La Xermagna e i migranti

Re: La Xermagna e i migranti

Messaggioda Berto » dom set 13, 2015 7:06 pm

Perché la Germania finora ha aperto le frontiere solo ai siriani
di Giacomo Morabito e Bruno Sergi13 settembre 2015

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... id=ACkMJ1w

Applausi alle stazioni tedesche e austriache: così erano stati accolti numerosi profughi diretti in Europa, soltanto alcune ore dopo dalla decisione di Germania e Austria di aprire le frontiere. Si tratta di una radicale svolta nella gestione europea della crisi dei migranti che ha spiazzato l'intera Europa, soprattutto in considerazione dell'opinione pubblica che il governo tedesco si era recentemente guadagnato. Infatti, ormai si era consolidato il cliché di una Germania tanto fiscale in campo economico (caso greco) quanto sprezzante nei riguardi dell'attuale situazione dei rifugiati. Basti risalire a poco tempo fa, quando la cancelliera Angela Merkel fu accusata di essere stata insensibile in occasione di un incontro con gli studenti di una scuola tedesca. «Non possiamo accogliere tutti», così disse a una ragazza palestinese, che aveva spiegato che presto sarebbe stata espulsa. Merkel consolò poi la ragazza che scoppiò in lacrime, ma non bastò per garantirsi la pietà dei social network.

Oggi, la Germania sospende il Trattato di Dublino e apre le porte agli immigrati siriani: «Non c'è un limite legale al numero di richiedenti asilo che può ricevere la Germania» e «in quanto Paese forte, economicamente sano abbiamo la forza di fare quanto è necessario», ha dichiarato la cancelliera tedesca in un'intervista al Funke Mediengruppe. Inoltre, il governo tedesco ha annunciato che aumenterà di 3 miliardi di euro il suo bilancio 2016 per far fronte con la situazione dei rifugiati e dei richiedenti asilo, mentre i governi degli stati regionali e le autorità locali avranno a disposizione altri 3 miliardi di euro. Assieme alla Francia, la Germania si prenderà carico di quasi la metà dei 120'000 rifugiati, poi ricollocati secondo il piano presentato dal Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker. Elogi inaspettati non sono mancati, in particolare dall'ex Ministro delle Finanze della Grecia, Yanis Varoufakis, il quale ha dichiarato: «Sulla questione immigrazione, la cancelliera ha mostrato un incredibile livello di leadership. A questo punto tutti dobbiamo imparare dalla Germania».

Il migliore amico di mio figlio è italo-cinese. E, credetemi, anche questa è economia (da Econopoly)

Tuttavia, la scelta tedesca di accogliere i migranti siriani apre le porte a diversi interrogativi. Consapevole dell'immagine compromessa del suo governo, Merkel sta facendo leva soprattutto sulla differenza tra l'emigrazione per ragioni economiche, che non è compresa all'interno del Trattato di Dublino, e quella dovuta a guerre, persecuzioni razziali, politiche o religiose. In Siria perdura una guerra civile dal 2011; i migranti provenienti dall'Africa subsahariana fuggono da situazioni di pericolo, da guerre o da regimi dittatoriali. Perché, allora, aprire le porte soltanto ai migranti siriani? A prescindere dalla precedente consolidata presenza siriana sul territorio tedesco, la scelta potrebbe essere dettata da varie ragioni e, soprattutto, interessi. Rispetto ai migranti di altre nazionalità, i siriani si integrano più facilmente e possono vantare di un livello di scolarizzazione migliore. Si possono considerare una valida risorsa dal punto di vista professionale, come già dimostrato in passato. I siriani all'estero non sono mai stati una comunità di lavoratori, ma perlopiù si trattava di professionisti (medici, professori e imprenditori). Inoltre, secondo i dati della Banca Mondiale, nel 2010 la Siria riceveva circa 2 miliardi di dollari di rimesse (somma che non tiene conto delle rimesse attraverso i canali informali, come il denaro ricevuto dai parenti residenti all'estero). Nel 2014, invece, questa cifra si è notevolmente ridotta (1,623 miliardi di dollari), e ciò è emerso particolarmente dai dati relativi alle rimesse provenienti proprio dalla Germania, passando da 105 milioni di dollari (2010) ad appena 26 milioni di dollari (2014).

Come può giustificarsi questo dato registrato in così breve tempo? In generale, la riduzione delle rimesse è da attribuire all'aumento della disoccupazione e della precarietà lavorativa, nonché all'aumento dei trasferimenti di residenza verso l'estero, alla situazione economica del Paese di origine e a caratteristiche particolari dei migranti stessi (composizione familiare, vicinanza al Paese di origine, ecc.). Questa riduzione potrebbe anche essere interpretata positivamente, come il segno di una maggiore integrazione degli immigrati nel tessuto sociale e produttivo tedesco. Inoltre, va tenuto conto anche dei ricongiungimenti familiari, già presenti sul territorio tedesco, che oggi rappresenta il principale motivo della scelta dei migranti siriani di trasferirsi in Germania.

Secondo Frontex, nel 2014 il numero dei rifugiati siriani è salito a 3,9 milioni, mentre l'attuale crisi libica incide negativamente causando l'aumento esponenziale di migranti via mare: secondo la stessa agenzia europea, nel corso della stessa annata oltre 276'000 persone sono entrate illegalmente nell'Unione Europea, principalmente provenienti da Siria ed Eritrea. Secondo Frontex, nel periodo 2010-2014 la maggior parte dei migranti diretti verso i Paesi dell'Unione Europea sono giunti da Siria, Afghanistan, Kosovo, Eritrea e Serbia. Secondo Eurostat, nel 2014 le principali richieste d'asilo dei migranti sono state in Germania, Svezia, Italia, Francia e Ungheria. Confrontando questi dati assieme a quelli delle rimesse estere, forniti dalla Banca Mondiale, si possono prevedere altre situazioni simili al caso siriano-tedesco. Emergono situazioni come quella algerina in Francia e quella pakistana nel Regno Unito: oltre ai motivi legati al post-colonialismo, alle rimesse estere, è evidente che gli interessi che legano le rispettive parti sono elevati, come testimoniato dalla crescita delle rimesse estere negli ultimi 5 anni.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: La Xermagna e i migranti

Messaggioda Berto » dom set 13, 2015 10:17 pm

La Germania sospende Schengen.

Naufragio in Grecia: 34 migranti morti, strage bambini
Austria, 42 migranti in un camion frigorifero. Merkel reintroduce i controlli al confine con l'Austria. Sospeso il traffico ferroviario tra i due Paesi. In Ungheria: 4mila profughi in un giorno. Renzi: "Agire da Europa"
http://www.repubblica.it/esteri/2015/09 ... -122779533

BERLINO - Continuano a spostarsi e a morire. In un naufragio nel sud est del Mar Egeo, sono morti 34 migranti. Almeno metà delle vittime sono bambini: quattro neonati, sei bambini e cinque bambine. Sul barcone si trovavano 112 persone, si sono salvati in 68, 29 hanno raggiunto a nuoto l'isola di Farmakonissi, in acque greche e a 15 chilometri dalle coste turche. Il loro è un esodo che sfida qualsiasi ostacolo.

La Germania però non ce la fa e oggi denuncia il "fallimento completo" dell'Ue nel proteggere le sue frontiere esterne proprio alla luce degli immensi flussi di migranti degli ultimi giorni. Pressata dall'onda montante dei richiedenti asilo in continuo arrivo e irritata da quei Paesi membri della Ue che al sistema della ripartizione in quote dicono no, Berlino ha decretato la sospensione del trattato di Schengen, pilastro dell'Unione europea che annulla le frontiere interne e garantisce la libera circolazione delle persone e delle merci all'interno dello spazio comunitario.

Controlli alle frontiere. Il ministro dell'Interno De Maiziere ha annunciato la reintroduzione temporanea di controlli alla frontiera con l'Austria. Sono "controlli provvisori per arrivare a una procedura ordinata di afflusso" dei migranti che garantisca la "sicurezza". Poco prima, alle ore 17, la compagnia ferroviaria austriaca aveva a sua volta comunicato la decisione di Berlino di interrompere i collegamenti con Vienna. Attualmente 1.800 profughi si trovano a bordo di treni in Austria diretti in Germania. La Germania, Paese in testa ai desideri dei migranti sulla 'rotta balcanica', è lo stato europeo che finora ha accolto il maggior numero di migranti, e si prevede che entro la fine dell'anno gli arrivi saranno 450mila.

Situazione di crisi. In una dichiarazione diffusa dalla Commissione Ue, si legge che la reintroduzione temporanea dei controlli alle frontiere "è una possibilità eccezionale esplicitamente prevista e regolata" dal codice delle frontiere del Trattato di Schengen "in caso di situazione di crisi" e "la situazione attuale in Germania, a prima vista, appare essere una situazione coperta dalle regole". La decisione tedesca "sottolinea l'urgenza di concordare" sul pacchetto immigrazione. Juncker è stato informato da Merkel al telefono.

Decisione legittima. La Commissione europea ha fatto sapere di approvare la decisione di Berlino, affermando che essa sia legittima e rispetti le regole sui confini previste dagli accordi di Schengen. "La temporanea reintroduzione dei controlli di frontiera tra Stati membri è una possibilità eccezionale esplicitamente prevista e regolata dal codice frontiere di Schengen, in caso di situazione di crisi", ha affermato. La Commissione definisce la situazione, "a prima vista, prevista dalle regole", specificando tuttavia che l'obiettivo è tornare alla normale assenza di controlli "non appena possibile".

Il meccanismo. Secondo la proposta della Commissione, ogni Paese europeo dovrà accettare un numero di rifugiati calcolato secondo un meccanismo automatico, su un totale di 160mila da Ungheria, Italia e Grecia. Numero ben più alto dei 40mila previsti a maggio, piano che era però stato lasciato 'cadere' nel nulla dagli Stati membri. Il blocco è diviso in proposito; tra i favorevoli ci sono anche Italia, Francia, Grecia e Belgio, mentre Regno Unito, Irlanda e Danimarca possono contare su un 'opt-out' che permette loro di non aderire.

Merkel. Oltre 12mila migranti e profughi sono giunti nella sola giornata di ieri a Monaco di Baviera, dove la situazione in fatto di accoglienza comincia a farsi critica. Le autorità hanno fatto appello agli altri Laender affinché aprano le porte a più migranti. Il governo di Angela Merkel ha peraltro fatto sapere che la Germania sarebbe in grado di accoglierne fino a 800mila all'anno. Una prospettiva che fa crescere le voci di dissenso nella Csu. Il vicepresidente del partito bavarese, Hans-Peter Friedrich, ha definito la decisione della Cancelliera di aprire le porte ai rifugiati siriani "un errore politico senza precedenti" che avrà "conseguenze catastrofiche".

Il piano Junker.
Obiettivo dei tedeschi è di scoraggiare quanti si mettono in viaggio diretti a Monaco di Baviera pur sapendo di non avere i requisiti per fare richiesta di asilo, ma la mossa va letta anche in nell'ottica di una strategia comunitaria. Il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, ha affermato di aver sentito la Merkel trovandosi d'accordo con la cancelliera sul fatto che per mantenere aperti i confini tra i Paesi membri dell'Unione è necessaria una gestione più coesa a livello europeo della crisi dei migranti. Un richiamo alla solidarietà e alla responsabilità che giunge alla vigilia del Consiglio Ue dei ministri dell'Interno e suona come un avvertimento a quei Paesi che hanno sin qui respinto il piano di ripartizione dei rifugiati in base a quote per ciascuno Stato membro della Ue.

Proprio oggi il premier ceco ha ribadito che dal "no" alla ripartizione dei rifugiati in quote, come vorrebbe la Ue, Praga non torna indietro. Il piano di Juncker è respinto anche dalla Romania, che annuncia per domani a Bruxelles la sua opposizione alle quote obbligatorie. Anche la Slovacchia è pronta a esercitare il potere di veto su qualsiasi decisione sulle quote obbligatorie sulla distribuzione dei migranti. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Robert Kalinak. La Slovacchia ha inoltre deciso di intensificare i controlli alla frontiera con l'Austria.

Viaggio in frigorifero. Quarantadue persone, tra cui cinque donne e otto bambini, che viaggiavano stipate nel vano di carico di un camion frigorifero lungo un tratto di autostrada prossimo al confine con la Germania sono state individuate dalla polizia in un'area di servizio della A8 ad Aistersheim. Il camion, normalmente utilizzato per il trasporto di fiori, risulta immatricolato in Finlandia. Secondo la polizia austriaca, i migranti sono in buone condizioni. Arrestati i due presunti "passatori", entrambi iracheni.

La posizione italiana. Ribadisce la necessità di affrontare concretamente l'emergenza a livello comunitario il premier Matteo Renzi, che nella consueta eNews scrive: "Quello che sta accadendo in altri Paesi europei dimostra che siamo davanti a un problema serio, che durerà anni e che l'intera comunità europea deve affrontare. Ci siamo stancati dei minuti di silenzio di Bruxelles quando affonda un barcone o muoiono tanti bambini sulle spiagge, nelle stive, dentro i camion. Non basta commuoversi, è tempo di muoversi".

Verso l'Ungheria. Nelle ultime 24 ore in Ungheria sono entrati oltre 4mila migranti e profughi dalla Serbia, nuovo record di arrivi per una sola giornata. Più di 3mila rifugiati, poi, sono entrati da ieri in Serbia.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: La Xermagna e i migranti

Messaggioda Berto » gio set 17, 2015 12:51 pm

???

Merkel alle case auto: "Date una possibilità ai migranti"
La Cancelliera interviene al Salone dell'auto di Francoforte e chiede l'impegno dei produttori: "Se ci sono delle opportunità di aumentare l'occupazione, date una possibilità ai migranti"
17 settembre 2015
http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... -123055587

MILANO - Angela Merkel torna in campo per chiedere uno sforzo all'industria tedesca in supporto dei migranti. Lo fa dal Salone dell'auto di Francoforte, dove si trovano tutte le principali case auto mondiali e dove soprattutto si riunisce una delle massime eccellenze di Germania, che vanta colossi come Volkswagen, Bmw o Mercedes. Proprio rivolgendosi ai vertici dell'industria automobilistica tedesca, in occasione dell'apertura del Salone di Francoforte, la Cancelliera ha detto: "Mi rivolgo a voi che rappresentate un settore di successo. Se ci sono delle opportunità di aumentare l'occupazione date una possibilità ai migranti".

Il tema dell'impatto sull'occupazione dell'eccezionale flusso di richiedenti asilo ha tenuto banco anche in Italia, con le dichiarazioni del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ha chiesto di dare comunque lavoro agli italiani. In Germania, dove l'emergenza dei migranti è stata affrontata prima con una storica apertura delle frontiere, poi di nuovo con la loro chiusura visto il flusso ingente, il discorso sull'impatto economico è diverso: molti osservatori hanno sottolineato che - con una scelta discutibile ma lungimirante, almeno in senso domestico - la Cancelliera sa che la forza lavoro in arrivo può esser utile per l'industria in cerca di lavoratori. L'economia tedesca si trova per altro in una situazione di piena occupazione, con il tasso di senza lavoro sotto il 5%.

Tornando alle parole di Merkel, ha invitato a guardare con "ottimismo" l'influsso di centinaia di migliaia di rifugiati e ha chiesto ai tedeschi di accogliere le persone che scappano da guerre e oppressione "a braccia aperte". "Siamo un Paese attraente per i rifugiati, e questa è una buona cosa", ha detto Merkel. "Vogliamo aiutare lepersone che cercano protezione, mentre le autorità continueranno a respingere coloro che vengono per ragioni economiche". Per la Cancelliera, "al pari dell'accogleire queste persone, la sfida sarà integrarli nel nostro Paese, nei nostri valori e nella nostra società. Sappiamo che è un compito duro".

Riferendosi poi al settore specifico convenuto a Francoforte, Merkel ha riconosciuto: "Grazie all'industria dell'auto abbiamo una crescita buona e stabile in Germania", aggiungendo che tre quarti delle auto prodotte in Germania vengono esportate. "Il comparto dell'auto è un motore dell'economia tedesca che contribuisce anche alla crescita dell'occupazione".
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: La Xermagna e i migranti

Messaggioda Berto » dom set 20, 2015 8:45 pm

La Merkel sospende Schengen. In Germania solo con i documenti, vince la Baviera
20 Sep 2015

http://www.lindipendenzanuova.com/la-me ... -documenti

L’ingresso in Germania d’ora in poi potrà avvenire solo con documenti validi. La polizia tedesca è in stato di allerta. “Tutti gli uomini disponibili vengono inviati in Baviera per chiudere il confine”, scrive Der Spiegel online. Il traffico ferroviario dall’Austria viene sospeso per alcune ore.

La Germania così sospende Schengen reintroducendo i controlli al confine con l’Austria, mentre nel cuore dell’Europa continuano senza sosta ad arrivare migliaia di migranti. A chiedere i controlli era stata soprattutto la Baviera, che si è definita al collasso per i troppi arrivi, mentre le ferrovie tedesche oggi hanno fermato tutti i treni provenienti dall’Austria. La decisione di Berlino, appoggiata dalla Commissione europea, è arrivata mentre sale l’attesa per il Consiglio dei ministri degli Interni Ue a Bruxelles.

La riunione di emergenza si concentrerà sulle quote obbligatorie per la redistribuzione dei rifugiati volute dalla Commissione, appoggiate dalla Germania e osteggiate soprattutto dai Paesi centroeuropei. Intanto, una nuova tragedia si è verificata al largo della Grecia, dove un barcone è affondato vicino all’isola di Farmakonisi: almeno 34 persone sono morte, tra cui 15 bambini e neonati.

Il ministro dell’Interno tedesco Thomas De Maiziere nel confermare l’immediato ripristino dei controlli al confine con l’Austria ha definito le quote come “una misura urgente” per motivi di sicurezza. I controlli dei confini, secondo il tedesco, permetteranno che i flussi “enormi” di rifugiati in arrivo possano essere gestiti in maniera ordinata, ma non sono la soluzione. “La Germania ha bisogno di proteggere se stessa”, ha detto, chiedendo una redistribuzione “solidale” nel blocco.

Il punto ‘caldo’ del Paese è la Baviera, dove continuano ad arrivare migliaia di profughi che attraversano l’Ungheria e poi l’Austria. Circa 13mila rifugiati e richiedenti asilo sono arrivati solo a Monaco, mentre da fine agosto sono stati 63mila. Ieri il sindaco aveva lanciato l’allarme sul fatto che la capacità di ospitarli era arrivata al limite. La Commissione europea ha fatto sapere di approvare la decisione di Berlino, affermando che essa sia legittima e rispetti le regole sui confini previste dagli accordi di Schengen.

“La temporanea reintroduzione dei controlli di frontiera tra Stati membri è una possibilità eccezionale esplicitamente prevista e regolata dal codice frontiere di Schengen, in caso di situazione di crisi”, ha affermato. La Commissione definisce la situazione, “a prima vista, prevista dalle regole”, specificando tuttavia che l’obiettivo è tornare alla normale assenza di controlli “non appena possibile”. Elogi alla decisione tedesca sono arrivati anche dal premier ungherese Viktor Orban, che ha parlato di “comprensione” e “solidarietà” alla Germania, in un’intervista alla testata tedesca Bild.

Ha parlato di “un primo passo”, in attesa che le frontiere meridionali europee siano protette anch’esse. L’Ungheria ha registrato un nuovo record di arrivi di migranti, toccando gli oltre 4.300. I profughi si stanno affrettando, mentre prosegue la costruzione della barriera al confine con la Serbia e soprattutto in vista del 15 settembre, giorno in cui entreranno in vigore le dure leggi che prevedono il carcere per chi attraversi illegalmente il confine. La decisione di Berlino è un segnale in vista del Consiglio dei ministri degli Interni europei.

De Maiziere ha sottolineato che la Germania si assume le sue responsabilità, ma gli altri Paesi non devono approfittare della sua apertura. Poco prima, il vicecancelliere Sigmar Gabriel aveva accusato “l’inazione Ue di portare anche la Germania al limite delle sue capacità”. Intanto, Romania e Repubblica Ceca hanno ribadito che pronunceranno il loro fermo no alle quote obbligatorie volute dalla Commissione.

E la Slovacchia è andata oltre, promettendo che fermerà il piano. Secondo la proposta della Commissione, ogni Paese europeo dovrà accettare un numero di rifugiati calcolato secondo un meccanismo automatico, su un totale di 160mila da Ungheria, Italia e Grecia. Numero ben più alto dei 40mila previsti a maggio, piano che era però stato lasciato ‘cadere’ nel nulla dagli Stati membri. Il blocco è diviso in proposito; tra i favorevoli ci sono anche Italia, Francia, Grecia e Belgio, mentre Regno Unito, Irlanda e Danimarca possono contare su un ‘opt-out’ che permette loro di non aderire.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: La Xermagna e i migranti

Messaggioda Berto » dom set 20, 2015 9:01 pm

SILVANA DE MARI - In Germania l’immigrazione musulmana è destinata a cambiare per sempre il volto del Paese

https://www.facebook.com/MagdiCristiano ... 34670249:0

Dalla Seconda Guerra Mondiale si è assistito ad un’ondata migratoria senza precedenti in Germania, il che in particolare ha significato un aumento della popolazione musulmana che ha segnato un cambiamento demografico epocale per il Paese.

Nel 2015 si stanno superando le 700.000 persone, raggiungendo per la prima volta il numero complessivo di circa 6 milioni di musulmani presenti. Durante una conferenza stampa tenutasi il 19 agosto, il ministro degli Interni tedesco Thomas De Maizière ha comunicato che quest’anno è previsto l’arrivo di 800.000 migranti e profughi – quasi l'1 per cento della popolazione totale tedesca –: un numero 4 volte superiore al 2014. Egli ha anche precisato che solo a luglio sono entrati 83.000 migranti e che la cifra di agosto sarebbe stata ancor più elevata. L’80% di quelli che stanno per arrivare (pari a 640.000) è musulmano, secondo il Consiglio centrale dei musulmani in Germania (Zentralrat der Muslime in Deutschland, ZMD), che ha sede a Colonia.

De Maizière ha reso noto che molti dei nuovi migranti provengono dal Medio Oriente e dal Nord Africa, ma il 40 per cento arriva da paesi balcanici, come l'Albania e il Kosovo, cioè Paesi a maggioranza islamica non attualmente in guerra, ma i cui abitanti emigrano molte volte per migliori condizioni di vita.

In più c’è la popolazione musulmana che già vive in Germania ed aumenta dell’1,6% annuo (ossia 77.000), come emerge da un recente studio del Pew Research Center sulla crescita della popolazione musulmana in Europa. Sommando tutti questi dati, la popolazione musulmana nel 2015 in Germania arriverà a 5.785.000. Così questo Paese sarà quello dell’Europa Occidentale con più musulmani.

Per quanto riguarda i musulmani praticanti, Aiman Mazyek, capo del Consiglio centrale dei musulmani nel Paese, riferisce che la cifra di coloro che frequentano numerose moschee tedesche è raddoppiata dal secolo scorso.

Poc’anzi si diceva che gran parte dei nuovi migranti arrivano in cerca di migliori condizioni di vita. Ebbene, in Germania gli uomini musulmani beneficiano sistematicamente del sistema di previdenza sociale quando contraggono matrimoni poligamici davanti ad un imam nelle moschee del Paese (la poligamia è una pratica frequente in tutte le principali città tedesche). In seguito le mogli possono richiedere prestazioni sociali, compreso il pagamento dell'affitto di una casa in cui vivere con i loro figli come ragazze madri. E’ quanto emerso dal servizio della nota emittente televisiva RTL. I musulmani godono anche di ogni tipo di tutela della loro pratica religiosa.

Coloro che sono preoccupati dei dati del flusso di migranti islamici in Germania, accusano il governo tedesco di ignorare le conseguenze a lungo termine dell’accoglierne così tanti. Prima di tutto il problema della sicurezza a causa degli integralisti che arrivano nel Paese (e in Europa) facendosi passare per profughi, poi l’accelerazione del processo di islamizzazione già in atto del territorio.

L’islam è infatti la religione non cristiana più in crescita in Germania: un sempre maggior numero di chiese è stato trasformato in moschee (in alcuni casi con tanto di altoparlanti esterni che chiamano alla preghiera), la sharia sta avanzando come sistema giudiziario parallelo a quello tedesco e persino nei tribunali tedeschi non mancano riferimenti alla legge islamica o sentenze che si rifanno ad essa. Ci sono zone in cui la polizia tedesca non può entrare perché sono controllate dagli estremisti, altre in cui “vigila” la polizia della sharia; gli integralisti dettano legge persino in alcune scuole tedesche. Per non parlare di quelli che si arruolano nel' Isis.

Il multiculturalismo in Germania ha fallito, come ha fallito ovunque perché il multiculturalismo è fallimentare. Una nazione può essere multietnica, non multiculturale : tutti devono uniformarsi alle stesse linee e questo non può succedere se una delle culture è l 'islam perché per sua stessa ammissione non può adattarsi a nulla se non a se stesso.

Veramente la Merkel tutto questo non lo sa?
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: La Xermagna e i migranti

Messaggioda Berto » lun set 28, 2015 7:12 am

Migranti, Gauck critica Merkel - Berlino, "rischio spaccatura del Paese"
27 settembre 2015

http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/mi ... 502a.shtml

23:37 - Il presidente tedesco Joachim Gauck "si discosta dalla linea" della cancelliera Angela Merkel sui profughi. Lo sottolinea il sito del quotidiano Die Welt, riportando la sintesi di un discorso tenuto da Gauck a Magonza nel quale il presidente federale definisce "comprensibile" la linea di apertura della cancelliera, ma segnala che "la nostra capacità di accoglienza è limitata" e mette in guardia da una spaccatura del Paese.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: La Xermagna e i migranti

Messaggioda Berto » mar set 29, 2015 8:56 pm

Migranti: Germania, governo vara norme restrittive
L'esecutivo tedesco approva un pacchetto di misure che agevola le espulsioni
29 settembre 2015

http://www.repubblica.it/esteri/2015/09 ... -123935556

BERLINO - Il governo tedesco ha varato un pacchetto di norme che modificano in senso restrittivo la normativa sul diritto d'asilo ai rifugiati. Tra le misure previste, regole più severe per le espulsioni, velocizzazione delle procedure di valutazione delle richieste, classificazione di Albania, Kosovo e Montenegro come paesi di origine sicuri.

Le misure. Il pacchetto prevede anche la sostituzione del contributo giornaliero in danaro con beni materiali. Viene stabilito inoltre che per quest'anno lo stato trasferisca alle Regioni, i Laender, due miliardi di euro per la gestione dell'emergenza. In settimana il documento sarà all'attenzione del Bundestag, il parlamento federale. La previsione è di un'entrata in vigore dal primo novembre, dopo un vaglio anche da parte del Bundesrat, la Camera delle Regioni dove la Grande coalizione della cancelliera Angela Merkel ha però bisogno dell'appoggio dei Verdi.

Espulsioni più facili. Secondo quanto riferito dai media tedeschi, la nuova legge sul diritto d'asilo varata dal governo faciliterà le espulsioni. E' prevista la progressiva riduzione dell'assistenza fino alla pura sussistenza per quei rifugiati che, costretti a lasciare il Paese in seguito al respingimento della loro richiesta d'asilo o espulsione in un altro paese europeo, non rispettino la scadenza. In questo caso, non verrà loro comunicata alcuna nuova data e l'espulsione avverrà in maniera coatta. Sul versante dell'integrazione, sarà invece permesso a coloro che hanno avviato la pratica per l'asilo politico e agli altri rifugiati con buone prospettive di permanenza di accedere a corsi di lingua gratuiti e di ottenere contratti di lavoro temporaneo.

I dati. Il ministro dell'Interno tedesco, Thomas De Maizière, ha fatto sapere che il mese di settembre farà registrare un nuovo record per la Germania in termini di richiedenti l'asilo "rispetto a questo anno e a quelli precedenti". Il ministero si è limitato a fornire cifre degli ultimi quattro giorni, con una media giornaliera di arrivi tra gli 8mila e i 10mila individui. Secondo l'edizione digitale della Bild, che cita fonti delle forze di sicurezza, solo tra il 5 ed il 27 settembre sono entrati in Germania circa 230mila richiedenti asilo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: La Xermagna e i migranti

Messaggioda Berto » mer ott 07, 2015 8:13 pm

La situazione dei migranti ad Amburgo
Ogni giorno ne arrivano circa 400, i posti per accoglierli scarseggiano, e un padiglione della fiera – vasto 8.000 metri quadri – raccoglie le tantissime donazioni fatte dagli abitanti
7 ottobre 2015

http://www.ilpost.it/2015/10/07/amburgo ... -rifugiati

Secondo le autorità tedesche ogni giorno arrivano nella città di Amburgo circa 400-500 immigrati, per lo più rifugiati e richiedenti asilo provenienti dalla Siria. La situazione è sempre più complicata da gestire: i centri in cui ospitarli scarseggiano ma sono resi più necessari dall’arrivo del freddo. Christiana Kant, che si occupa di coordinare l’accoglienza dei rifugiati in città, ha detto a BBC che «stiamo ammassando le persone nei supermercati e nei campi da tennis coperti solo per dargli un tetto sopra la testa».
???
Per trovare una soluzione, il Consiglio regionale di Amburgo – governato da una coalizione di Verdi e socialisti – ha approvato una legge di emergenza che gli consentirà di confiscare gli edifici commerciali lasciati vuoti e trasformarli in centri di accoglienza. La legge sarà applicata solo se il proprietario dell’edificio rifiuterà di affittarlo al Consiglio in cambio di un compenso. La legge entrerà in vigore la prossima settimana e lo sarà fino al marzo del 2017.

Nel frattempo gli abitanti di Amburgo si stanno dando da fare per accogliere gli immigrati: nel weekend hanno organizzato manifestazioni a loro favore, da settimane donano vestiti, saponi, giocattoli e altri beni di prima necessità, mentre centinaia di volontari sono al lavoro per raccoglierli, smistarli e distribuirli. Il centro di raccolta più vasto è quello nel padiglione B7 della fiera della città: è grande 8.000 metri quadri e in questi giorni è pieno di scatoloni che giornalmente vengono prelevati dai furgoni che li distribuiscono nei centri di accoglienza. Le autorità e i volontari stanno anche allestendo container e piccoli appartamenti dove gli immigrati potranno restare per più tempo: ottenere il permesso per asilo richiede fino a cinque mesi di tempo, anche se il governo tedesco si è riproposto di ridurre i tempi.

La gestione dei rifugiati in Germania – che è uno dei paesi che fino ad ora si è mostrato più accogliente nei loro confronti – è sempre più complicata: i posti per accoglierli scarseggiano un po’ ovunque, compresa la capitale Berlino che sta discutendo se applicare una legge simile a quella approvata ad Amburgo. I richiedenti asilo, a volte, aspettano al freddo per giorni prima che arrivi il loro turno per iniziare la pratica burocratica. Molti dormono a terra sui marciapiedi per non perdere il posto in coda, dato che i centri di accoglienza – per quanto ben attrezzati con cibo caldo, coperte e persino corsi di zumba – sono spesso mal collegati con le strutture che verificano le richieste. Dove i centri di accoglienza sono pieni, molti migranti hanno ricevuto voucher per dormire in ostelli privati: in pochi però accettano di ospitarli a causa del ritardo nei pagamenti da parte dello stato.

Nel fine settimana il cancelliere tedesco Angela Merkel ha ribadito che la Germania è ancora in grado di gestire la situazione, nonostante i dubbi e la preoccupazione crescente anche all’interno del suo stesso partito. Gli ultimi sondaggi mostrano che l’atteggiamento dell’opinione pubblica sta cambiando nei confronti dei rifugiati: sempre più persone sono infatti preoccupate dal loro arrivo, mentre le manifestazioni organizzate da gruppi razzisti e anti-islamici – come il movimento Pegida – sono sempre più frequenti e partecipate.

Il governo tedesco aveva inizialmente stimato che quest’anno le richieste d’asilo sarebbero state 800 mila, ma ultimamente girano cifre molto più alte, che vanno ovviamente prese con molta cautela visto il rischio di propaganda e strumentalizzazioni. La rivista tedesca Bild ha scritto che secondo un documento segreto del governo – che ha potuto visionare – le richieste saliranno a 1,5 milioni; il ministro degli Interni della regione del Mecklemburgo ha parlato di 1,2-1,5 milioni. Thomas de Maiziere, ministro degli Interni del governo federale, ha commentato che è molto difficile dare una stima accurata. Nel 2014 le richieste d’asilo erano state in tutto 202 mila.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: La Xermagna e i migranti

Messaggioda Berto » ven ott 09, 2015 9:37 pm

???

La Germania non ne può più: centri per migranti sotto attacco

La preoccupazione del ministro dell'Interno Thomas De Maizière: "A compiere gli attacchi sono persone incensurate". E i tedeschi si schierano contro la Merkel
Claudio Cartaldo - Ven, 09/10/

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/ger ... 80876.html


La reazione dei tedeschi all'arrivo massiccio di migranti non è così tranquilla come si vuol far credere.

Anzi. Le rivolte contro i profughi sono in crescita, tanto da preoccupare la Cancelliera e il governo federale tedesco. Il ministro dell'Interno Thomas De Maizière ha lanciato oggi l'allarme sulle violenze contro i migranti che si stanno moltiplicando in Germania.

Dall'inizio dell'anno sono stati 490 gli attacchi registrati contro i centri di accoglienza, in alcune situazioni sono anche stati dati alle fiamme interi campi profughi. In un'intervista diffusa dai quotidiani tedeschi del gruppo Funke, esprimendo la propria preoccupazione, il ministro ha precisato che due terzi dei responsabili sono "residenti nella regione, che non avevano mai commesso prima atti illegali". Insomma, una rivolta che non interessa criminali, ma persone comuni preoccupate dall'arrivo incondizionato di stranieri.

"Si tratta di una vergogna per la Germania", ha sottolineato il ministro, che li considera "delitti inaccettabili". Ma non è tutto. Perché oltre ci sono anche incidenti all'interno dei campi di accoglienza: oggi a Schwerin, nella parte orientale della Germania, è scoppiata una rissa tra un gruppo di siriani ed uno di afgani. Ieri, invece, in un centro ad Amburgo i rifugiati iracheni ed eritrei si erano azzuffati. La polizia era stata costretta ad inviare 15 veicoli sul posto insieme a tanti agenti per riuscire a riportare la situazione alla calma.

Intanto anche sul piano politico la decisione della Merkel di aprire le porte ai migranti ha scatenato reazioni a catena. Dopo aver fortemente criticato la Cancelliera nei giorni scorsi, il presidente della Baviera Horst Seehofer ha annunciato che presenterà ricorso alla Corte Costituzionale per imporre la limitazione degli arrivi dei profughi, se non ci penserà lo Stato federale.

Senza contare poi che i lettori della Bild hanno dichiarato con un sondaggio che sui profughi la pensano come il bavarese Horst Seehofer: nel 90% bocciano la politica di accoglienza di Angela Merkel, appoggiata solo da un 10%. Al sondaggio hanno risposto 344.256 lettori.

Anche la "Germania accogliente", quindi, deve fare i conti con chi chiede di limitare l'invasione dell'Europa da parte dei migranti.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: La Xermagna e i migranti

Messaggioda Berto » sab ott 10, 2015 8:19 pm

Xenofobia in Germania, triplicati gli attacchi alle case dei migranti
di Luca Veronese10 ottobre 2015


http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/20 ... d=ACoVRRDB

Cinquecento attacchi contro case di rifugiati in meno di un anno: un dato che spaventa la Germania perché va oltre le prevedibili difficoltà di accoglienza e convivenza con i migranti fuggiti dalla guerra e dalle persecuzioni, oltre gli isolati episodi di xenofobia. Cinquecento assalti ai profughi nei loro alloggi sono il triplo rispetto all’intero 2014 e segnano una escalation di violenza che forse il governo non aveva messo in conto. L’ultimo attacco è avvenuto giovedì a Ingolstadt, in Baviera: un incendio ha distrutto un centro di prima accoglienza nel quale erano ospitati circa cento migranti, che per fortuna sono riusciti a mettersi in salvo.

Le violenze sono la risposta immediata e irrazionale che viene dalla parte più reazionaria della popolazione mentre sulla distribuzione delle persone che chiedono asilo e sui controlli alla frontiera si accende lo scontro tra Berlino e la Baviera, la regione meridionale più esposta ai flussi di migranti.

«Sono atti di violenza ignobili. Una vergogna per il nostro Paese. È necessario chiarire che sono delitti inaccettabili, lesioni, tentati omicidi, incendi dolosi. Non possono essere tollerati», ha detto il ministro dell’Interno Thomas de Maiziere esprimendo tutta la propria preoccupazione. «La Germania soffre di un aumento massiccio di attacchi xenofobi contro i richiedenti asilo», ha ammesso il ministro sottolineando un altro dato allarmante: due terzi dei responsabili delle aggressioni, ad abitazioni vuote ma anche a ostelli pieni di persone, sono «residenti nelle aree vicine alle case dei migranti assalite, cittadini tedeschi che non avevano mai commesso crimini in precedenza».

Angela Merkel ha aperto le frontiere all’arrivo di 800mila profughi entro l’anno. Ma le dichiarazioni e la linea tenuta dalla cancelliera democristiana nei vertici europei sembrano aver spiazzato buona parte dei tedeschi. E l’aumento, registrato o programmato, dei flussi di migranti, in arrivo soprattutto dalla Siria e dall’Iraq attraverso i Balcani, ha scatenato la rabbia xenofoba dei più violenti. Che hanno deciso di attaccare le case dei profughi: per cinquecento volte dall’inizio dell’anno.

I capi dei Länder, riuniti a Brema per la conferenza delle regioni, hanno rinnovato ieri l’appello al governo di Berlino: «Sui migranti stiamo raggiungendo il limite delle nostre capacità, regioni e comuni sono ormai allo stremo», ha detto il primo ministro della Sassonia-Anhalt chiedendo, assieme agli altri leader regionali, risorse e nuove regole per gestire l’emergenza.

La Baviera del cristiano sociale Horst Seehofer, premier a Monaco e alleato di Angela Merkel nel governo di Berlino, invece è pronta alla ribellione e chiede misure drastiche per fermare i flussi di rifugiati. Seehofer ha più volte reclamato il diritto della Baviera di controllare le frontiere e respingere i migranti al confine con l’Austria e ieri ha minacciato il ricorso alla Corte Costituzionale contro il governo nazionale perché venga fissato un tetto agli arrivi e alla permanenza dei rifugiati in Germania.
In Baviera, nel solo mese di settembre, sono entrati circa 240mila migranti, dei quali 86mila sono stati trasferiti in altre regioni, come fanno sapere le autorità di Monaco.

Seehofer ha affermato ieri che è «urgente limitare l’immigrazione per mantenere la solidarietà pubblica nei confronti di chi ha bisogno di protezione» e ha ribadito la necessità di mettere un tetto agli arrivi «per poter garantire la pubblica sicurezza». Per il premier bavarese non c’è un pericolo legato al terrorismo ma «è una questione di criminalità in senso più generale». La Baviera ha già deciso di potenziare le strutture per gestire l’emergenza migranti. Non senza allarmismi, dall’amministrazione bavarese, hanno fatto sapere che in Germania potrebbero arrivare sette milioni di migranti utilizzando le leggi sul ricongiungimento familiare con chi già ha ottenuto il diritto di asilo.

Il ministro dell’Interno De Maiziere ha però bocciato le proposte bavaresi. Per il ministro dell’Interno, bloccare i flussi e respingere i migranti alla frontiera con l’Austria non sarebbe una misura in grado di risolvere il problema nel lungo periodo, ma rischierebbe semplicemente di trasferirlo ai confini esterni dell’Europa.

I governi no łi pol, no łi ga gnaon dirito de ndar contro el voler soran de łi so çitadini.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

PrecedenteProssimo

Torna a Migranti, rifugianti o asilanti, clandestini, invasori

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti