Legge Shoah, alta tensione fra Polonia e Israele30 gennaio 2018
http://www.progettodreyfus.com/legge-shoah-polonia La legge sulla Shoah sta provocando altissime tensioni fra Polonia e Israele. Un ramo del parlamento polacco, infatti, ha approvato una norma sull’Olocausto, elaborata e proposta dal ministero della Giustizia gestito da Zbigniew Ziobro, che prevede sanzioni (da una multa fino a tre anni di carcere) per tutti coloro che:
“Pubblicamente e contro i fatti attribuiscono alla nazione polacca o allo stato polacco la responsabilità o la corresponsabilità di crimini compiuti dal Terzo Reich tedesco oppure i crimini contro l’umanità, contro la pace nonché altri crimini durante la guerra”.
La norma in questione, che deve passare al vaglio del Senato e del Presidente, è alla base di quella che può diventare una crisi diplomatica fra Polonia e Israele.
Il premier dello Stato ebraico Benjamin Netanyahu ha dichiarato che il testo della legge “va cambiato”:
“Non abbiamo alcuna tolleranza per la falsificazione della verità, per la riscrittura della storia o per la negazione dell’Olocausto”.
Secca e perentoria la risposta di Varsavia, che tramite la portavoce del partito al governo (Pis) e vice presidente del parlamento polacco, Beata Mazurek, ha fatto sapere:
“Non cambieremo nulla nella legge sull’Istituto per la memoria nazionale. Basta con le accuse contro la Polonia e ai polacchi per i crimini tedeschi”.
Il governo polacco sta tentando di riscrivere la storia, scaricando le proprie responsabilità sulla Shoah esclusivamente sul Terzo Reich.
La realtà è ben diversa. La Polonia non fu quel teatro inconsapevole della Shoah, che l’attuale governo vuole far credere. Sicuramente il territorio polacco, insieme ad altri, venne scelto dalla Germania per costruire i molti campi di sterminio, ma le responsabilità polacche rimangono enormi.
Molti polacchi hanno tradito gli ebrei, sapendo perfettamente il destino a cui sarebbero andati incontro.
Molti polacchi erano a conoscenza della sorte degli ebrei in territorio polacco.
Molti polacchi hanno avallato il progetto della “soluzione finale”.
Molti polacchi hanno fatto davvero poco per aiutare gli ebrei protagonisti della difesa del Ghetto di Varsavia.
Alberto PentoCi si liberi del senso di colpa verso gli ebrei riconoscendo il pregiudizio cristiano antigiudaico (dovuto alla falsa accusa di deicidio e al non riconoscimento della divinità di Cristo da parte degli ebrei ortodossi) e le assurdità naziste antisemite.
Io da quando ho smesso di essere cristiano cattolico romano e mi sono fatto "aidolo" non trovo in me alcun motivo per essere antisemita, antigiudeo, antisionista e antisraeliano, anzi amo di più gli ebrei del mondo e di Israele. Io non sono discendente di Abramo come non lo sono di Enea. Non provo alcuna avversione e odio etnico o culturale o religioso per gli ebrei e Israele che è uno stato che a me non ha mai fatto del male, che mi difende dal nazismo maomettano e che è un buon esempio di democrazia solida e rispettosa delle minoranze e dei Diritti Umani Universali Si pensi che il pregiudizio razziale ed etnico antisemita è una evoluzione del pregiudizio religioso cristiano nato in seno allo stesso ebraismo, esso trova origine nel conflitto tra l'ortodossia ebraica farisiaca e l'eresia ebraica cristiana, Cristo era un rabbino ebreo, vissuto da ebreo e morto da ebreo, ucciso dai romani che poi divenuti cristiani hanno alimentato a dismisura questo odio verso gli ebrei che non hanno riconosciuto alcuna divinità messianica in Gesù.
Il sano nazionalismo dei vari paesi e popoli europei non ha proprio alcun bisogno di essere antisemita e di negare le persecuzioni degli ebrei inflitte lungo i secoli fino alla Shoah. Ammetterlo sarebbe una liberazione per tutti e i sani nazionalismi europei ne trarrebbero vantaggio e non sarebbero più ricattabili né al loro interno né dall'esterno.
Anche Israele il paese stato-nazione, la Terra Promessa degli ebrei è una buona democrazia etnica (culturale e religiosa) e il sentimento dei suoi abitanti e cittadini è quello di un sano, naturale e universale nazionalismo.
Facciamo come gli ebrei, amiamo la nostra terra come loro amano la loro Israele e riconosciamo le nostre colpe verso di loro tenendo conto che sono dovute in parte alla religione cristiana che da loro stessi ci arriva e che ci ha preso nel suo vortice che per taluni è idolatra e fanatico.
Come risarcimento (...) riconosciamo Gersualemme come capitale di Israele e sosteniamo Israele nella sua lotta contro il nazismo maomettano palestinese, iraniano e di ogni altro paese che lo minacci o tenti di fagli del male.Si liberi l'Europa dai sensi di colpa, dai miti e dai pregiudiziviewtopic.php?f=92&t=2669ONORE ALLE VITTIME DELL’OLOCAUSTO. LA STORIA DI INCREDIBILE BELLEZZA DI IRENA SENDLER
Nel commemorare la tremenda tragedia dell'Olocausto, oggi si celebra la vita di Coloro che sono stati torturati, schiavizzati ed assassinati da un regime diabolico.
Che il ricordo di questi Innocenti, l’insegnamento lasciatoci dal Loro sacrificio, e l’orrore che ha marchiato l’esistenza di migliaia di Individui e Famiglie, non venga mai meno.
Che sempre, ma specialmente in questo tempo di pericolo, ognuno di noi tenga alta la fiamma della liberta` e della santita` della vita. Per onorare quelli a cui la liberta` e la vita sono state negate, e per difendere ad ogni costo quanto e` sacro e inviolabile.
Mentre il totalitarismo nazista oscurava l’Europa, si moltiplicavano esempi di eroismo, altruismo, abnegazione ed estremo coraggio. Uno di questi, una storia di assoluta bellezza, mi viene indicata da Astrid Stötter e Marisa Muraca.
Irena Sendler, infermiera cattolica polacca, fece uscire dal ghetto di Varsavia oltre 2500 bambini ebrei, trasportandoli con la sua ambulanza sotto la falsa pretesa di un’epidemia di tifo, cosi` salvandoli dalla deportazione nei campi di concentramento. Una volta fuori dal ghetto, Irena forniva ai bambini documenti falsi, affidandoli a famiglie cristiane o ai conventi, ed annotando puntigliosamente i loro veri nomi, nella speranza di riconsegnarli un giorno ai loro genitori.
Arrestata dalla Gestapo, torturata ferocemente - braccia e gambe le vennero spezzate, tanto che rimase inferma per il resto della sua vita – Irena non rivelo` alcun segreto. Condannata a morte dai nazisti, venne salvata dalla Resistenza polacca, con cui opero’ instancabilmente fino alla fine della Guerra, nonostante le sue menomazioni, ad organizzare il salvataggio dei bambini ebrei.