Brenta, brena (ła çesta)

Brenta, brena (ła çesta)

Messaggioda Berto » dom dic 08, 2013 5:07 am

Brenta, brena (ła çesta)
viewtopic.php?f=44&t=79

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... nto-52.jpg

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... nto-89.jpg


http://it.wiktionary.org/wiki/brenta

todesco: Butte, Tragbutte, Hotte, Kiepe
angrexe: brenta
spagnoło: brenta
françoxo: hotte, danderlin, tandelin, brante
portoghexe: brenta

brenta f sing (pl: brent)
1.brenta (vedi in italiano), particolare contenitore da utilizzare per il trasporto di liquidi, in particolare del vino, della capacità di 75 litri
2.antica unità di misura di volume, a Milano valeva 75,55 litri


Brenta (ła çesta) - Brenta, Brent, Brentino, Brentonico, Brendola, Brondolo, Medoacos, Meduna (etimoloja)

https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... N1VW8/edit


http://www.etimo.it/?term=brenta
Immagine
Immagine



http://it.wikipedia.org/wiki/Benna_(meccanica)
La bènna (dal latino benna ???) è un organo per il sollevamento, trasporto, carico e scarico di materiali sciolti, o per lo scavo e spostamento di terreni.

Immagine

benna,
s. f. ‘recipiente rovesciabile o apribile, retto da una gru, per il sollevamento, il trasporto e lo scarico di materiale sciolto’ (1930, Gar.).
Lat. tardo benna(m) ‘carretta gallica a quattro ruote’, vc. di orig. celt. (T. Bolelli in ID XVII [1941] 153), come confermano il referente e i continuatori francesi. La vc. è stata introdotta di recente nel linguaggio dell'edilizia con appropriazione dai dial. sett. (non senza l'intervento del fr., il quale ha conosciuto un analogo recupero), che la conoscono da tempo in vari sign. (Prati Pront.), specie come ‘cesta, carretta per il trasporto di letame’ (AIS VI 1220-1222; VDSI), e registrata, in questo senso, anche dal Florio (1598) e poi dal D'Alb. (1797: ‘treggia’), dal Tram. (1829) ecc., con es. piuttosto ant., che vanno dal lat. mediev. di Arosio bennas duas raparum ‘due ceste (misure) di rape’ nel 1248 (Bosshard 77), di Verona bena ‘cesta di vimini, misura di volume’ nel 1319 (Sella Ven.) e di Argenta benna ‘misura di volume’ nel 1364 (Sella Em.), all'it. benaccia ‘quella con la quale si conducono le uve nei tinacci’ glossata nel 1565 da A. Gallo (LN XXX [1969] 4). Il passo spesso ricordato del Dittamondo II 5 (“moriro / sì pover, che vendero e gonna e benna”) abbisogna di altra interpretazione (‘benda’), come aveva ben visto il Nannucci, Voci e locuzioni italiane derivate dalla lingua provenzale, Firenze, 1840, pp. 179-181. V. LEI V 1181-82.


Immagine

binage
s. m.
1 (agr.) sarchiatura (f.)
2 (agr.) zappatura (f.).

biner
A v. tr. ( coniug. 3 aimer)
1 (agr.) sarchiare
2 zappettare
B v. intr.
(liturg.) binare.

binette (2)
s. f.
(agr.) sarchiello (m.), zappetta.

brante
s. f.
(svizz.) bigoncia.


Immagine

Brett <-(e)s, -er>
n
1 (Holzbrett) asse f, tavola f; (Regalbrett) mensola f; (Bücherbrett) (ri)piano m; (Servierbrett) vassoio m; (Schneidebrett) tagliere m; (EßBrett) piatto m di/in legno; (Sprungbrett) pedana f; (Federsprungbrett) trampolino m
2 (Schachbrett) scacchiera f; (Damebrett) damiera f
3 <pl> fam sport (Skier) sci m pl; (Boxring) ring m
4 <pl> theat fam palcoscenico m, scena f
* das Brett bohren, wo es am dünnsten ist fam, (cercare di) sudare il meno possibile fam; ein Brett vor dem Kopf haben fam, essere duro di comprendonio fam; das Schwarze Brett, la bacheca; auf den Brettern stehen theat, essere ‹sul palcoscenico›/[in scena]; sport, sciare; die Bretter, die die Welt bedeuten geh, il palcoscenico, le luci della ribalta.

Bretterboden m assito m, tavolato m.
Bretterbude f baracca f di legno.
Bretterverschlag m baracca f/capanna f (fatta) di assi.
Bretterwand f assito m, tramezzo m di assi.
Bretterzaun m steccato m, staccionata f.

brettern
itr <sein> fam
1 (schnell mit dem Auto fahren) andare a tavoletta fam, sfrecciare fam, andare a tutta birra fam
2 (schnell die Piste runterfahren) sfrecciare in pista.

https://it.wikipedia.org/wiki/Benna_%28meccanica%29
https://it.wikipedia.org/wiki/Benna_%28contenitore%29
Una benna o bucket è un apposito secchio che viene normalmente fissato al gancio baricentrico di un velivolo e viene utilizzato per trasportare dell'acqua o del liquido ritardante in caso di incendio.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Brenta (ła çesta)

Messaggioda Berto » mer lug 23, 2014 8:25 am

Cfr. co Bar/bara/barra (stanga/steka, palo, pol, pertega, stiva), bara, bareła, baraca, bariłe, ... ...

Immagine

http://www.etimo.it/?term=bara
Immagine

http://www.etimo.it/?term=barella


Immagine

bara

bara,
s. f. ‘feretro, cassa da morto’ (lat. mediev. barra a Parma nel 1255; Sella Em.; bara: 1281-88, Salimbene; it. bara: av. 1321, Dante; barra: sec. XIV, Leggenda di S. Alessio e nei Memoriali bolognesi del 1309: Monaci 344), raro ‘lettuccio per portare a spalla i morti al cimitero’ (a Firenze: LN IV [1942] 88).

Locuzioni:
avere un piede nella bara, fig. ‘essere vicino alla morte’ (1865, TB; ant. aver la bocca sulla bara: 1566, L. Salviati; ancora in Fanf. Tosc.).

Long. *bara ‘bara, lettiga’ (esclude un tramite got. la a, alla quale corrisponde in got. una e) dal germ. *beran ‘portare’. In Italia sett. da una parte bara estese il suo sign. fino a indicare anche un ‘carro a due ruote’, dall'altra si specializzò nel senso di ‘cassa da morto’, assunto col costume germ. di un diverso rito funebre, assegnando a barella (V.) l'altro sign. di ‘lettiga’ (Mastrelli Termin. longob. 264);
“La differenza della distribuzione nelle aree è evidente: il significato tecnico di questo longobardismo esiste soltanto nell'Italia sett., mentre quello di bara ‘feretro’ è entrato nell'italiano letterario e poi irradiato dalla Toscana. Il tipo bara ‘carrettone’ costituisce la voce tipica della Longobardia maior, voce non entrata nella lingua letteraria toscana, e si estende dalla Liguria, dal Piemonte fino all'Emilia occidentale con inclusione del mant. e del trent. or. Il significato di ‘feretro, bara da morto; lettuccio per portare a spalla i morti al cimitero’ è entrato nella lingua letteraria dall'epoca di Dante e fu poi irradiato anche nel Mezzogiorno e in Sicilia” (M. Pfister in Elem. str. I 94-95).

barella,
s. f. ‘dim. di bara’, ‘lettuccio per il trasporto di ammalati o feriti; lettiga’ (1840-42, A. Manzoni), ‘tavola rettangolare con due stanghe, per il trasporto a mano di sassi, terra e sim.’ (1342, Stat. Perugia; delle barelle ad portandum ferrum sono menzionate in un doc. in lat. mediev. di S. Anatolia [Marche] nel 1324: Sella Ven., e pro ferendis lapidibus a Cesena nel 1359: Sella Em.), ‘arnese per portare in processione statue o immagini sacre’ (1714, G. B. Casotti).

Derivati:
barellare,
v. tr. ‘portare con la barella’ (av. 1873, D. Guerrazzi; barellare [un ammalato]: 1942, Migl. App., che nota l'uso più frequente del part. barellato in funzione di agg., poi anche sost.: 1966, R. Zangrandi, in Vaccaro II),
v. intr. ‘vacillare’ (av. 1558, B. Segni, ma non raro fino all'Ottocento: 1835, Giusti Poesie 38; 1875, Morgana Fald. 74; V. Fanf. Tosc.),
barellista,
s. m. ‘portantino’ (1966, U. Pirro: Vaccaro II; anche barelliere: 1967, G. Montesanto, in Vaccaro III).

Da bara, che aveva lo stesso sign. (cfr. in Friuli nel 1371, in lat. mediev.: frumentum... cum curribus et barris ac navibus... conduxistis: Sella Ven.), ma che poi si specializzò semanticamente per designare il ‘feretro’, lasciando a barella il sign. così diverso di ‘lettiga per il trasporto di materiali’.


Bar/bara/xbara, bara, bareła, baraca, bariłe, baròso, ...
viewtopic.php?f=44&t=1038
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Brenta (ła çesta)

Messaggioda Berto » mer lug 23, 2014 9:16 am

Bar/bara/xbara, bara, bareła, baraca, bariłe, baròso, ...
viewtopic.php?f=44&t=1038

Çesto e canestro
viewtopic.php?f=44&t=671

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ta-414.jpg

Sporta, sparto, festuga, stame, strame, stipo, stiva, stropa
viewtopic.php?f=44&t=611

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... a-conp.jpg

Fastugo/festugo, feston, enfestà, festa, fàsti, fasto, fàso, fàsa

Sporta, sparto, festuga, stame, strame, stipo, stiva, stropa
viewtopic.php?f=44&t=611

Festuga/fastuga/fastugo/festuca

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... estuga.jpg

Cana-canaro-caneva-canevera, canestro, canarejo, canal, scanà, cantar

Voxe asè vecia, pristorega, comoun a on mucio de łengoe:

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -kanne.jpg
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm


Torna a Etimoloja de moti o parole venete e no

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron