La Boulé (βουλή)https://it.wikipedia.org/wiki/Boul%C3%A9La Boulé (in greco antico
βουλή, derivato dal verbo
βουλεύω) era uno degli organi principali della politica ateniese. Aveva il compito di organizzare l'Ecclesia e di controllare il lavoro dei magistrati e dei nove arconti.
La Boulé, come consiglio rappresentativo della comunità, compare nell'alto arcaismo, nel periodo che segue la dissoluzione della società di Micene, e può essere studiata come istituzione politica attraverso i riferimenti presenti nel testo omerico dell’Iliade e dell’Odissea, dato che Omero, pur trattando tematiche cronologicamente connesse con la fase micenea, a livello dei rapporti di potere riproduce la realtà del suo tempo (IX - VIII secolo a.C.).
Omero chiama Boulé (ad esempio in Iliade II, 53) il consiglio dei re achei che assistono Agamennone durante la guerra di Troia e per questo sono definiti boulephoroi, "portatori di consiglio", consiglieri (ad esempio, in Odissea XIII, 12).
La struttura di potere costituita dai capi dell'esercito acheo, formato dagli schieramenti provenienti dai diversi regni micenei, non fa che replicare su ampia scala la realtà interna a ogni singola comunità, così come si era sviluppata nel passaggio dall'età micenea all'alto arcaismo: all'interno della monarchia aristocratica di questo periodo il
basileus, il re, non esercita più un potere assoluto, come il
wanax miceneo, ma deve confrontarsi con i capi che rappresentano i
ghene, le famiglie dell'aristocrazia guerriera, e che si riuniscono in un consiglio, la Boulé, in cui il re è primus inter pares, la figura più importante all'interno di un consesso di pari grado.
Benché l'ultima parola spetti al re, egli non può fare a meno, sia per ragioni di opportunità sia per questioni di legittimità, di considerare l'opinione dei boulephoroi, che hanno la facoltà di trattare qualsiasi argomento di interesse comune.
In alcuni casi la riunione dei capi nel consiglio rappresentativo è chiamata
agorà, anziché Boulé (ad esempio in Iliade IX, 11 e 13), dato che nell'alto arcaismo non esiste ancora la riunione generale di tutta la cittadinanza, che sarà appunto chiamata agorà (ma anche l'Ecclesia ad Atene e l'apella a Sparta) e, conseguentemente, non vi è la necessità di distinguere terminologicamente le due forme istituzionali.