I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Re: I dementi no pandemia no vax e no green pass

Messaggioda Berto » dom nov 14, 2021 8:01 pm

Un'altro demenziale novax e nogreenpass


Nel suo intervento all'Arco della pace, Robert F. Kennedy jr ha aspramente criticato il Green pass e l'efficacia del vaccino contro il Covid
"Green pass strumento per un colpo di Stato": Kennedy a Milano tra i no vax

Francesca Galici
13 Novembre 2021

https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1636823931

La diciassettesima settimana di manifestazioni a Milano vede protagonista un personaggio di caratura internazionale come Robert F. Kennedy jr, terzogenito di Bob Kennedy e nipote di JFK. L'uomo, noto esponente delle teorie no vax, è arrivato in Italia in veste presidente dell'associazione Children's health defense che ha organizzato l'evento dell'Arco della pace. Ha annunciato la sua presenza con un video che nelle scorse ore ha fatto il giro delle chat no vax e ha richiamato all'Arco della pace circa 3mila persone.
Acclamato dai cori e dagli applausi, Kennedy è salito sul palco per il suo comizio, presidiato dalle forze dell'ordine per evitare la partenza dei cortei non autorizzati. "Ci hanno preso ogni diritto in America, è un colpo di Stato globale e questo è accaduto solo in 20 mesi. Il Green pass è colpo di Stato, uno strumento che usano per toglierci i diritti, non è una dittatura sanitaria ma uno strumento di controllo della vostra vita, dei vostri movimenti, del vostro conto in banca, è uno strumento di sorveglianza", ha detto Kennedy. Ad ascoltarlo, sono arrivati anche l'ex dirigente Rai Carlo Freccero e Gianmarco Capitani, leader del movimento "Primum non nocere" che ha insultato la senatrice a vita Liliana Segre, per poi scusarsi.
Il nipote di John Fitzgerald Kennedy, ha poi incalzato: "Se il Green pass è una misura sanitaria perché non è emesso dal ministero della Sanità ma da quello delle Finanze? Credono che siamo stupidi. A cosa serve questo Green pass, a cosa serve essere tutti vaccinati? Io non sono contro i vaccini sono, solo contro i vaccini cattivi". Tuttavia, in Italia il Green pass viene in realtà emesso dal ministero della Salute. Nel suo intervento, Kennedy ha citato anche la compagnia che produce il vaccino più diffuso nel mondo: "Non vi dico cosa penso io ma cosa Pfizer ha detto alla Fda. Pfizer avrebbe dovuto portare avanti uno studio clinico per tre anni ma lo ha tagliato a 6 mesi e ha dato il vaccino anche al gruppo di controllo".
Le parole di Kennedy hanno trovato terreno fertile nella platea dei no vax e dei no Green pass dell'Arco della pace, soprattutto quando l'uomo ha aggiunto: "Perché hanno finito lo studio così in fretta in sei mesi? Perché hanno capito che nel giro di sei mesi la protezione degli anticorpi sparisce. Quindi hanno ridotto lo studio a sei mesi perché il risultato non era quello pianificato".
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: I dementi no pandemia no vax e no green pass

Messaggioda Berto » lun nov 15, 2021 8:04 am

AUSTRIA E NON...
In attesa dell'Agamben e del Cacciari austriaci, e di manifestazioni di ribelli contro il nuovo ordo mondialistavaccinista, dobbiamo, purtroppo, perdere il nostro primato di "dittatura sanitaria".

Niram Ferretti
14 novembre 2021

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4575318063

Mario Draghi, deve, infatti, cedere il passo (dell'oca, naturalmente ) ad Alexander Schallenberg per rigore e norme "liberticide". Dopo Salisburgo e l'Alta Austria, Vienna ha deciso che, nei confronti dei non vaccinati venga applicato un lockdown completo .
Dopo il divieto di ingresso nei ristoranti, nei bar, nelle konditorei e quello di ingresso in tutte le tipologie delle strutture ricettive, dai luoghi della movida a quelli dove vengono erogati servizi per la cura della persona, parrucchieri, estetisti, barbieri centri massaggi, senza scordarsi l'impossibilità di accedere ad eventi culturali e sportivi con 25 o più persone, nonché agli impianti di risalita sciistici, tutto Verboten, ora siamo al passo successivo, leggiamo infatti che "chi ha più di 12 anni e non è pienamente immunizzato potrà uscire soltanto per andare al lavoro, fare la spesa o fare «due passi»".
Ah, che sollievo! Potere dire, non siamo noi i primi della fila, l'Austria ci ha superato.
In attesa che Agamben e Cacciari, i nostri, non quelli austriaci, facciano sentire la loro voce contro l'Austria, registriamo con malcelato sollievo che, per il momento, nessun austriaco si è appiccicato addosso la stella gialla che gli ebrei erano costretti ad indossare durante il periodo del Terzo Reich, nè ha inscenato proteste vestito da internato ebreo nei campi di concentramento.
Certo, non saranno particolarmente contenti coloro che hanno scelto di non vaccinarsi per questa stretta dovuta ai dati che fanno dell'Austria uno dei paesi europei con il più alto tasso di contagiati, "775 (?) in una settimana, ogni 100 mila abitanti, 1500 in più in un solo giorno", ma abbozzano e soprattutto non trasformano la persecuzione degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale, in una oscena pagliacciata.


Dragor Alphan
La vera pagliacciata e' drammatizzare il numero di contagiati dall'influenza stagionale. Sono i dati normali di ogni anno.

Niram Ferretti
Dragor Alphan non ti rispondo neanche. Passa una buona domenica.


Tiziana Alvari
Dragor Alphan ma basta!! Due giorni fa ho fatto una chiacchierata con un ottimo pneumologo del Cattinara di Trieste, in prima linea da sempre. Oltre che per ls situazione che è preoccupante e non certo per l' influenza o altri tipi di virus stagionale, il medico era sgomento perché certi no vax, ricoverati per polmonite da Covid, continuano a dire che i mefici mentono e li prendono in giro. Possibile che non vi sia rimasto un barlume di senso del ridicolo?


Dragor Alphan
Grazie Niram, anche tu.

Paolo Tagliapietra
A quasi due anni dalla comparsa del Covid, (voler) ancora confonderlo con l'influenza stagionale è qualcosa che lascia sconcertati.

Stefano Santoro
Sarcasmo verso Agamben e Cacciari da vomito.

Niram Ferretti
Stefano Santoro addirittura?! Non dormirò stanotte a causa di questo giudizio così salace e perentorio.

Stefano Santoro
Niram Ferretti Fai male perché sono persone che a livello culturale ti danno la paga e che si espongono contro il pensiero di moda. Molto più facile invece bullizzarli e prendere 3 like dalle pecorelle di sopra. Continua così che magari prima o poi arriva anche un invito della Gruber a La7.

Niram Ferretti
Stefano Santoro Cacciari e Agamben di stronzate ne hanno scritte e dette numerose. Pensa, è capitato anche a Hegel e a Heiddeger di dirne qualcuna, loro che a livello non solo culturale, ma intellettuale, davano sicuramente la paga a te, ma capisco che quando si tocca chi si ama, si soffra intimamente. Ti sono vicino. P.S. Dillo tu a Cacciari di non andare senza sosta dalla Gruber, che lo chiama ormai, per fare un po' di colore, e lui, caro, non se ne è ancora accorto. Quando la bulimia dell'ego supera ogni senso del ridicolo. Se non altro, Agamben, in tv non si vede mai, ha capito che fare la Garbo della filosofia è più fascinoso e suggestivo.

Stefano Santoro
Marilena Lanzilotta ma quando ?

Stefano Santoro
Marilena Lanzilotta più di 6 anni fa. Sicuramente solidale con il ventaglio di posizioni LGBTQ, pur non condividendo per nulla la piega socialista stile legge Zan. Certo che lei ne ha di tempo da perdere per andare indietro nella mia bacheca... Detto questo, se investisse un decimo di quel tempo nel leggere i dati capirebbe la ridicola propaganda governativa sul COVID e attaccherebbe gli intellettuali sdraiati a pecora, non gli unici due che vanno contro corrente.

Tiziana Alvari
Stefano Santoro preferisco essere una pecorella ( e nemmeno tanto smarrita) che un caprone offensivo e senza argomenti .

Stefano Santoro
Tiziana Alvari avrà visto nella mia bacheca centinaia di post che espongono il ridicolo della narrazione corrente.. se poi per lei Cacciari è un NoVax si merita Scanzi e Speranza.

Stefano Santoro
Marilena Lanzilotta se è disturbata da Cacciari a La7 probabilmente gradirà gente come Travaglio, Scanzi, Padellaro, Giannini, Galli, Pregliasco...

Daniela Rella
Stefano Santoro io ho visto invece che miserevole seguito hanno le sue “centinaia”
di post. Ed è pratica frequente venire in casa d’altri a fare i grandiosi per racimolare qualche ovazione di cui siete alquanto carenti a casa vostra; e fare pure ironia sulle pecorelle che mettono i like. Lei non ha neppure quelli…

Stefano Santoro
Daniela Rella le è chiaro vero che non sono un influencer e non cerco il consenso? Davvero misura la verità di una posizione in base ai like che riceve? Niram Ferretti che modo misero e basso che hai di gestire le opinioni contrarie alle tue. Proprio da bulletto piccolo piccolo.

Daniela Rella
Stefano Santoro quello che lei cerca mi è del tutto indifferente. Ma un sospetto ce l’ho: cerca un palcoscenico che purtroppo di suo non riesce a procurarsi. E lo fa nel modo più cafonesco possibile: sparando epiteti offensivi e dileggiando. E chi sarebbe il bulletto di quartiere?

Stefano Santoro
Daniela Rella il bulletto è chi bullizza chi ha opinioni minoritarie. Il bulletto è chi prende in giro gli unici due intellettuali che fanno il loro mestiere, e cioè contestare il pensiero comune.

Daniela Rella
Stefano Santoro lei può adorare Cacciari e Agamben, ne ha tutti i diritti. Esattamente gli stessi diritti li ha chi invece sui due personaggi ha qualche riserva. O non è lecito? E quello che è lecito o no lo decide lei in casa d’altri? Oltretutto con un linguaggio da trivio? Vomito, pecorelle, bulletto piccolo piccolo…

Stefano Santoro
Daniela Rella sì, perché tra tutti i pessimi intellettuali italiani che dormono il sonno della ragione si va ad attaccare gli unici due che, a torto o ragione, provano a proporre una posizione differente. L'intellettuale che tace ed è sistemico al potere è inutile per definizione. Invece il termine "bulletto" l'ho usata per il titolare della pagina nella gestione del dissenso di un suo follower.

Tiziana Alvari
Stefano Santoro non perdo tempo con le bacheche di chi non ha competenze mediche specialistiche. Lo Scanzi prima maniera mi sembra appartenga a lei, non certo a me. E Speranza, per quanto poco possa piacermi , e' l' espressione di un governo al quale partecipano praticamente tutte le forze politiche. Anche i complotti hanno un limite.

Daniela Rella
Stefano Santoro le risposte di Niram ai suoi commenti sono state assolutamente educate e intelligentemente ironiche. Non grevi e maleducate come i commenti che le hanno provocate. Ma chiudiamola qui, non ha senso continuare, anche per rispetto a chi ci ospita. La saluto.

Autore
Niram Ferretti
Stefano Santoro grazie per il "bulletto piccolo piccolo", ma dove saresti stato bullizzato? Se mi fornisci l'esempio di bullismo che avrei utilizzato nei tuoi confronti, te ne sarei grato, ma non potrai farlo perché non esiste alcun esempio. Sei tu che con grande signorilità sei piombato nella mia bacheca scrivendo che il mio sarcasmo nei confronti di Cacciari e Agamben è da "vomito". Quando si dice un fine argomentatore.

Davide Cavaliere
Il 65 per cento degli austriaci è vaccinato, così come l'85 per cento degli abitanti dei Paesi Bassi (da lunedì in lockdown per tre settimane). Forse, sarebbe ora di ammettere che il problema non sono i non vaccinati che, ovunque in Europa, sono una minoranza verso la quale ci si accanisce in modo insensato, bensì i vaccini, che garantiscono contro il rischio di ospedalizzazione ma non contro quello del contagio (un recente studio israeliano afferma che il siero Pfizer è efficace al 38 per cento contro il contagio, mentre la casa farmaceutica aveva dichiarato una protezione pressoché totale).

Niram Ferretti
Davide ma questo lo sappiamo da tempo, ovvero, che i vaccini non garantiscono una copertura totale, ma una copertura sufficiente ad evitare forme severe del virus. Nessun dato a nostra disposizione contesta questo fatto. Quanto incidano i non vaccianti sulla diffusione del virus non te lo so dire, non ho fatto ricerche in merito, ma mi sembra plausibile affermare che chi non si vaccina è un conduttore superiore nella trasmissione del virus rispetto a chi si è vaccinato. Dal Sole 24 Ore, "I rischi di ricovero e decesso sono maggiori per chi non si è vaccinato. In base all’ultimo rappporto Iss-Epicentro il tasso di ospedalizzazione è circa sette volte superiore per i “no vax”. Ma se si guarda ai dati del rapporto anche l’incidenza dei contagi nell’ultimo mese resta maggiore (di oltre quattro volte) per i non vaccinati". Dunque sappiamo con ragionevole certezza che chi non si vaccina è molto più a rischio di contagio di chi si vaccina, e dunque, plausibilmente è un conduttore di contagio maggiore rispetto a chi si è vaccinato. Affermare che il problema sono i vaccini, è, perdonami, contro ogni razionalità, visto che le statistiche a nostra disposizione confermano che la diminuzione dei contagi e dei ricoveri, nonchè dei decessi è in proporzione alla copertura vaccinale. Basta confrontare i dati di questo stesso periodo dell'anno scorso, relativamente all'Italia, e quelli attuali, il calo è netto.

Davide Cavaliere
Niram Ferretti Secondo Worldometers - real time world statistics e Reuters, l'Italia ha, con green pass e l'85 per cento della popolazione vaccinata, 1834 casi di Covid-19 attivi per milione di abitanti, ovvero più del doppio del vituperato Brasile di Bolsonaro che, con una copertura vaccinale del 66,6 per cento, ne ha 892. Ora, dovrebbe essere sufficientemente chiaro che i vaccini, da soli, non risolvono alcun problema, né lo risolve la loro somministrazione autoritaria tramite green pass o sesso orale (sì, siamo arrivati anche a questo). Anzi, sembra dirci abbastanza chiaramente che la vaccinazione massiccia non arresta i contagi, ma solo i ricoveri. La caccia ai "no vax", percentuale irrisoria della popolazione, non ha altro scopo se non quello di nascondere il fallimento degli stati, che dopo due anni non hanno fatto nulla per rendere le loro sanità più efficienti, i loro trasporti più sicuri e le loro popolazioni più informate, spiegando che il Covid, a meno che si abbia 80 anni (età media dei decessi in Italia, in altri paesi si arriva anche a 82) o gravi patologie, procura sintomi indistinguibili da quelli influenzali: tosse e febbre. Inoltre, sarebbe anche ora di prendere in considerazione politiche differenti da quelle igieniste, anche perché l'Europa, con il 69,6% della popolazione completamente vaccinata, la più alta al mondo, continua a essere l'epicentro della pandemia, il tutto mentre nel globo, America compresa, si vive normalmente o quasi.

Niram Ferretti
Davide Cavaliere che i vaccini da soli "non risolvano alcun problema" è un truismo. Se si vuole affermare che i vaccini non sono in grado di debellare la malattia, mi sembra evidente che sia così, tuttavia, mi sembra altrettanto evidente, che riducono notevolmente la mortalità e la malattia nella sua forma più severa. Non c'è paese al mondo, che io sappia, dove i dati, non confermano questo andamento. Prendiamo ad esempio la Gran Bretagna, dove dopo una massiccia vaccinazione, il governo ha deciso di sospendere tutte le norme precedenti. I contagi sono aumentati esponenzialmente ma non i decessi e i ricoveri in terapia intensiva. Puoi, facilmente controllare i dati. Bene, quindi, torno a ribadirlo, che i vaccini non risolvano il problema è una affermazione che non dimiunisce affatto la loro utilità. No, non lo risolvono, ma aiutano a gestirlo. I no vax, categoria, ampia, è fatta, nella sua espressione più radicale, di persone che affermano che non solo il vaccino contro il Covid, non serve a nulla, affermazione grottesca e ampiamente smentita dai dati a nostra disposizione, ma che dietro la loro somministrazione ci sarebbe un imprecisato piano di non meglio precisati poteri, anzi, a volte, sono risibilmente precisati. Tra di loro ci sono persone che sostengono non che i vaccini "non risolvono il problema", posizione moderata ma, a mio giudizio, non molto sensata, ma che, addirittura causano problemi, che potrebbero essere fatali. Affermare che gli Stati, tutti, o quasi, con lodevoli eccezioni, abbiano avuto delle carenze nella gestione della pandemia, nulla toglie al fatto che chi decide di non vaccinarsi diminuisce percentualmente la copertura vaccinale e quindi rende più difficile la diminuzione del virus stesso. Anthony Fauci lo ha detto chiaramente «Ora negli Usa e nel mondo la variante Delta è predominante: abbiamo lo sguardo rivolto anche alla Mu e alle sue mutazioni, ma rappresenta meno dello 0,5%. Speriamo di tenere la Delta sotto controllo, visto che i vaccini funzionano molto bene: il problema negli Usa è che, mentre una buona fetta di persone è stata vaccinata, 75 milioni di individui, che potrebbero esserlo, non lo sono. Quando anche queste persone saranno vaccinate, avremo una migliore gestione della situazione». Settantacinque milioni di persone nei soli Stati Uniti, sarebbero una percentuale irrisoria?

Davide Cavaliere
Niram Ferretti I vaccini riducono il rischio di ospedalizzazione. I vaccinati, al netto delle categorie non vaccinabili, sono la maggioranza. Le terapie intensive non sono sotto pressione. Quale necessità c'è di inasprire le misure contro quelli che rifiutano il siero? Se i ricoveri riguardano soprattutto i non vaccinati, cosa hanno da temere tutti gli altri? È dimostrato che l'efficacia dei vaccini cala dopo sei mesi, qualcuno dice tre, cosa facciamo? Richiami infiniti e vita da laboratorio batteriologico? Sarebbe ora di percorre un'altra strada, quella suggerita, tra i tanti, dallo studio di Jennie S. Lavine del Dipartimento di Biologia della Emory University di Atlanta e di Ottar N. Bjornstad del Dipartimento di Biologia e del Centro Dinamica delle malattie infettive dell'Università dello Stato della Pennsylvania, pubblicato sulla rivista "Science". Ossia eliminare qualsiasi forma di distanziamento sociale e di protezione, per permettere al virus di diffondersi il più possibile, in modo da ridurne l'aggressività. Un processo che, oltre ad abbassare la virulenza del virus, impedirebbe lo sviluppo di varianti. Lavine e Bjornstad dichiararono che le misure di contenimento del virus, mascherine, distanziamento, confinamento, vaccinazione di massa coi sieri mRNA avrebbero allungato la durata della pandemia, così è stato.

Niram Ferretti
Davide Cavaliere Evidentemente Anthony Fauci e con lui molti altri non la pensano come loro, se no Fauci non metterebbe l'accento come fa sul fatto che in USA, attualmente ci sono 75 milioni di non vaccinati (spero davvero che non siano tutti elettori di Trump visto che il numero è analogo a chi lo ha votato alle ultime elezioni), e che se fossero vaccinati, la situazione sarebbe migliore. Quanto ai vaccini infinti, al momento non so risponderti, come credo non possa farlo neanche Fauci. Quello che propongono Lavine e Bjornstad mi sembra comunque che sia stato messo in atto in Gran Bretagna, dove appunto non c'è più alcun distanziamento sociale, nessuna mascherina, la gente è accalcata nei locali, e i contagi aumentano esponenzialmente. Certo è che in Gran Bretagna si sono tutti vaccianti con Astrazeneca. Può darsi che raggiungano l'immunità di gregge. https://www.theguardian.com/world/2021/ ... -the-curve

Davide Cavaliere
Niram Ferretti Anthony Fauci ha detto tutto e il contrario di tutto, mi viene difficile prenderlo sul serio. Nonostante quel 75 milioni di non vaccinati, gli Stati Uniti non versano in una situazione di emergenza sanitaria anzi, come ben sai, un corte d'appello federale ha persino cassato il tentativo di Biden di rendere obbligatorio il certificato vaccinale sui luoghi di lavoro. Altre nazioni europee, come la Svezia e l'Ungheria, non hanno adottato misure stringenti e non si trovano in situazioni drammatiche.

Tassilo Francovig
Niram Ferretti
Sicuramente la vaccinazione di massa ha ridotto il numero dei ricoveri e i problemi di gestione della pandemia.
Ci sono però quelli che vorrebbero che il vaccino fosse obbligatorio anche per i soggetti che possono essere solo portatori, e non si ammalano, di regola, come i bambini. In questi e altri casi è indicata la prudenza, considerato che nella fascia d’età fino a quattordici anni le reazioni avverse sembrano più frequenti.
L’alta percentuale di vaccinati di per sé ha ridotto i problemi, ma comunque si tratta di una pandemia strana, considerati gli andamenti molto diversi nei varî paesi, e che la curva del contagio da sola attualmente non fornisce indicazioni sulla morbilità reale.

Niram Ferretti
Davide Cavaliere diciamo che lo prende sul serio il governo degli Stati Uniti, magari non proprio un governicchio qualunque. Gli Stati Uniti hanno problemi sanitari che variano da stato a stato. In Florida è andata meglio che a New York, a New York peggio che in Florida. Sulla Svezia ti inviterei a rivedere la narrativa del suo successo nell'affrontare la pandemia. Sotto puoi trovare un interessante articolo di Bloomberg, avrai, leggendolo delle sorprese. https://www.bloomberg.com/opinion/artic ... be-neither

Davide Cavaliere
Niram Ferretti Fauci è preso sul serio dall'amministrazione Biden, quella Trump era più scettica. Fauci, come dimostrano numerosi articoli sulla principali testate conservatrici, si è rivelato incapace:
https://www.frontpagemag.com/fpm/2021/1 ... llingsley/
Sulla Svezia l'articolo è abbastanza chiaro: ha adottato pochissime misure e ha avuto, cito, "un successo medio", comunque non si registrano grandi differenze rispetto ad altre nazioni europee. Anzi: "l'approccio svedese di poche chiusure forzate di scuole e aziende e molto affidamento sulla responsabilità personale sembra aver funzionato meglio del vacillare avanti e indietro del Regno Unito tra rigidi blocchi".

Tassilo Francovig
Davide Cavaliere
Sembra assodato che Fauci ha mentito nell’audizione al Congresso sulla sperimentazione che il NIH ha condotto a Wuhan. Un fatto grave.

Niram Ferretti
Diciamocelo con franchezza, Trump sul Covid 19 ha detto e disdetto, ha fatto affermazioni stupefacenti. In ogni caso Fauci non venne messo alla porta da Trump, segno che poi, così tanto male non doveva essere. Ma il punto non è Fauci, sono i 75 milioni di non vaccinati che ci sono negli USA, non una percentuale irrisoria. E e vai a vedere i grafici da stato a stato, vedrai che variano sensibilmente relativamente all'impatto dell'epidemia. Il problema dei no vax, da non confondere con chi non si vaccina, che non necessariamente nega l'efficacia del vaccino in quanto tale, è anche un problema culturale, perchè generalmente i più accaniti sostengono tesi totalmente anti-scientifiche e alle loro spalle c'è tutta una narrativa complottistra delirante. Lo abbiamo visto recentemente anche qui a Milano con Robert Kennedy Jr. un no vax convinto appoggiato da un personaggio da circo come Freccero. Questa è gente da manicomio. Ma anche qui, non è questo il punto principale, il punto principale è che i non vaccinati contagiano più dei vaccinati, come conferma un recente studio dell'università di Oxford.

Davide Cavaliere
La ricerca a cui fai riferimento, se non erro, è stata condotta tra gennaio e agosto 2021, da allora alcune cose sono cambiate. Ci si è resi conto del calo di efficacia dei vaccini, dunque la necessità, attuale, della terza dose, che in estate tutti escludevano se non per gli anziani. Qualche giorno fa, il prof. Alexander Kekulé, medico e biochimico tedesco, docente di Virologia all'Università di Halle-Wittenberg, in Sassonia-Anhalt e direttore dell'Istituto di Microbiologia Medica, al Corriere della Sera ha parlato di "sottovalutazione politica dei vaccinati", dato che 3 su 5 contagiano. Anche il British Medical Journal ha iniziato a sottolineare l'aumento di casi tra i vaccinati, che non dipendono dai non vaccinati, dunque non c'è necessità di misure punitive come quelle italiane e austriache. Ora, siamo d'accordo che taluni no vax siano deliranti, ma trovo assai più folle chi vorrebbe continuare con l'esistenza chiusa in un preservativo o sottomessa alla vaccinazione (alla quale si metterà mai un limite?)

Niram Ferretti
Sì, alcune cose sono cambiate, ma non al punto da invalidare i risultati di questa ricerca. Ora, che 3 vaccinati su 5 contagiano, (numeri che prendo per buoni ma che non ho avuto modo di verificare) non ci dice, o almeno non lo dici tu, con che intensità infettiva contagiano. Perchè il punto è questo, ed è questo lo specifico della ricerca di Oxford, secondo la quale "Le infezioni della variante Delta avevano cariche virali più elevate di Alpha nelle infezioni sia sintomatiche che asintomatiche, indipendentemente dallo stato di vaccinazione. La carica virale di vaccinati e non vaccinati era simile. Questo non ha portato alla stessa probabilità di infettare: la maggior parte dell’effetto protettivo dei vaccini rimaneva, ovvero, lo studio ha mostrato come sono altri i fattori importanti nella riduzione della trasmissione associata al vaccino. Ad esempio, scrivono gli autori dell’articolo, «è possibile che la vaccinazione faciliti una più rapida eliminazione dei virioni infettivi vitali, lasciando dietro di sé virioni inefficaci e danneggiati che però contengono ancora RNA rilevabile tramite PCR (tampone molecolare». Misurare la carica virale, quindi, sovrastima quanto siano infettive le persone vaccinate. Ciò suggerisce più che altro una maggiore infettività del virus stesso, non solo come fattore della dinamica della carica virale: le persone vaccinate non sono contagiose tanto quanto i non vaccinati infetti con Delta, anche con la medesima carica virale". Quanto alle esistenze chiuse in un preservativo, a me sembra che il preservativo si sia abbastanza bucato, visto che un anno e mezzo fa eravamo tutti chiusi in casa e le città assomigliavano a delle necropoli, mentre ora usciamo, non dobbiamo mettere le mascherine all'aperto, possiamo viaggiare, andare al cinema, a teatro, in palestra, ecc. ecc. seppure con le limitazioni note.

Davide Cavaliere
Niram Ferretti che comunque non spiega il così alto numero di focolai, sia in Italia che in altre nazioni, con tassi di vaccinazione superiori, quasi ovunque, al 60 per cento. Non siamo liberi, si tratta di momentanee concessioni, "concedere" è il verbo preferito di Conte e Draghi, sempre revocabili e subordinate alla vaccinazione.

Niram Ferretti
Davide Cavaliere io che sono un po' più vecchio di te, mi trovo per la prima volta in questa situazione di limitazioni, ma è anche la prima volta che l'Europa e il mondo intero si trovano ad affrontare una pandemia di queste proporzioni e mi riferisco alla contagiosità. Mi adeguo alla situazione, perchè è una situazione di emergenza sanitaria. Certo non un noto reazionario o sacerdote del Reset, come Sabino Cassese, ha spiegato che non esistono articoli della Costituzione che non abbiano potenzialmente, a seconda del contesto, una loro revocabilità. Non credo che se al governo al posto di Draghi ci fossero Salvini e la Meloni, faremmo tutti come vogliamo senza limitazioni. Il lockdown ora non è in vigore, prima lo era. Adesso c'è il green pass, che è indubbiamente meglio del lockdown. Nessuno si diverte a imporre i lockdown, ma purtroppo, fino a quando il Covid continuerà a circolare con un tasso di contagiosità alto, dovremo sopportare delle fastidiose limitazioni alla nostra libertà.

Davide Cavaliere
Niram Ferretti come ho scritto sopra, ci sono scienziati, anche autorevoli, che suggeriscono di lasciar circolare il virus e finirla con le restrizioni. Così come esistono, peccato abbiano poco spazio, numerosi costituzionalisti e studiosi di Diritto contrari alle misure adottate (l'Italia è pur sempre, secondo Reporter senza Frontiere, al 41° posto per libertà di stampa, dietro Botswana e Giamaica). Come ben sai, alcuni diritti, attengono alla persona umana a prescindere dalle costituzioni e dalla vaccinazione. Nessuno si divertirà a imporre i lockdown, Burioni forse sì, ma credo che diverranno più frequenti di quello che crediamo e non sarà per i no vax.


Alfredo Morosetti
Sembri contento. Che abbiano abolito le più elementari libertà personali non ti fa impressione, anzi ti sembra una misura appropriata. Ma se il corpo di ognuno è a disposizione del potere, anche eliminarlo se risulta non conforme è lecito. È la storia del totalitarismo novecentesco. Adesso inizia di nuovi sotto firma sanitaria. Ma si tratta sempre di igiene, come dovresti ben sapere.

Niram Ferretti
Alfredo Morosetti mi sembra una misura appropriata quando è in corso una emergenza sanitaria che non sappiamo quando finirà. Il corpo di ognuno è intangibile fino a quando non diventa un problema sociale. Non esiste Costituzione al mondo che garantisca al singolo una libertà assoluta, poiché ogni libertà individuale si situa sempre, necessariamente, all'interno di un rerticolo di norme, divieti e salvaguardie che ognuno è chiamato, responsabilmente a tutelare. Forse ti è poco chiaro cosa sia stato il totalitarismo: fine di ogni libertà individuale, violenza fisica regolata dallo Stato per tacitare ogni dissenso, nessuna libertà di stampa, eliminazione di ogni pluralismo. Recentemente, qui a Milano, è venuto dagli Stati Uniti, Bob Jr. Kennedy, un accanito no Vax, arringando la folla con un delirante copione complottista. Succedeva sempre nei regimi totalitari che venisse data voce ai dissenzienti, era una loro specialità. Deve essere un totalitarsimo molto anomalo questo, è "iniziato" da quasi due anni, ma non si conclama mai del tutto, anzi, inizia con forme severe come i lockdown, poi però li abolisce, lascia tutti liberi, e poi di nuovo mette delle norme, però più blande. Come mai non si è ancora affermato come in Cina, all'inizio della pandemia, quando l'esercito ha completamente segregato Whan, e le persone venivano prelevate forzosamente dalle loro abitazioni? Un totalitarismo davvero singolare...


Mario Faravelli
Ancora una volta dovremmo imparare dai nostri vicini di casa. Purtroppo non lo faremo e continueremo a permettere che quattro idioti patentati no vax vadano in giro con un tampone che non serve a nulla fino a quando costringeranno tutti noi a un nuovo periodo di arresti domiciliari

Stefano Santoro
Mario Faravelli Ok quindi secondo lei il tampone non serve a nulla?

Niram Ferretti
Stefano Santoro non eludere la domanda posta, su, si vede che sei un fine ragionatore, che hai letto tutto Cacciari, Agamben e anche Vattimo. Dammi gli esempi di dove saresti stato bullizzato, anima sensibile. Puoi anche fornirli a Facebook, il bullismo non è ammesso dall'azienda. Fai un reclamo.

Stefano Santoro
Niram Ferretti non è mio costume appoggiarmi ai liberticidi controlli di FB. Preferisco dire in faccia all'autore che questo attacco a Cacciari e Agamben è vomitevole

Niram Ferretti
Stefano Santoro sì, si capisce subito che sei un maschio alpha indomito, ma mi dici dove saresti stato bullizzato? In quale commento? Credo tu possa farcela.

Stefano Santoro
Niram Ferretti vabbè maschio alpha... Vedo che gli argomenti scarseggiano. Qui chi dimostra di amare gli interventi autoritari sei solo tu. La domanda che state eludendo è la mia: quindi i tamponi non servono a nulla? Io non ne ho mai fatto uno essendo vaccinato, magari avete esperienza.

Niram Ferretti
Stefano Santoro per l'ultima volta, in quale mio commento ti avrei bullizzato? Sei tu che non offri argomenti, nessuno. Ti limiti solo ad accusare di essere stato bullizzato e aggiungi a questa ridicola accusa l'affermazione ancora più ridicola che io amerei gli interventi autoritari. Ma sei sicuro di stare scrivendo da sobrio? Io non ho mai fatto alcun riferimento ai tamponi. No, servono, ma servono meno del vaccino.
Stefano Santoro
Niram Ferretti hai bullizzato Cacciari e Agamben, io ti ho criticato ed è partito l'attacco nei miei confronti che hai ampiamente mostrato di gradire.
Qui ho chiesto a Favarelli conto della sua affermazione testuale "un tampone che non serve a nulla" e hai ripreso ad attaccarmi in questo thread.

Niram Ferretti
Stefano Santoro ma tu sei fuori. Avrei "bullizzato" Cacciari e Agamben, risum teneatis, perché ho fatto del sarcasmo?...Adesso il sarcasmo è diventato bullismo? Siamo davvero alla follia. Un consiglio dal bullo con tendenze autoritarie: impacchi freddi sulla fronte, vita all'aria aperta, preferibilmente nella natura, e riposo, molto riposo, vedrai che dopo, probabilmente starai meglio.
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Re: I dementi no pandemia no vax e no green pass

Messaggioda Berto » mer nov 17, 2021 7:10 am

Coronavirus Veneto, Zaia: ''È diventata la pandemia dei non vaccinati''
Giovanni Stefani
12 nov 2021

https://www.rainews.it/tgr/veneto/artic ... 8a0b8.html

"È la pandemia dei non vaccinati", dice il presidente della regione Veneto Luca Zaia commentando i nuovi dati del bollettino sanitario. L'80 per cento dei ricoverati in terapia intensiva, e sono 60 persone, non ha fatto nemmeno una dose di vaccino anti-covid, e la stragrande maggioranza dei nuovi contagi, oggi 1125, riguarda persone non vaccinate. Molto colpite, in particolare, le donne fra i 25 e i 50 anni, informa la Regione.

Il bollettino delle ultime 24 ore
Le due nuove vittime portano il bilancio di questa tragedia a 11.872 morti in un anno e mezzo. Forte crescita degli attualmente positivi: oggi sono 15.461 ovvero 589 più di venerdì. Aumentano ancora i ricoveri in ospedale: altri 14 pazienti, ora sono 299, più in 60 in rianimazione; 15 le persone dimesse, 534 quelle negativizzate.

Nuovi focolai in regione
Dalle varie province spuntano nuovi focolai. Contagiati 13 ragazzi di una squadra di calcio di Follina, nel Trevigiano. Numeri raddoppiati nella Pedemontana di Vicenza. Buone notizie, invece, dalla casa di riposo di Conselve, nel Padovano: 63 anziani si sono negativizzati e grazie al vaccino il Covid questa volta è passato senza altri lutti.

La campagna vaccinale
Quasi 15 mila le dosi somministrate nelle ultime 24 ore: 1300 le prime dosi, 4800 i richiami, 8800 le terze dosi addizionali. La copertura della popolazione vaccinabile, sopra i 12 anni, sale così all'82,5 per cento, con punte superiori al 90 per cento nelle fasce d'età sopra ai 70 anni.

Covid-19: i dati del Veneto delle ore 8 di sabato 13 novembre 2021. Il confronto è con le 24 ore precedenti. La grafica è a cura di Massimo Serena
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Re: I dementi no pandemia no vax e no green pass

Messaggioda Berto » mer nov 17, 2021 7:45 pm

I negazionisti intubati? Si pentono e piangono"
17 novembre 2021

https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 1637130678

Negazionisti ed estremisti religiosi, uomini e donne che preferiscono dire: «Meglio intubato che vaccinato, ci ha detto uscendo dalla terapia intensiva un paziente no vax convinto». Massimo Puoti, direttore di Malattie infettive all'ospedale Niguarda di Milano, ne ha visti tanti di malati Covid non vaccinati nel suo reparto. «Gli atteggiamenti che hanno durante i momenti più duri della malattia o di ritorno dall'incubo della terapia intensiva sono eterogenei», spiega all'Adnkronos Salute. Non è bastato aver sperimentato la «fame d'aria» provocata da Covid a far vacillare le sue convinzioni. Un buon 30-35% rimane fermo nella sua scelta, ha un atteggiamento di rifiuto e spesso aggressivo nei confronti degli operatori, perché nella loro visione delle cose il Covid non esiste, e i medici e gli infermieri fanno parte del complotto.

«Ma abbiamo un 60-70% che si rende conto, man mano che sta in ospedale, di aver sbagliato i suoi calcoli. Tante persone hanno pianto e consigliato a parenti e amici di fare il vaccino. Persone provate che hanno avuto bisogno di un supporto respiratorio più o meno invasivo, hanno dovuto purtroppo subire il famoso Cpap, la posizione pronata o finire in rianimazione. Molti si rendono conto di aver sbagliato e molti sicuramente non lo rifarebbero. Con sfumature di maggiore o minor pentimento, o emotività. C'è chi rimane convinto in maniera ferrea della sua posizione - racconta - Molti però hanno fatto una scelta non pienamente consapevole, ma più per sentito dire, e sono in qualche modo pentiti. Avevano paura di compiere un gesto che nella loro ottica li mette a rischio, per evitare una malattia il cui rischio ritengono sia meno consistente. Hanno fatto una valutazione, ma quando finiscono in ospedale col Covid l'atteggiamento il più delle volte cambia». Anche se in una certa quota rimane l'aggressività. «Ma noi dobbiamo curare tutti al meglio - precisa il medico - Per questo stiamo facendo una serie di incontri con i nostri psicologi, per essere il più possibile accoglienti e non far sentire a disagio questi pazienti. Non cerchiamo di convincerli, cerchiamo di curarli».



Lorenzo Damiano, il leader No Vax del Veneto finisce in terapia sub-intensiva
24 novembre 2021

https://www.repubblica.it/cronaca/2021/ ... 327642389/

Il leader no vax veneto Lorenzo Damiano, membro del movimento 'Norimberga 2' con cui si era candidato alle ultime elezioni per il sindaco di Conegliano, in provincia di Treviso, ha contratto il Covid ed è ricoverato in terapia sub intensiva all'ospedale di Vittorio Veneto.

Il contagio del 56enne, riferiscono i giornali locali, sarebbe avvenuto durante un pellegrinaggio a inizio novembre a Medjugorje, a inizio novembre. Nel suo attivismo no vax, Damiano aveva mescolato posizioni anti-sistema, invocando una "Norimberga 2" contro i promotori delle vaccinazioni, con una sorta di fondamentalismo religioso e i consueti slogan contro la "dittatura sanitaria", no Green Pass, libertà vaccinale e terapie mediche domiciliari. Alle ultime comunali la sua sigla aveva ottenuto il 2,78%.
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » gio nov 25, 2021 7:35 am

???

Il governo Draghi decreta l'apartheid dei non vaccinati: anti-scientifico e incostituzionale
Atlantico Quotidiano
Federico Punzi
24 Nov 2021

https://www.atlanticoquotidiano.it/quot ... tuzionale/

È il premier stesso, in conferenza stampa, a proclamare l’apartheid, ponendo i non vaccinati “fuori dalla società”.

Accanimento sul capro espiatorio, ma è il ritardo con le terze dosi il principale fattore di rischio: tra 5 e 12 milioni di vaccinati (da oltre 6-5 mesi) potenzialmente scoperti e assimilabili ai non vaccinati. Ecco dati e studi.

Un attentato alla libertà e alla razionalità senza precedenti, stavolta non solo avallato dalla Lega, ma adottato “su spinta” della Lega

L’ulteriore stretta sui non vaccinati approvata ieri sera dal governo, il super Green Pass già in zona bianca, è ingiustificato, come spiegheremo dati alla mano, dal momento che non c’è alcuna emergenza in atto, ma essa è puramente ipotetica. D’altra parte, per definizione del governo stesso, se si è in zona bianca significa che il rischio non è nemmeno basso, ma “molto basso”. Ed è ingiustificato anche nel momento in cui si ammette che potenzialmente dieci milioni di vaccinati – questo il numero di coloro che hanno ricevuto la dose unica o la seconda dose da più di 5 o 6 mesi ma non ancora la terza – si trovano in condizioni del tutto simili ai non vaccinati rispetto al rischio di contagiarsi e contagiare, tanto da essere richiamati a farsi una terza dose o una dose addizionale. Ed è illegittimo, come spiegheremo, perché non prevedendo la possibilità di ottenere il lasciapassare con un tampone negativo, equivale ad un obbligo vaccinale, che però aggira i paletti fissati dalla giurisprudenza costituzionale.

A leggere i giornali o a fare zapping in tv si direbbe quasi che l’emergenza Covid sia rimasta solo in Italia. Praticamente tutti i giornali italiani aprono ogni giorno le loro prime pagine con il Covid e temi correlati, come Green Pass e no-vax. Nessuno, invece, tra i principali giornali europei, da Le Monde a Bild, da El Mundo al Times. In compenso, sulla stampa anglosassone (nei giorni scorsi il Telegraph e Politico.eu) si comincia a parlare apertamente di “dittatura” e “autoritarismo” in Europa continentale in relazione alle misure anti-Covid, tra nuovi lockdown, obblighi vaccinali e pass sanitari. Complottisti anche loro?

Al contrario, i dati dei contagi, dei ricoveri e dei decessi nel nostro Paese mostrano che non c’è alcuna emergenza in atto, ma è essa solo ipotetica. I casi positivi giornalieri sono in lenta risalita, ma a differenza delle precedenti ondate non si registra una corrispondente crescita di terapie intensive (occupate solo al 6 per cento!) e di ricoveri ordinari, con numeri di 6-7 volte inferiori rispetto a quelli di un anno fa: 573 le terapie intensive occupate ieri, 3.816 il 24 novembre 2020 (-85 per cento); 4.629 i ricoveri ordinari ieri, 34.577 un anno fa (-86 per cento).

Dunque la pressione sul sistema sanitario è del tutto sotto controllo, come si evince dai grafici, che nel confronto tra “ondate” si commentano da soli…

Il governo e i pro-vax potrebbero esultare: dov’è lo spumante? Evviva, i vaccini funzionano, possiamo cautamente sperare in un Natale normale. E invece no, assistiamo ad una nuova ondata di terrorismo mediatico e ad un nuovo giro di vite, che riguarda ancora una volta il capro espiatorio individuato la scorsa estate con l’introduzione dell’obbligo di Green Pass: i non vaccinati.

La richiesta partita dai governatori delle regioni, soprattutto di centrodestra, che eventuali restrizioni riguardassero solo i non vaccinati è stata sostanzialmente accolta dal governo (“chi non vuole vaccinarsi dovrà fare casa e lavoro”, annunciava il ministro Brunetta non nascondendo una certa goduria). L’accesso a ristoranti, bar, teatri, cinema, piscine, palestre, impianti sciistici e stadi, sarà consentito solo ai possessori del Green Pass “rafforzato”, da vaccino o guarigione, già in zona bianca, mentre il Green Pass “base” sarà obbligatorio dal 6 dicembre anche per alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale, oltre ai luoghi di lavoro. E già qui una prima assurdità: al cameriere basterà un tampone negativo, mentre i clienti dovranno aver ricevuto tre dosi di vaccino.

Siamo dunque al lockdown di una parte cospicua della popolazione senza nemmeno una emergenza in atto, ma solo nell’ipotesi di una emergenza. Lo stesso presidente del Consiglio Draghi, ieri in conferenza stampa, ha certificato che non c’è una emergenza, lo scopo è “prevenire”. Ma così vale tutto, il rischio è che l’evocazione di una qualsiasi emergenza, anche solo ipotetica, possa in futuro giustificare qualsiasi misura restrittiva dei diritti e delle libertà fondamentali. In sostanza, l’instaurazione di un regime di eccezione anche senza una reale emergenza. È la prassi dei regimi autoritari, dove l’emergenza viene perennemente evocata come spauracchio per giustificare la sospensione delle libertà dei cittadini.

Tra i passaggi più inquietanti della conferenza stampa, uno proprio alla fine è particolarmente sfortunato. Quando con la sua nonchalance, con parole che vorrebbero essere conciliatorie nei confronti dei non vaccinati, Draghi pronuncia un’affermazione gravissima, attesta cioè che questo decreto li pone “fuori dalla società”, proclama l’apartheid. Questo sarà un Natale “normale per i vaccinati”, dice, ma auspica che il prossimo possa essere un Natale normale “per tutti”, “questo è ciò che vogliamo riconquistare, che lo sia per tutti, che anche coloro a cui da oggi saranno riservate le restrizioni possano tornare ad essere parte della società con tutti noi“. Brividi. Esiste dunque un noi e un loro. E loro, oggi, non fanno parte della società. Sono fuori.

Ma se il fattore principale di rischio non fossero loro, i non vaccinati, ma fosse nella combinazione tra arrivo della stagione fredda e calo della copertura in milioni di vaccinati (ad un ritmo al quale la somministrazione di terze dosi non riesce a stare al passo)?

La decisione di anticipare la terza dose a 5 mesi dalla seconda, così come di ridurre la validità del Green Pass dei vaccinati da 12 a 9 mesi, è una ammissione implicita che la copertura dei vaccini svanisce, o si riduce drasticamente, già dopo 5 mesi dal completamento del ciclo vaccinale. E questo ha una conseguenza molto chiara, innegabile: i non vaccinati non possono essere indicati come l’unica causa della risalita dei contagi e dei ricoveri. Un ruolo non secondario lo giocano quei milioni di vaccinati, con regolare Green Pass, che dalle stesse autorità sanitarie sono considerati potenzialmente scoperti.

Quanti sono? Non pochi e sicuramente molti di più dei non vaccinati, se si escludono i minori di 12 anni. Cinque mesi fa, il 24 giugno, avevano ricevuto entrambe le dosi 17,1 milioni di persone, in gran parte le più a rischio (over 50) e le più esposte (personale sanitario e scolastico). Sei mesi fa, il 23 maggio, erano 10,5 milioni. Al 24 novembre, le terze dosi o dosi addizionali somministrate sono poco più di 4,8 milioni. Ciò significa che sono in giro, a seconda che si considerino i 6 o i 5 mesi, tra i 5 e i 12 milioni di vaccinati, in possesso di regolare Green Pass per altri tre o quattro mesi, ma in realtà potenzialmente scoperti dall’infezione, quasi al pari dei non vaccinati.

Il ritardo della campagna per le terze dosi è ancora più evidente se guardiamo alle percentuali nelle fasce di età più a rischio di intasare gli ospedali, quelle over 50. Stiamo entrando nella stagione più fredda, quella più favorevole alla trasmissione del virus, e solo il 45 per cento degli over 80 ha ricevuto la terza dose. Praticamente al palo le terze dosi nelle altre fasce di età a rischio: 14 per cento tra i settantenni, 11 per cento tra i sessantenni, 6 per cento tra i cinquantenni.

Quello dei non vaccinati è un tema ormai vecchio, almeno per l’Italia con la percentuale di vaccinati che ha raggiunto. Ovunque, dagli Stati Uniti alla Germania, le terze dosi sono il nuovo fronte della campagna vaccinale. A tal punto che secondo il professor Fauci la definizione di “completamente vaccinato” dovrebbe essere aggiornata per includere solo chi ha fatto il richiamo. La partita decisiva è convincere i vaccinati da oltre 5-6 mesi, oggi scoperti, a farsi la terza dose, ma il governo la sta perdendo. Da noi non solo la somministrazione delle terze dosi procede a rilento, ad un ritmo inferiore a quello delle seconde dosi 5 o 6 mesi fa, ma non è detto che tutti i vaccinati con doppia dose corrano a farsi la terza. E questi dubbiosi non li potranno facilmente criminalizzare definendoli no-vax…

Dunque, il super Green Pass introduce una discriminazione contro logica e scienza, essendo i vaccinati potenzialmente scoperti molti di più dei non vaccinati che si vogliono condannare a casa e lavoro. Come ha osservato Fabio Dragoni, “si impedisce a qualcuno che è sicuramente negativo di andare al ristorante. Lasciando libero qualcuno che è potenzialmente positivo di accedervi”. Quale sarebbe, infatti, il razionale scientifico secondo cui un non vaccinato con tampone negativo entro 48 ore può infettare, mentre un vaccinato da oltre 6-9 mesi, senza tampone, non rappresenta alcun rischio di contagio?

Abominevole, in particolare, l’esclusione persino in zona bianca del 25 per cento degli adolescenti che non sono vaccinati, la fascia 12-19 anni, da sport e socialità, nonostante corrano rischi irrilevanti dal Covid, mentre i 12 milioni di vaccinati da oltre 5 mesi potenzialmente scoperti, la maggior parte dei quali over 50, quindi ben più a rischio, se ne vanno in giro con regolare Green Pass.

Dati e prove si susseguono da mesi, non da oggi, sul fatto che anche i vaccinati contribuiscono in misura significativa alla circolazione del virus, soprattutto trascorsi 6 mesi dalla seconda dose.

Un recente studio pubblicato sul New England Journal of Medicine (27 ottobre) e condotto in Israele ha confermato che l’immunità del vaccino Pfizer contro la variante Delta cala nei vaccinati di tutte le fasce di età pochi mesi dopo la somministrazione della seconda dose, in un intervallo di tempo che si colloca tra il quarto e il sesto mese. Più precisamente, il tasso di infezione dei vaccinati a sei mesi dalla seconda dose è risultato essere superiore di 1,6-1,8 volte quello dei vaccinati da quattro mesi. “I risultati qui presentati hanno fornito una base epidemiologica per la decisione del Ministero della salute israeliano del 30 luglio 2021 di approvare la somministrazione di una terza dose dopo 5 mesi dalla seconda”. Non evidenze scientifiche emerse negli ultimi giorni, come ci viene fatto credere. Si sapeva da mesi, da inizio luglio, ma il governo italiano ci è arrivato il 22 novembre.

In questi giorni le nostre autorità sanitarie stanno cominciando a riconoscere che i guariti hanno una protezione più efficace e più durevole dei vaccinati, sia dall’infezione che dalla malattia grave, e quindi non hanno bisogno di essere vaccinati se presentano un numero abbastanza elevato di anticorpi. Ma anche questo si sapeva da mesi e da una molteplicità di studi clinici ed epidemiologici, ma per mesi (e ancora oggi) i guariti sono stati sottoposti a dosi e doppie dosi per ottenere il Green Pass, pur essendo esposti ad un più alto rischio di eventi avversi a seguito di vaccinazione. Sempre perché è “la Scienza” a guidare le decisioni del governo.

“Stigmatizzare i non vaccinati non ha alcuna giustificazione scientifica”, è il titolo di un recente articolo su The Lancet (20 novembre), che critica l’espressione “pandemia dei non vaccinati” usata da funzionari di alto livello in Germania e negli Stati Uniti, ma che sentiamo ripetere anche in Italia, perché suggerisce falsamente che i vaccinati non abbiano un ruolo rilevante nella circolazione del virus. Invece, “ci sono prove crescenti che gli individui vaccinati continuano ad avere un ruolo rilevante nella trasmissione”. Dopo aver ricordato alcuni dei dati raccolti negli ultimi mesi negli Stati Uniti e in Germania, l’autore conclude che “i vaccinati corrono minori rischi di complicanze ma sono parte rilevante della pandemia. È sbagliato e pericoloso parlare di pandemia dei non vaccinati”.

Ed anzi, un articolo nel numero di dicembre di The Lancet Regional Health – Europe, indica che “la rilevanza epidemiologica della popolazione vaccinata è in crescita”. Un trend visibile chiaramente anche in Italia, come dimostrano i dati ufficiali (rapporto Istituto Superiore di Sanità del 17 novembre): nell’ultimo mese è risultato positivo lo 0,64 per cento dei non vaccinati e lo 0,17 dei vaccinati. Il fattore di “vantaggio” dei vaccinati è pari a 3,9, ma in deciso calo dal 5,2 del 13 ottobre. E questo perché sta aumentando velocemente la quota di vaccinati da oltre 5-6 mesi che non hanno ancora ricevuto la terza dose (da noi quantificati in 5-12 milioni).

Ma quanto durerà la copertura della terza dose? 5-10 anni si spinge a dire il nostro ineffabile Abrignani, portavoce del Cts, che sembra saperne di più del mitico Anthony Fauci, il quale invece non si sbilancia: “Speriamo” che il booster duri di più, si è limitato a dire, “che aumenti la durata in modo che non ne avrai necessariamente bisogno ogni sei mesi o un anno. Speriamo…”

Di fronte ai loro fallimenti perseverano nell’errore, anzi schiumando di rabbia raddoppiano: ci vuole più Green Pass. Se fossero minimamente coerenti, il Green Pass dovrebbe scadere 6 mesi dopo la seconda dose. Ma la validità del Green Pass in questi mesi è stata allungata o ristretta con grande cinismo, sulla base non di criteri scientifici ma di convenienze e opportunità politiche. Questa estate è stato deciso di prolungarla a 12 mesi, contro ogni evidenza scientifica dei dati israeliani, perché c’era da “vendere” il vaccino e perché altrimenti troppi Green Pass sarebbero scaduti già ad agosto e settembre. Ora viene ridotta a 9 per “incentivare” la terza dose. Bastone e carota, come con i ciucchi.

Il super Green Pass è anche più palesemente discriminatorio e incostituzionale del modello “basic”. Togliendo la possibilità di ottenere il certificato con un tampone negativo, si accentua la sua natura di obbligo vaccinale surrettizio. L’obbligo vaccinale è previsto dal nostro ordinamento, ma all’interno dei paletti fissati da una serie di sentenze della Corte costituzionale, l’ultima delle quali nel 2018, che lo rendono compatibile con l’articolo 32 della Costituzione.

Ma allora perché il governo non sceglie la via più semplice e diretta dell’obbligo? Perché con il Green Pass può aggirare quei paletti. Quali sono questi paletti? Primo, che il trattamento sia diretto “a preservare lo stato di salute degli altri”; secondo, che non comporti danni gravi alla salute di colui che vi è assoggettato, ma “quelle sole conseguenze, che, per la loro temporaneità e scarsa entità, appaiano normali di ogni intervento sanitario e, pertanto, tollerabili”; terzo, la previsione comunque di una “equa indennità” in caso di “danno ulteriore”, “a prescindere dalla parallela tutela risarcitoria”.

Ora, che i vaccini anti-Covid rientrino nelle prime due condizioni è quanto meno controverso. Al momento, non sono immunizzanti, quanto meno non ai livelli dei vaccini che conosciamo e per un periodo troppo breve, di pochi mesi, e non sappiamo ancora quante dosi ci vorranno; è certo, invece, un numero considerevole di effetti avversi gravi, riportati a centinaia anche in Italia, dove la farmacovigilanza è piuttosto passiva. Trombosi, miocarditi e pericarditi non sono febbriciattole e dolori al braccio. Quanto al terzo, forse non è un caso, vista la quantità di effetti avversi gravi, che non sia stata scelta la strada dell’obbligo, che avrebbe dovuto prevedere un indennizzo diretto accanto alla tutela risarcitoria.

L’indennizzo citato nelle sentenze esistenti vale solo per i vaccini ai quali si riferivano. Per quelli anti-Covid il governo dovrebbe prevederlo con una norma, altrimenti dovrebbe intervenire una nuova sentenza della Consulta. Certo è che vedersi di fatto obbligati a sottoporsi ad un vaccino per il quale non è previsto un indennizzo diretto in caso di danno grave, solleva qualche legittimo sospetto: sarebbero troppi gli indennizzi da corrispondere?

Dunque, essendo il Green Pass un obbligo surrettizio, a maggior ragione se per molte attività scompare l’opzione tampone, è un aggiramento dei paletti costituzionali sull’obbligo vaccinale. E in quanto aggiramento dell’articolo 32 e relativa giurisprudenza della Corte, illegittimo.

Assistiamo purtroppo in Italia ad una deriva che è il risultato dell’effetto combinato di una opinione pubblica esausta, terrorizzata e indottrinata per mesi, e di una classe politica che sfoggia un cinismo senza limiti, facendo ricorso dall’inizio della pandemia a capri espiatori su cui scaricare la colpa dei propri fallimenti. Una caccia alle streghe pericolosa, che con dinamiche del tutto simili ai totalitarismi del secolo scorso, designando cioè una parte cospicua della popolazione come “untori” e “nemici del popolo”, sta provocando nella comunità nazionale ferite che non si rimargineranno facilmente e in breve tempo. Non basterà passare un Natale “normale per tutti”…



???
"Vaccino ai guariti Covid è inutile"/ Giorlandino (Altamedica): "Non si riammalano"
https://www.ilsussidiario.net/autori/alessandro-nidi/
Alessandro Nidi
23.11.2021

https://www.ilsussidiario.net/news/vacc ... o/2254901/

Somministrare il vaccino Covid ai guariti è sostanzialmente inutile, perché “i guariti non si riammalano mai in modo grave”. Con queste parole, proferite ai microfoni dell’agenzia stampa nazionale Adnkronos Salute, Claudio Giorlandino, direttore scientifico di Altamedica, ha voluto effettuare questa precisazione relativa alla somministrazione del siero contro il virus SARS-CoV-2 a coloro che hanno affrontato e vinto il nemico Covid-19. “La dose di vaccino ai guariti non serve a niente – ha aggiunto –. Pare che adesso lo abbiano capito, ma io lo dico da sempre. Il guarito ha anticorpi contro la proteina Spike, contro la E, contro la M, contro l’He. Ce l’ha contro il virus nel suo complesso e non ci sono casi di guariti che tornano in terapia intensiva o in ospedale”.

Giorlandino ha rivelato che Altamedica ha eseguito una metanalisi sui guariti, anche per analogia con altre infezioni come la Mers, la Sars 1, e i casi di guariti che sono tornati a star male sono aneddotici. In pratica, non succede mai: “L’esempio che io faccio sempre è quello della peste manzoniana. Chi c’era che portava via i morti? I monatti ovvero i guariti. Quando uno è guarito basta, non bisogna fare vaccini”.

Nel prosieguo del suo intervento sulle colonne di Adnkronos Salute, Giorlandino ha chiarito che “se avessero smesso di distribuire i tamponi antigenici immunocromatografici, l’Europa sarebbe fuori dalla pandemia”. Di fatto, a suo giudizio, i test rapidi sono un ostacolo e non un alleato nella lotta contro il Coronavirus: “Secondo delle metanalisi di Cochrane, danno falsi negativi da 7 a 9 volte su 10. Per questo, gli asintomatici contagiosi, che sono il 60% delle persone colpite dal virus, tranquillizzati dal tampone negativo vanno in giro a contagiare come dei superspreaders senza osservare più precauzioni e rassicurando tutti con il loro Green Pass”.

E, ancora: “Se entrano 10 persone infette in farmacia, si fanno il tampone e 9 di queste risultano negative, queste escono e si tolgono la mascherina, perché è normale psicologicamente. Almeno per uno o due giorni stanno tranquilli e infettano. Vanno fermati questi test, vanno chiusi i gazebo delle farmacie e va assolutamente vietata la vendita degli autotest”.
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I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » ven dic 03, 2021 8:12 pm

Il caso Szumski, no grazie, preferisco di gran lunga il buon Zaia!
Zaia che tutto sommato è il male minore e il meglio politicamente possibile.
viewtopic.php?f=208&t=2954
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 3459264515


A sostegno del Dottore dei Veneti a S. Lucia di Piave
26 novembre 2021
https://www.facebook.com/10000058934289 ... 492641776/

Fanno tenerezza e nel complesso sbagliano.



MANDIAMOLI A CASA

Questa sera venerdì 26/11/21, ore 20.00 S. Lucia di Piave (TV).
Dopo l'ultimo inumano decreto: o noi o loro.
BASTA!!! Hanno costruito l'odio civile e un clima di violenta intolleranza per distruggere chi osa "pensare".
Troppi piccoli sconosciuti eroi stanno resistendo da soli perdendo il lavoro. Non li lasciamo soli: NON CEDEREMO.
RESISTENZA adesso, subito, ad oltranza.
Fabio Padovan
Presidente "Comitato Riccardo Szumski"

https://www.facebook.com/comitatoriccardoszumski/
https://www.facebook.com/comitatoriccar ... 319202181/

Gino Quarelo
Nel passato su altre questioni (come la LIFE) mi sono trovato d'accordo con te Fabio, ma su questa del coronaviris, no assolutamente no.
Non sono assolutamente d'accordo con voi, negazionisti, minimizzatori e complottisti:
no covid, no pandemia, no mascherine, no restrizioni, no distanziamenti, no vax, non greenpass, no grazie!

La gestione governativa e statale della pandemia ha senz'altro avuto delle pecche enormi a cominciare dall'aver lasciato circolare il virus non bloccando in tempo le frontiere e gli arrivi dalla Cina e non mettendo in quarantena chi vi era appena giunto (cinesi e non cinesi); anche le prime cure in casa sono state deficitarie come il pregiudizio verso i farmaci con la clorochina perché promossi da Trump e da Bolsonaro e poi anche da Szumski, peraltro sperimentati già in Cina.
Però la minimizzazione negazionista della gravità della pandemia e il rifiuto delle norme comportamentali minime come il distanziamento e la mascherina, l'alimentazione demenziale del complottismo, il rifiuto altrettanto demenziale del vaccino e la sua demonizzazione sono pecche ancora più gravi e sono tutte vostre, attribuibili a voi NO NO NO!, siete peggio del BLA BLA della Greta.

L'odio civile e il clima violento siete voi a causarlo e non i vaccinati a cui si deve rispetto assoluto e che sono la stragrande maggioranza della popolazione e della cittadinanza veneta, italiana ed europea.
Meglio mille volte il rischio minimale dei possibili effetti collaterali e rarissimi del vaccino che il rischio elevato degli effetti nocivi e mortali dell'infezione del covid19.

Quando un medico assume le posizioni di Riccardo Szumski arrivando a trattare come fosse veleno un farmaco benefico come il vaccino, allora questo medico è uscito di senno e la sua presunzione irresponsabile ha superato ogni limite ragionevole e tollerabile.




Rino Manzan, sindaco No vax, prende il Covid: «Meglio, così mi negativizzo e avrò il Green pass»
Laura Bon
28 novembre 2021

https://www.ilmessaggero.it/salute/stor ... 50360.html

Il sindaco di Povegliano (Treviso) Rino Manzan, non vaccinato per scelta e apertamente vicino a posizioni No vax, da ieri mattina è positivo al Covid. Un contagio che, per sua stessa ammissione, è conseguenza del contatto, indubbiamente non evitato, con la compagna, positiva da giovedì. «L’ho accudita - afferma il primo cittadino di Povegliano - e da questa mattina sono positivo. Ho la febbre, ma il respiro va abbastanza bene. E soprattutto va bene l’umore». Difficile, in assoluto, immaginare il sorridente e gioviale sindaco con il muso lungo. In questo caso, però, Manzan ha un motivo in più, dal suo punto di vista, per essere contento. Contrarre il Covid, per lui, è tutt’altro che un problema da evitare.


Sindaco No vax positivo, la sua teoria

«Grazie a questa positività - spiega - appena mi negativizzerò avrò il Green pass e sarò a posto per sei mesi. Mi libererò quindi da una scocciatura».

IL LASCIAPASSARE
Insomma, per Manzan la malattia rappresenta in un certo senso il via libera per non dover temere le restrizioni inevitabili per chi non sarà vaccinato da qui alla prossima primavera. Del resto, nelle sue parole non c’è traccia di paura per la scelta fatta.

«Non sono pentito, anzi, sono contento». In più occasioni il sindaco aveva espresso le sue posizioni contro i vaccini. Lo ha fatto, ad esempio, partecipando nelle scorse settimane alla manifestazione No Green pass di Vittorio Veneto, con altre 700 persone, fra le quali il cantante Povia. In quell’occasione Manzan ha spiegato di essere cresciuto con il pensiero di don Lorenzo Milani che diceva che l’obbedienza non è più una virtù. Secondo lui «si devono rispettare solamente le leggi giuste, non le leggi inique - ha detto -. Qui siamo in una situazione dove di giusto c’è ben poco. Io mi permetto di dire che non sono d’accordo con il Green pass e lascio a tutti la libera scelta di vaccinarsi oppure no».

E, nella sua situazione personale, c’è un motivo ben preciso per non farlo, come ha detto chiaramente sia ieri che a Vittorio Veneto. «Per quanto riguarda la mia situazione - ha ribadito - da 10 anni convivo con un tumore e sto vivendo le conseguenze della radioterapia, con emorragie. Quindi, non è il caso che mi vaccini». Anche se la normativa non ha previsto per lui alcuna particolare esenzione dal vaccino in quanto soggetto fragile. Già a Vittorio Veneto, inoltre, aveva detto di voler morire di morte naturale non “sperimentando” il vaccino. «Voglio vivere una vita umana. Per quel poco che mi resta da vivere chiedo un mondo più umano». Già prima delle manifestazioni di Vittorio Veneto era comunque emerso chiaramente il sostegno del sindaco alle posizioni anti vaccino. Proprio nel suo Comune, infatti, a metà ottobre è stata aperta una scuola alternativa messa in piedi attraverso il sistema dell’educazione parentale per agevolare i genitori contrari ai vaccini ma anche all’uso della mascherina a scuola. E l’unica cautela del sindaco è stata semplicemente quella di sincerarsi «che tutto venga fatto a regola d’arte».
Ovviamente, nella stessa giunta di Povegliano non manca chi la pensa in modo diverso e che, favorevole ai vaccini, non condivide le posizioni del sindaco. Anche se, di sicuro, su un aspetto tutti ora sono d’accordo: la speranza che la situazione non peggiori e che Manzan possa presto ristabilirsi.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » ven dic 03, 2021 8:12 pm

Benedetto vaccino, finalmente sei arrivato!
Vaccinarsi è meglio che pregare!
viewtopic.php?f=208&t=2955
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 7003387674

Questo è il vero miracolo, l'unico miracolo che può esistere e che può farlo solo l'uomo di buona volontà che scopre i segreti della natura, i segreti con cui Dio ha creato il mondo a sua immagine e somiglianza che si rispecchiano e brillano nella scienza umana che fa propria la scienza di Dio il quale ce la regala volentieri.



Studio Iss: con oltre il 90% di immunizzati, bimbi inclusi, ritorno alla vita pre-pandemia
"Grazie ai vaccini evitati 12mila morti"
Maria Sorbi
17 Novembre 2021

https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 1637130667

Se possiamo sederci nei locali e ordinare da bere, se possiamo fare corsi di gruppo in palestra, se possiamo andare a vedere una mostra, è solo grazie ai vaccini. Senza i quali non saremmo ancora tornati a una vita normale.

Ma soprattutto Pfizer e gli altri hanno un merito: hanno risparmiato 12.100 morti, evitati in sei mesi, dall'inizio della campagna vaccinale a fine dicembre 2020 al giugno 2021. È la stima contenuta in uno studio, ancora in fase di pre-pubblicazione, condotto da Iss e ministero della Salute e firmato, tra gli altri, dal presidente Iss Silvio Brusaferro, il direttore generale della Prevenzione del ministero Gianni Rezza e dal ricercatore dell'Istituto Kessler Stefano Merler. Grazie a un algoritmo è stato misurato l'impatto del programma di vaccinazione in Italia fin dalla prima dose (somministrata il 27 dicembre dello scorso anno).

«Stimiamo - si legge nell'abstract dello studio - che entro il 30 giugno 2021 il programma di vaccinazione COVID-19 abbia consentito la ripresa di circa la metà dei contatti sociali registrati in epoca pre-pandemia. In assenza di vaccinazione, solo un terzo circa di questi contatti si sarebbe potuto riprendere per mantenere lo stesso numero di casi», con però un drammatico «costo aggiuntivo» di 12mila vittime in più.

Gli scienziati hanno inoltre rilevato che di fatto i vaccini hanno annullato l'impatto della variante delta in Italia. «L'effetto negativo - spiegano - della diffusione della variante Delta a luglio è stato interamente compensato dalla vaccinazione nei mesi di luglio e agosto 2021».

I calcoli permettono di sbilanciarsi in una proiezione: un completo ritorno alla vita pre-pandemia potrebbe essere raggiunto in sicurezza «solo se oltre il 90% della popolazione, compresi i bambini dai 5 anni in poi, sarà vaccinato utilizzando vaccini a mRNA». In ogni caso, «l'aumento della copertura vaccinale consentirà ulteriori margini di riapertura sociale anche in assenza di un vaccino pediatrico».

Un'analisi dei decessi (e dei decessi evitati grazie ai vaccini) è stata fatta anche da Giovanni Sebastiani, matematico dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo «Picone» del Cnr. «C'è una serie di concause che porta all'ultima incidenza di diffusione del virus ma, sebbene la bassa diffusione dei vaccini non sia l'unica causa per l'incremento di diffusione del virus, quello che invece si vede molto chiaramente è che, con la diffusione dei vaccini, crolla l'incidenza di mortalità giornaliera». La curva dei decessi dei primi 12 giorni di novembre rispetto al numero di casi (5mila) a livello nazionale, «fa registrare decessi giornalieri di dieci volte più bassi rispetto allo stesso periodo del 2020».



Green pass, dai tamponi rapidi il 50% di falsi negativi. Ecco perché non sono affidabili
I limiti del test
Non riescono infatti a vedere il virus se non quando è presente in quantità massicce

18 novembre 2021
Detto e contraddetto: la battaglia dei tamponi

https://www.ilsole24ore.com/art/green-p ... 1637514233

Si sta rivelando uno dei fronti più scoperti della lotta alla pandemia. I test antigenici rapidi sono da tempo additati come un anello debole nella catena delle contromisure per arginare la circolazione del virus SARS-CoV-2. Non riescono infatti a vedere il virus se non quando è presente in quantità massicce, con il risultato che in 1 caso su 2 il risultato che danno è un falso negativo.

«Sono test con una sensibilità estremamente bassa, tanto che i casi positivi sono attualmente rilevati dallo 0,2% dei test rapidi e dal 6% dei molecolari. Inoltre abbiamo oltre il 50% di falsi negativi», osserva il virologo Francesco Broccolo, dell’Università di Milano Bicocca.

La sfasatura temporale

Uno dei motivi per cui ci sono tanti falsi negativi è che «quando un soggetto si infetta, l’infezione si palesa al test dopo 48 ore, mentre sappiamo che l’infezione deve prendere piede e che il virus ha bisogno di tempo per replicarsi. Per questo - dice l’esperto - non è il caso di fare il test subito dopo avere avuto un contatto».

Quando, a distanza di 48 ore dal contagio, «il virus inizia a replicarsi, dopo 48 ore diventa visibile al test molecolare, che è in grado di scattare una fotografia molto dettagliata; a confronto il test rapido fornisce un’immagine sgranata. Riesce infatti a vedere il virus solo se la carica virale è di almeno 1 milione di copie per millilitro di fluido biologico prelevato con il tampone». Questa, aggiunge, è «una grande criticità».

Indifferenziati i vaccinati e non

L’altra, secondo Broccolo, è nel fatto che «con le attuali regole per il Green pass, chi è vaccinato non viene distinto da chi ha fatto il test rapido ed entrambe le categorie si espongono agli stessi eventi, dimenticando che chi non è vaccinato ha quindi rischio maggiore di ammalarsi».





Gli esperti: il tasso di ricoveri No Vax in rianimazione è 12 volte più alto
L'Iss: impennata di casi nei bimbi tra 6 e 11 anni. Novità green pass, sospeso ai vaccinati positivi
Andrea Cuomo
28 Novembre 2021

https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 1638078181

Continuano a salire i numeri della pandemia in Italia. I 12.877 contagi di ieri, se fanno registrare un lieve regresso rispetto al giorno precedente, è comunque record per il sabato dal 25 aprile scorso. L'incidenza dei contagi degli ultimi sette giorni sale a 133,21 casi ogni 100mila abitanti, la percentuale dei tamponi positivi rispetto a quelli effettuati del 2,16 per cento. I morti sono stati 90, record dai 102 dell'8 giugno. In crescita anche i ricoveri: 4.826 in area non critica (+78), 624 in terapia intensiva (+18), con la provincia di Bolzano che torna ad avere numeri da zona gialla, toccando il 10 per cento di occupazione delle terapie intensive. La prossima settimana difficilmente l'Alto Adige sfuggirà al cambio di colore.

Ieri l'Iss nel suo report settimanale ha confermato che il vaccino perde di efficacia sei mesi dopo il completamento del ciclo vaccinale, passando dal 72,5 al 40,1 per cento nella protezione dalle diagnosi e dal 91,6 all'80,9 nella protezione dalle forme più gravi. Del resto, fa sapere il report, «il tasso di terapie intensive nei non vaccinati, negli ultimi 30 giorni, è 6,7 ogni 100mila. Nei vaccinati da meno di sei mesi, invece, il tasso è 0,54 ogni 100mila». Quindi ben 12 volte più basso. Meno tranquillizzante il fatto che nelle ultime settimane si sia verificato un boom di contagi tra i bambini. «Nel periodo 8-21 novembre segnalati 31.365 nuovi casi, di cui 153 ospedalizzati e 3 ricoverati in terapia intensiva». Attualmente più di un contagio Covid su quattro in Italia (il 27 per cento) riguarda individui in età scolare, dei quali oltre la metà (il 51 per cento) nella fascia d'età 6-11 anni.

I ragazzini ovviamente si infettano sempre più spesso perché non ancora vaccinati. Ma anche chi ha fatto due visite agli hub rischia il contagio, man mano che la data della seconda dose si allontana nel passato. Per questo il governo ha deciso che il green pass di chi pur da vaccinato risulti positivo venga temporaneamente bloccato dalla app che attinge alla black list dei contagiati. Una volta terminata la quarantena, il green pass torna automaticamente valido fino a scadenza.

La scienza discute anche della nuova variante Omicron: un tocco di ottimismo arriva da Andrew Pollard, lo scienziato britannico che ha guidato la ricerca che ha condotto allo Janssen di AstraZeneca, secondo cui i vaccini esistenti dovrebbero funzionare contro il nuovo ceppo, anche se sarà necessario attendere ulteriori studi, ma comunque «i processi su come si sviluppa un nuovo vaccino sono sempre più ben oliati, quindi se è necessario è qualcosa che potrebbe essere preso in esame molto rapidamente». Ciò che consente a Pollard di sostenere che «è estremamente improbabile che, come abbiamo visto l'anno scorso si verifichi un riavvio di una pandemia in una popolazione vaccinata». Parla di allarme esagerato anche Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica del Sacco di Milano: «È assolutamente da incoscienti comunicare che si tratta di una variante pericolosissima e super contagiosa perché, al momento, non ne conosciamo le caratteristiche».
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » ven dic 03, 2021 8:13 pm

Un esempio della diversità di situazione della pandemia di covid in Lombardia al 18 novembre tra l'anno 2020 e il 2021

Tamponi effettuati il 18 novembre 2020 = 38.100, positività 20%
Tamponi effettuati il 18 novembre 2021 = 135.080, positività 1,2%

Ricoveri per covid esistenti all'ospedale al 18 novembre 2020 = 8.323 + 172 il giorno 18
Ricoveri per covid esistenti all'ospedale al 18 novembre 2021 = 584 + 28 il giorno 18

Ricoveri per covid esistenti in terapia intensiva al 18 novembre 2020 = 903 + 9 il giorno 18
Ricoveri per covid esistenti in terapia intensiva al 18 novembre 2021 = 56 + 3 il giorno 18

Cittadini vaccinati nel 2020 = 0
Cittadini vaccinati con la prima dose nel 2021 al 18 novembre = 90%
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » ven dic 03, 2021 8:13 pm

Contagiato Omicron, 'contento di essermi vaccinato'
"Sono soddisfatto di essermi vaccinato, perché il vaccino nel nostro caso ha funzionato in maniera egregia".
A dirlo al giornale radio Rai è il paziente zero italiano della variante Omicron.
Agenzia ANSA
28 novembre 2021

https://www.ansa.it/sito/notizie/cronac ... d142a.html

"Considerati i sintomi blandi miei e della mia famiglia, che è stata contagiata e comprende persone tra gli 8 e gli 81 anni,posso dire che l'infezione si è manifestata solo in modo lieve",aggiunge il manager che fa sapere di essere in isolamento e monitorato in maniera assidua da medici e autorità sanitarie.

Intanto sono stati attivati i test sui 133 passeggeri sul volo proveniente dal Sudafrica e atterrato a Fiumicino l'11 novembre scorso e sul quale viaggiava il dipendente dell'Eni risultato successivamente contagiato dalla variante Omicron. La Regione Lazio, una volta avuta la lista dei passeggeri, ha subito disposto i tamponi e il tracing. I tamponi verranno poi sequenziati all'Istituto Spallanzani per verificare eventuali altri casi di variante Omicron.

Monitoraggio dei passeggeri che arrivano all'aeroporto Fiumicino da aree a rischio dopo il caso del primo contagiato dalla variante Omicron registrato in Italia. Nel caso di passeggeri che arrivano da aree a rischio, si apprende da fonti della sicurezza aeroportuale, "le compagnie aree sono tenute a consegnare le liste dei passeggeri e questi vengono prelevati direttamente sottobordo, per essere poi sottoposti ai controlli sanitari di rito". Questi viaggiatori, inoltre, sono tenuti, prima dell'ingresso in Italia, a compilare il Passenger Locator Form, il modulo di localizzazione digitale, e a sottoporsi a tampone molecolare o antigenico 72 ore prima del viaggio. Devono anche comunicare il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio e devono raggiungere la propria destinazione finale solo con mezzo privato e sottoporsi ad isolamento fiduciario indicato nel Passenger Locator Form per 10 giorni. All'aeroporto di Fiumicino dal 1 ottobre non atterrano voli diretti dal Sudafrica.

Il paziente casertano contagiato dalla variante Omicron è un dipendente dell'Eni: sarebbe sbarcato all'aeroporto di Fiumicino partito dal Sudafrica - proveniente dal Mozambico - l'11 novembre scorso. Al momento della partenza non aveva sintomi ed era negativo al Covid.

Dopo l'arrivo nello scalo romano è andato a casa per passare qualche giorno con la sua famiglia a Caserta, dove vive con moglie, due figli e i due suoceri. Il 15 novembre è partito in aereo - riporta Repubblica - dallo scalo di Capodichino (Napoli) alla volta di Milano per sottoporsi ad una visita medica programmata dalla sua azienda. Sarebbe dovuto quindi rientrare in Mozambico.

Il 16 novembre - dopo una notte passata in albergo nel capoluogo lombardo - si reca nella struttura sanitaria per la visita e viene anche sottoposto a tampone Covid. Lo stesso giorno riparte da Milano diretto a Fiumicino dove avrebbe dovuto imbarcarsi per tornare in Africa, ma durante il viaggio viene informato della sua positività; prosegue quindi verso casa a Caserta.

Si attendono nelle prossime ore, più probabilmente per domani, gli esiti dei sequenziamenti sul materiale genetico dei cinque familiari del manager casertano che ha contratto la variante Omicron. Lo rende noto il direttore generale dell'Asl di Caserta Ferdinando Russo. I tamponi eseguiti finora hanno evidenziato la positività al Covid della moglie, dei suoceri e dei due figli del manager, che vivono nella stessa abitazione, e si attende ora la conferma sul fatto che si tratti anche per loro della variante sudafricana.

Le analisi indicheranno che anche i suoi familiari sono positivi e le classi dei due figli vengono messe in quarantena In seguito all'emergere dell'allarme Omicron vengono fatti approfondimenti sul suo caso, proveniendo l'uomo proprio dall'area a rischio. Le analisi dell'ospedale Sacco di Milano sequenziano la nuova variante. Scattata, sia in Lombardia che in Campania, la corsa al tracciamento dei contatti dell'uomo durante il suo soggiorno in Italia.

Due classi di scuola elementare di Caserta in isolamento per motivi precauzionali in seguito al primo caso di positività alla variante Omicron riscontrato in un manager di ritorno dal Mozambico; si tratta delle classi frequentate dai due figli dell'uomo, entrambi positivi, dove però non sono emersi nuovi casi. La Asl di Caserta ha tracciato nei giorni scorsi tutti i contatti avuti dall'uomo e dai parenti, in particolare dai figli, effettuando alcune decine di tamponi agli alunni e ai docenti delle due classi; già due le serie di test effettuate a distanza di cinque giorni, ed entrambe hanno dato esito negativo.

Sono buone le condizioni di salute del 'paziente zero' e dei suoi cinque familiari conviventi: in tutto quattro adulti, tutti vaccinati, e due bambini. "La situazione è sotto controllo - dice il direttore generale della Asl di Caserta Ferdinando Russo - il paziente zero e i suoi familiari hanno una carica virale molto bassa, e ciò, mi riferisco in particolare agli adulti, è riconducibile al fatto che sono vaccinati con due dosi". Russo sottolinea che la Asl continua a seguire "con la massima attenzione" la situazione sul versante scolastico, con le due classi elementari frequentate dai figli del manager in isolamento precauzionale. A proposito dell'efficacia dei vaccini, il direttore generale della Asl di Caserta tiene a sottolineare anche un altro dato: degli otto pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva negli ospedali della provincia nessuno è vaccinato, così come i 13 che si trovano nelle sub-intensive.

Il paziente italiano colpito dalla variante Omicron "non ha avuto contatti con altre persone, né in ambito lavorativo né in ambito extra-lavorativo, sul territorio lombardo". È quanto si apprende da fonti interne all'assessorato al Welfare di Regione Lombardia. L'ingegnere campano - si apprende - non si è mai recato nella sede di lavoro di Milano e, per massima cautela, sono state informate le strutture ospedaliere visitate per la sorveglianza degli operatori sanitari che hanno visitato il caso.
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » ven dic 03, 2021 8:14 pm

Schiaffo ai No vax: il referendum in Svizzera salva il green pass
Secondo le proiezioni dell'istituto Gfs.bern, ad esprimere il proprio parere favorevole è stato il 63% degli svizzeri. Festeggia la vice capogruppo di Forza Italia al Senato Licia Ronzulli
Federico Garau
28 Novembre

https://www.ilgiornale.it/news/mondo/re ... 92425.html

Alla fine in Svizzera ha vinto il Sì al referendum su quella che è stata denominata legge sul certificato Covid. La popolazione locale, infatti, è stata chiamata ad esprimersi sull'obbligo di esibire la certificazione (si tratta del primo paese europeo a farlo) e, malgrado la forte opposizione portata avanti dal gruppo di contrari, la risposta è stata affermativa. Va ricordato che il certificato Covid è in vigore in Svizzera dallo scorso 13 settembre, ed è espressamente richiesto per andare al ristorante, in palestra, al cinema o prendere parte alle grandi manifestazioni culturali o sportive.

Fin dall'inzio, a quanto pare, la percentuale di favorevoli risultava superiore ai contrari, si parla di un 61% contro circa il 38%, anche perché all'interno del provvedimento di legge erano compresi aiuti finanziari che altrimenti non sarebbero stati prorogati. Insieme alla legge sul certificato, infatti, era incluso anche lo sblocco di miliardi di franchi svizzeri predisposti per tutelare aziende e lavoratori colpiti dalla crisi economica scaturita in seguito all'emergenza sanitaria.

In Svizzera, nel frattempo, l'andamento dei contagi sta continuando a salire: in due settimane si è arrivati a 870,82 positivi ogni 100mila abitanti. Il tasso di vaccinazione, è attualmente arrivato al 65% della popolazione.

In queste ultime ore, dunque, è arrivato l'annuncio dell'emittente Rsi: a vincere è stato il fronte del Sì con una buina maggioranza. Dopo aver dato l'ok alla legge sul Covid approvata dal parlamento lo scorso giugno, oggi la Svizzera ha acconsentito anche al certificato Covid. Dunque per partecipare ad eventi pubblici e accedere a determinate strutture, sarà necessaria la certificazione, ottenibile tramite vaccino, guarigione o tampone negativo.

La notizia ha suscitato l'entusiasmo della vice capogruppo di Forza Italia al Senato Licia Ronzulli, che parla di autentico successo del referendum indetto in Svizzera. "I cittadini approvano la linea della responsabilità", ha dichiarato la senatrice, "una linea che in Italia trova conferma innanzitutto nella eccezionale adesione alla campagna vaccinale che ha raggiunto una percentuale di ben circa 20 punti più elevata della Svizzera".

Secondo la Ronzulli è chiaro che "la stragrande maggioranza dei cittadini italiani ed europei si fidano della scienza e sono a favore di vaccini e green pass", ed è dunque anche evidente che "non può essere una minoranza di 'bastian contrari' a compromettere la sicurezza sanitaria di tutti". La rappresentante di FI ha quindi concluso: "Chi rifiuta vaccini e green pass deve quindi accettare le limitazioni a cui è soggetto a causa di una scelta assolutamente incomprensibile oltre che pericolosa per l'intera comunità".


In Svizzera primo referendum sul green pass: netta vittoria del sì
La consultazione
I favorevoli al certificato verde sono stati il 62% dei votanti contro il 38% di no
di Lino Terlizzi
28 novembre 2021

https://www.ilsole24ore.com/art/in-sviz ... si-AEwSHnz

I cittadini svizzeri confermano con una maggioranza non enorme ma chiara il green pass anti coronavirus. Nel referendum su quello che nella Confederazione elvetica si chiama certificato Covid-19, i sì hanno vinto con una maggioranza del 62%. Gli oppositori, con il 38%, sono quindi rimasti molto lontani dalla soglia della vittoria.

Si è trattato di una verifica interessante certo per la Svizzera ma non soltanto, perché è chiaro che questa votazione popolare elvetica è anche un messaggio verso l'esterno, considerando le tensioni innescate in molti Paesi da quanti in vario modo si oppongono ai vaccini e/o ai green pass.

Tra i cantoni che più si sono schierati per il sì al certificato Covid-19 ci sono l'italofono canton Ticino e il canton Zurigo capitale economica elvetica di lingua tedesca, il primo con il 65% circa e il secondo con il 66%; a Basilea campagna e città hanno vinto i sì rispettivamente con il 65% e il 70%. Gli unici due cantoni in cui ha vinto il no sono Svitto e Appenzello Interno, entrambi di piccole dimensioni e di lingua tedesca. Sul versante dell'area di lingua francese, il canton Ginevra ha registrato la vittoria dei sì con un percentuale del 62%. Nel complesso c'è stata tra gli svizzeri una prevalenza netta del sì al green pass, sulla base di una consapevolezza della lotta al virus e sull'onda anche di timori su nuove ondate del virus.

La legge su cui si è votato prevede tra l’altro, oltre al green pass, anche i piani anti pandemia di sostegno all'economia e questo può aver pure contribuito alla vittoria abbastanza chiara dei sì. Dopo aver varato la prima legge anti Covid (approvata con il 60% in votazione popolare) il Governo e il Parlamento svizzeri hanno inasprito le misure di prevenzione anti coronavirus e hanno modificato la legge, creando le basi per il certificato Covid-19, che documenta l'avvenuta vaccinazione, o la guarigione dalla malattia, o il risultato negativo di un test.

Il certificato è in sostanza una versione elvetica del green pass, è riconosciuto a livello internazionale ed è necessario in Svizzera per andare in luoghi pubblici come ristoranti, palestre, cinema, e partecipare a eventi di ampie dimensioni. Quasi tutti i partiti elvetici hanno appoggiato il sì in questo referendum sull'inasprimento della legge Covid, hanno fatto eccezione l'Udc (destra nazionalista, partito di peso in Parlamento) e alcune piccole formazioni politiche.


???
La bufala della vittoria in Svizzera del referendum “pro Green pass”
#Windows11 ti avvicina a ciò che ami Meno rumore, disordine e caos: abbiamo reinventato il modo in cui un PC dovrebbe funzionare con te e per te. #Windows11 ridefinisce la pr… Unieuro
29 Novembre 2021

https://www.ilparagone.it/esteri/la-buf ... reen-pass/

Nell’Italia di Draghi dove i cittadini sono stati ormai totalmente privati del diritto di critica, capita di aprire i giornali e leggere notizie come quella del referendum “pro Green pass” andato in scena in Svizzera. Riportata dalle principali testate, con titoli piuttosto simili. Eppure tutt’altro che veritiera, anche se nessuno si azzarda a dirlo. Perché in questa storia il certificato virtuale adottato dall’Italia c’entra in realtà poco. E certe letture sono decisamente forzate, quando non completamente fuorvianti.

“Svizzera, sì al referendum sul Green pass obbligatorio” scrive ad esempio Il Fatto Quotidiano.”In Svizzera ha vinto il referendum sul Green pass” risponde il Corriere della Sera. E via, tutti a celebrare “l’eroico popolo elvetico” che ha deciso di difendere le restrizioni imposte dal governo per fronteggiare il Covid, senza protestare. Un modo per screditare chi, in Italia, ha invece ancora la forza di manifestare in piazza, stanco di vedere calpestati i propri diritti. Partendo da una notizia, però, che è in realtà una bufala, carica di un altissimo tasso di imprecisioni.

Cosa è successo davvero in Svizzera? Per capirlo basta fare un salto sul sito del Dipartimento federale dell’Interno, dove è perfettamente spiegato il senso della chiamata alle urne che ha coinvolto i nostri vicini. Nello specifico, un referendum che riguarda “la modifica del 19 marzo” della legge Covid adottata nel settembre 2020 per affrontare la pandemia e che “dispone i provvedimenti aggiuntivi che il Consiglio federale deve attuare per far fronte alla pandemia e limitare i danni economici”.

La modifica oggetto del referendum “ha esteso gli aiuti finanziari a chi aveva ricevuto un sostegno troppo limitato o non ne aveva ricevuto nessuno. Il sistema di tracciamento dei contatti è stato ulteriormente sviluppato al fine di interrompere le catene di contagio ed è stato stabilito che la Confederazione avrebbe promosso i test COVID-19 e ne avrebbe coperto i costi. Inoltre, il Parlamento ha istituito la base legale per il certificato COVID che aveva chiesto di rilasciare alle persone guarite, vaccinate o sottoposte a test, al fine di agevolare i viaggi all’estero e consentire lo svolgimento di determinati eventi”.

Un voto che ha riguardato quindi, in realtà, principalmente misure legate al sostegno all’economia. E che ha anche interessato un progetto che porterà all’istituzione di un certificato Covid che, però, sarà su base volontaria, non imposto dal governo pena l’impossibilità di vivere appieno una qualche forma di socialità. Niente a che vedere, dunque, con il nostro Green pass e men che meno con il Super Green pass, pensato per emarginare i non vaccinati. Questo, però, i nostri giornali si guardano bene dal dirlo.
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