Andàr, ànda, andàso, àndito, andròn, aller, wandern

Andàr, ànda, andàso, àndito, andròn, aller, wandern

Messaggioda Berto » gio nov 20, 2014 8:40 am

Andàr, ànda, andàso, àndito, andròn, aller, wandern, go
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...

Al laor o en opera!
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Andàr, ànda, andàso, àndito, andròn, aller, wandern

Messaggioda Berto » gio nov 20, 2014 10:22 pm

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andare,
v. intr. ‘muoversi, a piedi o con altri mezzi di locomozione’ (1219, Breve di Montieri: Cast. Tosc. 48), ‘essere collocato, esser destinato a stare in un dato posto’ (av. 1574, G. Vasari).
Derivati:
andamento,
s. m. ‘svolgimento, movimento di qualche cosa’ (av. 1313, Arrighetto),
andante,
agg. ‘che va’ (1336 ca., G. Boccaccio) ‘corrente (detto di mese o anno)’ (1797, negli atti delle assemblee della Repubblica Cisalpina: Leso 377); ‘usuale, scadente’ (av. 1850, G. Giusti),
s. m. ‘movimento musicale, meno lento dell'adagio’ (1758, Lacombe),
andata,
s. f. ‘atto dell'andare’ (av. 1294, B. Latini; già attest. nel lat. mediev. di Parma del 1266: Sella Em.),
andatura,
s. f. ‘modo e atto dell'andare’ (fine sec. XIII, Tesoro volgar.),
andazzo,
s. m. ‘usanza, modo di procedere criticabile’ (av. 1400, F. Sacchetti).
L'etim. di andare è controversa; un'esposizione di tutte le proposte fatte viene offerta da W. Manczak in “Revue roumaine de linguistique”, XIX (1974), 89-101, e da G. Bonfante in LN XVI (1955) 38-40 e 99-100 e SLI IV (1963-64) 161-169, cui rinviamo. Mentre molti linguisti (cit. dal Bonfante) fanno derivare la vc. da un lat. parl. *ambitare, il Bonfante sostiene una der. dal lat. ambulare, che è la scelta decisa anche dal LEI nel lungo art. (II 596-750) commentato.

andito,
s. m. ‘corridoio breve e stretto’ (andetum e anditum nel lat. mediev. di Roma rispettivamente del 994 e del 1006: Sella Ven.; it. andito: 1341-42, G. Boccaccio).
La vc. va certamente collegata col v. andare; meno chiaro invece il modo della deform., dovuta prob. all'infl. di vc. lat. come aditus ‘adito’, ambitus ‘ambito’, transitus ‘transito’, ecc., oppure da ambitus incrociatosi con andare nella forma parl. *anditus (LEI II 573-574).


ambire,
v. tr. e intr. ‘aspirare ardentemente a qualche cosa’ (av. 1547, P. Bembo).
Derivati:
ambito,
s. m. ‘spazio circoscritto’ (inizio sec. XIV, Leggende di Santi).
Vc. dotta, lat. ambire ‘andare intorno, brigare’ (comp. di amb- ‘intorno’ e ire ‘andare’), col der. ambitu(m) ‘l'andare intorno’, poi ‘circuito, orbita’, con numerose evoluzioni pop. attraverso la forma sincopata *antu, *anta (LEI II 573-574).

deambulare,
v. intr. ‘passeggiare’ (av. 1342, D. Cavalca).
Derivati:
deambulatorio,
agg. ‘che si riferisce alla deambulazione’ (1529, F. Belo),
s. m. ‘ambiente di passaggio che si affianca al vano principale d'un edificio’ (sec. XIV, Bibbia volgar.), ‘corridoio che gira attorno all'abside in alcune chiese, spec. gotiche’ (1929, Enc. it. I 151),
deambulazione,
s. f. ‘luogo di passeggio, modo di camminare’ (sec. XIV, Bibbia volgar.).
Vc. dotte, lat. deambulare (comp. di de- e ambulare: V. ambulànte), coi der. deambulatoriu(m) ‘galleria, portico da passeggiare’ (lat. tardo) e deambulatione(m).

androne,
s. m. ‘locale terreno che dal portone d'ingresso di una casa conduce al cortile o alla scala’ (sec. XIV, Libro di similitudini; F. Sacchetti).
Lat. androne(m) ‘passaggio tra due cortili o due muri di una casa’, dal gr. andron ‘appartamento degli uomini’ (da aner, genit. andrós ‘uomo’: V. andro-). La forma androna, attest. nel lat. mediev. e nei dial. del Veneto e dell'Emilia-Romagna, riproduce l'acc. androna della vc. gr. (Cortelazzo, Infl. greco 15-17, cui si rinvia per la documentazione e per ulteriori informazioni). Altre utili notizie in LEI II 1129-1139 e EGSR Alpha 496-497.


http://www.etimo.it/?term=andare
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http://www.etimo.it/?term=andana
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http://www.etimo.it/?term=andito
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Re: Andàr, ànda, andàso, àndito, andròn, aller, wandern

Messaggioda Berto » gio nov 20, 2014 10:27 pm

Aller ???


http://en.wikipedia.org/wiki/Aller_(disambiguation)

anca se li dà sta etimoloja dal latin:
???

Etimoloja de aller ???
http://en.wiktionary.org/wiki/aller
Fusion of the Latin verbs ambulō for the forms beginning with all- and aill-, vadō for the forms beginning with v-, and īre (present active infinitive of ) for the terms beginning with i-. ??? da verefegar e profondir


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aller (1)
A v. intr. ( coniug. 3.22)
1 andare: je vais au bureau à neuf heures, vado in ufficio alle nove; hier soir, nous sommes allés au cinéma, ieri sera siamo andati al cinema; nous allons au lit de bonne heure, andiamo a letto presto; dimanche, j'irai à la chasse, domenica andrò a caccia; il faut que j'aille chez le coiffeur, devo andare dal parrucchiere; ils vont à la campagne tous les week-ends, vanno in campagna tutti i fine-settimana; je vais en ville, vado in centro; elle est allée à la messe, è andata a messa; j'y vais tout de suite, ci vado subito; le temps d'aller et venir, il tempo di andare e tornare; où voulez-vous que j'aille?, dove vuole che vada?; aller travailler, andare a lavorare; aller se promener, andare a passeggio; aller se coucher, andare a letto; nous sommes allés voir des amis, siamo andati a trovare degli amici; ils sont allés passer quelques jours à Venise, sono andati a trascorrere qualche giorno a Venezia; je suis allé à sa rencontre, gli sono andato incontro; aller en haut, en bas, andare su, giù; allez devant, je vous rejoins tout de suite, andate avanti, vi raggiungo subito; ce train ne va que jusqu'à Lyon, questo treno va solo fino a Lione * vous y êtes allés à pied ou à bicyclette?, ci siete andati a piedi o in bicicletta?; j'y vais en voiture, en train, ci andrò in macchina, in treno; aller au pas, au trot, au galop, andare al passo, al trotto, al galoppo; aller bon train, andare di buon passo; aller à fond de train, andare a velocità pazza, andare a tutta birra * comment vont les affaires?, come vanno gli affari?; tout va bien, mal, tutto va bene, male; ça va de mal en pis, va di male in peggio * il a tellement grandi que ses vêtements ne lui vont plus, è così cresciuto che i vestiti non gli vanno più bene * il va sur ses cinquante ans, va per i cinquant'anni; laisser aller ses affaires, trascurare i propri affari; (fam.) après le malheur qui l'a frappé, il s'est laissé aller, dopo la disgrazia che l'ha colpito si è lasciato andare; se laisser aller au désespoir, abbandonarsi alla disperazione; il y va de notre réputation, ci va di mezzo il nostro buon nome; (fam.) y aller de sa bourse, rimetterci di tasca propria; (fam.) à la fin du banquet, chacun y est allé de sa petite histoire, alla fine del pranzo, ognuno ha tirato fuori una barzelletta; (fam.) allez-y doucement!, andateci piano!; (fam.) comme vous y allez!, che fretta!; (fam.) vous y allez (un peu) fort!, lei esagera!; (fam.) il n'y va pas par quatre chemins, è uno che va per le spicce; (fam.) il n'y va pas de main morte, è uno che picchia sodo, (fig.) è uno che non va per il sottile; (fam.) y aller de bon cœur, darci dentro; (fam.) on peut y aller, si può cominciare; il en va de même pour (de) …, lo stesso dicasi di …; il n'en va pas de même pour (de) …, lo stesso non si può dire di …; il en va tout autrement de cette affaire, questa faccenda si presenta in tutt'altro modo; ça, cela va de soi, ça, cela va sans dire, va da sé, inutile dirlo; il va de soi que …, il va sans dire que …, va da sé che …, inutile dire che …; vous verrez que ça ira, vedrà che ce la faremo; comme ça, ça peut aller, così può andare; (fam.) ça me (te, lui …) va, mi (ti, gli …) va; ça va, merci!, grazie, basta così!; (fam.) ça va!, basta!; (fam.) ça va comme ça!, adesso basta!; ça ira tout seul, ça n'ira pas tout seul, la cosa andrà liscia, non andrà liscia; (fam.) un apéritif?, oui, va pour l'apéritif!, un aperitivo?, vada per l'aperitivo; voilà un garçon qui ira loin!, ecco un ragazzo che farà strada!; rassurez-vous, cela n'ira pas plus loin, stia tranquillo, la cosa non avrà seguito; son raisonnement ne va pas très loin, questo suo ragionamento è un po' superficiale; cela ne va pas sans inconvénients, ciò comporta fatalmente qualche inconveniente; il est allé jusqu'à nous menacer, è arrivato al punto di minacciarci; s'il le faut, j'irai jusqu'au ministre, all'occorrenza, andrò dal ministro; aller droit au but, andare dritto allo scopo; aller jusqu'au bout, andare fino in fondo; aller aux nouvelles, andare in cerca di notizie; aller aux renseignements, andare ad informarsi; (fig.) PROV. à force de mal aller, tout ira bien, chi la dura la vince; (fam.) allons donc!, ma andiamo!; (fam.) allons bon!, ma guarda un po'!
2 stare, andare: comment vas-tu?, come stai?; comment allez-vous?, come sta?; je vais beaucoup mieux, sto molto meglio; et votre femme, comment va-t-elle?, e sua moglie, come sta?; ça va?, andiamo bene?; ça va, merci!, bene, grazie!; ça va chez vous?, a casa, tutti bene?; comment ça va?, ça va bien?, come va?, va bene?
3 (seguito da ‘jusque’) andare, estendersi: ses terres allaient jusqu'à la lisière du bois, le sue terre si estendevano sino ai margini del bosco
4 andare, portare: la rue qui va à la gare, la via che porta alla stazione
5 stare, addirsi: n'est-ce pas que le bleu me va bien?, vero che il blu mi sta bene?; la mini-jupe ne lui va pas du tout, la minigonna non le si addice affatto; une robe qui lui va comme un gant, un vestito che le sta a pennello
6 andare, funzionare: le courant qui fait aller le moteur, la corrente che fa funzionare il motore
B s'en aller v. pron.
1 andarsene, andar via: tu t'en vas déjà?, vai già via?; va-t'en!, vattene!; allez-vous-en!, andatevene!; nous nous en allons tout de suite, ce ne andiamo subito; il s'en est allé tout content, se n'è andato tutto contento; dites-leur qu'ils s'en aillent, dica loro di andarsene; surtout, qu'il ne s'en aille pas sans me prévenir, mi raccomando che non se ne vada senza avvertirmi
2 andar via, scomparire: cette tache, vous croyez qu'elle s'en ira?, questa macchia, crede che andrà via?
3 andarsene, scappare: j'ai enfin découvert par où l'essence s'en va: il y a un petit trou dans la pompe, ho scoperto finalmente da dove scappa la benzina: c'è un buchino nella pompa; tous nos projets s'en sont allés en fumée, tutti i nostri progetti sono andati in fumo
4 andarsene, fuggire: la jeunesse s'en va si vite!, la giovinezza fugge così veloce!
5 andarsene, spegnersi, morire: le malade s'en va tout doucement, il malato se ne sta andando lentamente; (fam.) s'en aller de la poitrine, morire di mal sottile
laisser-aller; pis-aller.

aller (2)
v. intr. ( coniug. 3.22; in funzione di ausiliare)
1 (con valore di futuro prossimo) stare per, essere sul punto di (si potrà anche ricorrere al futuro, oppure al presente preceduto da ‘ora’): on dirait qu'il va pleuvoir, sembra che stia per piovere; nous allions nous mettre à table, lorsque …, stavamo per metterci a tavola, quando …; j'allais te le dire, stavo per dirtelo; dépêchez-vous, il va partir!, presto!, sta partendo!; ils vont arriver dans quelques minutes, arriveranno a minuti; je vais y aller, ora ci vado; que vont-ils dire?, chissà che cosa diranno?; je me demande s'ils vont accepter, mi chiedo se accetteranno; ça va être prêt!, è quasi pronto!; vous n'allez tout de même pas croire que …, non crederete mica che …; vas-tu te taire?, vuoi star zitto?; (fam.) l'histoire que je m'en vais vous raconter …, il fatto che sto per raccontarvi …
2 (davanti a participio pres., per esprimere un crescendo dell'azione) (forb.) andare: la fièvre allait croissant, la febbre andava aumentando; vous verrez que sa santé ira (en) s'améliorant, vedrete che la sua salute andrà sempre migliorando.

aller (3)
s. m.
andata (f.): (billet en) aller simple, biglietto di sola andata; (billet) aller (et) retour, biglietto di andata e ritorno * à l'aller, all'andata; (fam.) un aller et retour, un paio di schiaffi; au pis aller, alla peggio, per male che vada; ce n'est qu'un pis aller, è solo una soluzione di ripiego * (sport) match aller, incontro di andata.

allure
A s. f.
1 andatura: à vive allure, a forte andatura, ad andatura sostenuta; rouler à toute allure, correre a tutta birra, di gran carriera; faire qc. à toute allure, fare qc. in fretta e furia * (mar.) allure traversière, andatura al traverso; allure vent arrière, andatura in poppa, in fil di ruota; allure de grand largue, andatura di gran lasco; allure de près, andatura di bolina * (equit.) les allures du cheval, le andature del cavallo
2 andatura, portamento (m.): une allure distinguée, martiale, un portamento distinto, marziale
3 aria: une allure dégagée, un'aria disinvolta
4 aspetto (m.): avoir belle, fière allure, grande allure, avere un bell'aspetto; elle a une drôle d'allure cette maison!, ha un aspetto strano questa casa!
5 stile (m.), classe: un homme qui a grande allure, un uomo che ha molto stile; quelle allure!, che classe!; une robe qui a de l'allure, un vestito di classe
6 piega: l'affaire prend une mauvaise allure, la faccenda sta prendendo una brutta piega
7 (metall., tecnol.) marcia: allure chaude, froide, d'un haut fourneau, marcia calda, fredda d'un altoforno
B allures s. f. pl.
modi (m. pl.), maniere: il a des allures de matamore, ha dei modi da smargiasso.

alluré agg. (fam.) che ha stile, classe.

caillasse s. f. 1 (fam.) sasso (m.) 2 (fam.) pietraia 3 (edil., ing. civ.) breccia.

caillou
s. m. [pl. cailloux]
1 sasso, ciottolo: lancer un caillou dans l'eau, lanciare un sasso nell'acqua
2 pietra (f.): casser des cailloux, spaccare pietre; (fig., poco usato) être condamné à casser des cailloux, essere condannato ai lavori forzati; (fig.) avoir le cœur dur comme un caillou, avere il cuore duro come una pietra
3 (fig., fam.) cranio, zucca (f.): il n'a plus de cheveux sur le caillou, non ha più capelli sulla zucca
4 (fam.) pietra preziosa (f.)
5 (fam.) roccia (f.).
NOTE DI CULTURA: A oriente della costa australiana, insieme ad altre isole la Nouvelle Calédonie è un territorio francese d'Outremer, detto familiarmente Le Caillou.

cailloutage s. m. 1 selciatura (f.) 2 acciottolato, selciato.

Etimoloja de aller ???
http://en.wiktionary.org/wiki/aller
Fusion of the Latin verbs ambulō for the forms beginning with all- and aill-, vadō for the forms beginning with v-, and īre (present active infinitive of ) for the terms beginning with i-. ??? da verefegar e profondir


Arentar e cfr. co:

Cal, całe, całà, càła, calle, callis, caill, ...
viewtopic.php?f=44&t=1083

Cal ... = voxe ouropea e no de orexene latina:

vicolo (cal/cale/calle, sentiero, gasa/Gasse/jasa/giàssa, gheto/ghetto)

http://xref.w3dictionary.org/index.php?fl=it&id=1246

lituan alėja
letone aleja
çeco alej
galexe ali
angrexe alley
spagnolo callejón
todesco Gasse
xerman (...) gheto (ghetto)
çinbro jàsa (giassa)
estone alley
finlandexe kuja
rumen alee
xlovaco alej, aleja, ulička
thai alley
vietnamita alley
veneto cal
talian calle
latin calle-

Gångstig
http://sv.wikipedia.org/wiki/G%C3%A5ngstig
En stig är ett litet förflyttningsstråk för i första hand fotgängare.
http://sv.wikipedia.org/wiki/Fotg%C3%A4ngare
En fotgängare är en person som går till fots i trafiken. I den svenska trafikförordningen används genomgående termen gående istället för fotgängare, men fotgängare torde vara mer använt i vanligt språkbruk.
Rent juridiskt är gående trafikanter så länge de färdas på en väg för motortrafik, för cykeltrafik eller på en gång- eller ridbana invid en sådan väg. (Det kan läsas i Förordning om vägtrafikdefinitioner 2001, orden Trafikant och Väg.) De trafikregler som gäller för fotgängare är inte tvingande i lika hög utsträckning som de som gäller för andra trafikanter. I stället gäller för fotgängare flera rekommendationer.
Fotgängare är till exempel inte bundna av att följa regeln om högertrafik, i Sverige är det tvärtom så, att en fotgängare som rör sig på en väg som saknar särskild gångbana rekommenderas att hålla sig på vänster sida, för att på så sätt lättare kunna uppmärksamma den fordonstrafik som kommer på samma sida (eftersom den då alltså kommer emot fotgängaren framifrån i stället för att närma sig bakifrån) För enkelhetens skull rekommenderas bibehållen vänstertrafik för gående även på gångbanor och gångbroar. Finns gångbana endast på den ena sidan av vägbanan, bör fotgängaren använda den oavsett på vilken sida av vägen den ligger.
På en väg eller vägbana med skylten påbjuden gångväg är det bara fotgängare som skall uppehålla sig. På en gågata är övrig trafik normalt inskränkt, och den övriga trafik som kan förekomma ska lämna fotgängare företräde. På en gårdsgata är all trafik tillåten, men fotgängarna ska ha företräde. Fotgängare ska även lämnas företräde på ett obevakat övergångsställe.
Som gående klassificeras också person som färdas på en sparkstötting.

Arentar e conparar co :

viajar (viaggiare)
caminar (camminare)
vagar (vagare)
jeronxolar (gironzolare)
gongolar (gongolare)


Viale
(na via de tra do file de arbari = via o strada albarà):
...

Alej
http://cs.wikipedia.org/wiki/Alej
Alej neboli stromořadí, skupina stromů vysazená ve dvou řadách vedle sebe. Jedná se o výrazný krajinný prvek, který nejenže značně zkrášluje krajinu, ale i výrazně zvyšuje její přírodní biodiverzitu a působí také velmi příznivě na místní mikroklima (např. coby větrolam). Aleje bývají vysázeny především podél pozemních silničních komunikací a to jak v intravilánu i extravilánu obcí a měst. V minulosti bývaly aleje velmi často vysazovány na příkaz šlechty respektive z popudu majitelů jednotlivých panství. V současnosti dochází až přespříliš často k nerozumnému rušení či neodúvodněnému ničení starých alejí zpravidla pod záminkou nebezpečnosti pro vzrůstající silniční provoz. Některé velmi staré aleje jsou však státem chráněny coby významné přírodní památky.


Allee
http://de.wikipedia.org/wiki/Allee
Eine Allee im weiteren Sinn ist eine auf beiden Seiten von Bäumen begrenzte Straße oder ein solcher Weg. Im engeren und ursprünglichen Sinn ist die Allee eine baumbestandene, in die Landschaft hinaus verlängerte architektonische Gartenwegachse einer herrschaftlichen Schlossanlage. Unter einer Halballee versteht man eine Sonderform der Allee, bei der nur auf einer Seite der Straße oder des Weges eine Baumreihe steht.

Allee (Deutsch) [Bearbeiten]
http://de.wiktionary.org/wiki/Allee
s. m. ‘dim. di ballo’ (av. 1543, A. Firenzuola), ‘componimento musicale a ritmo di danza’ (av. 1543, A. Firenzuola; 1585, B. de' Rossi: “oggi intendensi per balletto una piccola azione pantomimica con musica e danza”), ‘compagnia di ballerini professionisti’ (1935, F. Tombari; balletti rosa e balletti verdi sono state chiamate certe ‘feste orgiastiche con giovinette od omosessuali’: 1963, Migl. App.),
ballo,
s. m. ‘movimento ordinato del corpo e spec. dei piedi, secondo il tempo musicale segnato dal canto o dagli strumenti’ (1310-12, D. Compagni; ballo di S. Vito ‘corea’: 1792, Cullen § 1347; ballo sul diaccio, ant. ballo in sul diaccio: 1797, D'Alb.; corpo di ballo ‘l'insieme dei ballerini stabili di un teatro o di una compagnia’: 1808, F. Pananti, cit. in Cherubini App.; 1863, Fanf. Tosc. s. v. ballabile), ‘giro di danza, durata di un ballabile’ (1348-53, G. Boccaccio), ‘tipo di ballabile’ (1955, Diz. enc.), ‘festa danzante’ (1859, G. Verdi, Un ballo in maschera),
essere, entrare in ballo, ‘non potersi più sottrarre ad un impegno’ (secc. XIV-XVI, Lettere e istruzioni dei Dieci di Balia),
mettere, tirare in ballo (di persona) ‘renderla partecipe’ (1821-23, A. Manzoni), (di cosa) ‘discuterla’ (av. 1742, G. B. Fagiuoli),
ballonzolare,
v. intr. ‘ballare a salti, alla buona’ (av. 1665, L. Lippi), ‘saltellare, muoversi sussultando’ (1865, TB).

Lat. tardo ballare (S. Agostino), dal gr. bállein, var. di pállein ‘lanciare, scuotere’, ma talvolta anche intr. ‘ballare’. Di diverso pensiero, O. Haas fa risalire la vc. lat. ad un gr. ballízein ‘danzare orgiasticamente (nel culto frigio)’, proprio della Magna Grecia del V sec. a. C., da *bállos, corrispondente a phallós, il ‘fallo’, che era al centro di quella liturgia (“Orbis” XIII [1964] 598-603). Comunque la storia della vc. è meno piana di quanto possa apparire (V. F. Aeppli, Die wichtigsten Ausdrücke für das Tanzen in den romanischen Sprachen, Halle [Saale], 1925; H. Paessens, Das Verhaltnis von ballízo, bállo und ballare, in “Rheinisches Museum” XC [1941] 146-156; J. Kramer in Fest. Pellegrini 241-242; LEI IV 854-856). Ballata è, in ambedue le accez., di der. straniera: come ‘antica canzone a ballo’ proviene dal provz. balada, mentre nel senso di ‘componimento romantico’ dipende dall'ingl. ballade (S. Baldi, L'origine del significato romantico di ‘ballata’, ora in Studi sulla poesia popolare d'Inghilterra e di Scozia, Roma, 1949). L'osservazione del Salvini sulle cause che hanno dato luogo alla denominazione ballerina per la ‘cutrettola’ a causa dei suoi vivaci movimenti è confermata da più recenti ricerche (Hallig 34-35). Il ballo di S. Vito è legato alle danze rituali in onore del santo (A. Menarini in LM XVII [1952] 5-6 con riferimento alla bibl. prec.).
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Re: Andàr, ànda, andàso, àndito, andròn, aller, wandern

Messaggioda Berto » gio nov 20, 2014 10:27 pm

Immagine

wandern
itr <sein>
1 (eine Wanderung machen) camminare, fare una camminata/un'escursione: am Sonntag gehen wir wandern, domenica faremo un'escursione a piedi; zum Wandern in die Dolomiten fahren, andare a fare trekking sulle Dolomiti; auf und ab wandern, andare su e giù; irgendwohin wandern fare un'escursione a piedi + compl di luogo; durch die Toskana wandern, fare escursioni/[un giro a piedi] per la Toscana
2 (sich fortbewegen) {DÜNEN, GLETSCHER} muoversi; {WOLKEN} auch vagare
3 med {LEBER, NIERE} spostarsi
4 (umherschweifen) {BLICK, GEDANKEN} vagare: sein Blick wanderte nervös von einem zum anderen, il suo sguardo vagava nervoso dall'uno all'altro; sie ließ ihren Blick über die umliegende Landschaft wandern, fece vagare lo sguardo sul paesaggio circostante
5 (von einem Ort zum anderen ziehen) {NOMADEN, ZIRKUS} girare, girovagare, spostarsi; {TIERE, VÖGEL, VÖLKER} migrare: ziellos durch die Straßen wandern, vagare/girare per le strade senza meta
6 fam (landen) irgendwohin wandern ‹(andare a) finire›/[andare dritto (-a) dritto (-a)] + compl di luogo: für so etwas wandert man schnurstracks ins Gefängnis, per una cosa del genere si va dritti dritti in prigione; die Werbung wandert sofort in den Papierkorb, la pubblicità finisce/[va a finire] direttamente nel cestino.


Wanderer <-s, ->
m, Wand(r)erin f
1 hist viandante mf
2 (jd, der gern wandert) camminatore (-trice) m (f); (jd, der (gern) Ausflüge macht) escursionista mf.


Wanderkarte f carta f dei sentieri.

Wanderleben
n
vita f nomade/vagabonda: ein Wanderleben führen, fare/condurre la vita del vagabondo/nomade, fare il vagabondo.
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Re: Andàr, ànda, andàso, àndito, andròn, aller, wandern

Messaggioda Berto » gio nov 20, 2014 10:31 pm

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Re: Andàr, ànda, andàso, àndito, andròn, aller, wandern

Messaggioda Berto » ven nov 21, 2014 7:51 am

Cfr.

???

Aliyah o Aliyá o Aliá
https://it.wikipedia.org/wiki/Aliyah

Aliyah o Aliyá o Aliá (ebraico: עליה, "salita") è l'immigrazione ebraica nella terra di Israele.
Il termine deriva da Aliyah laReghel (עליה לרגל), che significa "pellegrinaggio", per via della salita che si doveva compiere per raggiungere Gerusalemme durante i tre pellegrinaggi prescritti per le festività di Pesach, Shavuot e Sukkot. Per l'azione opposta, l'emigrazione da Israele, si utilizza il termine Yerida ("discesa").

Gli ebrei che migrano in Israele, e fanno quindi l'aliyah, sono detti olim (plurale di "oleh", maschile, o "olah", femminile).


Halakhah (ebr. הלכה)
https://it.wikipedia.org/wiki/Halakhah
Halakhah (ebr. הלכה) — traslitt. anche con Halakha, Halakhà, Halacha, o Halocho; plur. halakhot[1] — è la tradizione "normativa" religiosa dell'Ebraismo, codificata in un corpo di Scritture e include la legge biblica (le 613 mitzvòt) e successive leggi talmudiche e rabbiniche, come anche tradizioni e usanze.

Il nome Halakha deriva in ebraico: da halakh הָלַךְ‎?, che significa "camminare" o "andare"; quindi una traduzione letterale non darebbe "legge", bensì "la via da percorrere". La radice potrebbe essere il semitico aqqa, che significa "essere vero, essere adatto".
Il termine Halakhah può riferirsi ad una legge singola, ad un corpus letterario di testi legali rabbinici, o al sistema complessivo di leggi religiose.


Cal, całe, całà, càła, calle, callis, caill, ...
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Re: Andàr, ànda, andàso, àndito, andròn, aller, wandern

Messaggioda Berto » ven nov 21, 2014 7:51 am

Vago, vado, guado, viajo, via, weg, cal, aller, andar, yamda
Vago, vado, guado, viajo, via, weg, cal, aller, andar, yamda, sentu, sentiero, semita, camin, traget, troed, treide, troxo, trames ...
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Re: Andàr, ànda, andàso, àndito, andròn, aller, wandern

Messaggioda Sixara » lun mar 06, 2017 3:09 pm

Da el Dizionario de l ProtoGermanico de l Leiden pp. 170-71:
Gata - gatwon: bùxo - via - strada ...

*gata- n. 'hole' - ON gat n. 'id.', OE geat n. 'gate', E gate, OFri. jet n. 'hole', OS gat n. 'id.', Du. gat n. 'id.' => *ghod-o- (IE).
The word has been compared to Skt. htidati 'to shit' < *ghed-e- and Gr. xt�w 'id.' < *ghed-ie- (cf. Lehmann 1986: 151), but the meaning 'anus', which occurs in several Germanic languages, is secondary. Instead, the word is to be compared to *getan- 'to fi nd (a way)' and the closely related *gatwon­ 'road, way' ( q.v.). The meaning 'hole' can easily have developed from 'pas­sage', cf. OE geat 'gate' (notwithstanding the possibility that this word was borrowed from Old Norse or Middle Low German).

*gatwon- f. 'road, alley' - Go. gatwo f. 'street, main road', ON gata f. 'path, way, road', MLG gate f. 'alley, street', OHG gazza f. 'id.', G Gasse f. 'id.' => *9hod-ueh2- (IE).
Related to *get an- 'to find (a way)' (q.v.). Also cf. *gata- 'hole'. The differ­ence between EGm. *gatwon- and NGm. *gaton- can be resolved by assum­ing that ON gata is a back-formation from the oblique case of a paradigm *gptva, *gptu (Noreen 1904: §84), an analogy that is also evident in e.g. ON tj ara f. 'tar' < *t erwa/ on- (q.v.)
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Re: Andàr, ànda, andàso, àndito, andròn, aller, wandern

Messaggioda Berto » lun mar 06, 2017 4:08 pm

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Re: Andàr, ànda, andàso, àndito, andròn, aller, wandern

Messaggioda Berto » lun mar 06, 2017 4:10 pm

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