Połogna e migranti

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Messaggioda Berto » mar set 29, 2015 6:56 am

Połogna e migranti
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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Połogna e migranti

Messaggioda Berto » mar set 29, 2015 6:56 am

PROTESTE DI PIAZZA IN POLONIA CONTRO ARRIVO DI MIGLIAIA DI FALSI RIFUGIATI, IL GOVERNO CHIEDE SIANO CHIUSE FRONTIERE UE
lunedì 28 settembre 2015
GIUSEPPE DE SANTIS - Londra.

http://www.ilnord.it/index.php?id_artic ... 4.facebook

http://www.rt.com/news/316612-poland-ra ... ant-crisis

LONDRA - Ai polacchi non va proprio giu' l'idea di dover accogliere decine di migliaia di falsi rifugiati provenienti da medio oriente e Africa e per questo sabato scorso molti di essi sono scesi in piazza a Katowice, una citta' del sud ovest della Polonia.

La manifestazione, organizzata dal gruppo nazionalista All Polish Youth (giovani di tutta la Polonia), ha visto la partecipazione di molte migliaia di persone le quali hanno protestato contro la decisione del governo polacco di accogliere duemila rifugiati.

Michal Novak, rappresentante di questa organizzazione, ha accusato il governo polacco di seguire ciecamente i diktat della UE senza tenere conto della volonta' dei cittadini polacchi e ha anche criticato la stampa di mentire su questo tema negando il fatto che queste persone sono emigranti che arrivano per ragioni economiche.

Tra i partecipanti alla protesta c'erano anche membri dei partiti d'opposizione e lo stesso giorno ci sono state manifestazioni anche in altre citta'.

Tali proteste sembrano aver avuto qualche effetto visto che il ministro degli esteri polacco Grzegorz Schetyna pur dichiarandosi favorevole ad accogliere piu' immigrati preferirebbe che le frontiere della UE fossero chiuse.

Sara' interessante vedere cosa fara' il governo polacco nei prossimi giorni ma quel che e' certo e' che i cittadini polacchi sono pronti a lottare per salvare la loro nazione.

Come al solito la stampa di regime ha censurato questa notizia perche' darebbe fastidio alla nostra classe politica al potere ma noi non ci stiamo e invitiamo i nostri lettori a cliccare su questo link per vedere i video di questa protesta nella speranza che gli italiani prendano esempio e facciano lo stesso:
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Re: Połogna e migranti

Messaggioda Berto » mar ott 27, 2015 9:24 pm

Elezioni in Polonia: vince la destra anti-Ue
Il terzo partito è Kukiz'15 che prende il nome dal cantante rock fondatore
VARSAVIA
26 ottobre 2015
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca ... cb5f7.html

Vince, in Polonia, il partito di destra anti-Ue all'opposizione Diritto e Giustizia (Pis) del leader Jaroslaw Kaczynski con il 39,1% delle preferenze. Candidata premier è Beata Szydlo. Per Piattaforma civica del centro del primo ministro uscente Ewa Kopacz si registra un 23,4% delle preferenze.
La destra anti-Ue di 'Diritto e Giustizia' ha anche i numeri per formare un governo da sola. Se i numeri degli exit poll fossero confermati infatti il Pis avrebbe 242 seggi su 460 alla Camera, e la premier designata Beata Szydlo non dovrebbe cercare alleati per governare. I centristi di Piattaforma civica, attualmente al governo, otterrebbero solo 133 seggi.

Il terzo partito è Kukiz'15 che prende il nome dal cantante rock fondatore e che ha ricevuto il 9% i voti. Gli altri due partiti del Sejm saranno Nowoczesn.pl (Moderna) del liberale Ryszard Petru con il 7,1% dei voti e il Partito dei contadini (Psl) con il 5,2% delle preferenze. Fuori dalla Camera bassa, perché sotto la soglia di sbarramento dell'8%, rimangono il partito Sinistra unita (Zl) che ha avuto il 6,6%, la formazione di Janusz Korwin-Mikke con il 4,9%, e quella di sinistra sociale Razem (Insieme) di Adrian Zandberg con il 3,9%. Secondo lo stesso exit poll l'affluenza è stata del 51,6%.

Nessuna forza di sinistra in parlamento - Per la prima volta nella storia della Polonia post-comunista, nessuna forza di sinistra ha ottenuto abbastanza voti per entrare in parlamento: lo prevede un exit poll "Ipsos" sui risultati delle elezioni polacche svoltesi ieri confermando che ad entrare nel Sejm saranno cinque formazioni definibili di centro o destra.
Mosca, rispettiamo voto ma rapporti non al meglio - La Russia "certamente" rispetta "i risultati delle elezioni in Polonia", ma "allo stesso tempo" si rammarica del fatto che "le relazioni bilaterali" tra i due Paesi "non sono nella forma migliore". Lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.
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Re: Połogna e migranti

Messaggioda Berto » sab nov 14, 2015 10:44 pm

Strage di Parigi, la Polonia: "Non accettiamo più il piano Ue sui migranti"
L'annuncio del governo di destra guidato da Beata Szydlo dopo gli attentati nella capitale francese. E una settimana fa, in Germania, l'arresto di un uomo collegato alla strage nell'ambito di un operazione contro l'immigrazione clandestina

http://www.repubblica.it/esteri/2015/11 ... -127352791

PARIGI - Si tratta di una domanda che nelle ultime ore analisti, commentatori e cittadini non smettono di porsi: esiste un legame tra la strage di Parigi e l'immigrazione clandestina? La rete del terrore internazionale, le strade e i percorsi utilizzati dai terroristi per ottenere risorse si sovrappongono - e in che modo - alla mappa dell'emergenza migranti? Una domanda che ha subito ricevuto una risposta, quella del governo polacco presieduto dalla rappresentante della destra Beata Szydlo. "La Polonia non accetterà il piano Ue sul ricollocamento dei migranti". Una posizione, per ora, isolata.

E seguendo il filo dell'immigrazione clandestina, il retroscena della strage di Parigi si arricchisce. Un dettaglio. Un arresto. Uno di quelli che vengono compiuti tutti i giorni dalle forze dell'ordine. Bisogna tornare a una settimana fa, allontanarsi da Parigi, arrivare in Baviera, tra Monaco e Salisburgo, su una delle autostrade principali del centro Europa. Una macchina che proviene dal Montenegro, diretta verso la capitale francese viene fermata dalla polizia tedesca. A bordo c'è un uomo, 51 anni. E nel bagaglio un piccolo arsenale: kalashnikov, bombe a mano, esplosivo. L'uomo viene portato in caserma e interrogato. Ma non risponde alle domande, rallentando le indagini. E all'indomani della strage, il presidente della Baviera, Horst Seehofer, conferma: "Nel quadro della lotta contro il traffico illegale di profughi, abbiamo compiuto un arresto che è collegato agli avvenimenti".

Straje ixlamega de Parixi
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Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... lamici.jpg
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Re: Połogna e migranti

Messaggioda Berto » mar mar 08, 2016 10:40 pm

Varsavia, sui migranti non accettiamo ricollocamenti forzati
Alessandra Benignetti - Mar, 08/03/2016 - 13:07

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/var ... 33533.html

La Turchia sui migranti raddoppia la posta in gioco, chiede altri tre miliardi di euro a Bruxelles, e mette sul piatto l’accelerazione del processo di adesione all’Ue assieme alla proposta di riaccogliere i migranti irregolari sul proprio territorio in cambio di rifugiati da spedire in Europa, con un meccanismo uno ad uno, per risolvere la crisi migratoria.

Se si aggiunge il supporto promesso da Bruxelles ad Atene nella gestione degli arrivi dei migranti, questa può essere una sintesi delle “basi”, come le ha definite la cancelliera tedesca, Angela Merkel, gettate ieri al vertice Ue-Turchia sull’immigrazione. In sostanza, però, sono tanti e complessi i punti ancora da chiarire. Per questo, riguardo le decisioni vere e proprie, è stato rimandato tutto al prossimo vertice del 17 e 18 marzo.

E la proposta turca di rimpatrio dei migranti irregolari a fronte dell’accoglienza di tutti i rifugiati che faranno domanda nei campi profughi in Turchia, ha già trovato un oppositore nel premier ungherese Viktor Orbán, che, come annunciato dal suo portavoce, Zoltan Kovacs, su Twitter, ha posto il veto all’ipotesi turca dei reinsediamenti. Ma il fronte dei Paesi del gruppo Visegrad continua ad essere ostile anche al piano di ricollocazione dei migranti messo a punto dall’Ue.
Ungheria e Slovacchia, infatti, hanno addirittura denunciato il sistema di ricollocazione “forzata” proposto da Bruxelles davanti alla Corte di Giustizia europea.

Anche la reazione polacca non si è fatta attendere. In un’intervista al Corriere della Sera, il ministro degli esteri di Varsavia, Witold Waszczykowski, ha dichiarato che la Polonia accoglierà i 7mila rifugiati assegnati al Paese dalla Commissione europea, soltanto a determinate condizioni. “La ricollocazione forzata dei migranti è inefficace e priva di buonsenso", aveva già affermato nella giornata di ieri il ministro degli Esteri di Varsavia nella conferenza stampa congiunta con il nostro ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, a margine di una riunione con il capo della Farnesina. “Non accetteremo migranti costretti a venire in Polonia contro la loro volontà, nessun ricollocamento forzato, secondo, dovranno essere in grado di provare la loro identità e terzo non dovranno porre alcun pericolo alla nostra sicurezza” ha rilanciato oggi Waszczykowski nell'intervista al Corriere. Queste sono le condizioni di Varsavia sull’accoglienza. “Se ci daranno accesso agli hot-spot a Lampedusa e in Grecia per poterli selezionare”, ha continuato il ministro del Pis (Diritto e Giustizia), “allora li accettiamo, il problema è dalla vostra parte, non potete selezionarli voi e poi mandarceli".

Waszczykowski ha sottolineato la necessità di risolvere nei Paesi d’origine i problemi che spingono i rifugiati a muoversi verso il Vecchio Continente, cercando di eliminare così il problema alla radice, riportando la pace nelle zone di provenienza dei rifugiati. Inoltre, il ministro polacco ha criticato la politica di Bruxelles “di unire le politiche per i fondi strutturali e quelle sui flussi migratori".

Intanto, nella giornata di oggi, al confine tra Grecia e Macedonia, sono oltre 13 mila i migranti che attendono che Skopje apra i confini per entrare in Europa. Dall’inizio di quest’anno, secondo i dati forniti dall’agenzia dell’Onu per i Rifugiati, già 132.177 persone hanno raggiunto le coste elleniche dalla Turchia.
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Re: Połogna e migranti

Messaggioda Berto » lun giu 12, 2017 9:03 pm

LA UE SI SPACCA SUI MIGRANTI: POLONIA, UNGHERIA, SLOVACCHIA E REPUBBLICA CECA SI ALLEANO CONTRO LE MINACCE DI BRUXELLES
lunedì 12 giugno 2017

http://www.ilnord.it/c-5317_LA_UE_SI_SP ... _BRUXELLES

Il ministro dell'Interno polacco, Mariusz Blaszczak, ha annunciato che i governi di Polonia, repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria, hanno rifiutato qualsiasi sanzione imposta da Bruxelles ai Paesi che non accetano i rifugiati - ovvero i richiedenti asilo che a orde di decine di migliaia al mese stanno invadendo ad esempio l'Italia - e ha insistito che il sistema di ricollocamenti dei richiedenti asilo ha un effetto 'chiamata' invogliando trafficanti e masse di africani senza alcun diritto d'accoglienza in Europa a continuare a invaderla.

"Crediamo che il ricollocameno di rifugiati abbia un effetto 'chiamata' e servirà solo ad attirare nuovi flussi di migranti in Europa", ha ribadito Blaszczak a seguito di una riunione con gli omologhi del gruppo di Visegrad, alleanza tra Slovacchia, repubblica Ceca, Ungheria e Polonia.

"Stiamo parlando con un'unica voce", per quanto riguarda l'emergenza migranti in Europa: "affronteremo in modo solidale a qualsiasi sanzione che possa arrivare dall'Unione europea come rappresaglia per non voler accogliere parte dei richiedenti asilo arrivati sulle coste di Italia e Grecia negli ultimi anni", ha concluso il ministro Polacco.

"Siamo coscienti che la Commissione europea preveda minacce contro i nostri Paesi ma siamo solidali tra noi", ha aggiunto.

Inoltre, Blaszczak ritiene "privi di fondamento e infondati" ogni tentativo di punire le nazioni del Gruppo di Visegrad per il loro rifiuto ad accettare i rifugiati, "dato che la politica di sicurezza è di competenza nazionale e non comunitaria". E come ministro della Polonia, la sua missione è quella di evitare una situazione di insicurezza causata dagli attacchi terroristici come quelli avvenuti in Francia, Germania o in Belgio.

Secondo il gruppo di Visegrad, il meccanismo di ricollocamenti progettato da Bruxelles "non funziona", perché si prevede la divisione tra i paesi dell'UE di 160mila persone e alla fine dello scorso maggio ne erano state trasferite solo 20mila, il che dimostra che non solo i paesi del Gruppo di Visegrad e l'Austria non hanno accolto i richiedenti asilo, ma anche tutti gli altri stati Ue.

Il politico polacco ha difeso l'opportunità di "aumentare gli sforzi" per assistere le vittime dei conflitti nei paesi limitrofi e non all'interno del territorio europeo.
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