Strada Pełoxa(coante ensemense ke łi xe boni de contar!)
http://www.parrocchiacaselle.it/storia/storia.asp?id=2 Il territorio di Selvazzano risulta delimitato a nord e a sud da due antichissime strade, a cui molti autorevoli autori attribuiscono una origine romana: quella meridionale è la strada Padova-Teolo detta anche Montanara, che correva pressapoco sul percorso dell'attuale, raggiungendo il centro romano che stava nei pressi di Praglia (iscrizione di Lucio Cartorio) con quelli di Teolo, Monte Pendice e Luvigliano .
Quella settentrionale è la
strada Pelosa, che partendo da Ponte Tadi (Pons Vicentinus), per le attuali Via San Prosdocimo e via Palestro, attraversando in direzione est-ovest i Comuni di Padova, Selvazzano, Rubano, Saccolongo, Veggiano ha termine [statio ad fines] nelle vicinanze di Montegalda.
Ancor oggi la via Pelosa sarebbe un perfetto rettilineo se non fosse strozzata prima dallo scalo ferroviario di Campo di Marte, poi dalla Brentella e poi in territorio di Veggiano dal Tesina, affluente di sinistra del Bacchiglione. Da Padova a Montegalda la determinazione del tracciato di questa strada non presenta problemi, essendo quasi interamente conservato.
Più difficile è determinare il tracciato della stessa via da Montegalda: certo doveva arrivare a Vicenza.
Da Padova a Montegalda lungo la via Pelosa non si trovano paesi (vici) né pievi (= plebs = popolo = ossia comunità cristiane = parrocchie) all'infuori di Montegalda, la cui Pieve è dedicata alla prima martire cristiana S.Giustina. Questa Chiesa arcipretale segnava certamente il confine tra l'agro padovano e vicentino. Lungo il tracciato restano dei nomi ad indicare le grandi pietre miliari nere o di basalto (alcune furono trovate a Vicenza): a quattro miglia da Padova, in territorio di Selvazzano, abbiamo S.Maria in Quarta (ad quartum milium) invece dalla parte vicentina abbiamo Torri di Quartesolo (ad quartum milium ???).
Tra Vancimuglio e Secula abbiamo invece Settimo (ad septimum milium ???).
Da dopo Montegalda "non si ritrovano tracce della via Pelosa, ma le ragioni che indussero i Padovani nel 1265 ad ordinare il ripristino di questa “strata vetus" fino al confine del loro territorio (Montegalda), portarono al contrario i Vicentini, dopo il 1311, a rovinarne il tracciato stradale, onde rendere difficile la marcia dei nemici padovani verso Vicenza, passando per Longare".
Da allora la via fu quasi abbandonata per cui diventò "erbosa" (pelosa) e assunse maggiore importanza, allora come adesso, quell'altra via pure romana (? forse veneta e forse d’età preromana) che univa e unisce Padova e Vicenza passando per Rubano, Mestrino, Arlesega, Grisignano, Barbano… (
ke coalke doto ensemenio da l'edeoloja de la romanixason el se ostina/encaponise a ciamarla Via Galega. Ma coale vie romane? Caxo mai le saria staste vie venete de l’epoca veneto-romana e no romane!)
http://it.wikipedia.org/wiki/MontegaldaDegne di nota sono le vestigia di quella che arbitrariamente (!!!) gli storici chiamano "via Gallica", meglio conosciuta con il nome di via "Pelosa", che collegava perpendicolarmente Vicetia e Patavium ???. Di questa via romana (
caxo mai veneta o de li ani veneto-romani) non lastricata (strata) sono ancora visibili alcuni tratti soprattutto dalle alture dei colli di Montegalda (???).
Ipotesi: "Il termine Pelosa si riferirebbe al persistente passaggio, nei secoli, di greggi di pecore e capre che, nel loro cammino, perdevano naturalmente ciuffi del loro manto, dando forse alla strata l'aspetto, ovviamente ingigantito, al quale il nome rimanda" ???.
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