Manipołasion criminal dei diriti omàni ogniversałi

Manipołasion criminal dei diriti omàni ogniversałi

Messaggioda Berto » sab feb 11, 2017 9:20 pm

Manipołasion criminal dei vałori e dei diriti omàni ogniversałi
viewtopic.php?f=25&t=2484

Manipolazione criminale dei valori e dei diritti umani universali, quando il male appare come bene
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 1489953902
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Manipołasion criminal dei diriti omàni ogniversałi

Messaggioda Berto » sab feb 11, 2017 9:25 pm

La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo è un documento sui diritti individuali, firmato a Parigi il 10 dicembre 1948, la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri.
https://it.wikipedia.org/wiki/Dichiaraz ... itti_umani

A questa dichiarazione si sono sottratti tutti gli stati islamici, dove è legge il nazismo maomettano che si sono fatti una loro Dichiarazione islamica sui diritti dell'uomo
https://it.wikipedia.org/wiki/Dichiaraz ... _dell'uomo


La Sharia non è la legge di D-o ma soltanto quella dell'idolo Allah
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 8731864964

La Sharia non è la legge di D-o ma soltanto quella dell'idolo Allah che come tutti gli idoli di tutte le religioni non è D-o ma soltanto una interpretazione di D-o, che se messa al posto di D-o diventa un idolo, una bestemmia, un'offesa alla spiritualità universale e che quando viene imposta con la menzogna, l'inganno e la violenza si trasforma di fatto o automaticamente in un crimine contro l'umanità.

Le leggi di D-o sono universali ed esistono di per sé e sono comuni a tutti gli uomini in ogni luogo della terra, esse sono contenute nella vita stessa dell'uomo e dell'universo e non dipendono da alcuna rivelazione e da alcun profeta; esse sono tutte ragionevoli e coincidono con le leggi della fisica, con le leggi astronomiche, con le leggi naturali , chimiche e biologiche.
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Re: Manipołasion criminal dei diriti omàni ogniversałi

Messaggioda Berto » sab feb 11, 2017 9:25 pm

Aidolo, ateo credente, ateo, agnostico e idolatra

L'aidolo è il vero credente, colui che nega gli idoli delle religioni ma che non nega D-o poiché sa che D-o non può essere negato né affermato dall'uomo in quanto è lo spirito che anima l'universo intero e sta all'origine e al fine di tutte le cose e di tutte le creature, mentre gli idolatri i credenti negli idoli sono i veri non credenti e atei che negano D-o;

l'ateo tradizionale di fatto non nega D-o anche se dice di negarlo, poiché D-o non dipende dall'uomo e non può essere negato né affermato, per ciò, ciò che l'ateo tradizionale può negare è il D-o delle varie religioni che sono soltanto idoli, le loro interpretazioni del divino assunte come D-o o al posto di D-o;
l'ateo tradizionale è più un agnostico che un negatore di D-o;

i veri negatori di D-o non sono gli atei tradizionali che negano gli idoli ma sono gli idolatri di tutte le religioni che al posto di D-o hanno messo la loro interpretazione del divino che è divenuta il loro idolo


Idolatria e spiritualità naturale e universale
viewtopic.php?f=24&t=2036
https://www.facebook.com/Idoli-e-idolat ... 2946540969
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Re: Manipołasion criminal dei diriti omàni ogniversałi

Messaggioda Berto » sab feb 11, 2017 9:26 pm

Osservando il corso della storia e l'attualità, si nota chiaramente come siano sempre le caste dominanti a manipolare i diritti umani, interpretandoli a loro arbitrio o affermandoli in parte o negandoli in tutto o in parte o interpretando come diritti dei non diritti o dei privilegi.

Non vi è peggior razzista del manipolatore dei diritti umani.

Tutte le ideologie laiche o religiose universaliste, totalitarie, massificanti, imperiali e i relativi regimi laici o teocratici sono fondate essenzialmente sulla manipolazione dei diritti umani:
comunismo, nazionalsocialismo, fascismo, islamismo, statalismo oligarchico, idolatrismo universalista religioso salvico;
i peggiori di tutti sono il nazismo maomettano, l'inter-nazismo-comunista, il nazismo hitleriano


Esempi sono i regimi islamici, le caste parassitarie .....
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Re: Manipołasion criminal dei diriti omàni ogniversałi

Messaggioda Berto » sab feb 11, 2017 9:33 pm

I Diritti Umani Universali si suddividono in:

https://it.wikipedia.org/wiki/Dichiaraz ... itti_umani
I diritti dell'individuo vanno quindi suddivisi in due grandi aree:
i diritti civili e politici e i diritti economici, sociali e culturali.



Diritti Umani Universali che non esistono

Gran parte dei Diritti Umani Universali sono Diritti Civili e Politici che sono configurabili e che si possono esercitare e pretendere soltanto nel proprio paese e non in casa d'altri.
Non esiste il diritto di andare in un paese altrui per avere una casa e un reddito "umanitario" a spese di quel paese e dei poveri e dei bisognosi di quel paese e a spese di tutti coloro che in quel paese lavorano e generano il bene e le risorse pubbliche di quella comunità.

Non esiste il diritto dei poveri della terra a migrare a loro esclusivo piacimento, nei paesi più ricchi per trarre beneficio del welfar di quei paesi.


Non esiste la cittadinanza del mondo!
La cittadinanza esiste soltanto legata alle varie città, ai vari paesi, ai vari stati.
L'idea della cittadinanza mondiale è come quella funesta secondo cui la proprietà è un furto;
oppure come quella, altrettanto funesta, che la terra sarebbe in ogni sua parte indistintamente di tutti;
o come quella che le religioni sono tutte uguali e che gli idoli di ogni religione sono D-o;
o come quella che il terrorista assassino Maometto, fondatore del nazismo maomettano sia stato un santo, un uomo buono paragonabile all'ebreo Cristo e che l'Islam è una religione/ideologia politico religiosa che migliora l'umanità, che diffonde l'amore, la pace e la fratellanza.



Niente felicità a spese degli altri, sopratutto usando l'inganno, la violenza, la menzogna.
Tutti quelli che vivono manipolando i Diritti Umani Universali, affermando quelli falsi e negando quelli veri, sono a favore degli "ultimi o presunti ultimi" e dei "profughi veri o falsi" o "migratori per necessità o per piacimento". Gran parte dei Diritti Umani Universali sono Diritti Civili e Politici che si possono esercitare e pretendere soltanto nel proprio paese e non in casa d'altri. Non esiste il diritto di andare in un paese altrui per avere una casa e un reddito "umanitario" a spese di quel paese e dei poveri e dei bisognosi di quel paese e a spese di tutti coloro che in quel paese lavorano e generano il bene e le risorse pubbliche di quella comunità.

Non c'è peggior razzista e criminale al mondo di chi manipola i diritti umani universali, affermando quelli falsi e negando quelli veri.
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Re: Manipołasion criminal dei diriti omàni ogniversałi

Messaggioda Berto » sab feb 11, 2017 9:34 pm

Papa Bergoglio

Questo Papa più che un difensore dei Diritti Umani Universali, è un manipolatore dei Diritti Umani, questo Papa difende i non diritti e i privilegi; questo Papa è contro la libertà di pensiero è contro la libertà politica, è contro la democrazia, è contro l'uomo di buona volontà.

L'avete mai sentito questo Papa Bergoglio difendere i diversamente religiosi e pensanti perseguitati e sterminati nei paesi islamici?
L'avete mai sentito questo Papa, difendere gli apostati, perseguitati e sterminati nei paesi islamici?
L'avete mai sentito, questo Papa, difendere gli ebrei di Israele dalla persecuzione e dallo sterminio islamico perpetrato quotidianamente da parte dei cosidetti palestinesi?
L'avete mai sentito questo Papa difendere la libertà e il diritto di non credenza, il diritto di essere atei o agnostici o aidoli e la loro libertà e il loro diritto di esporre il loro pensiero e la loro critica alle religioni?

L'avete mai sentito questo Papa prendere posizione contro i paesi islamici che non riconoscono i Diritti Umani Universali?



I cristiani europei che violano la solidarietà verso i popoli europei sono criminali
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 0015617332

I cristiani europei e italiani, sia cattolici che protestanti, se trascurano, calpestano o violano la solidarietà fraterna di cittadinanza e/o di nazionalità con le loro comunità naturali e storiche europee, per orientarla verso altri che non appartengono alle loro comunità e nazionalità europee e che praticano politiche statuali che danneggiano i cittadini nativi o indigeni europei e che malversano le risorse pubbliche sottraendole ai legittimi proprietari e destinatari europei per darle ad altri non aventi alcun diritto per appartenenza storica di cittadinanza e di nazionalità vanno considerati come delinquenti e criminali poiché essi violano i Diritti Umani Universali dei cittadini nativi o indigeni europei. Un conto è aiutare altri se si può e se vi sono le risorse, un'altro è aiutare altri e magare trarne vantaggi personali di qualsiasi natura, sottraendo le risorse ai legittimi proprietari che sono i cittadini europei e ai tanti di loro che ne avrebbero estremo bisogno.


Accoglienza o ospitalità imposta o forzata è un crimine contro l'umanità
viewtopic.php?f=196&t=2420


Le bugie dei radicali sui migranti regolari e sugli immigrati clandestini
viewtopic.php?f=194&t=2460
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Re: Manipołasion criminal dei diriti omàni ogniversałi

Messaggioda Berto » sab feb 11, 2017 9:34 pm

Ricordiamo a questo Papa anche i:

Diritti Umani dei Nativi e degli Indigeni europei
viewtopic.php?f=25&t=2186
https://www.facebook.com/DirittiUmanide ... enieuropei
https://www.facebook.com/Diritti-Umani- ... 4349797760

Diriti e doveri omani naturałi e ogniversałi
viewtopic.php?f=205&t=2150


La solidarietà se non è libera è una forma di schiavitù, lo stesso vale per l'accoglienza e l'ospitalità. Il nostro diritto, come indigeni, ad accogliere o non accogliere viene prima del diritto degli altri, dei foresti, ad essere accolti se veramente bisognosi. Se fossimo comunque obbligati ad accogliere saremmo soltanto degli schiavi. Oltretutto accogliere e ospitare gli islamici che poi cercheranno di imporci con la violenza il loro Idolo del terrore e la sua legge disumana è da irresponsabili e da dementi. Gli uomini di stato che si prestano a tale operazione violano la legge fondamentale della nazione, della solidarietà nazionale indigena e sono imputabili di alto tradimento: vanno arrestati, imprigionati, condannati e se il caso fucilati come in tempo di guerra.

Chiudere ai migranti irregolari e selezionare con attenzione chi può entrare e chi no, come si fa in ogni casa di tutto il mondo. Far entare assassini, stupratori, ladri e parassiti è da irresponsabili e da dementi. Aiutare se si può e soltanto la buona gente che ti rispetta e ti è riconoscente; gli altri niente e via.



Paratornadori o manipoładori e malversadori de l'ordene nadural dei Diriti Omàni Ogniversałi
viewtopic.php?f=141&t=2023


Ogniversałixmi ke i vioła i Diriti Omani Ogniversałi
viewtopic.php?f=25&t=1979


Il razzismo anti Nativi e Indigeni europei
viewtopic.php?f=25&t=2372
https://www.facebook.com/DirittiUmanide ... 3375750190
https://www.facebook.com/groups/altridi ... 1016267908
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Re: Manipołasion criminal dei diriti omàni ogniversałi

Messaggioda Berto » sab feb 11, 2017 9:35 pm

Ecco perché vincerà Le Pen
Nel 1992 il film La crisi già raccontava molto bene cosa accade nella società francese. C’è tutto su radical chic, populismo e fallimento del multiculturalismo
Luigi Mascheroni - Mar, 07/02/2017

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/ecc ... 60536.html

"È molto più facile essere contro il razzismo quando si abita a Neuilly che quando si abita a Saint Denis...".

"Ma Lei è un razzista??". "Ah sì, francamente sì, io con gli stranieri ci vivo insieme e non li posso soffrire. Non fanno niente, sono sporchi, ci fregano le macchine, gli danno pure le case prima che a noi, guadagnano più di noi con tutti i sussidi che hanno, eh... A scuola, i nostri figli non imparano niente perché il settanta per cento è di stranieri che non parlano una parola di francese. Ci rompono col loro chador e dovremmo pure pagare per costruirgli le moschee... Be', tutto ha un limite…".

È una frase culto, di un dialogo culto, di un piccolo film di culto – La Crisi!, scritto e diretto dalla regista Coline Serrau, attenzione: nel 1992! (guarda il video) – che nelle sale e sulle tv italiane è passato poco e sotto silenzio, ma in rete gira da parecchio, e sempre con successo. Perché? Perché, pur con le inevitabili semplificazioni e "macchiettizzazioni" tipiche di una commedia malinconica, racconta molto bene cosa accade nella società francese (e in qualche modo anche alla nostra), con un occhio che è in anticipo sui fatti di 25 anni. C’è tutto sui radical chic (in Francia si parla di gauche caviar), e del perché ormai non sono credibili, sul populismo (che è inutile combattere se prima non lo si comprende), sul fallimento del multiculturalismo, sui problemi di integrazione, su cosa significa vivere a Saint Denis (che è dove andarono a nascondersi gli attentatori dopo gli attacchi di Parigi e poi si fece esplodere un kamikaze islamico), sul fascino del partito di Le Pen (ieri era Jean-Marie, oggi è la figlia Marine)...

Il film, che non è solo un piccolo gioiello ma anche una provocatoria lezione sociale, andrebbe (ri)visto, da destra e da sinistra. Questa mattina Pietrangelo Buttafuoco ha mandato in onda, su Radio24, all’interno del programma Mix24 di Giovanni Minoli, un frammento di dialogo del film, che qui vi proponiamo. Molti, moltissimi ascoltatori hanno chiamato la radio per saperne di più. Si stava parlando del (possibile) successo di Marine Le Pen alle prossime elezioni...

http://www.ilgiornale.it/video/spettaco ... 60474.html


Così il "razzismo immaginario" soffoca la libertà
Il filosofo: si grida subito all'islamofobia e si cancella il dibattito, come nei regimi comunisti
Alessandro Gnocchi - Mar, 07/02/2017

http://www.ilgiornale.it/news/spettacol ... 60398.html

In Francia sono in corso due processi molto simili. Il filosofo Pascal Bruckner, noto in Italia per numerosi saggi tra cui Il fanatismo dell'Apocalisse (Guanda, 2014), è stato denunciato per quanto ha detto nel programma Arte: «Farò i nomi dei collaborazionisti all'attentato di Charlie Hebdo, tutti coloro che hanno ideologicamente giustificato la morte dei giornalisti».

Le associazioni citate subito dopo lo hanno portato in tribunale. Stessa sorte toccato allo storico Georges Bensoussan, il direttore editoriale del Mémorial de la Shoah, fra i massimi studiosi di antisemitismo di Francia. Due anni fa aveva detto alla radio: «Come sostiene un sociologo algerino, Smaïn Laacher, nelle famiglie arabe in Francia l'antisemitismo viene trasmesso con il latte materno». Incriminato per «incitamento all'odio razziale».

In questo clima, è uscito il saggio di Pascal Bruckner, Un racisme imaginaire («Un razzismo immaginario», Grasset) subito al centro dell'attenzione generale. Bruckner denuncia con forza l'odio e la violenza contro i musulmani ma contesta la nozione equivoca di «islamofobia».

Secondo il filosofo, le accuse di islamofobia sono un'arma per soffocare il dibattito. Da oltre vent'anni, dice Bruckner, siamo testimoni della costruzione di un nuovo delitto di opinione simile a quello che veniva rinfacciato ai dissidenti (i «nemici del popolo») nei regimi comunisti. Le accuse, oltre a limitare la libertà d'espressione, ottengono il risultato di bloccare ogni tentativo di riforma nel mondo musulmano, isolando come «islamofobo» chi vorrebbe venire a patti con la modernità occidentale.

Ma «l'antirazzismo» scrive Bruckner è «un marchio in continua espansione», perché ogni gruppo sociale si sente vittima. Il discorso va oltre l'islam. Tutte le mattine qualcuno «denuncia una forma di segregazione, felice di aver aggiunto una nuova specie alla grande tassonomia del pensiero progressista». Si rinforza così l'arsenale, già preoccupante, delle leggi che puniscono i reati d'opinione. Leggi che finiscono col creare una sorta di «dispotismo dolce» nell'arena culturale. Alle associazioni di cittadini che combattevano il razzismo, quello vero, si sono sostituite lobby confessionali o comunitarie o umanitarie che inventano forme di discriminazione per giustificare la propria esistenza, ottenere il massimo della visibilità e raccogliere finanziamenti. Anche gli islamisti hanno capito il funzionamento delle società democratiche e lo sfruttano a proprio vantaggio. In nome della libertà individuale, un po' alla volta, erodono... la libertà individuale.

Il libro di Bruckner contiene poi ampi riferimenti a fatti di cronaca. Ad esempio, la notte di Colonia. Tra giovedì 31 dicembre e venerdì 1 gennaio 2016, nella città tedesca decine di donne sono state molestate e aggredite sessualmente da un migliaio di ubriachi. Secondo i rapporti della polizia, la maggior parte delle persone coinvolte era di origine nord-africana o afghana. La condanna però non è stata netta e unanime, dice Bruckner che passa in rassegna alcune spiegazioni bizzarre di quell'evento. C'è chi ha negato fossero aggressioni di natura sessuale, rivendicandone la portata politica. La folla ha preso di mira donne tedesche e bianche, simbolo dell'oppressione e della mancata accoglienza. A parere di questi sociologi, scrive Bruckner, perfino lo stupro è un crimine meno grave se il movente è soprattutto politico. L'islam sarebbe la «religione degli oppressi», in quanto tale permette ai post marxisti di dare una verniciata ai vecchi dogmi.

La censura, infine, si rivela controproducente. Le parole (e le idee) condannate dal politicamente corretto poi tornano nello spazio pubblico portando con sé una carica dirompente che altrimenti non avrebbero.
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Re: Manipołasion criminal dei diriti omàni ogniversałi

Messaggioda Berto » lun feb 20, 2017 2:40 pm

Strasburgo, ok condanna Travaglio per diffamazione Previti
Corte, con sentenze 2008 e 2010 non violato diritto giornalista
17 febbraio 2017

http://www.ansa.it/europa/notizie/rubri ... 186ec.html

STRASBURGO, 16 FEB - I tribunali italiani non hanno violato il diritto alla libertà d'espressione di Marco Travaglio quando in primo e secondo grado, nel 2008 e 2010, l'hanno condannato per aver diffamato Cesare Previti nell'articolo 'Patto scellerato tra mafia e Forza Italia' pubblicato nel 2002 sull'Espresso.
L'ha stabilito la Corte europea dei diritti umani dichiarando inammissibile il ricorso presentato dal giornalista nel 2014.

Secondo i giudici di Strasburgo i tribunali italiani hanno ben bilanciato i diritti delle parti in causa, da un lato quello di Travaglio alla libertà d'espressione e dall'altro quello di Cesare Previti (che nella decisione odierna è indicato solo con l'iniziale P.), al rispetto della vita privata.
I togati hanno dato ragione ai colleghi italiani che hanno condannato Travaglio per aver pubblicato solo una parte della dichiarazione del colonnello dei Carabinieri Michele Riccio "generando così nel lettore - si legge nella decisione della Corte - l'impressione che il 'signor P.' fosse presente e coinvolto negli incontri riportati nell'articolo". La Corte osserva "che, come stabilito dai tribunali nazionali, tale allusione era essenzialmente fuorviante e confutata dal resto della dichiarazione non inclusa dal ricorrente nell'articolo".
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Re: Manipołasion criminal dei diriti omàni ogniversałi

Messaggioda Berto » mar feb 21, 2017 10:02 am

Orge gay pagate dal governo: ecco chi è il direttore dell'Unar
Francesco Spano, direttore dell'Unar, avvocato e da sempre impegnato contro le discriminazioni razziali e omosessuali
Giuseppe De Lorenzo - Lun, 20/02/2017

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 66754.html

Rom, camminanti, migranti, omosessuali. Nella vita di Francesco Spano c'è tutto questo.

Avvocato, classe 1977 nel suo curriculum appaiono il dottorato alla Scuola superiore "Sant'Anna" di Pisa e gli studi presso l’"Institut catholique de Paris" e la "School of Law" della University of California di Berkeley. Un profilo di tutto rispetto, ma che in queste ore è finito nella bufera dopo che Le Iene hanno documentato il finanziamento da parte dell'Unar (di cui Spano è direttore) di associazioni gay nei cui circoli si praticano orge e prostituzione invece delle normali attività culturali. Una brutta bega.

Scorrendo la pagina Facebook di Spano si può disegnare un profilo di questo giurista che ha insegnato diritto, politica e religione presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Siena e in un master della "Sapienza” a Roma. Immagini sacre e frasi della Bibbia, post a difesa dei diritti dei gay, elogi alla Legge Cirinnà per i matrimoni omosessuali. Poi ancora l'incontro con il Vescovo di Milano, Angelo Scola e quella "venerazione" per il calice di San Carlo Borromeo. Sembra che Spano faccia convivere agevolmente credo religioso e diritti dei gay, nonostante le forti proteste del mondo cattolico durante l'approvazione del Ddl Cirinnà.

Sulle posizioni politiche, invece, ci sono pochi indizi. Alcune apparizioni a dibattiti promossi dal Partito Democratico, l'augurio ai musulmani per le loro feste religiose, il Sì al referendum costituzionale e diversi post contro Matteo Salvini. Chiare le posizioni pro-Europa, visto che in occasione delle elezioni in Austria esultò "per i nostri fratelli austriaci che hanno bocciato il candidato della destra populista. W l'Europa". Nella scalata ai vertici dell'Unar, Spano è stato anche coordinatore della Consulta giovanile per il pluralismo religioso e culturale, ha collaborato con il Ministro dell’Interno Giuliano Amato ed è stato consulente dell’UNICRI ed il Consiglio d’Europa. Sullo sfondo sempre le "questioni relative alla tutela delle minoranze, al dialogo inter religioso ed alle politiche di contrasto alla radicalizzazione"."Vorrei un'Italia in cui Michael ed Anna potessero avere le stesse opportunità, gli stessi giochi, gli stessi capricci, le stesse coccole a consolarli", scrive sotto una foto in cui si vede una giovane mamma immigrata.

Ora, dopo un'intera giornata sotto il fuoco incrociato di partiti e associazioni cattoliche, Francesco Spano si è dimesso dalla guida dell'Unar. Le Iene lo avevano messo di fronte a due documenti che dimostrerebbero come è anch'egli socio dell'Anddos, l'associazione cui fanno riferimento i circoli smascherati dal servizio di Filippo Roma. Il finanziatore è socio di chi viene finanziato consoldi pubblici? A questa domanda Spano ha risposto con un secco diniego, anche se le Iene dicono di essere in possesso della fotocopia del tesserino di adesione. Di certo c'è che il 21 ottobre scorso partecipò ad un "interessante convegno promosso da Anddos e dall'Unione forense per la tutela dei diritti umani". Ma forse è solo un caso.





"Orge gay con i soldi di Palazzo Chigi", bufera sull'Unar: si dimette il direttore Spano
Forza Italia, Lega Nord, Fratelli dʼItalia e M5s annunciano unʼinterrogazione parlamentare. E la Boschi convoca il responsabile dell'Ufficio che poi lascia
20 Febbraio 201

http://www.iltempo.it/politica/2017/02/ ... re-1025876

Un giro di prostituzione gay finanziato con i fondi pubblici. L'inchiesta delle Iene ha scatenato la bufera sull'Unar, l'Ufficio antidiscriminazioni razziali del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio: nel pomeriggio il sottosegretario Maria Elena Boschi ha convocato immediatamente il direttore Francesco Spano che, qualche ora dopo l'incontro, ha annunciato le sue dimissioni.

Ad accendere i riflettori sul caso delle orge omosessuali pagate con i soldi di Palazzo Chigi è stata l'ultima puntata della nota trasmissione televisiva. Su segnalazione di un informatore le iene hanno scoperto che l'Ufficio del governo, che dovrebbe promuovere la parità tra i sessi e le razze elargendo contributi anche ad associazioni no profit terze, ha finanziato con 55 mila euro un circolo per la prostituzione gay con tanto di dark room. Nel servizio, realizzato da Filippo Roma, i fondi di Palazzo Chigi verrebbero usati da un'associazione non per promuovere attività culturali ma per circoli, centri massaggi e saune del mondo della prostituzione omosessuale.

La polemica sul caso è esplosa immediatamente non solo fra i telespettatori ma anche fra deputati e senatori. Gli eletti del M5s hanno annunciato in commissione Affari sociali un'interrogazione parlamentare: "È necessario un chiarimento del governo, il sottosegretario Maria Elena Boschi deve dare immediate spiegazioni, anche al fine di chiarire se siano state compiute le opportune verifiche". Dal canto suo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, travolta dalle polemiche, nel pomeriggio ha convocato immediatamente a Palazzo Chigi il direttore dell'Unar Francesco Spano finito nell'occhio del ciclone e già intervistato nel servizio delle iene dove, davanti alle telecamere, ha spiegato di non sapere nulla e di voler fare chiarezza sulla questione. Poi qualche ora dopo la notizia delle dimissioni.

"Chiediamo che l'Unar, il sedicente Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, venga chiuso oggi stesso" aveva scritto il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni in un lungo post dove annunciava un'interrogazione urgente al governo per chiedere la chiusura immediata dell'Ufficio e le dimissioni del suo direttore.



Caso Unar, si dimette il direttore Francesco Spano
http://www.repubblica.it/politica/2017/ ... -158795892
La bufera scatenata dopo il servizio delle Iene, secondo cui l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri avrebbe finanziato un'associazione dietro la quale sarebbe occultato il business del sesso a pagamento.



Quando l’Unar mi denunciò per “razzismo” alla Procura e all’Ordine per il titolo “Lampedusa invasa”
21 Feb 2017
http://www.lindipendenzanuova.com/quand ... usa-invasa

STEFANIA PIAZZO – In questi giorni l’Unar, l’Ufficio nazionale discriminazioni razziali-Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio, è sotto attacco mediatico per un’inchiesta delle Iene sulle reti Mediaset. Tra i finanziamenti erogati ad associazioni che operano nel sociale per promuovere i diritti umani, ve ne sarebbe una a quanto pare affatto sociale, con finalità discutibilmente etiche, ma non spetta a noi giudicare. Eppoi, l’Unar è un “tribunale speciale” di per sè, perché rubare il mestiere? Tempo fa ricevetti a casa una lettera dal Consiglio di disciplina territoriale dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia. L’oggetto era “il non luogo a procedere” nei miei confronti da parte del mio ordine professionale a fronte dell’esposto presentato dall’Unar contro di me per aver titolato, quando ero direttore del quotidiano “la Padania”, in una estate calda di sbarchi, una foto in prima pagina, quello che noi chiamiamo il “fotone”, con un titolo di cronaca: “Lampedusa invasa”.

La denuncia era stata inviata alla procra della Repubblica di Milano, all’Ordine dei giornalisti della Lombardia e al Consiglio nazionale dell’Ordine a Roma. A suo tempo a rispondere dell’attività dell’Unar era il dottor Marco De Giorgi. L’accusa: “L’Unar ritiene che il suddetto titolo, oltre a costituire violazione delle prescrizioni deontoligiche (il che tradotto vuol dire anche sospensione dall’Ordine, ndr) contenute nella Carta dei doveri del giornalista, non appare in linea con le raccomandazioni contenute della “Carta di Roma”indicato in oggetto, relativo al dovere di rendere una informazione corretta ed equilibrata in tema di richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti”.

Il Consiglio di displina dell’Ordine replicava che il titolo “non contiene alcuna connotazione negativa… si osserva inoltre che la fotografia pubblicata con l’articolo non aggiunge nulla di negativo a quanto scritto”. Era una foto Ansa.

Che considerazioni aggiungere? Oltre che essere una perla da collezionare e tenere tra le cose preziose raccolte in quasi 30 anni di professione giornalistica, quella denuncia parla da sola. Ti chiede chiaramente: la libertà d’opinione esiste o va perseguita? Pensarla diversamente dall’Unar è un reato? Fare i giornalisti e raccontare i fatti è un rischio giudiziario? Puoi esercitare il diritto di cronaca, nonostante vi siano tutte le condizioni di legge, sulla carta, che sanciscono l’interesse pubblico, la pertinenza, l’attinenza ai fatti? A quei tempi, inoltre, l’ordinamento italiano prevedeva il reato di immigrazione clandestina. Quindi entrare in massa in un territorio diverso dal proprio, senza averne comprovato il diritto, era un reato. Ma il titolo non lo diceva neppure. Semplicemente fotografava la gravità di una situazione ingestibile. Su un territorio al collasso, senza una rete sanitaria decente e con centri di accoglienza indegni di essere definiti tali. Dunque il reato, anzi, i reati c’erano, ma li commettevo io da direttore, da giornalista, nel dare un nome a quella odissea.

L’Unar, a suo tempo, portò a giudizio per discriminazione razziale i comuni di Tradate e Morazzone per aver attivato il bonus bebè per i residenti. Essere cittadini è un reato? Avere diritti è discriminazione? O è solo obbligatorio avere doveri?

Adesso devono spiegare, gli Uffici Unar, perché avrebbero donato 56mila euro di soldi pubblici ad una associazione culturale che non eseciterebbe la missione per la quale avrebbe ricevuto in dono i fondi. Tentiamo di dare un titolo a questa storia? Ma per carità, a me è già bastata una denuncia dai santoni del politicamente corretto.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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