Festival Biblico

Re: Festival Biblico : 2015

Messaggioda Sixara » ven mag 15, 2015 6:39 pm

Zà pasà on àno :D
A semo de Festival naltra olta :

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El gà propio on bel titolo stàno : Custodire il Creato, coltivare l'Umano... eh?

A lèzo sol programa de Rovigo ke lè on festival pa alzare lo sguardo, per ricordare, da abitare, per nutrire... naturale, ke i vòe ligarse a l Ekspo e a l tema de l nutrire il pianeta...
sì, el riferimento ke i fà a l abitàre la nostra tèra - Polexine - tra acoa e fiume, tra canpi e mare, co i so confìni de tèra-acoa-cèlo... na tèra da scoltare, ke la te conta na storia, fàta anca de làgreme de la luvion ma anca de la for'za de la bonifica... de migra'zion e foresti, de cemento e de strade, de rapidi mutamenti... sì.
Sì propio : starghe drìo a l creato e coltivare l omanità ca lo vive.
Bèlo :
I miei rami sono piacevoli e belli : itinerario artistico-meditativo attraverso gli alberi della Bibbia;
Eva e le sue sorelle: pagine bibliche al femminile;
Kashèr, Halal, Eucarestia : il cibo e l'assoluto : Ebraismo, Islam e Cristianesimo a tavola assieme; ( sto cuà bixogna propio ca ghe vaga)
Anima e Neuroscienze : lo spirito che abita in noi ( sto cuà lè par Alberto).

E altro ncora ...
http://www.festivalbiblico.it/

http://www.festivalbiblico.it/calendarioeventi.asp?gruppo=7&id=1502&dataevento=tutte&luogoevento=35&categoriaevento=tutti
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Re: Festival Biblico

Messaggioda Berto » ven mag 15, 2015 7:21 pm

La prima mojera de Adamo, vanti de Eva la jera Lilith http://it.wikipedia.org/wiki/Lilith
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Festival Biblico

Messaggioda Sixara » ven mag 15, 2015 7:37 pm

Berto ha scritto:La prima mojera de Adamo, vanti de Eva la jera Lilith

Vero... ma te sè come, i biblisti i tende dexmentegarsela, la Lilìt... :D
la pèle de colore blè la ghea.. e i cavéi rosi... e i òci - de ke colore? Zàli cofà cuei de on gato o na 'zoeta, na bìsa anca...
Ke creatura stranba, pa for'za ke Adamo no la ghè piaxesta.
A ne ghè piaxesta gnanca la Eva, dire la verità... e sì ke cuea la ghe stava soto de lù.
Ma - comè ca se dixe : la Eva la gà magnà el pomo on minuto prima e lù lè ncora lì ke l 'zerca de recuperarlo, kel minuto. :D
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Re: Festival Biblico : 2015

Messaggioda Berto » lun mag 25, 2015 7:11 am

Sixara ha scritto:Zà pasà on àno :D
A semo de Festival naltra olta :
...
El gà propio on bel titolo stàno : Custodire il Creato, coltivare l'Umano... eh?
...
Kashèr, Halal, Eucarestia : il cibo e l'assoluto : Ebraismo, Islam e Cristianesimo a tavola assieme; ( sto cuà bixogna propio ca ghe vaga)
Anima e Neuroscienze : lo spirito che abita in noi ( sto cuà lè par Alberto).



Come se fa darghe spasio a l'ixlam ke lè na rełijon de sasini a scuminsiar dal so fondator Maometo ? Sta kì no ła xe bona coultura e creansa par łi altri, sta kì ła xe demensa e conpleçetà co łi asasini. L'xlam lè pexo del nasixmo. Mi a me vargognaria.

Li xlameghi moderà ?

https://www.facebook.com/MagdiCristianoAllam?fref=ts

Buongiorno amici. Pensate che l'81,8% dei telespettatori della Tv araba Al Jazeera sostiene lo "Stato islamico" dell'Isis e le sue recenti vittorie in Siria e Iraq.
Ricordo che subito dopo gli attentati di Al Qaeda contro le due Torri gemelle l'11 settembre 2001, ben il 97% dei musulmani approvò il terrorismo islamico che aveva colpito con successo al cuore degli Stati Uniti.
La verità è che i cosiddetti musulmani moderati lo sono finché sono costretti a rispettare le nostre leggi. Ma quando il terrorismo islamico prende il sopravvento lo acclamano e lo seguono. Svegliamoci!
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Festival Biblico

Messaggioda Sixara » lun mag 25, 2015 1:48 pm

Tàxi va-là, ca go zà el nervoxo par conto mio... ke propio l ebraista ke l vegnea parlare de kasher , nol ga podesto partecipare parké el rabìno capo el jera n ospedale ricoverà - elora a se ghemo becà ra'zion dopia de cibo eucaristico de la teologa vanjelista e de halal de l ixlamista... :(
Dognimodo, nò ke i diga robe da capotarse eh? Dipendarà da l publico magari, ma nò ke i diga robe cusì ... comè ca podarìa dire sen'za urtare nisùn... cusì coinvolgenti o sconvolgenti.
Eco sì : no ghe rièse né de co - né de sco- - nvoljere , la solita via de mèzo ke la i contenta tuti.

Però Anema e Neurosièn'ze lè stà intaresante parké la vista no la jera teolojca ma filoxofica e sientifica. Le neuroscienze le gà verto na via co le gà xbandonà l indajne de laboratorio e le se gà orientà verso el reale, la vita reale de le persone indagando i fenomeni ligà a i stati de in-coscienza, pì ke cuei de la coscienza.
I ne ga dà 2-3 nomi de autori pa ndarghe a fondo de ste costion cuà ke le m intarèsa da senpre, ca me li 'zercarò co la calma.
No i lo ga dito però indo ke la se càta l ànema. :)
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Re: Festival Biblico

Messaggioda Berto » mer mag 27, 2015 10:19 am

LA VERITÀ CHE NON DICONO SULL'ISLAM - Dr. Bill Warner
https://www.youtube.com/watch?t=88&v=LcUazmYYUcI
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Re: Festival Biblico 2016

Messaggioda Sixara » sab mag 14, 2016 3:37 pm

FESTIVAL BIBLICO 2016 : Giustizia e Pace si baceranno

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dodexàni ke i lo fà el Festivàl biblico e mi me son incorta solo ke da trì... ma stoàno - a Rovigo - a ghè na roba ke no pòso mancare :
La Leggenda del grande Inquisitore sol Perdono, Giustizia e Scandalo.

La Leggenda del grande Inquisitore... e parké Dostoevskij nol lo gà intitolà Il ritorno di Gesù o calcòsa del jenere, dato ke de cuesto se trata te la Leggenda ke Ivàn Karamazov el ghe conta a so fradèlo Aljòsa:

(...)
La mia azione si svolge in Spagna, a Siviglia, al tempo più pauroso dell’inquisizione quando ogni giorno nel paese ardevano i roghi per la gloria di Dio e con grandiosi autodafé si bruciavano gli eretici.
Oh, certo, non è così che Egli scenderà, secondo la Sua promessa, alla fine dei tempi, in tutta la gloria celeste, improvviso “come folgore che splende dall’Oriente all’Occidente”. No, Egli volle almeno per un istante visitare i Suoi figli proprio là dove avevano cominciato a crepitar i roghi degli eretici.
Nell’immensa Sua misericordia, Egli passa ancora una volta fra gli uomini in quel medesimo aspetto umano col quale era passato per tre anni in mezzo agli uomini quindici secoli addietro. Egli scende verso le “vie roventi” della città meridionale, in cui appunto la vigilia soltanto, in un “grandioso autodafé”, alla presenza del re, della corte, dei cavalieri, dei cardinali e delle più leggiadre dame di corte, davanti a tutto il popolo di Siviglia, il cardinale grande inquisitore aveva fatto bruciare in una volta, ad majorem Dei gloriam, quasi un centinaio di eretici.
Egli è comparso in silenzio, inavvertitamente, ma ecco – cosa strana – tutti Lo riconoscono. Spiegare perché Lo riconoscano, potrebbe esser questo uno dei più bei passi del poema. Il popolo è attratto verso di Lui da una forza irresistibile, Lo circonda, Gli cresce intorno, Lo segue. Egli passa in mezzo a loro silenzioso, con un dolce sorriso d’infinita compassione.
(...) Il popolo piange e bacia la terra dove Egli passa. I bambini gettano fiori dinanzi a Lui, cantano e Lo acclamano: “Osanna!”. “É Lui, è Lui”, ripetono tutti, “dev’essere Lui, non può esser che Lui”.
Egli si ferma sul sagrato della cattedrale di Siviglia nel preciso momento in cui portano nel tempio, fra i pianti, una candida bara infantile aperta: c’è dentro una bambina di sette anni, unica figlia di un insigne cittadino. La bimba morta è tutta coperta di fiori.

“Egli risusciterà la tua bambina”, gridano dalla folla alla madre piangente. Il prete della cattedrale uscito incontro alla bara guarda perplesso e aggrotta le sopracciglia. Ma ecco risonare a un tratto il grido della madre della bambina morta. Essa si getta ai Suoi piedi: “Se sei Tu, risuscita la mia creatura!”, esclama, tendendo le braccia verso di Lui. Il corteo si ferma, la bara è deposta sul sagrato ai Suoi piedi. Egli la guarda con pietà e le Sue labbra pronunziano piano ancora una volta: “Talitha kum”, “e la fanciulla si levò”. La bambina si solleva nella bara, si siede e guarda intorno sorridendo con gli occhietti sgranati, pieni di stupore. Ha nelle mani il mazzo di rose bianche col quale era distesa nella bara. Il popolo si agita, grida, singhiozza; ed ecco in questo stesso momento passare accanto alla cattedrale, sulla piazza, il cardinale grande inquisitore in persona.

È un vecchio quasi novantenne, alto e diritto, dal viso scarno, dagli occhi infossati, ma nei quali, come una scintilla di fuoco, splende ancora una luce. Oh, egli non ha più la sontuosa veste cardinalizia di cui faceva pompa ieri davanti al popolo, mentre si bruciavano i nemici della fede di Roma: no, egli non indossa in questo momento che il suo vecchio e rozzo saio monastico. Lo seguono a una certa distanza i suoi tetri aiutanti, i servi e la “sacra” guardia. Si ferma dinanzi alla folla e osserva da lontano. Ha visto tutto, ha visto deporre la bara ai piedi di Lui, ha visto la bambina risuscitare, e il suo viso si è abbuiato. Aggrotta le sue folte sopracciglia bianche e il suo sguardo brilla di una luce sinistra. Egli allunga un dito e ordina alle sue guardie di afferrarlo.
E tanta è la sua forza e a tal punto il popolo è docile, sottomesso e pavidamente ubbidiente, che la folla subito si apre davanti alle guardie e queste, in mezzo al silenzio di tomba che si è fatto di colpo, mettono le mani su Lui e Lo conducono via. Per un istante tutta la folla, come un solo uomo, si curva fino a terra davanti al vecchio inquisitore; questi benedice il popolo in silenzio e passa oltre. Le guardie conducono il Prigioniero sotto le volte di un angusto e cupo carcere nel vecchio edificio del Santo Uffizio e ve Lo rinchiudono.
(...)

Cuà el testo completo de la Lejenda .

Nol dixe gnàn na parola Jexù, nol ghe risponde gnente a l Inquisitore, el stà senpre 'zìto foravia ke pa kele do parole n aramaico ke l ghe dixe a la putìna morta : Talitha kum: tirate-su, la me putìna : fanciulla, àlzati!.

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Safet Zec - Abbraccio - 2001

El bàxo de Jexù :

E come termina il tuo poema?
– Io volevo finirlo così: l’inquisitore, dopo aver taciuto, aspetta per qualche tempo che il suo Prigioniero gli risponda. Il Suo silenzio gli pesa. Ha visto che il Prigioniero l’ha sempre ascoltato, fissandolo negli occhi col suo sguardo calmo e penetrante e non volendo evidentemente obiettar nulla. Il vecchio vorrebbe che dicesse qualcosa, sia pure di amaro, di terribile. Ma Egli tutt’a un tratto si avvicina al vecchio in silenzio e lo bacia piano sulle esangui labbra novantenni. Ed ecco tutta la Sua risposta. Il vecchio sussulta. Gli angoli delle labbra hanno avuto un fremito; egli va verso la porta, la spalanca e Gli dice: “Vattene e non venir più… non venire mai più mai più E Lo lascia andare per “le vie oscure della città”. Il Prigioniero si allontana.

– E il vecchio?

– Il bacio gli arde nel cuore, ma il vecchio persiste nella sua idea.

Ghe brùxa - kel baxo - tel so vècio cuore, ma nol canbiarà idea. Gnente canbia.

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Re: Festival Biblico: Train de Vie, sognatori impossibili

Messaggioda Sixara » lun mag 16, 2016 6:24 pm

Anca sto cuà, naturalmente :)

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Il monologo di Schlomo

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e l parké l Yiddish l è difarente da l Tedesco
https://www.youtube.com/watch?v=Yy12_LZwgfM
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Re: Festival Biblico 2017

Messaggioda Sixara » mar mag 09, 2017 6:23 pm

Stoàno no ghe vago a l Festival Biblico: Felice chi ha la strada nel cuore el sarìa anca on bèl titolo, se l mantegnése le promése de parlare de l tema del Viàjo , senza piegarlo a tuti mòdi solo a quel viàjo ca se capìse da el lògo de stoàno.

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A lo ghemo capìo, i bàte tutijòrni ke ga da piaxerne cusì, no cade ke i ne lo rebàta anca al Festival. :)
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