Cfr. co le voxi todeske de ancò: sparenA tr
1 ökon etw (für etw akk) sparen {GELD, 10 000 EURO} risparmiare qc (per qc)
2 (einsparen) etw sparen {ENERGIE, KRAFT, STROM, WASSER} risparmiare qc, economizzare qc: Zeit sparen, risparmiare/guadagnare tempo; diese Maßnahmen helfen Kosten sparen, queste misure fanno risparmiare sulle spese
3 (ersparen) jdm etw sparen {ARBEIT, ÄRGER, MÜHE} risparmiare qc a qu
B itr
1 ökon (auf/für etw akk) sparen risparmiare (per fare qc): auf/für einen Computer sparen, ‹risparmiare per comprare›/[mettere da parte i soldi per l'acquisto di] un nuovo computer
2 (sparsam sein) (an/mit etw dat) sparen risparmiare (su qc), economizzare (su qc), fare economia (di qc): nicht sparen können, non saper risparmiare/[fare economia]; sparen müssen, dover fare economia; am Essen sparen, risparmiare sul mangiare; am falschen Ende/Ort sparen, risparmiare dove non occorre; bei dem Fest wurde an nichts gespart, alla festa non hanno badato a spese
3 (geizen) mit etw (dat) sparen essere avaro/parco di qc, lesinare su qc: mit Lob sparen, essere parco di lodi
C rfl
1 (sich ersparen) sich (dat) etw sparen risparmiarsi qc: sparen Sie sich die Mühe zu ..., si risparmi la fatica di ...
2 (sich enthalten) sich (dat) etw sparen risparmiarsi qc, tenere qc per sé: deine unnützen Ratschläge kannst du dir sparen!, i tuoi consigli inutili ‹puoi risparmiarteli›/[li puoi tenere per te]!
http://www.etimo.it/?term=risparmiare risparmiare,
v. tr. ‘non consumare, non sprecare’ (1348-53, G. Boccaccio), ‘non spendere o non usare per tenere da parte’ (av. 1540, F. Guicciardini), ass. ‘spendere poco’ (av. 1292, B. Giamboni), ‘fare a meno di q.c. o di fare q.c.’ (av. 1580, V. Borghini), ‘non affaticare qc.’ (1872, TB), ‘non togliere, concedere’ (av. 1348, G. Villani), ‘riguardare, salvare’ (1336 ca., G. Boccaccio),
v. rifl. ‘aver riguardo di sé, delle proprie condizioni fisiche’ (sec. XIV, Tavola Ritonda).
Locuzioni:
risparmiare gli occhi ‘non stancarli’ (av. 1837, G. Leopardi),
risparmiare il fiato ‘parlare piano’ (1939-40, Palazzi),
risparmiare le gambe ‘camminare piano’ (1939-40, Palazzi).
Derivati:
risparmiatore,
s. m. ‘chi risparmia, spec. denaro’ (1618, M. Buonarroti il Giovane),
risparmio,
s. m. ‘modo, atto, effetto del risparmiare’ (1300 ca., Albertano volgar.: “Lo risparmio è rimedio della necessitade, e medicina de' danni”), ‘quota del reddito disponibile sottratta al consumo e accantonata per il futuro’ (1551, L. Contarini).
Longobardo
sparon, che in territorio gallo-romanzo si è incrociato col franco
*waidanjan (V. guadagnàre), dando luogo alla forma sparniare documentata fin dal sec. VIII (“
non pepercit: non sparniavit”, Glosse di Reichenau), che sta alla base del dial. sett.
sparagnare. Il parallelo (ri)sparmiare, spiegato con infl. di altre parole, “data la sua limitazione geografica, sarà da considerare introdotto direttamente dai Germani in Italia, piuttosto che derivato dalla Gallia transalpina” (A. Schiaffini in ID VI [1930] 48).
Risparmio è dev. di risparmiare.