Bixiaco (bisiacco)

Bixiaco (bisiacco)

Messaggioda Berto » dom gen 12, 2014 9:31 am

Bixiaco (bisiacco)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto_bisiacco

Il bisiacco o bisiaco (bisiàc /bi'zjak/) è un dialetto (variansa lengoestega) della lingua veneta parlato nella Bisiacaria, nome dialettale con cui si indicano alcuni paesi della bassa friulana in provincia di Gorizia.

Secondo Ugo Pellis, il bisiacco «è sorto dalla fusione incompleta del veneto col substrato originario friulano (???)» e va ascritto di conseguenza al gruppo dei dialetti veneti coloniali. Studi più recenti lo ritengono piuttosto una parlata autoctona, ovvero un'irradiazione del dialetto gradese (un'isola linguistica veneta conservatasi grazie alla secolare presenza veneziana (??? Gravo lè nasesto vanti de Venesia)) nell'entroterra, dove ha subito l'interferenza con il friulano.

-Quanto all'origine del termine, "bisiacco" ("bisiaco" se si preferisce la variante più dialettale ???) può essere ricollegato a parole slovene e croate del tipo beʒiak che significano "stupido", "mendicante" e "malvagio" (???). Avrebbe quindi la stessa etimologia dell'italiano "bislacco" (attraverso l'istro-italiano bizǧáko e bezǧáko) e, in conclusione, i Bisiacchi sarebbero quel popolo che parla un italiano stentato e corrotto (???).
-Un'ipotesi meno condivisa riprende beʒak ma nell'accezione di "profugo", "fuggitivo" (dallo sloveno bežati "fuggire"), teorizzando una migrazione di genti di lingua romanza incalzate da popoli slavi.
-Un'etimologia più tradizionale, infine, lo fa derivare dal latino bis aquae (???) visto che la sua area di diffusione è delimitata dai due fiumi Timavo e Isonzo.
Da tempo ormai la parlata è in forte declino, avendo subito le pressioni del triestino e, in tempi più recenti, dell'italiano.
Già nel 1930 lo stesso Pellis annotava come fosse parlato quasi esclusivamente da adulti e anziani, resistendo in particolare nei centri di Fogliano, Pieris, San Canzian d'Isonzo, Staranzano e Vermegliano.


A titolo di esempio, si riporta la poesia Lisonz ("Isonzo") di Ivan Crico di Pieris (dalla raccolta Piture, Mondovì, Boetti, 1997).

Par giaroni ciari de gnente me ’nvïo,
loghi de disért spiandor, onde che ’l còdul
al se frua saldo ’nzeà de ziti. Al vént
de boi se ’ndulzisse cu’l udor fiéul
dei pirantoni; là in cau, smagnada
del ciaro, zente foresta la polsa
zidìna, senza spetar. Del desmentegarme
al me recordo de nóu al se ànema
cui lusori che in alt - virtindo del burlaz -
i se ’npïa ta le ponte, contra al biau nét.



Lungo greti chiari di niente mi avvio,
luoghi dal deserto splendore, dove il ciottolo
si consuma da sempre abbagliato di silenzi. L’aria
infuocata si addolcisce con l’odore sottile
dei fiori di topinambùr; là in fondo, erosa
dalla luce, gente sconosciuta riposa
in silenzio, senza aspettare. Dal dimenticarmi
il mio ricordo si rianima con i chiarori
che in alto - preannunciando il temporale -
si accendono sulle cime degli alberi, contro l’azzurro puro.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Bixiaco (bisiacco)

Messaggioda Berto » lun gen 27, 2014 7:31 pm

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Re: Bixiaco (bisiacco)

Messaggioda Berto » ven apr 11, 2014 2:40 pm

15 FEBBRAIO 2013
L'inno della Bisiacaria
Ecco la “prova tangibile” della proposta di inno per la Bisiacaria. Il testo è di Livio Glavich, la musica di Caterina Biasiol e Massimiliano Natali. L’esecuzione è affidata in questo caso al coro del Gruppo costumi tradizionali bisiachi di Turriaco

http://video.gelocal.it/ilpiccolo/local ... /8758/8762

http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/201 ... -1.6540173

Per la Bisiacaria un inno a ritmo di polka
Voluto dal Gruppo costumi tradizionali di Turriaco, è stato scritto da Glavich, Natali e Biasiol
bisiacaria inni canzoni

TURRIACO. I bisiachi hanno il loro inno e a pensarci a portarlo in giro per il mondo c'è il Gruppo costumi bisiachi di Turriaco che l'ha creato, proprio sentendo nelle sue numerose trasferte all'estero la mancanza di un canto identificativo della terra compresa tra Timavo e Isonzo.
Scritto da Livio Glavich, musicato da Massimiliano Natali e Caterina Biasiol, l'Inno ai bisiachi ha avuto una anteprima al Cantafestival della Bisiacaria lo scorso ottobre, riscuotendo molto interesse. Tanto che lo spartito è già stato richiesto da diversi maestri dei cori del territorio per essere inserito nei loro repertori. In occasione dell'assemblea dell'Usci Gorizia, l'Unione delle società corali italiane, la presidente dei Costumi, Caterina Chittaro, ha consegnato lo spartito dell'inno alla presidente provinciale Lorena Fain per la sua diffusione tra i cori della provincia di Gorizia. Nella stessa occasione lo spartito è stato donato anche al presidente dell'Usci regionale, Franco Colussi, che ha molto apprezzato la sensibilità del Gruppo e l'amore verso la propria terra.
L'Associazione culturale bisiaca ha intanto pubblicato l'inno sull'ultimo numero di Bisiacaria presentato nel dicembre scorso (e su YouTube è visibile la registrazione al Cantafestival). Chiunque desideri una copia può in ogni caso rivolgersi al Gruppo, che ha voluto rendere ormaggio alla propria terra diventando curatore editoriale. L’autore del testo è Livio Glavich, in arte “El Giga”, scrittore eclettico e prolifico, indissolubilmente legato alla sua zona d’origine. La musica è di Massimiliano Natali e Caterina Biasiol: giovane compositore e versatile musicista lui, maestra del Coro del Gruppo con una lunga esperienza corale alle spalle lei. Insieme, hanno saputo tradurre le parole di Glavich in una godibilissima polka, dal ritmo brioso e immediatamente orecchiabile, che evoca le ottocentesche danze boeme da cui trae origine.
Tutto nasce da un’idea che il Gruppo Costumi accarezzava da tempo: girando l’Europa durante le trasferte era sempre complicato parlare della Bisiacaria anche perché nessuna carta geografica italiana ne attesta l’esistenza e mancando una canzone simbolo con cui identificarsi. «Come talvolta accade - spiega Caterina Chittaro -, l’intenzione rimasta a lungo nell’aria si è poi concretizzata sorprendentemente nell’arco di una giornata con l’incontro di Glavich con la coppia Natali-Biasiol». (l.b.)
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Re: Bixiaco (bisiacco)

Messaggioda Berto » ven apr 11, 2014 2:45 pm

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Re: Bixiaco (bisiacco): Slavixmi del Bixiàc

Messaggioda Sixara » mer nov 29, 2017 8:48 pm

On zentenàro de paròle de l Bixiàco ke le vièn da le lengoe xlave: Gli slavismi del Bisiacco de M.Rosaria Cerasuolo Pertusi.
Pòke, dir el vero, a pensava depì... però a so contenta de catàre mùci ! e bubàna. :D
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Re: Bixiaco (bisiacco)

Messaggioda Berto » mer nov 29, 2017 10:31 pm

El costume feminile bixiaco
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