L'assurda, irragionevole e idolatra eresia cristiana

Re: L' assurda, irragionevole e idolatra eresia cristiana

Messaggioda Berto » mar mag 02, 2017 10:03 pm

On caołaoro de l'eidolatria creistiana
viewtopic.php?f=199&t=2213



Testo integrale della Dichiarazione comune firmata da Francesco e Kirill
Firma della Dichiarazione comune - RV
12/02/2016

http://it.radiovaticana.va/news/2016/02 ... ll/1208123

1. Per volontà di Dio Padre dal quale viene ogni dono, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, e con l’aiuto dello Spirito Santo Consolatore, noi, Papa Francesco e Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, ci siamo incontrati oggi a L’Avana. Rendiamo grazie a Dio, glorificato nella Trinità, per questo incontro, il primo nella storia. Con gioia ci siamo ritrovati come fratelli nella fede cristiana che si incontrano per «parlare a viva voce» (2 Gv 12), da cuore a cuore, e discutere dei rapporti reciproci tra le Chiese, dei problemi essenziali dei nostri fedeli e delle prospettive di sviluppo della civiltà umana.

2. Il nostro incontro fraterno ha avuto luogo a Cuba, all’incrocio tra Nord e Sud, tra Est e Ovest. Da questa isola, simbolo delle speranze del “Nuovo Mondo” e degli eventi drammatici della storia del XX secolo, rivolgiamo la nostra parola a tutti i popoli dell’America Latina e degli altri Continenti. Ci rallegriamo che la fede cristiana stia crescendo qui in modo dinamico. Il potente potenziale religioso dell’America Latina, la sua secolare tradizione cristiana, realizzata nell’esperienza personale di milioni di persone, sono la garanzia di un grande futuro per questa regione.

3. Incontrandoci lontano dalle antiche contese del “Vecchio Mondo”, sentiamo con particolare forza la necessità di un lavoro comune tra cattolici e ortodossi, chiamati, con dolcezza e rispetto, a rendere conto al mondo della speranza che è in noi (cfr 1 Pt 3, 15).

4. Rendiamo grazie a Dio per i doni ricevuti dalla venuta nel mondo del suo unico Figlio. Condividiamo la comune Tradizione spirituale del primo millennio del cristianesimo. I testimoni di questa Tradizione sono la Santissima Madre di Dio, la Vergine Maria, e i Santi che veneriamo. Tra loro ci sono innumerevoli martiri che hanno testimoniato la loro fedeltà a Cristo e sono diventati “seme di cristiani”.

5. Nonostante questa Tradizione comune dei primi dieci secoli, cattolici e ortodossi, da quasi mille anni, sono privati della comunione nell’Eucaristia. Siamo divisi da ferite causate da conflitti di un passato lontano o recente, da divergenze, ereditate dai nostri antenati, nella comprensione e l’esplicitazione della nostra fede in Dio, uno in tre Persone – Padre, Figlio e Spirito Santo. Deploriamo la perdita dell’unità, conseguenza della debolezza umana e del peccato, accaduta nonostante la Preghiera sacerdotale di Cristo Salvatore: «Perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola» (Gv 17, 21).

6. Consapevoli della permanenza di numerosi ostacoli, ci auguriamo che il nostro incontro possa contribuire al ristabilimento di questa unità voluta da Dio, per la quale Cristo ha pregato. Possa il nostro incontro ispirare i cristiani di tutto il mondo a pregare il Signore con rinnovato fervore per la piena unità di tutti i suoi discepoli. In un mondo che attende da noi non solo parole ma gesti concreti, possa questo incontro essere un segno di speranza per tutti gli uomini di buona volontà!

7. Nella nostra determinazione a compiere tutto ciò che è necessario per superare le divergenze storiche che abbiamo ereditato, vogliamo unire i nostri sforzi per testimoniare il Vangelo di Cristo e il patrimonio comune della Chiesa del primo millennio, rispondendo insieme alle sfide del mondo contemporaneo. Ortodossi e cattolici devono imparare a dare una concorde testimonianza alla verità in ambiti in cui questo è possibile e necessario. La civiltà umana è entrata in un periodo di cambiamento epocale. La nostra coscienza cristiana e la nostra responsabilità pastorale non ci autorizzano a restare inerti di fronte alle sfide che richiedono una risposta comune.

8. Il nostro sguardo si rivolge in primo luogo verso le regioni del mondo dove i cristiani sono vittime di persecuzione. In molti paesi del Medio Oriente e del Nord Africa i nostri fratelli e sorelle in Cristo vengono sterminati per famiglie, villaggi e città intere. Le loro chiese sono devastate e saccheggiate barbaramente, i loro oggetti sacri profanati, i loro monumenti distrutti. In Siria, in Iraq e in altri paesi del Medio Oriente, constatiamo con dolore l’esodo massiccio dei cristiani dalla terra dalla quale cominciò a diffondersi la nostra fede e dove essi hanno vissuto, fin dai tempi degli apostoli, insieme ad altre comunità religiose.

9. Chiediamo alla comunità internazionale di agire urgentemente per prevenire l’ulteriore espulsione dei cristiani dal Medio Oriente. Nell’elevare la voce in difesa dei cristiani perseguitati, desideriamo esprimere la nostra compassione per le sofferenze subite dai fedeli di altre tradizioni religiose diventati anch’essi vittime della guerra civile, del caos e della violenza terroristica.

10. In Siria e in Iraq la violenza ha già causato migliaia di vittime, lasciando milioni di persone senza tetto né risorse. Esortiamo la comunità internazionale ad unirsi per porre fine alla violenza e al terrorismo e, nello stesso tempo, a contribuire attraverso il dialogo ad un rapido ristabilimento della pace civile. È essenziale assicurare un aiuto umanitario su larga scala alle popolazioni martoriate e ai tanti rifugiati nei paesi confinanti. Chiediamo a tutti coloro che possono influire sul destino delle persone rapite, fra cui i Metropoliti di Aleppo, Paolo e Giovanni Ibrahim, sequestrati nel mese di aprile del 2013, di fare tutto ciò che è necessario per la loro rapida liberazione.

11. Eleviamo le nostre preghiere a Cristo, il Salvatore del mondo, per il ristabilimento della pace in Medio Oriente che è “il frutto della giustizia” (cfr Is 32, 17), affinché si rafforzi la convivenza fraterna tra le varie popolazioni, le Chiese e le religioni che vi sono presenti, per il ritorno dei rifugiati nelle loro case, la guarigione dei feriti e il riposo dell’anima degli innocenti uccisi. Ci rivolgiamo, con un fervido appello, a tutte le parti che possono essere coinvolte nei conflitti perché mostrino buona volontà e siedano al tavolo dei negoziati. Al contempo, è necessario che la comunità internazionale faccia ogni sforzo possibile per porre fine al terrorismo con l’aiuto di azioni comuni, congiunte e coordinate. Facciamo appello a tutti i paesi coinvolti nella lotta contro il terrorismo, affinché agiscano in maniera responsabile e prudente. Esortiamo tutti i cristiani e tutti i credenti in Dio a pregare con fervore il provvidente Creatore del mondo perché protegga il suo creato dalla distruzione e non permetta una nuova guerra mondiale. Affinché la pace sia durevole ed affidabile, sono necessari specifici sforzi volti a riscoprire i valori comuni che ci uniscono, fondati sul Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo.

12. Ci inchiniamo davanti al martirio di coloro che, a costo della propria vita, testimoniano la verità del Vangelo, preferendo la morte all’apostasia di Cristo. Crediamo che questi martiri del nostro tempo, appartenenti a varie Chiese, ma uniti da una comune sofferenza, sono un pegno dell’unità dei cristiani. È a voi, che soffrite per Cristo, che si rivolge la parola dell’apostolo: «Carissimi, … nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi perché anche nella rivelazione della Sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare» (1 Pt 4, 12-13).

13. In quest’epoca inquietante, il dialogo interreligioso è indispensabile. Le differenze nella comprensione delle verità religiose non devono impedire alle persone di fedi diverse di vivere nella pace e nell’armonia. Nelle circostanze attuali, i leader religiosi hanno la responsabilità particolare di educare i loro fedeli in uno spirito rispettoso delle convinzioni di coloro che appartengono ad altre tradizioni religiose. Sono assolutamente inaccettabili i tentativi di giustificare azioni criminali con slogan religiosi. Nessun crimine può essere commesso in nome di Dio, «perché Dio non è un Dio di disordine, ma di pace» (1 Cor 14, 33).

14. Nell’affermare l’alto valore della libertà religiosa, rendiamo grazie a Dio per il rinnovamento senza precedenti della fede cristiana che sta accadendo ora in Russia e in molti paesi dell’Europa orientale, dove i regimi atei hanno dominato per decenni. Oggi le catene dell’ateismo militante sono spezzate e in tanti luoghi i cristiani possono liberamente professare la loro fede. In un quarto di secolo, vi sono state costruite decine di migliaia di nuove chiese, e aperti centinaia di monasteri e scuole teologiche. Le comunità cristiane portano avanti un’importante attività caritativa e sociale, fornendo un’assistenza diversificata ai bisognosi. Ortodossi e cattolici spesso lavorano fianco a fianco. Essi attestano l’esistenza dei fondamenti spirituali comuni della convivenza umana, testimoniando i valori del Vangelo.

15. Allo stesso tempo, siamo preoccupati per la situazione in tanti paesi in cui i cristiani si scontrano sempre più frequentemente con una restrizione della libertà religiosa, del diritto di testimoniare le proprie convinzioni e la possibilità di vivere conformemente ad esse. In particolare, constatiamo che la trasformazione di alcuni paesi in società secolarizzate, estranee ad ogni riferimento a Dio ed alla sua verità, costituisce una grave minaccia per la libertà religiosa. È per noi fonte di inquietudine l’attuale limitazione dei diritti dei cristiani, se non addirittura la loro discriminazione, quando alcune forze politiche, guidate dall’ideologia di un secolarismo tante volte assai aggressivo, cercano di spingerli ai margini della vita pubblica.

16. Il processo di integrazione europea, iniziato dopo secoli di sanguinosi conflitti, è stato accolto da molti con speranza, come una garanzia di pace e di sicurezza. Tuttavia, invitiamo a rimanere vigili contro un’integrazione che non sarebbe rispettosa delle identità religiose. Pur rimanendo aperti al contributo di altre religioni alla nostra civiltà, siamo convinti che l’Europa debba restare fedele alle sue radici cristiane. Chiediamo ai cristiani dell’Europa orientale e occidentale di unirsi per testimoniare insieme Cristo e il Vangelo, in modo che l’Europa conservi la sua anima formata da duemila anni di tradizione cristiana.

17. Il nostro sguardo si rivolge alle persone che si trovano in situazioni di grande difficoltà, che vivono in condizioni di estremo bisogno e di povertà mentre crescono le ricchezze materiali dell’umanità. Non possiamo rimanere indifferenti alla sorte di milioni di migranti e di rifugiati che bussano alla porta dei paesi ricchi. Il consumo sfrenato, come si vede in alcuni paesi più sviluppati, sta esaurendo gradualmente le risorse del nostro pianeta. La crescente disuguaglianza nella distribuzione dei beni terreni aumenta il sentimento d’ingiustizia nei confronti del sistema di relazioni internazionali che si è stabilito.

18. Le Chiese cristiane sono chiamate a difendere le esigenze della giustizia, il rispetto per le tradizioni dei popoli e un’autentica solidarietà con tutti coloro che soffrono. Noi, cristiani, non dobbiamo dimenticare che «Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio» (1 Cor 1, 27-29).

19. La famiglia è il centro naturale della vita umana e della società. Siamo preoccupati dalla crisi della famiglia in molti paesi. Ortodossi e cattolici condividono la stessa concezione della famiglia e sono chiamati a testimoniare che essa è un cammino di santità, che testimonia la fedeltà degli sposi nelle loro relazioni reciproche, la loro apertura alla procreazione e all’educazione dei figli, la solidarietà tra le generazioni e il rispetto per i più deboli.

20. La famiglia si fonda sul matrimonio, atto libero e fedele di amore di un uomo e di una donna. È l’amore che sigilla la loro unione ed insegna loro ad accogliersi reciprocamente come dono. Il matrimonio è una scuola di amore e di fedeltà. Ci rammarichiamo che altre forme di convivenza siano ormai poste allo stesso livello di questa unione, mentre il concetto di paternità e di maternità come vocazione particolare dell’uomo e della donna nel matrimonio, santificato dalla tradizione biblica, viene estromesso dalla coscienza pubblica.

21. Chiediamo a tutti di rispettare il diritto inalienabile alla vita. Milioni di bambini sono privati della possibilità stessa di nascere nel mondo. La voce del sangue di bambini non nati grida verso Dio (cfr Gen 4, 10). Lo sviluppo della cosiddetta eutanasia fa sì che le persone anziane e gli infermi inizino a sentirsi un peso eccessivo per le loro famiglie e la società in generale. Siamo anche preoccupati dallo sviluppo delle tecniche di procreazione medicalmente assistita, perché la manipolazione della vita umana è un attacco ai fondamenti dell’esistenza dell’uomo, creato ad immagine di Dio. Riteniamo che sia nostro dovere ricordare l’immutabilità dei principi morali cristiani, basati sul rispetto della dignità dell’uomo chiamato alla vita, secondo il disegno del Creatore.

22. Oggi, desideriamo rivolgerci in modo particolare ai giovani cristiani. Voi, giovani, avete come compito di non nascondere il talento sotto terra (cfr Mt 25, 25), ma di utilizzare tutte le capacità che Dio vi ha dato per confermare nel mondo le verità di Cristo, per incarnare nella vostra vita i comandamenti evangelici dell’amore di Dio e del prossimo. Non abbiate paura di andare controcorrente, difendendo la verità di Dio, alla quale odierne norme secolari sono lontane dal conformarsi sempre.

23. Dio vi ama e aspetta da ciascuno di voi che siate Suoi discepoli e apostoli. Siate la luce del mondo affinché coloro che vi circondano, vedendo le vostre opere buone, rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli (cfr Mt 5, 14, 16). Educate i vostri figli nella fede cristiana, trasmettete loro la perla preziosa della fede (cfr Mt 13, 46) che avete ricevuta dai vostri genitori ed antenati. Ricordate che «siete stati comprati a caro prezzo» (1 Cor 6, 20), al costo della morte in croce dell’Uomo-Dio Gesù Cristo.

24. Ortodossi e cattolici sono uniti non solo dalla comune Tradizione della Chiesa del primo millennio, ma anche dalla missione di predicare il Vangelo di Cristo nel mondo di oggi. Questa missione comporta il rispetto reciproco per i membri delle comunità cristiane ed esclude qualsiasi forma di proselitismo. Non siamo concorrenti ma fratelli, e da questo concetto devono essere guidate tutte le nostre azioni reciproche e verso il mondo esterno. Esortiamo i cattolici e gli ortodossi di tutti i paesi ad imparare a vivere insieme nella pace e nell’amore, e ad avere «gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti» (Rm 15, 5). Non si può quindi accettare l’uso di mezzi sleali per incitare i credenti a passare da una Chiesa ad un’altra, negando la loro libertà religiosa o le loro tradizioni. Siamo chiamati a mettere in pratica il precetto dell’apostolo Paolo: «Mi sono fatto un punto di onore di non annunziare il vangelo se non dove ancora non era giunto il nome di Cristo, per non costruire su un fondamento altrui» (Rm 15, 20).

25. Speriamo che il nostro incontro possa anche contribuire alla riconciliazione, là dove esistono tensioni tra greco-cattolici e ortodossi. Oggi è chiaro che il metodo dell’“uniatismo” del passato, inteso come unione di una comunità all’altra, staccandola dalla sua Chiesa, non è un modo che permette di ristabilire l’unità. Tuttavia, le comunità ecclesiali apparse in queste circostanze storiche hanno il diritto di esistere e di intraprendere tutto ciò che è necessario per soddisfare le esigenze spirituali dei loro fedeli, cercando nello stesso tempo di vivere in pace con i loro vicini. Ortodossi e greco-cattolici hanno bisogno di riconciliarsi e di trovare forme di convivenza reciprocamente accettabili.

26. Deploriamo lo scontro in Ucraina che ha già causato molte vittime, innumerevoli ferite ad abitanti pacifici e gettato la società in una grave crisi economica ed umanitaria. Invitiamo tutte le parti del conflitto alla prudenza, alla solidarietà sociale e all’azione per costruire la pace. Invitiamo le nostre Chiese in Ucraina a lavorare per pervenire all’armonia sociale, ad astenersi dal partecipare allo scontro e a non sostenere un ulteriore sviluppo del conflitto.

27. Auspichiamo che lo scisma tra i fedeli ortodossi in Ucraina possa essere superato sulla base delle norme canoniche esistenti, che tutti i cristiani ortodossi dell’Ucraina vivano nella pace e nell’armonia, e che le comunità cattoliche del Paese vi contribuiscano, in modo da far vedere sempre di più la nostra fratellanza cristiana.

28. Nel mondo contemporaneo, multiforme eppure unito da un comune destino, cattolici e ortodossi sono chiamati a collaborare fraternamente nell’annuncio della Buona Novella della salvezza, a testimoniare insieme la dignità morale e la libertà autentica della persona, «perché il mondo creda» (Gv 17, 21). Questo mondo, in cui scompaiono progressivamente i pilastri spirituali dell’esistenza umana, aspetta da noi una forte testimonianza cristiana in tutti gli ambiti della vita personale e sociale. Dalla nostra capacità di dare insieme testimonianza dello Spirito di verità in questi tempi difficili dipende in gran parte il futuro dell’umanità.

29. In questa ardita testimonianza della verità di Dio e della Buona Novella salvifica, ci sostenga l’Uomo-Dio Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore, che ci fortifica spiritualmente con la sua infallibile promessa: «Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo Regno» (Lc 12, 32)! Cristo è fonte di gioia e di speranza. La fede in Lui trasfigura la vita umana, la riempie di significato. Di ciò si sono potuti convincere, attraverso la loro esperienza, tutti coloro a cui si possono applicare le parole dell’apostolo Pietro: «Voi, che un tempo eravate non-popolo, ora invece siete il popolo di Dio; voi, un tempo esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia» (1 Pt 2, 10).

30. Pieni di gratitudine per il dono della comprensione reciproca espresso durante il nostro incontro, guardiamo con speranza alla Santissima Madre di Dio, invocandola con le parole di questa antica preghiera: “Sotto il riparo della tua misericordia, ci rifugiamo, Santa Madre di Dio”. Che la Beata Vergine Maria, con la sua intercessione, incoraggi alla fraternità coloro che la venerano, perché siano riuniti, al tempo stabilito da Dio, nella pace e nell’armonia in un solo popolo di Dio, per la gloria della Santissima e indivisibile Trinità!
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: L' assurda, irragionevole e idolatra eresia cristiana

Messaggioda Berto » mar mag 02, 2017 10:09 pm

Amare e aiutare chi ti fa del male non è un bene ma un male
viewtopic.php?f=141&t=2542

https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 7401811401
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: L' assurda, irragionevole e idolatra eresia cristiana

Messaggioda Berto » ven mag 05, 2017 7:28 pm

Non seguite l'idolatra fanatico cristiano Bergoglio che vi porta alla morte.

Questo è un fanatico cristiano che vorrebbe tutti i cristiani sulla croce a morire martiri come il loro maestro salvatore, magari crocifissi o sgozzati dai nazisti maomettani, dopo aver abbandonato tutti i loro beni, le loro case, le loro famiglie, i loro figli, i loro ammalati, i loro vecchi, la loro terra o patria ed essersi dati completamente a Cristo-Dio, vivendo di provvidenza divina, di manna dal cielo e di miracoli che moltiplicano a volontà il pane, il salame e il vino.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... tore-1.jpg
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: L' assurda, irragionevole e idolatra eresia cristiana

Messaggioda Berto » sab mag 06, 2017 8:17 am

La fede vera non ha bisogno di rivelatori e di essere artificialmente indotta con culti religiosi e non esiste per miracolo o per grazia divina particolare, essa esiste di per sé in modo naturale nel cuore di ogni creatura, è lì latente e di cui spesso si è inconsapevoli, ma basta solo disvelarla alla coscienza e poi essa non scomparità più e resterà sempre presente anche nella coscienza.
Sono le fedi false delle religioni, artificialmente indotte, che hanno bisogno di pratiche assurde per tenerle presenti e attive nella coscienza; pratiche che sempre generano ossessione e fanatismo. È la falsità che per farsi verità necessita della violenza e delle assurdità proprie dell'ossessione e del fanatismo che come nel caso più evidente dell'Islam producono soltanto orrore e terrore.
La vera fede è innata, naturale e universale e contiene tutti i valori spirituali essenziali ed è comune a tutte le crature e a tutto il creato e non altro è che il sentire, intuire spesso inconsapevole e la coscienza della presenza del Creatore o di Dio nel Creato in noi, ossia in tutte le cose, in tutti i luoghi e in ogni tempo.
Essa non ha bisogno di profeti, di rivelatori, di libri, di culti, di riti, di cerimonie, di preghiere, di formule magiche, di miracoli, di canti, di adorazioni, di sacrifici, di martiri, di alcuna professione di fede, di alcun giuramento, ad essa non servono preti o sacerdoti, nemmeno chiese o templi, o luoghi particolari, tantomeno dei santi che operano miracoli.



Religione e religiosità come ossessione, come grave malattia, grave disturbo della mente e dell'anima o psico-emotivo
viewtopic.php?f=141&t=2527

Cosa ci sarà mai di spirituale in questa gente, in questo culto politico-religioso dell'orrore e del terrore, nel loro pregare idolatra e ossessivo?

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... lamica.jpg
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: L' assurda, irragionevole e idolatra eresia cristiana

Messaggioda Berto » lun mag 08, 2017 7:46 am

Il Papa a 10 nuovi sacerdoti: la doppia vita dei preti è la malattia della Chiesa
Ester Palma
7 maggio

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca ... 902d.shtml

Francesco ha celebrato la Messa in san Pietro e ha raccomandato ai pastori appena ordinati: «Siete stati eletti dal Signore Gesù non per fare carriera ma per svolgere questo servizio».

«Non fate omelie troppo intellettuali, elaborate. Parlate semplice, parlate ai cuori così la predica sarà vero nutrimento. La parola senza esempio di vita non serve a niente: la doppia vita è una malattia brutta per la Chiesa ». Lo ha detto Papa Francesco ai dieci nuovi preti ordinati in Vaticano domenica mattina. E ha aggiunto, a braccio: «Siete stati eletti dal Signore Gesù non per fare carriera ma per svolgere questo servizio».

La riflessione

L’omelia di Francesco è stata anche una riflessione sul ruolo dei pastori della Chiesa di oggi: ««Siate gioiosi, siate pastori del popolo di Dio nella gioia, non dovete mai essere tristi: avete la gioia del servizio di Cristo, anche in mezzo alle sofferenze, alle incomprensioni, ai propri peccati, e per favore non siate signori, non siate chierici di Stato ma pastori del popolo di Dio». Perché, ha chiarito il Papa, «il presbitero che ha studiato molto e ha una, due o tre lauree, ma non ha imparato a portare la Croce di Cristo non serve a nessuno: sarà un buon accademico, un buon professore, ma non un buon sacerdote. Io vi chiedo per favore, in nome di Cristo e della Chiesa, di essere misericordiosi sempre, di non caricare sulle spalle dei fedeli pesi che non possono portare: Gesù rimproverò questo ai dottori della legge e li chiamò ipocriti». E poi l’invito a stare vicino agli ammalati: «Il compito forse noioso e anche doloroso, di andare a trovare chi soffre, fatelo voi. Si sta bene che vadano laici e diaconi, ma non trascurate di toccare la carne di Cristo negli ammalati, questo santifica voi vi avvicina a Cristo».

Sei i romani

Con Francesco, nella Messa di ordinazione in San Pietro, hanno celebrato il cardinale vicario Agostino Vallini, il vicegerente Filippo Iannone, i vescovi ausiliari, i superiori dei seminari interessati e i parroci degli ordinandi, sei dei quali appartengono alla diocesi di Roma. Dei diaconi della diocesi di Roma che saranno ordinati sacerdoti dal Papa quattro provengono dal Pontificio Seminario Romano Maggiore: Andreas Biancucci, romano di 28 anni; Dario Loi, bolognese, che con i suoi 26 anni è il più giovane ; Mattia Pica e Gabriele Vecchione, entrambi romani, rispettivamente di 27 e di 29 anni. Due, invece, hanno studiato nel Collegio diocesano missionario di Roma «Redemptoris Mater»: Rolando Francesco Rizzuto, nato a Cosenza 28 anni fa, e Alfonso Torre Elias, 38 anni, nato a Città del Messico. Altri quattro diaconi sono stati aggregati alla ordinazione da parte del Papa: Andrea Bonfanti, 38 anni, della provincia di Lecco, che si è formato nella Congregazione dei Fratelli di Nostra Signora della Misericordia; Octavio Angel Jimenez Bello, della Famiglia dei Discepoli, nato a Flor de Cantu, in Perù, 34 anni fa; David Behbud Mustafayev, 35 anni, della Prefettura apostolica dell’Azerbaigian, e il 28enne Aniello Nappo, della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno.

«I falsi pastori sono briganti»

Sui temi toccati nell’omelia dell’ordinazione, Papa Francesco è tornato anche durante il Regina Coeli in piazza San Pietro, quando ha fatto affacciare al balcone con lui quattro dei nuovi sacerdoti: «Non è sempre facile distinguere la voce del pastore buono. C’è sempre il pericolo del ladro, del brigante e del falso pastore. Il gregge, che siamo tutti noi, ha come abitazione un ovile che serve da rifugio, dove le pecore dimorano e riposano dopo le fatiche del cammino. E l’ovile ha un recinto con una porta, dove sta un guardiano. Al gregge si avvicinano diverse persone: c’è chi entra nel recinto passando dalla porta e chi vi sale da un’altra parte. Il primo è il pastore, il secondo un estraneo, che non ama le pecore». E ha concluso: «State attenti, c’è sempre il rischio di essere distratti dal frastuono di tante altre voci. Oggi siamo invitati a non lasciarci distogliere dalle false sapienze di questo mondo, ma a seguire Gesù, il Risorto, come unica guida sicura che dà senso alla nostra vita. In questa Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni, invochiamo la Vergine Maria: Lei accompagni i dieci nuovi sacerdoti che ho ordinato poco fa, e sostenga con il suo aiuto quanti sono da Lui chiamati, affinché siano pronti e generosi nel seguire la sua voce».
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: L' assurda, irragionevole e idolatra eresia cristiana

Messaggioda Berto » mer mag 10, 2017 9:52 pm

Magdi Cristiano Allam

È finita l'era dei partiti tradizionali. Lo scontro è tra il fronte globalista e quello sovranista. Perché è a rischio la democrazia

https://www.facebook.com/MagdiCristiano ... 6061062645

(Il Giornale, 8 maggio 2017) - Le elezioni presidenziali in Francia segnano la fine non solo dei partiti tradizionali di destra, di centro e di sinistra, ma del partito stesso concepito come l'istituzione che veicola il consenso dei cittadini, sostanzia l'attività politica, legittima la democrazia. È vero che ormai dal crollo del Muro di Berlino i partiti hanno perso la loro connotazione ideologica e si sono trasformati in meri ricettacoli di potere, al punto da condividere gli stessi contenuti a prescindere dalla loro collocazione politica.

Ma ora siamo ad una svolta sul piano dell'identità, della ragion d'essere e degli obiettivi. Ci troviamo di fronte ad un bivio che impone una scelta epocale: la salvaguardia degli Stati nazionali sovrani, di un modello di sviluppo che affida l'economia reale alle micro, piccole e medie imprese, un modello di società che mette al centro la famiglia naturale e la rigenerazione della popolazione autoctona, un modello di civiltà laico e liberale dalle radici ebraico-cristiane, greco-romane, umanistiche e illuministiche; oppure la confluenza degli Stati nazionali negli Stati Uniti d'Europa, il fagocitamento dell'economia reale nella grande finanza speculativa, l'omologazione dell'umanità nel meticciato antropologico promuovendo l'immigrazionismo e l'omosessualismo, l'affermazione dell'ideologia globalista incentrata sul relativismo valoriale e religioso.

Il duello tra Macron e la Le Pen ha sostanziato lo scontro tra il globalismo e il localismo, tra la macro e la micro dimensione, tra il Nuovo Ordine Mondiale e la sovranità nazionale, tra due concezioni diametralmente opposte della vita stessa.
I partiti tradizionali sono comunque morti. Da un punto di vista economico sono delle società fallite, alla ricerca spasmodica di voti e di consenso da monetizzare per mantenersi a galla. Così come politicamente hanno perso credibilità, come ormai da anni attestano gli indici di gradimento dei cittadini, al punto che ormai si votano i leader più che i partiti.

Anche in Italia dobbiamo orientarci al confronto tra due schieramenti, quello globalista che aspira agli Stati Uniti d'Europa, e quello localista che difende l'Italia sovrana. Oggi i rapporti di forza sono decisamente a favore dei globalisti. Macron non ha vinto per meriti propri, ma per una straordinaria mobilitazione contro la Le Pen, che ha visto convergere tutti gli altri principali partiti, il Presidente della Repubblica, i mezzi di comunicazione di massa, la Chiesa cattolica, i protestanti, i musulmani, gli ebrei, i massoni, la grande finanza e l'Unione Europea.

In questo contesto si modifica radicalmente la stessa sostanza della democrazia, perché sono troppi i condizionamenti che i cittadini subiscono nel processo di formazione della corretta conoscenza della realtà e della successiva elaborazione della libertà di scelta. È in atto un terremoto politico che ha già sepolto i partiti tradizionali e rischia di dare il colpo di grazia alla democrazia.



Maria Guarini

Magdi Cristiano Allam seguo sempre con interesse e condivisione i suoi commenti e apprezzo il suo coraggioso ed instancabile impegno civile e spirituale. Per questo mi permetto un'osservazione ad alcune affermazioni di questo articolo.
Ispirarsi al modello laico e liberale illuminista è una contraddizione con la radice ebraico-cristiana, greco-romana: laicità e liberalismo sono errori teologici e filosofici ancor prima che politici.
Teniamo poi presente che l'ebraismo autentico è stato portato a compimento dal Cristianesimo, mentre quello 'spurio' rabbinico scaturito dall'Assemblea di Yavne (dopo la caduta di Gerusalemme) si ostina a negare il cristianesimo.
Umanesimo e illuminismo si sono mostrati e sviluppati nella loro componente anticristiana sfociata nel nichilismo attuale e andrebbero fecondati con la Grazia di Cristo piuttosto che elogiati come modelli cui ispirarsi.
Purtroppo, in questo la Chiesa attuale è in crisi e non ci aiuta; anzi, ci disorienta. Ma abbiamo 2000 anni di Tradizione perenne e oasi di Tradizione ininterrotta che ancora cercano di 'resistere'... e confidiamo nel "Non praevalebunt" della Promessa del Signore anche se è dura e umanamente potrebbe sembrare impossibile. Ma "tutto possiamo in Colui che ci dà forza", anche se al momento stiamo vivendo la "passio Ecclesiae". Offriamo la nostra sofferenza e il nostro impegno e, con fiducia, cioè affidati e in Corde Matris dov'è anche il Figlio, andiamo avanti...



Alberto Pento
L'Europa, fortunatamente, è ben altro e molto di più delle radici greco romane e giudaico cristiane.
L'idolatria e il fanatismo cristiano non sono né la luce né la salvezza dell'Europa e del mondo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: L' assurda, irragionevole e idolatra eresia cristiana

Messaggioda Berto » sab giu 24, 2017 7:14 am

L'assurdità e la nocività del paradiso dopo morti.

Il Paradiso dopo la morte, o vita eterna è una demenzialità, una credenza assurda che deprime la vera vita che è quella sulla terra, l'unica vita che ha senso vivere e che le religioni del paradiso manipolano, svalutano, disprezzano, deprimono.


???
Papa Francesco: "Chi non accoglie non è cristiano e non entrerà nel regno dei cieli"
di Redazione- 20 Giugno 2016 alle 22:13

http://www.ilpopulista.it/news/20-Giugn ... i-non.html

Bergoglio rinnova l'appello al buonismo nella giornata mondiale del rifugiato: "Sono persone come tutte, accogliamoli e diventiamo insieme artigiani di pace"

"Chi non accoglie non è cristiano e non sarà accolto nel regno dei cieli". Papa Francesco, nella sua visita romana di sabato a Villa Nazareth, è tornato sul tema dell'accoglienza. "Stiamo vivendo in una civiltà di porte chiuse e di cuori chiusi. Ci difendiamo l'uno dall'altro. C'è una paura ad accogliere e non parlo solo di migranti - che è un problema politico mondiale - ma anche di accoglienza quotidiana. Mi fa male - dice Francesco - quando vedo le chiese a porte chiuse. Ci saranno alcuni motivi giustificabili, ma una chiesa a porte chiuse significa che quella comunità cristiana ha il cuore chiuso. Se non accogliamo non siamo cristiani e non saremo accolti nel regno dei cieli: è così", sottolinea il Pontefice invitando alla responsabilità sociale ed ecclesiale. È necessario, avverte il Papa, "insegnare e fare capire che questa è la porta della strada cristiana. L'accoglienza fa fruttificare i talenti. C'è la grande accoglienza di chi viene da terre lontane e la piccola accoglienza di chi torna dal lavoro e dopo una giornata di lavoro ascolta i figli. L'accoglienza è una bella croce perché ci fa ricordare l'accoglienza che il buon Dio ha avuto ogni volta che noi andiamo da lui per consigliarci e chiedere perdono".

Papa Francesco denuncia l'"immoralità" del mondo economico: "Il mondo economico, oggi come è sistemato nel mondo, è immorale. Ci sono eccezioni, c'è gente buona. C'è gente e istituzioni che lavorano contro questo, ma abbiamo capovolto i valori". Nel suo intervento, una nuova denuncia ai trafficanti di armi: "la guerra è l'affare che in questo momento che rende più soldi. Anche per fare arrivare gli aiuti umanitari in paesi di guerriglia è una difficoltà: tante volte la Croce Rossa non è riuscita, ma le armi arrivano sempre, non c'è dogana che le fermi perché è l'affare che rende di più". Il Papa tuona contro le "grandi ingiustizie" e dice "dobbiamo parlare chiaro: questo è peccato mortale. Mi indigna e mi fa male quando - ed è una cosa di attualità - vengono a battezzare un bambino e ti portano uno dicendo 'Lei non è sposato in chiesa quindi non può fare il padrino'. E poi ti portano un altro che è un trafficante di bambini e uno sfruttatore, e ti senti dire 'Ah no, lui è un buon cattolico: abbiamo capovolto i valori".


Accoglienza o ospitalità imposta o forzata è un crimine contro l'umanità
viewtopic.php?f=196&t=2420

Ospitalità, non sempre è sacra - accoglienza come crimine e tortura
viewtopic.php?f=141&t=1911

Non deprediamo e non uccidiamo la nostra gente con l'irresponsabile accoglienza indiscriminata e scriteriata a spese delle scarse risorse pubbliche, dei nostri figli e nipoti e dei nostri compaesani e concittadini
viewtopic.php?f=196&t=2605

Non portarti la morte in casa, non hai colpe né responsabilità
viewtopic.php?f=194&t=2624

Traffici e speculazioni politico-economiche su questa immigrazione selvaggia
viewtopic.php?f=194&t=1808

Migrare e non migrare, accogliere e non accogliere, diritti e doveri
viewtopic.php?f=194&t=2498

Amare e aiutare chi ti fa del male non è un bene ma un male
viewtopic.php?f=141&t=2542

Manipolazione criminale dei valori e dei diritti umani universali, quando il male appare come bene
viewtopic.php?f=25&t=2484
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: L'assurda, irragionevole e idolatra eresia cristiana

Messaggioda Berto » dom lug 23, 2017 7:27 pm

Oggi è domenica. Parliamo di cose cattoliche.
https://www.facebook.com/silvana. demari.5/posts/1904142766500202

Non siete cattolici? Non ve ne importa niente. Saltate, semplicemente . Fate lo sforzo di non scrivermi che questa pagina è troppo religiosa. Non vengo sulle vostre pagine a dirvi come dovrebbero essere. Semplicemente saltate. Se siete credenti , ma non praticanti, scusate, siete in una situazione irrazionale. Credere che Dio esista e non andare in un luogo dove potete incontrarLo e dove Lui vi ha ordinato di andare è irrazionale.
Nel momento della Consacrazione Gesù Cristo è presente sull'altare, nell'ostia. C'è. Se non ci credete non ci credete, ma se ci credete e non andate, è irrazionale. Inoltre è stato dato un ordine. Perché noi diamo ordini ai nostri bambini? Non sporgerti dalla finestra, mangia la verdura, lavati le mani. Per il loro bene. Immaginate di essere il Creatore di una macchinetta elettrica, una macchinetta che pensa e sorride come nei cartoni animati. Cosa direste alla vostra macchinetta ? Le direste che deve tornare almeno una volta la settimana a ricaricare le batterie, altrimenti prima o poi si ritroverà con le batterie scariche e magari quando succede sarà in mezzo a un deserto o in mezzo a un passaggio a livello e sarà un disastro.
Quindi c'è l'ordine : vieni almeno una volta la settimana. La frase " per andare a Messa di malavoglia e per pensare ai fatti tuoi , tanto vale non andarci" è il trucco che ci spinge alla scelta sbagliata. La prima parte della frase è di suo sbagliata: meno ne hai voglia, più ti serve. Stringi i denti e vai. La seconda è ancora più folle. Seguire la Messa con attenzione è una forma di meditazione. È estremamente difficile. Il cervello umano produce 60000 pensieri al giorno e sono sempre lì a inseguirsi e a fare casino, tirando fuori il pensiero sbagliato al momento sbagliato . Me se insistiamo, se continuiamo ad andare , cominciamo a migliorare. Cominciamo a perfezionare le nostre capacità di attenzione. Riusciremo a seguire la lettura della Bibbia, poi c'è il Salmo, che può essere molto bello, una lettera di San Paolo o San Giovanni o pezzo degli Atti degli Apostoli o dell'Apocalisse, e poi c'è un pezzo del Vangelo. Questa prima parte è comunque interessante, lo sarebbe anche per un libero pensatore.
Se il sacerdote è bravo e parla di Dio invece che sciorinare le sue opinioni di politica economia e riciclaggio della spazzatura, la spiegazione delle Scritture può essere appassionante. Mi è capitato di tirare fuori l'agenda e prendere appunti. Se invece il sacerdote parla del sociale del solidale offrite la pena di ascoltarli a Dio , ma la volta successiva cambiate chiesa. Poi c'è una parte da seguire in piedi (?), dove ti leggono delle frasi scritte in politichese sciatto ( noi ti preghiamo Signore perché i governanti della terra abbiamo a cuore . ..) dove teoricamente bisogna rispondere Ascoltaci o Signore, e qui se avete capacità di astrazione e fatti vostri a cui pensare tirateli fuori perchè queste righe non fanno parte della Scritture, ma prodotte da un Vescovo, e non è un peccato teologico non condividerle. Poi arriva la parte fondamentale, quella dov'è Cristo è presente.
A volte succede, non sempre, certo, di sentirLo, di sapere che c'è. Andare a Messa come qualsiasi attività migliora con l'allenamento . Questa frase sarà banale, ma questo è. Se ci andate di tanto in tanto la Messa può essere incomprensibile e noiosa. Se ci andate ripetutamente , fanaticamente, magari più volte la settimana, capite il senso, seguite le Scritture, migliorare la concentrazione, e moltiplicate i momenti in cui sentirete che c'è. È lì.
La Chiesa cattolica ha avuto parecchie traversie. Oltre a un gran numero di antipapi, una ventina, che prima di essere smascherati hanno fatto disastri, ha anche avuto un bel po' di Papi che hanno sbandato parecchio. Ma ha retto per questo momento di Presenza Reale. Gesù affida il suo messaggio agli Apostoli, a un gruppo di uomini, la Chiesa. Gli Apostoli sono un disastro . Non hanno una sola battuta decente. Passano il tempo a non capire niente e a fare la cosa sbagliata. L'apogeo è quando litigano tra di loro per sapere chi è il più grande . In più disastroso è San Pietro. Non ci è stato garantito che gli uomini sarebbero stati saggi o interessanti o capaci. Ci è stata garantita la Presenza. Sicuro che volete rinunciarci? L'ultima Messa di oggi è alle 18 o alle 19. È lì che vi spetta, guarda verso la porta aspettando di vedere la vostra sagoma. Potete ancora farcela.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: L'assurda, irragionevole e idolatra eresia cristiana

Messaggioda Sixara » lun lug 24, 2017 2:13 pm

Ghèto scoltà la Silvana? nòoo...
" Sicuro che volete rinunciarci? L'ultima Messa di oggi è alle 18 o alle 19. È lì che vi spetta, guarda verso la porta aspettando di vedere la vostra sagoma. Potete ancora farcela."
Se fà sènpre ora ndare la mésa del Lùni. :D
Impareggiabile, la Silvana : L è là ke l te spèta, el varda verso la pòrta e mai ca te rìvi... te pòi ncora fàrghela, ateùzo.
Avatar utente
Sixara
 
Messaggi: 1764
Iscritto il: dom nov 24, 2013 11:44 pm

Re: L'assurda, irragionevole e idolatra eresia cristiana

Messaggioda Berto » lun lug 24, 2017 7:29 pm

Sixara ha scritto:Ghèto scoltà la Silvana? nòoo...
" Sicuro che volete rinunciarci? L'ultima Messa di oggi è alle 18 o alle 19. È lì che vi spetta, guarda verso la porta aspettando di vedere la vostra sagoma. Potete ancora farcela."
Se fà sènpre ora ndare la mésa del Lùni. :D
Impareggiabile, la Silvana : L è là ke l te spèta, el varda verso la pòrta e mai ca te rìvi... te pòi ncora fàrghela, ateùzo.



Cara Sixara, la Silvana so tante robe la me piaxe, so la so eidolatria no, ke la vaga ela en cexa, mi nò, gnanca da morto!
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

PrecedenteProssimo

Torna a Idoli, idolatria, aidoli e atei

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron