Global compact, Lega contro il diritto a migrare: "Non faremo entrare tutti"Claudio Cartaldo - Lun, 26/11/2018
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... WAlYBr-Ulw La Lega si schiera contro il Global Compact sui migranti. Si sono sfilati già Usa, Austria, Polonia e Ungheria. Saltamartini: "Contrari a ingressi incontrollati"
Nei giorni scorsi diversi esponenti del centrodestra avevano invitato il governo, e in particolare la Lega, a prendere posizione contro il Global Compact sui migranti, l'accordo internazionale sul "diritto a migrare".
Oggi il Carroccio ha raccolto la richiesta: il capogruppo in Commissione Esteri ha presentato una risoluzione per spiegare "perché il nostro Paese, come hanno già fatto anche altri Stati europei, non deve aderire al Global Compact".
"Nessuno può imporci un'immigrazione incontrollata", attacca il capogruppo Paolo Formentini secondo cui l'accordo internazionale nient'altro è che "l'ennesimo tentativo di ingerenza nelle politiche nazionali". Sono già diversi gli Stati che hanno annunciato il desiderio di non aderire all'accordo. Si va dagli Stati Uniti alla Polonia, passando per l'Austria, l'Ungheria e l'Australia. Ora nell'elenco potrebbe aggiungersi pure il Belpaese.
"Ci sembra assurdo dare ad un organismo non eletto che non risponde direttamente ai cittadini una competenza propriamente statuale", aggiunge Formentini. "È anacronistico e socialmente pericoloso - prosegue - limitare la sovranità nazionale nella gestione dei flussi migratori. Allo stesso tempo è falso che il fenomeno della migrazione di massa sia positivo e vantaggioso per tutti. Lo abbiamo visto in questi anni di finta accoglienza voluta dai governi di sinistra cosa è successo in Italia. Occorre quindi una netta distinzione tra rifugiati, per quali le nostre porte sono e saranno aperte e migranti economici e clandestini".
La linea della Lega viene ribadita anche da Barbara Saltamartini. Per la deputata della Lega e Presidente della Commissione attività produttive della Camera il Carroccio non consentirà "ingressi a chiunque, neanche sotto il cappello dell'Onu tramite il Global Compact". "Allo stesso tempo - conclude la deputata del Carroccio - saremo sempre favorevoli ad una regolamentazione seria dei flussi ma non possiamo concedere a tutti il diritto di emigrare, indipendentemente dalla ragione che spinge a farlo. Né siamo e saremo propensi a perdere ulteriormente la nostra sovranità. Come è ben noto, noi siamo per una rete sicura di accoglienza, per coloro che effettivamente ne hanno diritto, ed è per questo che sosteniamo i corridoi umanitari. Allo stesso tempo, però, continueremo ad essere contrari a ingressi incontrollati nel nostro territorio".
Il governo ritira la firma dal patto Onu sull'immigrazioneDi Redazione TPI 28 Nov. 2018
https://www.tpi.it/2018/11/28/global-co ... oc3UrhpQB8 Global Compact, no dell’Italia – L’Italia sospende l’adesione al Global Compact sull’immigrazione, il patto firmato da oltre 190 Paesi il 19 settembre 2016 e ribattezzato “Dichiarazione di New York“. Inoltre l’Italia non parteciperà nemmeno al summit Onu di Marrakech, in Marocco, che tra il 10 e l’11 dicembre adotterà il documento.
Ad annunciare la sospensione dell’adesione dell’Italia è stato il premier Giuseppe Conte in una nota: “Il Global Migration Compact è un documento che pone temi e questioni diffusamente sentiti anche dai cittadini”.
Per questo, si legge, il governo ritiene “opportuno parlamentarizzare il dibattito e rimettere le scelte definitive all’esito di tale discussione, come pure è stato deciso dalla Svizzera”.
A Marrakech, quindi, “il Governo non parteciperà, riservandosi di aderire o meno al documento solo quando il Parlamento si sarà pronunciato”.
Global Compact, il no di Lega e Fratelli d’Italia
Il premier cede quindi alle polemiche della destra, in particolare di Fratelli d’Italia, e soprattutto alle pressioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha spiegato la linea del governo.
“Il governo italiano” ha spiegato Salvini “come hanno fatto gli svizzeri che il global compact lo hanno portato avanti fino a ieri e poi hanno detto fermi tutti, non firmerà alcunché e non andrà a Marrakech”.
Di adesione o meno al Global Compact, quindi, si discuterà in Parlamento: “Deve essere l’Aula a discuterne”.
Global Compact, la rabbia delle opposizioni
Immediata la reazione delle opposizioni. In prima fila il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, che ha attacca la posizione di Salvini: “Non abbiamo come presidente del Consiglio Salvini, vi do una notizia, ma abbiamo un presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che all’Onu ha detto che firmeremo il Global compact e abbiamo un ministro degli esteri che insieme al presidente del Consiglio ha detto pubblicamente alle Nazioni Unite che firmeremo il Global compact”.
“Se il ministro Salvini non sa queste cose, approfondisca la sua competenza, che non è sugli Esteri, e poi non ci venga a fare la predicozza”. Poco dopo, la doccia fredda, con Conte che ha ceduto alle pressioni di Salvini.
Global Compact, l’Onu contro i Paesi che si stanno ritirando
L’inviata speciale delle Nazioni unite per le migrazioni internazionali, Louise Arbour, si è scagliata contro i Paesi che hanno deciso di ritirarsi dal Global Compact per le migrazioni sicure, ordinate e regolari defindendo la decisione un “rimorso del compratore”, visto che l’accordo non vincolante l’avevano inizialmente approvato.
Global Compact | I principi centrali
Principi centrali del Global Compact for Migration sono:
la lotta alla xenofobia
la lotta allo sfruttamento
il contrasto del traffico di esseri umani
il potenziamento dei sistemi di integrazione
assistenza umanitaria
programmi di sviluppo
procedure di frontiera nel rispetto del diritto internazionale, a iniziare dalla Convenzione sui rifugiati del 1951
Global Compact | “Gli apporti positivi dei migranti”
Uno dei principi più invisi alle forze politiche di destra, a partire dagli Usa di Donald Trump, è quello che chiede “il riconoscimento e l’incoraggiamento degli apporti positivi dei migranti e dei rifugiati allo sviluppo sociale”. Il Patto prevede inoltre un maggiore sostegno ai Paesi e alle comunità che ospitano il maggior numero di rifugiati.
Global Compact | I Paesi contrari
Resistenze, però, soprattutto con i vari cambi di colore dei governi, sono arrivate da diversi Paesi che hanno firmato il documento nel 2016. Dagli Stati Uniti di Donald Trump ai cosiddetti Paesi del Gruppo di Visegrád (Polonia, Repubblia Ceca, Slovacchia, Ungheria). A questi si sono aggiunti Austria, Bulgaria, Svizzera e Polonia.
Migranti, Salvini annuncia lo stop al Global Compact Conte: decide il ParlamentoSilvia Morosi
28 novembre 2018
https://www.corriere.it/cronache/18_nov ... DVunfq_ARY Il vicepremier leghista frena sull’accordo internazionale per «una migrazione sicura, ordinata e regolare. L’Italia non andrà a Marrakesh e non firmerà alcunché»
Migranti, Salvini annuncia lo stop al Global Compact dell’Onu. Conte: «Deciderà il Parlamento»
Un annuncio a sorpresa quello del vicepremier Matteo Salvini alla Camera. Mercoledì mattina in Aula il ministro dell’Interno ha chiarito che il governo italiano non firmerà il «Global compact» sull’immigrazione, sottolineando che sarà il Parlamento a decidere se aderire o meno al trattato (ecco di cosa si tratta). Una decisione confermata, in pochi minuti, anche dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte che, in una nota, ha detto: «Il Global Migration compact è un documento che pone temi e questioni diffusamente sentiti anche dai cittadini. Riteniamo opportuno, pertanto, parlamentarizzare il dibattito e rimettere le scelte definitive all’esito di tale discussione, come pure è stato deciso dalla Svizzera». Salvini ha spiegato, poi, che l’Italia non parteciperà al summit Onu di Marrakesh, in Marocco, che tra il 10 e l’11 dicembre è chiamato ad adottare il documento (della vicenda aveva scritto Sette nem numero in uscita il 7 novembre).
Di cosa si tratta
Il «Global compact for migration» è il patto lanciato dall’Onu , il 19 settembre 2016 a New York, nel corso di un summit straordinario su migranti e rifugiati, allo scopo di garantire a livello internazionale «una migrazione sicura, ordinata e regolare». Supportato con forza da Barack Obama, appoggiato da Paolo Gentiloni che lo scorso luglio ne aveva sottolineato l’importanza, è stato respinto da Trump: il trattato mira all’individuazione di procedure e alla definizione di impegni condivisi da parte della comunità internazionale sull’emergenza immigrazione. Resistenze sono arrivate anche da altri Paesi che hanno firmato il documento nel 2016, come quelli del Gruppo di Visegrád (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria). A questi si sono aggiunti Austria, Bulgaria, Svizzera e Polonia.
Le posizioni in Italia
Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia definiscono «folle» il documento Onu in quanto «distrugge di fatto i confini e gli Stati nazionali favorendo l’immigrazione incontrollata». Il Pd e Leu, in aula, attaccano il titolare del Viminale affermando che è lui il vero capo dell’esecutivo italiano visto che detta la linea. Il capogruppo dem Graziano Delrio è durissimo: «Il vero presidente del Consiglio è Salvini e ha smentito il ministro degli Esteri e il premier sull’adesione dell’Italia al «Global compact for migration». Moavero e Conte avevano ribadito all’Onu che l’Italia avrebbe firmato l’11 dicembre. Ora Salvini cambia la linea del governo e si rimette al Parlamento. È un cambio di posizione sostanziale che fa ulteriormente perdere credibilità all’Italia, dopo la brutta figura sulla manovra». Laura Boldrini (Leu) ricorda invece che «il Global compact, il cui esito non è vincolante, vuole solo essere un forum per trovare le soluzione e l’Italia si lamenta sempre di essere lasciata sola e quando c’è l’occasione non va all’incontro, smentendo clamorosamente il presidente del Consiglio: è gravissimo».
La Kyenge vuole il Global compact "O aumenta il razzismo in Ue"Federico Garau - Gio, 29/11/2018
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 7wdFRVBM60 L’ex ministro del Pd cita il sondaggio “Essere neri nell’Ue” come prova fondamentale per documentare l’incremento di episodi razzisti nel vecchio continente e invita tutti i paesi ad aderire al Global Compact
Con l’avvicinarsi del Global Compact, e vista la minaccia da parte di alcuni paesi di non prendere parte all’evento che equiparerebbe i diritti dei clandestini a quelli dei richiedenti asilo, torna a parlare Cecile Kyenge.
“Sarò a Marrackech con la delegazione del Parlamento. Il Global compact fornisce un risvolto globale al tema della globalizzazione. Troppi gli Stati membri che hanno deciso di sabotare la conferenza inter-governativa. A questi Paesi, soprattutto il mio, l'Italia, dico: andateci. Orban, Salvini e tutti i leader dei paesi che hanno deciso di fare questo passo: venite con noi a Marrackech. Opporsi al patto globale, significa non solo opporsi a soluzioni per una migrazione più sicura e regolare, ma opporsi alla dignità e ai diritti umani dei migranti. Non restate al di fuori fuori dalla storia. Le migrazioni non si fermeranno.”, riferisce come riportato da “Ansa”.
L’ex ministro Pd tenta in ogni modo di portare acqua al suo mulino, e per farlo utilizza i dati del sondaggio “Essere neri nell’Ue”, così da dimostrare l’aumento del razzismo in Europa. Il rapporto, tracciato da un’agenzia europea dei diritti, prende in esame quelle che sarebbero le discriminazioni subite quotidianamente dai neri nel vecchio continente. Il sondaggio parla di un 30% di individui vittime di forme di discriminazione, tra insulti per il colore della pelle e violenze. Non fa invece riferimento al fatto che quotidianamente in Europa entra un numero sempre maggiore di clandestini, agevolati da organizzazioni no profit e Ong che di certo non agiscono se non per interessi economici, oramai mascherati in malo modo. Non fa neppure menzione del fatto che ci sia una netta crescita del numero dei crimini di cui si macchiano questi nuovi entrati, né al fatto che abbiano incrementato le fila dei detenuti nelle carceri del vecchio continente. Nessun accenno neppure a chi ha promosso o finanziato il sopra menzionato sondaggio od a quanto possa esser costato.
”Dobbiamo riconoscere che l’Europa sta cambiando il proprio volto. L’Europa deve trovare nuova linfa vitale dal pluralismo e dal multiculturalismo che caratterizza la società per opporsi al razzismo crescente. I crimini dettati dall’odio razziale sono l’espressione più meschina della discriminazione perché abusano apertamente della dignità umana su base etnica.”, insiste Kyenge, come riportato da “Il Secolo d’Italia”.
Probabilmente l’interpretazione errata del problema nasce da un ampliamento eccessivo del valore semantico della parola “razzismo”. Questa viene estesa anche ad abbracciare l’atteggiamento di quegli Stati che tentano di porre rimedio ad un’indiscriminata invasione divenuta ormai impossibile da controllare e regolamentare. Ed ecco che, creando delle leggi che possano tutelare e salvaguardare i cittadini autoctoni, questi paesi vengono immediatamente bollati come “razzisti”.
Alberto PentoQuesto personaggio orrendo è tra i più razzisti che vi siano al mondo, non ha alcun rispetto per i nostri diritti umani di bianchi, occidentali, nativi o indigeni europei e italiani; è una mostruosità.