INPS (debeto, corusion, pension)

Re: INPS (debeto, corusion, pension)

Messaggioda Berto » sab lug 23, 2016 6:09 am

Corruzione, le carte dell'inchiesta Tangenti in cassette di sicurezza e a casa le sentenze da ricopiare
Fiorenza Sarzanini
Milano, 22 luglio 2016 - 00:07
Tra i documenti sequestrati, il ricorso di Berlusconi contro Bankitalia. Per i pm, i giudici del Consiglio di Stato avrebbero accontentato le richieste di politici e manager

http://www.corriere.it/cronache/16_lugl ... c077.shtml

Sentenza di accoglimento del ricorso di Silvio Berlusconi contro il provvedimento di Bankitalia che imponeva la cessione delle quote di Mediolanum. È uno dei documenti sequestrati per ordine dei magistrati romani a casa del funzionario di Palazzo Chigi Renato Mazzocchi, indagato per riciclaggio e corruzione. E tanto basta per capire quale direzione abbia imboccato l’inchiesta sulla «rete» di faccendieri e politici sospettati di aver «aggiustato» numerosi processi. Ma anche di aver pilotato appalti, assunzioni e nomine. Altre mazzette sono state trovate nella cassaforte di uno degli imprenditori arrestati il 4 luglio scorso durante il blitz del Nucleo Valutario della Guardia di Finanza. Secondo il giudice sono i «fondi neri» accantonati per pagare le tangenti necessarie ad ottenere le proroghe di un appalto dell’Inps. Sono svariati i filoni di indagine aperti dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Stefano Fava. E tutti si concentrano sui contatti e i legami di Raffaele Pizza e Alberto Orsini, ritenuti le «menti» dell’organizzazione che poteva contare sulla disponibilità di politici, manager e magistrati che avrebbero accontentato le loro richieste in cambio di soldi. L’ultimo riguarda proprio l’operato dei giudici del Consiglio di Stato.

Le sentenze e le copie a mano

Oltre ai 247 mila euro conservati nelle confezioni di spumante, Mazzocchi aveva nella propria abitazione numerose sentenze del Consiglio di Stato. Alcune sono «segnate» con appunti e «post it». Ma il sospetto maggiore riguarda il fatto che oltre agli originali (che potrebbero anche essere state scaricati dal sito internet) nei fascicoli custoditi dal funzionario c’erano anche le «minute», cioè le bozze. E dunque bisognerà scoprire in che modo si sia procurato i documenti, quali contatti abbia con i giudici di palazzo Spada e soprattutto quali compiti gli siano stati affidati dal parlamentare Ncd Antonio Marotta (indagato per associazione per delinquere, corruzione e traffico d’influenza) al quale era legato da un rapporto stretto. Anche tenendo conto che un paio di anni fa Mazzocchi avrebbe collaborato, seppur saltuariamente, proprio con uno dei magistrati amministrativi di secondo grado. Alcune sentenze non contengono l’indicazione delle parti, altre sono invece complete.

Il Cavaliere e le quote di Mediolanum

La più importante è certamente quella emessa nel marzo scorso per rispondere al ricorso di Silvio Berlusconi. Dopo la condanna definitiva a quattro anni nel processo per i diritti Tv, Bankitalia impose al Cavaliere di cedere «la propria quota in Mediolanum oltre il 9,9 per cento, ovvero il 20 circa, che valeva circa 1 miliardo di euro». Era il 7 ottobre 2014. Secondo Palazzo Koch Berlusconi non era più in possesso dei «requisiti di onorabilità» necessari per essere soci al 10 per cento in un gruppo bancario e dunque doveva cedere una parte del proprio patrimonio che Fininvest poteva conferire in un trust per poi vendere. Il leader di Forza Italia decise di ricorrere al Tar, ma gli fu dato torto. Non si arrese e presentò una nuova istanza al Consiglio di Stato. Quattro mesi fa i giudici (presidente Francesco Caringella, estensore Roberto Giovagnoli) gli danno ragione, accogliendo la tesi secondo cui le quote erano già detenute prima del passaggio dal sistema assicurativo a quello bancario. Adesso sarà Mazzocchi a dover chiarire come mai custodiva tutta la documentazione — anche riservata — relativa a quel pronunciamento, da chi l’abbia avuto e soprattutto a quale scopo.

La cassetta di sicurezza e le tangenti Inps

E diverse spiegazioni dovrà fornirle Roberto Boggio, l’imprenditore titolare della «Transcom WorldWide» che ha ottenuto l’appalto per la gestione del call center dell’Inps nel maggio 2010 ed è indagato per emissione di fatture false per oltre 210 mila euro. Nella sua cassetta di sicurezza «presso la Banca di Credito Bergamasco, Agenzia 1, sono stati trovati contati pari a 77.880 euro». Secondo le indagini Boggio ha «subappaltato fittiziamente una parte del lavoro alla “Dacom Service”». Scrive il giudice nella convalida del sequestro dei soldi: «Dagli accertamenti bancari è risultato che il beneficiario finale delle rimesse provenienti dalle società è Raffaele Pizza per l’interessamento da questi manifestato per assicurare a Boggio le proroghe dell’appalto, sino all’ultima, in scadenza a giugno 2016». Adesso si sta cercando di scoprire con chi — all’interno dell’Inps — Pizza abbia diviso le «mazzette».
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: INPS (debeto, corusion, pension)

Messaggioda Berto » gio dic 07, 2017 10:03 pm

“I fondi dell’Inps non sono più dei lavoratori: vengono utilizzati per altri fini”
1 dicembre 2017
di Vittorio Feltri

https://www.madeinitalys.com/2017/12/01 ... altri-fini

Cara Paola Tommasi,

tu sei una brava economista e Libero ospita i tuoi scritti perché sono puntuali e zeppi di cose interessanti. Ma stavolta hai preso un granchio. Capita a tutti. A te è capitato poiché sei troppo giovane per conoscere la storia dell’Inps, voluto dal Duce, sul quale oggi si sputa. Gli scopi fondativi dell’Istituto erano, e dovrebbero essere ancora, quelli di garantire ai lavoratori un reddito sufficiente per vivere anche quando, a una certa età, vanno a riposo.

Essi pagano ogni mese e per anni un contributo in denaro trattenuto dallo stipendio. Contributo integrato da una somma versata dagli imprenditori. Questa massa di soldi, accumulata nel tempo, serve a finanziare le pensioni, e non dovrebbe servire ad altro. Così è stato per un lungo periodo. Poi sono arrivati i governi democratici del piffero che hanno guastato il meccanismo perfetto. Come? Hanno trasformato l’ente in un fetente che usa i quattrini dei quiescenti per foraggiare la Cassa integrazione, la maternità, per liquidare le pensioni sociali a gente che non ha mai dato una lira alla Previdenza, ora anche per garantire gli assegni di inclusione a chi non sgobba. Insomma, cara Paola, i fondi dell’Inps non sono più dei lavoratori: vengono utilizzati per altri fini, cioè per fare dell’assistenza che andrebbe sostenuta con la fiscalità generale, pertanto mancano i contanti onde fornire pensioni adeguate a chi se le è guadagnate col sudore della fronte.

Ti sembra giusto sottrarre quattrini a chi li ha anticipati per darli in beneficenza? Berlusconi è stato portato in trionfo in passato perché elevò a un milione di lire le pensioni sociali. Fu viceversa un errore grave e imperdonabile, in quanto egli prelevò la cifra necessaria dall’Inps, impoverendolo, anziché dalla cassa Statale. E adesso, viene applaudito visto che intende ripetere l’operazione alzando gli assegni sociali a mille euro, attingendo il contante ancora dalla Previdenza che egli confonde con l’assistenza. È giusto che i poveri e i derelitti siano soccorsi dalla pubblica amministrazione, ovvio. Siamo solidali. Però è ingiusto che per aiutarli si peschi il valsente nelle tasche di operai e impiegati contrattualmente obbligati a devolvere all’Inps parte delle loro retribuzioni. Il Cavaliere è padronissimo di assicurare a chi è in miseria l’indispensabile per campare, ma non usi gli accantonamenti della Previdenza (che, ripeto, va separata dalla assistenza) bensì quelli dell’erario.

Ammesso che l’erario stesso abbia delle risorse, altrimenti Silvio eviti di fare il brillante con gli euro dei lavoratori, i quali poi restano a secco e sono costretti a pensionarsi alla vigilia del decesso ovvero a settanta anni.

Cara Paola, mi auguro di essere stato chiaro. In caso contrario, sono pronto a dimostrarti cifre alla mano che siamo di fronte all’ennesimo sfruttamento della plebe, cioè di coloro che fra tasse e contributi tutt’altro che volontari si sono dissanguati una vita per mantenere chi non ha fatto nulla oltre che grattarsi il ventre.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Precedente

Torna a Ençeveltà tałega, straji, połedega, caste, corusion

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti

cron