Stuoia o stoiahttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /stoia.jpghttps://it.wikipedia.org/wiki/Stuoia La stuoia è un manufatto rustico ottenuto dall'intreccio, legatura o tessitura di fibre. Viene utilizzata in tutti i paesi per molteplici usi: nell'arredamento come copertura di pavimenti, letto, tenda; in cucina per la preparazione di alcuni piatti tradizionali, per il servizio o l'apparecchiatura; in edilizia come incannicciato e copertura.
I materiali che costituiscono le stuoie sono tradizionalmente fibre tessili di mano rigida con buona resistenza al logorio come:
Paglia
Rafia
Canapa
Strame
Foglie di Palma
Sparto
Iuta
Ramiè
Sisal
Cocco
Ginestra
Ibisco
Manila
Tipi
Arella, è composta da sottili canne legate tra loro, si usa come divisorio o copertura dal sole
Tatami (畳) è una tradizionale pavimentazione giapponese
Makisu (巻き簾) nella cucina giapponese è una stuoia formata da legni di bamboo legati assieme da corde di cotone
Zerbino o stuoino
STUOIA.
http://www.lessicografia.it/Controller? ... &rewrite=1Definiz: Un tessuto, o di giunchi, o dell'erba sala, o di canne sfesse. Lat. storea.
STUOIA1936 di Giulio PELA
http://www.treccani.it/enciclopedia/stu ... taliana%29 STUOIA (fr. natte; sp. estera; ted. Matte; ingl. mat). - La stuoia, usata come protezione contro i raggi solari e le piogge, come sostegno per tenervi stesi oggetti, ecc., è di antichissima origine. Tuttora di vastissimo impiego in tutti i paesi caldi, fu nell'Estremo Oriente usata in età remotissime; nel mondo mediterraneo l'età della pietra già conobbe l'intreccio di fibre e da impronte su argille della fine del Neolitico si può arguire che anche l'uso di pezze intrecciate dovette esservi noto. Nel 3500 a. C. gli Egiziani iniziarono l'impiego del papiro e fra le numerose applicazioni vi fu la fabbricazione di stuoie. La storea o storia dei Romani (probabilmente dal gr. στόρνυμι "stendo") era usata anche per proteggere raccolti e coprire macchine d'assedio (Ces., De bell. civ., II, 9; Livio, XXX, 3, 9; Plinio, Nat. Hist., XV, 18, 1). Ben poche notizie si hanno dell'uso di stuoie nel Medioevo; nell'età moderna, esse si fabbricavano in Italia e non dovevano essere note, o almeno di comune impiego, in Francia, dal momento che nel 1642 il Mazzarino faceva venire da Genova una "stora con li bastoni che sia depinta come quella di Savoia, per mostra da farne far in Francia.
stuòia (pop. stòia) s. f. [lat. stŏrea]. –
1. Grosso tessuto costituito da elementi vegetali (canne lacustri, giunchi, sparto, foglie di palma, ecc.) intrecciati o diversamente legati gli uni agli altri, usato come tappeto, come rivestimento di pareti, come tendaggio per riparo dal sole, e sim. In tipi più rozzi, la stuoia si usa in agricoltura per proteggere dalle intemperie certe piantagioni, per proteggere provvisoriamente opere in corso o costituire coperture di strutture temporanee, come impianti stagionali e installazioni campestri.
2. Punto stuoia, nel ricamo, altro nome del punto figura (v. figura, n. 3 d). ◆ Dim. stuoina e, con sign. partic., stuoino m. (v. stoino).
storea (-ia), ae, f., stuoia, CAES., LIV. [gr.].
stragulum, i, n.,
tappeto, coperta, coltre: textile stragulum, tappeto, CIC.; stragula picta, le coltri ricamate, TIB.; pellibus haedinis pro stragulis uti, servirsi di pelli di capra in luogo di fini coperte, VAL. MAX. 4, 3, 11; lenzuolo o drappo funebre, SUET., PETR.; gualdrappa, MART.; lettiera per la cova delle uova, PLIN.
[cf. stragulus].
stragulus, a, um, agg.,
da stendersi: stragula vestis, tappeto, coperta, cuscino, CIC., HOR. e a.; domus plena stragulae vestis, CIC.
[cf. sterno, + -ulus].
stratorius, a, um, agg.,
da stendersi: stratoria vestis, coperta, PAUL.; sost. n. stratorium, ii, letto, Vulg.
[sterno + -torius].
stratum, i, n.,
1 coperta, cuscino, materasso, LUCR., OV. e a.; letto, giaciglio, NEP., VERG. e a.;
2 gualdrappa; basto, sella, LIV., SEN. e a.; prov.: qui asinum non potest, stratum caedit, chi non può picchiare l'asino picchia il basto, PETR. 45, 8;
3 lastrico (delle strade), LUCR.; pavimento, PLIN.
[cf. 1. stratus].
1. stratus, a, um, part. di sterno,
1 steso, disteso, sparso; sdraiato, coricato, prostrato;
2 abbattuto, rovesciato, atterrato: stratorum (abbattuti, uccisi) hostium catervae, IUST.; fig. abbattuto: stratae desperatione fortunae, ARN.;
3 spianato; placato;
4 coperto, cosparso; di giaciglio, allestito, preparato; selciato, pavimentato; di cavalli, sellato, bardato.
2. stratus, us, m.,
1 lo stendere, VARR.;
2 coperta, tappeto, materasso, ICT., Eccl.
[sterno + -tus3].
stroma, atis, n.,
coperta, tappeto, CAPIT.; pl. stromata, i tappeti = miscellanea, HIER.
stramen, inis, n.,
strame, paglia; lettiera per le bestie, VERG.; de canna straminibusque domus, casa coperta di canne palustri e paglia, OV. Fast. 3, 184; coperta da letto, C. AUR.
[sterno + -men].
stramentarius, a, um, agg., da strame, CAT. [stramentum + -arius].
stramenticius, a, um, agg.,
coperto di paglia: casae stramenticiae, capanne di paglia, B. Hisp.; fatto di paglia, PETR. 63, 8
[stramentum + -icius].
stramentor, aris, ari, 1 dep. intr.,
foraggiare, HYG. Fab.
[stramentum + -o3].
stramentum, i, n.,
1 strame, paglia: casae stramento tectae, CAES.; casae stramento arido (paglia) tectae, LIV.; stramenta ac virgulta, HIRT.; lettiera delle bestie, CAT., VARR.;
2 stelo del frumento, VARR., LIV.;
3 basto, gualdrappa, CAES., APUL.
[sterno + -mentum].
stramineus, a, um, agg.,
fatto di paglia, OV.; coperto di paglia: straminea casa, OV.
[stramen + -eus].
[gr.].