Cuxire, cucire, suere, sarto, sutra e sura

Cuxire, cucire, suere, sarto, sutra e sura

Messaggioda Berto » lun feb 09, 2015 3:16 pm

Cuxire, cucire, suere, sarto, sutra e sura
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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Cuxire, cucire, suere, sutra e sura

Messaggioda Berto » lun feb 09, 2015 3:17 pm

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cucire,
v. tr. ‘congiungere pezzi di tessuto, cuoio e sim., passando per essi un filo con l'ago’ (cusire nel lat. mediev. di Venezia: Sella Ven.; it. cucire: 1352, G. Boccaccio), ‘mettere insieme, collegare idealmente’ (1565, A. F. Doni).

Locuzioni:
cucire la bocca a qualcuno ‘farlo tacere’ (av. 1589, L. Salviati).

Derivati:
cucirino,
agg. ‘pertinente all'industria del cucito’ (1918, Panz. Diz., p. 646),
s. m. ‘filo di cotone o seta per cucire o ricamare’ (1941, Voc. Acc.),
cucita,
s. f. ‘cucitura rapida e improvvisata’ (1963, Migl. App.),
cucito,
agg. ‘unito mediante il filo e l'ago’ (av. 1375, G. Boccaccio),
s. m. ‘la roba che si deve cucire’ (1437-38, L. B. Alberti),
cucitore,
s. m. ‘chi cuce’ (av. 1342, D. Cavalca),
cucitrice,
s. f. ‘donna che cuce’ (1663, Oudin: VEI; 1664, Duez), ‘apparecchio automatico o manuale impiegato per la cucitura in tipografia e legatoria’ (1941, Voc. Acc.; ma cucitrice circolare ‘macchina da cucire di forma rotonda’: 1878, Catricalà Ital. brevettato 42),
cucitura,
s. f. ‘il cucire, linea secondo cui due lembi di tessuto sono cuciti’ (1233-43, Matasalà), ‘lato sinistro della pagina d'un libro o giornale, dalla parte del dorso’ (1964, Batt.).
Lat. parl. *cosire, per il class. consuere (comp. di con- e suere ‘cucire’: V. sutùra). Cucirino: è vc. entrata in it. dai dial. sett.: cfr. cusarìn ‘per cucire’ nel venez. (Boerio).

sutura,
s. f. ‘articolazione fissa fra due ossa, con interposizione di tessuto fibroso’ (1595, F. Serdonati), ‘metodo di riunione dei margini di una ferita con fili o graffette metalliche’ (1829, Fantonetti).
Derivati:
suturare,
v. tr. ‘sottoporre a sutura’ (1916, Cappuccini).
Vc. dotta, lat. sutura(m), da sutus, part. pass. di suere ‘cucire’ (d'orig. indeur.).


http://www.etimo.it/?term=cucire
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http://www.etimo.it/?term=sarto
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Cfr. co:

http://www.etimo.it/?term=costruire
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http://www.treccani.it/vocabolario/sarto
sarto s. m. [lat. tardo sartor (-ōris), der. di sartus, part. pass. di sarcire «rappezzare, accomodare»; cfr. sartore] (per l’uso del femm., v. sarta). –
1.
a. Chi confeziona, cioè taglia e cuce, abiti maschili o femminili, lavorando in proprio come artigiano o anche, come lavorante esperto, alle dipendenze di altri: fare il s.; s. da uomo, da donna; forbici, ferro (per stirare) da sarto; pietra per sarti, il gessetto usato dai sarti per segnare la stoffa.
b. Chi dirige una grande sartoria, soprattutto per abiti femminili, e cura personalmente la creazione e presentazione dei modelli, sorvegliando e guidando il lavoro di esecuzione affidato a lavoranti e apprendiste (oggi detto più com. creatore di moda, stilista): l’affermazione dei s. italiani; le ultime creazioni dei s. francesi.
2. In zoologia, uccello sarto (o cucitore), nome delle diverse specie di muscicapidi, appartenenti al genere Orthotomus (v. ortotomo), che vivono prevalentemente nelle dense boscaglie dell’Africa e dell’Asia sud-orientale cibandosi d’insetti; hanno piccola statura, becco corto e leggermente appiattito, e sono così chiamati perché costruiscono il nido in una foglia a cui danno forma di imbuto, piegando e forando con il becco i margini, che poi uniscono con fili. ◆ Dim. sartino; spreg. sartùccio e sartùcolo, tutti usati esclusivam. nel primo significato.
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Re: Cuxire, cucire, suere, sutra e sura

Messaggioda Berto » mar feb 10, 2015 8:48 am

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sarcio, is, sarsi, sartum, ire, 4 tr.,
1 rappezzare, rammendare, riparare: sarcire est integrum facere, «sarcire» significa rimettere a nuovo, FEST.; tecta sarcire (riparare), PL.; funes veteres sarcire, rassettare il cordame usato, CAT. Agr. 2, 3; tunicae sartae, tuniche rammendate, IUV.; sartum vulnus, ferita rimarginata, SCRIB.; fig. male sarta gratia, amicizia mal riannodata, HOR. Epist. 1, 3, 31;
2 fig. risarcire, compensare, riparare: iniuriam sarcire, riparare un'offesa, CIC.; acceptum incommodum virtute sarcire, riparare col valore il rovescio subito, CAES. B. C. 3, 73, 5; studium infamiae sarciendae, desiderio di rifarsi del disonore, CAES. B. C. 3, 74, 2
[cf. gr. hérkos, horkáne].

1. sarcinator, oris, m.,
sarto, rammendatore, LUCIL., PL. e a.; f. sarcinatrix, icis, sarta ecc., VARR. e a.
[sarcio + -tor].

2. sarcinator, oris, m.,
facchino, porta bagagli, ALBIN.; f. sarcinatrix, icis, custode di bagagli, FRONT.
[sarcina + -tor].

sarcimen, inis, n.,
cucitura, APUL. Met. 4, 15
[sarcio + -men].

sarcina, ae, f.,
1 bagaglio, soma, fardello; generalm. al plur.: bagagli dei soldati, salmerie: sarcinas colligere, raccogliere in un mucchio i bagagli, SALL. e a.; legionem sub sarcinis adoriri, assalire una legione impacciata dai bagagli, CAES. B. G. 3, 24, 3; sarcinam constringere, affardellare il bagaglio, PL.;
2 fig. carico, peso, noia, molestia: sarcinam imponere alicui, dar molestie a uno, PL. Most. 430; parto: prolapsam sarcinam effundere, lasciar cadere il fardello = partorire, PHAEDR. 3, 15, 6; prima sarcina, primo fardello = primo nato, OV. Met. 6, 224;
3 suppellettile, mobilio, MART., SEN.
[cf. sarcio].

sarcinula, ae, f.,
fardelletto, fagottino: aptis sarcinulis, con un piccolo bagaglio messo a punto, CATULL. 28, 2; sarcinulas constringere (APUL.) e alligare (PLIN. Ep.), preparare i bagagli per la partenza; collige sarcinulas, fa il tuo fagotto, IUV.; corredo da sposa, IUV. 3, 161
[sarcina + -ula].

sarcinalis, e, agg.,
da soma: sarcinalia iumenta, bestie da soma, AMM.
[sarcina + -alis].


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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... to-555.jpg
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Re: Cuxire, cucire, suere, sarto, sutra e sura

Messaggioda Berto » dom nov 08, 2015 10:00 am

Sutra

http://it.wikipedia.org/wiki/Sutra

Il termine sūtra (सूत्र, pāli sutta), in sanscrito significa letteralmente filo (dalla radice indoeuropea *syū-, la stessa del latino suere, cucire), nel suo senso originale indica una "breve frase", un "aforisma". Usato nella cultura indiana per significare un insieme di insegnamenti sapienziali espressi in modo breve e sintetico, con i secoli ha ampliato il suo senso sino ad indicare componimenti molto estesi ed articolati, perdendo, in parte, il senso originale di 'componimento breve' o 'aforisma'. Nell'ambito del buddhismo il termine è tradotto in cinese con jīng (经sempl.), in lingua giapponese con kyō (経?) e in tibetano con mdo (མདོ).
Nell'induismo i sūtra sono elaborazioni filosofico sapienziali successive alle Upaniṣad, che descrivono in versi succinti, e talvolta criptici, la metafisica, la cosmogonia, la condizione umana, come ottenere una vita beata e come purificare il proprio karma per reincarnarsi in un'esistenza migliore.
Nel buddhismo il termine si riferisce esclusivamente ai testi inclusi nel Canone della scuola buddhista di riferimento (Canone buddhista); il termine pāli sutta, in particolare, si riferisce ad esempio ai testi del Suttanta o Sutta Pitaka del Canone pali della scuola Theravāda. Il termine sanscrito sūtra, invece, è relativo ai componimenti del Canone successivo, di ambito mahāyāna, composti in sanscrito o in sanscrito ibrido, detto anche 'sanscrito buddhista'.
Secondo la visione convenzionale della tradizione religiosa buddista, i testi indicati come sutta o sūtra non sono elaborazioni posteriori ma trascrizioni dei discorsi tenuti da Siddhartha Gautama nel corso della sua predicazione.
Il termine è stato usato anche nel giainismo, in cui indica un gruppo di biografie di Tirthankar (Kalpasutra).


Sura

http://it.wikipedia.org/wiki/Sura

Sura ( سورة ) è un termine arabo usato per indicare ognuna delle 114 ripartizioni testuali (grossolanamente "capitoli") in cui è diviso il Corano.
Ogni sura è a sua volta divisa in ayāt, versetti (in arabo, "segni", "miracoli").
Le sure non sono ordinate cronologicamente per data di rivelazione ma grosso modo per ordine di lunghezza, dalla più lunga alle più brevi (fa eccezione la prima sura, L'Aprente, di soli sette versetti); la sura più lunga è la seconda, Al-Baqara, di 286 versetti, le più corte (di soli tre versetti) sono tre: la 103 (Al-`Asr), la 108 (Al-Kawthar) e la 110 (An-Nasr, l'ultima a essere stata rivelata a Muhammad).
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Re: Cuxire, cucire, suere, sarto, sutra e sura

Messaggioda Berto » dom nov 08, 2015 10:00 am

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sutura, ae, f.,
cucitura, LIV. e a.; sutura (del cranio), CELS.
[suo + -ura].

sutela, ae, f.,
fig. trama, PL. Capt. 692
[suo + -ela].

sutilis, e, agg.,
cucito, fatto di pezzi cuciti insieme, VERG.; sutilis centunculus, APUL.; contesto (di barca), VERG., PLIN.; intrecciato (di corona), OV. e a.
[suo + -ilis].

sutor, oris, m.,
1 calzolaio, PL. e a.; prov.: ne supra crepidam sutor (iudicet), il calzolaio non giudichi al di là della scarpa = ciabattino, fa' il tuo mestiere, PLIN. 35, 85 e a.;
2 fig. compilatore, raffazzonatore, Eccl.
[suo + -tor].

sutoricius, a, um, agg.,
da calzolaio, MARC. EMP.
[sutor + -icius].

sutorius, a, um, agg.,
da calzolaio, CIC. e a.; atramentum sutorium, solfato di rame, CELS.; sost. m. sutorius, ii, ex calzolaio, CIC.
[suo + -torius].

sutrina, ae, f.,
1 bottega di calzolaio, VARR., PLIN.;
2 mestiere di calzolaio, VARR., LACT.
[sutor + -ina].

sutrinum, i, n.,
mestiere di calzolaio, SEN.
[cf. 1. sutrinus].

sutus, a, um, part. di suo,
cucito: corticibus suta cavatis, contesti di cortecce incavate, VERG. Georg. 4, 33; sost. n. pl. suta, orum, oggetti cuciti: aerea suta, corazza di laminette di bronzo, VERG. Aen. 10, 313.
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Re: Cuxire, cucire, suere, sarto, sutra e sura

Messaggioda Berto » dom nov 08, 2015 10:05 am

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