Verla, Verlato

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Messaggioda Berto » mar giu 24, 2014 7:36 am

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Berto
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Re: Verla, Verlato

Messaggioda Berto » mar giu 24, 2014 7:37 am

El nome storegamente atestà e asestà lè Viłaverla e basta e ła riva dal cognome xerman sasone Verla

Verlato, el cognome ke ga dàsto el nome a Villaverla, de orijene toponomastega.

http://www.verlato.org

Il cognome VERLATO è indubbiamente collegato alla cittadina di Villaverla, in provincia di Vicenza. Nell'aprile del 1004, dicono gli storici vicentini, l'imperatore Enrico II (Enrico II detto “il Santo” figlio di Enrico II il Pacifico figlio di Enrico I duca di Baviera, figlio di Enrico I di Sassonia detto l’Uccellatore. Egli sarebbe l’ultimo esponente della dinastia Sassone) dalla Germania scese in Italia per far valere la sua autorità sui feudatari insubordinati e preparare il terreno per la sua incoronazione imperiale. Fra i vari cavalieri dell'ordine Teutonico di Santa Maria che lo accompagnavano, al suo ritorno dopo l'incoronazione in Roma alcuni ne lasciò in Italia, investendoli del feudo di vaste zone come riconpensa delle loro valorose azioni.
Fra questi viene annoverato il Capitano Giovanni Verla, originario della città di Verla in Sassonia (Verlaburgdorf), cui furono concessi territori a Zanè, a Thiene e a Roveredum (Roveredo) ???.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 02/2-1.jpg

Egli fissò la sua dimora in quest'ultima borgata, che nei documenti dei decenni successivi cominciò ad essere denominata Villa dei Verla, e più tardi Villaverla. Giovanni Verla e il fratello Negro Verla diedero inizio alla nobile ed antica famiglia Verlata nella città di Vicenza. Silvestro Castellini nella sua "Storia di Vicenza" (1783) riporta: "... famiglia che fino al presente si mantiene, e nella quale in tutti i tempi fiorirono molti valorosi Uomini così in lettere come nell'armi, ornata poi anche da altri Imperatori di ampissimi privilegi".
Alla famiglia Verlato fu attibuito uno stemma riportato nel Codice Revese (ms 1662, XVIII sec), conservato nella sala manoscritti della Biblioteca Bertoliana di Vicenza, e raffigurante sei ciliegie.
Da queste prime informazioni storiche è sorto il desiderio di trovare un nesso cronologico tra le antiche e le attuali famiglie Verlato.


http://www.verlato.org/villaverla_1.html
IL LEGAME TRA VERLA - VERLATO E VILLAVERLA NEL PASSATO

Il primo nucleo della borgata di Villaverla doveva essere situato mezzo miglio più ad est dell'attuale centro storico, là dove l'attuale via 25 Aprile si collega con via Roare.

Lì infatti, in prossimità della ex fornace Silma, nel corso di scavi di argilla furono rinvenute fin dalla fine del secolo scorso una dozzina di monete romane di epoca imperiale e tracce di muratura con archi in mattoni.
Il toponimo roare ci riporta chiaramente al rovere da cui scaturì il nome romano Roveredum (latino e no romano?) con cui era nota la località fino a tutto il secolo XIII. ???

Probabilmente era quello il nucleo originario di Villaverla, che ha mutato nome nella seconda metà del 1200 quando i Verla, più tardi detti Verlato, hanno stabilita la loro residenza nelle vicinanze di Roveredum. ???
Attorno alla loro signorile dimora a poco a poco sorgerà la chiesa e si svilupperà una nuova borgata, detta inizialmente Villa Verlaria e ben presto Villa Verla.
Questa in seguito si è espansa, ma non tanto da collegarsi totalmente alla vicina Roveredum, tanto che ancor oggi vi è interposta una porzione di campagna costituita prevalentemente dal parco della villa Ghellini.
L'importanza, però, della precedente piccola contrada è andata via via scemando di pari passo con l'accrescersi della potenza dei VERLA, che hanno galvanizzato attorno al loro palazzo tutta la vita del territorio circostante. Ciò ha potuto verificarsi specialmente nel tardo medioevo , quando ormai era in sfascio tutta la precedente rete viaria romana (erano già più di 600 anni che era scomparo l'impero romano) , specie quella minore, su una delle quali sorgeva con tutta probabilità Roveredum.

In quello stesso periodo venne valorizzata una strada più praticabile e rettilinea che, collegando Thiene con Vicenza, passava nelle immediate vicinanze della villa dei Verla. Va sottolineato che con il termine villa si intendeva allora "borgata", e con tale appellativo venivano indicati tutti i centri abitati di quel tempo. Si trova infatti : villa caldogni, villa novoledi, villa monticuli precalcini etc. per indicare Caldogno, Novoledo, Montecchio Precalcino.

In un documento del 1275 si parla di novam villa verlariam quae appellatur reveredum, ma già nel 1295 si dice chiaramente villam verlam, e le due parole si incontrano indifferentemente unite o separate fino ai primi del 1800.

Quando a Villaverla sia stata costruita la prima chiesa come nucleo della comunità, non si sà come certezza, ma nel 1307 già doveva esserci una parrocchiale alle dipendenze di Isola Vicentina, se in un documento di quell'anno si legge " decime parochie Ville Verlarie et ejus districtu " (G. Maccà, "Storia del territorio vicentino", Tomo XII, parte II, Caldogno 1815, pag. 284). Il più antico parroco di cui si abbia memoria, Bartolomeo, risale al 1349, e nella fase più antica la chiesa a volte viene detta intitolata a San domenico, altre ai santi Domenico e Martino, anche se dal 1399 in poi di ricorda solamente S. Domenico.
La presenza dei Verla mutò il nome di Roveredum, e, parlando di questa borgata, nella seconda metà del 1400 il Pagliarino (B. Pagliarino, "Croniche di Vicenza", Vicenza 1663) dice: " Villa Verla così chiamata dalli moderni; & dalli nostri maggiori Villa Verlaria, cioè villa di quelli delle Verle, al nostro tempo chiamati li Verlati. Si come hò ritrovato nelli antichi libri della nostra città; nel 1004 gli Verlati vennero di Baviera con Giovanni Verla sotto Henrico di questo nome primo, & quarto imperatore de' Germani, & doppo da Corrado secondo Imperatore, & Duca di Baviera furono investiti di molti beni nella villa di Thiene, di Zanè , & di villa Verla, li quali beni poi trà sè divisero, come si contiene nell'istromento delle loro divisioni, il quale è appresso il nobile Bernardino Verlato, & l'hò veduto, & letto ".

http://www.cognomiitaliani.org/cognomi/cognomi0020e.htm
Verlato è decisamente veneto, specifico del vicentino, con piccoli ceppi anche nel veronese e padovano ed uno secondario nel ferrarese, dovrebbe trattarsi di una forma etnica veneta, stante ad indicare che il capostipite provenisse dal paese vicentino di Villaverla situato a nord di Vicenza a meno di dieci chilometri da Thiene.
integrazioni fornite da Giovanni Vezzelli
Verlato è cognome trentino formato dal toponimo Verla (TN).
Invece secondo Olivieri 218 verrebbe dal vicentino vèrla = 'bisciola', cfr. nome locale Verlàra ecc. ??? (Olivier lè purpio fora!)
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