Pałù (pałua, palude, paduła, paduxa)

Re: Pałù (pałua, palude, paduła, paduxa)

Messaggioda Berto » gio feb 18, 2016 6:45 pm

Greco βάλτος (baltos)

dixonaro "pałù" # tradur "palude"
http://xref.w3dictionary.org/index.php?fl=it&id=29706

grego βάλτος (baltos)
bieloruso балота
bulgaro блато
ruso болотный
ucrain болотний
lituan bala
połaco błoto


Mar Baltego
https://it.wikipedia.org/wiki/Mar_Baltico

Viene indicato come "mare dell'Est" in diverse lingue dell'Europa continentale, precisamente in danese (Østersøen), tedesco (Ostsee), finlandese (Itämeri), olandese (Oostzee), norvegese (Østersjøen), e svedese (Östersjön). In estone viene invece chiamato "mare Occidentale" (Läänemeri). Oltre all'italiano, viene chiamato mar Baltico in francese (mer Baltique), inglese (Baltic Sea), polacco (Morze Bałtyckie), russo (Baltijskoe more, Балтийское море), lituano (Baltijos Jūra), lettone (Baltijas Jūra) e greco (Βαλτική Θάλασσα).

Balti
https://it.wikipedia.org/wiki/Balti_%28popolo%29
I balti o popoli baltici (anche baltici, in lettone: balti, in lituano: baltai, in latgolico: bolti), definiti come coloro che parlano una delle lingue baltiche, sono un ramo dei popoli di origine indoeuropea, discendenti di un gruppo di tribù indoeuropee che si stabilirono nell'area tra il basso corso della Vistola e la Daugava ed il Dnepr, sulle coste sud-orientali del mar Baltico.
La grande quantità di laghi e paludi in quest'area isolò i balti, e il risultato di questo isolamento è l'alto tasso di arcaicismi e di caratteristiche conservative nelle lingue baltiche. Tra i popoli baltici si annoverano i lituani, i lettoni ed i latgolici, tutti balti orientali, così come le culture baltiche occidentali dei Pruzzi, gli jotvingi ed i galindi, al giorno d'oggi completamente estinti.


https://en.wikipedia.org/wiki/Balts
Adam of Bremen in the latter part of the 11th century AD was the first writer to use the term Baltic in its modern sense to mean the sea of that name.[ Although he must have been familiar with the ancient name, Balcia, meaning a supposed island in the Baltic Sea, and although he may have been aware of the Baltic words containing the stem balt-, "white", as "swamp", he reports that he followed the local use of balticus from baelt ("belt") because the sea stretches to the east "in modum baltei" ("in the manner of a belt"). This is the first reference to "the Baltic or Barbarian Sea, a day's journey from Hamburg."

Balaton lago
https://it.wikipedia.org/wiki/Balaton
Il lago Balaton (tedesco: Plattensee), chiamato anche "mare magiaro", si trova nell'Ungheria occidentale ed è il più grande lago dell'Europa centrale.
La lunghezza massima è di 79 km e la larghezza massima di 13 km per una superficie di 594 km². A metà viene attraversato dalla Penisola di Tihany, che restringe la sua larghezza fino a 1,3 km. La profondità media ammonta a 3,25 m, quella massima a 12,5 m. A causa della bassa profondità l'acqua in estate si riscalda fino a 28 °C. La riva meridionale del lago è pianeggiante, quella settentrionale è lambita dalle propaggini dei monti Bakony e dai vigneti del Badacsony.
I Romani chiamavano il lago Balaton Pleso.
Il nome ungherese deriva dallo slavo blatna, che significa acquitrino.
Le spiagge, i bagni e le fonti termali dei dintorni attirano molti turisti stranieri. Hanno importanza economica anche la viticoltura e la pesca.


Cfr. co:

Balaneion (grego) , balineion (latin) = bagno

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... aneion.jpg



Cfr. co Paltan

Mòta, móta e mota (?)
viewtopic.php?f=44&t=240

1) Mota come moja, moite, molta, malta, paltan (pałueghe, pałù, aree o xone paludoxe)
2) Mota come motta, monte, montagna
3) Mota come molta, mucio, mucchio (na mota/montagna de roba)


Pantano

http://www.etimo.it/?term=pantano
Immagine

http://www.etimo.it/?term=polta
Immagine



http://www.treccani.it/vocabolario/pantano
pantano s. m. [prob. der. del lat. *palta «fango»: v. palta]. –

1. Terreno coperto di fango e di acqua stagnante: camminare, affondare nel p.; con tutta questa pioggia, le strade di campagna sono diventate un pantano. Per estens., palude: Vidi genti fangose in quel p. (Dante), nella palude dello Stige.

2. fig. Intrigo, affare equivoco, attività o situazione imbrogliata e poco pulita, dalla quale è difficile venir fuori in modo onesto, senza compromettersi: cerca di tirarti fuori dal p. di quell’ambiente; si trova in un vero pantano.


Me despiaxe tanto ma nol se cata da gnaona parte el latin *palta

???

Immagine

Pantagias (-ies), ae, m.,
Pantagia, fiume presso Siracusa, VERG., OV.

http://www.dizionario-latino.com/dizion ... NTAGIAS100

https://it.wikipedia.org/wiki/Origini_di_Siracusa
L'etimologia del toponimo Siracusa è di difficile interpretazione. È forse di origine sicula e significherebbe acqua salata, derivato da Syraka, idronimo di un'antica palude locale.
La compagnia, partendo dal fiume Pantagias (Pantagia/Pantacia), dove si trovava il seno megarese (ovvero il golfo di Augusta, il cui nome deriva da Megara Iblea, polis che sarebbe sorta all'incirca nel medesimo periodo della colonia aretusea), proseguì per Thapsos, definita nel poema virgiliano come "umile", perché si sollevava di poco dal livello del mare - conformazione geografica che tale penisola ha tutt'oggi mantenuto - e che in tempi arcaici rappresentava un importante villaggio preistorico.


Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... co-350.jpg
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Pałù (pałua, palude, paduła, paduxa)

Messaggioda Berto » gio feb 18, 2016 9:08 pm

Immagine

2. palus, udis, f.,
1 palude: propter siccitates paludum, perché le paludi erano asciutte, CAES.; paludes siccare (prosciugare), CIC. Phil. 5, 7; Cocyti palus, VERG.; Stygiae paludes, OV.; meton., acqua della palude stigia, VERG. Aen. 6, 414;
2 canna palustre, giunco, MART.
• Gen. pl. paludium, LIV. 21, 54, 7; PLIN. e a.; palus in HOR. A. P. 65 (inc.).

paluster, stris, stre e palustris, stre, agg.,
1 paludoso: in loco palustri, CAES.; ager paluster, LIV.; sost. n. pl. palustria, ium, acquitrini, luoghi paludosi, PLIN.;
2 palustre, di palude: ranae palustres, le rane delle paludi, HOR.; ulva palustris, ulva (erba) palustre, VERG.; deterrima aqua palustris, pessima è l'acqua di palude, COL. 1, 5, 3; palustre caelum, clima palustre = malaria, LIV. 22, 2, 11; lucem palustrem, una vita malsana (cioè: viziosa), PERS. 5, 60; sost. n. pl. palustria, ium, piante palustri, PLIN. 13, 68
[2. palus + -estris].

Pellestrina, Pistrine, Pelestrine, Pilistine, Pestrina
viewtopic.php?f=45&t=1278
Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... strina.jpg
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Re: Pałù (pałua, palude, paduła, paduxa)

Messaggioda Berto » sab feb 20, 2016 9:35 am

Pałù gałeghe (de acoa dolçe), (ke łe jera de acoa dolçe parké se łe fuse stà de acoa salsa łe saria stà xa verte al mar e no łi garia vesto cogno de scavar fosi o canałi par metarle en łigo col mar e łe maree, el ricanbio de l'acoa el jera dà da l'acoa dolçe ke rivava xo co i fiumi e co i torenti; xe stà pì tardi co el mar se ga alsà ke łe pałù de acoa dolçe łe xe devegneste łagoune de acoa salsa o miscià co coela dolçe portà da i fiumi e da i torenti)

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... istria.jpg


Ernesto da Canal e Cleonemo contà da Tito Livio

Da:
http://circolovelicocasanova.provincia. ... 45-223.pdf

3) L’architetto romano Vitruvio (De architectura, I, 4-11), attraverso una notizia risalente al 25 a. C., informava il ricercatore di come le paludi galliche situate attorno alle città di Altino, Ravenna e Aquileia, fossero state rese salubri mediante la realizzazione di canali che, sfociando in mare, consentivano continui ricambi d’acqua (fossis enim ductis sit aquae exitus ad litus).

https://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Vitruvio_Pollione
https://it.wikipedia.org/wiki/De_architectura

https://books.google.it/books?id=965TAA ... io&f=false

https://books.google.it/books?id=yuRfAA ... io&f=false

https://books.google.it/books?id=m79s3u ... io&f=false


Palù galeghe
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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 5/08/1.png

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 5/08/2.png

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 5/08/3.png


http://www.mosquitomagnet.it/zanzara-anopheles.html
La zanzara femmina Anopheles depone le uova in un'ampia tipologia di posti, tra cui acqua dolce o acqua salata, vegetativa o non vegetativa, ombreggiato o soleggiato. Piscine fuori terra, piccoli ruscelli, terreni irrigati, paludi d'acqua dolce, piscine forestali, e qualsiasi altro luogo con pulito. Le zone di acque a movimento lento sono tutti considerati luoghi ottimi per la deposizione delle uova.
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