Anema, anemo, atem, atman, atimarse

Re: Anema, anemo, atem, atman, atimarse

Messaggioda Sixara » mar apr 07, 2015 9:19 am

Trè fià sète vinti-uno, càvaghene dièxe e metaghene Ono: cuanto fà?

Ruàch ha-Qòdesh
El Santo Fià :
Rùach ha-Qòdesh
Lo “Spirito Santo” o rùach ha-qòdesh non è, nell'ebraismo, un elemento o un'entità specifica all'interno della divinità. Esso indica piuttosto la presenza di Dio tra gli uomini, ed è più agevolmente espresso con “ispirazione”.
Le antiche scritture rabbiniche non fanno una chiara distinzione tra “profezia” e rùach ha-qòdesh. Esse sembrano seguire strettamente il testo biblico, laddove si parla di uno spirito tra i profeti che li possiede, passando talvolta dall'uno all'altro (1 Samuele 16:14, 2 Re 2:29). Il profeta è spinto a seguirlo ovunque esso lo guida (Ezechiele 3:14, 11:24). Fonti ebraiche più recenti, tuttavia, situano il rùach ha-qòdesh su un livello più basso rispetto alla profezia (navì). I Ketuvìm (gli Agiografi o “scritti sacri”), la terza parte del Tanakh, furono scritti sotto ispirazione del rùach ha-qòdesh e includono i Salmi attribuiti a David e, attribuiti a Salomone, i Proverbi (Mishlé), l'Ecclesiaste (Qohélet) e il Cantico dei Cantici (Shir ha-Shirìm).
La presenza ispiratrice del rùach ha-qòdesh continua a dimorare nel mondo anche dopo che la profezia ufficiale venne sospesa dopo la distruzione del Tempio. Di tanto in tanto i rabbini fanno riferimento alla presenza dello Spirito Santo nella casa di studio. È questo Spirito che rende possibile la Presenza divina nel procedimento halakhico in via di sviluppo, che utilizza il precedente legale e il ragionamento umano per scoprire il volere, ultrarazionale, di Dio.
Anche di alcuni rari individui si è detto fossero in possesso del rùach ha-qòdesh. Talvolta con riferimento ad una fama di chiaroveggenza e alla capacità di predire il futuro; questo era il caso del Ba`al Shem Tov (Rabbi Israel ben Eliezer, 1700-1760), di sua figlia Odel e di alcuni altri maestri chassidici. In altri contesti può essere usato per descrivere una persona dotata di grande compassione, i cui insegnamenti riflettono una profondità che può essere spiegata soltanto come frutto d'ispirazione divina.

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Re: Anema, anemo, atem, atman, atimarse

Messaggioda Berto » mar apr 07, 2015 9:45 am

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Anema, anemo, atem, atman, atimarse

Messaggioda Sixara » dom apr 12, 2015 10:28 am

Mondi e anime G.Israel, La Kabbalah, Il Mulino, 2005.

El dixe Israel ke " il tema della concatenazione in forma gerarchica è fondamentale nella speculazione kabbalistica".
Tuta na jerarkia de strati de senso, par ex. te l interpretazhion de l testo sacro, struturà so 4 livèli de significati. Sta jerarkia par livèli la se càta anca aplicà a i Mondi e a le Aneme:
http://it.wikipedia.org/wiki/Cinque_mondi

I Cinque Mondi (anche citati come i Quattro Mondi in ebraico: עולמות? Olamot/Olamos, sing. Olam עולם, ma si conta spesso una fase precedente, Adam Qadmon che viene aggiunta alle quattro categorie) sono le categorie complete dei regni spirituali della Cabala, nella catena discendente dell'Esistenza: il Seder hishtalshelus (in ebraico: סדר השתלשלות?) che implica "l'ordine di sviluppo" o "ordine evolutivo" della Creazione Universale, quindi nel significato letterale, "il processo di concatenamento".
...

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( me scuxo pa la cualità de sta imajne ma no ghi n ò catà ona mejo)

I è ligà a la Sorjente Divina secondo na majore o minore vicinanzha : par la teoria de Cordovero (Kabalah di Safed) ( ke lè anca na concezhion coxmolojca) " al centro vi è la parola o il Nome di Dio", el Tetragramma.
E da lì a parte na concezhion de i significati de l testo sacro quadripartita, ke la se porta drìo na strutùra de l mondo n 4 mondi ( ke i sarìa i 4 stadi de la materializazhion de la forzha creatrice de Dio.
Ke i sarìa - da sora a soto :
- il mondo dell' Emanazione Olam ha-Atsiluth
- il mondo della Creazione Olam ha-Beri'ah
- il mondo della Formazione Olam ha-Yetsirah
- il mondo dell'Attivazione o Azione Olam ha-Asyah

Olam el vièn tradoto co spazio solo ke par comodità ma - el dixe Israel - " non ne rende affatto il senso, il quale è piuttosto quello di una totalità spazio-temporale - in ebraico le-olam vuol dire 'per sempre', di un eone".

4 olàm = 4 strati de significati de la Torah :
"dalla veste originaria della Torah nel mondo di Atsiluth, che era un mucchio di consonanti, scaturì il secondo mondo Beri'ah, come conseguenza dell'atto creativo, la rivelazione della Torah come serie di sacri Nomi divini. Nel mondo Yetsirah la Torah diviene una serie di nomi e di potenze angeliche e soltanto nel mondo Asyah, la Torah assume la veste terrena a noi direttamente conosciuta."

4 olàm - 4 torah - 4 àneme :
" l'anima inferiore - nefesh è quel flusso vitale che distingue un essere animato da un essere inanimato ed è quindi presente nelle piante e negli animali, allo stesso modo che nell'essere umano. Al di sopra di quest'anima elementare troviamo il livello di anima che contiene la coscienza del divino, della trascendenza. Essa vive nel mondo della formazione Yetsirah, e quindi si colloca allo stesso livello delle essenze angeliche. Il suo nome è rua'h, soffio e, in qualche modo, può corrispondere alla parola. Troviamo quindi l'anima superiore, che vive nel mondo della creazione Beri'ah e rappresenta il pensiero puro, essa è detta neshamah. La neshamah si eleva ancora nel quarto e più alto mondo dell'emanazione, Atsiluth, verso il nucleo del divino. Essa è articolata in due ulteriori livelli - haya e yehidah, che corrispondono, rispettivamente, alla sfera delle sephirot o addirittura alla coscienza della presenza di Ayin En Sof."

Su-sù pa la scala, ranpégarse su-su, de scalin n scalin...da nefesh a rua'h a neshamah... ( i oltimi 2 a ghe rìva solo ke poki elèti e po' còsa vedeli? on lanpo, on xbarbajo de la luxe divina e gnente altro.. L è vero però ke - te la mistica ebraica e nò - l òrbo el ghe vede mejo de cueo ca ghe vede).

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L Albore de Jung

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http://jewishcosmos.altervista.org/portale/?q=node/4

IL COSMO NELL'ARCHITETTURA E NELLO SPIRITO

Il primo “messaggio invisibile” delle Cattedrali è quello delle geometrie invisibili dei loro frontoni, che tratteggiano l'Albero Sephirotico (l'Albero della Vita) o Via del Fuoco, retaggio della cosmogonia ebraica e concepito come cammino d'ascesi spirituale.
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Re: Anema, anemo, atem, atman, atimarse

Messaggioda Berto » sab giu 06, 2015 6:46 am

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Re: Anema, anemo, atem, atman, atimarse

Messaggioda Berto » sab giu 06, 2015 6:56 am

Anema e aneimixmo

http://www.corsodireligione.it/religion ... iama_3.htm

L'animismo

Le religioni tradizionali sono spesso chiamate animiste : tutto l'universo ha un'anima. La forza spirituale che anima la realtà, la si voglia chiamare «mana», «spirito», «forza vitale», non esiste per se stessa , ma è presente nei vari oggetti materiali e spirituali.

Tutto l'esistente è pervaso di energia vitale . Tutti le cose ed i fenomeni sono animati da una essenza creativa unica e trascendente : la forza vitale , che è Vita . Essa è presente nella " forma delle cose" e ne costiotuisce l'essenza, lo " spirito", l'anima delle stesse.

Scrive uno studioso della religione dei mentawaiani (Indonesia) , S. Coronese, in Una religione che muore, EMI, 1980). :

«Non solo gli uomini, ma tutto ciò che si può visualizzare come entità, possiede un'anima. Quindi le creature viventi uomini, animali e piante gli oggetti materiali e anche i fenomeni naturali, come lo scrosciare delle acque e l'arcobaleno, sono ritenute avere un'anima. Per i mentawaiani le anime sono una specie di sosia, un duplicato spirituale delle cose esistenti»

La relazione che lega l'anima al corpo è di natura instabile . L''anima può "abbandonare" il corpo nel senso che può allentare i suoi legami con esso e "viaggiare" autonomamente nei mondi in cui è immersa e " occupare altre " forme" .



La guarigione attraverso il recupero dell’anima
http://lagrottadelupo.blogspot.it/2012/ ... anica.html

Di Nello Ceccon e Stefania Montagna

L’anima nelle società tradizionali

Gli uomini che agli albori della civiltà si sono affacciati per la prima volta al mondo soprannaturale o “realtà non ordinaria”, come l’ ha definita l’antropologo e sciamano Carlos Castaneda, probabilmente non si erano posti la domanda che cosa fosse l’anima.
Ma nelle loro prime esplorazioni nei mondi dell’invisibile hanno incontrato persone, animali o piante, già note nella vita reale, sotto diversi aspetti e poi trasformarsi in altre forme, come avviene spesso anche nello stato del sogno.
Questa altra forma, che risiede nel mondo misterioso dell’invisibile, ha assunto nella nostra civiltà il concetto di anima.
Gli sciamani, in uno stato alterato di coscienza, riescono a “vedere” gli esseri viventi nella loro essenza più pura, senza i vincoli che ci vengono dati dalle percezioni fisiche e soprattutto dalle categorie e modelli mentali che si formano nella realtà in cui viviamo.
Attraverso questa nuova visione del soggetto o, in alte parole, attraverso la percezione dell’anima della persona, sono in grado di operare per riportare armonia e benessere. Gli sciamani hanno sempre esplorato queste nuove dimensioni a fini pratici, per portare la guarigione alla persona sofferente, per dare risposte sagge e consigli a chi ne aveva bisogno, oppure per ricevere conoscenze utili per la sopravvivenza del gruppo.
Queste pratiche sono sopravvissute nelle società tradizionali fino ai giorni nostri, grazie alla loro efficacia ed ai risultati che si ottengono. La psicologa e sciamana americana Sandra Ingerman, ha sviluppato un approccio basato su queste esperienze per curare le persone che vivono nella nostra società occidentale.
Ha chiamato questo approccio “recupero dell’anima”, una terminologia già usata nelle popolazioni che praticano lo sciamanesimo come metodo di cura e di conoscenza.


Come si forma la malattia

La nostra anima o “pura essenza”, nel corso della vita può subire episodi, eventi o vivere situazioni che portano ad uno stato di disarmonia che a sua volta può causare malattie. La perdita parziale dell’anima è il risultato di questi traumi.
Durante i viaggi sciamanici, cioè sessioni in cui, attraverso uno stato alterato di coscienza ottenuto con il suono ripetuto del tamburo, si è visto che l’anima può essere frammentata, ad ogni frammento corrisponde ad un evento traumatico, vissuto in maniera consapevole o meno.
Questi frammenti, lasciati nell’episodio, con la loro mancanza causano all’anima non più integra una perdita di potere o carica energetica.
Da qui, gli sciamani hanno compreso perché molte persone sentono di avere perso una loro parte di sé in un qualche evento della loro vita. Sentono la mancanza di qualche cosa, ma non riescono a capire che cosa. Questo senso di perdita causa molto spesso malattie gravi, sia fisiche come ad esempio a livello immunitario, oppure psicologiche, come la depressione.
Queste perdite parziali di anima fanno sentire le persone prive di energia vitale, apatiche, con scarsa voglia di vivere, reagire ed affrontare la realtà.
Lo sciamano, con l’aiuto delle sue guide spirituali, sotto forma di Maestri o di Animali di Potere, viaggia nella realtà non ordinaria per vedere se e quali parti di anima sono mancanti e ripercorre molto spesso in maniera metaforica, la vita della persona per individuare le parti d’anima che sono rimaste negli eventi vissuti in maniera traumatica.

Le parti d’anima

Da quello che hanno osservato gli sciamani, quando vengono rilasciate forti emozioni l’anima tende a rimanere bloccata in questo stato. Le emozioni che causano questo, possono derivare da eventi traumatici e Sandra Ingerman, fatto queste scoperte lavorando su donne che hanno subito abusi; possono derivare anche da episodi eccessivamente positivi, come ad esempio una importante cerimonia o una “indimenticabile” vacanza.
In entrambi i casi, molto più spesso nei traumi, superato l’episodio la persona non si sente più come era in precedenza. Una parte di sé è rimasta inesorabilmente incollata a quel passato e ciò che rimane è un senso di vuoto, di incompletezza.
Per alcuni avvenimenti, dopo un certo periodo, in modo spontaneo queste parti d’anima ritornano ad integrarsi nella persona, in altri invece l’anima rimane inesorabilmente perduta.
Dal punto di vista sciamanico l’anima si trova in uno stato in cui “manca” una sua parte, c’è un “vuoto” interiore che può facilmente sfociare in malattie, anche gravi.
Per avviare il processo di guarigione lo sciamano agisce prima di tutto a livello spirituale, lavorando con l’anima della persona, e poi aiutando la persona a trovare anche materialmente la risoluzione della malattia.

Il Recupero dell’ Anima

La guarigione sciamanica avviene quando la parte dell’anima perduta viene recuperata e riportata alla persona ammalata. Lo sciamano, in questo caso, riporta solo l’essenza più pura rimasta nel trauma, lasciando invece nel passato le emozioni, le paure e tutti quei legami energetici che avevano ferito.
Dopo questo intervento la persona è in grado di avviare il suo processo di guarigione, integrando le energie recuperate, acquisendo le capacità perdute e ritrovandosi a fare una vita più completa e piena. Spesso queste energie ritrovate possono attivare nuove iniziative, accendere la creatività della persona, riscoprendo capacità fino allora impensabili. L’integrazione delle parti d’anima recuperate è uno dei momenti più importanti nel processo di guarigione, perché altrimenti si avrebbero a disposizione energie non utilizzate, che potrebbero essere veicolate ancora in situazioni non appropriate.
Questa pratica o cerimonia di “Recupero dell’Anima” è oramai consolidata anche nella nostra società occidentale e sempre più persone trovano in questo approccio la vera scintilla per uscire da situazioni di difficoltà e di sconforto, da malattie psicologiche o fisiche. C’è da considerare che non va in contrasto con i metodi della medicina ufficiale, in quanto, lavorando su un piano prevalentemente spirituale, si può integrare e lavorare in sinergia, amplificando gli effetti benefici delle cure tradizionali o guidando le persone verso le cure più appropriate.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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