Dio non può essere che aldilà di ogni mistero e sacralità

Dio non può essere che aldilà di ogni mistero e sacralità

Messaggioda Berto » sab ott 31, 2015 8:26 am

Dio non può essere che aldilà di ogni mistero e di ogni sacralità
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... =24&t=1940


Dio non può essere altro che aldilà di ogni mistero e altro da ogni possibile definizione che faccia riferimento a cose, animali, persone e quindi oltre ogni religione e ogni suo idolo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Dio nol pol esar altro ke on mistero

Messaggioda Berto » sab ott 31, 2015 8:27 am

Mistero

https://it.wiktionary.org/wiki/mistero
mistero m sing (pl: misteri)
evento inspiegabile dalla ragione umana
nel cattolicesimo, verità, rivelata da Dio, che va oltre la ragione umana ma a cui il fedele deve credere
dal latino mysterium, che deriva dal greco μυστήριον, a sua volata derivato da μύστης


http://www.etimo.it/?term=mistero
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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... terion.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... rion-1.jpg

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Sacro

Sagrałetà (sagro, sagrato, segreto)


https://it.wikipedia.org/wiki/Sacro
Sacro è un termine storico religioso, fenomenologico religioso e antropologico che indica una categoria di attributi e realtà che si aggiungono o significano ulteriormente il reale ordinariamente percepito e indicato come profano. L'esperienza del "sacro" è al cuore di tutte le religioni.
« Il sacro è un elemento della struttura della coscienza e non un momento della storia della coscienza. L'esperienza del sacro è indissolubilmente legata allo sforzo compiuto dall'uomo per costruire un mondo che abbia un significato. Le ierofanie e i simboli religiosi costituiscono un linguaggio preriflessivo. Trattandosi di un linguaggio specifico, sui generis, esso necessita di un'ermeneutica propria. »
(Mircea Eliade, Discorso pronunciato al Congresso di Storia delle religioni di Boston il 24 giugno 1968.)

Il termine "sacro" deriva dal termine latino arcaico sakros rinvenuto sul Lapis Niger, sito archeologico romano risalente al VI secolo a.C. e, in un significato successivo, indica anche ciò che è dedicato alla divinità e al suo culto.
La radice di sakros, è il radicale indoeuropeo *sak il quale indica qualcosa a cui è stata conferita validità ovvero che acquisisce il dato di fatto reale, suo fondamento e conforme al cosmo. Da qui anche il termine, sempre latino, di sancire evidenziato nelle leggi e negli accordi. Seguendo questo insieme di significati, il sakros sancisce una alterità, un essere "altro" e "diverso" rispetto all'ordinario, al comune, al profano.
Il termine sakros corrisponde all'ittita saklai, al greco hagios, al gotico sakan.


https://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Sacro

Coppie indoeuropee:

avestico: spənta-(yaoždata) ----> aməša-spənta
antico slavo: svętŭ; lituano: šventas; antico prussiano: swints, lettone: svēts
gotico: hails-(weihs)
latino: sacer-(sanctus)
greco: hiéros-(hágios)

profano= profanus 'al di fuori del fanum' (434)

Oriente:

聖 shèng

Cinese (rende il sanscrito: ārya; pāli: ariya)
giapp. shō o sei
coreano: 성 seong -sŏng
tibetano: 'phags pa?
vietnamita: thánh

神 (essanza, divinità)

shén
shin
신 sin
?
thần


Sacro (manifestazione del) 神聖shénshèng

神=

礻(culto)
示 (mostrare)
丁 (altare)
丶 (ai lati gocce di sangueo di libagioni)
申 (esporre)
=discorso della divinità/discorso sacro

聖=

耳 (orecchio)
口 (aperto)
士 (persona)
人 (uomo in piedi, ma non riesco a procurarmi il carattere che indica l'uomo in piedi di fronte alla corte che giudica, aiuto per favore!)
= Persona che ascolta cose che non possono essere ascoltate da altri/ persona sacra, santa.







http://www.etimo.it/?term=sacro
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http://www.etimo.it/?term=segreto
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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -551-3.jpg




Mistero, sacro/sagro, santo
viewtopic.php?f=44&t=2749
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Re: Dio nol pol esar altro ke on mistero

Messaggioda Berto » sab ott 31, 2015 3:06 pm

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Re: Dio nol pol esar altro ke on mistero

Messaggioda Berto » sab ott 31, 2015 3:06 pm

Cel ke l'omo co łe so rełixon el scanvia par Dio, łi xe lomè bajori ke łi deventa idołi.
Dio nol xe amor, nol xe mixericordia, no lè on pastor, no lè on re o n'enperador, no lè on pàre o na màre, no lè gnente de coel ke l'omo el dixe kel sipia.
Anca el so mistero lè on dir xbajà ma łè coeło ke de mejo o de manco xbajà se pol dir de Dio.

Dio no lè on Pare paron, on ditatore, on re divinixà.
Dio nol ga cogno e gnanca el pretende o el prescrive de adorarlo e pregarlo-envocarlo, nol ga gnanca cogno ke łi omani łi se enxenoce e łi se skise par tera spacandose ła skena a forsa de xbasarse.
Adorarlo e pregarlo diexe volta al dì no ga gnaon senso.


Teista, Ateo, Idolo, Idołatra, Aidoło - Idolatria e spiritualità naturale e universale
viewtopic.php?f=24&t=2036





El mistero xvełà ente l'idołatria creistiana

https://it.wikipedia.org/wiki/Mistero_della_fede
Nel cristianesimo un mistero della fede è un concetto religioso che indica una verità rivelata costitutiva della fede cristiana. Due tra esse e precisamente l'Unità e Trinità di Dio e l'incarnazione di Gesù (comprese tutte le altre conseguenze), sono quelle fondamentali alle quali aderiscono tutti i cristiani di tutte le diverse denominazioni.
Nel cattolicesimo con la massima ampiezza e in misura diversa anche nelle altre denominazioni cristiane, altre verità dogmatiche si aggiungono a queste, per costituire tutte insieme il complesso della dottrina, sia pur nelle sue varie accentuazioni e sfaccettature: è il caso ad esempio dei dogmi mariani, oppure dell'azione santificante dei sacramenti.
In questo contesto il termine mistero non ha il significato corrente di argomento incomprensibile o non conoscibile, oppure di fenomeno del quale non si riesce a trovare la causa e la spiegazione. Ha invece il significato di manifestazione di Dio agli uomini, allo scopo di renderli partecipi della sua grazia e della sua vita. Come atto divino, è al disopra della ragione umana, perché nessun uomo può avere una conoscenza piena ed esaustiva di Dio; ma non è contro la ragione, la quale invece, sostenuta e illuminata dalla rivelazione, consente all'uomo una conoscenza analogica e mediata del mistero di Dio.


http://www.graziemiodio.it/index.php?op ... &Itemid=57

Il mistero di Dio nelle cose
Ecco il mistero infinito. Il mistero dei misteri. Quello a cui nessuno, mai, da che l'Uomo sia apparso sulla terra, abbia saputo rispondere con estrema certezza.
Dov’è Dio?
Che si affannino pure i filosofi, che si arrampichino sugli specchi scivolosi dell'imponderabile. “Chi” veramente può comprendere?
Eppure, a queste infinite domande vi sarebbe una risposta tanto semplice. La “chiave” di volta, per dirla in termini architettonici. La chiave che ci fa spezzare il buio aprendoci un piccolo pertugio di luce. E la chiave che cos'è? E' un uomo, anzi, un Uomo. L'unico che abbia affannosamente cercato di spiegarci e con i suoi numerosi "in verità, in verità vi dico..." oppure "chi ha orecchie per intendere intenda" ha diradato il buio denso della nostra mente. Ha cercato di renderci liberi, ma come? Lui ci dice "la Verità vi rende liberi" e noi, lì, ad affannarci per capire quale sia il significato di tale affermazione.
Naturalmente vi sarà tra voi chi già conosce tale Verità ma la mia riflessione è rivolta a coloro che ancora brancolano nel buio. Qual’è questa Verità che ci renderebbe liberi? Sì, va bene - mi direte voi - c’è chi ha voce autorevole da interpretare queste parole. Ma se, invece, vi fosse un significato ancora più profondo? Perché non credere che vi sia una Verità ancor più genuina e alta?
Quando muore qualcuno a noi molto caro il mondo ci crolla letteralmente addosso. Non ci sentiamo più come prima. Per noi cambia tutto e soffochiamo avvolti da spire che stritolano inesorabilmente senza pietà. E pare che tali spire avvolgano in un vortice che appare sempre più profondo, forse senza fine…
Quando piomba addosso un macigno come la morte improvvisa di una persona a noi tanto cara pare che tutto venga avvolto da un ineluttabile silenzio. E per chi rimane su questa terra non esiste più nulla se non questo indicibile dolore dal quale niente e nessuno mai potrà liberarlo.
Ma ecco le parole di quell'Uomo che ci giungono propizie: "La Verità vi rende liberi...". Quale Verità'? Per l'amor di Dio ci si dica quale verità! E poi “liberi da cosa o da chi?”…
Ebbene, in proposito, ho qualcosa da dire proponendovi solo ciò che mi viene suggerito tramite questo filo invisibile che mi congiunge a un Mondo che non si vede con gli occhi ma che è reale. Mi si dice "nell'amore non vi sono parole, non sono necessarie. Il chiasso, la confusione, il rumore fanno parte di un mondo terreno che ha bisogno dei sensi umani per comunicare. Con l'Aldilà no. Questo non è necessario. Ecco perché nel silenzio si cresce e si 'comunica' ".
Quindi, pare che facendo silenzio e mettendoci in ascolto possa accadere qualcosa. Le parole, seppure le più belle, spesso non bastano a esprimere ciò che sentiamo per cui paiono inutili.
Spesso, quando desideriamo consolare qualcuno lo abbracciamo in silenzio senza proferire parola. E in questi casi non vale più uno sguardo o un abbraccio di ogni frase di circostanza?
Proviamo quindi a fare silenzio in noi e intorno a noi e impariamo ad ascoltare ciò che dall'Aldilà ci viene suggerito. Lo so, abbiamo bisogno dei sensi per sentirci vivi e appagati. Questo è umano. Ma poi, una volta accontentati i nostri sensi, come mai spesso ci sentiamo infelici lo stesso? Che cosa ci manca?
Viene a mancarci l'appagamento dell'altra parte di noi, di quella parte invisibile che tende a portarci altrove... ma un Altrove silenzioso, discreto, fatto di pace di amore e di tanto altro ancora...
E nel silenzio, spesso, emerge la Verità e il mistero delle cose viene rivelato.
Gesù Buon Pastore
Con Amicizia da Elisabetta


http://www.indaco-torino.net/gens/91_34_09.htm


Mi el Cristo de ła conta dei vanxełi e de ła so łexenda storega, ło aprèso de pì come omo par ła so omanedà, ke come dio-idoło.
El Cristo divinixà, come dio-idoło mi no ło aprèso par gnente, gnanca na scianta, nol me dixe purpio gnente, lè na ensemensa granda.
El far de l'omo Cristo on dio-idoło no ghe serve a ła so grandesa omàna, ansi ła ło xmegnoła e al memo ła depresà Dio ke lè aldelà d eogni mistero e kel vien ridoto a na creadura omàna
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Re: Dio nol pol esar altro ke on mistero

Messaggioda Berto » sab ott 31, 2015 10:46 pm

Preghiere de l'omo e comande divine
viewtopic.php?f=24&t=483

Dio l è anca femena
viewtopic.php?f=24&t=1646

Fetiço (feticcio) o fatiço/fatiso (artefato, falso, falbo)
viewtopic.php?f=24&t=1513

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Re: Dio nol pol esar altro ke on mistero

Messaggioda Berto » sab ott 31, 2015 10:47 pm

Miracołi veri e falbi
viewtopic.php?f=24&t=1687
El miracoło vero lè ła Creasion, l'ogneverso entiero, el çeło stełà, el fiło d'erba ... ła vida e ła morte.
El miracoło falbo pì miracołoxo e miracołante ca ghe sipia lè ła "sorjensa de on morto" se ono lè morto dal bon nol pol pì sorxar, se el par kel sorxa vol dir ke nol jera morto. Dio ke no lè on pajàso e n'ensemenio nol pol viołar łe so meme comande e łej, nol pol prima far morir na creadura e dapò farkla tornar en vida pèar enterçesion de na madona o de on santo, ła saria na ensemensa granda e cascaria tuto el palco de ła Creasion.



Fanatixmo, totałitarixmo, culto de ła personałetà, omo màsa/massa
viewtopic.php?f=188&t=1871
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Re: Dio nol pol esar altro ke al de là de ogni mistero

Messaggioda Berto » ven nov 06, 2015 8:08 pm

La fede, coeła vera- lè nadural, lè ła vita mema e lè el gran dono de Dio o Creador de l'Ogniverso;
coeła falba, coeła dei dogmi no łè fede e no łè on dono de Dio ma na credensa edeołojega ke co Dio no ła ga gnente a ke far e ła ga atinensa lomè ke co łi edołi.



Fede naturale e fede religiosa
viewtopic.php?f=201&t=2742
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Re: Dio nol pol esar altro ke al de là de ogni mistero

Messaggioda Sixara » ven nov 06, 2015 8:45 pm

Berto ha scritto:Dio nol xe amor, nol xe mixericordia, no lè on pastor, no lè on re o n'enperador, no lè on pàre o na màre, no lè gnente de coel ke l'omo el dixe kel sipia.

Ma elora... cosèlo? Còsa s in faxemo de on dio cusì? Ke no lè gnente de gnente, gnente ca te pòi capirghene gnente ma gnanca sentirghene gnente se no lè gnanca amor e mixericordia e madrexìa... solo mistero a te dixi e pò gnan cueo...
ma elora?
Dio nol ga creà i òmeni : i òmeni i ga creà on dio o tanti dèi a so imajne e somejan'za.
E se l òmo lè bon da fare el Ben, anca el so dio el sarà Bon, ma se l òmo lè solo ke bon de far de l Male, anca el so dio. L òmo, ke la relijon co tuti i so dogmi lè roba pa i òmeni, la fede naturale - come ca te dixi ben - lè roba da femene.
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Re: Dio nol pol esar altro ke al de là de ogni mistero

Messaggioda Berto » ven nov 06, 2015 8:58 pm

Dio, el Creator, l'ogniversal, lè aldełà de ogni mistero.
El mistero lè na cognosensa de łi inisiadi ai misteri, ma Dio lè aldełà dei misteri, no ghe xe mistero endoe ke Dio el se xvełe o rivełe.
Gnaon omo el pol cognosar Dio, ma tuti łi omani łi xe en Dio e ła vida mema lè anemà dal spirto de Dio. Gnaon omo el pol definir e determenar Dio ma Dio el defenise e el determena tute łe creadure. Altro no se pol dir!
El Dio definio dai omani ente tute łe relijon de ogni tenpo, sia come somexa ke come voxe o paroła no lè altro ke on idoło.
El Dio de ogni relixon omàna no ł altro ke na enterpretasion particołar de Dio, de ła divinità ogniversal e coando ke enterpretasion ła vien fata pasar par Dio, nase l'idoło, ł'idołatria e i mostri rełiojoxi ke łi vien enposti a forsa co ła viołensa.
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Re: Dio lè al de łà del mistero e de ła sagrałetà

Messaggioda Berto » mer nov 25, 2015 9:02 am

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