cesto 2,
s. m. ‘insieme addensato delle foglie che nascono da un fusto breve, spec. erbaceo’ (av. 1321, Dante).
Derivati:
cestire,
v. intr. ‘accestire, far cesto’ (av. 1375, G. Boccaccio),
cestoso,
agg. ‘di pianta che ha un cesto rigoglioso’ (1600, S. Ammirato).
Lat. cisthu(m), dal gr. kísthos, di orig. preindeur.
cesto 3,
s. m. ‘specie d'armatura fatta di strisce di cuoio e di metallo, che nell'antichità i pugilatori si avvolgevano attorno alle mani’ (inizio sec. XIV, Cicerone volgar.).
Vc. dotta, lat. caestu(m), di etim. incerta.
cesta,
s. f. ‘sorta di canestro o paniere a sponde alte, intessuto di vimini, canne, salici e simili’ (av. 1193, Dichiarazione di Paxia: Cast. Ant. t. 173).
Derivati:
cestaio,
s. m. ‘chi fabbrica o vende ceste’ (av. 1349, P. de' Faitinelli, ma poi non più rintracciato fino al 1875, Rigutini-Fanf.; cestaro: 1585, T. Garzoni),
cestello,
s. m. ‘piccolo paniere, cestino’ (av. 1342, D. Cavalca),
cestinare,
v. tr. ‘non pubblicare lettere o manoscritti inviati ad un giornale o a un editore’ (1886, De Nino; il Petr. lo registra nel 1887 – ma qualche anno prima nell'ediz. a dispense – come “termine scherzoso dei giornalisti”),
cestino,
s. m. ‘piccolo cesto’ (sec. XVI, Mattio Franzesi), ‘recipiente in cui si getta la carta straccia’ (1905, Panz. Diz., s. v. cestino),
cestino da viaggio ‘sacchetto contenente cibi e bevande, che viene venduto nelle stazioni ferroviarie’ (1921 o 1928, G. A. Borgese; 1927, Panz. Diz.),
cestismo,
s. m. ‘attività sportiva della pallacanestro’ (1964, Batt.),
cestista,
s. m. ‘chi gioca a pallacanestro’ (1935, Panz. Diz., p. XXII),
cesto 1,
s. m. ‘cesta, paniere’ (cistum nel lat. mediev. di Mirandola del 1386: Sella Em.; it. cesto: 1481, G. Chiarini).
Lat. cista(m), dal gr. kíste, di orig. preindeur. Cestaio è vc. recente, form. su cesto, col suff. -aio, o dalla forma non tosc. (prob. veneta) cestaro; il tosc. conosce la vc. panieraio (cfr. anche i cognomi veneti Cestari, Cestaro, Cester e il cognome tosc. Panerai).
canestro,
s. m. ‘recipiente di vimini intessuto’ (sec. XIII, Proverbia).
Derivati:
canestra,
s. f. ‘paniere di vimini con sponde basse, di solito a due manici’ (inizio sec. XIV, Guido da Pisa),
canestraio,
s. m. ‘chi fa o vende canestri’ (canestrarius nel lat. dei docc. a Perugia nel 1526: Sella Ven.; it. canestraro: 1585, T. Garzoni).
Lat. canistru(m), dal gr. kánastron, prob. da kánna ‘canna’.
http://www.etimo.it/?term=cesta http://www.etimo.it/?term=cesto http://www.etimo.it/?term=canestro calathiscus, i, m.,
cestellino, CATULL., PETR.
[gr.].
calathus, i, m.,
1 cestello, panierino intrecciato (per porvi fiori, lana etc.), VERG., OV.;
2 fiscella (per scolare il cacio), COL. 7, 8, 3 etc.;
3 vaso (per riporvi latte), VERG. Georg. 3, 402;
4 nappo (da vino), VERG. Buc. 5, 71 e a.;
5 calice (di fiori), COL. e a.
[gr.].
caestus, us, m.,
cesto, strisce di cuoio appesantite con piombo che i pugilatori avvolgevano alle mani e ai polsi per la lotta, CIC., VERG. e a.
caespes (ces-), itis, m.,
1 zolla di terra con la sua erba, cespite, zolla erbosa (spesso in forma di mattoni per innalzare tumuli, palchi, altari, capanne, per coprire capanne o tumuli, per costruire o rafforzare accampamenti): non esse arma caespites (i cespi con attaccata la terra), neque glebas (le zolle senza erba), CIC. Caec. 60; primum extruendo tumulo caespitem posuit, pose la prima zolla per elevare il tumulo, TAC. Ann. 1, 62; arae de caespite, altari fatti di zolle, OV.; anche semplic. caespes = ara: in caespite vivo, su un'ara di verdi zolle, HOR. Carm. 3, 8, 4;
2 capanna fatta di cespi, HOR. Carm. 2, 15, 17;
3 terreno erboso, terreno, VERG., PLIN.;
4 germoglio (caespite ab imo, PRUD.), cespuglio;
5 paese, AVIEN.
caesor, oris, m., tagliatore, HIER. [caedo + -tor].
caesura, ae, f.,
1 taglio (di alberi), PLIN.;
2 il luogo del taglio, PLIN.;
3 cesura (nel verso), DIOM.
[caedo + -ura].
caio, as, are, 1 tr., fustigare, PL. Cist. 253 (lez. di FULG.).
cala, ae, f., legno, LUCIL. [da gr. kâlon].
calamus, i, m.,
stelo di canna indi canna e oggetti fatti di canna: penna da scrivere, CIC.; freccia, HOR.; flauto, zampogna, VERG. e a.; pania (verga invischiata per prendere uccelli), PROP., MART.; canna da pesca, PROP., OV., pertica (sostegno di vite), COL. 3, 15, 1; stelo (di cereali), VERG. Georg. 1, 76; pollone (per innesto), PLIN., COL.; segno (di via), PLIN. 6, 166; canna aromatica (PL. Persa 88) detta anche calamus odoratus e sim.; canna (misura di lunghezza), Vulg.; braccio cavo (di candelabro), Vulg.; pulmonis calamus, trachea, C. AUR.
[gr.].
canna, ae, f.,
canna piccola; canna, zampogna (fatta con canne), OV.; barca (di canne), IUV. 5, 89; canna (della gola), trachea, C. AUR.
[gr.].
cantharus, i, m.,
1 vaso da bere, boccale a due anse, HOR. e a.;
2 nodo sotto la lingua del bue Api, PLIN. 8, 184;
3 pesce marino, OV. e a.;
4 bacino, condotto d'acqua, Dig.;
5 una barca, MACR.;
6 pila dell'acqua santa, P. NOL. 37, 150
[gr.].
cantheriolus, i, m.,
paletto, COL.
[cantherius + -olus].