L'inclusione che esclude i cristiani, che nega e cancella il cristianismo a casa dei cristiani, nei paesi europei di tradizione cristiana. Il demenziale razzismo religioso del politicamente corretto che è tutto fuorché corretto.
La demenziale UE social democratica atea, antisemita, anticristiana e filo nazi maomettana
La Commissione europea ritira le linee guida sul linguaggio inclusivo con i riferimenti al Natale
Repubblica.it
30 novembre 2021
https://www.repubblica.it/esteri/2021/1 ... 328381671/
La commissaria europea all'Uguaglianza, Helena Dalli, ha ritirato le linee guida sulla comunicazione inclusiva che avevano innescato la polemica sull'uso della parola Natale. "La mia iniziativa di elaborare linee guida come documento interno per la comunicazione da parte del personale della Commissione nelle sue funzioni aveva lo scopo di raggiungere un obiettivo importante: illustrare la diversità della cultura europea e mostrare la natura inclusiva della Commissione europea verso tutti i ceti sociali e le credenze dei cittadini europei", spiega la commissaria.
"Tuttavia, la versione delle linee guida pubblicata non serve adeguatamente questo scopo. Non è un documento maturo e non soddisfa tutti gli standard di qualità della Commissione. Le linee guida richiedono chiaramente più lavoro. Ritiro quindi le linee guida e lavorerò ulteriormente su questo documento", ha spiegato Dalli.
La Commissione aveva diffuso a uso interno delle linee guida per evitare discriminazioni. "Ogni persona nell'Ue ha il diritto di essere trattata in maniera eguale", era la premessa del documento. L'obiettivo è limitare i riferimenti di "genere, etnia, razza, religione, disabilità e orientamento sessuale". Tra i suggerimenti c'era per esempio quello di evitare nelle comunicazioni interne il riferimento al Natale. I funzionari di Bruxelles non dovrebbero, era il consiglio, "dare per scontato che tutti siano cristiani perché tutti celebrano le feste cristiane, e non tutti i cristiani le celebrano nelle stesse date". L'invito era quindi di mostrarsi "sensibili al fatto che le persone hanno diverse tradizioni religiose e calendari". Segue un esempio di come formulare una frase tipo: "Il periodo natalizio può essere stressante". Meglio, raccomandava la Commissione, scrivere "Il periodo di festività può essere stressante".
Helena Dalli (Zabbar, 29 settembre 1962) è una politica maltese del Partito laburista (Malta), commissaria europea all'Uguaglianza nella Commissione von der Leyen.
https://it.wikipedia.org/wiki/Helena_Dalli
A seguito delle elezioni europee del 2019, Dalli è stata nominata dal governo del primo ministro Joseph Muscat come candidata di Malta per la prossima Commissione europea .
Nel 2021 la commissione UE dopo aver presentato le linee guida sulla comunicazione (in cui si raccomandava di non usare la parola "Natale" - e quindi di sostituire l'espressione "Buon Natale" con "buone feste" - al fine di non offendere coloro che non sono cristiani e dimostrare che la Europa è inclusiva e non discrimina altre religioni) è stata costretta a ritirarle L'iniziativa aveva infatti causato un'ondata di polemiche e la reazione di tutti perché negava le origini Cristiane dell' Europa in nome dell'ideologia del politicamente corretto. La Dalli in quanto commissaria all'Uguaglianza ha tentato di giustificarsi sostenendo che il documento doveva essere meglio elaborato perché non ancora maturo.
Se l'Europa 'vieta' il Natale e i nomi cristiani per essere inclusivi
Antonio Sanfrancesco
29 novembre 2021
https://www.famigliacristiana.it/artico ... usivi.aspx
Le linee guida della Commissione europea per una “comunicazione inclusiva” puntano ad abolire le feste cristiane in nome del rispetto per le altre tradizioni religiose e persino la distinzione tra maschile e femminile
L’obiettivo è avere una “comunicazione inclusiva”. Il risultato però è grottesco. Da un documento interno della Commissione Europea intitolato #UnionOfEquality. European Commission Guidelines for Inclusive Communication e di cui ha parlato Il Giornale arrivano indicazioni precise sui criteri da adottare per i dipendenti della Commissione nella comunicazione sia esterna che interna. Per esempio, è bandita la parola Natale con tanto di esempio: meglio evitare «il periodo natalizio può essere stressante» e dire «il periodo delle vacanze può essere stressante». È raccomandato anche usare nomi generici anziché di «nomi cristiani». Altro esempio pratico: invece di dire «Maria e Giovanni sono una coppia internazionale», bisogna dire «Malika e Giulio sono una coppia internazionale».
Parole che possono essere equivocate come "colonialismo" vanno abolite: non si può dire, ad esempio, «colonizzazione di Marte» o «insediamento umano su Marte», meglio affermare «inviare umani su Marte».
Nella premessa il Commissario per l'uguaglianza Helena Dalli ricorda che «dobbiamo sempre offrire una comunicazione inclusiva, garantendo così che tutti siano apprezzati e riconosciuti in tutto il nostro materiale indipendentemente dal sesso, razza o origine etnica, religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale». E quindi: vietato utilizzare nomi di genere come «operai o poliziotti» o usare il pronome maschile come pronome predefinito, vietato organizzare discussioni con un solo genere rappresentato (solo uomini o solo donne) e ancora, vietato utilizzare «Miss o Mrs» a meno che non sia il destinatario della comunicazione a esplicitarlo. E ancora: non si può iniziare una conferenza rivolgendosi al pubblico con la consueta espressione «Signori e signore» ma occorre utilizzare la formula neutra «cari colleghi».
Un capitolo ad hoc è dedicato «culture, stili di vita o credenze». La Commissione europea ci tiene a sottolineare di «evitare di considerare che chiunque sia cristiano» perciò «non tutti celebrano le vacanze natalizie (...) bisogna essere sensibili al fatto che le persone abbiano differenti tradizioni religiose». Ma fino a che punto deve spingersi questa, diciamo così, "sensibilità"? Omettendo di chiamare Natale il Natale?
L’impressione, più che di veicolare una comunicazione inclusiva, è che l’obiettivo sia quello di cancellare alcune feste cristiane e la differenza tra genere maschile e femminile come quando la Commissione scrive che bisogna evitare di usare espressioni come «il fuoco è la più grande invenzione dell'uomo» ma è giusto dire «il fuoco è la più grande invenzione dell'umanità».
«Non si tagliano le radici dalle quali si è nati», disse Giovanni Paolo II nell'Angelus del 20 giugno 2004, un anno prima di morire. Per il Papa polacco, la battaglia per un richiamo alle radici giudaico – cristiane nella Costituzione europea non era solo una formalità o il tentativo di issare una bandiera di appartenenza ma una pietra fondamentale per costruire l’edificio del Continente nel quale se si applicano i diritti umani, la libertà dei popoli, a cominciare da quella religiosa, il rispetto e il riconoscimento della dignità di ogni persona lo si deve anche al cristianesimo che nei secoli ha forgiato la politica, la storia, l’arte e la società dell’Europa.
Da un dibattito di alto profilo sulle radici cristiane dell’Europa siamo passati, in questi ultimi anni, ai diktat del politicamente corretto che svelano, con risultati a volte farseschi come in questo caso, la deriva verso il politicamente corretto che, non di rado, è l’anticamera del pensiero unico.
Commissario Ue che vuole cancellare il Natale è in contatto coi Fratelli Musulmani
Chi c’è dietro la cancellazione del Natale decisa dalla Ue:
30 novembre 2021
https://voxnews.info/2021/11/30/commiss ... musulmani/
Helena Dalli, politica maltese del Partito laburista, commissaria Ue all’Uguaglianza nella Commissione von der Leyen. In collegamento con i Fratelli Musulmani attraverso varia ong islamiche.
La settimana scorsa questi suoi contatti hanno portato due ministri francesi a protestare con la Commissione europea per un incontro tra il commissario per l’uguaglianza Helena Dalli e FEMYSO, una rete di associazioni giovanili musulmane che hanno definito “un’associazione islamista che sta attaccando la Francia”.
L’associazione ha incontrato Dalli per discutere “La situazione dei giovani musulmani in Europa e le sfide vissute a causa di stereotipi, discriminazione e odio aperto”, ha twittato Dalli .
Secondo il suo sito web, FEMYSO ha preso parte ai lavori preparatori per la campagna antidiscriminazione del Consiglio d’Europa incentrata sull’hijab, che è stata ritirata dopo le proteste del governo francese all’inizio di questo mese.
“Stiamo riferendo [la questione] alla Commissione… per combattere queste associazioni islamiste che stanno attaccando la Francia e si stanno infiltrando nelle nostre stesse istituzioni”, ha detto sull’Europa il giovane ministro per la cittadinanza Marlène Schiappa.
FEMYSO è stata creata nel 1996 e partecipa da diversi anni alle iniziative della Commissione Ue e del Consiglio d’Europa. Ha ricevuto tre sovvenzioni tra il 2010 e il 2016, secondo una risposta scritta della Commissione nel 2017. Secondo la Commissione, FEMYSO “non è membro del consorzio che attua la [campagna dell’hijab] e non ha ricevuto alcun finanziamento europeo in quanto tale”.
Un portavoce del gabinetto di Dalli ha affermato che Dalli ha incontrato FEMYSO il 18 novembre “su loro richiesta”. “Il commissario ha parlato dell’impegno della Commissione europea ad affrontare il razzismo come indicato nella strategia antirazzismo, compreso il suo impatto sui musulmani”, ha detto il portavoce.
Il segretario di Stato francese per l’Europa Clément Beaune ha affermato che l’incontro è stato “anormale”. Ha ritwittato un tweet in cui affermava che FEMYSO è un “fantoccio dei Fratelli Musulmani”.
Lorenzo Vidino, direttore del programma sull’estremismo alla George Washington University che ha lavorato sui Fratelli Musulmani in Europa , ha detto al quotidiano francese Marianne che FEMYSO è “figlia” della Federazione delle organizzazioni islamiche in Europa, un gruppo legato al Fratelli Musulmani.
La Ue è un nemico da abbattere. Senza se e senza ma.
Buon Natale, Bon Nadal, Merry Christmas
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