Vic-/vig- e vec/veg, beg

Vic-/vig- e vec/veg, beg

Messaggioda Berto » gio lug 24, 2014 9:32 pm

???
Vico, vicoło, viottolo, via, viú, viałe, ..., vicino, vicinale, ... veicolo, ... vicchio,
vicus, vici, ... (Viçensa ?), vec/veg/weg/beg, wigs, way, Walk, wick, wic, wik, wih, ... wiku, wegu, wigu


Vigo, Vigonovo, Vigonsa, Vigolo, Vigardolo, Vigaxio, Vigodarxare, Vigano, ...

viewtopic.php?f=45&t=1024

https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... NaQnM/edit
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Vic-/vig- e vec/veg, beg

Messaggioda Berto » gio lug 24, 2014 9:32 pm

.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Vic-/vig- e vec/veg, beg

Messaggioda Berto » gio lug 24, 2014 9:33 pm

Vien da dimandarse:

1) xe nato prima el vico/vicoło/vicolus (camin, troxo, semita, sentiero) o el vico/*vici/*vicio/vicus (borgo, viłajo, paexe) ?

2) existevełi xa en Veneto sti moti vanti del periodo roman o xełi rivà da l’ara latina entel periodo veneto-roman ?

3) łe varianse cogałeghe o e u (de vico e vicolus) ghe jerełe xa domiła ani pasà o ła o veneta ła vien da ła u roman-latina, come ke łi conta łi “doti” envaxà e enfasà dal mito dei romani e del latin?

4) el kinome o toponemo Viçensa kel vien dà da vic- de vico/*vici/*vicio/vicus ke entel latin el vien dito Vicetia/Vicentia, anca se no ghè atestasion scrite vanti de ła variansa latina, xe pì ke de bon senso e çerto kel ghe jera xa vanti de łi ani veneto-romani e ke no lè rivà col stado roman e col batexo dei romani.

5) e ła “variansa” vig- de vic- come se spiegała; xeła na variansa alotropa o xeła altro co altre raixe ?

...
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Vic-/vig- e vec/veg, beg

Messaggioda Berto » ven lug 25, 2014 7:54 pm

El caxo de Viçensa

Viçensa
viewtopic.php?f=151&t=680

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... A7ensa.jpg


Da “Toponomastica Veneta” de Dante Olivieri, (p. 151, ed. 1961;)

Immagine

Vicetia
V. Mommsen, CIL, V. 268: «Vicetia in titulis plurimis optimisque, in optimis quibusque libris. E contrario Vincentia non legitur nisi in titulo non optimae aetatis» Ma pure è detto Vicentia e Vicentia già presso P. Diacono, Vincencia Codice Ecclesiastico 5 (1074): v. Prati, Esc. II 183.


Da I Veneti Antighi, de Jułia Fogołari e A. L. Proxdoçimi

Immagine

p. 401
Vicetia
La tradizione manoscritta degli autori antichi oscilla tra Vicetia e Vicentia: la più antica attestazione (135 a.C.) è senza nasale (etnico Veicetinos) e indica che tale era la forma primitiva: si vede bene come l’influenza di nomi in -entia (Placentia, Pollentia) abbia esercitato un’attrazione (facilitata dalla debolezza di n anteconsonantico in venetico?) senza che si veda la possibilità di un’attrazione in senso inverso.
Secondo questa formazione (e concordemente con i dati storici) il toponimo rimanda a una spigazione prelatina.
Potrebbe trattarsi di un nome gallico (di conserva con la notizia di Pompeo Trogo in Giustino sulla fondazione gallica della città) e formazioni in -et(o)- no sono estranee al celtico contientale.
D’altra parte l’accertata presenza de Veneti (le iscrizioni!) a Vicenza e la struttura analoga a Venetia, indicano un toponimo venetico.

Secondo il Wolf («Mannus», XXII, 1930, p.204) seguito dalla Karg («WusS», 1941-2, p. 186), dal Radke (P.-W. VIII – 2, coll. 2053-4) e dal Krahe (Spraghe, p. 105: come Mala-vico in Dalmazia, CILL III 10121), deriverebbe da *weik di latino vicus, greco οἶxος (Pokorny, IEW, p. 1131 e Walde-Hofmann, II, pp. 782-3) con uma formazione comparabile a Σερέτιον (su cui Ktahe, «IF», VII, 1939, p. 129, ove analizza *set-io-n e cita Σερέτον, castello della Dardania, in Procopio, De Aed. IV 4).
La spiegazione si fonda sulla sola attestazione di -ei-, contro tutte le altre -i-, compreso Tolomeo (Geografia III, 1, 26) che per la cronologia bilancia vei- di CIL V 2490 cit. veiko- è testimoniato dalla divinità *Veikos Noriceios (§ 6.1), venetico e non celtico per -ei- conservato; è possibile che esistessero entrambi i continuatori (come in sanscrito, greco e baltico) e che un *viket- sia stato rimotivato da weiko-, donde la variaziante veicet-.
In ogni caso la derivazione da v(e)iko- indica la funzione di derivazione anche denominale per -(e)to-.


p. 411

*veikos: da restituire al lessico istituzionale locale sulla prova di Veicetia (-eto/-ia su base nominale; come Veneti; cfr. appresso) e Veica Noriceia, divinità topica, ipostasi di *Veikos Noriceios; i risvolti istituzionali sono da sviluppare insieme con l’identificazione della posizione semantica rispetto a:

*teuta: «Le nom *teutà- du «peuple» en tant qu’unité politique a una aire englobant le messapien, 1'osco-ombrien, le vénète (163, etc.), le gaulois, le celtibère, le brittonique, le gaélique, le germanique et le baltique, mais ne comprenant pas le latin» (Lejeune 1974 ‘Manuel’).

Anche qui l’importante non è la conservazione lessicale ma la configurazione semantico-istituzionale (sul concetto Prosdocimi 1978 ‘Lessico’) e il sistema in cui entra.
Come semantica istituzionale è il nome della comunità che agisce quale persona giuridica (soggetto di un verbo votivo: Ca 13), in nome di cui si agisce (u teuta[ : Ca 24), e arriva a coprire il concetto politico (in senso stretto e non generico) di ‘pubblico’, come è supposto dal denominale teuters ‘publice statuerunt’ (Pa 14, § 2.2.4) e dall'abbreviazione te(utike?) `publice’ apposta a cippi terminali (inediti da Oderzo: v. ad *Pa 14 cit.); teuta forma nell’Italia antica un microsistema tipico (Prosdocimi 1978 ‘Lessico’ cit., da correggere per un presunto valore ‘nomen’ secondo Prosdocimi 1982 ‘Safini’).
L’importante non è la conservazione, ma il sistema in cui entra:
– nelle istituzioni italiche entra con ocri-/ocar;
– in latino vi è assenza ma per sostituzione recente della coppia italica; vi è rimasto come spazio semantico (riadattato) ma non come lessema: urbs – arx nella coppia canonica ‘salva urbe arceque’; il lessico – eccetto arx che va con acri- ne rimpiazza uno precedente: urbs è imprestito, e civitas derivato, successivo all’elaborazione istituzionale di civis;
– in venetico il tipo ocri- sembra escluso da *poli-‘πόλις’; in Pilpotei è trasparente: *p°li-poti- ‘signore dell’arx’.
La vocalizzazione di -°l- è indipendente, come altrove, dall’esito di “l(°)”(cfr. § 4..1.2); qui dipenderà dal colorito della vocale successiva (i); cfr., ma la situazione non è identica, Silis < *selis < *selio- + -s (v. sopra § 4.2).
A parte il valore per questa onomastica ‘aristocratica’, è di grande importanza il dato istituzionale: la cittadella ha il nome non italico di ocri- (cfr. s.v. teuta) ma quello del greco, lituano, etc. *p°li-; come panindeuropeo è meno significativo, ma è comunque un dato acquisito.
Da questo punto di vista il venetico sembra appartenere al tipo greco con πόλις, cui però non è ignoto il lessema corrispondente a ocri e arx, cfr. il tipo akró-polis.

Tuttavia il tipo ocri- è attestato dal toponimo Ocra (e, forse, nella variante akr- in Acerra: § 5.3.3 (e ghe xonto mi in Trinacria?), il che propone una situazione lessicale non difforme da ‘quella dell’italico e del latino, che pure conosce il termine ocri- ma nel senso di ‘mons confragosus’ (Livio Andronico in Festo, cfr. Walde-Hofmann s.v. e Prosdocimi 1978 ‘Lessico’ cit.), il che permette per il venetico la sopravvivenza di un termine come poli: sopravvivenza a che titolo istituzionale?
Fossile onomastico o vitale e significante, così da dare un nome trasparente? Nel caso estremo che *poli- fosse in venetico il corrispettivo di ocri- nella coppia istituzionale ‘comunità’ (teuta) e ‘centro munito’ (di riferimento), non si avrebbe ancora una diversità dall’italico significativa a fini classificatori, ma solo una diversa utilizzazione lessicale per spazi semantico-istituzionali comuni: non diversamente il latino ha urbs al posto di teuta.
Se questa è una spiegazione per l’ipotesi più contraria a quel tipo di unità storico-culturale latino(-italo)-venetica presupposta da termini come louko-(appresso e § 2.2.4), la verisimiglianza diacronica porta a una ricostruzione per cui vi è un primo stadio comune nel quale c'è una terminologia comune poco fissata e mobile, nel senso non di vaghezza (che non avrebbe senso istituzionale).
...

Teuters, teuta, touta, totam, touto, toutatis, tuath, teutoni, tote, tutore, ...
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... FXREE/edit

Immagine
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Vic-/vig- e vec/veg, beg

Messaggioda Berto » ven lug 25, 2014 7:54 pm

El caxo de Vigardoło

Vig- = vic- (vico/vicus) ?

Vigardolo de Bresan
https://picasaweb.google.com/1001409263 ... loDeBresan

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ardolo.jpg

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ardolo.jpg

E se anvense vig- el corispondese de pì al gotego wigs, todesco weg, angrexe way col senso de camin, pasajo?

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -vagen.jpg


o a angrexe wick, anglosasone wic, vecio frixon wik, vecio alto todesco wih col senso de disterto, anbeto, viłajo

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 1/vick.jpg


e -ardoło


Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 11/ard.jpg

Consideremo ke Povołar, Doviłe, Sandrigo, Ciupaxe, Montexeło Conte Oto, Lixiera, Selva Mugla o Alemana (kel saria el Bosco grando de Viçensa endoe ke xe sorti i paexi de Cavasałe, Vigardoło, Montexeło C.Oto) łi xe tuti nomi de orexene xeramana o franca normàna.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /wegas.jpg
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Vic-/vig- e vec/veg, beg

Messaggioda Berto » ven lug 25, 2014 7:54 pm

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Vic-/vig- e vec/veg, beg

Messaggioda Berto » sab lug 26, 2014 7:49 am

Vago, vado, guado, viajo, via, weg, cal, aller, andar, yamda, sentu, sentiero, semita, chemin, camin, traget, troed, treide, troxo, trames, ...
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... dIbG8/edit

Immagine


Troxi/trodhi veneti e d’Ouropa ente ła pristoria
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... BMVFk/edit

Immagine
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Vic-/vig- e vec/veg, beg

Messaggioda Berto » ven ago 01, 2014 5:20 pm

Civico/civigo, civis, çivił, çeveltà/civiltà, cis, ... vicus/vico/vigo, wick, wic, ... Viçensa/Vicetia, viçin/viçino, cêus/cêvs, .... çità/citta, ...

http://www.etimo.it/?term=civico
Immagine

http://www.etimo.it/?term=civile
Immagine

http://www.etimo.it/?term=città
http://www.etimo.it/?term=citt%E0&find
Immagine

http://www.etimo.it/?term=vicino
Immagine
Immagine

http://www.etimo.it/?term=vico
Immagine

http://www.etimo.it/?term=vicolo
Immagine


http://it.wikipedia.org/wiki/Citt%C3%A0
Una città è un insediamento umano esteso e stabile, un'area urbana che si differenzia da un paese o un villaggio per dimensione, densità di popolazione, importanza o status legale. Il termine italiano città deriva dall'analogo latino civitas, e deriva dalla stessa etimologia di civiltà.

http://it.wikipedia.org/wiki/Civilt%C3%A0
Il termine civiltà deriva dal latino civilĭtas, a sua volta derivato dall'aggettivo civilis, da civis ("cittadino"), a sua volta derivante da civitas (città, intesa come agglomerato sociale di individui e non come agglomerato urbano). In questo ambito indicava dunque l'insieme delle qualità e delle caratteristiche del membro di una comunità cittadina, nel senso di buone maniere cittadine contrapposte a rusticitas la rozzezza degli abitanti della campagna; concetto che in realtà voleva discernere l'organizzazione democratica dello Stato civile da quella individualistica ed autarchica della vita nelle campagne.

Vicus
http://it.wikipedia.org/wiki/Vicus
Il vicus, nell'antica Roma, era un aggregato di case e terreni, sia rurale che urbano, appartenente ad un pagus che non aveva alcun diritto civile come il municipium o la colonia romana.
Ogni vicus aveva una sua denominazione tratta dagli abitanti, dagli eventi che vi si erano svolti o dai mestieri che vi si esercitavano. In uno di essi risiedeva il Magister, appartenente al patriziato romano.

I vici potevano essere distinti in:
pagani o rustici, se situati in campagna;
castelli, se muniti di mura;
anteurbani se erano prossimi alla città;
urbani se cittadini.
Il vicus paganus o rusticus era costituito da casolari o abitazioni rurali congiunte fra loro in un pagus, ma separate dalla città. Il vicus urbanus era un vero e proprio quartiere cittadino, organizzato amministrativamente a fini di censimento e caratterizzato dal culto particolare dei Lares compitales e poi dal Genius Augusti. Generalmente i vici non ebbero un'organizzazione politico-amministrativa propria, perché erano inseriti o nell'amministrazione dei pagi rurali o in quelle della città.
Dopo il IV secolo i pagi furono assorbiti dai municipi e dalle città e rimasero solo i vici rustici, che raggiunsero una parziale autonomia in ambito rurale.

Pagus
http://it.wikipedia.org/wiki/Pagus
Il termine latino pagus fa parte del lessico amministrativo romano, e stava ad indicare una circoscrizione territoriale rurale (cioè al di fuori dei confini della città), di origine preromana e poi romana, accentrata su luoghi di culto locale pagano prima e cristiano poi.
All'interno del pagus vi erano diversi vici (Lat. vicus), in ognuno dei quali risiede il Magister, appartenente al patriziato romano. Sebbene siano noti diversi di questi pagi, come quello Bagienno, Eboreo e Domizio di Bobbio, sotto il Municipio della città romana di Velleia, dedotti con i loro confini e i vici più importanti dalle descrizioni della Tavola alimentaria di Velleia, oppure quello di Libarna, è difficile ricostruirne per molti i confini. Gli agrimensori romani, infatti, nella misurazione dei terreni da assegnare a veterani, non tennero conto dei limiti del pagus che poi venne sostituito più avanti per inglobazione dal vicus. Per di più l'ordinamento romano, facente capo alle città (colonie o municipi), venne gradualmente a sottoporre gli ufficiali del pagus a quelli della città dopo il IV secolo, anche se al pagus rimanevano anche alcune funzioni come quello della manutenzione delle strade. Si è, però, accertato che il pagus spesso si estendeva sui due versanti di un monte e possedeva beni comuni (boschi e pascoli). In parecchi casi l'antico pagus può essere individuato nella primitiva pieve, in quanto nelle campagne la chiesa cristiana si sostituì all'antico culto gentile (paganalie).
Al pagus romano si assimilò il Gau dei popoli germanici.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... is-367.jpg

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 1/vick.jpg

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -vicus.jpg


Kaimas, dorf, village, vila, borgo, contrà, selo, sat, landsby, küla, vesnice, dedina, ...
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... VDZVU/edit

Immagine


Egetora, aimo, eik, goltanos, louderobos
Mego dona.s.to a.i./nate.i. re.i.tiia.i. pora.i. / e.getora. r.i.mo.i. ke lo/.u.derobos
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... RwUkU/edit

Heimat, aimoi, kaimo, kaimas, ...
viewtopic.php?f=172&t=896
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Vic-/vig- e vec/veg, beg

Messaggioda Berto » mar ago 26, 2014 8:33 pm

.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Vic-/vig- e vec/veg, beg

Messaggioda Berto » mar ago 26, 2014 8:33 pm

Cal, całe, całà, càła, calle, callis, caill, ...

viewtopic.php?f=44&t=1083
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm


Torna a Toponomastica

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti

cron