Prima del 1866 i veneti non avversavano lo stato italiano

Prima del 1866 i veneti non avversavano lo stato italiano

Messaggioda Berto » lun mag 27, 2019 10:25 am

Prima del 1866 i veneti non avversavano lo stato italiano
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Che motivi avevano i veneti per avversare e odiare il Regno d'Italia prima del 1866?
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Mi piacerebbe proprio che qualcuno me li spiegasse perché io, nella mia abissale ignoranza non riesco proprio a trovare e a capire perché i veneti di allora avrebbero dovuto odiare e avversare lo stato italiano che ancora non avevano sperimentato e sopratutto che ancora non aveva fatto loro alcun male e che prometteva loro molto e li faceva sperare di stare meglio.
Perché se questi motivi ci fossero allora sì che forse i veneti avrebbero avuto ragione a non voler essere annessi allo Stato italiano di allora. Ma se non ci fossero?
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Messaggioda Berto » lun mag 27, 2019 10:26 am

Mazarol Veneto
Il tradimento Savoiardo del 1848! Con gli italiani non potevano avere niente,visto che l'italia non esisteva se non come espressione geografica esattamente come ancora è la penisola iberica!

Gino Quarelo
Fu solo una delusione ma non fu un motivo valido e sufficente per odiare.
Vi fu anche 1859.
Nel 1866 il Regno d'Italia esisteva; nel 1848 esisteva il Regno savoiardo di Sardegna.


Mazarol Veneto
Gino Quarelo tutto questo per contestare il plebiscito? Come per gli italiani oggi che si confondono con i veneti,allora non si facevano distinzioni frà francesi e italiani che come puoi leggere anche nei tuoi libri di storia: habbiamo fatto l'italia ora dobbiamo fare gli italiani! Poi analizza le date,dalle stesse fonti,l'unità d'italia si commemora a partire dal 1861,le terre Venete non c'erano fino al 1866 e tantomeno lo stato pontifico occupato dalle truppe savoiarde nel 1870! Spiegami tù che tipo di umità d'italia c'era nel 1861! Io direi che si unificò il cosiddetto regno di sardegna con il regno delle due sicilie,uno francese e l'altro spagnolo o sbaglio?

Mazarol Veneto
Gino Quarelo certo specialmente se condite ad hoc con balle colossali e visibili a tutti gli uomini di senno e buona volontà! Non possono farla risalire al 1870 altri enti si giocano i "padri della patria" infatti allora Cavour e Mazzini sono già morti e Garibaldi si è ritirato a Caprera schifato dal risultato bellico che aveva ottenuto con tanta fatica e tanti massacri!

Gino Quarelo
Tutte le cose gli accadimenti, le scelte hanno una ragione, un motivo, una causa, una spiegazione logica del perché avvengono.
Ciò che è capitato dopo il 1866 non può essere confuso con il prima.
Non vi è nessuna contestazione del Plebiscito ma caso mai della possibile menzogna venetista che il plebiscito del 1866 fu una truffa.
Il fatto che lo Stato italiano abbia impiegato decenni per costituirsi com'è oggi, a cominciare dal Regno di Sardegna non significa che mentre si stava costituendo non esistesse.

Mazarol Veneto
Gino Quarelo certo specialmente se condite ad hoc con balle colossali e visibili a tutti gli uomini di senno e buona volontà! Non possono farla risalire al 1870 altri enti si giocano i "padri della patria" infatti allora Cavour e Mazzini sono già morti e Garibaldi si è ritirato a Caprera schifato dal risultato bellico che aveva ottenuto con tanta fatica e tanti massacri!
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Messaggioda Berto » lun mag 27, 2019 10:27 am

Alberto Montagner
I crimini del regio esercito nel meridione !
Comunque forse non odiavano il neo nato regno d'Italia ma semplicemente volevano tornare liberi, non cambiare occupante. Poi gli effetti si sono visti e sopratutto vissuti per i veneti di fine '800, fame, pellagra, emigrazione, spoliazioni di beni, tassazione 7 volte superiore a periodo austriaco e tanto altro di peggio ancora !

Gino Quarelo
Stiamo parlando dei veneti. Non credo che "quanto accaduto di vero" in meridione potesse preoccupare i veneti che nel 1866 erano sudditi dell'Austria e che sognavano di liberarsi dal suo giogo come nel 1848.

Non si possono confondere i dati della storia, quello che è capitato di male dopo l'annessione del Veneto all'Italia del 1866, non è un'esperienza dei veneti antecendenti al 1866 e non può essere addotta come motivo di avversione all'Italia dei veneti pre annessione che ancora non avevano sperimentato lo stato italiano.
Caso mai il male italiano post annessione è un buon motivo per i veneti del dopo 1866 ma non del prima.
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Messaggioda Berto » lun mag 27, 2019 10:27 am

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Messaggioda Berto » lun mag 27, 2019 10:29 am

La semplice verità vera, nuda e cruda, è che i veneti prima dell'annessione all'Italia del 1866 non avevano proprio alcun motivo per avversare, odiare e non voler essere annessi all'Italia del Regno d'Italia savoiardo, anzi avevano tutte le ragioni per sperare di poter avere/ottenere condizioni migliori con l'annessione allo stato italiano che si andava formando.

L'errore degli "intelletuali e storici" di area venetista è stato quello di attribuire i motivi di avversione e di odio che potrebbero avere i veneti di oggi, dopo 150 di malegrazie italiane, ai veneti di ieri preunitari.
Su questo errore è stata costruita la falsa tesi del Plebiscito Truffa condita di complottismo, vittimismo e mitismo venezianista.
Se vi è stato un errore fatto dai veneti pre unitari è stato quello di riporre troppe speranze e sogni nel mito risorgimentale che si è dimostrato una triste e tragica illusione.
Le rivendicazioni dei veneti si debbono basare sulle motivazioni generate dall'unità statuale italiana con le sue conseguenze maligne senza dover inventarsi inesistenti Plebisciti Truffa.
Motivazioni più che evidenti a tutti e sufficenti a costruire una tela di critiche e di rivendicazioni, all'interno di un progetto politico che potrebbe aggregare la maggioranza dei veneti poiché non vi troverebbero alcuna incongruenza, forzatura e falsità e si toglierebbero le armi argomentative a chi non ha alcun rispetto per noi veneti e vorrebbe continuare a negarci, calpestarci e depredarci.
La verità è sempre l'arma migliore per affrontare il presente e progettare il futuro, verità da riconoscere anche realtivamente al passato della Serenissima e alla sua caduta, senza inventarsi falsi miti venezianisti confusi con il recupero della storia veneta che però dovrebbe riguardare criticamente quella di tutti i veneti e non solo quella veneziana.



Mazarol Veneto
Gino Quarelo finchè continuerai a dare dei falsi agli altri senza vedere quello che di falso propini tù e senza documentazione "storica" e non italocentrica sei tù che non vai da nessuna parte,per il fattore storico il problema parte anche molto prima,dal "trattato di Campoformio" ma è inutile discutere con chi nega l'evidenza,dillo chiaro che sei disposto ad accettare tutte le baggianate storiche pur di restare italiano anche se vivi nella regione italiana definita veneto! È un'idea e come tale la rispetto quello che non sopporto è che si dia degli imbecilli a persone che" solo per amore della storia del proprio popolo e della verità" senza chiedere un centesimo a sbarbatelli sapientoni come tè fanno ricerche approfondite e le studiano non leggendo solo ma studiando la storia,il mio dispiacere più grande è che la gioventù non voglia capire ed ascoltare non perchè la mia generazione non habbia sbagliato anzi,proprio per questo,state ripetendo gli errori del passato proprio perchè non lo avete capito,la mia generazione l'ha capito forse troppo tardi non seguite voi i falsi miti sarebbe deleterio per i miei nipoti!WSM!!!



Gino Quarelo
La storia è la storia e non ce la si inventa, solo le favole e le menzogne si possono inventare.
Io non invento nulla e non sostengo alcuna tesi precostituita o mito o favola o menzogna a me bastano e avanzano i fatti della storia vera.
I veneti in stragrande maggioranza si sentono e si vogliono italiani e non serenissimi e la loro volontà va rispettata.
Poi la minoranza che vorrebbe l'indipendenza può cercare di convicere democraticamente la maggioranza a volerla; io di sicuro sono indipendentista ma altrettanto di sicuro non sono marciano, serenissimo e venezianista, ma veneto e basta e non sono alla ricerca del paradiso perduto.


Mazarol Veneto
Gino Quarelo mi spiace per tè,ma io credo che quello che ho deciso di fare della mia vecchiaia sia una buona cosa,la farò con lo stesso impegno che ho messo nella vita lavorativa,ma non azzardarti a darmi del falsario o del nostalgico non lo sono assolutamente,negli anni che ho dedicato allo studio della storia veneta e che continuo a studiare ho capito che il popolo Veneto è sempre stato anomalo,a mè piace definirlo liquido,si adatta al recipiente ma non perde mai o quasi la sua natura,mi altero quando vedo qualche rappresentante del mio popolo diventare rigido perchè lo sò,quando perde la sua peculiarità si autodistrugge!
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Messaggioda Berto » lun mag 27, 2019 10:30 am

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Messaggioda Berto » lun mag 27, 2019 11:16 am

La mia città santa è il mio paese, la mia terra, la terra della mia gente.
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