Xgalmare, ànpołe, socołi, sopełi, scarpe, stivałi
Inviato: mar gen 07, 2014 7:44 am
Sandałi, scarpe, stivałi, shoes, całighe, socołi, sopełi, xgalmare, ànpołe ...
viewtopic.php?f=44&t=331
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... FkaW8/edit
Sandało
https://it.wikipedia.org/wiki/Sandalo
Il sandalo è una calzatura aperta. Lascia il piede in gran parte scoperto e permette quindi un eccellente ricambio d'aria evitando la sudorazione dei piedi. Il sandalo viene considerata una scarpa aperta, anche se solo sulla punta o sul tallone.
http://www.etimo.it/?term=sandalo
Savata
https://it.wikipedia.org/wiki/Ciabatta
Il nome ciabatta deriva dal Sabato ebraico Shabbat, venivano indossate in questo giorno di riposo dagli ebrei spagnoli, per cui divennero le scarpe dello Shabbat, per cui dallo spagnolo il termine è passato al milanese "sciavatt" e "sciavattin" per il calzolaio, il termine può essere passato anche attraverso altri dialetti della penisola grazie all'immigrazione degli ebrei sefarditi (spagnoli) dopo il 1492. Da loro deriva l'antico nome del calzolaio ciabattino. Quelle basse si possono chiamare pianelle, nome che deriva dal latino planus che significa piatto cioè senza tacco. Inoltre ciabatta è diventato il nome di oggetti di forma piatta e lunga come un formato di pane e uno di presa elettrica multipla.
Sabot
https://it.wikipedia.org/wiki/Sabot_%28calzatura%29
Papuçe e babbucce
https://it.wikipedia.org/wiki/Babbuccia
La babbuccia è un tipo di calzatura di origine orientale, tradizionale in Turchia , può avere la punta o il calcagno alto . In Italia è una scarpa bassa, senza tacco, di pelle morbida o di stoffa, simile ad una pantofola che si usa in casa. Può essere una scarpetta realizzata a maglia con laccio per chiusura, utilizzata per i bambini che non camminano ancora o, un tempo per tenere caldi i piedi quando si andava a dormire (quando i letti erano freddi e le abitazioni senza riscaldamento).
???
Babbuccia deriva dall'arabo bābūsh o babug; dal persiano pāpūsh composto da pa (piede) e push (copertura) e quindi «copripiedi»; forse attraverso il termine francese babouche.
Paduka
https://it.wikipedia.org/wiki/Paduka
Le Paduka sono calzature tra le più antiche dell'India. Esse sono composte da una suola e un piccolo montante con pomello che si infila tra l'alluce e il secondo dito.
Pedułe, pianełe o chopine e patine
https://it.wikipedia.org/wiki/Pianella_%28calzatura%29
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/ ... eziane.jpg
Socoło
https://it.wikipedia.org/wiki/Zoccolo
https://it.wikipedia.org/wiki/Zoccolo_%28calzatura%29
http://www.etimo.it/?term=zoccolo
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... emeran.jpg
Scarpa
https://it.wikipedia.org/wiki/Scarpa
Il termine "scarpa" deriva dall'antico francese escarpe (da escarpin, "zoccolo"), che trova corrispondenze con l'inglese antico scarp dal germanico skarpr, dal sassone scearp a loro volta dalla radice skar(p)- ("tagliare"); un utilizzo della radice si può ritrovare anche nell'islandese skrapa, nel sassone screpan, nell'inglese to scrape (lett. "raschiare"), nell'alto-tedesco antico scrëvon, nel latino scalpere ("incidere") e sculpere ("scolpire"). "Scarpa" riguarda, quindi, qualcosa di "acuto", quasi "tagliente", in riferimento alla parte finale della calzatura (appunto la "punta").
http://www.etimo.it/?term=scarpa
Stivał
https://it.wikipedia.org/wiki/Stivale
La nascita dello stivale viene fatta coincidere con l'era paleolitica dove venivano originariamente costruiti con pelle animali arrotolati intorno al piede ed adornati con dettagli in avorio. Le prime raffigurazioni degli stivali in ambito militare risalgono ai Sumeri; i soldati venivano rappresentati con stivali alti fino al ginocchio, nati dall'esigenza di ripararsi dal lancio delle pietre causate dal galoppo dei cavalli. L'uso dello stivale sul campo da guerra era particolarmente diffuso tra le leggendarie Amazzoni. Le donne guerrieri si appropriarono degli stivali maschili alti al ginocchio in cui infilavano pantaloni aderenti. Diversa la configurazione dello stivale militare in antica Grecia, con l'utilizzo di particolari tecniche essi venivano fabbricati con taglio accorciato alla caviglia. Gli stivali alti ricomparvero con i soldati Micenei, che indossavano un sandalo a cui venivano legati delle parti in pelle per proteggere gli arti inferiori. Gli Arcomeni erano soliti dipingere i propri stivali in guerra di tonalità rosso cremisi per distinguersi dai nemici. In antica Roma i gladiatori utilizzavano stivali in cuoio con parti metalliche saldate ed allacciati all'altezza della coscia. Forme appuntite e dettagli in oro vennero aggiunti dai Bizantini, particolari che costituirono la base del modello di stivale diffusosi del Medioevo.
Xgalmara
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... arlete.jpg
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... almare.jpg
Geta
https://it.wikipedia.org/wiki/Geta_%28scarpa%29
viewtopic.php?f=44&t=331
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... FkaW8/edit
Sandało
https://it.wikipedia.org/wiki/Sandalo
Il sandalo è una calzatura aperta. Lascia il piede in gran parte scoperto e permette quindi un eccellente ricambio d'aria evitando la sudorazione dei piedi. Il sandalo viene considerata una scarpa aperta, anche se solo sulla punta o sul tallone.
http://www.etimo.it/?term=sandalo
Savata
https://it.wikipedia.org/wiki/Ciabatta
Il nome ciabatta deriva dal Sabato ebraico Shabbat, venivano indossate in questo giorno di riposo dagli ebrei spagnoli, per cui divennero le scarpe dello Shabbat, per cui dallo spagnolo il termine è passato al milanese "sciavatt" e "sciavattin" per il calzolaio, il termine può essere passato anche attraverso altri dialetti della penisola grazie all'immigrazione degli ebrei sefarditi (spagnoli) dopo il 1492. Da loro deriva l'antico nome del calzolaio ciabattino. Quelle basse si possono chiamare pianelle, nome che deriva dal latino planus che significa piatto cioè senza tacco. Inoltre ciabatta è diventato il nome di oggetti di forma piatta e lunga come un formato di pane e uno di presa elettrica multipla.
Sabot
https://it.wikipedia.org/wiki/Sabot_%28calzatura%29
Papuçe e babbucce
https://it.wikipedia.org/wiki/Babbuccia
La babbuccia è un tipo di calzatura di origine orientale, tradizionale in Turchia , può avere la punta o il calcagno alto . In Italia è una scarpa bassa, senza tacco, di pelle morbida o di stoffa, simile ad una pantofola che si usa in casa. Può essere una scarpetta realizzata a maglia con laccio per chiusura, utilizzata per i bambini che non camminano ancora o, un tempo per tenere caldi i piedi quando si andava a dormire (quando i letti erano freddi e le abitazioni senza riscaldamento).
???
Babbuccia deriva dall'arabo bābūsh o babug; dal persiano pāpūsh composto da pa (piede) e push (copertura) e quindi «copripiedi»; forse attraverso il termine francese babouche.
Paduka
https://it.wikipedia.org/wiki/Paduka
Le Paduka sono calzature tra le più antiche dell'India. Esse sono composte da una suola e un piccolo montante con pomello che si infila tra l'alluce e il secondo dito.
Pedułe, pianełe o chopine e patine
https://it.wikipedia.org/wiki/Pianella_%28calzatura%29
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Socoło
https://it.wikipedia.org/wiki/Zoccolo
https://it.wikipedia.org/wiki/Zoccolo_%28calzatura%29
http://www.etimo.it/?term=zoccolo
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Scarpa
https://it.wikipedia.org/wiki/Scarpa
Il termine "scarpa" deriva dall'antico francese escarpe (da escarpin, "zoccolo"), che trova corrispondenze con l'inglese antico scarp dal germanico skarpr, dal sassone scearp a loro volta dalla radice skar(p)- ("tagliare"); un utilizzo della radice si può ritrovare anche nell'islandese skrapa, nel sassone screpan, nell'inglese to scrape (lett. "raschiare"), nell'alto-tedesco antico scrëvon, nel latino scalpere ("incidere") e sculpere ("scolpire"). "Scarpa" riguarda, quindi, qualcosa di "acuto", quasi "tagliente", in riferimento alla parte finale della calzatura (appunto la "punta").
http://www.etimo.it/?term=scarpa
Stivał
https://it.wikipedia.org/wiki/Stivale
La nascita dello stivale viene fatta coincidere con l'era paleolitica dove venivano originariamente costruiti con pelle animali arrotolati intorno al piede ed adornati con dettagli in avorio. Le prime raffigurazioni degli stivali in ambito militare risalgono ai Sumeri; i soldati venivano rappresentati con stivali alti fino al ginocchio, nati dall'esigenza di ripararsi dal lancio delle pietre causate dal galoppo dei cavalli. L'uso dello stivale sul campo da guerra era particolarmente diffuso tra le leggendarie Amazzoni. Le donne guerrieri si appropriarono degli stivali maschili alti al ginocchio in cui infilavano pantaloni aderenti. Diversa la configurazione dello stivale militare in antica Grecia, con l'utilizzo di particolari tecniche essi venivano fabbricati con taglio accorciato alla caviglia. Gli stivali alti ricomparvero con i soldati Micenei, che indossavano un sandalo a cui venivano legati delle parti in pelle per proteggere gli arti inferiori. Gli Arcomeni erano soliti dipingere i propri stivali in guerra di tonalità rosso cremisi per distinguersi dai nemici. In antica Roma i gladiatori utilizzavano stivali in cuoio con parti metalliche saldate ed allacciati all'altezza della coscia. Forme appuntite e dettagli in oro vennero aggiunti dai Bizantini, particolari che costituirono la base del modello di stivale diffusosi del Medioevo.
Xgalmara
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Geta
https://it.wikipedia.org/wiki/Geta_%28scarpa%29