I soldati islamici dell'esercito israeliano

I soldati islamici dell'esercito israeliano

Messaggioda Berto » mer dic 02, 2015 10:55 pm

I soldà xlameghi de l'exerçeto xraełian - I soldati islamici dell'esercito israeliano
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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: I soldati islamici dell'esercito israeliano

Messaggioda Berto » mer dic 02, 2015 10:57 pm

Druxi

https://it.wikipedia.org/wiki/Drusi

Il termine drusi indica i seguaci di una religione, di derivazione musulmana sciita, fondata nell'XI secolo in Egitto. L'etimologia della parola deriva dal nome dell'egiziano al-Darazī, che sosteneva l'identificazione dell'Imam fatimide al-Hakim (996-1021) con Dio.

I drusi furono oggetto in Egitto delle persecuzioni dei sunniti e questo li portò a cercare e trovare rifugio in Libano e nella Siria meridionale, dove ancora risiedono, come pure in Israele (alla cui indipendenza erano favorevoli, infatti sono tra le poche etnie di religione non ebraica a servire nell'esercito regolare israeliano), nelle Alture del Golan (territorio de iure a sovranità siriana, de facto annesso ad Israele), in Cisgiordania e in Giordania; si contano circa uno o due milioni di fedeli.

La dottrina drusa è piuttosto complessa perché accoglie elementi dell'Islam, del Giudaismo, dell'Induismo e del Cristianesimo, sostenendo la fede in un principio divino, l'ʿaql al-faʿʿāl (intelletto attivo). Lʿaql può manifestarsi in forma umana e secondo la comunità drusa l'ultima di queste manifestazioni si è avuta appunto nell'Imām-califfo al-Hākim, nell'XI secolo.
È una religione che corre rischi di sopravvivenza perché dal 1043 è stata dichiarata chiusa la "porta dell'adesione", quindi solo chi è figlio di drusi può essere considerato parte della setta. Poiché praticano la monogamia e sono stati continuamente perseguitati in buona parte della loro storia, il loro numero sta diminuendo.
I drusi credono nella trasmigrazione delle anime dopo la morte, cioè nella metempsicosi, ma tutto il loro credo è circondato da un alone di mistero, perché la parte fondamentale delle loro concezioni dottrinarie è caratterizzata da un accentuato esoterismo ed è quindi rivelata con grande circospezione solo a chi sia ritenuto pronto e degno d'accoglierla da un maestro di grado superiore.
Non è più accreditata invece l'ipotesi che metteva in dubbio l'origine islamica ismailita del movimento adducendo l'argomentazione che i drusi, per il fatto di costituire un'eterodossia piccola e senza particolare forza politica o economica, si sarebbero spacciati come seguaci di un movimento con una base islamica, sia pur ampiamente modificata, per sfuggire alle repressioni islamiche. Per i drusi Dio è talmente sacro che non si può nominare.
Essi venerano il Nuovo Testamento ed il Corano ma leggono anche le proprie scritture nei luoghi di riunione, detti Khalwa.
Sono da sempre considerati un popolo misterioso, probabilmente perché la loro roccaforte (almeno in Libano) è rappresentata dalle montagne dello Shuf
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Re: I soldati islamici dell'esercito israeliano

Messaggioda Berto » mer dic 02, 2015 11:01 pm

https://it.wikipedia.org/wiki/Walid_Jumblatt
Walid Jumblatt (in arabo: وليد جنبلاط‎, Walīd Junbulāṭ o Janbulaṭ; Beirut, 7 agosto 1949) è un politico libanese, nonché uno dei massimi leader della comunità drusa.

Biografia
Figlio di Kamal Jumblatt, studiò sia nella sua città natale sia in Francia.
La politica non era tra i suoi principali interessi, ma dopo la morte di suo padre, avvenuta nel 1977, guida la sua comunità ed entra a far parte della guerra civile libanese scoppiata nel 1975.
Inizialmente si schiera con la Siria e con i miliziani dell'OLP per combattere le falangi cristiano-maronite.
La sua alleanza con la Siria verrà rimarcata anche quando quest'ultima combatterà contro il Generale Michel Aoun.
Finita la guerra civile Walid diviene un importante politico con il suo partito denominato PSP, ossia Partito Sociale Progressista e sarà anche ministro dei lavori pubblici.
Con il tempo i suoi legami con la Siria divengono sempre meno solidi e si arresteranno con la morte di Hafiz al-Asad.
Con l'uccisione di Rafiq al-Hariri nel 2005 Walid diventa un nemico giurato della Siria accusandola più volte di voler destabilizzare il Libano.
Attualmente Walid Jumblatt fa parte della coalizione al governo, detta del 14 marzo.

http://www.limesonline.com/rubrica/liba ... ccia-drusi
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Re: I soldati islamici dell'esercito israeliano

Messaggioda Berto » mer dic 02, 2015 11:11 pm

L'appello - Israele interverrà per salvare i drusi?
Dal punto di vista israeliano, i drusi sono cittadini di prima categoria, titolari di tutti i diritti

di Haytham Mouzahem
giovedì 2 luglio 2015 - 16:00


http://www.lindro.it/israele-interverra ... re-i-drusi

Beirut – In virtù del principio secondo cui ‘il nemico del mio nemico è mio amico’, gli intellettuali e gli sheikh drusi siriani hanno fatto appello al Governo israeliano e alle sue forze di sicurezza affinché li difendano da un probabile massacro per mano dei membri dell’ISIS, qualora riuscissero a penetrare nell’area del Jabal al-Drus (ndt: Trad. lett. monte druso, anche noto come Jabal al- Arab). Dopo che Assad li ha abbandonati a sé stessi, nel futuro dei drusi ci sono due possibili opzioni, una più terribile dell’altra: l’ISIS o le organizzazioni islamiche.

I drusi si stanziarono già in tempi antichi in Medio Oriente, nell’area della Grande Siria, e i loro villaggi sorsero in quei Paesi che oggi corrispondono a Siria, Libano, Giordania e Israele. Negli anni, la comunità drusa si è trovata al centro di numerose questioni ideologiche, dovute soprattutto al loro credo. Non è chiaro infatti se sono musulmani, se devono essere definiti come un gruppo a sé stante i cui membri si sposano unicamente tra loro; la poligamia è proibita, e, nelle loro abitazioni , spesso è possibile trovare tutti e tre i libri sacri.. vi è addirittura chi li considera ebrei!
Dal punto di vista di Israele, i drusi sono cittadini israeliani di prima categoria e lo Stato riconosce loro i diritti che appartengono a ogni israeliano; sono infatti arruolati nell’esercito di Israele in delle unità speciali ma hanno la possibilità di raggiungere le cariche più elevate sia nella carriera militare sia in politica. Da tempo esiste all’interno dell’esercito israeliano un corpo speciale druso, in servizio nella zona di confine settentrionale.
Tuttavia, l’attuale Capo di Stato Maggiore, Gadi Eisenkot, ha deciso di sopprimere questo battaglione e integrare i suoi membri negli altri corpi dell’esercito di Israele, data la loro lealtà allo Stato. La percentuale di arruolamento tra i drusi nell’esercito israeliano è più alta di quella degli ebrei israeliani stessi, come dimostrano i cimiteri militari israeliani, pieni di centinaia di lapidi recanti i nomi di soldati e ufficiali drusi caduti nelle battaglie combattute da Israele.
È noto che i drusi sono tradizionalmente leali all’autorità centrale dello Stato in cui vivono, e raramente si trovano in posizioni di conflitto con esso. Un esempio della loro lealtà è dato dalla loro devozione nei confronti del precedente Presidente siriano Assad e di suo figlio Bashar. La stessa situazione caratterizza la loro relazione con lo Stato di Israele, dove non sono mai sorte controversie con il Governo, ma anzi si sono perfettamente integrati nella società e hanno persino raggiunto posizioni di alto livello (come nel caso del membro della precedente Knesset e attuale vice ministro della Sanità Ayoub Kara, un druso originario della città di Daliyat al-Karmel).
Israele ha adottato una politica tale che ha portato ad una effettiva separazione dei drusi israeliani dal resto dei drusi stanziati nei Paesi circostanti, facendo leva sulla la loro lealtà e il senso di appartenenza. Il Governo infatti, ha concesso loro tutti i privilegi di un cittadino israeliano. Fanno eccezione i drusi che vivono nelle alture del Golan: dopo la conquista di Israele dell’altopiano nel giugno del 1967, quasi 20 mila drusi hanno rifiutato la possibilità di ottenere la cittadinanza israeliana offerta loro dal governo, dichiarando di preferire rimanere sotto il regime siriano.
Desiderando però continuare a vivere sull’altura montuosa che garantisce alla loro comunità una sorta di protezione dei loro villaggi, questi drusi hanno mantenuto buoni rapporti con le autorità israeliane. Così come in Libano e Siria i loro villaggi si sono sviluppati principalmente sul Jabal al-Drus, in Israele i drusi si sono stanziati soprattutto nella regione settentrionale, sulle alture del Golan e in luoghi relativamente elevati.
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