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L'artigiano strozzato dal fisco paga più di quanto guadagna
Storia di ordinaria assurdità nel lodigiano: nel 2014 fattura 74.964 euro, ma tra anticipi e balzelli vari ne deve 83.700Flavia Mazza Catena - Sab, 01/08/2015
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 57570.htmlSoffocato dalle tasse pur con tutta la voglia di farcela. Un caso isolato? No, per gli addetti ai lavori.
Lui è Mario (nome di fantasia), giovane artigiano: volontà da vendere e entusiasmo alle stelle. Quarant'anni, apre l'attività che ama, nel settore elettromeccanico, a inizio 2013. Per il 2014, dichiara di aver guadagnato 74.964 euro. Ricco, penseranno in molti. E, invece, è rovinato. Già, perché per arrivare a pagare tutti i balzelli richiesti in base al guadagno, ha dovuto entrare in banca e strozzarsi con un prestito. E c'è mancato pochissimo che il commercialista, nel comunicargli la cifra da versare, dovesse allertare il 118, considerati i sintomi da malore accusati dall'artigiano. E c'è pure chi sta peggio di lui: gente che il prestito l'ha chiesto gli anni scorsi e quindi se lo vede negare quest'anno dalla banca, dovendo così, giocoforza, ricorrere a finanziarie o allo strozzinaggio
Ma ecco i conti. Il reddito lordo dichiarato, dunque, è di 74.964 euro. Con gli oneri deducibili si scende a 73.600. Su quanto dichiarato, da pagare ad agosto ci sono 24.639 euro di Irpef a saldo, l'addizionale regionale a saldo per 1179 euro, l'addizionale comunale a saldo per 589 euro. Ma anche l'Irap a saldo per 2591 euro. Non dimentichiamo, poi, i contributi (Inps) a saldo per 13.487 euro. E, in più, sempre da saldare ad agosto ci sono 9855 euro di acconto Irpef. Più il primo acconto per l'addizionale comunale di 177 euro, il primo acconto Irap di 1036 euro e il primo acconto di contributi di 6873 euro. Totale da versare in estate: 60.427 euro.
Finito? No, ci sono le scadenze di novembre, sempre in base a quanto dichiarato dal contribuente. Che tra secondo acconto Irpef di 14.783 euro, secondo acconto Irap di 1554 euro e secondo acconto contributi per 6873 a novembre dovrà versare 23.211 euro. Il totale complessivo da pagare da qui a fine anno è dunque di 83.700 , appunto a fronte di 74.964 di reddito lordo dichiarato.
Nessuna invidia per Mario, ma nemmeno per il suo commercialista di Lodi, Massimo Codari, che ha dovuto comunicargli i conteggi: «Ho avuto serie difficoltà e, sinceramente, anche un po' d'imbarazzo. Le aliquote in vigore attualmente sono veramente inique, altissime, insostenibili. Il fatto è che di solito ci citano le aliquote separatamente. E allora si potrebbe anche pensare che si tratti di dati accettabili. Ma noi dobbiamo guardare i dati aggregati. E lì che si palesa l'insostenibilità di quanto sta accadendo. E di casi simili ce sono sempre di più di anno in anno E non è neanche vero che le tasse ammazzano solo dopo il primo anno di attività».
E non è la sola mannaia che pende sulla testa di un imprenditore onesto. Perché poi ci sono le fatture emesse ma non saldate. La soluzione, in questo caso, spesso non la dà nemmeno il decreto ingiuntivo, che, di prassi, avvisa preventivamente più e più volte il debitore che si sta andando a metter mano al suo patrimonio consentendogli, così, di mettere, tranquillamente, tutto al riparo per tempo, lasciando l'imprenditore a bocca asciutta.
Un inferno, dunque. Al punto che è inutile raccontare ogni anno di tante nuove start up . Magari sarebbe meglio contare quanti imprenditori chiudono precipitosamente dopo uno, due, tre anni, appena si accorgono che il lavoro non solo non consente loro di vivere ma, anzi, li sta facendo indebitare anno dopo anno trascinando nel baratro anche i loro cari.
Il caso di un professionista web master
Freelancer: quanto costa aprire e mantenere la partita IVA?
Calcolo contributi e tasse di una Partita IVAAlla luce dei dati esposti sopra possiamo fare due calcoli su quello che sarà il nostro utile netto, cioè quello che materialmente "ci metteremo in tasca" nel nostro primo anno di attività come lavoratori autonomi.
Per prima cosa andiamo a calcolare l'utile lordo cioè il nostro utile prima delle tasse. E' bene precisare che, ai fini del nostro articolo, effettueremo alcune semplificazioni, cioè considereremo ogni spesa come detraibile al 100% (non è sempre così) e non calcoleremo l'impatto di eventuali ammortamenti. I conti che andremo ad effettuare in modo molto "spiccio", infatti, sono in realtà molto complessi tuttavia, ai nostri fini, un calcolo &quo;a spanne" può essere considerato più che sufficiente.
Fatturato + 36.000 Eu
Spese una tantum - 3.500 Eu
Spese annuali - 10.100 Eu
Utile Lordo + 22.400 Eu
Vediamo ora l'impatto degli oneri contributivi INPS:
Utile lordo + 22.400 Eu
INPS - 6.210 Eu
Utile al netto dell'INPS + 16.190 Eu
Calcoliamo ora l'impatto delle tasse partendo dall'IRAP:
((16.190 - 9.500) / 100) * 3,9 = 260 Eu
Oltre all'IRAP, infine, dobbiamo calcolare l'impatto dell'IRPEF. Ai fini del calcolo dobbiamo considerare il 23% di 15.000 Euro e sommarvi il 27% degli ulteriori 1.190 Euro:
((15.000 / 100) * 23) + ((1.190 / 100) * 27) = 3.771 Eu
Vediamo quindi quale sarà il nostro utile netto:
Utile al netto dell'INPS + 16.190 Eu
IRAP - 260 Eu
IRPEF - 3.771 Eu
UTILE NETTO + 12.159 Eu
Il nostro ipotetico web designer con un fatturato annuo di 36.000 Euro si ritroverà ad avere "in tasca" 12.159 Euro all'anno cioè all'incirca 1.000 Euro netti al mese (senza ferie pagate, giorni di malattia ne tredicesima mensilità).
Considerazioni conclusive su Partita IVA, costi e tasse
Avere un lavoro autonomo ed aprire la Partita IVA, come avrete capito, sono scelte da ponderare con la dovuta cautela. Vivere da freelancer, infatti, può risultare difficile se non si riesce ad avere un volume d'affari piuttosto sostanzioso. Costi e tasse, infatti, incidono pesantemente sui margini di guadagno che finiscono inevitabilmente per assottigliarsi.
Simulazione della Pressione Fiscale e Contributiva Reale su 9 figure professionali Dipendenti ed Autonome (tra 64 e 80%)
Di Scenari Economici , il 6 dicembre 2014 47 Comment
https://scenarieconomici.comhttp://www.rischiocalcolato.it/2014/12/ ... -e-80.html Simulazione della Pressione Fiscale e Contributiva Reale su un Professionista, un Commerciante ed un Artigiano (tra 66 e 72%)Simuliamo, calcolando a partire da 3 casistiche comuni, un Professionista che guadagna 80.000 euro, un Commerciante ed un Artigiano che ne guadagnano 40.000 e 20.000 euro, per vedere a monte RETRIBUZIONE LORDA TEORICA ed a valle il netto dopo il pagamento di gabelle, tasse e contributi; in conclusione ho simulato il peso della tassazione indiretta, sulla casa, etc per vedere quanto realmente LA REALE DISPONIBILITA’.
I Risultati sono sconvolgenti:
– la PRESSIONE FISCALE, TRIBUTARIA E CONTRIBUTIVA e’ per l’artigiano del 66%, vale a dire che nella realta’, ogni 100 euro di Reddito, lo stato in un modo o nell’altro si impossessa di 66 euro, e solo 34 vanno a lui.
– per il Commerciante la PRESSIONE FISCALE, TRIBUTARIA E CONTRIBUTIVA e’ del 69%, vale a dire che nella realta’, ogni 100 euro di Reddito, lo stato in un modo o nell’altro si impossessa di 69 euro, e solo 31 vanno a lui
– per il Professionista infine la PRESSIONE FISCALE, TRIBUTARIA E CONTRIBUTIVA e’ del 72%, vale a dire che nella realta’, ogni 100 euro di Reddito, lo stato in un modo o nell’altro si impossessa di 72 euro, e solo 28 vanno a lui
https://www.filarveneto.eu/wp-content/u ... tonomi.jpg Cfr. con il reddito dei lavoratori dipendenti
Passiamo ora ai Lavoratori dipendenti:https://www.filarveneto.eu/wp-content/u ... ndenti.jpg Integriamo la simulazione fatta in precedenza calcolando altre 3 casistiche, un Amministratore Delegato che guadagna 200.000 euro, un Quadro Aziendale ed un Impiegata a Tempo Determinato Part Time che ne guadagno 60.000 e 18.000 euro, per vedere a monte il COSTO DEL LAVORO ed a valle il netto in busta paga; in conclusione ho simulato il peso della tassazione indiretta, sulla casa, etc per vedere quanto realmente LA REALE DISPONIBILITA’.
I Risultati sono sconvolgenti:
– la PRESSIONE FISCALE, TRIBUTARIA E CONTRIBUTIVA e’ per l’impiegata a tempo determinato part time del 64%, vale a dire che nella realta’, ogni 100 euro che l’azienda paga, lo stato in un modo o nell’altro si impossessa di 64 euro, e solo 36 vanno a lei.
– per il Quadro aziendale e’ la PRESSIONE FISCALE, TRIBUTARIA E CONTRIBUTIVA e’ del 73%, vale a dire che nella realta’, ogni 100 euro che l’azienda paga, lo stato in un modo o nell’altro si impossessa di 73 euro, e solo 27 vanno a lui
– per il Manager, Amministratore Delegato infine la PRESSIONE FISCALE, TRIBUTARIA E CONTRIBUTIVA e’ del 80%, vale a dire che nella realta’, ogni 100 euro che l’azienda paga, lo stato in un modo o nell’altro si impossessa di 80 euro, e solo 20 vanno a lui
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https://www.filarveneto.eu/wp-content/u ... ndenti.jpgSimulazione della Pressione Fiscale e Contributiva Reale su un Dirigente, un Impiegato ed un Operaio (tra 66 e 77%)Visto che ci siamo riproponiamo una simulazione, calcolando a partire da 3 casistiche comuni, un Dirigente che guadagna 100.000 euro, un Impiegato ed un Operaio che ne guadagno 40.000 e 23.000 euro, per vedere a monte il COSTO DEL LAVORO ed a valle il netto in busta paga; in conclusione ho simulato il peso della tassazione indiretta, sulla casa, etc per vedere quanto realmente LA REALE DISPONIBILITA’.
I Risultati sono sconvolgenti:
– la PRESSIONE FISCALE, TRIBUTARIA E CONTRIBUTIVA e’ per l’operaio del 66%, vale a dire che nella realta’, ogni 100 euro che l’azienda paga, lo stato in un modo o nell’altro si impossessa di 66 euro, e solo 34 vanno a lui.
– per l’impiegato e’ la PRESSIONE FISCALE, TRIBUTARIA E CONTRIBUTIVA e’ del 70%, vale a dire che nella realta’, ogni 100 euro che l’azienda paga, lo stato in un modo o nell’altro si impossessa di 70 euro, e solo 30 vanno a lui
– per il Dirigente infine la PRESSIONE FISCALE, TRIBUTARIA E CONTRIBUTIVA e’ del 77%, vale a dire che nella realta’, ogni 100 euro che l’azienda paga, lo stato in un modo o nell’altro si impossessa di 77 euro, e solo 23 vanno a lui
https://www.filarveneto.eu/wp-content/u ... l-2016.jpghttps://www.filarveneto.eu/wp-content/u ... igiana.jpgNa simułasion dal me comerçałista 2017:REDDITO IPOTETICO PRE IMPOSTE € 100.000,00
TOTALE IRPEF DOVUTA € 34.630,00
ADDIZIONALE REGIONALE € 1.186,00
ADDIZIONALE COMUNALE € 510,00
TOTALE IRAP DOVUTA € 3.490,00
CONTRIBUTI INPS FISSI € 3.599,00
CONTRIBUTI INPS PERCENTUALE € 14.473,00
TOTALE IMPOSTE € 39.816,00
TOTALE CONTRIBUTI € 18.072,00
REDDITO AL NETTO DELLE IMPOSTE € 60.184,00
REDDITO
AL NETTO DI IMPOSTE E CONTRIBUTI € 42.112,00
NOTA: I CONTRIBUTI PAGATI DIVENTANO ONERI DEDUCIBILI DAL REDDITO, DI CONSEGUENZA L'IMPONIBILE SU CUI CALCOLARE LE IMPOSTE L'ANNO SUCCESSIVO SAREBBE RIDOTTO DI TALE IMPORTO.
A ciò ghe va xontà łe enposte endirete come l'IVA, łe açixe sui carburanti, łe tase sui rifiuti e tuto coel ke a ghe va drio.