Il diritto all’autodifesa caratterizza le persone libere ed indipendentihttp://www.lindipendenza.com/napolitano ... dipendenzaProponiamo in ANTEPRIMA per L’Indipendenza la traduzione integrale in italiano dell’articolo The Right to Self Defense Isn’t Negotiable, tratto da Reason magazine, di Andrew P. Napolitano, ex giudice della Corte Superiore del New Jersey, commentatore ed opinionista presso Fox News. Ha scritto sette libri sulla Costituzione americana. (Traduzione di Luca Fusari)
In tutto il rumore creatosi attorno all’assalto diretto dall’amministrazione Obama al diritto di ogni persona di possedere e portare armi, l’essenza del problema è stata sottaciuta. Il presidente e i suoi colleghi fautori del grande governo vogliono far credere che solo il governo possa tenervi liberi e sicuri, così secondo loro l’essenza di questo dibattito riguarderebbe l’obbedienza alla legge.
Per coloro che hanno ucciso innocenti, l’obbedienza alla legge è l’ultimo dei loro pensieri. Per quelli che invece credono che la Costituzione significhi ciò che essa afferma, l’essenza di questo dibattito non riguarda la legge, ma la libertà personale in una società libera. E’ l’esercizio di questa particolare libertà personale (la libertà di difendersi quando la polizia non può o non vuole, e la libertà di usare le armi per respingere i tiranni se essi conquistano il governo) ciò che la folla dei fautori del grande governo teme di più.
Cerchiamo di essere schietti: tutti i governi temono la libertà. Per sua natura, il governo è la negazione della libertà. Dio ci ha donato la libertà e il governo c’è l’ha portata via. George Washington lo ha riconosciuto, quando ha sostenuto che il governo non è ragione o eloquenza ma forza. Se il governo avesse mano libera, esso avrebbe il monopolio della forza.
Il governo costringe, impedisce e prende. Thomas Jefferson lo capì quando scrisse che le nostre libertà sono inalienabili e donateci dal Creatore, e l’unico motivo per il quale abbiamo formato i governi è quello di consentire a loro di proteggere le nostre libertà.
Abbiamo promulgato la Costituzione, come legge suprema del Paese, per frenare il governo. Eppure, da qualche parte lungo la strada, il governo ha maturato l’idea che si possa più facilmente tutelare la libertà di tutti dagli abusi di pochi limitando la libertà di tutti quanti. So che suona ridicolo, ma questo è ciò che accade oggi.
Coloro i quali si oppongono al Secondo Emendamento non possono citare alcun singolo caso in cui la limitazione per legge della libertà dei rispettosi americani abbia impedito a criminali e pazzi di uccidere. E’ ovvio che ai criminali non importa cosa dica la legge, perché pensano di poterla fare franca con le loro violazioni di essa.
Quei disgraziati che sono squilibrati non riconoscono alcuna restrizione sul loro comportamento, in quanto non possono mentalmente distinguere il bene dal male e non si può pretendere che lo facciano in futuro, non importa ciò che dice la legge.
Quando il Secondo Emendamento fu scritto e aggiunto alla Costituzione, in America era comune l’uso delle armi da fuoco. In quel tempo, re Giorgio III, che avevamo appena sconfitto e che stava contemplando un’altra guerra contro di noi, che avrebbe poi iniziato nel 1812, senza dubbio desiderava ardentemente che i suoi coloni fossero spogliati del loro diritto all’autodifesa, in modo da sottomettere il loro uso della violenza nel separarsi dalla Gran Bretagna. Tale atto di secessione, la rivoluzione americana, ha riscosso notevole successo perché quasi la metà dei coloni erano armati e non ebbero paura ad usare le armi.
Se il re e il parlamento avessero adottato ed applicato leggi che prescrivevano ai coloni chi poteva possedere delle pistole, o il limite della potenza delle armi dei coloni, o la quantità di munizioni che potevano possedere, i nostri Padri Fondatori sarebbero stati certamente impiccati per tradimento. Uno dei segreti della rivoluzione, che però non è insegnato oggi nelle scuole pubbliche, è che i coloni avevano in realtà una potenza di fuoco superiore a quella del re.
I soldati britannici avevano dei moschetti standard che sparavano una sfera d’acciaio, o alcune di esse, a circa 50 metri dal tiratore. Ma i coloni avevano un’arma di maggior potenza, chiamato a volte il ‘Kentucky’ e il ‘Tennessee’, che sparava una singola sfera d’acciaio a circa 200 metri, quasi quattro volte la distanza di tiro dei fucili inglesi. C’è da meravigliarsi se a Yorktown, nel 1781, il re e il parlamento avevano perso abbastanza uomini e tesori da arrendersi?.
La lezione da recepire è che le persone libere non possono rimanere tali se permettono al governo (anche ad uno eletto dal popolo e che possono non rieleggere) di portar via le loro libertà. Gli oppositori della libertà presenti nel governo vogliono disperatamente dare l’impressione che stanno facendo qualcosa per proteggerci.
Stupidamente e in modo incostituzionale, essi cercano tramite leggi di registrazione onerose ed intrusive, che limitano la potenza delle armi e la quantità e la qualità delle munizioni, e con l’inganno di leggi che impongono la responsabilità finanziaria per i produttori rispettosi della legge e per i venditori, circa il comportamento criminale di alcuni utenti, di rendere così gravoso il possesso di una pistola alle persone normali che esse non vorranno fare lo sforzo di ottenerne una.
Non possiamo lasciarci trarre in inganno e cadere in questa deriva. Il diritto all’autodifesa è un diritto individuale naturale che preesiste al governo. Moralmente o costituzionalmente non può essere tolto in assenza del consenso individuale o per giusto processo. Re e tiranni hanno portato via questo diritto. Non possiamo permettere che una maggioranza popolare lo porti via; per la tirannia della maggioranza tale diritto può essere distruttivo, così come per la libertà lo è la tirannia di un pazzo.
Comenti ==========================================================================================================================
Roberto Porcù3 Gennaio 2014 at 8:29 pm #
Ogni oggetto può essere offensivo e dare la morte, dei coltelli è scontato, ma un nero, mi sembra a Milano, ha ammazzò tre persone con un piccone, dei depravati, bestie di Satana, mi sembra si chiamassero lo fecero con un badile, tutto può essere utile ad uccidere, un laccio di scarpe come un’auto, ma tutto ciò per lo stato italiano è insignificante.
Quelle che esso vuole tenere ben limitate e sotto controllo sono le armi da fuoco, non per la loro maggiore attitudine ad uccidere, ma per far si che la potenza di fuoco delle armi in mano ai Cittadini sia minore della potenza di fuoco dello stato.
Rapportando l’ottimo articolo all’Italia, ne è ben chiaro lo scopo.