56,5 per cento dei voti. Le altre tre liste che avevano superato il primo turno sono arrivate molto indietro rispetto a “Pè a Corsica”: quella di Jean-Martin Mondoloni (destra regionalista) ha ottenuto il 18,29 per cento, quella de La République en Marche – il partito del presidente francese Macron – guidata da Jean-Charles Orsucci il 12,67 e quella de Les Républicains di Valérie Bozzi – cioè il tradizionale centrodestra francese – il 12,57. Il tasso di astensione è stato del 47,5 per cento, molto alto.

Circa un’ora dopo la chiusura dei seggi, alle 18, Gilles Simeoni aveva parlato di un “trend straordinario” per i nazionalisti, che erano già arrivati in vantaggio al primo turno delle elezioni di domenica 3 dicembre. I festeggiamenti sono dunque iniziati già nel tardo pomeriggio, a scrutinio appena cominciato, in un tendone di Bastia dove centinaia di sostenitori e sostenitrici hanno sventolato bandiere e cantato canzoni.

Quelle di domenica sono state elezioni anticipate, perché dal primo gennaio del 2018 ci sarà una riorganizzazione territoriale della Corsica: la nuova “Assemblea della Collettività” – che sarà formata da 63 rappresentanti – sostituirà i due dipartimenti in cui è stata finora divisa l’isola e la collettività territoriale eletta nel 2015. Gilles Simeoni diventerà il primo presidente di questa nuova Collettività: ha 50 anni, ha studiato giurisprudenza ed è figlio di uno dei “padri” del nazionalismo corso, Edmond Simeoni, che nel 1975 vicino ad Aleria guidò con il fratello la prima azione del movimento autonomista: con circa 30 uomini armati di fucili da caccia occupò una cantina vinicola appartenente a un importante imprenditore di origine pieds-noirs, un ex colono francese in nord Africa, per protestare contro una truffa che minacciava di rovinare centinaia di piccoli viticoltori. Gilles Simeoni militò nel movimento fondato dal padre e divenne famoso per aver difeso in tribunale l’indipendentista corso militante Yvan Colonna, condannato all’ergastolo perché accusato di essere l’autore dell’omicidio del Prefetto Claude Érignac il 6 febbraio 1998 ad Ajaccio. Nel 2014 Gilles Simeoni è stato poi eletto sindaco di Bastia e ha contribuito ai successi elettorali della coalizione nazionalista dei successivi due anni.

Dopo la vittoria Gilles Simeoni ha detto che «Parigi avrà oggi una misura di ciò che sta accadendo in Corsica». Domenica notte il primo ministro Edouard Philippe ha chiamato il leader autonomista inviandogli le proprie «congratulazioni repubblicane» e dicendo di essere disponibile «a riceverlo». Anche il ministro dell’Interno del governo Macron, Gérard Collomb, ha voluto assicurare «ai nuovi eletti la disponibilità del governo, in uno spirito di ascolto, dialogo e rispetto reciproco». Di fronte ai giornalisti, Simeoni ha aggiunto di aver spiegato ai rappresentanti del governo Macron che «al di là della cortesia formale, ci aspettiamo e speriamo in un dialogo autentico: le condizioni non sono mai state così favorevoli per la questione corsa (…) da risolvere in modo pacifico e duraturo con una soluzione politica».

La coalizione di Gilles Simeoni e di Jean-Guy Talamoni si è costituita sulla base delle idee comuni a entrambi i partiti: non chiede l’indipendenza della Corsica ma innanzitutto maggiore autonomia, cosa che ha rassicurato molto l’elettorato nonostante gli avversari, durante la campagna elettorale, abbiano molto insistito su questo argomento facendo spesso riferimento alla situazione della Catalogna. Se il problema dell’indipendenza non è all’ordine del giorno, scrive il quotidiano francese Le Monde, la coalizione nazionalista spera di averla vinta subito su alcune questioni fondamentali: l’amnistia per i «prigionieri politici», l’ufficialità della lingua corsa e il riconoscimento dello status di residente corso per opporsi alla compravendita di terreni sull’isola ed evitare speculazioni immobiliari.
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