Elish, Elixi/Elisi, Eleuxi/Eleuxini, Eloha ...
çelo, celo, cielo, sielovoxi co la mema raixa de ara mexopotamego-semetega e forse ancora pì vecia, fonda e estexa
Elixio, Elysiumhttp://www.filarveneto.eu/ourope
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... laxoia.jpgEleusi, Misteri Eleusini, Ciceonehttp://it.wikipedia.org/wiki/EleusiEleusi (in greco Ελευσίνα, Eleusina) è un comune della Grecia situato nella periferia dell'Attica (unità periferica dell'Attica Occidentale) con 29.879 abitanti secondo i dati del censimento 2001.
A seguito della riforma amministrativa detta piano Kallikratis in vigore dal gennaio 2011 che ha abolito le prefetture e accorpato numerosi comuni, la superficie del comune è ora di 37 km² e la popolazione è passata da 25.863[3] a 29.879 abitanti.
Si trova di fronte all'isola di Salamina, 20 km a nord-ovest di Atene.
Eleusi fu una città-stato indipendente fino al VII secolo a.C., epoca in cui entrò nello stato attico alleandosi con Atene. La città divenne un centro importante per il culto della dea Demetra, a cui era dedicato un tempio di epoca micenea, nell'acropoli. Il tempio era noto per la celebrazione di riti di iniziazione detti Misteri eleusini. Riferimenti alla città e ai Misteri si trovano in diversi miti greci.
Fu sede di un importante santuario, chiuso da Teodosio I nel 381. Pochi anni dopo fu presa e saccheggiata dai barbari, e nel 396 venne abbandonata.
http://it.wikipedia.org/wiki/Misteri_eleusini I misteri eleusini erano riti religiosi misterici che si celebravano ogni anno nel santuario di Demetra nell’antica città greca di Eleusi.
I riti eleusini erano antichissimi, si svolgevano già prima dell’invasione ellenica (periodo miceneo, circa 1600-1100 a.C.). Secondo alcuni studiosi il culto di Demetra fu fondato nel 1550 a.C. Quando, nel VII secolo a.C. Eleusi diventò parte dello Stato ateniese, i riti si estesero a tutta la Grecia antica e alle sue colonie. Ebbero larga diffusione anche a Roma e perfino Cicerone, l'imperatore Adriano e l’imperatore Gallieno vi presero parte.[senza fonte]
I misteri rappresentavano il mito del ratto di Persefone, strappata alla madre Demetra dal re degli Inferi, Ade, in un ciclo di tre fasi, la "discesa" (la perdita), la "ricerca" e l'ascesa, dove il tema principale era la "ricerca" di Persefone e il suo ricongiungimento con la madre.
Il rito era diviso in due parti: la prima, piccoli misteri, era una specie di purificazione che si svolgeva in primavera, la seconda, grandi misteri, era un momento consacratorio e si svolgeva in autunno. La cerimonia voleva rappresentare il riposo e il risveglio perenne della vita delle campagne.
I riti erano in parte dedicati anche alla figlia di Demetra, Persefone, poiché l’alternarsi delle stagioni ricordava l’alternarsi dei periodi che Persefone trascorreva sulla terra e nell’Ade.
I riti, le cerimonie e le credenze erano tenute segrete. Gli iniziati credevano che avrebbero ricevuto la giusta ricompensa dopo la morte. I vari aspetti dei Misteri sono rappresentati su molti dipinti e ceramiche. Poiché i Misteri comprendevano visioni e invocazioni a una vita oltre la morte, alcuni studiosi ritengono che il potere e la longevità dei Misteri Eleusini derivasse da agenti psichedelici, collegati all'utilizzo di pane a base di segala cornuta, cioè segala contaminata dal fungo claviceps purpurea. Clemente Alessandrino (Protrettico II, 21, 2) ci ha tramandato la formula sacra dei misteri:"Ho digiunato; ho bevuto il ciceone; ho preso nel cesto e, dopo averlo maneggiato, ho deposto nel cesto, poi, riprendendo dal cesto, ho riposto nel cesto". Probabilmente il paniere rituale simboleggiava il mondo infero e l'iniziando, scoprendolo, scendeva agli Inferi. A seguito di questa misteriosa manipolazione degli oggetti sacri, l'iniziato era nato di nuovo e si considerava da ora in avanti come adottato dalla dea. I misteri eleusini, come l'orfismo e i misteri dionisiaci, hanno le loro remote radici nella protostoria, da tradizioni cretesi, asiatiche, traci, arricchite ed integrate in un nuovo orizzonte religioso.
La distruzione del tempio di Demetra nel 396 d.C., ad opera dei visigoti, cristiani seguaci dell'Arianesimo e condotti da Alarico, sancì la definitiva interruzione delle celebrazioni.
http://it.wikipedia.org/wiki/CiceoneIl Ciceone (dal greco κυκεών) è una bevanda rituale, il cui uso è associato ai misteri eleusini, riti religiosi iniziatici dell'antica Grecia relativi al culto di Demetra e Persefone. La sua reale composizione non è esattamente nota, e fra gli ingredienti spesso citati figurano orzo, miele, vino, acqua, formaggio, segale cornuta e menta. Alcuni ricercatori ritengono che il ciceone rituale avesse effetti allucinogeni.
Łe orexeni de ła coultura ouropea, del fiłołogo Joani Semerano
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /kw-41.jpg’Elōhîm’Elōhîm, inteso come il plurale di
ĕlōah, è il più infamante peccato grammaticale che gridi vendetta al cospetto del dio di Israele. Perché è difficile allora sfuggire all'insidiosa suggestione di un politeismo originario, anche ricorrendo a richiami testuali non pertinenti in cui, ad esempio
Sin, la grande divinità mesopotamica, verrebbe designato " dei degli dei ". Non chiarisce gran che neppure l'idea che si tratti di una mimazione con analogie in testi di iscrizioni arabiche e forse ugaritiche e fenicie (D. Nielsen,
Rās Šamrá Mythologie und biblische Theologie, Leipzig, 1936, p. 22 sgg.).
E inoltre il richiamo che si fa al plurale, accadico recente
ilāni non ha senso per giustificare il plurale di
'Elōhîm perché la forma
ilānu, ilāni indicò le singole grandi divinità (vS, 374) ed
’Elōhîm torna circa 2500 volte nell'Antico Testamento e non si può ammettere, senza un'enorme ironia, che tale plurale, recente e abnorme, possa essere stato usato per denominare la grande divinità di Israele, del popolo monoteista.
’Elōhîm alle origini scopre lo stesso valore di
Jahweh,
il dio del fuoco, come abbiamo visto, nel cui nome affiora la base
haw < ham che ci riporta alla grande divinità egizia
Amun, egizio
Imno, sumero
Amna, il sole.
'Elōhîm corrisponde ad accadico
Elu- im(mi) (dio della luce, del calore, del giorno) :
elu, ilu, aramaico
’ĕlāh e antico babilonese
immu (day; Tageshitze, Tag), ugaritico
hm (Hitze), il dio festeggiato al ritorno della primavera, nella grande festa della intronizzazione di
Yahweh,
la festa dei tabernacoli, perciò la base di
immu fu scambiata per quella di ugaritico
ḫjm (tenda, Zelt), egiziano
hm (santuario, tabernacolo, shrine).
El Shaddaihttp://it.wikipedia.org/wiki/El_Shaddai_(Ebraismo)
El Shaddai (in ebraico: אל שדי[?], anche El Shadday - IPA:[el ʃadːaj]) è uno dei nomi ebraici di Dio, con etimologia derivante dall'influenza della religione ugaritica sull'Ebraismo moderno. Shaddai era uno dei molti dei della religione cananea. El Shaddai viene convenzionalmente tradotto nella Bibbia con Dio Onnipotente. Mentre la traduzione di El con "dio" in ugaritico/cananaico è chiara, il significato letterale di Shaddai è oggetto di dibattito.
Come Ishkur, figlio di Enlil, diventò il dio unico degli Ebreihttp://www.progettoatlanticus.net/2012/ ... to-il.htmlIn un confronto televisivo tra il prof. Alessandro De Angelis, noto antropologo e studioso antico testamentario, ed un famoso sacerdote e docente universitario, prof. alla Pontificia Università Gregoriana, alla Pontificia Università Lateranense, all’Antonianun di Roma ecc., nonché preside di un importante studio teologico, sono state portate le prove di come gli Ebrei costruirono Dio (chiamato Yahweh nell’Antico Testamento) tramite un sincretismo degli antichi dei sumeri, avvalendosi di ricerche epigrafiche, archeologiche e filologiche.
La conferenza ha assunto un particolare interesse quando l’emerito prof. e sacerdote, una volta presa la parola, ha confermato e convalidato le sopra dette ricerche facendo cadere in 15 minuti il dio delle tre maggiori religioni monoteistiche mondiali. Riportiamo in sintesi le ricerche esposte dal prof. De Angelis cui seguirà la ratifica del sacerdote.
Nei testi sumeri di circa 6000 anni fa si parla del dio EN.LIL, che aveva l’epiteto di ILU.KUR.GAL, ovvero “Signore della grande montagna”; egli aveva tre figli, uno dei quali si chiamava ISH.KUR o “Signore della montagna”, difatti il glifo KUR in sumero significa “montagna” mentre ISH è un gioco di parole che deriva dall’unire l’accadico ISHA (signore) con la desinenza cananea ISH (montagna), glifo che viene tradotto in accadico con SHADDU, e che si evolverà in ebraico in
El Shaddai, dove El vuol dire “Signore”, mentre
Shaddai significa “montagna”.
Questo è l’epiteto con cui Dio si presenterà per la prima nell’Antico Testamento, quando in Genesi 17: 1,2 disse ad Abramo: «Io sono El Shaddai, cammina alla mia presenza e sii perfetto».
Ishkur prenderà il nome di Hadad in accadico, mentre per i cananei diventerà Baal Hadad. Gli Assiri cercarono di concretizzare il primo tentativo di monoteismo sul dio semitico Baal, tuttavia resosi conto che questo dio non era idoneo ad assurgere a tale funzione a causa della sua tradizione secolare, nonché dell’importanza che la sua figura ricopriva nel Pantheon cananeo, capirono che sarebbe stato arduo far traslitterare su di esso le caratteristiche di altre maggiori divinità.
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /kw-41.jpgEl ’Šaddai.Ai Patriarchi Dio si rivela come
El ’Šaddai (Es. 6, 2-4).
Šaddai non ha nulla che vedere con il dio protettore amorrita
Šedu, accadico
šēdum, un demone, simbolo della energia vitale, spesso unito al protettore
lamassu (‘ein Dämon, Lebenskraft’), l'ebraico
šēd, aramaico
šēdā.
Šaddai è la vetta, il monte, l’altura, il luogo preferito di culto della divinità; come le bāmōth del culto di Baal: questo stesso nome costituisce la base dell'italico
fala nel senso di altura.
Šaddai corrisponde alla base di antico babilonese
šaddā’u (abitatore dei monti, ‘Bergbewohner’).
In Assiria e in Babilonia l’immagine mitologica del monte richiama la dimora della divinità: il monte dei Cedri, sede degli dei, il monte dei Paesi, il monte dell'Assemblea, sopra le stelle di Dio: per essere a livello dell'Altissimo vi voleva salire il re di Babilonia (Is. 14, 13); il monte del vento.
In Fenicia (Ugarit),
Saphon, nei miti di
Rās Šamra, è la sede di Baal: Saphon è il monte Casio dove la mitologia greca pone la contesa tra Giove e Tifone.
La rivelazione di Dio a Mosè avviene sul monte di Jahweh, il Sinai (Es. 3, 1; 4, 27; 18, 5; 24, 13; IRe 19, 8; Num. 10, 33; Sal. 24, 3), il monte di
Sion è il monte di Dio.
Questi richiami si chiariscono sullo sfondo della cosmologia babilonese che disegna lo spazio tra la terra e il firmamento come una grande montagna, casa della divinità.
Suman (Monte Suman) el monte sagro dei veneti – monte coxmego
viewtopic.php?f=45&t=125https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... pOUG8/editSieło, cielohttp://www.etimo.it/?term=cielo
