Islam, persecuzione e sterminio dei cristiani

Re: Ixlam (persecousion e stermegno dei creistiani)

Messaggioda Berto » mer apr 22, 2015 1:20 pm

Anche la Chiesa si unisce alla sinistra nel giustificare la violenza islamica contro i cristiani

http://www.ioamolitalia.it/blogs/ps-pol ... tiani.html

Se il tempo me lo consentisse cercherei di studiare in modo approfondito psichiatria e psicologia, per capire cosa sta succedendo a tante menti italiane (e non solo) apparentemente colte e lucide. Certo, si possono avere differenti opinioni politiche; si possono manifestare differenti sensibilità; si possono immaginare differenti future evoluzioni storiche, ma la negazione dei fatti è un comportamento che ha a che vedere solo con la malafede o, per bene che vada, con la perdita delle capacità cognitive sostituita da valutazioni “di pancia” innescate da tossici condizionamenti ideologici ed umanitaristici. I recenti avvenimenti sui massacri dei cristiani dimostrano quanto in Italia il politicamente corretto impedisca una serena valutazione sulle cause di tali tragedie e sul modo di porvi un qualche limite. L’assassinio di dodici africani cristiani ad opera di pii musulmani su un gommone proveniente dalla solita Libia è l’ultima e più lampante dimostrazione dello stravolgimento dei fatti ad opera di politici e religiosi nostrani. Già senza che si avessero notizie più dettagliate sui fatti, è scattata la gara tra i giustificazionisti. In prima linea, naturalmente, politici e giornalisti di sinistra capeggiati dall’ineffabile lady Boria Boldrini che, a conferma della sensibilità e del buon gusto che da sempre la caratterizzano, ci ha pure ironizzato su (“Uccisi per motivi religiosi? Non penso discutessero di teologia!”). Ma che politici e giornalisti sinistri abbiano un tale comportamento è normale e prevedibile, poiché sulla distorsione delle realtà e sullo sfruttamento di solidarietà ed accoglienza essi costruiscono brillanti carriere mentre i loro amici costruiscono imperi economici senza affrontare la benché minima concorrenza. Ciò che proprio non si spiega, se non ricorrendo agli specialisti della psiche, è il giustificazionismo di taluni religiosi. Essi, infatti, sostengono la teoria secondo la quale, in determinati contesti, l’aggressività aumenta: qualcuno ha addirittura citato, con ammirevole sprezzo del ridicolo, l’effetto “barca a vela”, ossia quel fenomeno che porta alla perdita del controllo dei nervi quando si convive per lungo tempo in spazi ristretti. In pratica, i due gruppi religiosi presenti sul gommone avrebbero litigato solo a causa del contesto nel quale si trovavano, caratterizzato soprattutto dalle avversità cui andavano incontro. Tali affermazioni sono facilmente confutabili, in quanto è proprio nelle condizioni di pericolo che le differenze di varia natura vengono accantonate per dedicare tutte le proprie energie a salvare la pelle, collaborando con chi sta al proprio fianco a prescindere da chi sia e da come la pensi. L’effetto “barca a vela” svanisce quando si rischia di colare a picco. Dal racconto di diversi testimoni sappiamo però che i musulmani si sono inferociti quando qualche cristiano ha cominciato ad invocare l’aiuto di Gesù: ciò è inammissibile per un orecchio islamico, è un atto di sfida a cui rispondere con violenza. Del resto sappiamo che, anche negli stati islamici meno integralisti, i cristiani possono pregare solo nelle (pochissime) chiese colà ancora in piedi o all’interno delle mura domestiche, ma mai all’esterno ed in presenza di sensibili fedeli del credo dominante. La vicenda si è per ora conclusa con dodici cristiani assassinati e quindici musulmani arrestati, che probabilmente verranno condannati (sia pure a pene ridotte dalle attenuanti culturali) e quindi avviati ad una sicura carriera di fondamentalismo all’interno delle patrie galere. Oltre che ad essere mantenuti a spese del contribuente per parecchi anni, a costi decisamente superiori a quelli sostenuti dallo stato italiano per i richiedenti asilo. Ciò che purtroppo non si vuole capire è che quei quindici islamici (probabilmente) responsabili della strage sul gommone non sono criminali incalliti, ma solo persone cresciute con un certo imprinting – ahimè sempre più diffuso – che le ha portate a manifestare ed attuare un comportamento, eccezionale quanto si vuole, ma comunque da esse ritenuto lecito. Sbagliano anche quei commentatori non politicamente corretti che sostengono che tra gli assassini vi fossero anche dei terroristi in arrivo nel nostro Paese. In tal caso, i terroristi non avrebbero scatenato una rissa col rischio di rovesciare il barcone o di farsi arrestare una volta sbarcati: il loro unico interesse, in quei frangenti, sarebbe stato solo quello di approdare in Italia sani e salvi. Al di là dell’ennesima strage di innocenti, l’aspetto terrorizzante della vicenda, come plasticamente dimostrato dai fatti, è che dei normali musulmani in cerca di un futuro migliore, ma culturalmente carichi di astio ed aggressività, possano all’improvviso trasformarsi in feroci assassini per ingiustificabili ragioni di odio religioso. Se ciò succede in mare, nessuno può escludere che lo stesso possa prima o poi ripetersi sulla terraferma. Ma i nostri politici e giornalisti di sinistra continuano a non voler prendere atto della realtà. I barconi non ottenebrano solo le menti di stranieri disperati. Anche tantissimi cervelli nostrani.
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Re: Ixlam (persecousion e stermegno dei creistiani)

Messaggioda Berto » mer apr 22, 2015 10:37 pm

La Boldrini la smetta di assolvere l'islam anche quando gli islamici gettano a mare i cristiani

http://www.ioamolitalia.it/blogs/verita ... tiani.html

Provo una profonda vergogna come italiana davanti alle ignobili parole della signora Boldrini: "Non credo ci sia stata una discussione teologica sulla barca", ha detto, in riferimento alla vicenda che ha visto dei clandestini islamici gettare in mare nove cristiani.

Gentilissima signora Boldrini, la discussione teologica c’è stata. La domanda: “Sei cristiano? Dimostrami che sei islamico citando versi del Corano”, è in tutto e per tutto una discussione teologica. La domanda riguarda la fede in Dio, in greco Teo, quindi è proprio una discussione teologica, è una discussione teologica che condanna a morte, circa 100.000 morti l’anno, un numero insufficiente, evidentemente, perché lei abbia un sussulto di indignazione. Lo stesso tipo di discussione teologica che ha condannato a morte i ragazzi in Kenya, i 21 martiri sgozzati in Libia perché il loro sangue tingesse di rosso il Mediterraneo, gli innumerevoli morti della Nigeria, il ragazzo bruciato vivo in Pakistan.

Per la signora Boldrini che riscrive la lingua italiana, si mette lo strofinaccio sulla testa quando va in moschea, il rispetto delle tradizioni islamiche è sacro, quanto sacro è lo spregio di quelle italiane: una posizione accettabile se fosse un privato cittadino, ma è inaccettabile da parte della terza carica dello Stato.

Denuncio la vigliaccheria di innumerevoli giornalisti che spacciano i morti ammazzati per gli effetti di “una guerra di religione” e “le guerre di religione sono tutte sbagliate”. Le guerre sono situazioni dove tutti sono armati, mentre dove le armi sono da una parte sola si tratta di massacro. Le guerre non sono tutte sbagliate, chi combatte perché sta aggredendo e chi combatte perché difende non sono sullo stesso piano, chi li mette sullo stesso piano fa il gioco degli aggressori.

Le verità più elementari sono travolte e annientate. E adesso visto che su questa pagina FB, periodicamente bloccata, siamo tutti brutti sporchi e cattivi, parliamo di xenofobia. La xenofobia vuol dire letteralmente paura dello straniero ed è la norma di qualsiasi consorzio di creature umane, in realtà di creature viventi.

Appartenere a un gruppo, a una tribù, a una nazione significa aver riconosciuto il patto sociale, il rispetto della legge comune, non uccidere, non rubare, con commettere stupro sugli altri appartenenti al gruppo.

Chiunque venga dall’esterno non ha riconosciuto questo patto, potrebbe sottoscriverlo o non sottoscriverlo, cioè essere un amico o un nemico e se me ne accorgo tardi, dopo che ne ho permesso l’ingresso, ho un nemico in casa.

L’affermazione: tutti gli immigrati sono cattivi e pericolosi è razzista, tra l’altro tre delle personalità politiche europee che più amo, Magdi Cristiano Allam, Souad Sbai e Ayan Hirsi Alì, sono immigrati.

L’affermazione tutti gli immigrati sono buoni. È altrettanto razzista e follemente pericolosa.

La xenofobia, paura dello straniero, non è una colpa, ma un elementare diritto umano perché è onere dello straniero dimostrare di essere innocuo. Ed è dovere di ogni popolo difendere la terra ereditata dai propri padri che darà in eredità ai propri figli.

Un popolo che non o fa, si sta candidando a essere un popolo di schiavi oppure di morti.

Grazie signora Boldrini.
di Silvana De Mari 21/04/2015
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Re: Ixlam (persecousion e stermegno dei creistiani)

Messaggioda Berto » ven mag 15, 2015 6:51 pm

"Togliti il crocifisso dal collo". Senegalese pesta una 12enne

Orrore a Terni. Il 12enne africano aveva presa di mira la ragazzina, con insulti e altre aggressioni, perché portava un crocifisso al collo. Ieri l'aggressione davanti a scuola: l'ha colpita alla schiena tanto forte da mandarla in ospedale
Sergio Rame - Ven, 15/05/2015 - 17:25


http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... ok+Interna

Aggredita da un compagno di classe, un ragazzino senegalese, perché aveva una collanina con un crocifisso.

La 12enne italiana, pestata all’uscita di una scuola media di Terni, ha riportato una contusione toracica che, dopo essere stata visita al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria, è stata giudicata guaribile entro una ventina di giorni.

Nei confronti del 12enne i militari non hanno preso alcun provvedimento perché non può essere imputabile. Dopo averle intimato più volte di togliersi la collanina, il senegalese ha colpito la ragazzina alle spalle sferrandole un violentissimo colpo di karate che l'ha quasi tramortita. La madre della studentessa è immediatamente intervenuta e ha bloccato il giovane che, sentito dai militari, ha ammesso di aver aggredito la ragazza perché questa indossava il crocifisso al collo. La dodicenne ha confermato ai carabinieri che il 12enne africano, che aveva iniziato a frequentare la scuola una ventina di giorni fa, l'aveva presa di mira, con insulti e altre aggressioni, proprio a causa del crocifisso.
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Re: Ixlam (persecousion e stermegno dei creistiani)

Messaggioda Berto » ven mag 15, 2015 7:17 pm

Ravenna, giovani islamici insultano la processione

Le urla quando la processione è passata davanti all'edificio che ospita un'associazione di cultura islamica. La vicenda è sintomo di una convivenza sempre più difficile
Chiara Sarra - Ven, 15/05/2015

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 28796.html

C'è chi parla solo di "ragazzata", ma quello che è successo a Conselice (Ravenna) assume dei contorni preoccupanti in un periodo in cui sempre più si sente parlare di scontro di civiltà, quella cattolica e quella islamica.

Tutto è accaduto domenica mattina quando, dopo la messa, è partita una processione tra le strade del paese, come racconta Il Resto del Carlino. Dietro l'immagine della Madonna, un centinaio di fedeli. Ma quando il corteo ha raggiunto l'edificio che ospita l'associazione di cultura islamica Attadamun, alcuni ragazzini al suo interno hanno iniziato a intonare un coro di insulti e di "Andate via di qui".

Nonostante in molti abbiano sentito le parole, la processione è andata avanti senza intoppi, ma la vicenda ha fatto indignare i più, nonostante qualcuno sostenga che "in fin dei conti si è trattato di un gruppetto di bambini che forse non si sono neppure resi conto della gravità del loro gesto". Dopo un incontro con il sindaco di Conselice, Paola Pula, l'associazione ha scritto una formale lettera di scuse alla parrocchia e ai fedeli. Ma l'episodio lascia comunque l'amaro in bocca ed è sintomo di una radicalizzazione delle posizioni che certo non fa bene alla convivenza. "L’accaduto, anche se riguarda il comportamento di alcuni bambini non è tollerabile e non va sottovalutato, tanto che mi risulta che i ragazzini siano stati rimproverati dagli stessi rappresentanti dell’associazione", ha detto il sindaco.
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Re: Ixlam (persecousion e stermegno dei creistiani)

Messaggioda Berto » dom mag 24, 2015 9:20 pm

Li xlameghi moderà ?

https://www.facebook.com/MagdiCristianoAllam?fref=ts

Buongiorno amici. Pensate che l'81,8% dei telespettatori della Tv araba Al Jazeera sostiene lo "Stato islamico" dell'Isis e le sue recenti vittorie in Siria e Iraq.
Ricordo che subito dopo gli attentati di Al Qaeda contro le due Torri gemelle l'11 settembre 2001, ben il 97% dei musulmani approvò il terrorismo islamico che aveva colpito con successo al cuore degli Stati Uniti.
La verità è che i cosiddetti musulmani moderati lo sono finché sono costretti a rispettare le nostre leggi. Ma quando il terrorismo islamico prende il sopravvento lo acclamano e lo seguono. Svegliamoci!
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Re: Ixlam (persecousion e stermegno dei creistiani)

Messaggioda Berto » mer mag 27, 2015 10:32 am

LA VERITÀ CHE NON DICONO SULL'ISLAM - Dr. Bill Warner
https://www.youtube.com/watch?t=88&v=LcUazmYYUcI
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Re: Ixlam (persecousion e stermegno dei creistiani)

Messaggioda Berto » mar giu 30, 2015 8:16 pm

Cristiani en Iraq

https://www.facebook.com/MagdiCristianoAllam?fref=ts

SILVANA DE MARI - Nel 2003 i cristiani in Iraq erano 1,5 milioni, ora sono 200.000, ma questi sono problemi minori, volete mettere con il matrimonio gay? I cristiani hanno portato pace, la difficilissima pace tra sciiti e sunniti, perché per scannare loro le due sanguinose fazioni si calmano e si accordano.

I cristiani in Iraq rappresentano una delle comunità più antiche della terra, la popolazione indigena del paese, formata da assiri, caldei, armeni e c’erano addirittura alcune comunità che parlavano l’aramaico antico, la lingua di Gesù e ora non la parla più nessuno perché sono stati massacrati. Se fossero stati foche o panda almeno il Wwf si sarebbe mobilitato, non se li sono mangiati e quindi anche i vegetariani non si sono indignati. Il Vaticano sta facendo cose più serie che occuparsi di loro, vale a dire dettare direttive sul riciclaggio della spazzatura.

Ma noi quando i nostri figli ci guarderanno in faccia e ci chiederanno come abbiamo potuto permettere questo scempio, noi cosa accidenti risponderemo? Cosa mostreremo? Le fotografie della bandiere arcobaleno? L’enciclica sulla spazzatura?
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Re: Ixlam (persecousion e stermegno dei creistiani)

Messaggioda Berto » dom lug 05, 2015 7:12 pm

Guerra, Pace - e Inganno - nell'Islàm
di Raymond Ibrahim
12 Febbraio 2009

http://www.webalice.it/pvmantel/traduzioni/taqiyya.html
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Re: Ixlam (persecousion e stermegno dei creistiani)

Messaggioda Berto » mer lug 08, 2015 8:00 pm

Eretica, Ayaan Hirsi Ali torna a far discutere: “L’Islam va riformato: non è una religione di pace”

di Davide Turrini1 luglio 2015
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07 ... ta/1832163

“La religione islamica è a un bivio – scrive l'ex deputata olandese – I musulmani, non a decine o a centinaia, ma a decine e centinaia di milioni, dovranno decidersi consapevolmente ad affrontare, dibattere e in ultima istanza respingere gli aspetti violenti contenuti nella loro fede”

L’Islam non è una religione di pace e per questo va riformata. Lo spiega in un ficcante e denso saggio “illuminista” – Eretica – Cambiare l’Islam si può (Rizzoli) – l’ex deputata olandese di origine somala, oggi giornalista, Ayaan Hirsi Ali. La 46enne che collaborò anche con l’artista Theo Van Gogh, ucciso da un estremista islamico ad Amsterdam nel 2004, si è gettata a capofitto nel tema a lei più caro: la violenza e la brutalità insita nei versetti coranici trasformata in dettame politico della quotidianità di molti stati islamici, nonché di una fetta di musulmani che in nome del Corano decapitano e uccidono in mezzo mondo.

Già nella precedente autobiografia – Infedele (2007) – aveva raccontato la sua storia di ragazzina somala ricoperta fino alla punta del naso con hijab, guantini e attivista dei Fratelli Musulmani, prima di migrare in Europa e negli Usa. Ora, però, non è più tempo dell’epica del passato o della sensibilizzazione sull’oppressione della donna nel mondo islamico: “Senza la radicale alterazione di alcune delle concezioni fondamentali dell’Islam, non potremo risolvere lo scottante e sempre più globale problema della violenza politica perpetrata in nome della fede”, spiega la donna. Ed è un parlare fuori dai denti, nella speranza che qualcuno la segua in questo ribaltamento organico del dogma criticato: “È sciocco dire, come fanno spesso i nostri leader politici occidentali, che le azioni violente degli islamisti radicali possano essere separate dagli ideali religiosi che li ispirano. Dobbiamo invece riconoscere che tali azioni sono mosse da un’ideologia politica, un’ideologia insita nello stesso Islam e nel suo libro sacro, il Corano, come pure nella vita e negli insegnamenti del Profeta Maometto, contenuti negli ahadith”. Tra l’altro, Eretica è un libro, a detta proprio dell’autrice, che vuole scuotere anche molte certezze dei liberali occidentali, quelli che l’hanno accusata di “islamofobia” e che le hanno revocato una laurea ad honorem nel 2014 all’università Brandeis negli Usa: “Cerco di mettere in discussione l’idea, quasi universalmente condivisa tra i liberali d’occidente, che la motivazione per la quale sempre più musulmani si stiano unendo alla frange più violente dell’Islam, risieda nei problemi economici e politici del mondo musulmano.

Ciò significa attribuire un’importanza eccessiva a forze esogene, come la politica estera occidentale”. L’ex deputata scrive dopo l’attentato alla redazione di Charlie Hebdo, dopo le stragi di Parigi, in Nigeria, in Australia, i morti in Danimarca, tanto che nella prima pagina del libro, quando lascia spazi bianchi tra le righe di un simil lancio d’agenzia che descrive un attacco terroristico islamico sembra di scorgere tutte quelle funeste tappe appena passate, ma anche le più vicine, tragiche e recenti avvenute in Tunisia e nel sud est della Francia: “Dopo gli attentati a Parigi il portavoce della Casa Bianca si è dato gran pena di distinguere tra una “religione pacifica” e i “messaggi violenti ed estremisti dell’ISIL (…) ma se la premessa fosse sbagliata? Perché non sono solo Al-Qaeda e l’IS a mostrarci il volto efferato della fede e della pratica dell’Islam” – spiega Ayaan Hirsi Ali. E via con tutti quegli stati come il Pakistan (“dove la blasfemia è punita con la morte”); l’Arabia Saudita (“dove chiese e sinagoghe sono considerate fuori legge e la decapitazione è una pena come le altre al punto che nell’agosto 2014 ce n’è stata una al giorno”); all’Iran (“dove la lapidazione è considerata accettabile e e gli omosessuali vengono punti con l’impiccagione”) e il Brunei (“dove il sultano sta reintroducendo la sharia e la pena di morte per gli omosessuali”).

Tre le categorie di musulmani distribuite in percentuali differenti tra stati islamici e non, l’autrice ne delinea tre: i “musulmani di Medina”, “i musulmani della Mecca” e i dissidenti, “i musulmani in trasformazione”. I primi, non proprio un’irrisoria minoranza (“48 milioni”) sono quelli “che considerano un dovere religioso l’imposizione con la forza della sharia e sono a favore di un Islam immutato rispetto a ciò che era nel settimo secolo”; i secondi “la netta maggioranza”, quelli “che vivono uno stato di difficoltosa tensione con la modernità” e che stando in Occidente dove l’Islam è una religione minoritaria vivono quello che “si potrebbe definire uno stato di dissonanza cognitiva”. Ed è con questi ultimi che i musulmani “in trasformazione”, gli eretici di cui Ali dice di far parte, vorrebbero dialogare. Cinque i punti della riforma sui precetti religiosi che la scrittrice mette sulla pubblica piazza: “Le personalità religiose dell’Islam devono riconoscere che il Corano è solo un libro; devono ammettere che tutto ciò che facciamo nella nostra vita terrena è infinitamente più importante di qualunque cosa possa accaderci dopo la morte; che la sharia ha un ruolo circoscritto ed è subordinata alle legge delle nazioni in cui il musulmano risiede; devono porre fine alla pratica di imporre per legge ciò che è giusto e ciò che è sbagliato che infligge il conformismo a spese della modernità; devono respingere in toto il concetto di jihad inteso alla lettera come chiamata alle armi contro i non musulmani e musulmani considerati eretici o apostati”.

“L’Islam è a un bivio – conclude l’autrice – I musulmani, non a decine o a centinaia, ma a decine e centinaia di milioni, dovranno decidersi consapevolmente ad affrontare, dibattere e in ultima istanza respingere gli aspetti violenti contenuti nella loro religione”. Un processo che per essere realizzato ha bisogno di una leadership di dissidenti “con il sostegno degli stati occidentali”: “Immaginiamo cosa sarebbe cambiato se durante la guerra fredda l’Occidente avesse dato appoggio non ai dissidenti dell’Est europeo – come Havel e Walesa – ma all’Unione Sovietica, in quanto rappresentativa dei comunisti moderati”.
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Re: Ixlam (persecousion e stermegno dei creistiani)

Messaggioda Berto » gio lug 16, 2015 8:57 pm

Appello dei cristiani massacrati dai terroristi islamici in Iraq: è ora di combattere!

https://www.youtube.com/watch?v=domtaJz ... e=youtu.be

Buongiorno amici. Ogni tanto parliamo e denunciamo il genocidio dei cristiani in corso in Iraq, in Siria e altrove, ma il giorno dopo tutto tace, come se nulla fosse successo. Una suora francese ha inviato una drammatica testimonianza da Erbil, città curda dove si sono rifugiati circa 40 mila cristiani che risiedevano a Qaraqosh, nel nord dell'Iraq, ribattezzata la "capitale del cristianesimo in Iraq".

La suora francese scrive attraverso una mail che sta facendo il giro del mondo: "Abbiamo perduto la città dì Qaraqosh. È caduta. Loro, l'Isis, decapitano i bambini in modo sistematico. L'Isis ha respinto i Peshmerga (combattenti curdi) e si trova a meno di 10 minuti da dove il nostro gruppo lavora per la distribuzione del cibo, per la sopravvivenza. A migliaia sono fuggiti la scorsa notte da Erbil. Il nostro gruppo è e rimarrà lì. Per favore pregate permanentemente per la liberazione della gente del Nord dell'Iraq dalla terribile avanzata del terrore dell'Isis".

Cari amici, la preghiera va bene, ma se non combatteremo per sconfiggere i terroristi islamici tagliagole salveremo l'anima ma saremo annientati, finirà la nostra civiltà, l'unica al mondo che si fonda sulla sacralità della vita, della dignità e della libertà.
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