Stermegno de li Yazidi en Iraq

Stermegno de li Yazidi en Iraq

Messaggioda Berto » mer ago 13, 2014 6:35 am

Stermegno de li Yazidi en Iraq
viewtopic.php?f=110&t=1075


Iraq, ministro: “Uccisi 500 Yazidi, donne e bambini sepolti vivi in fosse comuni”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08 ... li/1087225

Lo ha detto all'agenzia Reuters Mohammed Shia al-Sudani, ministro iracheno per i diritti umani. Intanto sono fuggite 20.000 delle almeno 40.000 persone della minoranza intrappolate da giorni sui monti di Sinjar. I curdi riconquistano due città strategiche. Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini: "Valutiamo iniziative non solo umanitarie con il ministero della Difesa"

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 10 agosto 2014

Lo Stato Islamico avrebbe ucciso almeno 500 Yazidi durante l’offensiva condotta nel nord dell’Iraq. Lo ha detto all’agenzia Reuters Mohammed Shia al-Sudani, ministro iracheno per i diritti umani, secondo cui Isis avrebbe anche sepolto vive diversi membri della minoranza etnica, compresi donne e bambini. Trecento donne sarebbero state rapite e ridotte in schiavitù. “Abbiamo prove certe, ottenute dai membri della comunità yazidi in fuga da Sinjar, e fotografie che dimostrano inequivocabilmente che le bande dello Stato Islamico hanno ucciso almeno 500 yazidi dopo aver conquistato la città”, ha detto al-Sudani in una intervista telefonica. “Alcune delle vittime - continua al-Sudani – compresi donne e bambini, sono stati sepolti vivi in fosse comuni a Sinjar e nei dintorni”. Il racconto del ministro è raccapricciante: “In alcune delle immagini si vedono cadaveri allineati giustiziati con un colpo alla testa, mentre i miliziani esultano brandendo le armi sui corpi”.

Proseguono i raid dei caccia Usa
Intanto gli Stati Uniti proseguono con i raid contro le postazioni dell’Isis iniziati tre giorni fa, in particolare ”per difendere le forze curde vicino a Erbil, dove si trovano personale e cittadini americani”, ha affermato il Comando Centrale Usa. Jet da combattimento e droni hanno effettuato altri quattro raid contro i militanti. Gli attacchi vicino Sinjar sono stati estesi: si tratta del terzo round da quando è partito l’ordine dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Il comando centrale ha riferito che i militanti dello Stato islamico stavano nuovamente attaccando civili yazidi che cercavano riparo nelle montagne di Sinjar. In un comunicato l’esercito ha aggiunto che i combattenti stavano colpendo i civili indiscriminatamente.

“Ventimila rifugiati yazidi sono salvi”
Sono riuscite a fuggire 20.000 delle almeno 40.000 persone della minoranza degli yazidi intrappolate da giorni sui monti di Sinjar. Lo riferisce l’Afp. Già ieri i combattenti curdi avevano annunciato di aver aperto un primo corridoio come via di fuga. Secondo la deputata Vian Dakhil, rappresentante della minoranza Yazidi, gli scampati sono almeno 20.000, mentre un responsabile curdo del valico di Fishkabur, nel nord dell’Iraq, ha indicato un numero fino a 30.000. I fuggitivi sarebbero riusciti a rifugiarsi in Siria, per poi tornare sotto scorta curda nel territorio del Kurdistan iracheno al riparo dai jihadisti. Le forze curde dei Peshmerga hanno riconquistato inoltre due città in posizione strategica.

Il ministro degli Esteri francese Fabius a Bagdad
Da subito Parigi aveva promesso di affiancare Washington e condividere la decisione di Barack Obama. E oggi il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius è in Iraq; a Bagdad incontrerà il suo omologo iracheno Hoshyar Zebari poi a Erbil, capitale del Kurdistan, dove troverà il presidente della regione Massud Barzani. Parigi fornirà “diverse tonnellate” di aiuti alle centinaia di migliaia di sfollati iracheni, ha detto Fabius. Il ministro ha chiesto agli iracheni “di formare un governo di ampia unità, in modo che tutti gli iracheni si sentano rappresentati e insieme conducano una battaglia contro il terrorismo”.

Mogherini: “Valutiamo iniziative con il ministero della Difesa”
Oltre allo sforzo per fare arrivare gli aiuti umanitari in Iraq, l’Italia sta “valutando una serie di altre iniziative in questi giorni che non riguarderanno probabilmente soltanto il ministero degli Esteri, ma potranno riguardare anche il ministero della Difesa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Federica Mogherini, intervenendo a RaiNews24, lasciando intendere che esiste la possibilità di un qualche tipo di intervento italiano nel paese. Devono essere “i ministri degli Esteri dell’Ue, non i livelli diplomatici, a prendersi le responsabilità politiche” per le numerose crisi in atto “attorno ai confini dell’Europa”, ha detto il capo della Farnesina. Sempre nella giornata di oggi, l’Ue aveva definito “crimini contro l’umanità” gli atti commessi dai jihadisti.

Patriarca caldeo: “Sconcertante intervento Usa solo su Erbil”
“La decisione del presidente americano Barack Obama di intervenire militarmente soltanto per difendere Erbil è sconcertante”. Così scrive il patriarca caldeo di Babilonia, Luis Raphael I Sako, in un appello inviato all’associazione Acs, “Aiuto alla Chiesa che Soffre”. Il patriarca critica fortemente il mancato intervento Usa per liberare Mosul e la Piana di Ninive dal cosiddetto Isis e la scelta di Washington di non dare appoggio alle forze del governo di al Maliki, a meno che queste non si alleino con i peshmerga. “È deprimente pensare che questa drammatica situazione continuerà finché l’esercito iracheno non si schiererà al fianco di quello curdo per combattere Isis”, afferma Sako. Il prelato caldeo punta il dito anche contro Bagdad: “Mentre il Paese è sotto attacco, i politici continuano a lottare per la conquista del potere” e intanto “terribili e allarmanti sono le condizioni delle migliaia di rifugiati, tra cui moltissimi cristiani: si lascia presagire un ancor più terribile disastro”.

Papa: “Increduli e sgomenti per le violenze sui cristiani”
Papa Francesco, dopo l’appello di giovedì 7 agosto a “porre fine al dramma umanitario, è tornato a chiedere attenzione prima su Twitter (“Le persone private della casa in Iraq dipendono da noi. Invito tutti a pregare e, quanti possono, ad offrire un aiuto concreto”), quindi durante l’Angelus in piazza San Pietro: “Quanto succede in Iraq, con le violenze contro i cristiani costretti alla fuga dai fondamentalisti islamici, “offende gravemente Dio e l’umanità”, ha detto il pontefice al termine dell’Angelus in piazza San Pietro. “Non si porta l’odio in nome di Dio! Non si fa la guerra in nome di Dio!”, ricorda il Papa, che si è detto “incredulo e sgomento per le violenze contro i cristiani”.

Iraq, lo straziante appello della deputata yazidi: “Salvateci, ci stanno sterminando”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/08/ ... ndo/292167

“Fratelli salvateci, ci stanno sterminando. Un’intera religione viene cancellata dalla faccia della terra. Fratelli, vi imploro in nome dell’umanità: salvateci”. Questo l’accorato appello che Vian Dakhil, membro yazidi del Parlamento iracheno, lancia in lacrime al presidente dell’assemblea per salvare la sua popolazione. Si tratta di minoranza religiosa di 4.000 anni che unisce Islam e Zoroastrismo e perlopiù presente nel Nord dell’Iraq. “Siamo vittime – spiega – di uno sterminio da parte dei jihadisti che continueranno a giustizier gli yazidi se non si convertiranno all’Islam“. La parlamentare descrive la tragedia delle donne uccise o vendute come schiave sessuali, dei bambini morti di stenti e chiede che tutto questo venga fermato. “Sono stati giù uccisi 500 uomini yazidi, perchè – racconta – siamo considerati adoratori del diavolo dallo Stato Islamico. Fratelli – prosegue – lontano da ogni disputa politica, noi vogliamo solidarietà umana. Sto parlando in nome dell’umanità. Salvateci, salvateci! Ci stanno massacrando, ci stanno sterminando”
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Stermegno de li Yazidi en Iraq

Messaggioda Berto » dom mag 03, 2015 4:12 pm

600 yazidi massacrati e gettati in una fossa comune: perché neanche il Papa lo denuncia?

http://www.ioamolitalia.it/editoriale/6 ... uncia.html

Buongiorno amici. Seicento yazidi, membri di una minoranza confessionale, sono stati massacrati e gettati in una fossa comune in Iraq dai terroristi dello “Stato islamico” dell'Isis. Secondo fonti curde irachene, i corpi sono stati "ammucchiati in un pozzo" di Alo Antar nei pressi dell’autostrada di al-Ayyadiya. Un combattente dei Peshmerga curdi, Shahin Shingali, afferma che “ieri circa 700 ostaggi sono stati trasportati a Tal Afar. Senza un intervento della comunità internazionale l’Iraq sarà testimone di altri genocidi di innocenti”. Il governatore della provincia irachena di Nineveh, Aseel al-Nujaifi, dove sorge Sinjar conferma la strage: “L’Isis ha giustiziato centinaia di prigionieri yazidi”.

Sinceramente provo orrore per il silenzio generale: nessuna autorità a livello internazionale, europeo, nazionale o della Chiesa ha ritenuto di dover spendere mezza parola per denunciare un nuovo efferato crimine contro una comunità che, al pari e forse più dei cristiani, sta subendo un vero e proprio genocidio.

Quando il 19 aprile, che era sempre di domenica, arrivò la notizia della morte di circa 700 clandestini al largo delle coste della Libia per il ribaltamento del loro barcone, Papa Francesco si affrettò all’Angelus a deplorare la “tragedia”, esortando la comunità internazionale ad intervenire “onde evitare che simili tragedie abbiano a ripetersi”. Insieme al Papa il mondo intero si unì al cordoglio e all’appello a favore dei clandestini: dal segretario generale dell’Onu ai Presidenti della Commissione e del Parlamento dell’Unione Europea, dal capo del Governo Renzi a tutti i leader europei .

Non per sottovalutare quella tragedia, ma è doveroso rilevare che si trattò di un incidente, certamente evitabile se la criminalità organizzata che gestisce il lucrosissimo traffico dei clandestini, utilizzasse delle imbarcazioni affidabili o, ancor meglio, se le si impedisse di perpetuare un giro d’affari stimato in 43 miliardi di euro comprendendo la filiera che associa l’attività legata ai clandestini in Italia.

Invece, all’annuncio odierno della nuova strage deliberata dai terroristi islamici, che perseguono intenzionalmente l’obiettivo di eliminare fisicamente gli yazidi, né il Papa all’Angelus né nessun leader ha ritenuto di dover esprimere il proprio cordoglio e di lanciare un appello alla comunità internazionale per porre fine a un vero e proprio genocidio.

Sempre lo scorso 19 aprile, contemporaneamente alla notizia della tragedia dei clandestini, apprendemmo dai terrificanti video dell’Isis che in Libia i terroristi islamici avevano decapitato e massacrato una trentina di cristiani copti etiopi. La notizia circolò, i video furono commentati, il Papa intervenne solo tramite una lettera inviata al Patriarca della Chiesa ortodossa copta etiope.

Cari amici, prendiamo atto che gli yazidi vengono in assoluto all’ultimo posto nell’interesse della comunità internazionale. Ma che anche i cristiani, persino nell’Europa cristiana, addirittura in seno alla culla del Cattolicesimo, passano in secondo piano rispetto ai clandestini che sbarcano illegalmente da noi e che, ricordiamolo, sono al 90% musulmani. Così come è doveroso ricordare che i carnefici sia degli yazidi sia dei cristiani sono i terroristi islamici. Non è solo una vergogna. È il suicidio della nostra civiltà.

di Magdi Cristiano Allam 03/05/2015 15:40:45
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm


Torna a Stermini, genocidi e stragi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti

cron