Tuti i crimini dei migrà

Tuti i crimini dei migrà

Messaggioda Berto » mar apr 29, 2014 8:26 pm

Tutti i Crimini degli Immigrati
http://tuttiicriminidegliimmigrati.com

???
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Tuti i crimini dei migrà

Messaggioda Berto » mer ott 14, 2015 6:26 am

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Tuti i crimini dei migrà

Messaggioda Berto » ven ott 23, 2015 9:53 pm

Impariamo dalla Svizzera: il Paese con i civili più armati al mondo ha meno rapine e morti ammazzati

http://www.magdicristianoallam.it/blogs ... zzati.html

Vincenzo Solano non era armato. Lui era una persona perbene. Le persone perbene non tengono armi in casa. Loro sanno che poi c’è il rischio di diventare il Far West. Questo sarebbe orribile. Vincenzo Solano sapeva che un’arma è pericolosa. Si può non avere il sangue freddo e uccidere una persona, un povero ragazzo entrato solo per rubare, magari perché è povero. Vincenzo Solano sapeva che ci sono la Giustizia e le forze dell’ordine per mantenere la giustizia e l’ordine, e che in una nazione civile sono il ministro degli interni, la magistratura e carabinieri e poliziotti che si occupano della sicurezza. Un uomo perbene non tiene un’arma in casa perché potrebbe commettere l’ingiustizia di uccidere. In realtà nel momento in cui un orco è entrato nella nostra casa, le forze dell’ordine hanno già fallito, ma non importa. Che colui che stia penetrando in casa nostra sia qualcuno che vuole solamente privarci delle nostre cose, cose che abbiamo comprato con anni di lavoro, o sia la banda di arancia meccanica, non lo si può sapere fino a quando non è troppo tardi, ma di nuovo non importa. Sono particolari. La cosa importante è che un uomo perbene non è armato. Un popolo perbene è disarmato.

Nella casa di Vincenzo Solano la notte del 30 agosto è entrato un uomo giovane e molto più forte di lui, un uomo proveniente dalla Costa D’Avorio, nazione dove non c’è nessuna guerra. La Costa d'Avorio possiede una delle economie più prospere dell'Africa. Il suo mercato dipende dal settore agricolo. Il paese è il maggior produttore ed esportatore mondiale di caffè, semi di cacao e olio di palma. L’economia della Costa D’Avorio, anzi Cote d’Ivoire, è più florida della nostra, in questo momento, lo dico perché se qualcuno è disperato, prima di suicidarsi come moltissimi imprenditori, se ha voglia di lavorare, può sempre trasferirsi in Costa d’Avorio. La florida economia della Costa d’Avorio, però, è basata sull’agricoltura, agricoltura african style, cioè bisogna zappare, è faticoso, certo uno risparmia poi di andare in palestra a fare i pesi, ma è faticoso, magari non se ne ha sempre voglia. Meglio venire in Italia a fare il rifugiato. I nostri commentatori commentano con voce sofferta su “questi disperati che si lasciano alle spalle miseria e desolazione”. Miseria e desolazione? L’Africa non è miseria e desolazione. Gli intellettuali e gli uomini politici africani ci avvertono che da noi stanno arrivando i peggiori. I migliori restano a casa a costruire la nazione. La Costa d’Avorio è un paese povero? Ma siete scemi? L’Algeria sempre più prospera, il Marocco con il turismo in ascesa?

Il ministro degli interni Alfano, ha creato la più fantastica accoglienza. Non vengono prese nemmeno le impronte digitali, magari c’è qualche evaso, magari c’è qualcuno che non è proprio uno stinco di santo, quando sono andata negli USA le impronte digitali me le hanno prese, ma poi se prendi le impronte digitali le facoltà di sociologia si indignano, e a Nostra Signora dell’Accoglienza signora Boldrini si spezza il cuoricino (non sia mai), quindi il ministro Alfano che è un uomo di mondo le impronte digitali non le prende a nessuno. Il nome lo dà solo chi desidera darlo, il ministro Alfano che è educato, non vuol tediare nessuno insistendo. Grazie alle tasse che noi non possiamo non pagare perché altrimenti vengono gli uomini della finanza che sono dei tizi armati, qualche centinaio di veri rifugiati di guerra e migliaia di gentiluomini che potremmo definire gli imbucati del rifugio, hanno raggiunto l’Italia e ci si sono messi comodi: pasti caldi sono forniti a caro prezzo da onlus legati alle coop e alla Caritas quindi l’esercito degli accoglienti si è ingrossato.

L’uomo della Costa d’Avorio è entrato nella casa dove Vincenzo e sua moglie Mercedes dormivano, lui era un uomo giovane, e molto forte, li ha trascinati fuori dalla loro stanza, ha colpito Vincenzo con un bastone spaccandogli le ossa, un colpo dopo l’altro, un osso fratturato dopo l’altro, mentre Mercedes forse piangeva, o forse, stupidamente supplicava. Non l’ha salvata. Prima di buttarla dalla finestra pare che il gentiluomo che il ministro Alfano ha fatto arrivare fino alla casa di Vincenzo e Mercedes l’abbia stuprata. La notizia non è certa perché certe notizie sono ritenute indelicate, il ministero degli Interni ha chiesto alle questure di non entrare in particolari quando i crimini sono commessi da non italiani. Quello che è certo che Mercedes, dopo che è stata scaraventata fuori dalla finestra ha impiegato ancora un terribile numero di minuti a morire, con le fratture esposte e il sangue che si spandeva. Vincenzo e Mercedes avevano una figlia che ha osato gridare il suo dolore, il suo orrore per l’indifferenza nauseante di tutti i buoni davanti alla morte atroce di suo padre e sua madre e l’Italia dei buoni ha storto il naso.

Loro sono buoni. La società civile. Noi siamo quella incivile.

Per quattro anni ho vissuto nel paese dei barbari, la nazione dove uomini armati difendono la loro terra. Sono vissuta 4 anni nel paese più armato del mondo, con il maggiore armamento in mano a civili. Oltre a un enorme numero di armi di tutti i tipi in mano ai civili, c'è, nella casa di ogni uomo adulto dai 21 ai 65 anni un fucile mitragliatore con un caricatore. Sto parlando della Svizzera, il paese con la minore criminalità al mondo. In Svizzera il servizio militare dura tutta la vita. Ogni due anni tutti gli uomini validi fanno 15 giorni di servizio militare, tutti gli uomini tengono in casa l’uniforme e un fucile mitragliatore. Se la Svizzera fosse invasa l’esercito potrebbe mobilitare in 24 ore. Se qualcuno facesse un colpo di stato gli sparerebbero dalle finestre. In Svizzera nessuno è stato ucciso da rapinatori e sono pochissimi anche i rapinatori uccisi, per non dire nessuno, perché in un paese armato la gente non fa il rapinatore, e dato che anche i rapinatori sono esseri umani il fatto che sopravvivano ci rasserena. Chi proprio vuole vivere di furti rapina i negozi, non le case con la gente dentro, perché si tratta di case armate. Benché armati gli svizzeri non passano il tempo a spararsi gli uni con gli altri perché contrariamente a quanto ritengono i nati servi, il popolo non è stupido, non è strutturalmente minore. Nei paesi valorosi gli uomini difendono le loro case e la loro terra dagli orchi. Sono i popoli stupidi che credono che la libertà, inclusa quella di dormire in pace nelle proprie case, si possa appaltare allo Stato, al ministro della Difesa di turno, si possa ottenere gratuitamente, senza dover combattere ogni singolo giorno. Sono i popoli stupidi che non fanno il servizio militare, perché credono che la libertà sia gratis. In un mondo di armati la giustizia è inevitabile. In un mondo di disarmati tutti sono in pugno all'arbitrio del più brutale. Credo che prima di morire Vincenzo abbia rimpianto maledettamente di non avere avuto un’arma in casa.

di Silvana De Mari 23/10/2015 12:21:11

Bel tòco, scrito ben, el toca e lè ciàro.
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Re: Tuti i crimini dei migrà

Messaggioda Berto » ven ott 23, 2015 10:11 pm

Scondar i crimini dei "foresti" lè on cremene contro l'omanidà: lè viołansa dei diriti omani ogniversałi.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... rimine.jpg

Raccomandazione alle Questure: nascondete i crimini dei profughi
Necessario "tutelare" i richiedenti asilo, anche se delinquono. È discriminazione al contrario
Salvatore Tramontano - Ven, 23/10/2015 - 14:07

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 86016.html

La gogna non è uguale per tutti. Le Questure italiane, e i comandi dei carabinieri, hanno ricevuto una strana raccomandazione, un consiglio disceso da molto in alto, una sorta di velina a uso interno.

Se un profugo, un richiedente asilo, viene denunciato o addirittura arrestato mentre sta commettendo un reato non dovete raccontarlo a nessuno. Acqua in bocca. Omertà. Silenzio. Niente comunicati stampa, nessuna soffiata ai giornalisti. L'obiettivo è tutelare il migrante. Se, infatti, uno sta chiedendo aiuto allo Stato perché magari è perseguitato in patria significa che la sua vita è in pericolo. Nome, cognome e residenza sarebbero informazioni pericolose, notizie che i «regimi» potrebbero usare per colpire lui o la sua famiglia.

Uno viene a sapere una cosa del genere e pensa: bello, uno Stato garantista. Non c'è più il mostro in prima pagina. Solo che il principio vale solo per gli ospiti. Gli italiani devono solo pagare le tasse. Niente garantismo, nessuna tutela, neppure uno straccio di presunzione di innocenza. Anzi, quando poi si va a processo c'è la gara a far scappare dalle procure notizie, intercettazioni, frullati di vita privati, perfino di chi è capitato in quelle carte per caso, senza neppure essere indagato. E c'è anche una strana regia che calcola e razionalizza i tempi politici delle indiscrezioni. Questo è il Paese dove la condanna arriva per mezzo stampa prima dei processi e dove la carcerazione preventiva viene usata come arma di ricatto e addirittura di tortura.

Per gli italiani, insomma, il garantismo è un lusso che non si possono permettere. Siano essi personaggi famosi o sconosciuti, potenti o povera gente. È una forma di democrazia della gogna. Ora perché i profughi vengono risparmiati? Non per bontà. A quanto pare il governo non vuole turbative alla linea politica sull'immigrazione. Non parlate dei delitti dei profughi perché siccome accogliamo tutti, senza alcun controllo, pubblicizzare le loro malefatte potrebbe intaccare il consenso del governo e portare voti a chi critica le maglie larghe di Alfano e company. Meglio nascondere la realtà e continuare a raccontare agli italiani che tutto va bene, che tutto è sotto controllo. E se una notizia scappa dalle Questure, nessun problema, ci penserà Renzi a coprire Alfano. La colpa sarà stata di un gufo. Magari profugo.
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Re: Tuti i crimini dei migrà

Messaggioda Berto » ven ott 30, 2015 8:31 am

Se seita kive:

Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti
viewtopic.php?f=194&t=1814
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