Intervista a Carlo Sandrin (Tea Party Veneto) il ‘Glenn Beck europeo’ (2° parte)http://www.lindipendenza.com/intervista ... 2%B0-parteProponiamo per L’Indipendenza la seconda parte (qua la prima) dell’intervista in esclusiva rilasciataci via skype nei giorni scorsi da Carlo Sandrin (nella foto a sinistra), portavoce del Tea Party Veneto (TPV), su vari argomenti di stretta attualità e circa i suoi futuri progetti personali per il Veneto e la promozione della libertà. (Intervista a cura di Luca Fusari)
Luca Fusari: Quanto ha influito l’arresto dei secessionisti e la vicenda del “tanko” nel rallentamento dell’iter del pdl 342?.
Carlo Sandrin: Gli arresti in relazione al tanko paradossalmente sono stati un indiretto favore fatto all’indipendentismo veneto. La magistratura e lo Stato italiano con tali arresti hanno inconsapevolmente fatto più di quanto finora era stato possibile fare negli ultimi anni: hanno unito tutti i litigiosi veneti attorno alla causa comune di un Veneto libero contro lo Stato italiano. Ovviamente questo non significa che ci stiano favorendo, anzi temo che non finirà qua.
LF: Cosa intendi dire?.
CS: Dico che lo Stato italiano farà di tutto per impedire che il Veneto non sia più schiavo di Roma.
LF: Alludi a possibili nuovi arresti, repressioni e ad altre forme di intimidazioni anche violente?. In un tuo video su YouTube hai paventato la possibilità che vi possa essere in atto una nuova “strategia della tensione” contro il Veneto.
CS: Si, ritengo che prossimamente possano esserci delle stragi orchestrate dallo Stato italiano in territorio veneto. Lo Stato italiano ha dimostrato già in passato di essere violento e liberticida, non rispettando gli individui e le loro libertà naturali ed economiche. Le stragi pilotate dallo Stato o da parti deviate dello Stato non sono mai state chiarite, pensiamo a piazza Fontana o all’uccisione di Aldo Moro, dunque è possibile che in ottica anti-secessionista possano accadere.
LF: Nel caso dovessero accadere di nuovo, come dovrebbe comportarsi e reagire la popolazione veneta?.
CS: I veneti e i liberi dovranno rispondere soltanto e solamente con manifestazioni pacifiche, con la democrazia e il rispetto di una condotta basata sulla nonviolenza, mai con la violenza fisica e verbale, qualunque cosa dovesse accadere. Non bisogna mai cadere nelle provocazioni o in reazioni, dato che è l’obbiettivo a cui mira lo Stato per poter poi reprimere a man bassa.
LF: A proposito di provocazioni e ricorrenze, nei giorni scorsi vi sono state polemiche da parte dell’ANPI nei confronti degli indipendentisti veneti sull’interpretazione del 25 Aprile e sul suo significato. Qual è la tua opinione su tali diatribe?.
CS:
L’ANPI è una associazione di ex terroristi comunisti rossi i quali durante la seconda guerra mondiale combatterono contro le squadre fasciste di colore opposto ma di ideologia uguale. Si opponevano a un dittatore in nome di un altro dittatore. Le dichiarazioni dell’ANPI contro gli indipendentisti veneti sono paragonabili a quelle del cane Pluto sullo scudo spaziale. La festa italiana del 25 Aprile è una non festa italiana dato che si celebra una falsa liberazione la quale ha partorito la Costituzione più indecente del mondo e può essere celebrata solo da chi è decerebrato, ignorante, in cattiva fede o tutto questo.LF: Alludi per caso a Giorgio Napolitano?.
CS: Giorgio Napolitano pensi ai carri armati in Ungheria, dato che ne dovrà rendere conto a Dio.
LF: Quindi ritieni che il 25 Aprile in Veneto debba diventare il giorno dell’orgoglio veneto contro l’Italia?.
CS: Chi viene in Veneto può vedere come tutti i giorni vi siano i gonfaloni e i simboli della Serenissima, quindi la festa di San Marco trascende la data sul calendario, dato che la festa dell’indipendenza avviene ogni giorno.
LF: Alcuni nostri lettori e commentatori, quando sentono parlare di Tea Party Veneto associano tale associazione a torto o a ragione con il Tea Party Italia (TPI), dato che sei il leader del TPV ci puoi spiegare quali sono le differenze e quali i punti condivisi tra la tua associazione e quella italiana?.
CS: Il Tea Party nasce dall’esperienza e dall’esempio del movimento Tea Party statunitense che riunisce milioni di persone ogni anno sotto le bandiere della lotta al Big Government e contro la socializzazione della società. Il TPV è differente dal TPI ed ha le stesse razionali differenze e analogie al pari che con gli altri Tea Party esteri in giro per il mondo, ad esempio in Australia o negli Stati Uniti.
LF: Quindi il TPV non dipende dal TPI ed ha una propria autonomia organizzativa e decisionale?.
CS: Esatto, il TPV riguarda il Veneto non si interessa di parlare a nome dell’Italia, è una organizzazione non dipendente dal TPI. Il TPI ha il tricolore nel loro simbolo, noi abbiamo il leone marciano. Siamo un movimento veneto apartitico ma aperto anche a tutti quei rappresentanti delle istituzioni, locali e nazionali che vogliano dimostrare pubblicamente, con la loro adesione, un impegno concreto nel promuovere le nostre idee e nel lottare a favore delle istanze venete di cui il movimento di protesta e di proposta si fa carico.
LF: A proposito di proteste e proposte, sappiamo che tu e il TPV state proponendo la battaglia sulla disobbedienza fiscale anche attraverso il ravvedimento operoso, vi sono in programmi degli eventi o delle manifestazioni da tenersi in Veneto prossimamente?.
CS:
In generale il TPV ha un suo calendario delle attività, al momento sono in costante definizione, dato che procede nella sua crescita di seguito ed iscritti. Abbiamo in programma la riproposizione dell’evento sulla disobbedienza civile e fiscale, Martedì 6 Maggio 2014 dalle ore 20.30, presso il cinema teatro San Pietro in via G. Matteotti 56 a Montecchio Maggiore (VI). Il titolo della convention sarà: ‘La vita e la libertà vengono prima delle tasse e dello Stato (ladro)‘. Il tema della serata vedrà vari interventi sul: non rubare-Stato ladro; disobbedienza fiscale metodi e modi; le tasse e lo Stato possono aspettare viene prima la vita e la libertà. Proponiamo in Veneto la disobbedienza fiscale in ogni città veneta per manifestare contro l’eccessiva tassazione e promuovere la libertà di mercato. Rivolta a tutti i commercianti, artigiani, imprenditori, possessori di partita IVA e ai singoli interessati, la riunione ha lo scopo di informare su come attuare una disobbedienza fiscale e alle conseguenze giuridiche ed esattoriali di tale atto, anche e soprattutto in virtù del fatto che in questo momento molte aziende si trovano in difficoltà circa la solvibilità dei contributi a causa delle imposte che lo Stato italiano ci impone. Preciso che non c’è nessun obbligo da parte dei partecipanti dell’evento se non la libertà di partecipare ad una riunione. Preciso inoltre che l’iniziativa è completamente priva di ogni azione politica e/o sindacale e/o associativa e priva di ogni corrente partitica.LF: Giorgio Fidenato assieme a Leonardo Facco sono gli animatori del Movimento Libertario e sono da sempre vicini alla causa della disobbedienza fiscale e in favore dell’indipendenza del Veneto. Come giudichi i libertari italiani alla luce anche di talune polemiche presenti nell’area liberale?.
CS:
Io non sono un libertario tendo più su posizioni conservatrici, ma ho grande stima e rispetto personale per Leo e Giorgio e per le loro idee e battaglie, personalmente ho intenzione di tesserarmi nel Movimento Libertario.LF: Tra i partecipanti all’evento sulla disobbedienza civile e fiscale vi sarà anche un sacerdote, padre Marino Ruggero, qual è il tuo rapporto personale con la fede e qual è il tuo giudizio nei confronti della Chiesa cattolica alla luce delle prese di posizione in favore dell’unità d’Italia e contro la secessione del Veneto da parte di importanti esponenti della Conferenza Episcopale Italiana?.
CS:
Dio ha creato gli uomini liberi, e ci ha mandato sulla Terra uomini straordinari come Don Marino Ruggero, purtroppo però non tutti sono come lui. Io sono un cristiano credente ma penso che lascerò la Chiesa cattolica, in quanto essere cristiani è in antitesi con l’essere cattolici. La Chiesa cattolica è una istituzione ormai secolare e poco spirituale, è catto-comunista e crede di essere l’unica depositaria del monopolio della fede. Individualmente credo troppo in Dio per credere anche alla Chiesa cattolica.LF: Da credente, cosa rimproveri alla Chiesa cattolica?.
CS: Se si è credenti e divulgatori della parola di Cristo si crede in una visione giusnaturale in difesa dei diritti naturali individuali di proprietà, non si possono giustificare l’oppressione fiscale e l’unità d’Italia. Storicamente e teologicamente questo è in contrasto con la storia stessa della Chiesa cattolica e con il cristianesimo, ricordo che vi è un santo che rifiutò di fare il gabelliere, non c’è nessun santo famoso come pagatore di tasse.
LF: Ritieni quindi che la Chiesa cattolica e le diocesi venete refrattarie all’indipendenza non stiano capendo i veneti e le esigenze spirituali e materiali dei loro fedeli?.
CS: Si, reputano le pretese indipendentiste come infondate. Non comprendono che la causa dei suicidi di molti imprenditori veneti sono le tasse da pagare a Roma e all’oppressiva burocrazia. Il Vaticano e quelle diocesi, anziché essere vicine a molte famiglie venete disperate o in lutto, si preoccupano invece di aprire le porte delle loro canoniche per ospitare immigrati, il tutto in ossequio alle parole del papa. Tutto questo è contro gli interessi dei veneti e del buon senso. Noi del Tea Party Veneto con il nostro evento co-organizzato intendiamo invece dare una risposta concreta contro il dramma fiscale in favore della vita.
Continua…