Mafia, infamia e Br (di Marcello Veneziani)MV, Il Tempo 7 febbraio 2018
https://www.facebook.com/bruno.venturi. ... 5169794130 Ma non ha niente da dire il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a chi afferma che la sua è “una famiglia mafiosa”? In un articolo di Letizia Battaglia che appare sul numero in edicola di MicroMega, la rivista della sinistra liberal-giustizialista diretta da Paolo Flores d’Arcais, nata come emanazione del gruppo Espresso-la Repubblica, la femminista siciliana, nel numero dedicato al ’68, scrive testualmente: “La mafia ha determinato la storia della Sicilia.
C’è una foto con Salvo Lima, ammazzato dalla mafia e mafioso lui stesso, con una scritta alle spalle che diceva “La Dc contro la mafia”, una cosa quasi ironica. Piersanti Mattarella, che veniva da una famiglia mafiosa, e forse è stato persino eletto con i voti dei mafiosi, fu ammazzato proprio perché, in veste di presidente della regione, disse “Basta”. La fecero pagare anche a lui”.
Mattarella come Salvo Lima, il mafioso.
Non tiro in ballo le cose che si raccontano da sempre sulla vicenda e sulla famiglia, non do voce a dicerie. Ma questa frase scritta e firmata su una rivista importante, questa affermazione così grave sul Capo dello Stato proveniente da una famiglia mafiosa, credo che meriti tutta l’attenzione del caso.
Ha nulla da dire Sergio Mattarella in proposito? Badi che MicroMega non è una rivista razzista-nazista-xenofoba-fascista, è una rivista antifascista come lui vuole, che condivide il suo giudizio demonizzante sul fascismo che non ha lati buoni, dunque è il Male Assoluto.
E la mafia cos’è, il male relativo, dipende da chi lo dice e da chi lo è? È una questione grave che investe le istituzioni democratiche al livello più alto e merita approfondimenti, risposte e reazioni adeguate.
Ma per restare a MicroMega in tema di antifascismo, dobbiamo all’onestà pur tardiva del giudice Gian Carlo Caselli, che ora in pensione racconta una storia raccapricciante, davvero inquietante.
Dice testualmente Caselli: “In quel periodo, ai tempi delle Brigate rosse, non si poteva pensare diversamente che subito si era accusati di essere fascisti. I primi tempi delle inchieste sulle Br io ero trattato da fascista. Di fatto, sono stato espulso da Magistratura democratica – vogliamo dirle queste cose una buona volta? – perché facendo il mio dovere, ho osato portare a giudizio l’avvocata Lazagna (un partigiano doc che assisteva a tutti i convegni di Md”. Caselli aveva emesso su richiesta del pm Caccia, “un mandato di cattura contro Lazagna per collusione con le Br, in base a fatti riscontrati” e perciò “sono stato di fatto “condannato” ed espulso da Magistratura democratica”.
Era il ’74.
Poi il giudizio su Caselli che indagò tra l’altro su Andreotti, cambiò e Magistratura democratica anni dopo lo riabilitò e fu eletto con Magistratura democratica nel Consiglio superiore della magistratura”.
Chiedo solo se Caselli lo aveva già reso pubblico questo gravissimo fatto, magari prima di essere eletto nel Cms ad opera di Magistratura democratica. Quando dice “vogliamo dirle queste cose?” chiedo.
Perché chi non voleva che si dicessero, chi lo impediva? Ma vi rendete conto in che mani siamo o eravamo? Magistratura democratica caccia un suo iscritto magistrato perché ha osato indagare su un partigiano e magari dimostrare con i fatti il legame tra le Br e i partigiani. Non è un criterio di tipo mafioso? Che differenza c’è tra magistratura e mafia a questo punto?
Ecco, siamo tornati al triangolo virtuoso: Mafia, Antifascismo e Istituzioni, dai vertici dello Stato alla Magistratura. Nulla da dire? Nulla da obbiettare? Quando si farà la storia vera del nostro paese chi racconterà la testimonianza di Caselli e chi darà credito a quella di Letizia Battaglia?
Lima una famiglia mafiosahttps://it.wikipedia.org/wiki/Salvo_Lima Salvo Lima, all'anagrafe Salvatore Achille Ettore Lima (Palermo, 23 gennaio 1928 – Palermo, 12 marzo 1992), è stato un politico italiano, parlamentare siciliano della DC, ucciso da Cosa Nostra nel 1992. In seguito è stato riconosciuto come uno dei principali referenti politici della mafia ed affiliato alla mafia siciliana fin dai primi anni della sua attività politica.
Mattarella una famiglia mafiosahttps://www.ilfattoquotidiano.it/premiu ... omo-donoreIl pentito di mafia: “Mattarella padre era uomo d’onore”
In una causa per diffamazione la difesa del cronista Caruso deposita un verbale in cui Di Carlo rivela: “Così me lo presentarono nel ‘63”
di Sandra Rizza | 31 marzo 2016
L’aveva detto vent’anni fa e adesso lo ripete: “Il vecchio Bernardo Mattarella, padre del capo dello Stato, mi fu presentato come uomo d’onore di Castellammare del Golfo”. E aggiunge: “Me lo presentò tra il ’63 e il ’64 il dc Calogero Volpe, affiliato alla famiglia di Caltanissetta, che aveva uno studio a Palermo”. Franco Di […]
La disonorevole storia della famiglia MattarellaStefano Zecchinelli
http://www.linterferenza.info/attpol/la ... mattarellaLa vittoria del ‘’no’’ al referendum dello scorso 4 dicembre non ha certo scosso le fondamenta della borghesia ‘’compradora’’ italiana che – sulla linea dettata da Usa ed UE – nomina capo di governo Paolo Gentiloni, uomo dell’UE ed ammiratore della politica razzista e genocidiaria di Israele. Aveva ragione Pasolini: ‘’la borghesia italiana è la più sozza borghesia europea’’.
Mattarella, già da qualche giorno, si è affannato nel dare garanzie a Washington e Bruxelles ma, referendum a parte, USA e Germania non hanno nulla da temere: senza un reale progetto politico alternativo ed antagonista al neoliberismo ed al militarismo della NATO l’oligarchia al potere avrà sempre un nuovo fantoccio da imporre al “popolo italiano”. Sergio Mattarella è il tipico prodotto della borghesia mafiosa italiana di provenienza democristiana approdata, dopo il 1991, al fanatismo ‘’americanista’’ e sionista.
Qualche mese fa alla Riunione Planetaria della Commissione Trilaterale, il ‘’nostro’’ presidente si è speso in un tanto imbarazzante quanto vergognoso elogio di David Rockefeller, rampollo della famiglia capitalista statunitense che vendette lo Ziklon B ad Hitler, contribuendo così alla pianificazione della Shoah. Ecco il ‘’capo dello Stato’’ che rende gli onori agli architetti dell’ “economicidio” in corso: ‘’Un caldo saluto, strusciando sui tappeti, a Carlo Secchi, presidente del gruppo italiano, a Jean-Claude Trichet, ex Bce, presidente del gruppo europeo, a Vincenzo Amendola, renziano del Pd, allora sottosegretario di Stato agli Esteri. Era il 15 aprile, con le sale del Quirinale tirate a lustro per omaggiare la Commissione Plenaria della Trilaterale e con Mattarella, presa la parola, a fare da sacerdote, benedicendo la grande intuizione di David Rockefeller, padre della commissione’’ 1. Secchi, Trichet, Rockefeller, Draghi, tutti personaggi che, se il diritto internazionale trovasse senso ed applicazione, meriterebbero una seconda Norimberga ma Mattarella non fa altro che mettersi in ginocchio: ‘’Siete i benvenuti – dice – questa è la (falsa) Repubblica del capitale transazionale’’. Rockefeller comanda, Mattarella si mette sull’attenti e Gentiloni continuerà ad eseguire esattamente come Matteo Renzi.
Qualche mese fa, Mattarella andò a rendere gli onori all’imperialismo israeliano compiacendo la lobby sionista italiana. Una vera rottura con la posizione ‘’neutrale’’ della borghesia europea ma soprattutto uno schiaffo, dato a tradimento, a quei leader che qualche decennio fa denunciarono lo strapotere del lobbismo pro-Israele: Charles De Gaulle, Olof Palme e Sandro Pertini. Israele completa la pulizia etnica della Palestina, si permette di insultare l’ONU e i suoi kapò irridono i cittadini italiani colpiti dal terremoto – ‘’punizione divina’’ – ma Mattarella che fa? Vola a Tel Aviv, si mette in ginocchio e dice: ‘’La nostra è un’ alleanza che nessuno può distruggere’’. Domanda: Mattarella si genuflette alla mafia israeliana? Suo padrè, di certo, si è inginocchiato a quella siciliana ed italo-americana.
La storia della famiglia Mattarella è, dall’inizio alla fine, ambigua, con poche luci e moltissime ombre. Il padre di Sergio, Bernardo Mattarella, fu un uomo di mafia nemico dell’attivista anti-militarista Danilo Dolci. I documenti parlano chiaro e il collaboratore di giustizia Francesco di Carlo ammise “Il vecchio Bernardo Mattarella, padre del capo dello Stato, mi fu presentato come uomo d’onore di Castellammare del Golfo. Me lo presentò tra il ’63 e il ’64 il dc Calogero Volpe, affiliato alla famiglia di Caltanissetta, che aveva uno studio a Palermo’’ 2. Il giornalista Aaron Pettinari, su Antimafia Duemila, scrive : ‘’Anche il sociologo Danilo Dolci nel ’66 aveva scritto riguardo ai rapporti con Cosa Nostra di Mattarella padre e Calogero Volpe, che era l’uomo più potente della Dc di Caltanissetta, e così venne querelato e condannato per diffamazione dal tribunale di Roma’’.
Il dossier Casarrubea, del resto, ci rivela come Bernardo Mattarella fosse un doppio-giochista, un conciliatore degli anglostatunitensi con gli interessi della borghesia mafiosa siciliana:
‘’E’ interessante il passo su Mattarella. L’agente “Z Sicana”, un double agent siciliano, riceve dall’uomo politico democristiano alcune “confidenze” sul viaggio di Aldisio a Roma e sui suoi colloqui con il ministro Casati. Per quale scopo Mattarella informa la misteriosa fonte dell’Oss sulle attività dell’alto commissario per la Sicilia? Ha, cioè, compiti di “controllo” su Aldisio? O è semplicemente una delle innumerevoli fonti inconsapevoli di cui si servono gli americani per i loro progetti sull’Italia? Un esempio, ma non sappiamo quanto ingenuo, è Giulio Andreotti dal quale l’agente JK12 per conto dell’Oss apprendeva notizie su ciò che faceva De Gasperi nei suoi uffici. Documento class.: segreto. Destinatari: Whitney Shepardson, capo del Si, e Earl Brennan, capo del settore italiano del Si (Washington). Mittente: Vincent J. Scamporino, responsabile del Si in Italia, teatro delle operazioni nel Mediterraneo. Titolo: Il generale Castellano presenta ad un funzionario del Dipartimento di Stato un piano per affrontare la questione siciliana . Cfr. Nara, rg. 226, s. 108, b. 150, f. jp-1300. Il documento prova l’esistenza di contatti politici tra le autorità americane (Castellano è, dal punto di vista militare, alle loro dipendenze) e le alte sfere della mafia’’ 3
Tutte cose denunciate da Danilo Dolci il quale si tirò dietro l’ira dei clan e degli USA. Insomma, Mattarella ha una storia di lungo corso, una fedeltà comprovata agli statunitensi ed ora agli israeliani, e per questa ragione il suo prescelto è Paolo Gentiloni, forse il peggior ministro degli esteri della storia d’Italia. Le oligarchie non si rinnegano, vanno avanti per la loro strada, referendum a parte.
Sergio Mattarella raccoglie l’eredità del padre, rampollo della borghesia affaristica siciliana e finisce a Tel Aviv giurando fedeltà al sionismo. Paolo Gentiloni è di fatto un apologeta del Fronte Jabat Al Nusra e soprattutto dei neonazisti di Pravy Sektor. Sono loro che daranno garanzie alla BCE, al FMI e ai signori di Washington, Bruxelles e Tel Aviv. Renzi e Napolitano hanno già adempiuto al loro compito, tocca ad altri farsi valere dimostrando di essere degli ascari ‘’per bene’’, dei clown per tutte le stagioni.
http://umbvrei.blogspot.it/2016/12/matt ... l?spref=fb http://www.antimafiaduemila.com/home/ma ... onore.html https://casarrubea.wordpress.com/2015/0 ... la-sicilia http://www.antimafiaduemila.com/home/ma ... onore.html http://www.linkiesta.it/it/article/2015 ... ella/24530 http://formiche.net/2017/05/25/fatto-qu ... -sproloqui