Ebrei e non ebrei contro Israele che sul confine di Gaza si difende dall'aggressione maomettano palestinese, odio, menzogne e assurditaToaff l'ebreo traditorehttps://www.facebook.com/photo.php?fbid ... 3633264497 ...
Questo individuo il cui nome non voglio riportare per rispetto verso rav Toaff non perde occasione per confermarsi per quello che è.
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Elisabetta Dell'Arca Si certo. Ma mi pare diverso il fatto che venga assegnata una cattedra a uno del genere: voglio dire che i criteri di selezione mi sorprendono tenendo conto del livello culturale e della ricerca universitaria in Israele. Le opinioni che ha espresso oltre ad essere moralmente ributtanti nonchè totalmente prive di rispetto per il suo paese sono anche sintomatiche di una forma mentis che con la ricerca storica ha ben poco a che fare. Senza contare che uno che pubblica un libro, poi lo ritira per rettificarlo, beh dovrebbe terminare li la sua carriera. Magari poteva essere assunto da Haaretz
Sara Astrologo Emanuel meglio che non parli..proprio per rispetto al padre che tanto ho conosciuto...che ci son cresciuta.. .che mi ha sposata..una persona meravigliosa di una saggezza infinita.
Jonathan Sierra Ecerto che la Pasqua è un tema favorito di Ariel Toaff... Alcuni anni fa ha pubblicato uno studio accademico che, più o meno, avvalorava una delle tesi antisemite più classiche: gli ebrei a Pasqua utilizzano il sangue per preparare le azzime (possibilmente sangue di bambino).
Di cosa vi stupite?
Vittoria Scanu Il padre si rivolta nella tomba! Individui di tal fatta sono le spine al fianco d'Israele e suoi nemici più subdoli! Ricordate il libercolo "Pasqua di Sangue", o qualcosa del genere? All'epoca credo che suo padre abbia poco gradito il parto letterario di suo figlio.
Niram Ferretti Quello che scrive Toaff qui è al di là del bene e del male e va in coppia con quello che ha scritto in un suo pezzo sul tema Maurizio Blondet. Non credo serva dire altro se non aggiungere l'articolo di Blondet.
https://www.maurizioblondet.it/gaza-isr ... gli-inermiOgnuno si sceglie la compagnia con cui ha maggiori affinità. Dalla Gehenna, Giovanni Preziosi e Julius Streicher guardano con soddisfatta approvazione.
GAZA: Israele apre la stagione di caccia sugli inermi30/04/2018
https://www.maurizioblondet.it/gaza-isr ... gli-inermi Cento cecchini con proiettili veri: Israele li ha sistemati sul confine con la striscia di Gaza, in vista di possibili manifestazioni in occasione del 30 marzo 1976 dove si commemorano gli arabi che hanno perso la terra, confiscata dallo stato ebraico, e la vita. Per sei settimane è previsto un accampamento di tende per reclamare simbolicamente il diritto a tornare nelle loro terre rubate da Israele. “Vogliamo spaventare gli israeliani con le immagini di una grande folla che si riunisce pacificamente e si siede vicino alla frontiera”, aveva dichiarato Ahmed Abu Retaima, portavoce di Hamas.
Per il glorioso Tsahal è come l’apertura della stagione della caccia. Il Jerusalem Post del 30 marzo riporta che un coltivatore di Gaza è stato ucciso, e un altro gravemente ferito, non dai cecchini ma da un carro armato presso Kahn Younis. “Nella notte due sospetti si sono avvicinati allo sbarramento di sicurezza e han cominciato a comportarsi in modo sospetto, quindi il cingolato ha sparato contro di loro”, ha confermato il portavoce militare. Cannonate contro due sospetti.
Il 25 marzo, grande anteprima giudaica contro un primo pacifico assemblamento di folla: un drone militare ha sorvolato la folla che si stava radunando spargendo sopra di essa grandi quantità di gas lacrimogeni. La tv libanese Al-Mayadin ha mostrato un breve video della scena: gente senza difesa che si di disperde incespicando e torcendosi sotto l’attacco.
Grande, glorioso esercito ebraico. Del resto il giorno prima, 24, caccia israeliani F-16 hanno colpito un non meglio precisato “bersaglio di Hamas” a Rafaa, ossia in pieno abitato, in risposta a una terribile aggressione così descritta dallo stesso esercito di Sion: “Il reticolato di sicurezza presso il kibbutz Kissufim era stato danneggiato e quattro palestinesi che portavano bottiglie piene di materiale infiammabile hanno attraversato illegalmente il confine, cercando di appiccare il fuoco ad una pala meccanica”. Anche di questa intrusione c’è un breve filmato: i quattro palestinesi, sono rientrati precipitosamente a Gaza sotto il fuoco concentrato dei soldati israeliani.
https://www.facebook.com/sharer/sharer. ... &src=video Con l’occasione si è saputo che Tsahal sparge dall’alto grandi quantità di pesticidi che rovinano le colture (per lo più agrumeti) in quella che i giudei chiamano la “zona tampone” – ovviamente tutta in territorio di Gaza, con la scusa mantenere “aperto il campo visivo” ai guerrieri sorveglianti di là dal Muro.
Naturalmente spargono i pesticidi con una doviziosa abbondanza – gli ebrei sono generosi – ben oltre la striscia di 300 metri che loro han dichiarato zona-tampone, un nastro di suolo che copre il 35% dei terreni agricoli rimasti agli assediati di Gaza.
Questa abbondanza di pesticidi ed altri defolianti e tossici ha ridotto la parte dell’agricoltura nella (misera) economia d Gaza dal 12 per cento del PIL nel 1994, al 3,3% nel 2015; riducendo anche le possibilità di lavoro nella Striscia, dove la disoccupazione supera la metà della popolazione, e l’agricoltura rappresenta l’8,7 per cento dell’occupazione locale. Incredibilmente, questo problema è stato segnalato dal consolato francese a Gerusalemme.
Gaza è un lager reso innovativo dalla geniale creatività ebraica: se nei lager nazisti e nel GuLag sovietico era l’amministrazione carceraria che forniva a sue spese i pasti, sia pur ovviamente da fame, nel lager ebraico di Gaza sono gli internati detenuti che devono sforzarsi di produrre il loro cibo, a loro spese, sotto gli occasionali bombardamenti e le regolari vaporizzazioni di pesticidi dei sorveglianti.
Frattanto l’aviazione israeliana ha proclamato che due suoi F-35 invisibili, ribattezzati Adir (il Grande) e probabilmente modificati dall’elettronica israeliana, hanno sorvolato l’Iran senza essere scoperti, dopo aver percorso lo spazio aereo siriano ed iracheno. È una chiara minaccia ed una preparazione alla guerra finale contro l’Iran tanto desiderato dallo Stato ebraico, e che ora diventa più vicino con la nomina di John Bolton alla Sicurezza Nazionale.
“Sono felice ed eccitato di annunciare che il Congresso USA ha approvato uno stanziamento record per il programma missilistico di Israele: 705 milioni di $ per il 2018!”, ha annunciato lunedì 26 il ministro della Difesa Avigdor Liberman. Infatti i parlamentari hanno aggiunto 148 milioni di dollari al programma, che già gli USA stanno pagando, che vuole costruire un “ombrello difensivo” di missili Iron Dome ed Arrow 3. In modo che Israele possa fare guerra a medie potenze e parare i loro colpi di ritorsione.
Shar KisshatiNessuno dice mai che, quando Israele vinse la guerra dei sei giorni nel '67 e restituì la maggior parte dei territori conquistati (mai avvenuto nella storia umana), l'Egitto, che aveva precedentemente amministrato la Striscia di Gaza (prima era protettorato inglese e prima ancora impero ottomano, ovvero quando il popolo palestinese non era ancora stato inventato), rinunciò spontaneamente a quel territorio (sicuramente perché preferiva non avere terroristi palestinesi tra le palle). Ciò significa che proprio Gaza era LEGITTIMAMENTE territorio israeliano. Poi, nel 2005, Ariel Sharon (secondo me sbagliando), pur di trovare la pace con un gruppo di arabi che si era autoproclamato popolo palestinese (gruppo terrorista in servizio permanente stipendiato dall'ONU e dall'Occidente), decise di ritirare Israele da Gaza, sfrattando con la forza tutti i cittadini israeliani che avevano costruito la loro vita in quelle terre (scene davvero strazianti). Alle elezioni successive vinse Hamas (stranamente riconosciuta ancora oggi come organizzazione terroristica dall'ONU). Sapendo che questi sono stati gli avvenimenti, con quale gran faccia di culo si possono presentare tutti questi filo propal nostrani? Ditelo chiaramente che l'unica cosa che vi spinge è l'odio per gli ebrei, abbiate le palle di dichiararlo apertamente, invece di sfoggiare tale ipocrisia. Voi sperate che Israele venga distrutta, è solo questo il vostro becero e criminale sentimento. SIETE DISGUSTOSI.
P.S.: poi, invece, quando si tratta davvero di territori occupati, e mi riferisco a mezza Cipro occupata dalla Turchia (con l'aggravante che Cipro farebbe parte dell'Unione Europea), non si vedono bandiere e non si sente berciare nessuno con tanta solerzia. Che schifo che mi fate.
Dragor Alphandar Tutta colpa della Chiesa che per secoli ha demonizzato gli ebrei. Recentemente ha finto di pentirsi ma le etichette restano attaccate. E in ogni caso i giornali cattolici sembrano veline di Gaza.
Shar Kisshati Non è solo colpa della Chiesa.
Per altro fa molta più breccia la propaganda sinistrata...
David Åkerfeldt Milanø Dubito che la Chiesa abbia influenzato Al Fatah, Hamas, OLP ecc... al massimo può aver influenzato Mastella e Adinolfi ma non mi risultano propal
Shar Kisshati I maiali sono i sinistrati
Dragor Alphandar I comunisti di solito sono di formazione cattolica. Incapaci di pensare liberamente, sono passati da una religione all'altra. Quanto ai muzz, anche loro hanno demonizzato gli ebrei per motivi religiosi.
David Åkerfeldt Milanø Mah guarda Dragor i comunisti di formazione cattolica qui sono al massimo il 30%, il resto sono acerrimi mangiapreti o atei. Che poi quel 30% sia particolarmente influente è un altro conto, ma nonostante lo squilibrio percentuale sono entrambe le correnti agguerritissime!
Dragor Alphandar
Anche se atei o mangiapreti, con secoli di condizionamento religioso hanno bisogno di qualcuno che pensi per loro. Cosi' sono diventati comunisti. E sul comunismo, dopo la perdita dell'URSS, si e' innestato il terzomondismo, cosi' sono islamofili e naturalmente antisemiti. In ogni caso penso che la responsabilita' principale della demonizzazione degli ebrei sia la Chiesa. A partire dal IV secolo ha gonfiato la testa a tutti con la storia del popolo deicida maledetto da Dio e colpevole di tutte le disgrazie dalle pestilenze ai terremoti. Non c'e' da stupirsi che gli ebrei siano odiati.
Shar Kisshati Sei troppo cristianofobico... purtroppo il comunismo è antisemita perché tale era il suo fondatore ebreo (ovvero Marx)
David Åkerfeldt Milanø Dragor, i comunisti sono cristianofobici almeno quanto antisemiti...anzi, se penso a molti filomuslim alla Gad Lerner,Parenzo ecc. vedo la bilancia pendere decisamente a favore dei muzz (inverosimilmente e illogicamente)
Dragor Alphandar Non sono affatto cristianofobo, cito soltanto fatti. E credo che ebrei, cristiani e atei dovrebbero dimenticare le divisioni per fare fronte comune contro i muzz.
Shar Kisshati In questo sono d'accordo con te.
David Åkerfeldt Milanø Eh, MAGARI Dragor
Il problema è: una volta vinti i muzz, a chi toccherà dei tre allearsi con chi e contro chi?
Attivisti di sinistra hanno fatto una dimostrazione a Tel Aviv, cantando "Gaza ha cercato la libertà, hanno sparato"https://www.facebook.com/eretzisrael67/ ... 8399917132 - Un leader di Gaza sulla TV ufficiale di Hamas : "Libereremo la nostra terra con il sangue, i martiri, le donne e bambini ... Abbatteremo il confine con le unghie dei nostri bambini"https://www.facebook.com/noicheamiamois ... 4265581296Hamas usa il suo completo controllo militare e politico su Gaza per inviare scudi umani alle forze israeliane mentre i suoi terroristi cercano di violare il confine israeliano.
Una bambina palestinese di sette anni è stata spinta da Hamas, venerdì, ad avvicinarsi alla recinzione di sicurezza in mezzo al caos provocato dalla stessa Hamas al confine fra Gaza e Israele. Il portavoce delle Forze di Difesa israeliane ha spiegato che i soldati in servizio nella zona hanno immediatamente capito che la figura che si muoveva verso di loro era una bambina e hanno fatto sì che venisse riportata sana e salva ai suoi genitori. “I terroristi di Hamas usano cinicamente donne e bambini, mettendo in pericolo le loro vite”, ha sottolineato il portavoce militare israeliano in un comunicato rivolto in arabo agli abitanti di Gaza.
Video come questo sono la verità, ma non lo vedrai riportato nei media. Grazie a The Middle East Media Research Institute (MEMRI) per averlo postato.
Palestinian rioters on the Gaza border chanting "KILL THE JEWS"!i rivoltosi palestinesi sul confine di Gaza cantano "uccidere gli ebrei"!
31 marzo 2018
https://www.facebook.com/hnaftali/video ... 3875221474L'uso distorto della parola pace. Quando la Chiesa sta con i terroristiMarco M.
3 aprile 2018
http://www.rightsreporter.org/medio-ori ... terroristiMichel Sabbah ex patriarca latino di Gerusalemme dal 1988 al 2008 non è mai stata una persona di equilibrio. I suoi interventi nella politica israelo-palestinese sono sempre stati intenti a condannare solo ed esclusivamente una parte, a tacere sui crimini dell’altra e a costruire una narrativa imperialista e coloniale sulla nascita dello stato ebraico per il quale un’eventuale sua sparizione al vescovo non sarebbe dispiaciuta. Come altrimenti poter leggere i suoi scritti nei quali senza troppe remore intimidiva gli ebrei con la seguente previsione: «Alla fine li manderemo via come una volta mandammo via i crociati», un’esclamazione più adatta ad un al Baghdadi che a una figura cattolica spesso erroneamente confusa con l’imparzialità o il compromesso.
Ma Sabbah è prima di tutto un arabo che odia Israele, in quanto stato ebraico e causa di tutte le disgrazie dei popoli arabi che vivevano in pace, unità e armonia prima che il mostro sionista facesse la sua comparsa. Come la maggior parte degli arabi cristiani oltre ad essere anti-israeliano Sabbah è anche legato alle dittature criminali del Medio Oriente tanto da tacere o quasi sul vero genocidio che si sta compiendo a poca distanza dalla sua adorata “terra santa” ovvero in Siria.
Dicevo quasi perché in realtà qualche volta accenna alla Siria come “vittima sacrificale delle politiche irrazionali dell’occidente”. Che sia vittima dei bombardamenti del suo adorato macellaio Assad che ha sterminato dall’inizio del conflitto centinaia di migliaia di siriani e come danno collaterale più di un migliaio di palestinesi il patriarca non lo considera.
Ma non è solo un difetto di Sabbah in realtà la convivenza con il regime di Damasco riguarda quasi tutte le chiese cristiane in Siria e in Libano i cui esponenti fanno a gara come dei piccoli Goebbels nel benedire i bombardamenti russi, nell’aggredire la carta stampata che osa criticare il dittatore siriano, nel dipingere il governo siriano come un paradiso di convivenza e pace e nel rappresentare l’intera parte della popolazione siriana che non crede nell’unico e vero Dio ovvero il dittatore Assad come un branco di jihadisti che minacciano l’esistenza di cristianità al servizio naturalmente del sionismo. Preciso «jihadisti cattivi» ovvero quelli pagati dall’Arabia Saudita, perché per qualche mistero ci sono e in numero ben maggiore anche «jihadisti buoni» quelli legati all’Iran sui quali non viene detto nulla.
Ma tornando alla “Palestina”, l’ultimo comunicato del patriarca emerito ha proprio il senso del delirio totale a partire dal titolo: “Noi abbiamo scelto la pace”.
Nel breve intervento Sabbah afferma che «Gaza si è mossa pacificamente», inoltre rafforza questa allucinazione dicendo che «le manifestazioni pacifiche sono le migliori trattative» e aggiunge «nella marcia pacifica la gente offriva la pace», mentre «Israele ha risposto con le armi della morte».
Al patriarca Sabbah bisogna fare qualche considerazione: signor Patriarca il movimento Hamas è riconosciuto come un’organizzazione terroristica da Israele, Stati uniti e Unione europea, ha un’ideologia fondata sull’integralismo islamico e sull’imposizione della sharia su tutta la Palestina, nonché sulla cancellazione di Israele dalle carte geografiche.
Visto che Hamas ha indetto la marcia del ritorno, Lei nell’appellare la popolazione di Gaza identifica essa con il terrorismo di Hamas? Anzi visto che pure Lei ci si mette usando il “noi” possiamo interpretare come una Sua appartenenza magari spirituale al movimento di Hamas?
Dato che nella marcia erano presenti miliziani delle brigate El Zeddin Al Qassam armati di pace ma anche di asce, coltelli, pietre e kalashnikov, sarebbe d’accordo se qualcuno venisse da Lei in “pace” e sempre in “pace” la crivellasse di colpi o gli spaccasse la testa con un’ascia o con una pietra? Perché, mi scusi, un conto è dire che la reazione dell’esercito non è proporzionata, ma parlare di “pace” in questo contesto non è un po’ eccessivo?
E infine dato che l’obbiettivo della marcia era il forzare e sfondare il confine, sempre in pace ci mancherebbe, che trattative vuole intavolare? Perché quello è un confine riconosciuto dalla comunità internazionale, quello del’67, come in tanti amano chiamare, la violazione o il tentativo di rimuoverlo in genere nel mondo porta a una guerra non a una pace ma a parte questi dettagli… Lei come Hamas non lo riconosce? Quale sarebbe il nuovo confine che Israele dovrebbe prendere in considerazione quello di sparire dalle cartine geografiche?
In conclusione il Patriarca è pratico dell’uso distorto della parola pace al servizio delle peggiori violenze.