Pelox- vol dir prà, canpi de erba; la dovaria esar na voxe de li ani/secoli francoveneti (cofà Doviłe, Castelfranco, Viłafranca, Francaviła, Arlexega, Lerin, Ruban, ...).
Da: Le origini delle lingue europee, del glottologo Mario Alinei Volume II2.1.3. Latino
pratum < ligure
prau «pelato» < latino
pilatusIl latino
pratum, senza etimologia [DELL; LEW], potrebbe essere interpretato come derivato dal latino
pilatus «pelato», e anch'esso si dimostrerebbe di origine ligure, in quanto dovrebbe necessariamente risalire alla variante rotacizzata di tipo ligure
prau «pelato», sviluppo normale del latino
pilatus.
Il «prato» sarebbe quindi lo spazio erboso, «pelato», in opposizione alla selva o alla macchia, così come francese
pelouse, da
pilosa, significa «prato, tappeto erboso», e champenois
plu, plö «maggese» [REW 6505
pilosus].
Anche in questo sviluppo avremmo il rotacismo tipico dei dialetti liguri, ciò che confermerebbe di nuovo l'importanza di un'antica corrente di prestiti ligusticí in Latino.
Si noti che la nozione di «prato» si lascia facilmente datare al Neolitico, ciò che rafforzerebbe l'ipotesi della cultura dei VBQ come portatrice di questi prestiti nel resto dell'Italia.
pelouse s. f.
prato (m.), tappeto erboso: tondre la pelouse, tosare il prato * la tribune et la pelouse d'un hippodrome, la tribuna e il prato di un ippodromo.
pelure s. f.
1 buccia: pelure d'oignon, buccia di cipolla; pelures de poires, bucce di pera; papier pelure, carta velina
2 (fam.) cappotto (m.): enlever sa pelure, togliersi il cappotto
3 (fam., ingiur.) pezza da piedi.
peluché o pluchéagg.
1 felpato: tissu peluché, tessuto felpato
2 (bot.) peloso.