Tra łe voxi sejo e sałixo no a ghè łigame etimołojego.
Cfr. co: Sengia(cengia) e sejo/seja (ciglia, ciglio)Cengiahttps://it.wikipedia.org/wiki/CengiaLa cengia (o anche cornice rocciosa) è una sporgenza pianeggiante di una parete rocciosa, che interrompe la verticalità di una montagna, spesso sede di sentiero o punto di riposo durante un'ascensione.
cengia,
s. f. ‘risalto con andamento quasi orizzontale, su una parete di roccia’ (cengla nel lat. mediev. di Verona del 1313 e zengla nel lat. mediev. di Costozza del 1290: Sella Ven.; it. cengia “voce piemontese. Nel gergo degli alpinisti: piccolo ripiano roccioso sui fianchi del monte”: 1908, Panz. Diz.; nell'ediz. 1942 del Panz. Diz. viene detta “voce settentrionale”).
Vc. di vari dial. sett., dal lat. cingula(m), propr. ‘cintura’ (V. cìnghia).
cingula, ae, f.,
sottopancia (di cavallo), OV.
[cf. cingulum].
cingulum, i, n.,
1 cintura, fascia (di donne), VERG. e a.;
2 cinturino (di spada): cingulum deponere, lasciare il servizio militare, Cod. Iust.;
3 cinghia (di cavallo), FLOR.;
4 cintura (di sacerdoti), HIER.
[cingo + -ulum].
cingulus, i, m.,
zona (fascia della terra), CIC. Rep. 6, 21
[cingo + -ulus].
cingo, is, cinxi, cinctum, ere, 3 tr.,
1 cingere, recingere: cingere tempora floribus, lauro, myrto, cinger le tempie con una corona di fiori, di alloro, di mirto, VERG. e a.; de tenero flore caput cingere, inghirlandare il capo con teneri fiori, OV. Fast. 3, 254; cingere latus ense, cingere il fianco con la spada, OV. Am. 3, 8, 14; spesso il pass. rifless. cingi con l'abl. = cingersi di: cingi gladio, armis, cingersi di spada, vestirsi di armi, LIV. e a.; anche con l'acc.: inutile ferrum cingitur, si cinge di un inutile ferro, VERG. Aen. 2, 511; anche assol.: cingitur in proelia, si arma per la battaglia, VERG.; cinctae ad pectora vestes, con le vesti succinte, OV. Met. 6, 59; alte cinctus, con la tunica succinta (per esser lesto), HOR. Sat. 2, 8, 10 (ma fig. = persona decisa, SEN. Ep. 92, 35);
2 cingere, circondare (un luogo), coprire, proteggere, attorniare (una persona): cingere castra vallo, circondare il campo con una palizzata, LIV. 7, 39, 8; cingere urbem obsidione (cingere d'assedio), VERG.; murum cingere, guarnire di soldati il muro, CAES.; cinxerunt aethera nimbi, le nubi avvolsero il cielo, VERG. Aen. 5, 13; equitatus latera cingebat, la cavalleria proteggeva le ali, CAES. B. C. 1, 83, 2; latus alicui o alicuius cingere, stringersi al fianco di uno, LIV., OV.
Sejo lè pì arente seja (ciglia) e a çiglio ciglio,
s. m. ‘pelo delle palpebre, sopracciglio’ (av. 1321, Dante), ‘occhio, sguardo’ (av. 1306, Iacopone), ‘margine, sponda’ (av. 1367, Fazio).
Derivati:
cigliato,
agg. ‘fornito di ciglia’ (av. 1941, A. Negri: Voc. Acc.),
ciglione,
s. m. ‘sponda della strada, d'un precipizio, d'uno spalto’ (av. 1364, Zanobi da Strata).
Lat. ciliu(m) ‘palpebra’, di orig. indeur.
Cfr. co
Monte Celio a Romahttps://it.wikipedia.org/wiki/Celio Il Celio è una sorta di lungo promontorio lungo circa 2 chilometri e largo dai 400 ai 500 metri. Esso si distacca da un pianoro dal quale nascono anche l'Esquilino, il Viminale e il Quirinale.
Il Caeliolus (o Caeliculus o Caelius Minor) corrisponde ad una sezione del colle, forse quella più occidentale, verso la valle poi occupata dal Colosseo, oppure quella attualmente occupata dalla chiesa dei Santi Quattro Coronati.
Monte Cengio a Viçensahttps://it.wikipedia.org/wiki/Monte_CengioIl monte Cengio è una montagna del territorio comunale di Cogollo del Cengio (VI) situata all'estremità sud-ovest dell'Altopiano dei Sette Comuni alta 1.354 m s.l.m allo sbocco della Val d'Astico, ...