Il sano nazionalismo è un valore/diritto umano fondamentale

Il sano nazionalismo è un valore/diritto umano fondamentale

Messaggioda Berto » mar gen 30, 2018 3:22 pm

Il sano nazionalismo è un valore/diritto/dovere umano, civile e politico fondamentale
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https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 9926852388



Nasionałixmi ouropei antisemidi e antisionisti
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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Il sano nazionalismo è un valore/diritto umano fondamentale

Messaggioda Berto » mar gen 30, 2018 3:23 pm

Sani e naturali nazionalismi europei e l'insensatezza dell'antisemitismo e dell'antisraelismo
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Il sano nazionalismo è un valore/diritto umano fondamentale

Messaggioda Berto » mar gen 30, 2018 3:25 pm

Mi chiedo e chiedo:
A cosa serve ai Veneti indipendentisti essere antisemiti e antisraeliani?
A cosa serve ai tedeschi essere antisemiti e antisraeliani, e agli austriaci e agli svedesi e ai finlandesi e agli olandesi e ai francesi e agli inglesi e agli italiani?


Io credo che non serva proprio a nulla e che sia solo un portato di una nefasta tradizione disumana, di origine cristiana, che affonda le sue radici nel mondo ebraico, nel conflitto tra ebrei cristiani e ebrei non cristiani o ortodossi e che poi nei secoli passati, con la cristianizzazione dell'occidente ad opera dell'Impero Romano che lo aveva assunto come religione di stato, è servita a nascondere le colpe, le immoralità e le responsabilità sociali, economiche e politiche dei cristiani, delle chiese cristiane e dei regimi europei cristiani che usavano gli ebrei e l'ebraismo come capro espiatorio su cui sfogare le tensioni culturali, religiose, economiche e politiche all'interno dei vari paesi europei, oltre che a rapinare la minoranza ebraica.


Nazionalismi europei antisemiti e antisionisti
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L’antiebraeixmo e l’antixraełixmo de çerti veneti marciani
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Ebrei e non più ebrei che odiano gli ebrei e Israele
viewtopic.php?f=197&t=2469

Idiozie e odio contro Israele e gli ebrei
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Il sano nazionalismo è un valore/diritto umano fondamentale

Messaggioda Berto » mar gen 30, 2018 3:25 pm

Il nazionalismo sano e rispettoso delle leggi naturali (e perciò anche celesti e divine ma unicamente universali , dei valori, dei doveri e dei diritti umani universali che favoriscono la vita e la fraternità sono un bene per tutte le genti e per l'intera umanità.

L'amore per la propria terra dove si è nati o dove si vive o dove il destino o il disegno di qualche divinità ti ha portato a insediarvi la tua casa e quella della tua gente è uno dei più sani sentimenti, istinti naturali e universali che esistano ed è condiviso da tutte le creature animali.
Il senso della territorialità e dello spazio vitale, della propra terra o patria/matria è legato alla sopravvivenza, alle sue necessità e alle sue regole e va rispettato come uno dei principi fondamentali e universali della vita.

Quindi tutti popoli della terra hanno questo diritto, ce l'hanno anche i popoli occidentali, americani ed europei e non solo gli africani, gli asiatici e gli aborigini dei vari continenti.

È capitato che qualche popolo per varie ragioni abbia violato volontariamente o per costrizione questo diritto e ne sono nate tragedie immani.
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Re: Il sano nazionalismo è un valore/diritto umano fondament

Messaggioda Berto » mar gen 30, 2018 3:26 pm

Non tutti i nazionalisti e i nazionalismi europei sono antisemiti e antisraeliani:
io, per esempio, sono un nazionalista indipendentista veneto, spiritualmente aidolo e religiosamente non più cristiano e non sento affatto il bisogno e non trovo proprio alcuna ragione per essere antisemita, antisionista e antisraeliano, anzi il mio nazionalismo veneto trae senso e vigore dall'umanissimo nazionalismo ebraico di Israele, dal popolo ebraico con la sua millenaria e incredibile storia e dal suo infinito amore per la sua terra di Sion o di Israele o Palestina; popolo civilissimo e terra ebraica che hanno dato agli europei e al mondo la fede e l'etica cristiana e purtroppo anche le radici del conflitto cristiani e ebrei;

non lo è nemmeno l'olandese Geert Wilders, nemico acerrimo del nazismo maomettano, nato cattolico e ora agnostico.
https://it.wikipedia.org/wiki/Geert_Wilders
Geert Wilders (Venlo, 6 settembre 1963) è un politico olandese, fondatore e leader del Partito per la Libertà (PVV).
Nato nel Limburgo da una famiglia cattolica (padre olandese, madre indonesiana), è poi diventato agnostico, ma considera cristiani ed ebrei come amici ed alleati.
È stato membro del Tweede Kamer (Camera dei Deputati) dal 1998, prima per il Partito popolare per libertà e democrazia e dal 2006 per il PVV, il Partito per la Libertà, da lui fondato e di cui è il leader politico. Benché venga spesso definito "populista di destra", il suo modello, come riferito da lui stesso, non sono i partiti ultranazionalisti fondati da Jean-Marie Le Pen o da Jorg Haider, ma la linea politica di Margaret Thatcher, oltre che quella di Pim Fortuyn (anche se è intervenuto, invitato, ad un congresso della Lega Nord, partito vicino all'etnonazionalismo più che al liberalismo).
Di formazione laica e liberale, si dichiara antifascista, antislamista, anticomunista e anti-totalitario; ammira inoltre Theo van Gogh (regista assassinato da Mohammed Bouyeri, un estremista islamico), definisce Oriana Fallaci come il suo "idolo" e ha collaborato per un certo periodo con l'ex musulmana attivista per i diritti delle donne Ayaan Hirsi Ali.

Non lo è nemmeno l'austriaco Kurz
https://it.wikipedia.org/wiki/Sebastian_Kurz

Nemmeno AfD germanica odia gli ebrei
https://it.wikipedia.org/wiki/Alternati ... a_Germania

Nemmeno Salvini il leghista lo è:
MATTEO SALVINI :" Sono amico e fratello di Israele".
https://www.facebook.com/noicheamiamois ... 7213540335


Nazionalismi europei antisemiti e antisionisti
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Il sano nazionalismo è un valore/diritto umano fondamentale

Messaggioda Berto » mar gen 30, 2018 3:35 pm

Geert Wilders, il populista olandese
Feb 21, 2017

http://www.occhidellaguerra.it/geert-wi ... a-olandese

Geert Wilders è nato a Venlo nel 1963, da padre olandese e madre indonesiana. Proveniente da una famiglia cattolica, è poi diventato agnostico. Ha lavorato nel settore assicurativo prima di scendere in campo. Il cimentarsi con la politica comincia, infatti, negli anni Novanta, quando fa da “ghostwriter” per il VVD, il partito liberale, all’epoca guidato dall’ex commissario europeo Frits Bolkestein.

Nel ’98 viene eletto parlamentare, ma la notorietà arriverà solo nel 2004, quando venne espulso dal VVD per i primi bagliori di quelle che poi sarebbero divenute le sue classiche posizioni anti-islam. Bisogna infatti arrivare alla morte di Pim Fortuyn affinché Wilders acquisisca un ruolo centrale nello scacchiere politico olandese.

Nel 2006, infatti, Wilders fondò quello che sarebbe divenuto il suo partito: il Partij voor de Vrijheid (Partito per la Libertà). Sempre nel 2006, dunque, Wilders si presenta alle elezioni legislative con la sua creatura politica e conquista nove seggi. In Olanda, allora, comincia ad affermarsi quello spirito euroscettico promosso da Wilders stesso che aveva già contribuito nel 2005 ad affossare con un referendum la Costituzione europea.

Wilders continua ad accrescere i propri consensi ed il picco lo tocca tra il 2009 e il 2010, quando raccoglie percentuali superiori al 15% sia alle regionali sia alle europee. Tra il 2010 ed il 2012, poi, Wilders dà il suo appoggio esterno al governo di minoranza olandese formato da VVD e CDA (Appello Cristiano Democratico), un esecutivo guidato da Mark Rutte.

Quando Wilders ritira i suoi voti dalla maggioranza dell’esecutivo, questo cade e costringe il sistema politico olandese ad indire nuove elezioni. Nel 2012, dunque, si torna a nuove elezioni, ma a Wilders non riesce l’exploit e, anzi, ottiene solo il 10% dei consensi.

Wilders non ha mai preso spunto dai partiti o dai movimenti ultranazionalisti, tuttavia è stato incriminato per incitamento all’odio e processato in Olanda, mentre in Gran Bretagna, almeno per alcuni anni, è stato considerato una “persona non grata”.

Tuttavia, su Israele (dove ha anche vissuto), l’antisemitismo e gli omosessuali ha posizioni molto morbide ed anzi si è più spesso autodefinito un sionista. Tra le sue sottolineature pubbliche c’è anche quella che ha voluto eleggere a modello Margaret Thatcher.

La difesa dei diritti dei gay rappresenta, per Wilders, un tratto valoriale tipicamente olandese non derogabile in nessun modo. In questo senso può essere davvero definito il leader più simile a Donald Trump nel continente europeo: fiscale sull’immigrazione, ma aperto in materia di diritti.

Wilders è convintamente euroscettico: tra gli obiettivi del suo programma c’è quello di indire un referendum per l’uscita dell’Olanda dall’Ue, dall’euro e dal mercato unico. Ha più volte dichiarato di voler tornare al fiorino. Solitamente distribuisce finte e vecchie banconote olandesi ritraenti la sua faccia. Le sue idee sull’islam sono abbastanza lapalissiane: vorrebbe bandire il il Corano, che associa al “Mein Kampf” di Hitler; vorrebbe impedire l’immigrazione da Paesi musulmani. In questi anni, inoltre, ha girato un film di cui si è molto parlato,“Fitna”, una produzione che metterebbe in correlazione diretta l’islam ed il terrorismo.



Sebastian Kurz, nuovo Cancelliere austriaco, riconosce Israele come Stato ebraico
Rebecca Mieli
17 dicembre 2017

http://www.linformale.eu/sebastian-kurz ... to-ebraico

Il nuovo governo austriaco parte bene.
Oggi il Cancelliere Sebastian Kurz ha parlato di Israele come di uno stato ebraico. Il chiaro riferimento ha solo un precedente in Europa: quello di Angela Merkel. Un trentenne nazionalista che fa ben sperare per il futuro. Per il resto, la democratico-fallimentare europa ha ancora molto da imparare.
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Messaggioda Berto » mar gen 30, 2018 3:37 pm

Nazionalismo ebraico israeliano

Uno dei nazionalismi storici più indicativi ed esemplari, da manuale scolastico e universitario, su cui ragionare, riflettere e studiare, nel quale tutti gli uomini e tutti i popoli della terra possono trovarvi qualche analogia con la loro preistoria e la loro storia antica e moderna e con i loro sentimenti nazionalisti/nativisti è quello del popolo ebraico che ha avuto la fortuna, l'accortezza e l'intelligenza di documentare l'intera vicessitudine della sua lunga e travagliata esistenza in quell'insieme di libri che è la Bibbia, una fonte ricchissima per gli storici, gli etologi, gli antropologhi e tanti altri studiosi dell'esperienza umana.




Il sionismo non è invasione e nemmeno colonizzazione
viewtopic.php?f=197&t=2124

Israele una buona democrazia e una grande civiltà
viewtopic.php?f=197&t=2157

Democrazia etnica, apartheid e dhimmitudine
viewtopic.php?f=141&t=2558


Sammy Smooha ritiene che Israele possa essere considerato come l'archetipo della democrazia etnica.
https://en.wikipedia.org/wiki/Sammy_Smooha

Il nazionalismo integrale ebraico tra le due guerre mondiali (1922-1940)
http://www.academia.edu/3984260/Il_nazi ... 1922-1940_


Scuola israeliana (video palestinese)
https://www.facebook.com/Invictapalesti ... 6500464227

Gino Quarelo
Io starò sempre con gli ebrei che si difendono e sognano che i loro nemici assassini e sterminatori spariscano. Anch'io da veneto sogno qualche volta che gli italiani spariscano dalla mia terra e dalla mia vista.
I nazisti maomettani hanno sempre trattato da schiavi o da dhimmi o sterminati, sia gli ebrei che i cristiani che ogni altro diversamente religioso e pensante, è più che naturale che questi ragazzi sognino la sparizione dei loro persecutori e assassini o la loro riduzione in schiavitù così da non nuocere.
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Messaggioda Berto » mar gen 30, 2018 3:41 pm

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Messaggioda Berto » mar gen 30, 2018 3:45 pm

Legge Shoah, alta tensione fra Polonia e Israele
30 gennaio 2018

http://www.progettodreyfus.com/legge-shoah-polonia

La legge sulla Shoah sta provocando altissime tensioni fra Polonia e Israele. Un ramo del parlamento polacco, infatti, ha approvato una norma sull’Olocausto, elaborata e proposta dal ministero della Giustizia gestito da Zbigniew Ziobro, che prevede sanzioni (da una multa fino a tre anni di carcere) per tutti coloro che:
“Pubblicamente e contro i fatti attribuiscono alla nazione polacca o allo stato polacco la responsabilità o la corresponsabilità di crimini compiuti dal Terzo Reich tedesco oppure i crimini contro l’umanità, contro la pace nonché altri crimini durante la guerra”.
La norma in questione, che deve passare al vaglio del Senato e del Presidente, è alla base di quella che può diventare una crisi diplomatica fra Polonia e Israele.
Il premier dello Stato ebraico Benjamin Netanyahu ha dichiarato che il testo della legge “va cambiato”:
“Non abbiamo alcuna tolleranza per la falsificazione della verità, per la riscrittura della storia o per la negazione dell’Olocausto”.
Secca e perentoria la risposta di Varsavia, che tramite la portavoce del partito al governo (Pis) e vice presidente del parlamento polacco, Beata Mazurek, ha fatto sapere:
“Non cambieremo nulla nella legge sull’Istituto per la memoria nazionale. Basta con le accuse contro la Polonia e ai polacchi per i crimini tedeschi”.
Il governo polacco sta tentando di riscrivere la storia, scaricando le proprie responsabilità sulla Shoah esclusivamente sul Terzo Reich.
La realtà è ben diversa. La Polonia non fu quel teatro inconsapevole della Shoah, che l’attuale governo vuole far credere. Sicuramente il territorio polacco, insieme ad altri, venne scelto dalla Germania per costruire i molti campi di sterminio, ma le responsabilità polacche rimangono enormi.
Molti polacchi hanno tradito gli ebrei, sapendo perfettamente il destino a cui sarebbero andati incontro.
Molti polacchi erano a conoscenza della sorte degli ebrei in territorio polacco.
Molti polacchi hanno avallato il progetto della “soluzione finale”.
Molti polacchi hanno fatto davvero poco per aiutare gli ebrei protagonisti della difesa del Ghetto di Varsavia.






Alberto Pento
Ci si liberi del senso di colpa verso gli ebrei riconoscendo il pregiudizio cristiano antigiudaico (dovuto alla falsa accusa di deicidio e al non riconoscimento della divinità di Cristo da parte degli ebrei ortodossi) e le assurdità naziste antisemite.
Io da quando ho smesso di essere cristiano cattolico romano e mi sono fatto "aidolo" non trovo in me alcun motivo per essere antisemita, antigiudeo, antisionista e antisraeliano, anzi amo di più gli ebrei del mondo e di Israele. Io non sono discendente di Abramo come non lo sono di Enea. Non provo alcuna avversione e odio etnico o culturale o religioso per gli ebrei e Israele che è uno stato che a me non ha mai fatto del male, che mi difende dal nazismo maomettano e che è un buon esempio di democrazia solida e rispettosa delle minoranze e dei Diritti Umani Universali Si pensi che il pregiudizio razziale ed etnico antisemita è una evoluzione del pregiudizio religioso cristiano nato in seno allo stesso ebraismo, esso trova origine nel conflitto tra l'ortodossia ebraica farisiaca e l'eresia ebraica cristiana, Cristo era un rabbino ebreo, vissuto da ebreo e morto da ebreo, ucciso dai romani che poi divenuti cristiani hanno alimentato a dismisura questo odio verso gli ebrei che non hanno riconosciuto alcuna divinità messianica in Gesù.
Il sano nazionalismo dei vari paesi e popoli europei non ha proprio alcun bisogno di essere antisemita e di negare le persecuzioni degli ebrei inflitte lungo i secoli fino alla Shoah. Ammetterlo sarebbe una liberazione per tutti e i sani nazionalismi europei ne trarrebbero vantaggio e non sarebbero più ricattabili né al loro interno né dall'esterno.
Anche Israele il paese stato-nazione, la Terra Promessa degli ebrei è una buona democrazia etnica (culturale e religiosa) e il sentimento dei suoi abitanti e cittadini è quello di un sano, naturale e universale nazionalismo.
Facciamo come gli ebrei, amiamo la nostra terra come loro amano la loro Israele e riconosciamo le nostre colpe verso di loro tenendo conto che sono dovute in parte alla religione cristiana che da loro stessi ci arriva e che ci ha preso nel suo vortice che per taluni è idolatra e fanatico.
Come risarcimento (...) riconosciamo Gersualemme come capitale di Israele e sosteniamo Israele nella sua lotta contro il nazismo maomettano palestinese, iraniano e di ogni altro paese che lo minacci o tenti di fagli del male.



Si liberi l'Europa dai sensi di colpa, dai miti e dai pregiudizi
viewtopic.php?f=92&t=2669



ONORE ALLE VITTIME DELL’OLOCAUSTO. LA STORIA DI INCREDIBILE BELLEZZA DI IRENA SENDLER

Nel commemorare la tremenda tragedia dell'Olocausto, oggi si celebra la vita di Coloro che sono stati torturati, schiavizzati ed assassinati da un regime diabolico.
Che il ricordo di questi Innocenti, l’insegnamento lasciatoci dal Loro sacrificio, e l’orrore che ha marchiato l’esistenza di migliaia di Individui e Famiglie, non venga mai meno.
Che sempre, ma specialmente in questo tempo di pericolo, ognuno di noi tenga alta la fiamma della liberta` e della santita` della vita. Per onorare quelli a cui la liberta` e la vita sono state negate, e per difendere ad ogni costo quanto e` sacro e inviolabile.
Mentre il totalitarismo nazista oscurava l’Europa, si moltiplicavano esempi di eroismo, altruismo, abnegazione ed estremo coraggio. Uno di questi, una storia di assoluta bellezza, mi viene indicata da Astrid Stötter e Marisa Muraca.
Irena Sendler, infermiera cattolica polacca, fece uscire dal ghetto di Varsavia oltre 2500 bambini ebrei, trasportandoli con la sua ambulanza sotto la falsa pretesa di un’epidemia di tifo, cosi` salvandoli dalla deportazione nei campi di concentramento. Una volta fuori dal ghetto, Irena forniva ai bambini documenti falsi, affidandoli a famiglie cristiane o ai conventi, ed annotando puntigliosamente i loro veri nomi, nella speranza di riconsegnarli un giorno ai loro genitori.
Arrestata dalla Gestapo, torturata ferocemente - braccia e gambe le vennero spezzate, tanto che rimase inferma per il resto della sua vita – Irena non rivelo` alcun segreto. Condannata a morte dai nazisti, venne salvata dalla Resistenza polacca, con cui opero’ instancabilmente fino alla fine della Guerra, nonostante le sue menomazioni, ad organizzare il salvataggio dei bambini ebrei.
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Messaggioda Berto » mar gen 30, 2018 3:47 pm

L'ipocrita e pretestuosa distinzione tra patriottismo e nazionalismo dei vescovi polacchi

Polonia: Giornata dell’ebraismo, le celebrazioni. Appelli dei vescovi contro il nazionalismo
18 gennaio 2018

https://www.agensir.it/quotidiano/2018/ ... zionalismo

“È necessaria un’ulteriore e più approfondita formazione” affinché la società polacca sappia riconoscere il sentimento patriottico dal nazionalismo che spesso risulta nemico di altre fedi e culture: lo scrive il presidente dei vescovi polacchi, mons. Stanislaw Gadecki. in occasione della XXI Giornata dell’ebraismo, che da oltre vent’anni precede la Settimana di preghiera per unità dei cristiani. Il messaggio contiene un’indiretta critica delle manifestazioni nazionaliste, verificatesi anche davanti al santuario di Jasna Gora, dove la settimana scorsa un gruppo di pellegrini composto da tifosi delle squadre di calcio nazionali, e munito di striscioni con croci celtiche, si è scontrato con delle persone venute appositamente per dimostrare la loro contrarietà all’idea di una “Polonia solo per polacchi”. “Tali eventi richiedono una valutazione decisamente negativa”, ha ribadito invece il card. Kazimierz Nycz esprimendo il disappunto per quanto accaduto. Il porporato, presiedendo ieri sera le celebrazioni della Giornata dell’ebraismo, ha condannato coloro “che ovunque cerchino dei nemici”, criticando aspramente l’atteggiamento che “unito alla mancanza di un’approfondita conoscenza della storia recente, faccia risorgere i demoni del passato”. In occasione della Giornata presso il museo della cultura ebraica a Varsavia è stata organizzata una conferenza dedicata alla pace, mentre le celebrazioni religiose proseguiranno sabato presso la ricostruita sinagoga dei coniugi Nozyk al centro della capitale polacca.


Patriottismo
https://it.wikipedia.org/wiki/Patriottismo
Il patriottismo indica l'attitudine di gruppi o individui favorevole alla patria. Di norma esso si riferisce ad uno Stato-nazione, ma la patria (o madrepatria) può anche essere una regione o una città. Si esprime attraverso una molteplicità di sentimenti quali: orgoglio per i progressi conseguiti o la cultura sviluppata dalla patria, il desiderio di conservarne il carattere ed i costumi, l'identificazione con altri membri della nazione.
Il patriottismo ha anche una connotazione etica poiché implica che la madrepatria (comunque definita) sia uno standard o un valore morale in sé, come esprimono formule quali "per la Patria, nel bene e nel male". Ai patrioti si richiede, inoltre, di anteporre gli interessi della nazione anche ai propri ed a quelli dello stesso gruppo di appartenenza il che, in tempo di guerra, può anche significare mettere a rischio o donare la propria vita. Anche per questo la morte in battaglia per la madrepatria è l'archetipo estremo di patriottismo.

Nazionalismo
https://it.wikipedia.org/wiki/Nazionalismo
Si definisce nazionalismo quell'insieme di idee, dottrine e movimenti che sostengono l'importanza del concetto di identità nazionale e di Nazione, intesa come collettività ritenuta depositaria di valori tipici e consolidati del patrimonio culturale e spirituale di un popolo/etnìa, essendo tale patrimonio la risultante di uno specifico percorso storico. Secondo alcuni fu proprio l'illustre scienziato Andrea Guarnieri De La Riveira a definire il nazionalismo come un concetto di esaltazione della nazionalità.



Si prenda il patriottismo risorgimentale italiano, il patriottismo nazional fascista italiano, il patriottismo comunista e progressita con il suo statalismo e internazionalismo, si prenda il patriottismo cattolico italiano,
si osservi il loro particolare patriottismo e nazionalismo, la loro irrispettosità per le diversità etniche (culturali e lingusitiche), la loro mancanza di democraticità, la loro assoluta mancanza di rispetto per la vita e i beni del popolo, della gente comune, della maggioranza delle popolazioni; e la loro retorica unitarista, statalista nelle scuole, nei media, nelle chiese.
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