Lovat, Lovato, Lovatełi, Lovatini, Lova, Lovixon, Lovixe

Lovat, Lovato, Lovatełi, Lovatini, Lova, Lovixon, Lovixe

Messaggioda Berto » mar giu 07, 2016 7:35 am

Lovat, Lovato, Lovatełi, Lovatini, Lova, Lovixon, Lovixe
viewtopic.php?f=41&t=2329
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Lovat, Lovato, Lovatełi, Lovatini, Lova, Lovixon, Lovixe

Messaggioda Berto » mar giu 07, 2016 7:36 am

http://www.cognomix.it/mappe-dei-cognom ... ani/LOVATO
Veneto 1100
Lombardia 125
Piemonte 74
Emilia-Romagna 40
Lazio 31
Trentino A.A. 26
Liguria 13
Friuli V.G. 13
Valle d'Aosta
Toscana
Umbria
Puglia
Sardegna
Abruzzo
Basilicata


http://www.cognomix.it/mappe-dei-cognomi-italiani/LOVAT
Veneto 104
Lombardia 10
Friuli V.G. 6
Trentino A.A. 3
Lazio 1
Sardegna
Emilia-Romagna
Liguria
Piemonte


http://www.cognomix.it/mappe-dei-cognom ... ani/LOVATI
Lombardia 443
Piemonte 33
Liguria 19
Veneto 16
Emilia-Romagna 15
Friuli V.G. 4
Lazio
Trentino A.A.
Toscana
Calabria
Puglia


http://www.cognomix.it/mappe-dei-cognom ... /LOVATELLI
Lazio 3
Toscana 2
Veneto 1
Sardegna 1
Lombardia 1

http://www.cognomix.it/mappe-dei-cognom ... i/LOVATINI
Lombardia 6
Veneto 2


http://www.cognomix.it/mappe-dei-cognomi-italiani/LOVA
Lombardia 24
Piemonte 12
Liguria 4
Toscana 1


http://www.cognomix.it/mappe-dei-cognom ... i/LOVADINA
Veneto 77
Lombardia 8
Piemonte 7
Liguria 5
Friuli V.G. 3
Toscana 1
Lazio 1
Marche 1


http://www.cognomix.it/mappe-dei-cognom ... /LOVAGNINI
Lombardia 44
Piemonte 4
Liguria 4
Puglia 3


http://www.cognomix.it/mappe-dei-cognom ... ni/LOVALDI
Lombardia 7
Piemonte 2


http://www.cognomix.it/mappe-dei-cognom ... i/LOVAGLIO
Basilicata 45
Puglia 42
Lombardia 25
Piemonte 24
Lazio
Campania
Emilia-Romagna
Liguria
Toscana
Veneto
Friuli V.G.



http://www.cognomix.it/mappe-dei-cognom ... ni/LOVISON
Veneto 203
Piemonte 21
Lombardia 10
Sardegna
Friuli V.G.
Valle d'Aosta
Emilia-Romagna
Calabria
Trentino A.A.
Liguria
Sicilia

http://www.cognomix.it/mappe-dei-cognom ... /LOVISETTO

http://www.cognomix.it/mappe-dei-cognom ... ani/LOVISA

http://www.cognomix.it/mappe-dei-cognom ... i/LOVISARI
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Lovat, Lovato, Lovatełi, Lovatini, Lova, Lovixon, Lovixe

Messaggioda Berto » mar giu 07, 2016 7:37 am

Sì sì, łi ga sta mania, osesion, fixima paretimołojega de far rivar tuto da moti latini:
http://www.heraldrysinstitute.com/cogno ... 69/lang/it
Antica e nobile famiglia dell'Emilia Romagna, con residenza nella città di Bologna, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia. Tale cognominizzazione deriva dal cognomen latino Lupus, attraverso il nome medioevale Lupatus e poi Lupato quindi Lovato, Lovati, Lovatti. Esistono tracce di tal cognominizzazione già dal 1300, dove troviamo, a Padova, un Lovato de' Lovati, scrittore e poeta, nel milanese nella seconda metà del 1500; elencato tra i Patrizi ...continua



Cofà par i kiniomi o toponemi:

Lupia, Campagna Lupia, Luppia, Lupari, Lupatoto, Lupara, Lupatia
viewtopic.php?f=45&t=114
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... NNX28/edit
Immagine

A farò na çerca so sto cognome.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Lovat, Lovato, Lovatełi, Lovatini, Lova, Lovixon, Lovixe

Messaggioda Berto » mar giu 07, 2016 7:38 am

Cognome strano "Lovato o Lupati"
http://www.iagiforum.info/viewtopic.php?f=3&t=2686

Tuti łi menestra l'etimo da lovo/lupo



Lovato Lovati, o Lovato de' Lovati, nome umanistico Lupatus de Lupatis (Padova, 1240 circa – Padova, 7 marzo 1309), è stato un notaio, poeta e giudice italiano.

https://it.wikipedia.org/wiki/Lovato_Lovati

Lovati deve la propria fama anche ad una questione occorsa durante la sua carriera di giudice, quando nel 1274 fu chiamato a giudicare l'attribuzione di un'arca funeraria rinvenuta durante la costruzione di un ospizio per trovatelli in Via San Biagio a Padova.

L'arca, contenente due bare in cipresso e piombo, venne attribuita al principe troiano Antenore, il mitologico fondatore della città. Un antico detto, circolante fra gli ambienti dotti preumanistici del tempo, recitava infatti: "Quando la capra parlerà e il lovo risponderà, Antenore si troverà". Il Capomastro che aveva effettuato la scoperta dei resti si chiamava Capra, il lovo (il lupo in dialetto veneto) fu identificato con lo stesso Lovato, pertanto quest'ultimo si schierò a favore dell'originalità del reperto e sostenne la tesi dell'appartenenza ad Antenore. I capi della città, cercando di ottenere una legittimazione mitologica per la città di recente sviluppo, sostennero la tesi di buon grado. A Lovati venne concesso il privilegio di istoriare l'arca in marmo dettando due quartine in latino, incise sui lati della stessa dal maestro artigiano Capra.

Solo nel 1985 analisi scientifiche hanno escluso l'appartenenza dei resti all'eroe troiano, ma hanno dimostrato che il manufatto risale al II secolo-III secolo dopo Cristo.


LOVATI, Lovato (Lupatus de Lupatis). - Nacque a Padova, nel 1240 o poco prima, da Rolando di Giovanni detto Lovato, che morì prima del 1281; non si conosce il nome della madre.

http://www.treccani.it/enciclopedia/lov ... grafico%29
di Benjamin G. Kohl

La famiglia, nella quale si erano succeduti notai da molte generazioni, aveva una posizione di rilievo nella società padovana. Il padre fu notaio presso Giacomo da Carrara nel 1257 e fu legato a Guecellone Dalesmanini. Il fratello Alberto, anch'egli notaio (morì prima del 1301), era attivo al servizio dei da Camino, signori di Treviso, e nel 1297 ricoprì la carica di cancelliere del Comune di Padova. La sorella sposò Guido da Piazzola e tra i suoi figli ci fu il giudice, umanista e antiquario Rolando, che divenne discepolo del Lovati.

La prima testimonianza relativa al L. risale al 22 luglio 1257, in un documento notarile redatto dal padre dove compare la sua sottoscrizione: "Lovatus filius Rolandi notarii, regalis aule notarius" (Guido Billanovich, 1976, p. 26). È l'atto da cui si può dedurre la data di nascita del L., dato che si diventava notaio dopo il compimento dei diciassette anni.

Il 6 maggio 1267 fu ammesso nel Collegio padovano dei giudici, del quale risulta essere stato gastaldo, insieme con Guglielmo Curtarolo, in un documento datato 10 febbr. 1273.

Intorno al 1270 sposò Jacopina di Vincenzo da Solesino, dalla quale ebbe quattro figli: tre maschi, dei quali il maggiore si chiamava Rolando, il secondo Polidamante, dal nome del figlio dell'eroe troiano Antenore, e il terzo Giordano; e una femmina, Beatrice. Nel 1275 il suo nome compariva in una lista di cittadini padovani residenti nella contrada S. Lorenzo, nei pressi del ponte Altinate. Quando gli scavi compiuti nell'area nel 1283 portarono alla luce uno scheletro di dimensioni rilevanti, il L. non esitò a identificarlo con quello di Antenore, l'eroe troiano leggendario fondatore di Padova. In seguito a questo avvenimento il L. convinse i capi della città a costruire un monumento funebre per il quale compose un'iscrizione che descriveva la fondazione della città con versi tratti da Virgilio, dai Fasti di Ovidio e da Livio.

La carriera del L. come giudice in Padova è documentata per gli anni 1271, 1290, 1299-1300, 1303 e 1306-07. Nel 1282 ricoprì anche la carica di podestà di Bassano, in seguito alla quale il L. fu nominato l'anno successivo arbitro fra i Comuni di Bassano, Solagna e Piove di Sacco. Nel 1288 e nel 1293 fu a Treviso come procuratore di Tommaso Caponegro nei suoi sforzi per acquisire l'eredità del trevigiano Ansegiso Guidotti, che era stato vicario di Ezzelino da Romano a Padova. Il 20 giugno 1289 il L. compare, insieme con Zambono di Andrea, come testimone nella contrada S. Martino a Padova nella divisione della proprietà di Giacomino Papafava da Carrara tra i suoi quattro figli.

Fu podestà di Vicenza dalla fine del 1291 alla fine del 1292. In quel periodo era già stato creato cavaliere, dato che in un documento del 19 luglio 1292 è definito "honorabilis miles dominus Lovatus iudex de Padua potestas Vincentie" (Verci). Insieme con Albertino Mussato, il 30 ott. 1302 redasse uno statuto di rappresaglia a favore di Elena Della Torre, prima moglie di Nicolò di Ubertino da Carrara, che la metteva in grado di recuperare i suoi beni a Milano. Il 18 maggio 1304 il L. comparve come testimone, insieme con diversi altri notabili padovani, tra i quali Zambono di Andrea, al trattato che assicurava a Padova l'appoggio di Verona nella guerra del sale contro Venezia. Nel 1306 fu uno dei Dodici savi scelti dal Comune padovano per proteggere il ritorno in città di Pietro d'Abano.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Lovat, Lovato, Lovatełi, Lovatini, Lova, Lovixon, Lovixe

Messaggioda Berto » mar giu 07, 2016 7:38 am

http://venetoedintorni.it/cognomi-venet ... o_894.html

[1] "Lovati è decisamente proprio del milanese, Lovato è tipico veneto, delle province di Verona, Vicenza e Padova, derivano dal cognomen latino Lupus attraverso il nome medioevale Lupatus e poi Lupato quindi Lovato. Esistono tracce già dal 1300, dove troviamo, a Padova, un Lovato de' Lovati (1240-1309) scrittore e poeta, nel milanese nella seconda metà del 1500 elencato tra i Patrizi milanesi troviamo Giovanni Battista Lovati. Di origine vicentina, il ramo dei Lovato si trasferì con Giuseppe Lovato in Tramonti nel XIV secolo, Baroni e poi Nobili dei Marchesi di Pescarola in Terra di Lavoro dal 1600. Riconosciuta nobile per antichissimo possesso di nobiltà dal Tribunale di San Lorenzo in Napoli con dichiarazione del 1739. Ammessa alle Famiglie nobili napoletane, la Famiglia Lovato ebbe molti personaggi che si distinsero per vari onori."

Commento di: samuele lovato del 06-01-2011 alle 08:08


[2] Si ha note di un Filippo LOVATO, giustiziere negli Abruzzi nel
1507ed inoltre di un Camertino LOVATO, maestro di campo ai tempi di Carlo
V; La Famiglia fu iscritta nell'Elenco Nobiliare nel Ramo Principale. col titolo
di Patrizio napoletano e ai discendenti da Lanfranco, spettarono i titoli di
Nobili Amalfitani.

Commento di: del 06-01-2011 alle 08:34


[3] La storia di questa Nobile Famiglia inizia verso il 1100. La Famiglia Lovato risulta essere di antichissima origine.Autori riportano i seguenti personaggi che illustrano questa Famiglia.Lanfranco, consigliere di Re Ruggero;Giliberto, primo segretario del vescovo di Scala nel 1154;Leandro Francesco Lovato fu vicario e cancelliere del regno nel 1424;Martino luogotenente della Regia Camera, ai tempi degli Aragonesi.

Commento di: Conte Lovato del 26-01-2011 alle 15:49


[4] Esistono ancora nel Vicentino e nel Veronese contrade che riportano il cognome Lovati, sopratutto nel Vicentino, per contrassegnare i vari rami, si aggiungeva al cognome un soprannome, citato anche in alcuni atti ufficiali. Troviamo quindi alcuni soprannomi utilizzati ancora oggi per distinguere i vari rami del cognome LOVATO. I Più diffusi ancora oggi sono i Minali, i Merli e i Trovari.

Commento di: del 17-02-2011 alle 16:29


[5] Collegamenti certi si hanno con la dinastia dei Lupis di Parma, cari oltremodo ai signori di Padova e loro molto affezionati, cessano di figurare in questa città non molto dopo le catastrofi dei Carraresi. Antonio, figlio di Raimondino, nell'anno 1498 trapiantossi a Rovigo e di lui nacque Rutilio, il cui cognome di Lupo si corruppe in Lovo, Lovato

Commento di: del 20-02-2011 alle 02:59


[6] Famiglia nobile ed illustre delle città di Milano e Pavia, nelle quali occupò onorevolissimi carichi politici e militari, come da una cedola del 20 luglio 1460 e da una fede dell'archivio di Milano, transuntata in Palermo presso notar Daratta 1663. Un Giannantonio del Faso fu castrellano dell'Ambrosiana Fortezza di Milano sotto Enrico III imperatore. Fiorirono in oltre: Alberico capo della fazione ghibellina nel quatiere di san Sisto 1220; Corradino potestà di Pavia sotto il duca Filippo Visconti; Francesco Antonio cameriere della duchessa Bianca e di lei segretario, ed un Pier Luigi senatore 1484. Venne portata in Sicilia da un Antonio del F. nobile milanese governatore della città di Caltanissetta sotto l'imperatore Federico II Come da un privilegio imperiale del 10 sett. 1243, preso il grande archivio della Zecca di Napoli, e transuntato agli atti di Notar Daratta di Palermo 7 maggio 1663. Un Ludovico figlio del precendente fu castellano della città di Termini; da lui un Antonio progenitore di Gianvincenzo capitano al servizio militare del Parlamento del Regno di Sicilia, e dall'imperatore Carlo V con privilegioi dato in Bruxelles 5 novembre 1537 qualificato milite imperiale, di origine milanese e di vetusta nobiltà, avendo avuto confermato lo stemma di sua figlia. Da costui una serie di chiari gentiluomini, tra' quali stando al Villabianca commendansi: un Antonio abate di s. Anastasia, canonico della cattedrale di Palermo personaggio in santità e lettere illustre, morto nel 1572; un Filippo di lui nipote uomo di gran virtù, avendo entrambi rinunziato, il primo i vescovadi di Cefalù, Mazzara e Girgenti,ed il secondo quello di Lettere e di Gragnano nel regno di Napoli; un Leonardo L. barone di Serradifalco e di Condoverno, e primo duca di Serradifalco per concessione di re Filipppo IV 1664; un Francesco Antonio investito l'anno 1626; altro Leonardo investito 1722, che va nel ruolo de' governatori della Compagnia della Pace di Palermo 1752; un Francesco marchese dell'Ingegni per la moglie Margherita Gastone, premorto al padre 1755; cui successe un Leonardo padre di Domenico ultimo duca di Serradifalco e principe di s. Pietro, gentiluomo di camera, gran croce degli ordini di Francesco I di Napoli, del s. Salvatore di Grecia, del s. Michele di Baviera, dagno Pontificio, dell'ordine de' Guelfi di prima classe di Annover, dell'Aquila Rossa di Prussia, del Merito Civile di Sassonia, cavaliere della Stella Polare di Svezia, della Corona di Ferro di prima classe d'Austria, del Leone d'Olanda, Ufficiale dell'imperiale Ordine del Brasile; dottore dell'università d'Oxoford, corrispondente e socio di 41 istituti, socità ed accademie del mondo, personaggio illustre ed assai benemerito della Sicilia, carissimo alla corte di Russia, autore di molte opere importanti.

Commento di: P.A.A.(PRESTIGIOSA ACCADEMIA ARALDICA) del 14-06-2011 alle 17:18


[7] La casata Lovato è un'antica e nobile famiglia residente pure nella regione dell'Emilia Romagna. Da molto tempo non sono pervenute più notizie della suddetta dinastia. Molte famiglie posero la loro dimora in Bologna, perchè considerata nei tempi più remoti famosa tra le repubbliche, per il valore dei suoi Capitani, per la dottrina dei suoi Giureconsulti, per i molti Rettori di diverse città, e per l'autorità dei suoi magistrati. Le memorie di alcune famiglie che per avventura si conservano con decoro, e che nei tempi antichi hanno al di lei splendore cooperato; e benchè il tempo,gli incendi negli archivi, le discordie civili, le guerre abbiano in gran parte distrutto le notizie antecedenti il 1260, alcune famiglie della dinastia Lovato, hanno diligentemente conservato pergamene e trattati appartenuti a questa casata.

Commento di: del 23-09-2011 alle 09:23


[8] Si può far risalire all'undicesimo secolo l'origine di questa famiglia, di cui non sussiste che un solo ramo. Marco, che viveva alla metà del secolo XIV era Procuratore di San Marco e fu uno degli elettori del doge Andrea Dondolo. Contemporaneo ad esso fu Paolo, rivestito di tale dignità e che si distinse nelle più elevate cariche militari di terra e di mare. Il massimo lustro venne a questa casa da pietro, che recuperò dalle armi dei Turchi le più importanti fortezze e posizioni militari della Dalmazia; ruppe i Genovesi e sostenne la Repubblica lacerata da intestine discordie e morì nell'anno 1439. In quello stesso secolo, Luigi, Giacomo ed Antonio, tutti Procuratori di San Marco, si distinsero in importanti incarichi. Leonardo per 19 ann iportò lo scettro dello Stato, morì a 85 anni; il suo mausoleo trovasi nella Chiesa dei SS. Giovanni e Paolo. Ad egual dignità pervennero:Pietro, Francesco. Gian Francesco, fiorì nel secolo XVII ed oltre avere importanti Magistrature, fu uomo di scienze e di lettere, creò l'Accademia degli Incogniti.Alla caduta della Repubblica Veneta esistevano i rami detti di San Luca, San Giovanni in Bragora e San Pantaleone, ora non esiste che quello detto di San Vio.Antonio Francesco di Domenico, fu confermato nella nobiltà con Sovrana Risoluzione Autografa del 24 luglio 1820 ed elevato al grado di conte dell'Impero Austriaco.Sono iscritti nell'Elenco Ufficiale Nobiliare.

Commento di: Samuele Lovato. del 27-09-2011 alle 14:37


[9] Famiglia di antica e nobile tradizione, delle cui origini non vi sono notizie certe. I Lovato si propagarono in diverse regioni d'Italia, Francia, Germania ed Austria fin dal XI secolo donde, accolti nelle importanti cariche delle città ove ebbero dimora, furono cospicui ed acquisirono prestigio. La cognominizzazione deriva dal cognomen latino Lupus; nei ricordi dei tempi andati si leggono alcune varianti di questo antico cognome quali Lupus, Lupas, Lupis etc., dovute alla fonetica storica ed alle inflessioni dialettali. Sono, in ogni modo, tutti rami di un unico ed antichissimo ceppo originale.

Commento di: del 28-09-2011 alle 21:26


[10] Alla citazione {6} sono interessato sulla derivazione dei Lo Vato in quanto alla Corte di Russia; e sul Governo di Caltanissetta citato.

Commento di: Lo Vato Salvatore del 26-01-2012 alle 19:18
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Lovat, Lovato, Lovatełi, Lovatini, Lova, Lovixon, Lovixe

Messaggioda Berto » mar giu 07, 2016 7:43 am

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Lovat, Lovato, Lovatełi, Lovatini, Lova, Lovixon, Lovixe

Messaggioda Berto » mar giu 07, 2016 7:51 am

Cfr. co:

Jijo (Luigi)
https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi

Varianti
Maschili: Aligi, Aloisio, Alvise, Clodoveo, Ludovico
Alterati: Luigino
Ipocoristici: Gigi, Gino
Composti: Gianluigi, Pierluigi
Femminili: Luigia, Luisa
Alterati: Luigina
Ipocoristici: Gigia, Gina



Varianti in altre lingue

Asturiano: Lis[7]
Bretone: Loïc[2]
Catalano: Lluís[2][5][7]
Francese: Louis[2][3][8], Loïc[2]
Ipocoristici: Lou[2]
Galiziano: Lois[2][7]
Hawaiiano: Lui[5]
Inglese: Louis[2][3][5][8], Lewis[2][3][5]
Ipocoristici: Lou[2], Louie[2][5], Lewey[5]
Occitano: Loís[2], Loïc[5]
Olandese: Louis[2]
Portoghese: Luís[2][5]
Alterati: Luisinho[2]
Portoghese brasiliano: Luiz[2]
Spagnolo: Luis[2][3][5][7]
Ipocoristici: Lucho[2][7]
Svedese: Love[2]
Ungherese: Lajos[2][5]


???
Origine e diffusione

Deriva, tramite vari passaggi, da un antico nome germanico, più precisamente francone, Chlodowich, Hlodwig o Hlodowig; esso si sviluppò prima nelle forma Clodovicus, divenuta poi Ludovicus e quindi Looïs e Luis in francese antico, e da lì giunta in italiano come Luigi. Lungo il percorso, dal nome originario si sono sviluppati diversi nomi allotropi di Luigi, usati più o meno indipendentemente l'uno dall'altro e ciascuno con le proprie varianti, quali Aligi, Aloisio, Alvise, Clodoveo e Ludovico.

La diversità delle forme è dovuta alle differenze di pronuncia del nome: la forte aspirata iniziale in area franca ha dato origine al nome Clodoveo, mentre in area germanica si è gradatamente perduta dando origine a Ludwig (che in area italica fu importato come Ludovicus, che reimportato in area francoprovenzale ha generato Louis e quindi Luigi, con tipica evaporazione della "d" intervocalica). L'aspirata iniziale si conservò nelle parlate italiche romanze generando una famiglia di varianti in cui l'aspirata era pronunciata come A (Aluisius, Aloisius, Aloisio, Aloigio, Aluigi) con la caratteristica irrilevanza dell'opposizione v/u in latino. Nella lingua veneta l'aspirata iniziale si è evoluta in A come nelle altre parlate italiche, ma in veneto l'opposizione v/u è rilevante e quindi la v si è conservata in Alvise[senza fonte]. ???


???
Dal punto di vista etimologico, come gran parte dei nomi germanici Hlodwig è composto da due elementi:

hlod (o hluda), generalmente interpretato come "fama", "gloria", "famoso", anche se va notato che Förstemann lo indica come di difficile interpretazione, tanto da definirlo "la croce degli etimologisti"[9]; lo stesso elemento si ritrova anche nei nomi Clotilde, Ludolfo e Lotario.
''vig (o wig), "battaglia" o wigaz (o wiga), "guerriero", da cui anche Edvige, Heilwig e Wiebe

Il significato complessivo può essere interpretato come "famoso guerriero", "famoso in guerra", "combattimento glorioso".

È uno dei nomi più usati in Italia: una stima del 1982 indicava che 875.000 italiani erano chiamati così e secondo studi del 2000, basati sui dati rilevati dagli utenti telefonici, è il sesto nome proprio maschile più diffuso in Italia nel XX secolo.

Tale diffusione è dovuta al culto di vari santi, in particolare di san Luigi Gonzaga e san Luigi IX di Francia[1][4], oltre che al prestigio di numerosi sovrani così chiamati, tra cui diciotto re di Francia[2][12] (anche se va notato che, durante il Medioevo, il nome era nettamente meno comune fra la plebe rispetto al ceto nobile, e che il suo uso calò ulteriormente dopo che Luigi XVI venne ghigliottinato). In Inghilterra venne portato dai Normanni, diffondendosi nella forma Lewis (mentre Louis era più popolare negli Stati Uniti).
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Lovat, Lovato, Lovatełi, Lovatini, Lova, Lovixon, Lovixe

Messaggioda Berto » mar giu 07, 2016 8:05 am

OR 2 ESEMPI DI STRATIGRAFIA LESSICALE CELTICA
da pagina 537 a pagina 573
Immagine
...

6.5 Armi e guerra
...
4) Come aveva intuito Hubert [ibidem], lo stesso contesto si lascia ricostruire nel rapporto fra anticco irlandese luge, gallese llw, bretone le «giuramento solenne»; gotico liuga «matrimonio», liugan «sposarsi», antico frisone logia «idem», e il nome germanico della «guerra», rappresentato da antico alto tedesco urliugi, anglosassone orlege, antico sassone orlag, orlogi, medio basso tedesco orloge, nederlandese oorlog ecc.
Quindi, a mio avviso, «giuramento solenne preliminare» – come requisito per un’impresa militare – e non «situazione senza giuramenti (di pace)», come propone Pokorny [IEW 687; cfr. Buck 20.13, 21.25].
La concezione è quella della «guerra sacra», che perdura nel Medio Evo europeo come eredità di una visione del mondo di origine celtica (v. cap. XX).

5) La nozione dell’«ostaggio», specializzazione di quella più generica del «pegno», rinvia a un contesto di asservimento militare e sociale, tipico dell'età del Ferro, e non a caso di origine celtica: antico irlandese gīall «ostaggio», gallese gwystl, antico cornico guistel «idem», bretone goestl «pegno, cauzione», gallese cyngwystl «impegno», gallico antroponimo Congeistlus, da cui antico alto tedesco gīsal, anglosassone gīsel, antico islandese gīsl tedesco Geisel, nederlandese gijzel [Hubert 1987, vol. I, 66: Campanile 1994, 315; IEW 426] .


Ociàr anca li nomi Jlda, Gilda e Jxelda, Giselda.
...

https://it.wikipedia.org/wiki/Guidrigildo
Dal longobardo Wergild, il termine, che in tedesco è noto come Wergeld (ma anche Wehrgeld, Wiedergeld, Manngeld e Friedegeld) e in latino come weregildus o compositio, è un sostantivo composto che deriva dall'alto tedesco antico wer ("uomo", cfr. il latino vir) e geld ("prezzo", "denaro", "pagamento").


Jilda (gilda)
http://it.wikipedia.org/wiki/Gilda_(storia)
La gilda, termine di origine incerta (forse dal germanico gelten, "valore", o dall'anglosassone gylta, "società religiosa") era una corporazione tipicamente germanica che si sviluppò a cavallo del I millennio.
Praticamente definibile come corporazione di arti e mestieri, era una associazione tra tutti coloro che esercitavano una determinata professione.
Nella forma originaria la corporazione consisteva di un'associazione fondata su uno spirito di mutua assistenza tra i partecipanti, soprattutto nella difesa degli aderenti ad una comune confessione religiosa.
Nell'Inghilterra dell'anno Mille nacquero i primi statuti delle gilde inglesi, che comprendevano specifici patti di assistenza tra gli aderenti (ad esempio contro gli incendi delle abitazioni, che erano per lo più in legno, o per la riparazione di offese subite dai membri), mentre è del 1087 la prima gilda di mercanti.
La prima gilda di artigiani (nella fattispecie quella dei tessitori di Oxford) si costituì nel 1100, sotto il regno di Enrico I. In questo e nel secolo successivo le gilde presero piede anche in Germania (dove furono chiamate anche gildae mercatoriae) e nelle Fiandre; collateralmente si svilupparono altri tipi di associazioni come le hanse, che differivano per caratteristiche particolari, spesso non ben definite.
Sempre più prossime ad identificarsi con le corporazioni, le gilde ebbero nel XX secolo un ultimo momento di reviviscenza in Inghilterra durante la prima guerra mondiale e nei periodi immediatamente successivi.

Gelten

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... gelten.jpg
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm


Torna a Cognomi dei veneti

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti

cron